NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 31 LUGLIO 2018
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
BORSA: il termometro dell’opinione pubblica
GUSTAVE FLAUBERT, Dizionario dei luoghi comuni, in Opere, Vol. II, Pag. 1269
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
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EDITORIALE
Strategia della tensione 2.0
Ieri ho accennato alla certezza che i poteri forti atlantici ed europei stanno preparando qualcosa di distruttivo per l’Italia.
Ho fatto cenno al fatto che questo crescendo di “intolleranze razziali” sia frutto di una orchestrazione che è ha iniziato la sua azione al via degli “alti comandi” anglofrancotedeschiUSA.
Si ha sensazione percepita da molti, ma confessata da pochi, che questo governo sfacciatamente eletto democraticamente da una popolazione esasperata, sia un riempitivo per dare il tempo alle forze del DEEP STATE DE’ NOANTRI ed europeo di riprendere il controllo del Paese.
I motivi sono i seguenti:
Ai piani alti fa gola un’altra iniezione di miliardi (7.200.000.000) rivenienti da una ondata di 50.000 al mese di cosiddetti immigrati per i quali l’Unione Europea pagherebbe 6.000 euro ciascuno che andrebbero nelle tasche delle otto mafie, delle coop di vario colore, di strutture turistiche convertite “filantropicamente” all’accoglienza, delle numerosissime strutture di “accoglienza” gestite abilmente dall’invadente stato teocratico esistente nel nostro territorio. Il ritorno di un più consistente fiume di miliardi di euro per devastare maggiormente il territorio italiano, anche su piano della sicurezza dello Stato!
Si tratterebbe di imbarcare nel nostro territorio ben
1.200.000 di c.d. immigranti prossimi (cifra per difetto), da aggiungere ai
6.000.000 c.d. immigrati già presenti, da aggiungere ai
12.000.000 di disoccupati italiani, da aggiungere ai
5.000.000 italiani in povertà assoluta, da aggiungere al
1.200.000 di bambini italiani denutriti.
Il piano è chiaro: si tratta di concentrare nella ex-italia, in aggiunta ad un problema attuale non risolto di 18.200.000 italiani con gravi problemi di sopravvivenza, altri 7.200.000 di c.d. immigrati di cui non sappiamo cosa fare – altro che ci pagano le pensioni! (Attenzione: le cifre sono per difetto, ovviamente!)
Ai piani alti fa gola riprendersi il Paese per terminare le vendite sottocosto delle rimanenti imprese eccellenti.
Ai piani alti fa gola eliminare l’ILVA, per compiacere i germanici, salvo poi per l’Italia trovarsi costretta a ricomprare l’acciaio tedesco più scadente a prezzo quadruplo, sterminando ulteriormente il tessuto produttivo manifatturiero.
Ai piani alti fa gola indurre la ex-italia ad aumentare il debito pubblico perché il conseguente rating più elevato sia fonte di ulteriore guadagno per le banche europee prestatrici che così ingrassano i loro dividendi.
Ai piani alti fa gola aggredire mediaticamente la ex-italia rimproverandole poi un debito pubblico eccessivo, da loro indotto, con metodi usati e ben sperimentati, dai killer della Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Banca Centrale Europea nel laboratorio del Sudamerica, in Grecia, nella ex Jugoslavia, polverizzata in molti staterelli deboli e troppo piccoli per gestirsi autonomamente e quindi prede dei “finanziamenti” dei ridetti killers.
Ai piani alti fa gola un Paese ancora più in ginocchio che:
1) accetti di buon grado la spesa mensile di € 49.000.000 per la sua partecipazione a 26 conflitti provocati dall’amministrazione del Nobel della pace Obama;
2) accetti l’immigrazione selvaggia spacciata per antidoto alla sterilità italiana, ma va chiamata sostituzione etnica. La cifra (non detta per non provocare rivolte sociali) sarebbe nelle loro intenzioni inizialmente di circa 12.000.000 di ingressi, per arrivare a 20.000.000;
3) accetti le sanzioni contro la Russia facendo un favore non ricambiato agli USA e danneggiando le esportazioni, con il prezzo dell’energia che dobbiamo comprare ai soliti noti a prezzo doppio o triplo.
P.Q.M.
Questo piano MODELLO GRECIA applicato all’Italia, va attuato al più presto e se gli italiani non sono d’accordo, tanto peggio per loro!
In caso di resistenza della popolazione, è pronta una nuova versione della STRATEGIA DELLA TENSIONE:
- a) è appena, e improvvisamente, partita una catena serrata di azioni contro gli immigrati. La stretta sequenza fa capire che si tratta di una operazione studiata a tavolino da spin doctors all’interno di alcuni settori dei servizi segreti italiani e fedeli al renzismo, per la rapida realizzazione dei fini sopra descritti;
- b) riparte, più frizzante ed incisiva che prìa il bombardamento mediatico di: 14 programmi politici televisivi, dei 70-80 giornali, delle catene televisive, della stampa estera allineata ai piani alti, delle oltre 450 televisioni estere pronte da tempo al linciaggio;
- c) riparte la aggressione dei cosiddetti “mercati” tramite il grimaldello “spread” dei tassi;
- d) riparte il “Malleus Maleficarum” del braccio armato giudiziario, con azioni ad orologeria stile Berlusconi, con utilizzo di Avvisi di garanzia consegnati ad orologeria;
- e) riparte l’azione poliziesca contro capimafia non allineati con il prossimo assetto pianificato dai piani alti. Va fatto nostre che le forze dell’ordine iniziano i loro raid contro capimafia a ridosso di un mutamento del quadro politico nel nostro Paese: questo è un indizio irrefutabile!
