NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI
9 MARZO 2020
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Proviamo a domandarci:
“Che cosa ci interessa nelle manifestazioni psicologiche degli uomini?”
Non ritenere così ovvio che queste reazioni verbali ci debbano interessare.
LUDWIG WITTGENSTEIN, Osservazioni sulla filosofia della psicologia, Adelphi, 1990, pag. 39
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Precisazioni
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SOMMARIO
L’urlo crescente e la rabbia della popolazione esclusa e sottomessa
SCRITTO TANTO TEMPO FA, MA COME FOSSE IERI PROFEZIE SINISTRE
TAGLIO DEI PARLAMENTARI E VITTORIA DELLA P2
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
DALLE CESSIONI DI SOVRANITÀ ALLE CESSIONI DELLA LIBERTÀ-UNA CRISI PIANIFICATA A TAVOLINO?
30mila soldati dagli Usa in Europa senza mascherina
Vaticano, il segreto dell’obelisco in piazza San Pietro che in pochi conoscono
Tranquilli, alla fine Vaccinator ci salverà
Appello ai liberi e forti
Il nemico invisibile che ha messo in ginocchio l’Italia
DIEGO FUSARO: 20.000 soldati USA stanno sbarcando in Europa. Cosa ci stanno nascondendo?
Soros senza freni: “La Turchia sta facendo del bene per i migranti siriani”
QUANDO LA VITA È UN COROLLARIO FILOSOFICO
Eugenio Borgna Psichiatra “gentile” contro l’arroganza del dolore mentale
Coronavirus, l’esperto americano di bioterrorismo: “Creato in laboratorio, è un’arma da guerra biologica”
TRA MES E VIRUS: ECCO LA CORONA D’AQUISGRANA
OMS “L’ITALIA È IL BANCO DI PROVA DEL CORONAVIRUS”. Quando il complottismo ha ragione
Coronavirus e i danni incalcolabili dell’industria della paura
Conto corrente online: soldi in banca non sono tuoi, ecco perché
Dallo Stato sociale allo stato penale: In Italia abbiamo più poliziotti che medici
Coronavirus e crisi dei migranti: ma il Parlamento Ue si balocca con Greta
DIEGO FUSARO: Vi svelo chi vuole l’immigrazione di massa [Matrix]
LA VERITÀ È CHE NON SANNO NEMMENO DI COSA STANNO PARLANDO
La rivincita degli ‘useless’
Putin scarica Bin Salman per avviare una guerra nell’industria petrolifera americana dello scisto
Argentina, scoperti i nomi di 12mila nazisti e centinaia di conti correnti: “Contengono denaro saccheggiato agli ebrei”
Stati di ordinaria emergenza
Allarmismo, stato d’eccezione, eterogenesi della democrazia e tanatopolitica: la sperimentazione con il Covid19
Basta lezioni da francesi e tedeschi
Truffe coronavirus: come difendersi dal malware
Coronavirus, intervista al dott. Stefano Montanari
Coronavirus, la virologa Capua: “Ci sarà sciame virale. Sorprese imprevedibili”
“LA TESI”, IL DOCU-FILM CHE RISTABILISCE LA VERITÀ SU CRAXI
Dai “contenitori dell’ira” ai “contenitori di potere”
Le Pandemie del Novecento e il Coronavirus.
EDITORIALE
L’urlo crescente e la rabbia della popolazione esclusa e sottomessa
Il liberismo cattocomunista usa la sorveglianza elettronica, la stagione delle bombe e eutanasia di massa per contenere le prossime rivolte per le strade
Manlio Lo Presti – 9 marzo 2020
Da tempo, ci stanno rifilando alla chetichella la notizia dell’utilizzo titanico della sorveglianza capillare nelle strade, aeroporti, piazze, uffici pubblici, negozi, centri commerciali, ospedali, cinema, bar. Questo immenso spiegamento di telecamere a centinaia di migliaia ovunque, è definito con la felice espressione: CAPITALISMO DI SORVEGLIANZA.
Questa struttura tentacolare osserva, controlla e registra tutto, riesce a vedere persino il quadrante degli orologi da polso. Ascolta tutto dentro le case con i recenti dispositivi a comando di voce, con i televisori smart, con i cellulari, con le auto a guida elettronica e con la vibrazione dell’acqua dentro i bicchieri durante una conversazione, ma – quando è necessario – non vede gli sbarchi di migliaia di migranti-paganti-votanti con piccoli natanti rovesciarsi sulle coste italiane!
