RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 8 GIUGNO 2023
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Ascoltati!
Dai ascolto alle voci che sono in te!
Non aver pudore di te stesso!
Non lasciarti intimidire da suoni inconsueti! Se sono i tuoi!
Abbi il coraggio delle tue nudità.
Peter Altenberg, Favole della vita, Adelphi, 1982, pag. 99
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SOMMARIO
CERTI CAPI DELLA CORTE DEI CONTI NOMINATI DA PASSATI GOVERNI
La TV svedese si “sveglia” (WOKE) con la serie “Blackwashing” di personaggi storici della nazione
La ragazza di Ipanema è morta: addio a Astrud Gilberto, poetessa della bossa nova
Questa è la campagna pubblicitaria a Roma della città da 15 minuti.
Guerra, Nord Stream
Nuove tensioni Usa-Cina: Pechino rifiuta incontro con capo Difesa Usa
SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE
CI SARÀ UNA NUOVA GUERRA IN ASIA?
L’ALBA DELL’ERA TRANSUMANA
Il governo della Nuova Zelanda rilascia la proposta per istituire il Ministero della Verità
Gli 11 principi della comunicazione secondo Herr Doktor JOSEPH GOEBBELS
Una convocazione di spie
Transizione ?! Ma mi facci il piacere…
La maggior parte degli Stati asiatici si oppone all’espansione della NATO nell’Indo-Pacifico
Antisemitismo armato: da vittima a predatore
Le riparazioni riguardano il potere, non la giustizia
La previsione sullo spopolamento del 2025 di Deagel è sull’obiettivo a causa di milioni di morti in eccesso
Cosa divertente: un secolo fa, l’eugenetica era il consenso dell’élite, proprio come lo è ora la teoria della razza critica
‘La guerra alle idee: le voci del Fatto Quotidiano’. L’intervento integrale di Marco Travaglio
EDITORIALE
CERTI CAPI DELLA CORTE DEI CONTI NOMINATI DA PASSATI GOVERNI
di Manlio Lo Presti – (scrittore ed esperto di finanza e banche)
Come se non bastasse al caos permanente nella vita politica italiana, ora si aggiunge anche la polemica, infuocata ad arte, sulla esclusione della funzione di controllo della Corte dei Conti sulla legittimità degli utilizzi dei fondi: definiti brevemente con l’acronimo PNRR, in realtà DECRETO-LEGGE 24 febbraio 2023, n. 13 – Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune (23G00022) (GU Serie Generale n.47 del 24-02-2023).
Da notare che l’aggettivo “urgenti” è presente ormai nella quasi totalità della recente produzione normativa del nostro Paese.
Si tratta di soldi, tanti soldi, che hanno il difetto di dover essere restituiti integralmente (e con gli interessi!). Sarebbe da approfondire il sistema di garanzie a sostegno del prestito e quali beni nazionali sono stati impegnati, preferibilmente di pronto realizzo in caso di mancata o parziale restituzione dei soldi. Questi dettagli ora sono in secondo piano di fronte all’euforia del denaro che affluisce, sia pure dopo la preliminare realizzazione di modifiche strutturali profonde del nostro sistema-Paese sul piano sociale, economico, culturale e militare. Una modificazione epocale quanto profonda, che intaccherà le ragioni di esistenza dell’Italia come la conosciamo oggi. Ma denunciare questa modifica per ottenere un prestito fortemente condizionato è un tema che non piace al Sinedrio informativo governativo atlantista, liberista, buonista, politicamente corretto, verde con le treccine. Una analisi che eccepisce i fondamenti di queste strategie capestro viene bollata come complottista e sostenuta da destre costituite da un popolino eterogeneo e fondamentalmente ignorante (https://www.focus.it/comportamento/psicologia/chi-vota-a-destra-e-piu-propenso-a-diffondere-fake-news ) e con basso livello scolastico, come ebbero a ribadire alcune trasmissioni di un canale tv buonista ma fuori dalle due corazzate mediatiche italiane. In quella occasione un invitato disse con enfasi “e sono pure laureati!”. Questo razzismo non è contemplato perché non è denunciato dal ridetto Sinedrio e, dunque, non spendibile. Ma andiamo avanti…
Nonostante queste scaramucce da trentennale guerra ibrida e la susseguente pressione psicologica sempre più insopportabile, esiste e persiste una base sociale che si sta facendo delle domande non troppo allineate su una possibile strategia alternativa da riservare al nostro martoriato e servile Paese, con il sostegno di una informazione trasparente come requisito di una nazione che possa definirsi realmente democratica. Questa trasparenza non è presente nella attuale vicenda sui poteri di controllo della magistratura contabile riguardante la gestione dei fondi detti Pnrr. Il governo vuole escludere l’azione della Corte dei Conti sulle procedure di spesa di questa montagna di soldi. Apparentemente sembra un abuso perché non viene spiegata bene la motivazione di natura politica più che istituzionale. Anche gli avversari di minoranza tacciono sui veri motivi di questa eliminazione e preferiscono approfittarne per alzare barricate e fare più rumore possibile, per riavere una visibilità non troppo intossicata da un penoso recente passato politico ed elettorale.
Entriamo nel merito:
Sappiamo che una sia pure piccolissima eccezione formale della ridetta Magistratura ha il potere di bloccare qualsiasi produzione normativa o qualsiasi procedura di spesa. Un cavillo diventa il granellino di sabbia che inceppa una macchina economica fino a bloccarla totalmente, non importa chi ne subirà i danni, considerati sempre collaterali finché non colpiscono i creatori del blocco.
Sappiamo che la Corte dei Conti è una Magistratura operante nel terreno della procedura contabile, di cui dovrebbe tutelare e controllare il corretto andamento.
Sappiamo che anche la ridetta Corte è guidata da esseri umani.
Sappiamo che questi umani sono stati nominati durante la vigenza di un preciso Governo recante un preciso orientamento ideologico, una precisa visione socio-economica, ecc . ecc. ecc.
Sappiamo che l’attuale Presidente è stato nominato il 15-09-2020 (cfr https://www.corteconti.it/Home/Organizzazione/Presidente/PresidentiDellaCorteDeiConti/GuidoCarlino ).
Sappiamo che a settembre dell’anno 2020 era in carica il governo Conte II (cfr https://www.governo.it/it/i-governi-dal-1943-ad-oggi/xviii-legislatura-dal-23-marzo-2018/governo-conte-ii/12715).
Sappiamo che il governo Conte II, stesso uomo a capo di una compagine diametralmente opposta politicamente, allo stesso modo di Badoglio, non aveva un orientamento di destra.
Sappiamo che gli uomini nominati da un governo precedente quasi sempre condividono le linee ideologiche di quel governo, altrimenti non sarebbero stati scelti e poi cooptati al vertice della struttura.
Se uniamo tutti i punti rappresentati dalla elencazione di “sappiamo” esce fuori la reale motivazione: un governo in carica non può e non vuole rischiare di essere colpito ripetutamente da una gragnola di piccolissime “eccezioni” ed “osservazioni” bloccanti che renderebbero impossibile la realizzazione delle modifiche nei tempi previsti, esponendo il governo in carica ad una serie infernale di contestazioni scritte dai pretoriani di Bruxelles che non aspettano altro, nonostante l’altissima protezione anglofrancotedescaUsa della compagine governativa in carica per i suoi zelanti meriti militareschi e armaioli.
Tutto qui… e una volta tanto, diciamocelo in faccia senza timori.
FONTE: https://www.lapekoranera.it/2023/06/06/certi-capi-della-corte-dei-conti-nominati-da-passati-governi/
IN EVIDENZA
La TV svedese si “sveglia” (WOKE) con la serie “Blackwashing” di personaggi storici della nazione
Tuttavia, dai primi bocconcini del programma, sembra che i primi svedesi siano interpretati da neri e altri immigrati non europei, cosa che non è passata inosservata sui social media.
Tra le altre cose, la clip mostrava un gruppo di primi cacciatori nordici in agguato per la loro preda, interpretata da africani.
FONTE: https://sputnikglobe.com/20230531/swedish-tv-goes-full-woke-with-series-blackwashing-nations-historical-figures-1110810628.html
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
La ragazza di Ipanema è morta: addio a Astrud Gilberto, poetessa della bossa nova
Astrud Gilberto, la cui interpretazione della prima versione della canzone “Garota de Ipanema”, la ragazza di Ipanema, è diventata indimenticabile, è morta all’età di 83 anni.
Paul Ricci, collaboratore della Gilberto, ha confermato la notizia sui social media, scrivendo che gli era stato chiesto di annunciarla dal figlio della Gilberto, Marcelo. “È stata una parte importante di tutta la musica brasiliana nel mondo e con la sua energia ha cambiato le vite di molti”, ha aggiunto.
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Questa è la campagna pubblicitaria a Roma della città da 15 minuti.
Sta girando questa foto.
Questa è la campagna pubblicitaria a Roma della città da 15 minuti.
Nessuno ha notato la parte che ho cerchiato, ovvero che nella stessa campagna promuovono la Carta d’ Identità Elettronica.
Sto cercando di fare capire da tempo cosa si cela dietro questo programma del C40 di cui Roma e Milano sono tra le 40 città nel mondo a sperimentarlo.
Senza Identità Digitale non lo possono realizzare e stranamente promuovono la CIE…che strana coincidenza…
Questa tipologia di città serve solamente per introdurre i Crediti Carbonio, un sistema di Credito Sociale e richiudere le persone in zone per controllarle meglio e senza Identità Digitale, con annesso Portafoglio Digitale Europeo, questo programma è inattuabile.
FONTE: t.me/dissociati liberi
CONFLITTI GEOPOLITICI
Guerra, Nord Stream
Tre mesi prima del sabotaggio gli Stati Uniti sapevano di un piano dell’Ucraina per attaccare il gasdotto nel Mar Baltico. Rivelazione shock
Nuove tensioni Usa-Cina: Pechino rifiuta incontro con capo Difesa Usa
La Cina ha rispedito al mittente la richiesta statunitense di far incontrare i rispettivi capi della Difesa, Lloyd Austin e Li Shangfu, a margine del prossimo Shangri-La Dialogue, il forum annuale sulla sicurezza in programma a Singapore, dal 2 al 4 giugno prossimi. Prima di qualsiasi faccia a faccia di questo tipo, hanno fatto sapere da Pechino, gli Stati Uniti devono “creare l’ambiente e le condizioni necessarie per il dialogo” tra le forze armate.
Anche perché il ministro Li è finito nella black list di Washington. L’alto funzionario cinese figura infatti dal 2018 nell’elenco degli individui sanzionati dagli Usa perché accusati di cooperare con i settori della difesa o dell’intelligence della Russia. Nello specifico, Li, ha avuto un ruolo chiave nell’acquisto cinese di caccia Su-35 e di sistemi missilistici antiaerei S-400 da Mosca.
Ebbene, alle orecchie della Cina, la proposta statunitense è suonata quasi come una provocazione: perché chiedere di organizzare un meeting con Li Shangfu dopo averlo sanzionato? Da qui il diniego cinese.
Tensioni Usa-Cina
Il rifiuto della Cina, ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, rappresenta per il dipartimento della Difesa Usa una “riluttanza preoccupante” ad impegnarsi nel dialogo sul piano militare, che risente della rabbia di Pechino successiva alla visita a Taiwan dell’ex speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ad agosto scorso.
Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha invece sottolineato che la Cina è consapevole delle difficoltà nel dialogo, e chiede agli Usa di “rispettare le preoccupazioni sulla sovranità, la sicurezza e gli interessi della Cina, correggere immediatamente le pratiche sbagliate e mostrare sincerità”.
In una dichiarazione al Wall Street Journal, Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, ha affermato che gli Stati Uniti “cercano di sopprimere la Cina con tutti i mezzi possibili e continuano a imporre sanzioni a funzionari, istituzioni e società cinesi”. “C’è sincerità e significato in qualsiasi comunicazione come questa?”, ha quindi aggiunto.
Contatti militari congelati
Ricordiamo che le comunicazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cina restano aperte, ma che i contatti militari tra le due potenze sono interrotti, come ha spiegato nel dettaglio InsideOver. Dopo la richiamata visita di Pelosi a Taiwan e la vicenda dei palloni aerostatici, la situazione è ancora sotto controllo – visto che le porte della diplomazia sono ancora aperte – ma potenzialmente esplosiva.
Il rifiuto dell’incontro tra Austin e Li potrebbe suscitare preoccupazioni tra i Paesi del sudest asiatico, nervosi all’idea di essere intrappolati tra Washington e Pechino, hanno avvertito alcuni funzionari statunitensi.
“Questa non è la prima volta che la Cina ha rifiutato gli inviti a comunicare dal segretario, dal presidente dei capi di stato maggiore congiunti o da altri funzionari del dipartimento della Difesa. Francamente, è solo l’ultima di una litania di scuse”, ha affermato una fonte della difesa Usa al Financial Times.
FONTE: https://it.insideover.com/difesa/nuove-tensioni-usa-cina-pechino-rifiuta-incontro-con-capo-difesa-usa.html
SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE
Da atleta a simbolo del Pakistan nel 21° secolo
L’ex primo ministro pakistano Imran Ahmad Khan Niyazi ha una biografia unica di cui non tutti i politici della sua statura possono vantarsi. La data e il luogo esatti della sua nascita sollevano interrogativi. Una parte dei media sostiene che sia nato nel novembre 1952 nella città di Miyanvali (provincia del Punjab). Un’altra parte scrive dell’ottobre 1952 e della seconda città più grande del Pakistan, Lahore.
È noto per certo che Khan è nato in una famiglia piuttosto ricca di un ingegnere civile di origine pashtun. Il politico ha ricevuto un’istruzione d’élite. Si è laureato all’Atchison College di Lahore, poi alla Royal School of Classical Grammar nel Regno Unito. Nel 1972 ha conseguito una laurea in economia presso l’Università di Oxford.
Khan è riuscito non solo nel campo educativo, ma anche in quello sportivo. Durante i suoi studi a Oxford, gioca nella squadra di cricket dell’università. Successivamente passa al grande sport e gioca per la nazionale pakistana. Nel periodo dal 1982 al 1992 è diventato il capitano della squadra.
È interessante notare che la popolarità del cricket in Pakistan è simile all’amore per il calcio in Brasile. Per i cittadini locali, questo è un gioco sportivo nazionale. Ha guadagnato popolarità grazie ai colonialisti britannici nel XVIII secolo.
Nel 1992 i pakistani riuscirono a sconfiggere gli ex sfruttatori britannici e vincere la Coppa del Mondo. Il capitano della squadra, come già accennato, altri non era che il futuro primo ministro del Pakistan.
La vittoria è stata celebrata da tutto il paese da Karachi a Peshawar, ei ritratti di Khan sono stati appesi in quasi tutte le istituzioni pubbliche. Allo stesso tempo, anche i politici si interessano all’atleta, invitandolo a iscriversi ai loro partiti oa diventare un sostenitore della lotta politica. Ma Khan ha rifiutato tutte le offerte. Si può presumere che anche allora abbia deciso di costruirsi da solo una futura carriera politica.
Ma ha iniziato con la carità. Grazie a lui, nel 1994, ha aperto a Lahore, nel Paese, la prima clinica e centro di ricerca sul cancro del Paese , Shaukat Khanum (dal nome della madre di Khan, morta di cancro nel 1985). Inoltre, Khan ha inviato denaro come aiuto a college e scuole.
La carità e la popolarità in rapida crescita hanno permesso a Khan nel 1996 di creare il suo partito “Pakistan Tehreek-e-Insaf” (Movimento pakistano per la giustizia). Khan ha fatto la scommessa principale sui giovani, promettendo cambiamenti progressivi.
Nel 1997, Khan si candidò all’Assemblea nazionale (camera bassa del parlamento), ma perse. Questo può essere fatto solo nel 2002 durante le prossime elezioni.
È interessante notare che dopo il colpo di stato militare del 1999, quando il generale Musharraf salì al potere, Khan era dalla parte dei militari e del suo slogan per combattere la corruzione. Tuttavia, in seguito il politico va nel campo dell’opposizione.
Il partito non ha partecipato alle elezioni del 2008 a causa del boicottaggio del governo di Nawaz Sharif. Il politico ha accusato Sharif di frode per corruzione e ha chiesto l’adozione di una nuova legislazione anticorruzione.
Dopo qualche tempo, le opinioni di Khan si inclinano sempre più verso il fondamentalismo islamico, che stava diventando sempre più popolare nella società pakistana. Le dichiarazioni anti-occidentali cominciano a predominare negli slogan della politica. Quindi, Khan ha pianificato di organizzare una manifestazione anti-americana durante la visita del presidente degli Stati Uniti George W. Bush (Jr.) in Pakistan. Ma alla vigilia del giorno dell’arrivo, Khan è stato arrestato.
Il vero riconoscimento popolare del Pakistan Tehreek-e-Insaf arriva durante le elezioni del 2013. Il partito ottiene 27 seggi in parlamento.
E cinque anni dopo, nel 2018, il partito ottiene 116 seggi (la maggioranza in parlamento) e, in seguito ai risultati del voto, Imran Khan diventa il nuovo primo ministro del Pakistan. Ciò è stato fatto grazie all’unificazione del partito di Khan e dei candidati indipendenti. Nella sua dichiarazione dopo le elezioni, Khan ha osservato che la politica interna del Paese sarà finalizzata alla lotta alla corruzione, al sostegno delle fasce più povere della popolazione, allo sviluppo della medicina e dell’istruzione. Il politico ha sostenuto il mantenimento della cooperazione con i paesi vicini: Cina, Afghanistan e il principale avversario geopolitico: l’India.
L’ascesa e la caduta della carriera politica di Khan
Tuttavia, il nuovo primo ministro non è riuscito a mettere in pratica le sue idee. Il Paese sta affrontando una crisi economica causata dalle azioni dei governi di Nawaz Sharif e Shahid Hakkan Abbasi.
Quindi, secondo i Panama Papers , Sharif è stato condannato a 7 anni di carcere per frode fiscale.
L’economia del paese era destabilizzata. Prima di tutto, ciò era dovuto al deficit del commercio estero. Pertanto, la quota delle importazioni è aumentata di 21 volte, raggiungendo i 48,5 miliardi di dollari, mentre le esportazioni sono diminuite di tre volte e ammontano a 18,5 miliardi di dollari, e la pandemia di Covid-19 ha praticamente bloccato il commercio estero con altri paesi e ha portato a un alto livello di disoccupazione.
Le intenzioni di Khan inizialmente includevano l’aumento delle tasse sugli affari di grandi imprenditori e proprietari di monopoli. Queste misure avrebbero dovuto sostenere le piccole e medie imprese del paese. Alcuni funzionari governativi (parenti più stretti di Nawaz Sharif, il primo ministro della provincia del Punjab, ecc.), che avevano una partecipazione in queste società, non erano d’accordo con questo.
Di conseguenza, Khan è stato costretto ad abbandonare la sua iniziativa e chiedere aiuto al FMI. Nel marzo 2021, $ 500 milioni sono stati assegnati al Pakistan e un altro $ 1 miliardo nel febbraio 2022 .
Anche la pandemia di Covid-19 è stata contenuta e ha persino raggiunto tassi di mortalità moderati, a differenza dell’India o degli Stati Uniti. E 1,2 trilioni di rupie (circa 6 miliardi di dollari) sono stati inviati per sostenere i settori dell’economia colpiti, gli imprenditori ei cittadini più poveri . Anche la spesa militare è stata ridotta. Ma nonostante gli sforzi, la crisi finanziaria e l’inflazione hanno continuato a crescere.
Inoltre, c’era una discordia tra il Khan e l’esercito. Pertanto, non sono stati in grado di sviluppare una strategia unificata per interagire con il gruppo talebano (riconosciuto come organizzazione terroristica), che ha preso il potere dopo il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan. Inoltre, il primo ministro era insoddisfatto del fatto che i funzionari dell’esercito stessero cercando di promuovere il loro protetto alla carica di capo dell’Inter-Services Intelligence.
Progressi significativi sono stati compiuti anche in politica estera. India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco nel 2021 . È stata stabilita una cooperazione con la Cina relativa al corridoio economico Cina-Pakistan. La Russia è diventata un altro alleato del Pakistan. Imran Khan è diventato il primo primo ministro in più di due decenni a visitare la Russia. I colloqui hanno riguardato principalmente la cooperazione nel settore energetico. Avviato il progetto per la realizzazione del gasdotto Pakistan Stream.
Ma con Washington i rapporti si sono notevolmente raffreddati. Anche se Imran Khan ha parlato a lungo della sua posizione antiamericana e ha esortato gli Stati Uniti a non interferire nella politica estera del Pakistan.
Il governo degli Stati Uniti ha congelato 1,3 miliardi di dollari all’anno in aiuti militari al Pakistan.
Inoltre, la visita di Imrah Khan a Mosca alla vigilia del NWO, il 24 febbraio 2022, ha mostrato chiaramente da che parte sta il Pakistan nello scontro tra la Federazione Russa e il blocco NATO.
