Il calice alchemico e la Porta da oltrepassare
Manlio Lo Presti – 4 marzo 2020
La raccolta Poesie Alchemiche di Manlio Dalmasso contiene 54 liriche che iniziano emblematicamente con una intitolata La Porta che è il Limes fra due mondi che comunicano messaggi comprensibili ai pochi che si assumono la fatica e il piacere di capirli. Altri autori antichi l’hanno chiamata la Porta senza porta. La visione del mondo esterno, ritenuto reale, ci impedisce di attraversarla!
Il primo messaggio evidenzia che la Verità si manifesta dopo un lungo periodo di decantazione e di comprensione.
La Verità non è democratica per il fatto che è raggiunta da pochi seriamente interessati alla comprensione del messaggio alchemico.
I versi appaiono falsamente didattici e semplici. Si tratta di riflessioni maturate spesso in silenzio e in dialogo con il Maestro di riferimento che solitamente accompagna l’allievo nel cammino verso la trasformazione di sé.
Alchimia è solamente la trasformazione di sé in Altro da sé, attraverso il lavoro su sé stessi e sulla Materia.
Perché questo cammino abbia efficacia, colui che inizia il percorso deve prioritariamente mutare radicalmente la propria vita interiore per imparare ad imparare di nuovo.
Le poesie ripercorrono il viaggio attraverso punti fermi da raggiungere attraverso i simboli della porta, della bellezza, della torre, della sabbia e del libro che è l’immancabile sostegno di ogni itinerario spirituale. Il libro non è il punto di arrivo che è la vera scommessa che abbiamo verso sé stessi.
Il linguaggio delle 54 poesie è lineare, induce alla riflessione. L’Autore formula versi di una quiete che ci circonda e ci parla solo se vogliamo ascoltare, e questa predisposizione è possibile nel silenzio, fuori dalla prigionia della fretta, del qui-e-ora.
L’Alchimia è quindi libertà, libertà dai condizionamenti della mente, libertà dalle costruzioni prefabbricate, libertà persino da sé stessi.
Nei versi della poesia LA PERFEZIONE l’Alchimia è un lieto disordine, una disarmonia prestabilita dove trovare messaggi che si nascondono per essere cercati.
L’Alchimia non è il tempo lineare che conosciamo. Induce il cercatore a porsi la domanda essenziale che appare nella poesia ISTANTI: Dimmi, tu sai cos’è?
Il poeta-alchimista Manlio Dalmasso lascia la porta socchiusa. Una porta che non è aperta per tutti. Vi si accede con l’impegno e la volontà di trasformare la propria mente, di far diventare il proprio io il calice della Verità raggiunta, percepita, apprezzata solo dopo aver affrontato un processo di riflessione, di trasformazione, di decantazione e di stasi liberatoria in altre vesti.
Suggerisco di portare con sé questo piccolo e prezioso volumetto, di leggerlo e ri-leggerlo mentre si viaggia, mentre si sta in sala d’attesa, mentre si cammina.
È un regalo che ci facciamo rendendo prezioso e utile il nostro tempo interiore …
Manlio Dalmasso, Poesie Alchemiche. Raccolta zero, Tipheret, 2019, pag. 88, € 10,00