- f) Riparte il “partito mercato” con la fusione di Forza Italia con il PD, con la benedizione e il foraggiamento monetario dei piani alti atlantici e UE.
Quanto appena raccontato riporta un quadro con dati per difetto.
I superficiali diranno che il racconto è pessimistico e disfattista. Direi piuttosto che il quadro è realistico. Non bisogna cadere nella trappola totalitaristica della confusione semantica per la quale il realismo viene confuso (spesso volutamente dai giornaloni) per pessimismo e disfattismo.
Bisognerà invece raccogliere tutti gli italiani che intendono opporsi a questo infausto destino del nostro martoriato Paese e sperare di riuscire a frenare questa ondata di sterminio pianificato.
Riuscire a fermare questa marea nera sarà molto ma molto difficile.
Ci resta il privilegio di morire da eroi, in piedi e non in ginocchio
IN EVIDENZA
Scatta a settembre il complottazzo del Nazzareno
Maurizio Blondet 29 luglio 2018
“Nel giro di pochi mesi questo governo finirà”, ha profetizzato Silvio ai suoi residui parlamentari radunati a Montecitorio.
Cambia nome al partito, ora si chiamerà “Altra Italia”.
“Ci aspetta un nuovo inizio!”, li ha rassicurati. Da dove ricava tanto ottimismo, col suo 8 per cento scarso rimasto? Il punto che Matteo Renzi ha detto la stessa cosa: “Salvini? Non reggerà alle pressioni politiche e giudiziarie”, ai suoi, in una circostanza paurosamente simili a quella di Berlusconi: ha radunato i suoi in un ristorante romano per rianimarli. «Basta piagnistei. Non abbiamo nessun motivo per essere sconfortati. Il governo cadrà presto. Dobbiamo farci trovare pronti”.
Pronti a che? A Roma, città che “tutto sa e nulla tace” (diceva Tacito), del complotto sembrano al corrente in tanti, che le vociferazioni sono fedelmente riprese da Dagospia. La quale ha definito “un pizzino” di Renzi quello che il fiorentino piddino ha twittato: «Una sentenza – ha scritto – dice che la Lega deve restituire 49 milioni agli italiani. Salvini ha detto che lui, ministro e leader della Lega, Non intende farlo. Lui, ministro della Legalità, annuncia che non seguirà la sentenza che gli impone di restituire i soldi. Siamo all’ illegalità più sfacciata. E non risponde. Salvini annuncia, ma non risponde».
La strategia è dunque delineata: si tratta dei 49 milioni della Lega, cui la magistratura sta “dando la caccia” anche all’estero. C’è una sentenza. C’è anche un ricorso, e “sul caso il Tribunale del Riesame di Genova si pronuncerà il 5 settembre. Per l’ex presidente del Consiglio la bomba potrebbe esplodere quindi alla ripresa dei lavori parlamentari. E tra i suoi, nei conversari tra il dolce il caffè, c’ è addirittura chi ha ipotizzato anche un possibile avviso di garanzia in arrivo per Salvini”.
Un amico mi assicura:
“E’ tutto già pianificato. A settembre parte l’attacco: dei “mercati” e dei giudici”.
Attacco coordinato e simultaneo. Sui mercati che “disciplineranno il governo populista” profetizzano molti media esteri, ben istruiti da Bruxelles e Francoforte.
Sui giudici, il sistema può fare sempre conto quando è in pericolo estremo. E’ la magistratura che ha archiviato come “suicidio” l’omicidio di David Rossi del Monte Dei Paschi – e quando un impressionante servizio delle Jene ha costretto a riaprire il caso, ha mandato la causa dove? Alla procura di Genova, che sul caso ha aperto “un fascicolo per abuso d’ufficio a carico di ignoti”.
Il fatto che il tribunale del riesame di Genova debba decidere sulla plausibilità della sentenza che condanna Salvini a restituire i 49 milioni, ci tranquillizza. Abbiamo inconcussa fiducia nella magistratura.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/scatta-a-settembre-il-complottazzo-del-mattareno/
Agente del Sisde rivela: vogliono distruggere l’Italia impoverendo il popolo
30/07/2018
Agente sisde svela tutto: distruggere l’Italia impoverendo le persone. Un Agente del Sisde racconta quello che accadrà presto in Italia.
In questo video un Agente del Sisde racconta i retroscena di una preparazione di dittatura che esiste ormai da circa 20 anni in Italia, dalla creazione della seconda repubblica, ma che probabilmente è in atto a livello mondiale da parecchi anni.