La reazione dei sostenitori finanziati da Washington non si è fatta attendere. Già nell’aprile 2022, la Lega musulmana pakistana di centrodestra (N), guidata da Shahbaz Sharif (fratello dell’ex primo ministro Nawaz Sharif), ha avviato un voto di sfiducia. Khan è stato rimosso dal suo incarico.
Ma le cose non sono andate così lisce. Il vicepresidente Qasim Khan Suri ha chiesto di non votare, poiché ritiene che l’iniziativa sia una cospirazione per rovesciare il governo legittimo.
È interessante notare che il ministro dell’Informazione pakistano Fawad Chaudhry ha annunciato allo stesso tempo un incontro con alcuni rappresentanti stranieri a Islamabad, i quali hanno suggerito all’opposizione di presentare un’iniziativa di impeachment. “ Ci è stato detto che se questa proposta fallisce, il percorso del Pakistan sarà molto difficile. Questa è un’operazione di cambio di regime da parte di un governo straniero “, ha affermato.
Dopo il fallimento del voto, Imran Khan ha tenuto un discorso alla nazione, dove ha detto ai cittadini che avrebbe sciolto il governo. Ha anche invitato il presidente in carica Arif Alvi a sciogliere il parlamento e indire elezioni anticipate. Ma l’opposizione è riuscita, con l’aiuto della Corte Suprema, a impugnare la decisione di respingere il voto, e il 10 aprile Imran Khan è stato rimosso dalla carica di primo ministro.
Khan è stato accusato della crisi economica e della corruzione. Cioè, esattamente ciò per cui “sono diventati famosi” i suoi predecessori, che hanno portato il paese in una tale situazione. Inoltre, lo stesso Khan ha capito chiaramente chi stava tirando le fila nel gioco politico. ” L’iniziativa di rimuovermi dal potere è una chiara interferenza degli Stati Uniti nei nostri affari interni “ , ha affermato .
A ottobre, a Khan è stato anche impedito di candidarsi a nuove elezioni e di ricoprire cariche governative per cinque anni.
Contro l’ex premier sono stati avviati più di 90 procedimenti penali. Dal tradimento e dal terrorismo alla blasfemia. Il caso di più alto profilo è legato al riciclaggio di denaro pubblico (circa 5 miliardi di rupie) attraverso l’Al-Qadir Trust. Khan è anche accusato di aver ricevuto regali per un valore di 630.000 dollari da leader stranieri.
Nonostante sia stato rimosso dal potere, Khan ha mantenuto la sua popolarità tra le masse.
In primo luogo, Khan è ancora un politico non sistemico che non è associato a nessuno dei clan al potere. Inoltre, chiede un cambiamento nel sistema politico del Paese, riforme democratiche. Secondo lui, ora le strutture di potere stanno esercitando un’enorme influenza sul governo e la maggior parte delle posizioni significative nel governo e nel parlamento vengono assegnate sotto il loro patrocinio.
In secondo luogo, il nuovo governo non è riuscito a risolvere i problemi di cui era accusato l’ex premier. Inoltre, la crisi finanziaria ed energetica, l’inflazione e la disoccupazione sono cresciute ancora di più. Le iniziative di Khan, annunciate nel 2018, se non hanno risolto completamente i problemi del Paese, almeno hanno rallentato la catastrofe economica.
La rimozione di Khan dal potere ha letteralmente causato un’esplosione sociale. Migliaia di persone hanno preso parte alle manifestazioni spontanee. Le proteste si sono svolte in tutte le principali città del Paese, inclusa Islamabad. Manifestazioni, inoltre, si sono svolte anche all’estero: comunità pakistane sono scese in piazza in Australia, Gran Bretagna, Usa, Canada, Italia e altri Paesi.
Le manifestazioni pakistane sono state represse piuttosto duramente, ma alla fine di ottobre 2022 sono divampate con rinnovato vigore.
Sulle proteste pakistane
Va notato che il motivo delle nuove proteste non è stata solo la crisi politica delle autorità e la loro incapacità di soddisfare le moderne esigenze della popolazione, ma anche indicatori economici catastrofici.
Secondo i resoconti dei media, l’inflazione è salita al 35%. Cioè, oggi i cittadini del Pakistan non hanno abbastanza soldi nemmeno per i beni di prima necessità. Anche le alluvioni del 2022 hanno causato enormi danni al Paese, che ancora non riescono a superare. Il paese è sull’orlo del default: il debito è di 100 miliardi di dollari. La maggior parte degli alleati del Pakistan non offre assistenza nell’affrontare questi problemi.
Le proteste che chiedevano la revoca della sospensione di Khan sono continuate per tutto il 2022. A novembre, durante una delle manifestazioni popolari, è stato compiuto un attentato contro Imran Khan . L’oppositore, così come molti dei suoi sostenitori, ha ricevuto ferite da arma da fuoco.
L’aggressore Navid Bashir è stato arrestato. È stato accusato di terrorismo e tentato omicidio. Sotto interrogatorio, Bashir in seguito dichiarò che le sue azioni erano motivate da opinioni politiche. Non condivideva le opinioni di Khan.
È interessante notare che lo stesso politico in seguito ha affermato che l’attuale primo ministro Shehbaz Sharif e il vertice dell’esercito potrebbero beneficiare della sua morte. Le strutture di sicurezza e di potere non hanno riconosciuto le accuse.
Nel marzo 2023, Khan, i suoi 17 aiutanti e dozzine di suoi sostenitori sono stati accusati di terrorismo dopo essersi scontrati con le forze di polizia. Il conflitto si è verificato in tribunale durante una delle udienze in caso di corruzione. Le forze dell’ordine hanno sparato gas lacrimogeni mentre i sostenitori di Khan hanno lanciato bombe incendiarie e pietre contro la polizia.
La situazione si è aggravata ulteriormente il 9 maggio 2023, quando l’ex primo ministro Imran Khan è stato arrestato in un tribunale di Islamabad, dove il caso Al-Qadeer Trust era ancora pendente. Un portavoce del politico, Rauf Hassan , ha affermato che Khan è stato arrestato prima dell’inizio dell’udienza, il che costituisce una violazione della legge.
A seguito dell’arresto del politico, i suoi sostenitori del partito Justice Movement hanno invitato i cittadini a partecipare a una protesta pacifica a livello nazionale. Lo stesso Imran Khan, dopo il suo arresto, ha rilasciato la seguente dichiarazione : “ Quando le mie parole ti raggiungeranno, sarò già in custodia per un caso inventato. Dopodiché, tutti voi dovreste rendervi conto che i concetti di diritti fondamentali, stato di diritto e democrazia in Pakistan non esistono più”.
Migliaia di manifestazioni sono scoppiate a Islamabad, Lahore, Peshawar, Rawalpindi, Sialkot, Faisalabad, Haripur e in altre grandi città.
Nonostante le intenzioni pacifiche dei manifestanti, ci sono stati scontri con la polizia, che ha usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Inoltre, sono stati segnalati incendi dolosi, pogrom, chiusure stradali, ecc. ecc. I manifestanti hanno anche tentato di impadronirsi della base aerea di Mianwali e dell’edificio dell’Inter-Services Intelligence a Islamabad. Le forze dell’ordine hanno risposto con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni, in alcuni punti hanno persino aperto il fuoco sui manifestanti.
Allo stesso tempo, ai giornalisti e ai media locali è stato vietato di coprire in qualsiasi modo le proteste. Aumento della censura. Ad esempio, il canale di notizie ARY News è stato sospeso dopo che è stata trasmessa un’intervista con uno dei principali collaboratori di Khan, in cui criticava il governo e l’esercito.
Per limitare la comunicazione e il coordinamento dei manifestanti, il governo ha deciso di spegnere Internet. Inoltre, nei territori del Pakistan in cui è disponibile Internet, Twitter, Facebook (vietato nella Federazione Russa), YouTube e altri social network hanno cessato di funzionare .
Inoltre, l’esercito è stato mobilitato per reprimere le proteste. Le truppe furono schierate nelle province di Khyber Pakhtunkhwa e Punjab. È lì che vive la maggior parte dei sostenitori di Khan e del suo partito.
Tuttavia, lo stato di emergenza non è stato ancora dichiarato .
I resoconti dei media affermano che almeno 10 persone sono morte e circa 2.000 sono rimaste ferite nei disordini dall’arresto di Khan. Oltre un migliaio di manifestanti sono stati arrestati dalla polizia, tra cui l’ex ministro degli Esteri del Pakistan e vicepresidente della DZZ Shah Mehmood Qureshi, il segretario generale della DZZ Asad Umar e il membro del partito Fawad Chowdhry.
A causa delle proteste, le autorità sono state costrette a fare concessioni. L’11 maggio, la Corte Suprema del Pakistan ha ritenuto illegale l’arresto di Khan e ha ordinato il rilascio del politico. Tuttavia, il ministro dell’Interno pakistano Rana Sanaullah ha affermato che lui ei suoi sostenitori avrebbero arrestato di nuovo Khan.
Inoltre, i partiti fedeli al governo (Pakistan Muslim League e il Partito Democratico del Pakistan) hanno organizzato uno sciopero davanti al tribunale di Islamabad chiedendo che la decisione di liberare Khan fosse revocata. Tra gli slogan c’era anche la richiesta di dimissioni del giudice capo. Funzionari dell’attuale governo pakistano invitano i sostenitori di Khan a “non complicare la situazione nel Paese” ea fermare le proteste.
Ma è improbabile che queste chiamate abbiano l’effetto desiderato, quindi il governo ha già formato unità speciali, il cui scopo sarà combattere i manifestanti e arrestare i leader di Tehreek-e-Insaf.
Inoltre, le forze di sicurezza hanno già circondato la residenza di Imran Khan. Il motivo era il rifugio lì di diverse dozzine di manifestanti. Al politico sono state concesse 24 ore per estradare i manifestanti.
Il problema del terrorismo
Va notato che sullo sfondo di un movimento di protesta di massa, c’è stata un’ondata di attività terroristiche. Solo a maggio ci sono stati due attacchi terroristici.
Il 13 maggio, un campo di Frontier Corps nella provincia del Balochistan è stato attaccato, uccidendo almeno 13 persone. I morti includevano sia militari che civili.
Il 20 maggio, nella stessa zona, è stata attaccata una postazione militare. L’attacco è stato respinto. Di conseguenza, tre soldati e un terrorista sono stati uccisi. I militari hanno trovato la posizione dei rimanenti terroristi. L’operazione per eliminarli è già iniziata.
La provincia del Balochistan, al confine con l’Iran, è spesso indicata come il “Kurdistan” del Medio Oriente. La popolazione locale, i Balochi, tentò ripetutamente di conquistare l’indipendenza politica della regione. Per questo motivo, il territorio attrae vari gruppi terroristici come lo Stato Islamico (vietato nella Federazione Russa).
Reazione internazionale
Le principali potenze mondiali danno una valutazione piuttosto contenuta degli eventi che si svolgono in Pakistan.
Pertanto, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invitato entrambe le parti ad “astenersi dal conflitto” e rispettare il diritto alla libertà di riunione.
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che “l’arresto di Imran Khan è una questione interna del Pakistan”. Inoltre, ha anche rilevato l’importanza di sostenere proteste democratiche pacifiche e di rispettare i diritti dei cittadini.
La Russia è inoltre fiduciosa che le parti saranno in grado di avviare un dialogo pacifico e la situazione si stabilizzerà.
Il governo Usa sostiene le proteste dei cittadini pachistani, ma allo stesso tempo non favorisce nessun partito politico.
Ma in Cina la situazione non è stata ancora commentata.
Previsioni
Ciò che attende il Paese in futuro non è ancora del tutto chiaro a nessuno. Boris Volkhonsky, professore associato presso l’Istituto di studi asiatici e africani dell’Università statale di Mosca , ha osservato che ci sono diverse opzioni su come si svolgeranno ulteriori eventi:
La prima opzione è l’intervento definitivo dell’esercito per sopprimere completamente tutte le proteste. Il potere in questo caso non cambierà in alcun modo.
La seconda opzione è la rimozione dell’attuale governo e il ritorno al potere di Khan sull’onda dei disordini popolari.
La terza opzione è la rimozione del governo e l’ascesa al potere dell’élite militare, come già accaduto in Pakistan.
La quarta opzione è il crollo dello stato. Questo sviluppo della situazione non è vantaggioso per nessuno, poiché il Pakistan è una potenza nucleare.
Una cosa è certa, se le forze filoamericane salissero al potere in Pakistan, la Russia perderebbe un importante alleato geopolitico.
FONTE: https://www.geopolitika.ru/article/na-grani-grazhdanskoy-voyny
CI SARÀ UNA NUOVA GUERRA IN ASIA?
Un grande conflitto militare si sta preparando nel cuore dell’Asia. Le tensioni possono sfociare nel nulla, oppure possono assumere una forma acuta e interessare quattro stati, inclusi i due più grandi al mondo in termini di popolazione, e tre in possesso di armi nucleari.
Il 23 maggio si è saputo che l’Esercito popolare di liberazione della Cina ha inviato un contingente militare di 5.000 uomini nella regione montuosa del Ladakh. L’incidente non può essere definito nuovo, poiché il territorio è conteso e di tanto in tanto sono state setacciate pattuglie sia dalla parte cinese che da quella indiana. Anche prima c’erano conflitti dall’altra parte delle montagne himalayane, nello stato del Sikkim. Così, nel giugno 2017, l’esercito indiano ha violato il confine e ha effettivamente invaso il territorio del vicino Bhutan, dove i cinesi stavano costruendo una strada.
Ma l’attuale precedente è piuttosto significativo per gli standard internazionali: dalla guerra di Kargil tra India e Pakistan (di conseguenza, sotto la pressione degli Stati Uniti, il Pakistan è stato costretto a ritirare le sue truppe), per la prima volta un contingente militare straniero ha invaso il territorio che è considerato indiano.
A giudicare dalla natura dei movimenti, la penetrazione dell’esercito cinese è di natura strategica: sono entrati nel Ladakh in cinque direzioni. Quattro di loro sono lungo il fiume Galwan e il quinto è vicino al lago Pangong Tso.
A fine aprile si era già notato un aumento dell’attività nell’area da parte cinese, ma l’India non ha preso contromisure attive. Il 5 maggio sono iniziate le prime infiltrazioni dei militari cinesi. Poi, il 12 maggio, si sono verificate diverse incursioni simultanee nella regione di Demchok, nel sud del Ladakh ea Naku La nel nord del Sikkim. 200 soldati cinesi erano coinvolti nel Sikkim, ma ora sono stati ritirati. C’è stato anche uno scontro a fuoco durante l’ultimo incidente e, secondo fonti indiane , 72 soldati indiani sono rimasti feriti. È stato anche riferito che il PLA sta preparando un lancio simile in un altro settore: il Ladakh meridionale.
La serietà delle intenzioni cinesi è dimostrata anche dalle immagini satellitari , che hanno registrato cambiamenti significativi all’aeroporto di Ngari Gunsa, a 200 km di distanza. dal lago Pangong Tso. Nel giro di un mese vi sono avvenuti cambiamenti significativi, il territorio è stato ampliato e sono comparsi gli hangar. Sempre all’inizio di maggio sono stati registrati i caccia J-11 e J-16.
Inoltre, il 25 maggio, anche la Cina ha annunciato l’inizio dell’evacuazione dei suoi cittadini dall’India. Ciò è stato fatto con il pretesto di misure per combattere il coronavirus, ma data l’escalation in Ladakh, anche il background politico è evidente.
E il 26 maggio si è saputo che diecimila truppe cinesi erano già di stanza sul territorio indiano. Inoltre, sul sito web dell’EPL è apparso un avviso ufficiale secondo cui l’intera valle del fiume Galwan è territorio cinese. Si dice che “la parte indiana ha attraversato il confine nella Galwan Valley… e ha cambiato unilateralmente lo stato del confine. La Galwan Valley è territorio della Cina, e la situazione del controllo dell’area è piuttosto chiara”.
Sui media indiani si possono trovare posizioni diverse su questo argomento. Hindustan Times, ad esempio, menziona il Ladakh solo in relazione all’infezione da coronavirus e alle perdite dell’industria del turismo. Ma The Indian Times scrive che “a causa del continuo comportamento aggressivo della Cina … ulteriori battaglioni della divisione di fanteria sono stati schierati nella regione”. Né i media indiani né quelli cinesi riferiscono di alcun negoziato.
Pur accusando la Cina di “comportamento aggressivo”, l’India sta facendo lo stesso con il Nepal (il confine tra India e Cina di 3.380 chilometri è costituito da tre sezioni separate separate da Nepal e Bhutan). A maggio è stato aperto unilateralmente un collegamento stradale tra Dharchula nello stato indiano di Utrakhand e Lipu Leh in Nepal. La strada attraversa il territorio conteso di Kalapani. Alla cerimonia dell’8 maggio ha partecipato il ministro della Difesa indiano Rajnath Singh. Il Ministero degli Affari Esteri del Nepal lo afferma in conformità con il Trattato di Sugaul 1816, fine della guerra anglo-nepalese, tutto il territorio a est del fiume Mahakali, compresi Limpiyadhura, Kalapani e Lipu Leh, è territorio del Nepal. Nuova Delhi sostiene che sia necessaria una nuova arteria di trasporto per accorciare il percorso del pellegrinaggio indù verso il Monte Kailash (Tibet). A novembre 2019 sono state rilasciate nuove mappe in India, dove questi territori sono contrassegnati come parte dell’India.
Il Nepal ha offerto all’India di risolvere la questione dell’appartenenza al territorio di Kalapani, controllato dagli indiani, ma New Delhi non risponde alle proposte. Il 20 maggio, il Nepal ha pubblicato le sue nuove mappe politiche e amministrative , dove Lipu Leh, Kalapani e Limpiyadhura sono elencati come territorio nepalese. In risposta, il portavoce del ministero degli Esteri indiano Anurag Srivastava ha dichiarato lo stesso giorno : “Il governo del Nepal ha pubblicato una mappa ufficiale rivista che include parti del territorio indiano; questo atto unilaterale non si basa su fatti e prove storici ed è contrario all’intesa bilaterale di risolvere le questioni di confine in sospeso attraverso il dialogo diplomatico. L’estensione artificiale delle rivendicazioni territoriali del Nepal non sarà accettata dall’India”.. Il Trattato di Sugaul non è stato menzionato in questa dichiarazione.
E il 25 maggio, il Nepal ha annunciato che il suo esercito era pronto ad affrontare l’India negli altopiani contesi.
Un’altra area di conflitto è il Kashmir. Nel 2019, l’articolo 370, che conferiva uno status speciale allo stato di Jammu e Kashmir, è stato rimosso dalla Costituzione indiana; l’ex stato è ora diviso in due territori sindacali: Jammu e Kashmir e Ladakh. In Pakistan, la parte del Jammu e Kashmir controllata dagli indiani è considerata occupata.
La disputa tra India e Pakistan sul Kashmir è in corso dal 1947 e le ultime misure restrittive associate a un’epidemia virale hanno trasformato il territorio dell’Unione indiana di Jammu e Kashmir in una zona completamente chiusa.
L’India ora tiene qui circa 900.000 militari e poliziotti; è l’area più militarizzata del mondo.
Dopo che un aereo dell’aeronautica indiana è stato abbattuto sopra il Pakistan nel febbraio 2019 , le tensioni hanno raggiunto un altro picco; Il primo ministro pakistano Imran Khan ha consegnato il pilota catturato all’India, ma Nuova Delhi non ha mostrato alcun interesse a risolvere la relazione.
Tutto questo nodo di contraddizioni dimostra il potenziale esplosivo della regione. Allo stesso tempo, Cina e Pakistan sono alleati di lunga data nel contrastare l’India e recentemente Pechino ha sostenuto attivamente il Nepal, impedendo a Nuova Delhi di far pendere la bilancia a suo favore. Ciò potrebbe portare alla creazione di un’alleanza tripartita contro l’India, che inizierà a condurre azioni coordinate contro l’India, compreso il coinvolgimento di piattaforme internazionali. È vero, le decisioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sui conflitti precedenti (in particolare, la necessità di un referendum sulla proprietà in Kashmir) non hanno potuto cambiare nulla. Vediamo come si svilupperà ora la situazione.
FONTE: https://comedonchisciotte.org/sullorlo-della-guerra-civile/
CULTURA
L’ALBA DELL’ERA TRANSUMANA
Di Sonia Milone per ComeDonChisciotte.org
Inizia ufficialmente l’era transumana. La FDA ha autorizzato la prima sperimentazione sull’uomo degli impianti cerebrali di Neuralink, la società di Elon Musk, che consentono di interfacciare cervello e computer.
Come Overton insegna, la prima fase della normalizzazione di un tabù inizia con la legalizzazione di alcune eccezioni che incontrano il favore dell’opinione pubblica. In questo caso, la ricerca di una cura per le persone paralizzate. Naturalmente, le ambizioni sono ben altre e lo stesso Musk non le ha mai nascoste. (…“guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci”).
