Il misterioso silenzio dell’effervescente inquilino del Colle sulla ribellione dei militari italiani
Manlio Lo Presti – 29 aprile 2019
L’atteggiamento defilato dell’inquilino del Colle sul comportamento di stampo sudamericano delle nostre Forze Armate nei confronti dell’attuale Governo è stato ignorato quasi del tutto dal nostro sistema informativo.
Silenzio totale da parte dei soliti periodici schierati con il fronte DEM-neomaccartista-antinfa-quadrisex. Ma ormai simili scorrettezze di questo schieramento non fanno più notizia a causa della loro ossessiva ripetitività e nessuno dei giornalisti risponde di persona per il proprio atteggiamento servile e apertamente disinformativo!
Nonostante la cappa di censura totalitaria, qualcuno/a ha il coraggio e l’onestà di informare che le FF.AA. si sono apertamente ribellate alla richiesta di un ministro del Governo attuale.
Ammesso che le motivazioni di tale dissenso possano essere verosimili, sia pure costruite su una burocratica e formalissima concezione mansionaria delle rispettive funzioni piuttosto che informarsi ad un costruttivo desiderio di cooperazione fra funzioni sia pure non codificate da tonnellate di leggi e leggine, rimane il fatto che la levata di scudi in pieno stile sudamericano golpista è passata sopra la testa del preclaro abitatore del Colle che si è trovato di fronte al fatto compiuto e scavalcato frontalmente nella sua qualità di capo supremo delle Forze Armate (art. 87 Costituzione – https://www.quirinale.it/page/csd).
Va quindi detto che la mancata reazione del Quirinale di fronte ad uno “sgarro” simile non si sarebbe MAI verificata con Pertini né tantomeno con Cossiga, assoluto esperto di faccende militari e ancora di più di questioni spionistiche e affini! Con questi presidenti dalla schiena dritta, l’esercito sarebbe andato a riferire PRIORITARIAMENTE al loro Comandante supremo le loro rimostranze. Poi il presidente avrebbe deciso, e non l’esercito di sua iniziativa, OLTREPASSANDO LE COMPETENZE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
La questione gerarchica vilipesa e sconfessata non è di poco conto!
Si tratta di un segnale di morte per la nostra democrazia caro effervescente inquilino del Colle!!!!
Ma tant’è, l’attuale felpatissimo abitatore del Colle tace, non emette suono di fronte ad un simile gesto di altissima pericolosità eversiva in quanto costituisce un utile precedente – se non stroncato e censurato all’origine – per altre ribellioni che potranno essere organizzate per spallare l’attuale Governo che deve essere sterminato ad ogni costo da coloro che demonizzano gli italiani schifosi, fascisti e subumani “che-non-hanno-votato-nel-modo-giusto!
Ritenendo l’attuale abitatore del Colle un esperto manovriere di procedure di Palazzo e un avvedutissimo tattico, sorge l’inquietante sospetto che la mancata censura e destituzione di tutti i generali che si sono ribellati non sia una “svista”.
Cosa si nasconde dietro tale non casuale inerzia, mentre sulle questioni dell’accoglienza, dell’immigrazionismo, del rispetto acritico e servile alle direttive dell’UE e delle politiche quadrisex LGBT il ridetto uomo del monte sfodera una acribia chirurgica, notarile e martellante???
Perché i giornaloni pagati dal DEEP STATE DE’ NOANTRI non ne hanno dato la giusta rilevanza antidemocratica, a severo monito che il nostro martoriato Paese sta affondando in una pericolosissima deriva di stampo sudamericano?
P.Q.M.
La permanenza del silenzio significherà la presenza di un’altra strategia aggiuntiva oltre a quelle in atto per attivare una congiura di Palazzo per sterminare questo governo e far arrivare l’ennesimo “tecnico” gradito ai poteri forti europei che non hanno ancora finito di spolparci, per farci diventare una landa desertica che diventerà il campo di raccolta razziale di tutta l’europa …
La permanenza di questo silenzio su tale materia delicata quale è l’obbedienza incondizionata dell’esercito al suo presidente, senza scavalcarlo, è il segnale che la regia del nostro immediato destino è a diretta e conclamata gestione degli apparati spionistici anglo-franco-tedeschi-USA
Messaggio anche e soprattutto a coloro che
– come diceva Gramsci –
fanno finta di niente:
siamo veramente nei guai.
Ho il funesto timore che ne riparleremo molto molto presto …