Vedere questo video gravissimo qui: https://youtu.be/zwl750ZDeWk
Parecchi uomini, singolarmente avevano scoperto i piani dittatoriali di una classe altolocata, che detiene il patrimonio dell’umanità, possiamo chiamarli Massoni, Illuminati, facenti parte del Gruppo Bilderberg, ma la sostanza non cambia, e che sono stati uccisi.
Quello che questi uomini di “affari” vogliono, è creare dapprima il Caos, poi trovare le soluzioni, e successivamente in maniera graduale e sostanziale introdurre leggi ad personam per annullare definitivamente la libertà di scelta delle persone stesse.
Continua qui: http://www.stopeuro.news/agente-sisde-svela-tutto-distruggere-litalia-impoverendo-le-persone/
Clamoroso! Scoperti i legami tra De Benedetti, Boeri e Soros
Maurizio – 29/07/2018
I legami fra Boeri, De Benedetti e Soros…Eccoveli qui.
Grazie ad un nostro attento lettore dalla memoria lunga (Grazie Fabrice) siamo in grado di darvi qualche chicca storica sui legami fra De Benedetti, Soros e Boeri
Un pezzo di Verdirami dal Corriere della Sera di qualche anno fa: «Quando Francesco Rutelli è entrato ieri al numero 888 della Settima Avenue per conoscere George Soros, le presentazioni erano di fatto già avvenute.
Perché il leader della Margherita era stato preceduto da una lettera inviata giorni fa da Carlo De Benedetti.
Poche righe in cui l’Ingegnere aveva tracciato al potente finanziere il profilo dell’ex sindaco di Roma, definito «un giovane brillante politico italiano”.
I rivali di Rutelli diranno che si è fatto raccomandare, che per essere ricevuto si è valso di una lettera per accreditarsi.
Continua qui: https://www.informarexresistere.fr/scoperti-legami-de-benedetti-boeri-soros/#comment-5712
BCE, LA FABBRICA DEL DEBITO CHE STA ROVINANDO L’EUROPA!
di stopeuro — Lug 28, 2018 in News
“Oggi la Bce stampa la banconota da 100 euro al costo di 3 centesimi e la vende alle banche commerciali a 100 euro, più l’1% di interesse, in cambio di titoli di garanzia. Le banche rivendono la banconota allo Stato a un tasso superiore in cambio di buoni del Tesoro che sono titoli di debito.
Lo Stato ripaga questi interessi facendoli gravare sulle tasse imposte ai cittadini. Quindi tutto il denaro in circolazione è gravato da interessi percepiti dalle banche e da tasse che gravano sulle nostre spalle. È così che noi siamo indebitati dal momento in cui nasciamo. È il sistema che di fatto corrisponde ad una «fabbrica del debito». Chi è il responsabile? A differenza di quanto si tenderebbe a pensare, la Bce è un’istituzione che svolge una funzione pubblica ma è di proprietà privata, detenuta da banche private, comprese quelle dei Paesi europei che non aderiscono all’euro. Ha la struttura di una società per azione e gode di autonomia assoluta dalla politica pur condizionando pesantemente la politica.
Questa «fabbrica del debito» si è arricchita grazie a due nuovi trattati, il Fiscal Compact o Patto di stabilità, e il Mes o Fondo Salva-Stati, approvati il 19 luglio dal nostro Parlamento: così ci siamo ormai autocondannati ad essere indebitati a vita. Ci siamo impegnati, al fine di dimezzare il debito pubblico per portarlo al 60% del Pil, a ridurre i costi dello Stato di 45 miliardi di euro all’anno per i prossimi 20 anni, ciò che si tradurrà in nuove tasse e ulteriori tagli alla spesa pubblica; mentre per creare il Fondo Salva-Stati, l’Italia si è accollata la quota di 125 miliardi di euro, che non abbiamo.
Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/interni/bce-fabbrica-debito-che-sta-rovinando-leuropa.html
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
FINALMENTE CHIAREZZA NELLA POLITICA ITALIANA: IL PD E FORZA ITALIA SI FONDONO
– di Guido da Landriano – – 30/07/2018
Questo sabato, dopo l’annuncio che il governo aveva scelto Marcello Foa come nuovo presidente del CdA Rai, abbiamo avuto un’utile chiarificazione della politica italiana.
Finalmente sono stati cancellati i dubbi che rendevano torbida la situazione, e dobbiamo ringraziare una dei pochi caratteri forti di Forza Italia, l’onorevole Mara Carfagna. Vediamo il suo tweet, chiaro ed esplicativo:
Nonostante le capacità professionali di Marcello Foa, nonostante provenga da venti anni di giornalismo a Il Giornale, tradizionale faro del Centrodestra, dove iniziò con Indro Montanelli, e che è da lungo tempo di proprietà di Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, nonostante tutto questo non è “Di Garanzia” per Forza Italia e quindi questa si unirà al PD per votargli contro in Commissione di controllo Rai.
Finalmente si getta la maschera, Silvio come il Padre di Renzi, finalmente si unisce al figlio.