L’apertura alla sperimentazione umana non serve a rendere la nostra vita più sana. Serve a renderci obsoleti. La guarigione delle malattie, il sogno della grande salute, l’utopia di liberare l’uomo dalla caducità fisica, è il grimaldello con cui, nei laboratori di mezzo mondo, si sta compiendo la riprogettazione totale dell’essere umano in chiave ultra-umana.
Elon Musk è un designer di visionarismi che, fra auto elettriche e voli spaziali, alimenta il mito della scienza come potenza suprema, capace di risolvere tutti i problemi del mondo. La sua ricerca sulla disabilità si inscrive, chiaramente, entro l’orizzonte transumanista dove occorre aprire miraggi e narrazioni miracolistiche. Lazzaro alzati e cammina, con il microchip nel cervello…
Per andare, un passo alla volta, sempre più in là, oltre ogni limite, aldilà del bene e del male. La salute come bene assoluto, la scienza come religione, la biotecnologia come salvezza nella rifondazione della società moderna da parte delle multinazionali. Ogni rito di fondazione richiede sacrifici, i disabili sono le cavie su cui impiantare le fondamenta del nuovo totalitarismo digitale.
L’assedio dei corpi circondati e circuiti dal digitale sfocia ora nella loro invasione. Non più apparati esterni, protesi (come i cellulari), ma interni al nostro organismo, trapiantati e tagliati nella carne viva del nostro corpo.
A lungo imbozzolati nella rete digitale, ora i corpi sono pronti per la grande metamorfosi: dall’organico al cibernetico. La specie umana rinasce nell’artificiale. Trascende sé stessa e spicca il grande volo: dall’umano al transumano.
La natura è terrificante, con le sue inondazioni, i suoi temporali, i suoi tuoni, e va addomesticata con la tecnica; la natura umana è terrificante, con le sue patologie, le sue passioni, le sue affezioni, e va addomesticata con la medicina. La vita è terrificante e imprevedibile – come quel figlio morto a soli due mesi che ha portato Musk a scegliere di fare gli altri solo con la scienza – e va riprogrammata.
“Madre Natura, ti siamo riconoscenti per ciò che ci hai fatto diventare. Indubbiamente hai fatto il meglio che potevi. Tuttavia, con tutto il dovuto rispetto, dobbiamo dire che sotto diversi aspetti avresti potuto fare di meglio con il nostro organismo. Ci hai creati vulnerabili alle malattie e alle ferite. Ci obblighi ad invecchiare e a morire, proprio quando cominciamo a divenire saggi […] Quello che hai creato, in noi, è magnifico, eppure profondamente imperfetto […] Abbiamo deciso che è ora di emendare la costituzione umana. Non lo facciamo con superficialità, leggerezza o senza rispetto, ma con prudenza, intelligenza e con obiettivo l’eccellenza”, scrive Max Moore, uno dei massimi teorici del movimento transumanista e fondatore dell’Extropy Institute. (1)
Nel 2017, Musk lancia Neuralink allo scopo di sviluppare interfacce neurali in grado di stabilire un collegamento tra il cervello e un dispositivo esterno, come un computer. Con un microchip impiantato nel cranio, la mente può comandare a una macchina di fare qualcosa. E viceversa: la macchina può attivare azioni umane tramite impulsi elettrici neuronali. Nel 2019 Neuralink annuncia di aver realizzato un dispositivo che decifra le informazioni del cervello di un topo tramite 1500 elettrodi. Nel 2020 passa alle sperimentazioni sui maiali usando un microprocessore capace di captare i segnali elettrici del cervello e trasmetterli a un computer. Il sistema registra, ad esempio, le sensazioni olfattive del porcello trasformandole in segnali audio-visivi. Nel 2021 tocca alle scimmie: un microchip wireless impiantato in un macaco pare che gli permetta di giocare a un videogame senza usare le mani, cioè solo pensando di muovere i comandi. Musk scrive che la scimmia “sembra davvero felice”. A gennaio 2022 Neuralink dichiara trionfalmente di essere pronta ad iniziare test sugli umani.
Musk sogna. La connessione mente-computer apre una nuova era. L’informazione contenuta nel cervello umano può essere digitalizzata, la rete neurale mappata. Con un microchip cerebrale i pensieri di un uomo possono essere trasferiti su un supporto esterno, la sua memoria salvata e archiviata nel cloud e poi scaricata in un ambiente virtuale o in un corpo bionico. La coscienza potrebbe sopravvivere alla morte del fisico raggiungendo l’immortalità virtuale…È il sogno di sempre, battere la morte, creare il Paradiso in terra.
L’Homo sapiens è sdraiato sul lettino della sala operatoria, non è il prodotto finale dell’evoluzione, ma solo l’inizio. E Musk è lì, in un punto della scienza dove nessuno è ancora arrivato, al confine dei segreti della mente, nel “pioneer building” – come è stata ribattezzata la sede di Neuralink a San Francisco – per correggere gli errori della natura, cambiare il futuro, traghettare la civiltà verso il prossimo orizzonte. Dalla scimmia all’uomo fino al post-uomo.
Purtroppo, a meno di un mese dal trionfale annuncio sul radioso avvenire della trans-umanità, sorge un problema: muoiono quasi tutte le scimmie.
E non erano nemmeno così felici. La Physicians Committee for Responsible Medicine denuncia Musk per violazione dell’Animal Welfare Act accusando Neuralink della morte di 16 scimmie su 23 usate negli esperimenti. L’impianto del microchip avrebbe causato vomito, insufficienza respiratoria, emorragia celebrale. Il ritrovamento di scimmie con le dita degli arti mozzate non è chiaro se sia il risultato traumi inferti o di automutilazioni per il dolore.
Viene fuori che sia stata messa fretta ai ricercatori, che la sperimentazione non sia stata accurata, che Musk pretendeva risultati immediati:“saremo tutti morti prima di vedere succedere qualcosa qui dentro!”
Se queste sono le premesse, come ha fatto la società ad ottenere l’autorizzazione per la sperimentazione umana? Musk ha pubblicato la lettera di un paraplegico che si dice pronto a farsi impiantare il chip ma siamo sicuri che, in un periodo di facili esperimenti quale è quello attuale, la FDA non stia mandando al macello i più fragili? È normale che l’intrusione nell’intimità neuronale di una persona sia affidata ad una società privata nata a scopo di lucro? La ricerca è uno strumento al servizio dell’uomo o l’uomo è uno strumento al suo servizio? I medici e i giuristi aprono le porte al laboratorio di San Francisco così come aprirono le porte all’Aktion T4 di Berlino nel 1939?
Nell’allucinata utopia tecnologica di oggi, l’unica cosa che emerge è la definitiva animalizzazione dell’uomo, ridotto a scimmia di laboratorio da ammaestrare da remoto direttamente dentro il cranio.
Per il Transumanesimo non è solo il fisico affetto da paralisi a dover essere riprogettato ma il corpo in generale ad essere diventato un imbarazzante ingombro arcaico che ostacola il cammino verso il futuro. Su quel corpo così fragile, così “umano, troppo umano”, che rivela in ogni istante la nostra limitatezza, la tecnocrazia ha il dovere di intervenire ricercando un organismo perfetto, assoluto, onnipotente, perennemente giovane, immune a tutte le malattie.
Con l’inizio della sperimentazione del microchip, si palesa sempre più minaccioso il lato oscuro di una scienza che mira a progettare la digitalizzazione del pensiero, la macerazione della carne, l’olocausto della vita.
Siamo a una frontiera antropologica, a un punto di non ritorno, in grado di cambiare per sempre l’essere umano così come lo conosciamo.
Da anni Musk propugna l’ibridazione fra organico e inorganico per rendere la razza umana rilevante e competitiva in un futuro popolato dall’ IA: “io penso che la soluzione migliore sia avere all’interno del cervello un livello di intelligenza artificiale che operi simbioticamente con te, proprio come fa il tuo cervello biologico“.
Nella “guerra dei mondi” che hanno pensato per noi, bisogna diventare transumani per difesa…È la tesi sostenuta anche dal profeta del Climate Change, James Lovelock: “se non accetteremo d’integrarci con un’altra forma d’intelligenza di natura elettronica, dovremo rassegnarci a rapportarci ad essa come noi facciamo ora con le piante, con la differenza che, in quel caso, le piante saremmo noi”.
Il grande oracolo della Silicon Valley è, però, Raymond Kurzweil, venerato come vero e proprio profeta dell’avvento del Transumanesino. È l’uomo per cui Larry Page e Sergey Brin sono entrati in guerra con Bill Gates per assumerlo nel team di Google. La sua fama di genio è legata ad invenzioni d’avanguardia nell’informatica, al teorema dei “ritorni acceleranti”, alla teoria della “singolarità”. (2)
Secondo Kurzweil, siamo prossimi ad un nuovo stadio evolutivo caratterizzato dall’integrazione biologica di apparati derivanti da nanotecnologie e robotica.
La “singolarità”, prevista nel 2045, rappresenterà il culmine della fusione tra le sfere fisiche, digitali e biologiche. Dopo la “singolarità”, non ci sarà più distinzione tra umano e macchina, tra realtà fisica e virtuale. L’uomo scompare, annichilito all’interno della tecnologia.
Nella valle senza stelle, in costante comunicazione con la “montagna incantata” di Davos, gli innovatori del nostro tempo “stanno rivoluzionando la condizione umana in un modo fondamentale: i loro risultati e obiettivi vanno ben al di là delle ideologie più radicali del Vecchio Ordine”, ha scritto uno dei primi teorici del Transumanesimo, Fereidoun M. Esfandiary che, fra l’altro, cambiò il suo nome in FM 2030, in omaggio ad una data evidentemente decisiva.
Klaus Schwab ha commentato la teoria della “singolarità” chiedendosi “quanto il genere umano sia effettivamente pronto ad affrontare un tale cambiamento”. La domanda è, ovviamente, retorica.
Il Transumanesimo, infatti, è l’obiettivo finale dell’élite tecnocratica. Schwab auspica apertamente un mondo popolato da individui microchippati, perennemente collegati ad una rete globale.
Con il microchip il nostro corpo diventa un ambiente navigabile non soltanto per monitorare il nostro comportamento, ma anche per influenzarlo, aprendo i corpi ad una disponibilità totale, ad una incondizionata schiavitù.
Con processi di assoggettamento innervati direttamente nella carne viva, la tecnica sequestra i corpi e li ripristina a suo piacimento. E l’anima non diventa altro che usufruttuaria di un mucchio di ossa.
La frontiera verso la quale si stanno spingendo le odierne tecnologie si fa sempre più invasiva allo scopo di digitalizzare la carne che siamo per iscriverla nel sistema biopolitico della sorveglianza perenne, assoluta, irreversibile.
Al WEF è stato annunciato il Great Reset: la pandemia ha rappresentato l’opportunità perfetta per “resettare” il vecchio mondo e ricominciare da zero andando verso un futuro veramente transumano.
La sperimentazione di Elon Musk non fa che accelerare l’appropriazione predatoria, violenta e sempre più rapace dei nostri corpi, senza che nessuno ponga un freno all’espugnazione delle nostre vite, all’esproprio di noi da noi stessi.
Siamo dinanzi ad una svolta epocale: il principio dell’Habeas Corpus che informava tutto il diritto occidentale, è crollato. Nessun rispetto è più dovuto al prigioniero, nessuna dignità è assegnata all’umano.
Leon Kass – ex presidente del Consiglio di bioetica americano – denunciando la patetica situazione in cui si trova oggi la bioetica, ha rilevato che il pericolo maggiore che si deve temere dal futuro non è tanto la tirannia, quanto piuttosto la volontaria e incredibile disumanizzazione dell’uomo. (3)
Il filosofo Francis Fukuyama ha definito il Transumanesimo come “una delle idee più pericolose del mondo”. Il movimento – culturale, filosofico, scientifico – nasce con l’obiettivo di indirizzare lo sviluppo verso il miglioramento della specie “oltre l’attuale forma umana e oltre le umane limitazioni” per mezzo della tecnica.
“La natura umana deve essere considerata come un lavoro in corso, come un inizio incompleto che dobbiamo imparare a modellare nella maniera più conveniente”, ha scritto il filosofo Nick Bostrom, fondatore con David Pearce dell’Associazione mondiale transumanisti. (4)
L’evoluzione naturale si è dimostrata, infatti, lenta, incontrollabile e imprevedibile, la nuova evoluzione sarà rapida, mirata e prodotta interamente dall’ingegno umano, eliminando tutti quegli aspetti fallimentari coma la malattia, la disabilità, l’invecchiamento e ogni altro residuo di casualità.
“Noi –afferma More – siamo l’apice dello sviluppo della natura. È giunto il momento di prendere in carico consapevolmente noi stessi e accelerare i nostri progressi”.
La qualifica “trans” indica la transizione verso uno stadio più perfetto in cui diventeremo “più che umani”, post-umani. Per la precisione, il movimento distingue fra “transumano”, che è la fase iniziale in cui gli esseri sono potenziati ma la base rimane ancora il corpo, e “postumano”, in cui la razza umana verrà radicalmente alterata fino a perdere qualsiasi riferimento antropologico.
In questa fase la vita non sarà più esclusivamente organica, la procreazione sarà solo artificiale e gli esseri umani così come li concepiamo ora cesseranno di esistere.
Nick Bostrom ha esplicitato i principi fondanti la teoria nel “Postulato tecnologico”: in primo luogo, l’eugenetica embrionale e prenatale, ovvero la selezione di esseri “senza difetti e patologie” e l’eliminazione dei malati per via tecnica; in secondo luogo, la nanotecnologia molecolare con l’introduzione di microchips in diverse parti del corpo per potenziare le capacità, in particolare quelle cerebrali; in terzo luogo, l’uso massivo di psicofarmaci per avere il pieno controllo delle proprie emozioni; poi, terapie geniche e criogenizzazione per bloccare l’invecchiamento cellulare. (5)
I Transumanisti vedono nel gender la preparazione al post-umanesimo poiché è
un corpo autoplasmato e ricreato in concordanza coi propri desideri.
Il movimento rivendica l’emancipazione dai “pregiudizi morali”, l’unico imperativo è governare lo sviluppo con la propria morale ultra-razionale.
Gli antichi greci chiamavano tutto ciò “hỳbris”, ossia il travalicamento dei limiti dell’ordine costituito dalla natura, dall’etica, dal divino. Icaro, Tantalo, Sisifo, Edipo sono tutte figure della “hỳbris” punite dagli dei con un castigo che ricadeva anche sulla loro discendenza e non ammetteva nessuna eccezione, neanche quando era fatta a fin di bene come insegna il mito di Prometeo che ruba il fuoco ad Efesto per donarlo agli uomini.
Il limite è sempre una zona di pericolo, di instabilità, che i miti presidiano con attenzione perché è ciò che divide l’ordine (kosmos) dal disordine (kaos). Giano è bifronte.
Il Pontifex nell’antica Roma era l’autorità che ufficiava i riti preposti alla costruzione dei ponti poiché un ponte unisce due rive che la natura ha separato con un fiume: atto tecnico per eccellenza, azione contro natura, sfida agli dei, oltraggio così carico di “hybris” da richiedere immediata sublimazione in un ordine religioso.
L’uomo faustiano di oggi, invece, non risponde più a nessuna autorità esterna che non sia la propria volontà di potenza di rifondare sulla natura una seconda natura artificiale.
La tecnica è tratto specifico umano, l’uomo ha sempre modificato la natura, un tema che gli antichi hanno concettualizzato e problematizzato senza mai dimenticarne il rapporto fondativo. È una dialettica delle differenze che noi abbiamo dimenticato. Se c’è una differenza è perché esiste un limite che distingue due ambiti. La nostra modernità, invece, vive nell’uniformità del pensiero razionalista (ben altra cosa è la ragione) che ha fatto del progresso tecno-scientifico la potenza suprema, autoreferenziale, in grado di offuscare ogni altro orizzonte di senso, riallineando tutti gli altri saperi-poteri contemporanei. Come aveva capito Martin Heidegger, la “tecno-logia” è diventata la nostra vera “onto-logia”, l’unico modo con cui l’uomo interpreta il mondo in cui vive.
Quello che è sommamente pericoloso oggi è l’enorme vuoto apertosi fra i miracoli delle antiche civiltà e la nostra civiltà senza più miracoli. Quel che è davvero inquietante del Transumanesimo non sono tanto le dichiarazioni dei suoi membri o il sostegno del circolo dei potentati politico-economici ma il modo in cui esso sta già modellando la nostra cultura, le nostre convenzioni sociali, i nostri valori morali, le nostre istituzioni e tutto ciò che ha finora sorretto la vita delle nostre comunità.
E ciò accade perché il Transumanesimo altro non è che la deriva finale della nostra epistemologia. A furia di catalogare, astrarre, analizzare, separare, tagliare, vivisezionare, la grande operazione è riuscita: l’”umano” è stato chirurgicamente estratto dal corpo dell’uomo. La persona è diventata una macchina fra le altre all’interno di una logica rigorosamente funzionalista. Una macchina o funziona o non funziona e, se non funziona bene, va sottoposta a revisione per essere aggiornata, ottimizzata, potenziata. Fino a che non viene sostituita perché obsoleta.
“La civiltà occidentale moderna appare nella storia come una vera e propria anomalia fra tutte quelle che sono più o meno conosciute, è questa civiltà la sola ad essersi sviluppata in un senso puramente materiale e tale sviluppo mostruoso è stato accompagnato, come fatalmente doveva, da una regressione intellettuale corrispondente”. (6)
A dispetto di tutte le sue conoscenze delle stelle lontane e dei mondi molecolari, nonostante tutti i suoi computer e le sue creazioni artificiali, all’apice della civiltà che ha costruito, l’uomo precipita nella barbarie e distrugge sé stesso.
Nel silenzio generale, senza degna sepoltura.
In una società in cui sono già tutti mezzi transumani, alla fine, il microchip non è che un dettaglio in un ingranaggio già perfettamente montato.
Di Sonia Milone per ComeDonChisciotte.org
06.06.2023
NOTE
(1) Max Moore, Lettera a Madre Natura, 2019
(2) Raymond Kurzweil, “La singolarità è vicina”, 2005 (pubblicato in Italia nel 2014).
(3) Leon Kass “Life, Liberty and the Defense of Dignity: The Challenge for Bioethics”, 2002
(4) Nick Bostrom, Julian Savulescu, “Human Enhancement”, 2009
(5) Humanity+
(6) René Guénon, “Oriente e Occidente”, 1924
FONTE: https://comedonchisciotte.org/lalba-dellera-transumana/
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
Il governo della Nuova Zelanda rilascia la proposta per istituire il Ministero della Verità
Il Dipartimento degli affari interni della Nuova Zelanda ha pubblicato un documento di consultazione contenente proposte di modifica alle procedure di censura. Leggi un commento che fa riflettere della Free Speech Union QUI .
Le proposte includono la nomina di un capo regolatore che avrà il potere di decidere se i contenuti online, compresi i post sui social media, sono “dannosi”. Per farlo, avrà il potere di elaborare le proprie “linee guida” senza il contributo del parlamento. Le proposte consentiranno anche di imporre multe superiori a NZ $ 200.000 a coloro che non si conformano alle sue idee.
Non perdiamoci di vista… Il tuo governo e Big Tech stanno attivamente cercando di censurare le informazioni riportate da TheEsporreper servire i propri bisogni. Iscriviti ora per assicurarti di ricevere le ultime notizie non censurate nella tua casella di posta…
Cosa sostituiranno esattamente i poteri draconiani del regolatore?
- Beh, ovviamente la libertà di parola – il diritto di esprimere la propria opinione – sarà fuori discussione. In altre parole, il normale processo del discorso sarà smorzato dal timore di una punizione arbitraria.
- Ciò sostituirà la Carta dei diritti neozelandese , progettata per garantire la nostra libertà di pensiero, coscienza, espressione e religione.
- Le proposte comprometteranno il diritto all’innocenza fino a prova contraria. In altre parole, una persona che non abbiamo mai incontrato in un remoto ufficio burocratico può dichiararci colpevoli e zittirci, indipendentemente dalle circostanze e dalla verità. Sarà la regola delle piccole menti.
- Sostituirà il processo della scienza e la raccolta delle prove con i capricci dell’opinione disinformata.
- Rimuoverà il nostro diritto di controinterrogare qualsiasi accusatore.
- Sostituirà la regola di leggi specifiche approvate da un parlamento eletto dopo debita discussione, che stabiliscono i limiti al comportamento per iscritto, con le decisioni capricciose di un individuo soggetto a tutti i soliti fallimenti individuali tra cui la vulnerabilità all’influenza, al denaro, al potere, e idee sbagliate.
Questi sono tutti principi che hanno sostenuto il nostro modo di vivere per secoli. La censura proposta minaccia di riportarci al Medioevo, quando potevi scoprire se la saggia erborista del villaggio fosse o meno una strega chiedendo al tuo mago misogino locale.
Questa proposta di legge ha tutti i tratti distintivi di un parlamento intento ad estendere i suoi poteri, preservare la sua maggioranza, proteggersi dalle critiche e isolarsi dalla gente comune. Un parlamento che ha miseramente fallito nel tenere il passo con l’editoria scientifica covid, persistendo invece con la politica degli slogan, sotto un leader che fatica a definire una donna biologica.