La diffusione della globotica liberista (1) sarà fronteggiata, controllata e repressa con:
- disoccupazione oltre ogni immaginazione fomentando tensioni che devono essere represse con la vigilanza, la psicolopolizia antifa quadrisex globalista,
- le vaccinazioni di massa con le pandemie pilotate ad orologeria e divampate solo negli Stati canaglia che casualmente stanno sulle gonadi all’impero tecnetronico dollaristico USA!!!
- l’eutanasia di massa finanziata dalle banche ed assicurazioni che hanno in pancia migliaia di polizze previdenziali!
- Sbarchi ripetuti e massicci di MIGRANTI-PAGANTI-VOTANTI da utilizzare per la demolizione degli stati sociali che impediscono la schiavizzazione totalitaria della popolazione che deve ACCETTARE PAGHE DA 2 EURO L’ORA,
- Parificazione dei diritti dei migranti con quelli degli italiani CHE TALI DIRITTI HANNO CONQUISTATO CON OLTRE 50 ANNI DI SACRIFICI E DI LAVORO, con il particolare che i ridetti MIGRANTI-PAGANTI-VOTANTI non hanno in precedenza fatto nulla per meritarsi tale parificazione. Tale decisione aumenterà gli sbarchi. E sapete qual è lo scopo di questa operazione? Quella di far saltare l’INPS, ridurre del 50% le pensioni per far morire di stenti almeno 10.000.000 di pensionati da rimpiazzare con neo-schiavi votanti cattocomunismo.
- Intromissione crescente di lemmi pseudo-inglesi nella lingua italiana per la sua veloce dissoluzione mirante alla eliminazione della identità culturale e nazione
- Scuole di ogni grado CHE NON DEVONO INSEGNARE NULLA: infatti, oltre il 50% non è più capace di COMPRENDERE IL CONTENUTO DI UN TESTO, peraltro letto con difficoltà …
L’ottavo principio de LE DIECI REGOLE DEL POTERE di Noam Chomsky (2) riporta una minuziosa descrizione dei meccanismi di controllo, di emarginazione, di esclusione e di repressione degli umani che osassero ribellarsi, sottoponendo costoro ad un forzato percorso di “rieducazione politica” in apposite istituzione e/o campi di raccolta, come affermato – senza avere critiche di istigazione all’odio dalla Commissione Segre, dall’Anpi, dalla Murgia, dalla Boldrini, dalla Litizzetto, da Saviano, da Riotta, da Gramellini, da Rampini, da Gruber, da Lerner e loro molteplici corifei – dal giornalista Padellaro in alcune delle 20-25 trasmissioni politiche delle reti-unificate-di-terra-di-mare-di-aria, affermando il principio che le masse ignoranti, demmerda, che non hanno votato cattocomunista devono “essere rieducate”, con l’approvazione del filosofo-psicologo Galimberti. (3)
Adesso penso che sia più comprensibile la infernale sincronicità dello sdoganamento della eutanasia di massa con la diffusione della videosorveglianza totalitaria e ubiquitaria e la “casuale” esplosione del c.d. coronavirus con il quale lo stato italiano guidato da una classe politica interamente sotto ricatto frontale diretto ed individuale che ha instaurato lo STATO D’EMERGENZA SENZA AUTORIZZARLO GRAZIE A QUESTO EVENTO PILOTATO IN MANIERA ECCELLENTE dai soliti strapagatissimi tecnici della sovversione sociale. Un governo totalmente commissariato da un pretoriano dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, tale Walter Ricciardi.
Un signor nessuno che però detta riga per riga quello che l’attuale governo di ricattati deve fare, dire, attuare e non certo nell’interesse della popolazione italiana e dell’economia nazionale che può beatamente andare a marcire, con il giubilo di francia, germania e inghilterra sebbene la regia sia degli USA che vogliono far saltare la UE non si è sottomessa interamente e militarmente ai diktat nordamericani, soprattutto nei rapporti con Turchia, Cina e Russia!
Altro sistema di disboscamento degli umani con età superiore ai 70 anni sarà quello della loro eliminazione farmaceutica con l’assunzione di un crescendo di farmaci dalla etichetta anonima presenti sui comodini dei degenti che da tempo sono cavie ignare e gratuite per la sperimentazione di farmaci dei colossi industriali del settore! Poiché da sempre i mezzi sono sempre inferiori ai fini da raggiungere, lee sale di rianimazione son poche e saranno i medici a stabilire le precedenze per il loro uso mettendo in coda gli ultrasettantenni. Passa dalla finestra la ignobile pratica selettiva eugenetica praticata dai sanitari inglesi quando staccano la spina nel caso che le cure di un paziente “costassero troppo”.