Forza Italia ufficialmente si unisce al PD e diventa un’unica grande opposizione, a difesa del capitale, dei poteri forti, degli interessi europei e stranieri.
Tutta la questione della destra, della sinistra, delle storie, delle tradizioni, tutti questi trucchetti che hanno utilizzato, sono SUPERATI: PD e FI sono solo due facce della stessa medaglia, ed hanno paura, anzi terrore, del cambiamento alla Rai perché questo, banalmente, li scoprirebbe.
Il Pd e Forza Italia si fondono
Perfino dal punto di vista comunicativo vi è stata una fusione. Avete notato che negli ultimi 5 giorni sia Berlusconi che Renzi, all’unisono, hanno affermato che “Questo governo non durerà”?
Continua qui: https://scenarieconomici.it/finalmente-chiarezza-nella-politica-italiana-il-pd-e-forza-italia-si-fondono/
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Turismo sessuale femminile, chi sono e dove vanno le donne che cercano “toy boy” all’estero
I paesi più interessati sono quelli del Sudamerica, oltre alla Giamaica e a Capo Verde, ma anche in Kenya. TPI.it ha provato a capirne di più
Anna Ditta – 28 luglio 2018
Supponiamo che una donna vada in vacanza in un paese esotico. Facciamo il Kenya. E supponiamo che sulla spiaggia incontri un bel ragazzo del posto.
Supponiamo che tra i due succeda qualcosa. Stanno insieme, hanno dei rapporti sessuali e, durante la vacanza, lei lo porta al ristorante o lo fa dormire nel suo resort. Non paga la prestazione sessuale, ma gli fa dei regali, anche in denaro.
È una storia romantica o è turismo sessuale femminile?
Per le donne, si tratta di vere e proprie relazioni romantiche. Raramente per loro pagarli rappresenta una forma di prostituzione, almeno secondo la sociologa dell’Università di Leicester Jacqueline Sanchez Taylor (Dollars are a Girls’ Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean, agosto 2001, Sociology).
Continua qui: https://www.tpi.it/2018/07/28/turismo-sessuale-femminile/
CONFLITTI GEOPOLITICI
Il Pentagono punta su droni “gregari” per sostenere le incursioni del futuro
Lug 30, 2018 – Davide Bartoccini
Il Pentagono è pronto a schierare droni di nuova generazione capaci di affrontare jet pilotati da umani. Si chiameranno Valkyrie e saranno una fedele “spalla” per i caccia multiruolo di 5ª generazione come l’F-35.
Nei prossimi due anni U.S. Air Force potrebbe confermare la completa operatività della piattaforma Xq-58 “Valkyrie”, un UAV – unmanned aerial vehicle – di ultima generazione che fungerà da “fedele gregario” di piattaforme da combattimento con equipaggio umano.
Il nuovo drone sarà in grado di ingaggiare e abbattere jet nemici, compiere manovre evasive e di supporto in un combattimento aereo, di interferenza mentre l’unità principale porta l’attacco, o azioni di soppressione della rete di difesa antiaerea prima che l’unità “leader” sopraggiunga nello spazio aereo nemico.
Il nuovo drone sviluppato da Kratos nel più ampio programma “Low Cost di Attrable Strike Demonstrator” sarà un modo economico per aumentare l’attuale flotta aerea dell’Usaf, basandosi sulla concezione che non tutte le missioni necessitano l’impiego di un velivolo con equipaggio a bordo, e sulla minimizzazione del rischio per un pilota da combattimento impegnato in un’incursione.
Continua qui: http://www.occhidellaguerra.it/pentagono-droni-gregari/
CULTURA
Il teorema di Campanella: utopia e senso della possibilità
pubblicato il 29 Marzo 2018
Una delle definizioni più efficaci che sono state date dell’attuale congiuntura storica è quella di Miguel Benasayag e Gérard Schmit, secondo i quali quella odierna sarebbe l’epoca delle passioni tristi. Pare che il processo di disincantamento del mondo sia giunto al suo culmine e che ormai – anche nei più giovani – la dimensione del cinismo e della rassegnazione abbia fagocitato del tutto quella della speranza utopica.
Ma che cosa è il mondo se non sempre quello che noi lo facciamo (Gentile)? A tal riguardo, la lettura di alcuni dei grandi classici filosofici italiani può essere una vera e propria panacea. Così, ad esempio, Tommaso Campanella ci ricorda come la realtà è intrasformabile solo e soltanto se noi siamo convinti che lo sia. “Homo non potest facere quod non credit posse facere” – l’uomo non può fare ciò che non crede di poter fare – così si legge in De sensu rerum et magia. Per Campanella, infatti, la vera magia non è altro che filosofia della prassi. Non a caso, per utilizzare le parole di Giordano Bruno, “considerato da filosofi e tra filosofi, mago allora significa uomo sapiente, in grado di operare”.