Allora, da dove ha avuto origine questa follia?
Negli ultimi cento anni, non è sfuggito a perspicaci commentatori sociali che a un certo punto l’umanità sarebbe diventata soggetta a un potere spietato ea una tecnologia senza nome. I visionari includono il regista Fritz Lang, gli scrittori Franz Kafka, Aldous Huxley, George Orwell e molti altri da allora. Frank Herbert, scrivendo nel 1965, scrisse su Dune:
“ Gli uomini hanno rivolto il loro pensiero alle macchine nella speranza che questo li rendesse liberi. Ma questo ha permesso solo agli uomini con le macchine di renderli schiavi”
Nella preistoria del mondo immaginario di Dune, una guerra guidata dalla tecnologia ha portato a una rivoluzione e alla creazione di una nuova generazione di scuole che hanno addestrato le menti umane a svilupparsi pienamente. Questo non è senza lezioni molto reali per noi oggi. L’uso diffuso dei computer nelle scuole e nelle imprese ha addestrato l’intera popolazione ad accettare la parola di computer controllati da mani invisibili con motivazioni sospette.
Anche i computer più sofisticati non possono distinguere il bene dal male
Abbiamo tutti riso volentieri della parodia televisiva di Little Britain “il computer dice di no” , senza renderci conto di quanto profondamente l’autorità dei computer si stesse affermando nella nostra vita quotidiana.
L’istruzione è stata storicamente fondamentalmente un processo da persona a persona con opportunità di porre domande. Ricordiamo tutti quell’insegnante che ha risuonato più degli altri. La sostituzione di molte funzioni degli insegnanti con i computer ha impoverito l’istruzione. Ci ha addestrato ad accettare e imparare una risposta meccanica. Ci ha insegnato che se non siamo d’accordo con la risposta ufficiale, abbiamo sempre torto.
Fondamentalmente, il processo educativo si è discostato dal normale processo di pensiero. I computer hanno limitazioni importanti. Si basano su un’architettura binaria: sì o no, giusto o sbagliato. Il pensiero umano consente una via di mezzo sfumata, i computer fanno fatica a farlo.
Infatti, i processi fisici reali si evolvono in uno spazio virtuale astratto di Hilbert di tutti i possibili percorsi. La legge fisica calcola costantemente un percorso di minima azione ed è in grado di intrattenere molteplici possibilità e di rinviare all’ultimo momento possibile qualsiasi decisione che riguardi un evento imminente. La natura pensa come noi in realtà: esplora prima di decidere, ricorda il passato, custodisce verità immutabili e può creare. Nessun computer può pensare originariamente in questo modo, è controllato da input e limitato dalla sua costruzione binaria.
In effetti, i computer possono essere addestrati a mentire e oggi sta accadendo intorno a noi. Un avvocato di uno studio legale di New York ha ammesso di aver utilizzato ChatGPT per reperire decisioni giudiziarie precedenti pertinenti che hanno rafforzato il suo caso. La corte ha scoperto che erano fasulli , solo creazioni fantasiose di una forma di intelligenza artificiale programmata per cercare di compiacere.
La regolamentazione è già nelle mani di computer manipolati
Qualsiasi regolatore, autorizzato a decidere cosa è giusto o sbagliato nell’era moderna, alla fine si affiderà al consiglio di computer programmati, come suggeriva Frank Herbert, da persone che desiderano schiavizzare il mondo. Gli uffici governativi sono inseriti in reti e database internazionali che forniscono contenuti, opinioni e decisioni già pronti. Reti finanziate da mega corporazioni o basi di potere politico con motivazioni sospette guidate dal profitto e dall’ideologia straniera.
Lo spettacolo di Kiri Allan, ministro della Giustizia, che questa settimana legge il discorso sbagliato davanti a un Parlamento che annuisce, dice tutto. Avrebbe dovuto parlare a sostegno della terza lettura del Freedom Camping Bill, invece, ha letto da un discorso a sostegno della seconda lettura del disegno di legge sui veicoli a motore autonomi. Solo due parlamentari dell’opposizione si sono accorti dell’errore. Il ministro Allan era ignaro. La sua eventuale scusa data al NZ Herald: “Mi è stato fatto il discorso sbagliato”.
Non è troppo lontano per rendersi conto che al parlamento neozelandese è stata consegnata una politica covida da attuare senza domande, portando il paese sonnambulo alla rovina economica, polarizzazione sociale e livelli record di ricoveri e morti in eccesso .
La scorsa settimana, l’Organizzazione mondiale della sanità (“OMS”) ha pubblicato un documento scientifico avvertendo che i vaccini covid potrebbero svolgere un ruolo nello sviluppo della sclerosi multipla (guarda un rapporto dettagliato QUI ). Quindi, questo è dell’OMS, una delle organizzazioni più pro-vaccino al mondo, ma comunque i fact checker computerizzati hanno immediatamente urlato “falso” – erano stati pre-programmati per negare ogni dubbio sulla sicurezza del vaccino covid.
Questo è il tipo di mondo programmabile in cui i politici si sentono a proprio agio. Un mondo in cui l’opinione è regolata e la verità scomoda viene cancellata a piacimento. Il libro di Timothy Snyder ‘ On Tyranny ‘ lo esprime molto bene:
Abbandonare i fatti è abbandonare la libertà. Se niente è vero, allora nessuno può criticare il potere, perché non c’è alcuna base su cui farlo. Se niente è vero, allora tutto è spettacolo. Il portafoglio più grande paga per le luci più accecanti.
I pericoli non sono minori, Heinrich Heine scrivendo esattamente 200 anni fa nel suo libro ‘In Der Fremde – in a foreign land’ , scrisse prescientemente:
Dove hanno bruciato libri, finiranno per bruciare esseri umani.
Il Parlamento desidera ora legiferare per il controllo della voce della Nuova Zelanda, la nostra voce. Stanno premendo il pulsante mute. Dove questo alla fine ci porterà e dove alla fine rimarremo tutti sarà senza dubbio un paesaggio inospitale.
Contatta la Free Speech Union e unisci la tua voce alla loro in opposizione alla legislazione proposta per imporre una camicia di forza al nostro diritto di pensare con la nostra testa.
Circa l’autore
Guy Hatchard, PhD, era in precedenza un senior manager presso Genetic ID, un’azienda globale di test e sicurezza alimentare (ora nota come FoodChain ID). Puoi iscriverti ai suoi siti Web HatchardReport.com e GLOBE.GLOBAL per aggiornamenti regolari via e-mail. GLOBE.GLOBAL è un sito Web dedicato a fornire informazioni sui pericoli della biotecnologia.
FONTE: https://expose-news.com/2023/06/04/new-zealand-government-set-up-ministry-of-truth/
Gli 11 principi della comunicazione secondo Herr Doktor JOSEPH GOEBBELS
- Principio della semplificazione e del nemico unico.
È necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
- Principio del metodo del contagio.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
- Principio della trasposizione.
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
- Principio dell’esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
- Principio della volgarizzazione.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
- Principio di orchestrazione.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.
- Principio del continuo rinnovamento.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
- Principio della verosimiglianza.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
- Principio del silenziamento.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
- Principio della trasfusione.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.
- Principio dell’unanimità.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.
FONTE: https://gaetanolopresti.blog/2014/12/06/gli-11-principi-della-comunicazione-secondo-herr-doktor-joseph-goebbels/
Una convocazione di spie
6 giugno 2023
Durante lo scorso fine settimana, i principali organi di stampa globali hanno rivelato che i capi dell’intelligence di circa due dozzine di paesi hanno tenuto un incontro (precedentemente) segreto a Singapore e in realtà si è tenuto ogni anno per diversi anni. La sede dei colloqui è stata l’Hotel Shangri-La, luogo d’incontro anche di un grande e conosciuto convegno chiamato Shangri-La Dialogue, che ha coinvolto circa 600 rappresentanti da tutto il mondo. Tali conferenze, forse di solito più piccole, sono riunioni comuni di funzionari governativi e altri che vogliono essere e possono essere lì.
Tra i circa 24 capi dell’intelligence presenti all’incontro informale c’erano i capi dell’intelligence americana e cinese. Era presente anche il massimo capo dell’intelligence indiana, così come i capi della rete Five Eyes (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda), ma non sono stati identificati altri partecipanti. È stato notato che la Russia non era rappresentata, non è chiaro se per sua scelta o per esclusione degli organizzatori.
Secondo Reuters, la fonte delle informazioni erano cinque persone separate (e presumo non collegate). Quando una persona fa trapelare informazioni, è una di quelle cose. Quando cinque divulgano simultaneamente le stesse informazioni, è l’equivalente di un comunicato stampa. L’esistenza di questi incontri e la rivelazione che gli Stati Uniti e la Cina erano presenti e la Russia no, è importante. Ciò che è affascinante è che c’è stato un tentativo organizzato da parte di qualcuno di far saltare la copertura della riunione. Il fatto che i leaker sembrino non aver identificato gli altri presenti è interessante, poiché suggerisce che la fuga di notizie provenga da fonti ufficiali che hanno rispettato le richieste di anonimato – e indica che a coloro nominati non dispiaceva che fosse rivelato che avevano partecipato a riunioni segrete con le maggiori potenze per alcuni anni.
Altrettanto interessante è che l’incontro di due dozzine di capi dell’intelligence avrebbe potuto essere tenuto segreto. Un incontro di queste persone richiede diverse settimane di pianificazione logistica, preparativi per la sicurezza e scambio di proposte di ordini del giorno e prese di posizione. I capi dell’intelligence devono sapere con cosa avranno a che fare, almeno in generale. I capi dell’intelligence conoscono segreti che i loro governi non vogliono che vengano svelati, e non sono casuali su questo. I loro briefing sulle posizioni ufficiali e le minacce autorizzate che potrebbero essere fatte richiedono settimane di preparazione per il capo e alcuni membri dello staff. Il capo dell’intelligence americana non può chiacchierare casualmente con i cinesi. Ovviamente, i preparativi per il Dialogo Shangri-La avrebbero riguardato principalmente la conferenza più piccola. Ma è difficile credere che 24 capi dell’intelligence nazionale,
L’attenzione alla sicurezza potrebbe sembrare meno importante dei motivi della fuga di notizie, ma in questo caso sono strettamente collegati. La copertina dell’incontro è stata soffiata contemporaneamente da cinque fonti. La perdita della segretezza solleverà la preoccupazione pubblica almeno in alcuni paesi sul motivo per cui si sono tenuti gli incontri, sul motivo per cui sono stati tenuti segreti e su ciò che è stato discusso e concordato. In paesi democratici come gli Stati Uniti, le agenzie di intelligence sono già diffidate da molti.
Se ci sono state discussioni serie, è difficile credere che siano avvenute in compagnia di tutte le altre nazioni presenti. Immagino che l’incontro sia stato accompagnato da incontri bilaterali segreti, se non da altri, da americani e cinesi. Importante anche l’assenza della Russia dal gruppo ristretto. Dubito che la Russia fosse assente ai precedenti incontri, ma mancava a questo. Ovviamente, la Cina non ha insistito per includere la Russia. La disponibilità dei cinesi a sedersi con altre potenze senza la presenza di Mosca significa che la Russia non è vista come una grande potenza. Non è mancato. La Cina e l’India avevano cose di cui parlare riguardo al conflitto sul loro confine. E anche la Cina e gli Stati Uniti avevano cose di cui parlare.
Dubito che la discussione riguardasse una potenziale guerra. Penso che sia una possibilità remota, e qualsiasi discussione del genere riguarderebbe la sostanza della guerra, le regole di intercettazione, i sistemi di allarme e così via. A questo livello fondamentale, la discussione più probabile riguarderebbe la geopolitica, più precisamente la Russia. Ricorda l’alleanza tra Russia e Cina che non è andata da nessuna parte.
Ci sono due soggetti più probabili. Ci sono state voci secondo cui gli Stati Uniti, che hanno interesse a porre fine alla guerra in Ucraina al fronte o vicino al fronte, abbiano chiesto alla Cina di cercare di lavorare con il suo presunto alleato per porre fine al conflitto. Discutere della capacità della Cina di fare questo e del prezzo che chiederebbe per il suo lavoro potrebbe benissimo essere a livello di direttori dell’intelligence. Un’altra possibilità, ancora più probabile, è che i due paesi, intuendo il declino della Russia, vogliano pensare a come potrebbe essere il futuro, sperando di prevenire il conflitto tra le due restanti superpotenze.
Dopo l’incontro, è stato rivelato che l’India si sta allontanando dal suo rapporto con la Russia, a lungo uno dei principali fornitori di armi per l’India, e verso gli Stati Uniti. Dal momento che l’India ha combattuto la Cina lungo il confine condiviso, questo accordo, come altri accordi raggiunti nel Pacifico, pone la Cina in una difficile posizione militare. È bloccato fuori dal Pacifico e si trova di fronte a un’India sempre più potente a sud-ovest.
Ovviamente non è chiaro quanto dureranno queste relazioni degli Stati Uniti con l’India, ma per il momento, sommato al declino della Russia come alleato e alle azioni aggressive che gli Stati Uniti hanno intrapreso per formare alleanze nel Pacifico occidentale, la Cina è in una posizione difficile. Ho sostenuto a lungo che la Cina non poteva rischiare una guerra nel Pacifico. Ora, a mio avviso, la Cina deve adottare misure per ridurre la tensione. Un incontro che ha coinvolto il capo dell’intelligence cinese e le sue controparti di Stati Uniti, India, Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zelanda – e non la Russia – suggerisce che Pechino comprende la posizione in cui si trova e che ha dovuto cambiare. I leader sembravano molto attenti a rendere pubblici gli equilibri di potere.
C’è stata un’ondata di discorsi e articoli in Cina che hanno sottolineato la necessità di evitare conflitti e aumentare la cooperazione. Data la realtà geopolitica che devono affrontare e studiando l’esperienza russa in Ucraina, i cinesi hanno un nuovo senso del modo in cui funziona il mondo, o una conferma di una realtà che hanno visto mesi fa e che speravano svanisse. Non è chiaro se il cambiamento di tono sia permanente. La prova sarà se smettono di minacciare la guerra a Taiwan o almeno limitano le loro minacce a gesti rituali. Ma nel complesso la Cina sta segnalando nuove relazioni, e la riunione dell’intelligence e la sua pubblicazione hanno fatto riflettere.
Le riunioni segrete dei capi dell’intelligence sono pericolose. Possono innescare sfiducia in casa, in particolare negli Stati Uniti. Ma il fatto che qualcuno volesse che il mondo sapesse che gli incontri andavano avanti da molto tempo e chi vi era coinvolto indica che i leaker provenivano da paesi che si erano comportati bene al raduno. Gli altri 20 o giù di lì hanno mantenuto il loro anonimato. Questo è un evento importante nei mutevoli equilibri di potere.
https://geopoliticalfutures.com/author/gfriedman/
George Friedman è un meteorologo e stratega geopolitico riconosciuto a livello internazionale negli affari internazionali e fondatore e presidente di Geopolitical Futures.
Il dottor Friedman è anche un autore di bestseller del New York Times. Il suo libro più recente, THE STORM BEFORE THE CALM: America’s Discord, the Coming Crisis of the 2020s, and the Triumph Beyond , pubblicato il 25 febbraio 2020, descrive come “gli Stati Uniti raggiungono periodicamente un punto di crisi in cui sembrano essere a guerra con se stessa, eppure dopo un lungo periodo si reinventa, in una forma fedele alla sua fondazione e radicalmente diversa da quella che era stata”. Il decennio 2020-2030 è un tale periodo che porterà drammatici sconvolgimenti e rimodellamento del governo americano, della politica estera, dell’economia e della cultura.
Il suo libro più popolare, I prossimi 100 anni , è tenuto in vita dalla preveggenza delle sue previsioni. Altri libri di successo includono Flashpoints: The Emerging Crisis in Europe, The Next Decade, America’s Secret War, The Future of War e The Intelligence Edge . I suoi libri sono stati tradotti in più di 20 lingue.
Il dottor Friedman ha informato numerose organizzazioni militari e governative negli Stati Uniti e all’estero e appare regolarmente come esperto di affari internazionali, politica estera e intelligence nei principali media. Per quasi 20 anni prima di dimettersi nel maggio 2015, il dottor Friedman è stato amministratore delegato e poi presidente di Stratfor, una società da lui fondata nel 1996. Friedman ha conseguito la laurea presso il City College della City University di New York e ha conseguito un dottorato in governo dalla Cornell University.
FONTE: https://geopoliticalfutures.com/a-convocation-of-spies/
ECONOMIA
Transizione ?! Ma mi facci il piacere…
Transizione ecologica, transizione economica, transizione biologica e culturale…
C’è qualcuno che “osa” dire che la transizione è il problema ? Non perché lo sia, ma perché c’è l’interesse a farla diventare “IL” problema, perché in questo modo si possono anticipare le accuse che l’ignavia e la volontà di non fare nulla implicitamente scatenerebbero, permettendo al carnefice di rovesciare sulla vittima l’accusa di omicidio che lui stesso commette e mentre lo commette.
Una parola: depopolazione.
Ma c’è di peggio tra “il non visto” e “il non riflettuto“. La transizione è costosa ma obbligatoria. La transizione rende perfettamente inutile l’intervento millantato per proteggere questo o quello (l’ambiente, le minoranze etniche e sociali, i fragili non importa) aggiungendosi ai problemi che vorrebbe risolvere (perché ostacola la loro reale soluzione). La transizione è un dogma, devi crederci, quindi non puoi discuterla. Chiunque critichi qualunque transizione è accusato esattamente di ciò che la transizione combina perchè “il manovratore” (impegnato a fottere il tuo culo) non deve essere disturbato.
Ma quale è l’accusa che la transizione combina ? Negazionismo. Perché “sottilmente” chi nega, nega il dogma non che sia un impedimento credere al dogma, ovviamente (e per forza, se no che critica sarebbe?) ed anche se tutti, ma proprio tutti, non fanno altro che sottolineare come in concreto non si stia affrontando il problema (perchè lo vedono e lo vivono sulla loro pelle) qualsiasi questione materiale prescinde dalla stessa: si controbatte con l’argomento surreale e poi si sposta tutto verso il negazionismo, pedissequamente, meccanicamente. Insistendo, modello “demenza artificiale“.
Cerchiamo di capire meglio il concetto.
Se ad esempio voglio affrontare la povertà “credendo in Dio“, magari starò un po’ meglio nel senso che sopporto meglio i disagi (tipo i morsi della fame) che l’indigenza comporta, ma non divento “più ricco” (materialmente). Al massimo potrò arricchirmi spiritualmente e diventare una persona anche migliore, magari più saggia. Ma se faticavo a mettere davanti al naso un pasto prima, lo stesso sarà dopo. Anzi, più imparo a resistere e costruisco così un mio equilibrio nel sopportare, meno mi verrà da pretendere quello che aveva un senso pretendere: cibo. Potrò così essere sfruttato meglio e per quello sfruttamento protesterò di meno.
In generale non è un male costruire una resistenza, diventare più saggi, o quello che volete. Ma lo è permettere lo sfruttamento. Cioè acconsentire a quelle privazioni SOLO perché chi non ne ha bisogno faccia sulla mia pelle un pochino più profitto di prima. Perché non riesce a farne a meno e perché è un palese ed evidente spicolabile, esattamente come un qualunque giocatore d’azzardo o un drogato: fotte senza porsi limiti se non quelli di evitare la punizione.
Allo stesso identico modo se voglio affrontare la questione ecologica (ad esempio) credendo nella transizione, non affronto il problema ecologico e non importa di “quale problema ecologico” abbia in testa (dall’inquinamento, all’indigenza e all’incuria di chicchessia, giù giù fino alla delocalizzazione nei paesi più poveri e quindi meno attrezzati per gestire inquinamento e incuria). Non lo affronto e basta. Perché un problema ad impatto globale non si può affrontare colpevolizzando “qualcuno” o “qualcosa”, sia esso un filantropo o la CO². Si tratta di fenomeni globali complessi e quindi dare la colpa anche solo a una categoria (per esempio i cittadini di un paese) perché c’è la fabbrica è semplicemente dogamtico. Ne più e ne meno che accusare i gatti neri o le streghe del fatto che la vacca nella stalla ha partorito un vitello con due teste. Siamo esattamente a quel livello lì… Il più basso (spiritualmente) che possiamo immaginare.
Dopodiché se bruceremo la strega di turno (tipo i “negazionisti del clima” in questo caso) avremo accettato semplicmenente l’invenzione di una categoria che non esisteva e che farà da comodo “garbage” da buttare insieme le nostre pulsioni animali e questo sarà certamente utile a sfogre le nostre frustrazioni tramite i nostri più bassi istinti… Perché nulla cambi davvero. Nel senso che qualsiasi cosa poteva “cambiare in meglio“, dopo “torna in culo“.