Il mercato vince sulla morte e la sopravvivenza perché tale selezione
tra la spazzatura sociale (vecchi, pensionati, lungodegenti, ecc.)
sarà esercitata dai medici ANCHE CONTRO IL PARERE DELLA FAMIGLIA SPODESTATA PURE DI QUESTO DIRITTO!
“Riassumendo” – secondo lo slogan la famosa grappa – la demolizione della ex-italia si sta attuando senza alcun tentativo di opposizione, soprattutto da parte di questa classe politica formata da una gang di cocainomani, ricattati, pedofili, antropofagi (numerosi i “festini” nelle ville fuori città dove i convenuti, con incarichi di rilievo, sono poi filmati e conseguentemente ricattati duramente) che dovrebbe avere il compito di tutelare gli interessi italiani nel mondo.
[non ridete, per favore …]
P.Q.M.
Il nostro Paese dovrà rapidamente neutralizzare queste operazioni ostili con concretezza e velocità, soprattutto evitando di farci intrappolare il 16 marzo nel tritacarne del MES ed evitare di accettare il ricatto di stampo globalista cattocomunista della contropartita immigrazionista senza limiti in cambio di un eventuale pacchetto di aiuti per il riavvio e il risanamento italiano.
Non credo questa reazione sarà possibile con questa cricca corrotta e ricattata. Temo reazioni di massa sempre più violente che il potere cercherà di sedare con il ritorno di una NUOVA STAGIONE DELLE BOMBE, vers. 65.15.7.3.0 con migliaia di morti per le strade, scuole, metropolitane, stadi, centri commerciali.
La colpa sarà data a sedicenti gruppi populisti …
- La regia sarà affidata all’ennesimo SUPEPRETORIANO-SUPETECNICO-NON-ELETTO-FATE-PRESTO
- La produzione è nordamericana,
- Il casting sarà eseguito dalla A.T.I. (associazione temporanea di imprese) NATO-CIA-NSA-FIVE EYES -ONU-CASCHI BIANCHI
- I luoghi del genocidio sono di fatto tutti gli Stati che gli USA ritengono nemici, cioè 2/3 del pianeta, con almeno 50.000.000 di morti la prima settimana.
- La sceneggiatura curata dall’asse cattocomunista antifa quadrisex immigrazionista Anglofrancotedesco
Ci aspetta un mondo meraviglioso, come aveva cantato il buon Armstrong tanto tempo fa.
Ne riparleremo …
NOTE
1) Richard Baldwin, Rivoluzione globotica, Il Mulino, 2020
2) Noam Chomsky, Le dieci leggi del potere, Ponte alle grazie, 2017, pag. 107 “TENERE A BADA LA PLEBAGLIA”
3) Interessante l’attentissima lettura delle durissime pagine di Ivan Krastev, Gli ultimi giorni dell’unione, Luiss, 2019, pag. 74 e ss
N.b.: Attenzione! Krastev è un LIBERAL, sostenitore della UE e non un populista demmerda …
IN EVIDENZA
SCRITTO TANTO TEMPO FA, MA COME FOSSE IERI PROFEZIE SINISTRE
Sisto Ceci 3 03 2020
Tempo fa ho avuto una discussione animata su FB con un mio ex amico cattocomunista sull’immigrazione selvaggia in Italia. Alle mie contestazioni rispondeva sempre con la stessa frase “Noi italiani, dobbiamo imparare a sparire come popolo “ovviamente dopo 4/5 volte ho chiuso la conversazione e l’ho bannato pensando all’assurdità della sua posizione.
Ora, dopo aver letto e condiviso ieri la notizia sulla concessione decisa dalla Corte Costituzionale giudici Mattarella & Amato , relatore Paolo Grosso, della pensione di invalidità a tutti gli invalidi immigrati, con invalidità contratta anche nei paesi d’origine, con decine di milioni di invalidi africani che possono venire in Italia e rivendicare, dopo 5 anni, la pensione di invalidità, gettando una bomba nucleare nei conti dell’INPS ,questa frase mi è tornata alla mente e ho trovato anche una spiegazione.
Il CATTOCOMUNISMO, oggi al governo in Italia , è una posizione politica che fonde due ideologie: quella CATTOLICA e quella COMUNISTA, ossia una UNIVERSALISTICA, la cattolica, e una INTERNAZIONALISTA, quella comunista cioè ideologie che si ispirano al CONCETTO astratto di UMANITA’, non a quello di ESISTENZA reale di popoli singoli con le loro tradizioni, culture, peculiarità, radici nazionali, per loro tutti i popoli sono uguali , sono solo elementi costitutivi astratti di una astrazione ancora superiore come l’umanità che li AGGREGA e li sintetizza in un corpo unico e indifferenziato, e da questa fusione ogni popolo trae il senso della propria esistenza .