Continua qui: https://www.interessenazionale.net/blog/teorema-di-campanella-utopia-e-senso-della-possibilit
CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE
Rai, distruggere Foa: le manine sul web. Modifiche al suo profilo Wikipedia
Perché vogliono distruggere Marcello Foa. Dopo gli attacchi, modificato profilo Wikipedia del giornalista. Appare come “complottista” e fautore di teorie fake.
di Antonio Amorosi – 30 luglio 2018
E’ un outsider. Non risponde ad alcun poter occulto. E’ solo un giornalista che ha fatto della libertà di informazione la propria coerenza. Per questo non è controllabile e va distrutto. E’ un liberale, non usa neanche il “ditino moralista”, quello alzato contro il nemico di turno, come la metà dei giornalisti italiani di sinistra. Sacrilegio!
Da quando il nuovo governo giallo-verde ha indicato Marcello Foa presidente Rai è partita una feroce campagna mediatica contro l’ex corrispondente de Il Giornale.
L’elezione si realizza con il voto positivo della maggioranza dei due terzi dei componenti la commissione parlamentare di Vigilanza. Servono 26 voti, sui 40 della commissione, e Lega e M5S ne hanno solo 21.
Foa è un giornalista di 54 anni, laureato in Scienze politiche, che si occupa di manipolazione e qualità dell’informazione. Ha lavorato anni a Il Giornale di Indro Montanelli, scrivendo di politica estera e rimanendo alla testata anche dopo l’uscita del padre del giornalismo italiano, diventandone direttore del sito nel 2010. Poi è passato al Corriere del Ticino, dove è diventato Ad del gruppo editoriale.
Continua qui: http://www.affaritaliani.it/politica/rai-distruggere-foa-la-manine-sul-web-modifiche-al-suo-profilo-wikipedia-553358.html
DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI
Atleta nigeriana aggredita: i TG gridano al razzismo ma i carabinieri smentiscono
di Alessandro Della Guglia – 30/07/2018
Atleta di origine nigeriana aggredita: i carabinieri escludono razzismo
Forse stavolta riusciremo a risparmiarci il piagnisteo allarmato dei buonisti, che di fronte a casi come questo tendono a bypassare la proverbiale lentezza della giustizia italiana.
Se viene aggredita una persona di colore, inevitabilmente per Saviano, Boldrini e magliette scarlatte varie la sentenza è presto emessa: discriminazione razziale. Tanto più che adesso torna utilissimo per attaccare il governo.
Secondo i primi accertamenti da parte dei carabinieri, la discobola e pesista Daisy Osakue, di origini nigeriane e iscritta ai Giovani Democratici (organizzazione giovanile del Pd), non sarebbe stata picchiata né insultata.
Avrebbe subito un lancio di uova da un’auto che l’ha affiancata la scorsa notte a Moncalieri, mentre stava camminando per strade insieme ad alcuni amici.
Le forze dell’ordine escludono dunque che si tratti di un gesto razzista. Colpita da uova e basta quindi.
Continua qui: https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/atleta-di-origine-nigeriana-aggredita-i-carabinieri-escludono-razzismo-90459/
Perché l’aggressione a Daisy Osakue potrebbe non essere un episodio di razzismo
www.tpi.it – 30 luglio 2018
La ragazza di origine nigeriane è stata colpita con delle uova da un’auto in corsa: secondo l’atleta il movente è il razzismo, ma non è la prima volta che la “banda dell’uovo” colpisce a Moncalieri con le stesse modalità
Nella notte tra il 29 e il 30 luglio Daisy Osakue, la 22enne della nazionale italiana di atletica e di origini nigeriane, è stata aggredita a Moncalieri, vicino a Torino.
Daisy, nata a Torino da genitori arrivati in Italia dalla Nigeria, è stata colpita al volto riportando una tumefazione dell’occhio.
L’atleta è stata affiancata da una macchina con a bordo due ragazzi: uno dei due le ha scagliato contro delle uova e gli aggressori sono poi fuggiti.
“A bordo c’erano due ragazzi, quello sul lato del passeggero aveva un braccio sollevato” ha raccontato Daisy.
Continua qui: https://www.tpi.it/2018/07/30/daisy-osakue-aggressione-razzista/
Meschini interessi finanziari ed economici dietro l’immigrazione clandestina
di Giuliano Maciocci – 30 luglio 2018
Il Presidente Sergio Mattarella: “Il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli. Crea barriere e allarga le divisioni. Compito di ogni civiltà è evitare che si rigeneri” (ANSA – Roma, 25 Luglio 2018)
Una gestione sana e intelligente dell’immigrazione deve essere infatti l’obiettivo principale di qualsiasi governo affinché’ l’accoglienza – nei limiti delle possibilità del paese ospite – si trasformi in integrazione proficua e utile alla società.
Perché’ ciò avvenga è necessario in primo luogo far chiarezza ed eliminare la confusione, voluta o meno, che regna intorno ai termini che circondano la parola immigrazione.
Recentemente un mio conoscente italiano è diventato cittadino australiano. Dopo più di cinque anni, laureato, ottimo lavoro, test di lingua inglese e giuramento sulla Costituzione, ha ricevuto il suo nuovo passaporto.
Questo percorso, nei paesi civili, si chiama Immigrazione.
Un siriano cristiano, con famiglia, riesce a raggiungere l’Italia via Giordania con l’aiuto di Israele per sfuggire alla guerra nel suo paese.