Così se prendo una strega e la brucio, avrò in testa di essermi liberato di una “posseduta” e di averla tolta di mezzo purificando lei e il Mondo, di avere tolto un poco di malessere dal mondo, di averle impedito di fare ad altri il male che magari ho subito, ma tutto questo è pura allucinazione dogmatica. Stregoneria. Quella di cui la strega è accusata e che invece i preti che hanno ordinato di bruciarla viva hanno fatto “per davvero“.
Così è per il “filantropo~misantropo“, cioè il finto filantropo che con fredda e compiaciuta intelligenza maligna pianifica nella sua agenda la depopolazione e articola interventi a più livelli tra loro fittamente interconnessi per ottenere quel risultato, tenendo ben occulatato l’impatto più generale e imponendo a forza tramite “crisi” d’affrontarle singolarmente e mai tutte insieme.
Così viviamo il problema della ecologia, che ci viene posta/imposta tramite l’ideologia ecologica, che non serve ad affrontare il problema ma a rendere abili coloro che l’hanno posta/imposta di aumentarne a piacere la sua disastrosità, per esempio con la geoingegneria.
Così viviamo il problema della malattia, che ci viene posta/imposta tramite l’ideologia vaccinale, che non serve ad affrontare il problema ma a rendere abili coloro che l’hanno posta/imposta di aumentarne a piacere la sua disastrosità, per esempio con la l’ingegneria genetica.
Così viviamo il problema della migrazione, che ci viene posta/imposta tramite l’ideologia dell’accoglienza, che non serve ad affrontare il problema ma a rendere abili coloro che l’hanno posta/imposta di aumentarne a piacere la sua disastrosità, per esempio con l’ingegneria sociale e il conflitto inter-etnico.
Così viviamo il problema della economia, che ci viene posta/imposta tramite l’ideologia neoliberista, che non serve ad affrontare il problema ma a rendere abili coloro che l’hanno posta/imposta di aumentarne a piacere la sua disastrosità, per esempio con l’austerità.
Penso sia sufficiente. Sostituite quello che volete con il problema singolo di turno e il risultato rimarrà identico. Voi vi farete in quattro per dire che quel problema è affrontato in modo assurdo, ne avete le prove, siete quindi ragionevolmente certi e vi troverete di fronte un muro di ostilità dogmatiche che vi percularà, vi ostracizzera, vi etichetterà mettendovi in qualche catetoria negazionista e poi vi addosserà tutta la responsabilità “di non credente” che occorre per mettervi al rogo. Così da persone che responsabilimente si accorgono di un problema e cercano (giustamemente) di riflettere e intervenire per correggere un evidente “errore” di valutazione e quindi di intervento per risolvere la questione e vi troverete accusati (par un assurda forma di contrappasso al rovescio) dello stesso identico “crimine” che cercavate di approfondire, indagare e risolvere.
Oggi non occorre più bruciare fisicamente la gente. La si brucia silenziandola e siccome i mezzi di comunicazione si stanno tutti polarizzando attorno la rete, la rete è diventato il mezzo militare principale per garantire alle élite l’assoluto controllo dell’informazione. TUTTA l’informazione.
Quindi d’ora in poi chi sostiene che “internet è la libertà dell’informazione” perché quello che volete voi, se avete sufficiente residua capacità cognitiva per capire questo pezzo e lo avete letto e compreso, per favore sputategli in un occhio… E’ il minimo.
FONTE: https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/transizione-ma-mi-facci-il-piacere/
PANORAMA INTERNAZIONALE
La maggior parte degli Stati asiatici si oppone all’espansione della NATO nell’Indo-Pacifico – Ministero degli Esteri cinese
Nel 2010 ho pubblicato un breve saggio su “I volti complicati dell’antisemitismo” . La genesi è stata una conversazione che avevo avuto con un’amica ebrea – un giudice – sul perché gli ebrei fossero stati oggetto di così tanti maltrattamenti e odio nel corso della storia, come lei caratterizzava la condizione ebraica.
Ho risposto (ricapitolando brevemente) chiedendole cosa c’era che non andava negli ebrei? (Non avevo mai detto di essere ebreo da parte di mio padre, perché questo non aveva mai significato molto né per lui né per me.) La mia domanda l’ha sorpresa e lei ha chiesto cosa intendevo dire con quell’affermazione. Quindi ho proceduto a dirlo in termini personali. Se alcune persone che ho incontrato non mi piacevano, potevo facilmente attribuirlo a qualche problema che avevano. Ma se praticamente tutti quelli che ho incontrato mi odiassero a morte, sarebbe estremamente difficile per me non riconoscere – a malincuore o meno – che c’era qualcosa di fondamentalmente sbagliato in me o nel modo in cui mi comportavo. Stessa cosa applicata agli ebrei a livello macro.
Come puoi immaginare, quella valutazione non mi ha esattamente reso caro al mio futuro amico. L’ho aggravato aggiungendo che gli ebrei avevano svolto molte opere di beneficenza e ottenuto molti risultati notevoli in molti campi diversi – risparmiami la banale “ma tutti gli ebrei sono …” sciocchezze. Quelle associazioni di beneficenza e risultati sono una questione di documentazione storica.
Così sono le cose più oscure che alcuni ebrei hanno fatto e stanno facendo oggi, qui e all’estero . Ciò è particolarmente vero ogni volta che Israele o qualsiasi cosa ad esso associata entra nell’equazione: quelle buone qualità per lo più poi volano fuori dalla finestra. In tali occasioni, la maggior parte degli ebrei non solo tollera, ma esalta il comportamento di Israele come paese e dei singoli israeliani, un comportamento che non tollererebbero né celebrerebbero mai qui, o in qualsiasi altro paese in cui risiedono ebrei.
I miei originali tre volti dell’antisemitismo
Quando inizialmente ho esaminato questo argomento, ho identificato tre forme di antisemitismo storico:
- Antipatia per gli ebrei come popolo o per il giudaismo come religione, o per entrambi, di solito a causa di alcuni attributi che gli ebrei avevano o di qualche modo in cui si comportavano con gli altri.
- Un’opposizione non tanto agli ebrei e/o al giudaismo, ma a uno stato ebraico armato (comunque lo si chiami).
- L’affermazione di alcuni ebrei, a partire dalla fine degli anni ’70, secondo cui qualsiasi critica a Israele, ai suoi leader, alle sue politiche, alle sue azioni o qualsiasi cosa che qualcuno dei suoi sostenitori e sostenitori abbia detto o fatto, costituiva un “nuovo antisemitismo”.
In ciascuno di questi casi, quando dico “antisemitismo” intendo accuse e/o accuse di antisemitismo per qualsiasi motivo, non semplicemente un odio cieco e insensato per gli ebrei e/o l’ebraismo, che storicamente è raro.
La prima forma di antisemitismo storico è esistita nel corso della storia documentata. Sospetto che in parte sia semplice invidia, ma in gran parte è una reazione a una visione insolitamente assetata di sangue degli altri. Deuteronomio e Giudici sono inondati di carneficina, e il primo (capitoli 5 e 7) fornisce una giustificazione scritturale per il genocidio di persone che semplicemente adorano in modo diverso. Alcune (tutte?) festività religiose ebraiche (Hanukkah, Purim) hanno antecedenti o sfumature piuttosto sanguinarie; anche la Pasqua ebraica si basa sull’infanticidio di massa. E questa è solo la Torah. Dire che il Talmud (una sorta di commento complementare alla Torah da parte di illustri rabbini) nella sua interezza è assolutamente spaventoso è un eufemismo.
Avendo letto parti del Talmud nel corso degli anni, posso capire perché gli ebrei non incoraggiano i goyim (non ebrei) a fare altrettanto. Al contrario: il disprezzo degli ebrei per i cristiani in particolare (reso esplicito nel Talmud ) è grande quanto il loro desiderio di sostegno politico e finanziario da parte loro, e si estende (o discende) dalla teologia al teatro a buon mercato, come questa clip da un lungo suggerisce il programma televisivo israeliano in esecuzione. CUFI (Cristiani Uniti per Israele) conosce questa rappresentazione da parte degli israeliani del loro Salvatore?
Roma ha dimostrato la seconda forma di antisemitismo storico durante i suoi giorni imperiali. L’Impero Romano esigeva obbedienza, si aspettava che le tasse venissero pagate e imponeva la tolleranza religiosa per consentire ai suoi diversi popoli di trasferirsi e vivere al suo interno. Alla fine si è stancato di avere a che fare con un popolo ribelle e religiosamente intollerante, e alla fine ha messo in atto la sua “soluzione finale”. Roma rase al suolo Gerusalemme, distrusse il Secondo Tempio, smembrando lo stato che lo circondava e ne disperse gli abitanti, ma non fece nulla per gli ebrei che vivevano, e spesso prosperavano, in tutto l’Impero. Proprio per questo i romani non si occuparono degli ebrei all’interno così completamente come fecero. Ad esempio, i Cartaginesi senza è qualcosa su cui mi sono spesso interrogato.
Antisemitismo militante
Finora, tutto bene o male, a seconda della prospettiva. Teologicamente. Il giudaismo non è proprio un compagno degli antichi aztechi, ma ha spargimento di sangue e oscurità più che sufficienti all’interno dei libri della Torah (l’Antico Testamento) che il cristianesimo avrebbe fatto meglio andando dalla Genesi direttamente ai Vangeli. E il Talmud come fonte primaria della legge ebraica è pieno di totale malevolenza. Combinare tale ostilità con il potere di uno stato – qualsiasi potere, qualsiasi stato – è un pericolo mortale per i vicini di quello stato e per tutti gli altri che può raggiungere.
La terza forma di antisemitismo storico era inizialmente quasi un meccanismo di difesa passivo, poco condiviso e limitato nell’applicazione. Dove ho sbagliato nella mia discussione iniziale è stato fraintendere la complessità di quel “nuovo antisemitismo” e sottovalutare le sue ramificazioni e la portata sociopolitica. A un certo punto tra la fine dell’amministrazione Reagan e quella di Obama, ha generato una variante più proattiva. Insieme, passivamente e attivamente, l’antisemitismo e il nuovo antisemitismo costituiscono ora lo scudo e la spada di un ipersionismo militante. Israele è la sua attuale base e gli Stati Uniti sono i suoi esecutori del momento.
L’affermazione dell’antisemitismo (“nuovo” o meno) si manifesta in molti modi diversi in molti paesi diversi, e una panoramica della sua complessità concettuale è immediatamente evidente. Anche se mi occupo principalmente degli Stati Uniti, un po’ di prospettiva è importante. Bisogna capire che non è affatto chiaro se il comunismo fosse una conseguenza del sionismo moderno, come raffigurato nel grafico, o il suo precursore. Il marxismo (o comunismo, come lo chiamavamo negli Stati Uniti – e sì, sono consapevole delle distinzioni allora e adesso) ha preceduto il sionismo moderno, sebbene l’idea in sé non fosse nuova. Ma gli ebrei hanno avuto un ruolo preminente in entrambi i movimenti praticamente sin dai loro inizi, con qualcosa che rasentava l’interdipendenza sinergica all’alba del XX secolo .
Ad esempio, quando Lenin lasciò la Svizzera per la Russia nel 1917, portò con sé una cinquantina di bolscevichi che erano stati anche loro in esilio, tutti ebrei , la maggior parte dei quali aveva ruoli di primo piano nel primo governo sovietico. Gli ebrei marxisti altrove in Europa guidarono rivolte (tutte alla fine fallirono) alla fine e all’indomani della prima guerra mondiale. Inoltre, per quanto posso dire, ogni partito comunista in Europa, così come negli Stati Uniti e nel Sud Africa dell’era dell’apartheid è stato fondato e guidato da ebrei. (Non sono sicuro di Canada, Australia e Nuova Zelanda)
All’indomani della seconda guerra mondiale, molti dei partiti comunisti ei loro membri ebrei assunsero una posizione fortemente filo-sionista che non si estese all’aperto sostegno a Israele. Ciò ha provocato una strana incoerenza sia nella politica russa sovietica che in quella israeliana per quanto riguarda il loro allineamento internazionale, nonché con l’emigrazione ebraica dall’URSS in Israele che vorrei esplorare ulteriormente in futuro. (Non riesco a trovare numeri concreti su quanti ebrei comunisti siano emigrati in Israele. Gradirei se qualcuno avesse questi dati.)
La corsa al radicalismo
Nel corso dei secoli, gli ebrei in generale hanno acquisito una meritata reputazione di disgregatori, oltre ad altre qualità più ammirevoli. Praticamente ogni disordine sociale che affligge l’Occidente in generale e in particolare gli Stati Uniti oggi, ad esempio, è apparso nella Repubblica tedesca di Weimar negli anni ’20 e all’inizio degli anni ’30. Città come San Francisco ora rispecchiano l’Amburgo di quell’epoca. Scegli il tuo estremismo o perversione, lo avevano allora come lo abbiamo oggi. Allora come oggi, gli ebrei figuravano in modo cospicuo in tutti quei movimenti, come mostra la litania del loro coinvolgimento nei nostri giorni e nel nostro tempo. Anche allora come oggi, il disordine sociale ed economico era visto dai suoi artefici ebrei come qualcosa da sfruttare a proprio vantaggio, impermeabile al suo impatto sulla popolazione nel suo complesso.
Oggi, come prima, le tensioni prevalenti del radicalismo politico ebraico e della perversione sociale sono forti e profonde. Basta rivedere il lunghissimo elenco di attività in cui gli ebrei hanno la guida e/o sono i principali finanziatori. femminismo radicale; la teoria critica e la sua propaggine, la “teoria critica della razza” (CRT); la truffa dell’estorsione razzista e distruttiva “Black Lives Matter”; Antifa; e la promozione della disforia di genere e della pedofilia, sono solo alcune delle voci di una spaventosa lista di vergogna. Né la vecchia affinità per il comunismo dà segni di declino. Ci si chiede cosa direbbe una Hollywood dominata da (ad esempio) espatriati ucraini dagli anni ’30 in poi su “Uncle Joe” e i suoi scagnozzi?
La ricerca del potere
Come nella prima Unione Sovietica, la ricerca ebraica del potere economico si estese al potere politico e all’influenza nella società più ampia di tutti i paesi occidentali. Guarderò solo qui agli Stati Uniti, ma la situazione è più o meno la stessa in tutta l’Europa occidentale e in gran parte dell’Europa orientale, così come in Canada, Australia e Nuova Zelanda. In effetti, se non fosse così distruttivo per tutto ciò che i bianchi avevano costruito nel corso dei secoli, si potrebbe quasi ammirare l’ostinata determinazione ebraica a dominare, una determinazione in cui un consenso innato quasi eclissa il bisogno di cospirazione e cabala. (La parola chiave è “quasi”.)
Quello che gli ebrei hanno fatto in America e in tanto Occidente è quello che hanno cercato di fare in Germania durante la già citata Repubblica di Weimar, ma qui sono stati più pazienti e circospetti fino a pochissimo tempo fa. Nella Germania del XX secolo , si sono apertamente identificati con i comunisti e hanno sostenuto pratiche come la disforia di genere e la pedofilia (guidate da Magnus Hirshfeld) prima di essere in grado di evitare critiche e attacchi. (Hanno finito per fuggire dal paese quando Hitler e il suo partito sono saliti al potere nei primi anni ’30 – i loro erano i libri che i nazionalsocialisti hanno notoriamente bruciato).
Non così qui. Gli ebrei negli Stati Uniti fondarono la NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) nel 1909, e in seguito presero la guida di movimenti radicali come gli “Students for a Democratic Society (SDS)” e il “Free Speech Movement” durante il militanza combinata dei movimenti contro la guerra e per i diritti civili degli anni ’60. Ma quando la loro rivoluzione sperata non si è concretizzata, sono andati – beh, non tanto clandestini, ma in una forma di radicalismo di basso profilo, come ho discusso altrove . In questa fase, hanno inizialmente enfatizzato l’infiltrazione nelle università. Una volta all’interno dei bastioni accademici, hanno fornito personale alle professioni critiche: prima l’istruzione e la legge, poi gli affari insieme alle stesse facoltà di istruzione superiore.
Il risultato finale è stato che hanno ottenuto il controllo dei media mainstream, gran parte del mondo accademico e la preminenza in molte altre aree. Questo, combinato con il crescente potere di due organizzazioni a guida ebraica – l’Anti-Defamation League (ADL) e il Southern Poverty Law Center (SPLC) – come arbitri dell’accettabilità politica, ha avuto l’effetto voluto di garantire che il popolo americano raramente ascoltasse , ho letto o visto qualcosa di critico nei confronti di Israele, per non parlare del potere ebraico o del suprematismo ebraico. È interessante notare che l’ADL in particolare ora si unisce apertamente al coro delle voci anti-bianche e dichiara che le critiche ad Antifa (ricorda la sua eredità) sono “incitamento all’odio”. Sia l’ADL che l’SPLC sono diventati molto più abili nel diffamare e rovinare i critici delle cause che sostengono, piuttosto che nel difendere il popolo ebraico stesso o altri da calunnie e abusi. Nel processo,
A coloro che potrebbero dire che sto esagerando il potere ebraico, direi (citando un individuo che rimarrà anonimo per la propria protezione): ” Smetterò di credere che siano gli ebrei quando la gente potrà dire che sono gli ebrei in pubblico, senza avere i loro vite distrutte da potenti ebrei. ” Mi aspetto che Kanye West e alcuni altri nella comunità nera che hanno osato menzionare qualcosa che quei “potenti ebrei” non hanno apprezzato possano aggiungere a questo .
Ma non era semplicemente il potere nei media, nel mondo accademico, nella finanza e nei tribunali. C’è stata una crescita significativa nella partecipazione diretta degli ebrei al governo, indipendentemente dal partito politico al potere, completamente diversa dalla situazione di 60 e passa anni fa. Ad esempio, per decenni, gruppi ebraici come ADL e SPLC hanno sempre più controllato i candidati per le nomine politiche. Non sempre potevano ottenere quelli che sostenevano, ma avevano un effettivo veto su quelli che non sostenevano – parlo per esperienza personale.
In questo momento , nessunoin entrambi i partiti può essere un serio contendente per la presidenza di fronte all’opposizione sionista (o ebraica, forse una distinzione senza differenza). E questo include DeSantis e Trump così come Biden. Nessun serio contendente a nessuna carica nazionale, con la parziale e molto occasionale eccezione della Camera dei Rappresentanti, osa criticare Israele o menzionare direttamente il ruolo ebraico in tutto ciò che sta accadendo di male – parlano intorno a loro, ma pochi dicono “io o”. J” parole in modo critico. Nemmeno l’ex membro del Congresso Tulsi Gabbard (che ammiro generalmente e sinceramente) o Robert F. Kennedy Jr. Sanno cosa succederà se lo faranno. E lo stesso vale per governatori come Kristi Noem (SD) e Greg Abbott (TX),
Per quanto riguarda le amministrazioni stesse, negli ultimi trent’anni circa, sono state così pesantemente ebraiche che si potrebbe trasferirle a Tel Aviv e non notare la differenza. Trump ha parlato di “Rendere l’America di nuovo grande”, ma è stato un presidente di gran lunga migliore per Israele di quanto non fosse in realtà – se non a parole – per gli Stati Uniti. Un elenco di alcune delle cose principali che Trump ha fatto per Israele lo indica. Come l’amministrazione di Trump prima di lui, l’amministrazione di Biden è dominata dagli ebrei [Figura 9 qui] . e ci sono molti resti ebrei dell’era Trump tra quelli incaricati di sovrintendere alla risposta (così com’è stata) alla pandemia di Covid-19.
È sorprendente che il campo blu e le stelle bianche sulla nostra bandiera non siano stati sostituiti con elementi della bandiera israeliana, considerando che quasi tutti questi funzionari – così come la maggior parte dei membri ebrei di entrambe le camere del Congresso e molti alti funzionari della pubblica amministrazione – hanno doppia cittadinanza israeliana. Parlano apertamente della loro “doppia lealtà” – che in pratica significa innanzitutto lealtà verso Israele. Da qui la designazione “Israel Firsters”.
Sostituzione e razzismo come strumenti politici
C’è un altro elemento del “nuovo antisemitismo” che prima non esisteva, il che implica molto chiaramente che questi ebrei marxisti – che ho chiamato iper-sionisti – stanno giocando la fine del gioco ora. Ciò comporta la sostituzione deliberata delle popolazioni bianche ovunque siano state la maggioranza con un crescente afflusso di migranti dall’Africa, dall’America Latina e dal Medio Oriente – la cosiddetta “Grande sostituzione”. I dettagli e le implicazioni di questo sviluppo, insieme allo sviluppo del movimento per i diritti civili (un fallimento essenziale, per quanto riguardava i neri in America) possono essere accennati qui solo brevemente, e saranno sicuramente oggetto di considerevole contesa e discussione.
Basti dire che l’immigrazione clandestina unita alle frustrazioni dei diritti civili hanno alimentato il fuoco ribollente che era, ed è, il crimine nero in America, coronato da sei mesi di sconvolgimenti urbani nel 2020 in seguito alla morte nelle mani della polizia di un criminale nero in carriera di nome George Floyd. Un’autopsia finale ha mostrato che Floyd è morto per overdose di droga, avendo abbastanza fentanyl (tra le altre droghe) nel suo corpo per uccidere tre maschi adulti – o due Stacey Abrams. I Democratici non hanno fatto nulla per controllare le rivolte, né il presidente Trump.
