PREVISIONI DISASTROSE SULL’ITALIA DIMENTICATA DALL’UE

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/dublino-regolamento-cosa-prevede-la-riforma-che-non-piace-a-salvini

PREVISIONI DISASTROSE SULL’ITALIA DIMENTICATA DALL’UE

di Ruggiero Capone – 3 LUGLIO 2019

 

Da destra a sinistra (dalla Lega al Pd) tutti sono convinti si possano cambiare le regole sulla distribuzione dei migranti.

La Convenzione di Dublino è il documento che determina la competenza all’asilo dei cittadini extraeuropei: è un “trattato internazionale multilaterale”, siglato quasi trent’anni fa. La caratteristica di questo tipo di trattati è la robusta e rigida impalcatura, che non permette ad un singolo stato (l’Italia per esempio) di pretendere vengano cambiate le regole. Pretendere di cambiare il trattato di Dublino è impresa ardua quanto cambiare le regole monetarie che sottendono l’Euro.

Nessuno stato dell’Ue voterebbe mai con l’Italia, nemmeno gli stati del gruppo di Visegrád: perché accontentare l’Italia significherebbe accettare la ripartizione dei migranti e, soprattutto, stracciare tutti gli accordi presi dai governi italiani in ambito Ue. Questi ultimi recitano chiaramente che l’Italia si fa completamente carico degli extracomunitari che hanno avuto accesso all’Unione europea tramite il confine italiano.

Nello specifico, questi accordi vennero raggiunti dai Governi Monti sino a quello guidato da Gentiloni, impegnando come contropartita che Germania e Olanda non imponessero il fallimento dell’Italia presso una corte europea.

In pratica dopo il 2012, ed in forza della Convenzione di Dublino, l’Italia ha preso il ruolo che era della Libia di Gheddafi: campo profughi e centro accoglienza dell’Ue. Il sottrarsi dell’Italia a quest’impegno europeo ed internazionale comporterebbe secondo Germania, Danimarca, Francia e Olanda che vengano comminate durissime sanzioni, sino ad imporre drasticamente il fallimento dello Stato italiano. Di fatto l’Italia è nell’angolo, in trappola, e da circa un decennio.

 

Circa un anno fa, la testata della Svizzera tedesca Die Weltwoche pubblicava l’intervista a Stephen Smith (forse il più autorevole antropologo americano, professore di “studi sull’Africa” presso l’Università Duke in North Carolina).

Da un calcolo di matematica applicata alla demografia emergerebbe che il numero di africani che vivono in Italia potrebbe raggiungere i 200 milioni entro un decennio: Stephen Smith tiene conto anche del fatto che l’Italia è Europa, quindi rimanendo in Italia sarebbero da considerare in Ue, anche non potendo valicare i confini alpini. La stima si basa anche su un confronto della migrazione dei messicani

Continua qui:

http://www.opinione.it/editoriali/2019/07/03/ruggiero-capone_lega-pd-distribuzione-migranti-convenzione-dublino-ue-visegr%C3%A1d-libia-gheddafi-campo-profughi-stephen-smith/