Come rifugiato/profugo può fare richiesta di asilo.
Il tunisino, senegalese, ghaniano che sborsa cifre ingenti e a volte rischia la vita salendo su un gommone alla volta dell’Italia configura il reato di immigrazione illegale o clandestinità.
La guerra di Libia, fortissimamente voluta da Sarkozy (per interesse) e da Hillary Clinton (il cui curriculum al tempo consisteva solo di un paragrafo: “Sono donna e moglie di Bill” – poco per candidarsi alla Presidenza), ha eliminato il tappo dell’imbuto Nordafricano, aprendo la strada a grandi migrazioni economiche verso l’Europa dai paesi del Sahel.
Questo ultimo caso, il più grave a colpire l’Italia negli ultimi anni, avrebbe dovuto essere gestito con i dovuti controlli nei centri di prima accoglienza, rimpatriando immediatamente i non aventi diritto (circa il 95%). Al contrario è stato incoraggiato da persone senza scrupoli che hanno creato un’intera economia intorno al traffico di esseri umani, e da una ingiustificata clemenza giuridica. Questo clima da “Far West”, comunicato rapidamente dai clandestini a parenti e amici, ha agito da calamita, trasformando un pur penoso stillicidio in un flusso inarrestabile. Va notato che spesso i clandestini distruggono o nascondono i documenti per prolungare la loro permanenza con richieste di asilo infondate. Accertarne l’origine con interpreti per riconoscerne etnia o dialetto non è difficile. Inoltre, sarebbe buona politica considerare clandestino – salvo rare eccezioni – chiunque non sia in possesso di un documento di identificazione; un obbligo imprescindibile in qualsiasi paese africano o mediorientale.
Purtroppo, come si è notato, meschini interessi sia finanziari che economici hanno incoraggiato queste sofferenze, causando morti e dolore infiniti. Lavoro nero, svalutazione dei salari, traffico di esseri umani, si sono rivelati troppo lucrativi perché’ la bassa politica, le Mafie, alcune associazioni ‘umanitarie’ ed altri ne rimanessero lontani.
Per giustificare la vergogna di cui sopra, questi criminali hanno elaborato una dialettica particolare. Alcuni esempi:
– Mai specificare (nei dibattiti pubblici o sui giornali) se si parla di migranti legali o illegali
– Nascondere i veri motivi del favoreggiamento (lavoro nero, svalutare salari) dietro ragioni umanitarie
– Insistere sul fatto che gli italiani non vogliono fare certi lavori (traduzione: meglio schiavi mal pagati e senza protezioni sociali piuttosto che lavoratori italiani)
– Ripetere ad libitum “anche noi eravamo migranti” (sorvolando sul fatto che eravamo richiesti da paesi disperati per avere manodopera).
– Considerare l’integrazione come una vaga speranza invece di un percorso imprescindibile, una conditio sine qua non (come il recente scandalo a Napoli del Consigliere Municipale Cingalese che non capisce una parola di italiano dopo 20 anni che vive in Italia ha comicamente esposto).
– Giocare sull’equivoco dell’ignoranza della legge da parte del clandestino che commette un reato: primo, ciò non costituisce una giustificazione di fronte alla legge; secondo, è oggettivamente falso: in nessun paese lo spaccio di droga, lo stupro, il furto o l’omicidio sono tollerati; anzi, le punizioni sono molto più severe di quelle che la nostra ‘colpevole’ indulgenza applica.
Continua qui: http://www.affaritaliani.it/cronache/meschini-interessi-finanziari-ed-economici-dietro-l-immigrazione-clandestina-553361.html
ECONOMIA
Come la banca ti sottrae quattrini con clausole scritte piccole piccole nei contratti.
di Olindo Cervi – 29 LUGLIO 2018
Oggi cercheremo di spiegare con parole semplici (impresa quasi impossibile) i meccanismi complessi della matematica finanziaria attraverso i quali le banche e le società finanziarie vi sottraggono quattrini in modo poco trasparente.
Vediamo come funziona LA PENALE DI ESTINZIONE ANTICIPATA.
A tantissimi di noi è capitato di contrarre un mutuo o un finanziamento ed estinguerlo anticipatamente. Se nelle pieghe del contratto era scritta una clausola piccolissima che prevedeva una penale di estinzione anticipata, vediamo cosa ci è successo e, nella maggior parte dei casi, non ce ne siamo accorti.
Tale analisi ha lo scopo di verificare quanto costa effettivamente la penale per estinzione anticipata e si propone di determinare il tasso effettivo (TAEG)senza fermarsi alle apparenze.
FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
Rischio di credito: il lato buono dei modelli IRB
27.07.18
Doriana Cucinelli, Maria Luisa Di Battista e Laura Nieri
L’approccio Irb ha incentivato la diffusione tra le banche europee di modelli e pratiche di gestione del rischio più accurati ed efficaci. Giusto quindi non limitarne il ruolo nella regolamentazione prudenziale. Anche se serve qualche aggiustamento.