Biden è entrato in carica sulla scia di elezioni presidenziali del 2020 profondamente imperfette e di una non insurrezione disarmata al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021 (di cui scriverò molto di più in un articolo successivo). In seguito, milioni di clandestini si sono riversati nel paese, forse dai sette ai dieci milioni finora . Ancora peggio, questi clandestini sono spesso aiutati e reclutati da luoghi lontani come l’Africa centrale non solo da organizzazioni di sinistra, ma anche dallo stesso Department of Homeland Security la cui presunta missione era impedire l’immigrazione clandestina. Solo per coincidenza, il segretario alla sicurezza interna è ebreo.
Dovrebbe essere chiaro che i leader ebrei usano i neri sia come contrasto che come distrazione dal comportamento ebraico, nonché per attaccare i bianchi e gli asiatici in modo che loro stessi non siano in prima linea. Usano accuse di razzismo e accuse piene di odio contro i critici della cattiva condotta dei neri, perché le stesse persone che criticano gli enormi tassi di criminalità dei neri, ad esempio, sono spesso le stesse persone che condannano l’influenza ebraica sul nostro governo.
Il ruolo ebraico nelle campagne contro il razzismo e la “supremazia bianca” ha tre scopi:
- mette i bianchi contro i neri negli Stati Uniti;
- eleva i neri a scapito dei bianchi, visti come il principale ostacolo alle ambizioni ebraiche; E
- sconvolge e sminuisce ulteriormente la società americana e la cultura in gran parte bianca su cui si è basato il suo successo.
Fino a tempi molto recenti, gli ebrei e i gruppi ebraici negli Stati Uniti non sono stati così sfacciati come lo sono in Europa sull’obiettivo di mescolare razzialmente europei etnici con persone provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, fino a quando i paesi a maggioranza bianca semplicemente non esistono. Quello che è stato chiamato il “Piano Kalergi” per una “Unione paneuropea” potrebbe aver fornito un quadro teorico per alcuni di questi. Uno dei tanti sostenitori ebrei di questa politica andò dall’America in Israele e poi in Svezia, dove contribuì a facilitare il disastro sociale che affliggeva quel paese. Parla con orgoglio del ruolo ebraico in cui vede il multiculturalismo come una trasformazione essenziale per l’Europa, e riconosce che gli ebrei possono essere odiati per questo. Un ritornello ripetuto all’infinito da eminenti ebrei e organizzazioni guidate da ebrei è la loro comprensione molto accurata del risultato finale di questa pratica di migrazione massiccia e eventuale incrocio di razze.
Tuttavia, dato che lo stesso tipo di persone (ebraici globalisti e marxisti) e molte delle stesse organizzazioni e movimenti sono coinvolti da tutte le parti, è ragionevole presumere il peggio in America. Biden ha detto: sa almeno cosa ha detto? – che sarà una buona cosa quando i bianchi non saranno più la maggioranza in questo paese. Ha anche ripetutamente affermato che la “supremazia bianca” è la più grande minaccia per gli Stati Uniti e che quei bianchi che si oppongono alle sue politiche sono “terroristi interni” e ha minacciato di usare gli F-16 contro di loro almeno due volte nel 2022 – sicuramente il primo per qualsiasi presidente americano, senziente o no.
Tutta la sua amministrazione, comprese tutte le forze armate e tutti i servizi di intelligence , sta spingendo l’iniziativa “DEI (Diversity, Equity, Inclusion) intesa a ridurre al minimo la partecipazione dei bianchi e massimizzare artificialmente la partecipazione di quasi tutti gli altri gruppi. Sempre con l’eccezione degli asiatici orientali, che a quanto pare sono considerati “bianchi onorari” a causa del loro “eccessivo” [s ic .] tasso di successo. I sindacati degli insegnanti, la maggior parte dei college e delle università, molte aziende e tutto a guida democratica rispecchiano l’enfasi della DEI.
La crescente senilità di Biden è (o dovrebbe essere) ormai evidente. Eppure non si può ignorare che l’attuale amministrazione sta perseguendo politiche interne e sull’immigrazione il cui effetto netto è quello di demonizzare e umiliare i bianchi e gli asiatici. Trasformerà la composizione demografica di questo paese in uno stufato multirazziale – e quindi misurabilmente meno intelligente, meno istruito e più malleabile. Le politiche hanno anche lo scopo di trasformare gli stati “rossi” (repubblicani) in stati “blu” (democratici) – supponendo, ovviamente, che le elezioni contino ancora.
Insieme a questi sviluppi, c’è una continua spinta da parte dei gruppi ebraici affinché i bianchi abbiano meno figli. I cinque conglomerati pubblicitari di proprietà di ebrei occidentali (tre negli Stati Uniti, uno in Gran Bretagna e uno in Francia) e l’industria dell’intrattenimento dominata dagli ebrei continuano a pompare messaggi che incoraggiano le femmine bianche ad accoppiarsi con maschi neri e marroni per produrre meno prole bianca e più razza bambini misti. È piuttosto una miscela di streghe, con un esito prevedibilmente orribile – per la nostra cultura. La nostra razza e il nostro paese, se non per gli ebrei.
E così?
Vediamo a che punto siamo. Le ONG finanziate dagli ebrei stanno spingendo i migranti negli Stati Uniti e in Europa. Gli ebrei sono prominenti nella leadership di gruppi “svegliati” come LGBTQ ++ e femministe radicali, oltre a predominare nel mondo accademico come “marxisti culturali” che sostengono la CRT e la chirurgia della mutilazione infantile (scusate, “affermazione di genere”). Diverse generazioni di laureati dai “campi di rieducazione”, con valori radicali fermamente inculcati, e ora si sono infiltrati in tutte le nostre istituzioni, dalle corporazioni alle organizzazioni non profit, all’arte e allo spettacolo – e alle forze armate, che ottengono la maggior parte dei loro ufficiali dal ROTC nei campus.
I media dominati dagli ebrei elogiano tutto quanto sopra e sopprimono le critiche a tutto ciò, comprese le segnalazioni dei suoi abusi. Allo stesso modo, le piattaforme di social media dominate dagli ebrei censurano le critiche ai loro sforzi, oltre a tenere fuori dagli occhi del pubblico resoconti raccapriccianti di ciò che è andato molto, molto male. I media di intrattenimento dominati dagli ebrei glorificano tutto ciò che gli ebrei stanno spingendo, mentre sminuiscono i bianchi, specialmente i maschi bianchi etero. Ma notare uno qualsiasi dei precedenti costituisce un “incitamento all’odio”, e anche un sussurro di critica rende un antisemita furioso e un ottimo candidato alla rovina totale.
L’effetto netto è quello di paralizzare gli oppositori dell’agenda sveglia/radicale all’inerzia. Perché? Poiché gli ebrei figurano in modo così evidente praticamente in tutti questi gruppi, qualsiasi critica ai gruppi viene immediatamente denunciata dai media di proprietà ebraica e dall’establishment accademico a maggioranza ebraica, ADL e SPLC come antisemitismo. Praticamente tutti i critici poi tacciono piuttosto che essere demonizzati e penalizzati come antisemiti, anche quando l’abuso oggetto di critica comporta folli convinzioni di genere che possono danneggiare direttamente la salute biologica di uomini, donne, ragazzi e ragazze. È una strategia insidiosa che funziona quasi sempre. (Dico “virtualmente” e “quasi” perché potrebbero esserci alcune eccezioni.)
In apparenza, molti neri laici progressisti, ebrei, attivisti LGBTQ e femministe sembrano uniti nel loro odio per i bianchi, specialmente per gli uomini bianchi etero. In realtà, è fondamentalmente un odio per la civiltà occidentale che li unisce, una civiltà che era in gran parte fondata da pagani bianchi nell’era classica greco-romana, ampliata in seguito da cristiani bianchi durante il Rinascimento e la Riforma, e ha modellato industriosamente gran parte del mondo moderno. Elimina i risultati dei bianchi e, a livello globale, si torna essenzialmente a quelli che erano i tempi medievali in Europa.
Quell’odio, invocato e alimentato dagli ebrei e da nessun altro , costringe questi gruppi a cercare di distruggere tutto ciò che la cultura bianca ha creato, inclusi il patriarcato, la civiltà occidentale e gli Stati Uniti d’America. Sono i barbari all’interno e sotto la leadership prevalentemente ebraica. Non commettere errori: sono sulla buona strada per abbattere questo edificio. La vittima di una volta – reale o presunta – è diventata un predatore a tutti gli effetti, intento a trasformare il Deuteronomio in realtà. Non dobbiamo permettere che ciò accada. Passerò a come lo faremo in futuro.
Nota dell’autore: desidero estendere il mio grande apprezzamento alla mia collaboratrice editoriale e buona amica Cat McGuire per la sua eccellente assistenza.
Alan Ned Sabrosky (PhD, Università del Michigan) è un veterano da dieci anni del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Ha prestato servizio in Vietnam con la 1a Divisione Marine ed è laureato all’US Army War College. Può essere contattato all’indirizzo docbrosk@comcast.net
FONTE: https://www.unz.com/article/weaponizing-anti-semitism-from-victim-to-predator/
POLITICA
Le riparazioni riguardano il potere, non la giustizia
Gregory Hood, Rinascimento americano, 26 maggio 2023
Immagine di credito: © Steve Eberhardt/ZUMA filo
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È divertente che il primo stato che si muove verso le riparazioni sia la California. La California era uno stato libero che si schierò con l’Unione durante la guerra civile. Nessuno stato è stato “costruito dalla schiavitù”, ma è particolarmente difficile sostenere che lo fosse la casa di Hollywood.
La California è estremamente liberale, tuttavia, a causa della trasformazione demografica . È uno stato di maggioranza-minoranza, con una pluralità ispanica. È anche il trendsetter culturale della nazione: dove va la California, la nazione segue. Sede della maggior parte delle principali società tecnologiche americane, la California è così grande e potente che ciò che accade lì non può essere liquidato come un colpo di fortuna liberale. Il governatore Gavin Newsom è un uomo bianco fanaticamente ambizioso che ha costruito la sua carriera (e forse una futura corsa presidenziale) sulla politica di estrema sinistra. Ciò che dice su questo tema potrebbe determinare come i Democratici bianchi lo gestiranno in futuro.
La California è un banco di prova per conservatori ingenui. Faranno meglio a prestare attenzione, perché la California sarà il primo di molti stati a parlare di riparazioni.
Il fatto che la California non sia un ex stato confederato o detentore di schiavi mostra subito che la questione non riguarda la logica o gli ideali. Riguarda il nudo potere politico. Nessuno stato dovrebbe pagare i risarcimenti, ma avrebbe almeno un senso più astratto se la spinta ai risarcimenti avesse guadagnato terreno nel profondo sud dove c’erano più schiavi e la percentuale di popolazione nera è alta. Tuttavia, sappiamo che non accadrà fino a quando i dati demografici non cambieranno. I bianchi del sud tendono ancora a votare in blocco e hanno mantenuto il controllo. In California, non è così, e lo stato ha visto politiche estreme approvate da blocchi elettorali grandi, razzisti e non bianchi.
Le riparazioni riguardano quindi la demografia, non la storia, il che rende inutile per un conservatore argomentare la storia nel merito. Sfortunatamente, anche questo è un segno delle cose a venire. Se l’ultimo contributo di Will Swaim della National Review è indicativo, i sostenitori bianchi, non i conservatori, guideranno la lotta contro le riparazioni.
Il signor Swaim sostiene che la spinta alle riparazioni è negativa perché “cancella l’agenzia e il successo dei californiani neri e ignora il modo in cui gli altri hanno lavorato con loro per garantire i diritti fondamentali per tutti”. Così, NR , la rivista conservatrice portabandiera, sta argomentando su basi liberali, commettendo l’errore tradizionale. Non è la prima volta . La storia è complicata. Sarà sempre più facile vendere una visione utopica.
Il signor Swaim fa un’argomentazione dettagliata su come vari californiani hanno contribuito a combattere la schiavitù “[T] o riconoscere tutto ciò significherebbe problemi per una task force governativa determinata a trovare prove di violenza sistemica contro i californiani neri”. Questo manca il punto. Alla sinistra non importa quanti californiani bianchi si siano opposti alla schiavitù. Quelle persone erano bianche e si consideravano bianche. Per gli standard odierni, questo li rende “razzisti”. I conservatori non saranno in grado di convincere i neri del contrario, e non dovrebbero provarci.
In media, i californiani neri guadagnano molto meno dei californiani bianchi. A meno che i conservatori non siano disposti a dire che questo ha a che fare con qualcosa all’interno dei neri stessi, piuttosto che con la perfidia dei bianchi, non c’è argomento contro la richiesta di più soldi per combattere il “razzismo”.
Il signor Swaim dedica molte parole al “ruolo fuori misura svolto dai californiani nella guerra civile”. Questo potrebbe essere importante se sostenesse che i discendenti dei soldati bianchi meritassero il pagamento per le perdite subite dai loro antenati. Tuttavia, sta sostenendo che la California ha contribuito a eliminare la schiavitù. Se accettiamo la sua argomentazione, tutto ciò che fa è spostare l’intero fardello morale al sud. Potrebbe essere a suo agio con questo; si riferisce con disprezzo all ‘”ambizione del sud”, “apologeti del sud [che] non hanno mai rinunciato alla loro speranza di conquistare un giorno il Golden State” e “il malvagio sogno californiano di Richmond”. Ma dare munizioni a un attacco al Sud non è conservatorismo.
Il signor Swaim vuole confutare coloro che affermano che “la schiavitù, in contrasto con le politiche disastrose avanzate dall’establishment politico, è la vera ragione dell’odierna povertà nera nello stato”. Per fare ciò, racconta la caduta della città di Weed, una volta fiorente città di legname della California che attirava migranti neri ma alla fine è stata distrutta dalle politiche ambientali. Sostiene che “lo stesso governo progressista è nemico dei californiani svantaggiati”, il che può essere vero o meno, ma certamente non è un’opinione condivisa dai californiani neri, quasi tre quarti dei quali sono democratici registrati . Dice che “il più grande atto riparatore della California sarebbe eliminare i sindacati governativi”, il che porterebbe a “una vera prosperità”. Tuttavia, i neri sono più probabili di altri gruppiappartenere ai sindacati e la crescita dei sindacati è in gran parte nei sindacati dei lavoratori del governo . Schiacciare i “sindacati governativi” taglierebbe posti di lavoro e benefici per i lavoratori neri.
Fare appello alla prosperità che le politiche economiche conservatrici avrebbero presumibilmente scatenato è una perdita di tempo. La maggior parte dei neri in genere non pensa che il grande governo li ferisca: altrimenti i Democratici non potrebbero darli per scontati in modo affidabile. Inoltre, non sono interessati a combattere l ‘”establishment” politico: tendono a sostenere l’ordine politico.
Politici come Jim Clyburn, Hank Johnson e Maxine Waters della California possono dare per scontato il loro posto. I neri non sono nemmeno particolarmente progressisti. L’approvazione di Jim Clyburn ha aiutato Joe Biden a respingere sfidanti più progressisti. I neri sono, in breve, una popolazione modello per la politica delle macchine. Seguono i loro leader politici, scambiano voti con elemosine e operano come un blocco che non guarda oltre i propri interessi. Il signor Swaim sta sprecando il suo tempo se pensa che i neri si opporranno all’establishment democratico.
Il signor Swaim sostiene anche che il costo delle riparazioni sarebbe troppo alto. Dice che l’importo proposto dalla task force ufficiale – più di un milione di dollari a persona – è stato “preventivamente stimato a tre volte il budget annuale della California” ed è quindi troppo. Un’obiezione contabile è una risposta debole a un’affermazione morale. Se la questione è semplicemente il costo delle riparazioni, la domanda essenziale è già stata risolta: dobbiamo qualcosa ai neri. Non sorprende che il governatore Newsom abbia affermato che il pagamento delle riparazioni è in realtà “molto più che pagamenti in contanti”. Lo scenario più probabile sarà una piaga di programmi e burocrazie che ricompenserebbero i neri a spese degli altri.
Con i neri non serve fare appello all’interesse nazionale. “Va bene per i neri?” è la domanda che conta.
Il signor Swaim presume che i neri soffrano di povertà a causa di cattive politiche. La verità è che sia i progressisti che incolpano il “razzismo” sia i conservatori che incolpano i sindacati di governo o qualche altro nemico hanno torto. Le differenze di intelligenza tra i diversi gruppi razziali sono la vera causa. Difficilmente si può incolpare il “privilegio bianco”: gli asiatici-americani hanno un reddito più alto in California rispetto sia ai neri che ai bianchi . Questo è ciò che ci aspetteremmo dalle differenze razziali nell’intelligenza .
Se i conservatori scelgono di non parlare delle differenze razziali, cadono nella stessa trappola del signor Swaim. Devono spiegare il fallimento dei neri sollevando varie obiezioni politiche, tutte promosse dai conservatori per decenni, e nessuna delle quali sarà convincente per i neri oi bianchi liberali. Questa è un’affermazione morale, anche religiosa, radicata in un desiderio di vendetta e soddisfazione razziale. Spiegare pazientemente che i veri cattivi sono i sindacati governativi è un’impresa da pazzi.
Tutto ciò che la maggior parte dei neri vede è la sofferenza e il simbolo del dollaro. Il dottor Amos Brown, vicepresidente della task force, diceche “il nostro conto per i peccati in questa nazione è stato così alto, e a causa dei lunghi anni senza fare nulla, l’interesse è cresciuto”. Il governatore Newsom, che ha firmato il disegno di legge che ha istituito questa task force, fa riferimento al “peccato originale della schiavitù”. L’AP cita due neri della California che temono che i californiani neri possano essere vittime di un’altra “promessa non mantenuta” sulle riparazioni. Pia Harris, direttrice di un programma senza scopo di lucro, afferma che gli effetti persistenti della schiavitù e della discriminazione “[non] sono finiti per noi” e che “stiamo ancora attraversando le cose ora come comunità”. L’AP cita anche un uomo che “ha trascorso un decennio in prigione con l’accusa di armi” e poi ha avviato un’organizzazione no profit. “[La nostra] gente se lo merita, onestamente”, ha detto delle riparazioni. Qualsiasi gruppo che possa tranquillamente parlare del “nostro popolo” avrà sempre un vantaggio in un sistema democratico multirazziale.La National Review cerca di convincere i neri a rifiutare la politica dell’identità.
Gli Stati Uniti, che ora si trovano ad affrontare una situazione di stallo sui livelli già rovinosi del debito federale, difficilmente possono permettersi un nuovo diritto finanziario per oltre il 13% della popolazione.
Tuttavia, dal punto di vista dei bianchi, qualsiasi pagamento in contanti, indipendentemente dalle dimensioni, sarebbe un affare se significasse la fine dell’albatro nero. Ma i nostri governanti non ci lasceranno mai fuori dai guai. Molti di loro probabilmente sanno che le riparazioni farebbero ben poco per raggiungere l’“equità” a lungo termine. Un decennio dopo che qualsiasi pagamento è stato sperperato in beni di lusso, lo status di molti neri potrebbe benissimo tornare ai livelli precedenti alla riparazione. (Dave Chappelle, in una scenetta senza dubbio si sarebbe pentito della nostra citazione, lo aveva predetto anni fa .) Dovremmo notare che nonostante molti milioni in donazioni dopo la morte di George Floyd, Black Lives Matter è già quasi in bancarotta .
Invece di distribuire denaro, è più probabile che i bianchi gemano sotto l’ennesimo livello di lavoratori, manager, amministratori governativi e senza scopo di lucro neri, che distribuiranno sovvenzioni e predicheranno “equità”. Il fatto che l’equità non arrivi mai non è una debolezza, ma una forza. Invita a ulteriori indagini sulla disuguaglianza, più colpa dei bianchi, più ridistribuzione della ricchezza e più programmi. Mentre gli americani bianchi potrebbero trasferirsi fuori dalla California (centinaia di migliaia lo hanno già fatto), non ci sono dubbi che la richiesta di riparazioni si estenderà ad altri stati.
Le riparazioni saranno una ridistribuzione della ricchezza basata sulla razza. Non si può aggirare questo. Che sia difesa a causa della schiavitù o con affermazioni più oscure sulle “esperienze vissute” dei neri, dà per scontati i problemi che i neri e solo i neri presumibilmente sperimentano. Ogni altro gruppo sarà responsabile dei pagamenti, a meno che non possano rinunciare presentando le proprie rivendicazioni di oppressione. Le persone disoneste che affermano di essere nere saranno premiate. La realtà biologica della razza sarà ovvia, perché non c’è altro modo per attuare un programma razziale. Proprio come i Cherokee espulsineri della loro tribù, i neri pattuglieranno i ranghi di coloro che hanno diritto alle riparazioni. Minori sono i destinatari, più ci saranno per “veramente meritevoli”. Mentre i sostenitori delle riparazioni possono parlare di riconciliazione o unità, l’elemosina significherà più tensione razziale, anche tra i non bianchi.
