CAOS GLOBALE E RICICLAGGIO IN CLOUD BANKING
Manlio Lo Presti (*)
Un metodo efficace per non essere condizionati dal racconto meccanico di una alluvione di fatti, spesso travisate nei contenuti e nei significati, è quello dell’approccio panoramico, seguendo le rotte del danaro che è alla base dell’orizzonte degli eventi. Valutare a distanza consente di collegare notizie provenienti da zone e date diverse.
Visualizzando la situazione geopolitica attuale da un punto di vista globale, le economie emergenti e quelle che intendono liberarsi dall’egemonia dell’anglosfera preferiscono la stabilità politica ed economica per diffondere e pianificare a lungo termine la propria produzione commerciale.
L’anglosfera – e una parte dell’Occidente in gran parte trainato a strascico – è guidata dalla finanza speculativa. Questo settore tossico si alimenta diffondendo caos con rivoluzioni colorate, disordini, omicidi, sterminio di massa, povertà, ricusazione di elezioni “non gradite”, guerre locali, pandemie.
Collassare l’economia di un Paese, far crollare le istituzioni bancarie e finanziarie significa acquisire a prezzi bassi i privilegi ipotecari detenuti da queste strutture impadronendosi di milioni di beni immobiliari con metodi che ricordano le razzie delle invasioni barbariche o dei mongoli. La storia non cambia.
Il trasferimento delle ricchezze si realizza quasi totalmente con il saccheggio che le ricchissime famiglie bersagliate quasi mai denunciano alle autorità . La parte di trasferimento in modo “legale” rappresenta una minima parte.
La fretta occidentale di eliminazione dei nemici e di reazione trova di fronte il muro di gomma russo-cinese che rallenta il compimento dei loro piani. Si tratta di un’azione di contenimento che ricorda i movimenti di un boa constrictor.
I Paesi che hanno deciso di non assoggettarsi al occidentale adotta la programmazione di medio- lungo periodo. L’occidente e i suoi sodali agiscono con velocità ossessiva con il c.d. tapering, la robotizzazione borsistica dei “mercati” che vendono e comprano al millesimo di secondo e con altre trovate infernali sempre più veloci.
Le criptovalute, inizialmente usate in Occidente, sono diventate uno strumento dei Brics per il trasferimento di miliardi senza passare dai canali bancari e finanziari né essere sottoposti al controllo delle Autorità di vigilanza nazionali e internazionali, quasi tutti di emanazione occidentale e, ancora di più, angloamericana.
La Cina e un crescente numero di operatori economici, di miliardari e di organizzazioni criminali stanno facendo largo uso del “cloud banking” e delle sue variabili operative https://www.ibm.com/it-it/ topics/cloud-banking.
Il riciclaggio mondiale si sposta in oriente viaggiando su reti virtuali.
Questa è la motivazione reale che sta provocando guerre cibernetiche sempre più feroci ed estese. Non è una iniziativa di pirati informatici casuali, come viene diffuso dalla favolistica corrente.
La vera partita in gioco delle guerre cibernetiche è costituita in parte dalla ridicola somma di 320.000.000.000.000. TRECENTOVENTIMILA MILIARDI di dollari, pari all’intero debito pubblico USA che si vorrebbe far pagare all’intero pianeta sia con il ricatto sia con le sanzioni sia con le azioni militari o con una combinazione di fattori.
Molti Paesi non sono più disposti a subire passivamente sanzioni e costi imposti e agiscono per liberarsi da questa catena unendosi all’interno di una alleanza costruita su alternativi circuiti di valore, di creazione della ricchezza e del suo trasferimento.
La guerra planetaria in corso è coperta da dozzine di sceneggiature e di narrazioni diversive. Reca come motivazione vera l’eliminazione di circuiti alternativi al dollaro, con le correlate obbligazioni a sottoscrivere titoli del debito sovrano americano e la rimozione delle numerose basi militari installate nei territori dei Paesi satelliti che spesso pagano anche i costi di manutenzione.
La tutela della “sicurezza nazionale” è la scusa a cui l’anglosfera ricorre per aggredire e sterminare militarmente chi si oppone alla schiavitù del debito globale USA e al predominio della finanza angloamericana a trazione israeliana.
Gli affari sono affari, anche se si concludono sedendosi su montagne di teschi.
SITOGRAFIA ESSENZIALE SUL RICICLAGGIO E SULLE NORME DI CONTROLLO
https://www.facebook.com/ share/v/XnD8aATUxzS3x6ND/ Criptovalute le sfide normative
(*) Scrittore ed esperto di banche e finanza
FONTE: https://www.lapekoranera.it/2024/12/09/caos-globale-e-riciclaggio-in-cloud-banking/
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