Il lato oscuro degli Irb
L’utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito e del calcolo del requisito patrimoniale a fini di vigilanza – il cosiddetto approccio Internal Rating Based (Irb), introdotto da Basilea 2 nel 2004 – è da tempo al centro di un acceso dibattito e di numerose critiche.
Il requisito di capitale, cioè la quantità minima di patrimonio che la banca deve detenere, è calcolato come prodotto tra il valore delle esposizioni creditizie e un coefficiente che esprime la rischiosità delle singole posizioni. Nel regime standard il coefficiente è definito dal regolatore (ed è quindi uguale per tutte le banche), mentre nel regime Irb è definito da ciascuna banca, una volta che sia stata autorizzata dal supervisore a utilizzare i propri modelli interni, modelli che per scelta degli stessi regolatori consentono significativi risparmi di capitale.
Continua qui: http://www.lavoce.info/archives/54387/rischio-di-credito-il-lato-buono-dei-modelli-irb/
L’Italia deve tornare a stampare moneta: l’intervento del prof. Galloni
Maurizio – 30 luglio 2018
Nino Galloni, economista ed ex direttore generale al ministero del Bilancio, sindaco effettivo dell’Inpdap dal 2002 al 2010.
Attualmente membro effettivo del Collegio dei sindaci dell’Inps in una recente intervista è stato chiaro: con una moneta sovrana l’Italia potrebbe creare dai 7 agli 8 milioni di posti di lavoro.
È una necessità impellente per l’economista perchè il grande capitale straniero, francese in primis, sta sbranando l’Italia.
“La situazione sociale si sta sempre più lacerando – ha spiegato Galloni – fino a un’eventuale rottura.
Il motivo va cercato soprattutto nel fatto che l’ultima mini-ripresa ha favorito 20 milioni di italiani ma ce ne sono 15 che restano in condizioni di povertà vera e propria, mentre 25 milioni di italiani stanno scivolando verso il baratro, senza neppure il paracadute del welfare, che ormai è residuale e protegge solo i poveri“.
Continua qui: http://www.stopeuro.news/prof-nino-galloni-litalia-deve-tornare-a-stampare-moneta/
LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI
Decreto Dignità, ignorando storia e teoria economica
Roberto Romano – 27 luglio 2018
La discussione relativa al decreto Dignità è monca degli effetti (marginali) sul sistema produttivo. Anche la la relazione tecnica si è concentrata su effetti marginali come 8 mila posti su 2 milioni di contratti a tempo determinato senza prendere in esame la potenziale trasformazione del lavoro a indeterminato.
Il decreto Dignità solleva delle dispute che rasentano la stupidità. Innanzitutto l’effetto discutibile di meno 8.000 lavorati, su oltre 2 milioni di lavoratori coinvolti dai contratti a tempo determinato, è molto più che residuale. A ruota segue l’incredibile discussione sugli effetti finanziari del decreto pari a 151 milioni di minori entrate fiscali per il triennio 2018-19-20 (relazione tecnica del decreto Dignità).
La prima e la seconda considerazione tradiscono una profonda e non banale malafede e/o “ignoranza” (nel senso di non conoscenza) delle teorie economiche del benessere e ancor di più dei principi ispiratori dell’economia classica (Smith e Ricardo).
Il primo e non banale aspetto da sottolineare è il seguente: la crescita sconsiderata del lavoro a tempo determinato ha concorso in misura considerevole a
1) ridurre la produttività per addetto e capitale,
2) ridurre il valore aggiunto per addetto,
3) consolidare e approfondire la de-specializzazione del tessuto produttivo e dei servizi del Paese.
http://sbilanciamoci.info/decreto-dignita-quando-si-ignorano-storia-e-teoria-economica/
Dal controllo elettronico al “disboscamento” degli umani.
pubblicato il 13 febbraio 2018
«I robot uccideranno un sacco di posti di lavoro, perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine». L’allarme viene da Davos, dove Jack Ma, fondatore e principale azionista del sito di commercio on line Alibaba, ha denunciato il fatto che l’Intelligenza Artificiale è una “minaccia” per gli esseri umani e che presto i robot cancelleranno milioni di posti di lavoro, «perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine». Macchine che, a differenza dei lavoratori umani, non devono essere pagate, non soffrono la stanchezza, la fame o la depressione.
Si tratta dell’ennesimo allarme sui pericoli dell’automazione che proviene da un uomo d’affari e pioniere nel campo delle nuove tecnologie: Ma, come molti nomi illustri prima di lui, si è detto preoccupato per il futuro dell’umanità. «La tecnologia», ha spiegato, «dovrebbe sempre fare qualcosa per potenziare le capacità della gente, non diminuirle».
Continua qui: https://www.interessenazionale.net/blog/robot-ci-sostituiranno-dal-controllo-elettronico-al-disboscamento-degli-umani
PANORAMA INTERNAZIONALE
Migranti, la rotta per l’Italia passa dalla Bosnia
25 luglio, 2018 – Giovanni Masini
Da Sarajevo.