I bianchi non devono ritirarsi in affermazioni daltoniche sul bene comune, sul budget o sulla storia. Devono incontrare la forza politica con la forza politica e la determinazione morale. Devono contestare l’affermazione secondo cui i bianchi devono qualcosa . C’è un argomento più forte che i neri stessi sono i debitori. Considera l’affermazione che i neri stanno peggio a causa della schiavitù. Il gruppo di controllo sarebbero i neri ancora in Africa, che oggi stanno molto peggio dei neri americani e che desiderano ardentemente venire in America loro stessi. Alcuni potrebbero protestare dicendo che i neri sono economicamente dietro i bianchi, ma gli asiatici-americani sono davanti ai bianchi, e almeno in California, potrebbero avere maggiori pretese rispetto ai neri alla discriminazione del governo.
I neri non soffrono di violenza sistemica, se non per mano loro. In effetti, i bianchi sono vittime in modo sproporzionato della violenza nero su bianco rispetto alla violenza bianco su nero . Trilioni di dollari sono stati spesi per sollevare i neri dalla povertà dai tempi della Grande Società, anche se ciò potrebbe aver peggiorato le cose . Nonostante l’elezione del primo presidente nero e l’ossessione del governo per l’equità, la maggior parte dei neri pensa che le relazioni razziali stiano peggiorando. Non c’è motivo di pensare che l’unità – o anche i buoni sentimenti – deriverebbero dalle riparazioni.
Dall’inizio del cosiddetto movimento per i diritti civili, i bianchi hanno sacrificato i loro diritti costituzionali alla libertà di associazione e, sempre più, alla libertà di parola. Le tasse e la spesa pubblica sono elevate a causa del nostro obbligo percepito di prenderci cura dei neri. Innumerevoli miliardi di alloggi sono stati persi a causa della fuga dei bianchi. Tutti i dati disponibili suggeriscono che i bianchi sono contribuenti netti mentre i neri sono oneri netti, il che significa che l’America nera è un fardello che ci portiamo sulle spalle ogni anno. I costi di opportunità – gli edifici e i monumenti distrutti, il tempo sprecato per recarsi al lavoro per permettersi nuove case lontano dai neri, la costante tensione psicologica di essere minacciati da una popolazione che contribuisce poco – sono incalcolabili.
Mai prima d’ora un gruppo ha contribuito così poco e ha chiesto così tanto. Eppure i conservatori commettono un errore se pensano che l’assurdità della richiesta ne garantisca la sconfitta. Le riparazioni sono diventate una questione politica chiave. Costringerà la razza a entrare nel mainstream nel modo più aggressivo e distruttivo. I conservatori non se ne occuperanno. Noi. Gli americani bianchi avranno una scelta semplice: affermare un’identità razziale o prepararsi a firmare un assegno in bianco.
FONTE: https://www.amren.com/features/2023/05/reparations-are-about-power-not-justice/
SCIENZE TECNOLOGIE
La previsione sullo spopolamento del 2025 di Deagel è sull’obiettivo a causa di milioni di morti in eccesso, infertilità e enorme aumento delle morti infantili a causa della vaccinazione Covid-19
Una controversa previsione di Deagel, una società globale di intelligence e consulenza, ha recentemente attirato l’attenzione per la sua sorprendente previsione di un significativo evento di spopolamento entro il 2025. Sebbene inizialmente respinta come una stima speculativa, gli eventi attuali e le tendenze emergenti hanno portato molti a chiedersi se ci possa essere più secondo le previsioni di Deagel di quanto sembri.
Rapporti recenti dei governi degli Stati Uniti, del Canada, dell’Australia, della Nuova Zelanda, del Regno Unito e di vari paesi europei hanno portato alla luce rivelazioni preoccupanti, tra cui la conferma di un numero sbalorditivo di morti in eccesso, che hanno raggiunto oltre due milioni dall’inizio del massacro. dalle iniezioni di Covid-19.
Un preoccupante eccesso di 120.000 decessi è stato registrato anche tra neonati, bambini e giovani adulti negli Stati Uniti alla settimana 40 del 2022, ed è stato registrato un curioso aumento di decessi in eccesso tra i bambini in tutta Europa da quando l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha esteso il Autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) dell’iniezione Pfizer Covid-19 ai bambini a metà del 2021.
Con ulteriori cifre del governo che confermano che i tassi di mortalità sono più alti tra i vaccinati in ogni singola fascia di età per 100.000 abitanti, ora vengono sollevate serie domande sull’accuratezza e sulla potenziale verità dietro le previsioni apocalittiche sullo spopolamento di Deagel.
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Cos’è Deagel?
La società Deagel è un ramo minore dell’intelligence militare statunitense, una delle tante organizzazioni segrete che raccolgono dati per scopi decisionali di alto livello e prepara documenti informativi riservati per agenzie come la National Security Agency, le Nazioni Unite e la Banca mondiale .
È noto che ha contribuito a un rapporto Stratfor sulla Corea del Nord. Con questo tipo di pedigree, Deagel dovrebbe essere visto come un giocatore legittimo nella comunità dell’intelligence e non semplicemente come una risorsa di disinformazione.
Ciò significa che le sue previsioni sulla popolazione per il 2025, così come le sue previsioni sulla produzione industriale su base nazionale, non sono mera fantasia ma si basano invece su ipotesi strategiche condivise e ben comprese da altri attori della comunità dell’intelligence.
Cosa ha previsto Deagel?
Le [famigerate] previsioni per il 2025 di Deagel.com sono state rimosse dal loro sito Web nel 2020. Tuttavia, grazie a Wayback Machine / Internet Archive , siamo in grado di visualizzare le previsioni originali prima che venissero scoperte dai pensatori critici.
Deagel ha previsto nel 2020 che il Regno Unito avrebbe visto la sua popolazione diminuire del 77,1% entro il 2025.
Deagel ha predetto nel 2020 che gli Stati Uniti avrebbero visto la sua popolazione diminuire del 68,5% entro il 2025.
Deagel ha previsto nel 2020 che la Germania avrebbe visto la sua popolazione diminuire del 65,1% entro il 2025.
Deagel ha previsto nel 2020 che l’Australia avrebbe visto la sua popolazione diminuire del 34,6% entro il 2025.
Pur prevedendo anche un enorme declino tra molti altri paesi occidentali.
Un elenco completo delle previsioni apocalittiche originali di Deagel sullo spopolamento può essere visualizzato qui .
Purtroppo, gli eventi attuali suggeriscono che le cifre sullo spopolamento non fossero solo stime.
Rapporti del governo: svelare le morti in eccesso
I rapporti ufficiali di più governi di tutto il mondo hanno suonato il campanello d’allarme documentando un numero senza precedenti di morti in eccesso dall’amministrazione diffusa delle iniezioni di Covid-19.
I dati ufficiali forniti a EuroMOMO dal governo del Regno Unito e da altri 26 governi di contee in tutta Europa rivelano che la maggior parte del continente ha subito 375.253 morti in eccesso nel 2021 e 404.6000 morti in eccesso nel 2022.
Ciò equivale a 779.853 morti in eccesso nei due anni. Le cifre non includono l’Ucraina, quindi non si può attribuire la colpa alla guerra in corso.
L’Australia ha subito 11.068 decessi in eccesso nel 2021 e poi uno scioccante 22.730 decessi in eccesso entro la settimana 38 del 2022. Ciò è in netto contrasto con il 2020, quando sono stati registrati solo 1.306 decessi in eccesso al culmine della pandemia di Covid e prima dell’introduzione del Covid iniezioni.
Ciò significa che l’Australia ha subito uno scioccante aumento del 1.640% dei decessi in eccesso in sole 39 settimane nel 2022 rispetto alle 53 settimane nel 2020.
La Nuova Zelanda ha subito 2.169 morti in eccesso nel 2021 e poi uno scioccante 5.286 morti in eccesso entro la settimana 49 del 2022. Queste sono cifre scioccanti per la piccola isola con una popolazione stimata di 5 milioni di persone.
Soprattutto rispetto al 2020, quando non sono stati registrati decessi in eccesso e sono stati effettivamente registrati 160 decessi in meno rispetto a quanto previsto al culmine della pandemia di Covid e prima dell’introduzione delle iniezioni di Covid.
Ciò significa che la Nuova Zelanda ha subito uno scioccante aumento del 3.404% dei decessi in eccesso in 49 settimane nel 2022 rispetto alle 53 settimane nel 2020.
In Canada, la situazione è altrettanto preoccupante.
Il paese ha subito 35.318 morti in eccesso nel 2021 e poi 25.333 morti in eccesso entro la settimana 34 del 2022. Ciò si confronta con 31.042 morti in eccesso nel 2020 entro la settimana 53.
Tuttavia, osservando le cifre fino alla settimana 34 sia nel 2020 che nel 2021, diventa chiaro che il 2022 è stato di gran lunga l’anno peggiore per i decessi in eccesso.
Entro la settimana 34 del 2020, il Canada aveva registrato 17.888 decessi in eccesso. Entro la settimana 34 del 2021, il Canada aveva registrato 18.498 morti in eccesso. Ma entro la settimana 34 del 2022, il Canada aveva registrato 25.333 decessi in eccesso, che rappresentano un aumento del 42% rispetto ai decessi in eccesso registrati nel 2020, prima dell’introduzione delle iniezioni di Covid-19.
Questo drammatico aumento delle morti in eccesso solleva seri interrogativi sulla sicurezza dei vaccini Covid-19 e se possano essere stati un fattore che ha contribuito all’aumento delle morti in eccesso.
Gli Stati Uniti hanno subito 674.954 morti in eccesso nel 2021, e poi 434.520 morti in eccesso entro la settimana 49 del 2022. Ciò equivale a oltre 1,1 milioni di morti in eccesso in quasi due anni.
Gli Stati Uniti hanno subito l’incredibile cifra di 674.954 morti in eccesso nel 2021, un anno che ha visto il paese costretto a farsi avanti per farsi iniettare più volte durante il lancio di massa dei vaccini Covid-19. Questi numeri rappresentano un aumento significativo dei decessi rispetto agli anni precedenti e hanno sollevato campanelli d’allarme sia tra il pubblico che tra gli operatori sanitari.
La situazione non è migliorata nel 2022, con 434.520 decessi in eccesso registrati entro la settimana 49, portando il numero totale di decessi in eccesso a oltre 1,1 milioni in quasi due anni.
Questo è un numero sbalorditivo e ha portato a interrogarsi sull’efficacia del vaccino e sulla risposta del governo alla presunta pandemia.
La narrazione ufficiale avanzata dai governi e dalle organizzazioni sanitarie è stata che i decessi nel 2020 sono aumentati a causa dello scoppio della presunta pandemia di Covid-19, con la risposta che ha colpito milioni di persone in tutto il mondo.
Tuttavia, con il progredire della pandemia e lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino, la narrazione si è spostata per concentrarsi sulla sicurezza e l’efficacia dell’iniezione di Covid-19 come mezzo per frenare la diffusione del virus e ridurre il numero di morti.
Questa narrazione è stata rafforzata attraverso varie campagne di propaganda, dichiarazioni pubbliche e dichiarazioni ufficiali, con il messaggio che il vaccino era “sicuro ed efficace” e sarebbe stato “la chiave per porre fine alla pandemia”.
Tuttavia, le cifre e i rapporti ufficiali rilasciati dai governi di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e gran parte dell’Europa hanno dimostrato che è accaduto il contrario, con milioni di morti in eccesso registrate dall’introduzione di massa del Iniezioni di Covid-19.
Ciò ha portato a molte domande sulla sicurezza del vaccino, sui fatti della narrativa ufficiale e sull’integrità dei governi e degli organismi di sanità pubblica in tutto il mondo.
Le cifre sono state fornite sia all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che a EuroMOMO dalle organizzazioni governative di ciascun paese. I dati statunitensi sono stati forniti dai Centers for Disease Control. I dati del Regno Unito sono stati forniti dall’Office for National Statistics. E i dati dell’Australia sono stati forniti dall’Australian Bureau of Statistics.
Quindi queste non sono stime indipendenti. Sono cifre ufficiali autorizzate dal governo.
E mostrano che i paesi “Five Eyes” e altri 26 paesi in tutta Europa hanno subito 1,99 milioni di morti in eccesso fino alla settimana 34/49 del 2022 a seguito dell’autorizzazione all’uso di emergenza delle iniezioni di Covid-19.
Queste cifre gettano un’ombra inquietante sulla narrativa che circonda la pandemia e sollevano preoccupazioni sul vero impatto degli sforzi di vaccinazione. Soprattutto se abbinato ai tassi di mortalità per 100.000 abitanti.
I tassi di mortalità sono più bassi tra i non vaccinati
I dati ufficiali pubblicati dal governo del Regno Unito suggeriscono che i vaccini Covid-19 potrebbero essere stati il principale fattore che ha contribuito ai milioni di morti in eccesso osservate nei “Five Eyes” e nella maggior parte dell’Europa.
Le cifre possono essere trovate in un rapporto intitolato ” Morte per stato di vaccinazione, Inghilterra, dal 1 gennaio 2021 al 31 maggio 2022 “, e può essere consultato sul sito ONS qui e scaricato qui .
La tabella 2 del rapporto contiene i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione per fascia di età per i decessi per 100.000 anni-persona in Inghilterra fino a maggio 2022.
Abbiamo preso le cifre fornite dall’ONS da gennaio a maggio 2022 e prodotto i seguenti grafici che rivelano le orribili conseguenze della campagna di vaccinazione di massa contro il Covid-19.
dai 18 ai 39 anni
Il grafico seguente mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 18 e i 39 anni per i decessi non Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022 –
In ogni singolo mese dall’inizio del 2022, i giovani di età compresa tra 18 e 39 anni parzialmente vaccinati e doppiamente vaccinati hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto ai giovani di età compresa tra 18 e 39 anni non vaccinati. Tuttavia, i ragazzi di età compresa tra 18 e 39 anni con tripla vaccinazione hanno avuto un tasso di mortalità che è peggiorato nel mese successivo alla campagna di richiamo di massa avvenuta nel Regno Unito nel dicembre 2021.
A gennaio, i ragazzi di età compresa tra 18 e 39 anni con tripla vaccinazione avevano una probabilità leggermente inferiore di morire rispetto a quelli di età compresa tra 18 e 39 anni non vaccinati, con un tasso di mortalità del 29,8 per 100.000 tra i non vaccinati e del 28,1 per 100.000 tra i tripli vaccinati.
Ma tutto è cambiato da febbraio in poi. A febbraio, i giovani di età compresa tra 18 e 39 anni con tripla vaccinazione avevano il 27% in più di probabilità di morire rispetto ai non vaccinati di età compresa tra 18 e 39 anni, con un tasso di mortalità del 26,7 per 100.000 tra i tripli vaccinati e del 21 per 100.000 tra i non vaccinati.
Le cose purtroppo sono andate anche peggio per il triplo vaccinato entro maggio 2022 però. I dati mostrano che i tripli vaccinati di età compresa tra 18 e 39 anni avevano il 52% di probabilità in più di morire rispetto ai non vaccinati di età compresa tra 18 e 39 anni a maggio, con un tasso di mortalità del 21,4 per 100.000 tra i tripli vaccinati e del 14,1 tra i non vaccinati.
Le cifre peggiori nel 2022 sono state tuttavia tra i parzialmente vaccinati, con maggio che ha visto le persone di età compresa tra 18 e 39 anni parzialmente vaccinate con il 202% di probabilità in più di morire rispetto a quelle di età compresa tra 18 e 39 anni non vaccinate.
dai 40 ai 49 anni
Il grafico seguente mostra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età in base allo stato di vaccinazione tra i 40 e i 49 anni per decessi non Covid-19 in Inghilterra tra gennaio e maggio 2022 –
Vediamo più o meno lo stesso quando si tratta di persone tra i 40 ei 49 anni. In ogni singolo mese dall’inizio del 2022, le persone di età compresa tra 40 e 49 anni parzialmente vaccinate e doppiamente vaccinate hanno avuto maggiori probabilità di morire rispetto a quelle di età compresa tra 40 e 49 anni non vaccinate.
Il mese peggiore per i tassi di mortalità tra i parzialmente e doppiamente vaccinati rispetto ai non vaccinati è stato febbraio. Questo mese ha visto i 40-49enni parzialmente vaccinati avere il 264% di probabilità in più di morire rispetto ai 40-49enni non vaccinati. Mentre i 40-49enni doppiamente vaccinati avevano il 61% in più di probabilità di morire rispetto ai 40-49enni non vaccinati.
Entro maggio 2022, cinque mesi dopo la campagna di richiamo di massa, i 40-49enni vaccinati triplamente avevano il 40% in più di probabilità di morire rispetto ai 40-49enni non vaccinati, con un tasso di mortalità di 81,8 per 100.000 tra i vaccinati tripli e un tasso di mortalità di 58,4 tra i non vaccinati.
È la stessa vecchia storia in ogni singola fascia d’età, come puoi vedere dai seguenti due grafici:
Una suddivisione completa delle cifre per ciascuna fascia di età può essere visualizzata qui .
Alla luce di questi risultati sorprendenti, la trasparenza e il processo decisionale informato devono essere al centro dell’attenzione. Abbiamo bisogno di dialogo aperto, discussioni oneste e ricerca continua per affrontare le questioni sollevate da questo rapporto
Previsioni e attualità di Deagel
La correlazione tra le cifre allarmanti di morte in eccesso riportate dai governi e l’apocalittica previsione di spopolamento di Deagel per il 2025 è un argomento che richiede un esame più attento.
Inizialmente considerata speculativa, la previsione di Deagel guadagna credito man mano che gli eventi del mondo reale si svolgono, rivelando un preoccupante allineamento con le proiezioni avanzate dall’organizzazione. Il netto aumento delle morti in eccesso, in particolare alla luce dello scenario di spopolamento previsto, richiede una valutazione critica della validità della previsione e dei fattori sottostanti che contribuiscono a queste tendenze inquietanti.
I rapporti del governo di più paesi hanno evidenziato un aumento significativo delle morti in eccesso, superando quanto ci si aspetterebbe in circostanze normali. Le morti in eccesso sarebbero dovute diminuire dopo il lancio delle iniezioni di Covid-19 se fossimo davvero nel mezzo di una pandemia che stava uccidendo centinaia di migliaia di persone.
Ma queste cifre forniscono una prova concreta che è accaduto il contrario, e non può essere facilmente ignorato. Se giustapposto alla previsione di Deagel, che prevede sostanziali cali della popolazione, la sovrapposizione solleva domande legittime sulla potenziale accuratezza della previsione e sulle forze che guidano questi risultati preoccupanti.
La correlazione tra i rapporti del governo e l’apocalittica previsione di spopolamento di Deagel per il 2025 semplicemente non può essere ignorata. Soprattutto se guardiamo a ciò che è accaduto in termini di morti in eccesso tra i bambini.
Perché muoiono così tanti bambini?
Sono stati registrati un preoccupante numero di 120.000 decessi in eccesso tra neonati, bambini e giovani adulti degli Stati Uniti alla settimana 40 del 2022, e un curioso aumento di decessi in eccesso tra i bambini in tutta Europa è stato registrato non appena l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha esteso l’uso di emergenza Autorizzazione (EUA) dell’iniezione Pfizer Covid-19 ai bambini a metà del 2021.
Il grafico seguente mostra le cifre ufficiali del CDC per tutti i decessi e i decessi in eccesso tra bambini e giovani adulti negli Stati Uniti prima del lancio del vaccino Covid-19 e dopo il lancio dei vaccini Covid-19 il 14 Dic. 2020. Le cifre sono state fornite all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC).
Le cifre di cui sopra rivelano che l’anno 2022 finora ha visto solo 1.352 decessi in meno in eccesso tra 0-44 anni entro la settimana 40 rispetto a quanto avvenuto entro la settimana 51 nel 2022, nonostante l’anno 2020 sia il presunto culmine della pandemia COVID e includendo anche 11 settimane extra di morti.
Ma le cifre più preoccupanti rivelate nel grafico sopra sono il numero complessivo di decessi e decessi in eccesso tra bambini e giovani adulti dall’introduzione delle iniezioni di Covid-19.
Quasi mezzo milione di persone di età compresa tra 0 e 44 anni sono purtroppo morte dalla settimana 51 del 2020, e questo ha portato a un sorprendente numero di 117.719 morti in eccesso rispetto alla media quinquennale 2015-2019.
Il seguente grafico è stato creato utilizzando i dati trovati nel database dell’OCSE. Cifre che sono state fornite all’OEC dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC). E mostra le morti in eccesso tra bambini e giovani adulti di età compresa tra 0 e 44 anni negli Stati Uniti per settimana nel 2020 e nel 2021.
I dati ufficiali rivelano che c’è stato un leggero aumento delle morti in eccesso tra bambini e giovani adulti quando la presunta pandemia di Covid-19 ha colpito gli Stati Uniti all’inizio del 2020.