“Milano, Milano!” I ragazzi pachistani lo gridano quasi in coro, alzando il dito come volessero assicurarsi un posto sul treno dei desideri che conduce al capoluogo lombardo. Seduti sui binari nella deserta stazione ferroviaria di Sarajevo, progettano il proprio viaggio.
Bilal ha 17 anni e occhi chiari che spiccano sotto le sopracciglia folte e scure. Con una traccia d’acne adolescenziale che ancora gli fiorisce sul viso, parla un inglese più che discreto appreso in una scuola di Karachi. Con due dozzine di altri ragazzi viaggia solo, alla ricerca della via migliore per entrare nel nostro Paese.
Hanno attraversato l’Afghanistan e l’Iran, poi le montagne della Turchia e sono arrivati fino ad Istanbul. Di qui in Grecia, al porto di Patrasso dove per mesi hanno tentato di infilarsi nei container imbarcati per l’Italia. A metà maggio però la polizia ellenica ha sgomberato gli accampamenti irregolari di migranti dopo la morte di un ragazzo afghano, scomparso in circostanze ancora da chiarire.
Da allora quel che resta della rotta balcanica – che dopo il 2016 era stata quasi sigillata grazie all’accordo fra Turchia ed Unione Europea – si è spostata dai Balcani orientali a quelli occidentali. Dalla direttrice Grecia-Macedonia-Serbia-Ungheria a quella Grecia-Albania-Montenegro-Bosnia-Croazia, considerata (e non a torto) assai più permeabile. Già a febbraio il governo bosniaco segnalava un aumento del 700% degli ingressi rispetto alle rilevazioni precedenti.
Continua qui: http://www.occhidellaguerra.it/migranti-la-rotta-litalia-passa-dalla-bosnia/
POLITICA
George Soros, il lobbista d’Europa
La sua Open Society ha condizionato l’attuale Parlamento europeo grazie a 226 eurodeputati
di Redazione – Venerdì, 27 luglio 2018
Chi è il più importante lobbista di Bruxelles? George Soros, il finanziere americano. Che con la sua Open Society tocca direttamente i settori vitali dell’Ue. Questo progetto, dotato di ben 18 miliardi di dollari, ha contribuito a finanziare alcune Ong (organizzazioni non governative) e le loro navi, impegnate fino a poco tempo fa nelle vicinanze delle coste della Libia a farsi consegnare i migranti direttamente dagli scafisti per portarli in Italia. Un andazzo a cui la chiusura dei porti italiani da parte del governo gialloverde ha posto fine, per il momento.
La Open society, scrive Italia Oggi, che si definisce ente filantropico, non si occupa soltanto di migranti. Sulla home page del suo sito sono indicati, con encomiabile trasparenza, i vari settori nei quali si è impegnata nel 2017, spendendo 940,7 milioni di dollari.
La fetta maggiore è andata alla
pratica democratica e diritti umani (28%),
seguita da: governance e progresso economico (17%),
Continua qui: http://www.affaritaliani.it/economia/george-soros-il-lobbista-d-europa-552952.html
CHI FARA’ OPPOSIZIONE A SALVINI E DI MAIO? I GIUDICI!
RENZI E BERLUSCONI SONO CONVINTI CHE IL GOVERNO GIALLOVERDE ANDRA’ IN TILT SULLA LEGGE DI STABILITA’ O, PEGGIO, POSSA CADERE PER VIA GIUDIZIARIA – LA SPERANZA E’ CHE I LEGHISTI ALLA LUNGA NON REGGANO LA VICENDA DEI 49 MILIONI DI EURO DA RESTITUIRE – E POI CI SONO QUELLE PAROLE DI SOROS SU SALVINI…
Marco Antonellis per Dagospia – 30 LUGLIO 2018
Partito Democratico e Forza Italia, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi non ne fanno mistero: sono pronti per l’autunno. Renzi e Berlusconi vivono di certezze, per loro Lega e 5 Stelle romperanno sulla manovra, non hanno alcun dubbio: “Il ciclo del governo Di Maio-Salvini durerà meno del mio” racconta ai fedelissimi Matteo Renzi. “Dobbiamo farci trovare pronti: toccherà di nuovo a noi e molto prima del previsto”.
Praticamente le stesse cose dette da Silvio Berlusconi qualche giorno prima: “La bolla del consenso che oggi accompagna i partiti di governo si sgonfierà velocemente, la politica ricomincerà a correre nel giro di alcuni mesi, questo governo può finire presto” aveva detto Silvione parlando ai suoi parlamentari.
Per i due capi dell’opposizione, dunque è solo questione di tempo. Il redde rationem sarà dopo l’estate sulla legge di bilancio, è li che a detta di molti tutte le contraddizioni esploderanno e verrà fuori con chiarezza l’incompatibilità tra i vincoli di bilancio controllati con austerità dal ministro Giovanni Tria e, a norma di costituzione, dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e la propaganda politica di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, questi ultimi con la necessità di portare a casa le enormi e costosissime promesse elettorali, dal reddito di cittadinanza alla flat tax.
Continua qui: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/chi-fara-rsquo-opposizione-salvini-maio-giudici-renzi-179893.htm
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