Tuttavia, con l’introduzione di un’iniezione di Covid-19, ci si sarebbe aspettati che i decessi sarebbero diminuiti in modo significativo tra la fascia di età nel 2021. Invece è successo il contrario.
E i dati ufficiali forniti dal CDC, purtroppo, mostrano che la tendenza è continuata nel 2022.
L’aspettativa di vita media negli Stati Uniti nel 2020 era di 77,28 anni. Se dobbiamo credere alla narrazione ufficiale secondo cui il Covid-19 è una malattia mortale, allora potremmo forse concordare sul fatto che 231.987 bambini e giovani adulti fino all’età di 44 anni sono morti nel 2020, con un conseguente eccesso di 40.365 morti, è stata una sfortunata conseguenza di questa malattia.
Ma se dobbiamo credere alla narrativa ufficiale secondo cui le iniezioni di Covid-19 sono sicure ed efficaci, allora come si può spiegare l’ulteriore aumento della mortalità tra bambini e giovani adulti sia nel 2021 che nel 2022?
Perché sappiamo che milioni di americani sono stati costretti a farsi le iniezioni, e sappiamo che milioni di genitori sono stati costretti a costringere anche i loro figli a fare le stesse iniezioni.
La risposta sta nel fatto che la narrazione ufficiale è una vera e propria menzogna. I vaccini Covid-19 non sono né l’uno né l’altro. E questo è supportato dai dati ufficiali del governo provenienti dall’Europa.
Diverse analisi dei dati provenienti da tutta Europa hanno purtroppo trovato un collegamento preoccupante tra l’approvazione del vaccino Pfizer COVID-19 per i bambini e un aumento delle morti in eccesso tra i bambini. Con l’ultima scoperta un aumento del 760% dei decessi in eccesso.
I dati sono stati forniti a un’organizzazione chiamata EuroMOMO dai competenti dipartimenti statistici ufficiali di ogni paese in Europa. I dati che abbiamo analizzato coprivano fino alla settimana 12 del 2023 e sono stati raccolti da 27 paesi europei partecipanti.
Per il contesto, in realtà ci sono 44 paesi in Europa e gli ultimi dati non includono i decessi in Ucraina. Pertanto, la guerra in corso non può essere incolpata per ciò che abbiamo trovato.
Nella settimana 21 del 2021, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha esteso l’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino Pfizer COVID-19 ai bambini di età compresa tra 12 e 15 anni e pochi mesi dopo l’ha estesa ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni.
Ma nelle settimane successive all’approvazione, è stato segnalato un aumento scioccante delle morti in eccesso tra i bambini. E da allora l’aumento delle morti in eccesso è continuato.
Tra la settimana 22 del 2021 e la settimana 52 del 2021, ci sono stati 754 decessi in eccesso tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni.
Al contrario, tra la settimana 1 e la settimana 21 del 2021, ci sono stati 309 decessi in meno del previsto. L’aumento dei decessi in eccesso si correla perfettamente con l’approvazione da parte dell’EMA del vaccino Pfizer COVID-19 per i bambini dai 12 ai 15 anni.
Purtroppo l’aumento dei decessi tra i bambini è continuato tra la settimana 1 e la settimana 52 del 2022. I dati mostrano che ci sono stati 1.358 decessi in eccesso tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni in 27 paesi in Europa.
E alla settimana 12 del 2023, ci sono stati 336 decessi in eccesso, portando il numero totale di decessi in eccesso a 2.448 durante le 95 settimane successive all’approvazione dell’uso di emergenza da parte dell’EMA del vaccino Covid-19 per i bambini.
Questo è un enorme motivo di preoccupazione perché le 95 settimane precedenti, dalla settimana 30 del 2019 alla settimana 21 del 2021, hanno visto 371 morti in meno tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni rispetto al previsto. Con 360 decessi in eccesso tra le settimane 30 e 52 del 2019.
Meno 422 decessi in eccesso per tutto il 2020.
E poi meno-309 decessi in eccesso tra la settimana 1 e la settimana 21 del 2021.
Ciò significa che i decessi in eccesso tra i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni in 27 paesi in tutta Europa, tra cui Regno Unito, Francia, Spagna, Italia e la maggior parte della Germania, sono aumentati del 760% a partire dalla settimana 12 del 2023, da quando l’Agenzia europea per i medicinali ha esteso l’emergenza autorizzazione all’uso del vaccino Pfizer COVID-19 a bambini di età compresa tra 12 e 15 anni.
Un vaccino che era ancora nelle prime fasi di sviluppo.
Un tipo di “vaccino” mai usato prima negli esseri umani a causa del rischio di potenziamento dipendente da anticorpi (ADE) e malattia potenziata associata al vaccino (VAED).
E un vaccino che non è mai stato necessario somministrare ai bambini perché non rischiavano di contrarre malattie gravi a causa del presunto virus Covid-19. Come è evidente dai 521 decessi in meno registrati tra i bambini da 0 a 14 anni in tutta Europa nel 2020 da quando la presunta pandemia ha colpito il continente fino alla fine dell’anno.
Analizzare le implicazioni
L’analisi delle implicazioni dei rapporti del governo e il loro allineamento con le previsioni di Deagel fornisce preziose informazioni sulle potenziali ramificazioni di queste tendenze inquietanti. Il sorprendente aumento delle morti in eccesso, in particolare tra la popolazione completamente vaccinata, solleva preoccupazioni significative e richiede un esame approfondito dei fattori sottostanti che guidano questi risultati.
Il fatto che un’ampia percentuale delle morti in eccesso segnalate si sia verificata tra la popolazione completamente vaccinata solleva interrogativi sull’efficacia dei vaccini nel fornire una protezione adeguata. Sono state necessarie ulteriori indagini almeno due anni fa per comprendere le potenziali ragioni alla base di questa tendenza inaspettata.
Inoltre, le implicazioni si estendono oltre il regno della salute pubblica.
L’allineamento tra i dati sulla mortalità in eccesso e la previsione di Deagel suggerisce il potenziale per un significativo cambiamento demografico con conseguenze sociali, economiche e politiche di vasta portata.
Una drastica riduzione delle dimensioni della popolazione può influenzare i mercati del lavoro, i sistemi di assistenza sociale e le dinamiche geopolitiche, tra le altre aree. Comprendere e prepararsi a queste implicazioni diventa cruciale per i responsabili politici, le parti interessate e gli individui.
Tuttavia, la drastica riduzione della popolazione forse gioca a favore delle élite con il rapido emergere dell’Intelligenza Artificiale (IA).
Le implicazioni sollevano anche domande più ampie sulla strategia complessiva e sull’approccio adottato in risposta alla crisi sanitaria globale. Se l’eccesso di morti tra la popolazione vaccinata persiste, cosa che accade ormai da almeno due anni, diventa imperativo rivalutare le attuali strategie di vaccinazione, i sistemi di monitoraggio e le politiche di sanità pubblica.
È necessario trarre lezioni da questi eventi del mondo reale per informare il futuro processo decisionale e mitigare ulteriori potenziali rischi per la salute pubblica. Il problema che ha l’uomo e la donna comuni e laboriosi è che la vaccinazione nel suo complesso non ha mai riguardato la salute, ha sempre riguardato la creazione di ricchezza significativa.
Inoltre, l’allineamento tra i dati sulla mortalità in eccesso e la previsione di Deagel sottolinea la necessità di trasparenza, responsabilità e ulteriori ricerche indipendenti.
Indagini approfondite, analisi dei dati complete e studi sottoposti a revisione paritaria possono far luce sui fattori che guidano queste tendenze inquietanti e contribuire a informare politiche e interventi basati sull’evidenza.
Il dialogo aperto e la collaborazione tra scienziati, operatori sanitari e responsabili politici sono fondamentali per garantire l’accuratezza delle informazioni e l’efficacia delle misure di sanità pubblica
Ma non si può più negare che le implicazioni dei vari rapporti governativi e la loro convergenza con la previsione di Deagel sono profonde e richiedono un’indagine approfondita. Il problema che abbiamo è che non possiamo fare affidamento su coloro che sono al potere per lavorare nei nostri migliori interessi.
L’importanza della trasparenza e della responsabilità
Di fronte a un numero così elevato di decessi e alla potenziale realizzazione delle previsioni di Deagel, la necessità di trasparenza e responsabilità diventa fondamentale.
I governi, le organizzazioni sanitarie e gli organismi di regolamentazione devono fornire dati onesti e completi, facilitando una chiara comprensione delle circostanze che circondano questi tragici eventi. La piena trasparenza consentirà un esame approfondito dei fattori che contribuiscono all’eccesso di decessi.
Ma questo non accadrà a meno che il pubblico non faccia una canzone e ci balli sopra.
Conclusione
L’emergere di questi rapporti governativi pubblicati in silenzio che confermano oltre due milioni di morti in eccesso dall’introduzione di massa delle iniezioni di Covid-19 ha gettato un’ombra oscura sulla narrativa prevalente.
Queste cifre hanno una sorprendente somiglianza con l’apocalittica previsione di spopolamento di Deagel per il 2025.
Naturalmente, un aumento delle morti in eccesso da solo non significa necessariamente che i paesi subiranno lo spopolamento. Questo dipende anche dai tassi di natalità.
Ma purtroppo, i documenti riservati Pfizer, che la Federal Drug Administration (FDA) statunitense ha cercato di tenere sotto chiave per 75 anni fino a quando un giudice federale ha negato loro il diritto di farlo, confermano che la vaccinazione mRNA Covid-19 ha un effetto significativo su infertilità, aborti spontanei, nati morti e persino difetti congeniti.
Di cui puoi leggere tutto qui –
Indagini indipendenti e un impegno alla responsabilità contribuiranno a far luce su questo crimine contro l’umanità. Ma non possiamo fare affidamento sui nostri attuali leader per cambiare il corso del nostro futuro. Dobbiamo affrontare noi stessi queste sfide e renderci conto che siamo miliardi e letteralmente solo una manciata.
Hanno potere solo perché siamo stati condizionati a darglielo.
Ma con l’emergere dell’IA, la conferma di milioni di decessi in eccesso fortemente legati alla vaccinazione contro il Covid-19 e gli effetti significativi sulla fertilità confermati dai documenti Pfizer, un tempo riservati, è giunto il momento di agire, altrimenti l’apocalittica previsione di Deagel sullo spopolamento diventerà realtà prima che tu pensi.
Vedi anche: “Fai come dico”: il paradosso dell’eugenetica e degli ebrei
Quasi tutto l’establishment – la maggior parte dei politici, dei giornalisti, degli accademici e dei letterati tradizionali – è favorevole all’insegnamento della Teoria critica della razza. Sono ossessionati dall'”uguaglianza” e dall’evitare il “danno” ai “deboli” e agli “emarginati”. Particolarmente ossessionate sono le donne, e le insegnanti di scuola a maggior ragione, a causa del loro forte conformismo sociale . Certo, alcune comunità hanno vietato il CRT perché i genitori hanno protestato , ma nel complesso continua a marciare attraverso il sistema educativo Notizia,28 marzo 2023]. Ora immagina un mondo in cui l’intero sistema, inclusi tutti gli insegnanti, accetti senza dubbio un’ideologia basata sull’eliminazione dei “deboli” e sull’allevamento dei “forti”, intelligenti e geneticamente sani, per il bene futuro del “gruppo”. E immagina che i genitori abbiano protestato. Beh, non devi immaginarlo. Mentre esploro nel mio nuovo libro, Breeding the Human Herd: Eugenics, Dysgenics and the Future of the Species , quello era il mondo di poco più di un secolo fa.
Nel giugno 1914, poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, ci fu uno “sciopero scolastico” a Dronfield nel Derbyshire nelle Midlands inglesi. I genitori sono rimasti inorriditi nello scoprire che la direttrice stava insegnando alle loro figlie l’eugenetica. Aveva partecipato a una conferenza all’Università di Londra l’anno precedente, che includeva un articolo letto da Sir J. Arthur Thomson, Regius Professor di Storia Naturale all’Università di Aberdeen , su come insegnare l’eugenetica. I genitori si sono rifiutati di mandare le figlie a scuola, poi sono finiti in tribunale e sono stati multati. Fu uno scandalo nazionale chiamato “Rivolta dei contadini a Dronfield”.
L’anno prima, il ministro dell’Interno e futuro primo ministro Winston Churchill aveva organizzato a Londra il Congresso internazionale di eugenetica . Membri di spicco della Eugenics Society includevano i primi ministri conservatori Neville Chamberlain e Arthur Balfour , l’ultimo dei quali ha contribuito a dotare una cattedra di genetica ancora esistente a Cambridge e ha co-organizzato il congresso con Churchill.
Un dipartimento di eugenetica fiorì all’University College di Londra (che si scusò umiliantemente nel 2021 ) dotato da Francis Galton , che aveva coniato il termine eugenetica e sosteneva che solo una “nuova religione” dell’eugenetica poteva salvare la civiltà dalla disgenica e dal collasso definitivo. Lo stesso Charles Darwin sposò l’eugenetica, notando nel suo libro del 1871 The Descent of Man che
È sorprendente quanto presto una mancanza di cure, o cure mal indirizzate, porti alla degenerazione di una razza domestica; ma, tranne nel caso dell’uomo stesso, quasi nessuno è così ignorante da permettere ai suoi peggiori animali di riprodursi.
L’interesse per l’eugenetica ha attraversato tutto lo spettro politico. Il fondatore dello stato sociale William Beveridge era coinvolto nella Eugenics Society; Il primo ministro liberale David Lloyd George ha favorito le soluzioni eugenetiche. Che si trattasse di pianificazione familiare, lavoro sociale, i romanzi di HG Wells o DH Lawrence , o il socialismo di Bertrand Russell , una forte fede nell’eugenetica li sosteneva tutti.
Nel 1908, Lawrence fu particolarmente schietto riguardo a ciò che si doveva fare con i malati congeniti:
Se potessi fare a modo mio, costruirei una camera letale grande quanto il Crystal Palace, con una banda militare che suona dolcemente e un cinematografo che lavora brillantemente; poi uscivo nelle strade secondarie e nelle strade principali e li portavo tutti dentro, tutti i malati, gli zoppi ei mutilati; Li guidavo gentilmente e loro mi sorridevano con uno stanco ringraziamento, e la band emetteva dolcemente il “Coro dell’Alleluia”. [ Lettera a Blanche Jennings, datata 9 ottobre 1908, Lettere di DH Lawrence (1979]
In generale, gli unici seri oppositori dell’eugenetica erano i cristiani conservatori, come GK Chesterton, che scrisse che l’eugenetica era “malvagia” e interferiva con il piano di Dio.
Ma l’eugenetica ebbe anche ferventi sostenitori cristiani. Nel 1912, il molto rev . Walter Taylor Sumner , decano della cattedrale episcopale di Chicago, ha annunciato che non avrebbe sposato coppie a meno che non gli avessero presentato un certificato medico attestante che erano fisicamente e mentalmente sani.
Dimentica Black Panther: Wakanda Forever e altri film “svegliati”. Il grande successo del 1916, proiettato nelle sale americane fino al 1942, fu The Black Stork , in seguito chiamato Are You Fit to Marry? Nel 1915, Harry J. Haiselden , un chirurgo di Chicago, sbalordì la nazione rivelando di aver permesso la morte, con il consenso dei genitori, di “almeno sei bambini”. Li ha diagnosticati come “difetti” e si è rifiutato di eseguire un intervento chirurgico su di loro. Haiselden “ha mostrato i bambini morenti ai giornalisti, ne ha scritto per i […] giornali e ha recitato in un lungometraggio sulla sua crociata ” [ The Black Stork , di Martin Pernick, 1996]. Americani di spicco tra cui l’avvocato Clarence Darrow, avvocato difensore allo Scopes Monkey Trial , e la più famosa sordomuta cieca di tutti i tempi, Helen Keller , si unirono alla sua causa. Il risultato è stato il film.
Molti paesi, inclusi gli Stati Uniti, erano così preoccupati per la “degenerazione” che i legislatori hanno approvato leggi che consentono loro di sterilizzare i “difetti” percepiti. Nel 1907, l’Indiana approvò una legge per “impedire la procreazione di criminali confermati, idioti, imbecilli e stupratori”. Nel 1913, altri dodici stati avevano approvato leggi simili. Nel 1924, per testare la costituzionalità della legge della Virginia, il sovrintendente della Virginia State Colony for Epileptics and the Feeble-Minded presentò una petizione per sterilizzare una Carrie Buck . Buck aveva un’età mentale di 9 anni e sua madre di 52 anni aveva un’età mentale di 8. Sua madre era una prostituta e tre figli illegittimi della cui paternità non era sicura. La stessa Carrie ha avuto un figlio illegittimo.
Nel 1927, quando il caso arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti , i giudici stabilirono che Carrie doveva essere sterilizzata per proteggere il popolo della Virginia.
Ha scritto il giudice associato Oliver Wendell Holmes Jr .:
È meglio per tutto il mondo, se invece di aspettare di giustiziare i figli degenerati per delitto, o di lasciarli morire di fame per la loro imbecillità, la società possa impedire a coloro che sono manifestamente inadatti di continuare la loro specie. Il principio che sostiene la vaccinazione obbligatoria è abbastanza ampio da coprire il taglio delle tube di Falloppio. [ Buck v. Bell, 1927 ) ]
E, ha notoriamente concluso, «bastano tre generazioni di imbecilli».
In Breeding the Human Herd , esploro le ragioni dell’ascesa e del declino dell’eugenetica. È nato perché le persone orientate al gruppo e sempre più intelligenti credevano che l’ereditarietà fosse importante ed erano consapevoli che le persone con un’intelligenza apparentemente bassa e una cattiva salute genetica avevano il maggior numero di figli. Allo stesso tempo, a causa dell’industrializzazione, molte malattie avevano iniziato a diventare endemiche, con conseguente aumento della rilevanza della mortalità (preoccupazione per il fatto che la morte è inevitabile), accresciuto disgusto e persone che diventavano, di conseguenza, molto più sessualmente e socialmente conservatore e profondamente preoccupato per la malattia.
La caduta dell’eugenetica è avvenuta di pari passo con il crollo della rilevanza della mortalità, la capacità di curare queste malattie, il crollo del mercato azionario del 1929 e il passaggio a una società proto-Woke orientata all’individuo. Ciò ha portato molti sostenitori dell’eugenetica a perdere tutto non per colpa loro. Poiché molte persone non erano disposte a credere che loro o altri fossero geneticamente deficienti o inferiori, l’eugenetica divenne meno popolare.
Ma i tentativi di rianimarlo iniziarono negli anni ’30. L’eugenetica è stata sostenuta apertamente e senza controversie in Inghilterra e negli Stati Uniti fino agli anni ’60. È semplicemente inesatto affermare che la seconda guerra mondiale sia stata rilevante per il suo declino. Semmai, l’eugenetica godette di una rinascita postbellica. JBS Haldane , Galton Professor of Eugenics presso l’University College di Londra, ha sostenuto che dovrebbe essere istituita una banca del seme per l’élite genetica al fine di migliorare la qualità dello stock nazionale. Haldane era anche un marxista convinto che sposò l’eugenetica nelle pagine del Daily Worker nel 1949:
Il dogma dell’uguaglianza umana non fa parte del comunismo. … “[F] rom ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni” non avrebbe senso se le capacità fossero uguali [ Darwin on Slavery, The Daily Worker, 14 novembre 1949].
Nel 1959, Sir Peter Medawar , professore di zoologia all’University College di Londra, che era un membro del partito laburista socialista negli anni ’30, sostenne in The Future of Man, una conferenza della BBC Reith, che l’intelligence britannica era chiaramente in declino per ragioni genetiche e che doveva esserci una “soluzione umana” al problema.
Come ho tracciato in Breeding the Human Herd, ora siamo in grave disgenicità su salute e intelligenza, con i due tratti geneticamente correlati. E c’è un nascente movimento neo-eugenetico, tuttavia, considerando quanto sia individualista la società occidentale, resta da vedere quale impatto avrà. Inoltre, come esploro nel libro, interferire con la natura in questo modo può avere conseguenze imprevedibili e pericolose.
Ma per me, la cosa più straordinaria nella ricerca del materiale per il libro è stata apprendere che un secolo fa, le persone più conformiste del loro tempo – i tipi “I Love Science”, che usano la scienza per segnalare la loro conformità sociale – erano per lo più dogmatici eugenisti.
Gli insegnanti tatuati dai capelli viola di oggi avrebbero sicuramente insegnato i loro corsi sull’eugenetica nel giugno 1914.
Edward Dutton ( inviagli un’e-mail | inviagli un tweet ) è professore di psicologia evolutiva all’Università di Asbiro, Łódź, Polonia. Puoi vederlo sui suoi canali video Jolly Heretic su YouTube e Bitchute . I suoi libri sono disponibili sulla sua home page qui .
FONTE: https://www.unz.com/article/funny-thing-a-century-ago-eugenics-was-the-elite-consensus-just-like-critical-race-theory-is-now/
STORIA
‘La guerra alle idee: le voci del Fatto Quotidiano’. L’intervento integrale di Marco Travaglio
FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=JOhHTTanV58
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