Come le persone sono parte di una classe, per i comunisti, o di una comunità come per i cattolici, non esistono gli individui concreti, AUTONOMI, con le loro caratteristiche peculiari, ma solo numeri di un aggregato più grande in cui la loro esistenza assume significato.
Per loro gli immigrati che arrivano in Italia, in quanto esseri umani che fanno parte dell’umanità, hanno gli stessi diritti, non gli stessi doveri, degli Italiani che da centinaia di anni lavorano per migliorare le sorti di questo disgraziato paese, chi arriva oggi, ha gli stessi diritti economici di chi ha lavorato ininterrottamente per oltre 40 anni, versando tasse e contributi.
A loro, ai Cattocomunisti non interessa se sei nato, cresciuto in Italia e lavori qui da sempre, stai sullo stesso piano, non hai alcuna priorità rispetto a chi arriva non importa da dove e chissà perché appena sbarcato batte i pugni sul tavolo per avere tutto e subito a spese di chi vive, lavora e produce in questo paese.
Del resto,
- il Papa vuole solo nuovi battezzati non importa di quale nazionalità siano, per proseguire nella corsa al primato mondiale nel numero dei credenti con l’Islam,
- ai comunisti del PD interessano solo i voti non importa di quale nazionalità siano i votanti, già alle primarie questo fatto è evidentissimo.
Il popolo italiano per i cattocomunisti è solo un serbatoio elettorale,
se viene sostituito da altri serbatoi in cui è addirittura più facile attingere,
ben vengano da ogni parte del mondo.
Del resto, dai loro comportamenti, si capisce che
i cattocomunisti hanno già programmato che,
nel giro di qualche decennio, la popolazione italiana
possa essere tranquillamente sostituita con i nuovi arrivati,
e ogni loro decisione già da tempo è indirizzata in tal senso,
basta vedere nella scuola, nella sanità, nell’assegnazione di case, per i sussidi, per le pensioni, per il lavoro,
Ormai sono gli stranieri sempre primi a essere beneficiati a danno dei nostri connazionali che, di fatto, da anni, si ritrovano ad essere cittadini di serie B addirittura in patria e, come diceva il mio amico
“Dobbiamo imparare a sparire come popolo”
i cattocomunisti ci daranno una grossa mano perché questo accada
dato che i voti, da qualsiasi parte provengano, come il denaro, non puzzano.
https://www.facebook.com/100031860510496/posts/224068098665206/
TAGLIO DEI PARLAMENTARI E VITTORIA DELLA P2
28 Febbraio 2020 di Redazione RS Roma
Potrei affermare con semplicità caustica che chi voterà Sì al Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari è un imbecille. La postilla logica dovrebbe consistere in un “andate a studiare” per far comprendere ai più le motivazioni di questo meritato giudizio.
La prima ricerca consigliata – per avere dei riscontri sull’epiteto di imbecillità – avrebbe un impatto devastante. La riforma sul taglio dei parlamentari era uno dei punti fermi del programma della loggia massonica P2 governata dal Maestro Licio Gelli. Quella loggia che puntava allo sfaldamento della Costituzione Repubblicana e alla svolta autoritaria del nostro paese. Un tempo la sola enunciazione della P2 provocava imponenti mobilitazioni delle forze politiche e sociali. Un tempo.
Il percorso che ha portato il programma della P2 ad avere un consenso maggioritario e così trasversale è da ricercare nel processo di esautorazione della politica intesa come rappresentazione dello scontro di classe per portarla alla mera mediazione tra interessi privati in concorrenza tra loro. La narrazione neoliberale sullo Stato/impresa, efficiente, raziocinante, ha convinto gran parte della popolazione sul fatto che la tecnica sia neutrale, mera applicazione di competenze specifiche sottoposte a rigidi parametri di azione.
Per far sì che la tecnica – denominata “buona” Governance – possa agire indisturbata è assolutamente necessario continuare nel processo di verticalizzazione del sistema politico. In sostanza de-legittimare i parlamenti ed escluderli definitivamente dai percorsi decisionali e nel contempo ridurre all’osso il meccanismo di rappresentanza degli interessi popolari. Impedire quindi – servendosi di logiche post-democratiche – che chi si oppone allo status quo possa trovare spazi per organizzarsi politicamente e ricostruirsi in una logica di scontro sociale. Depotenziare quindi i corpi intermedi.
La vittoria della P2 ha radici lontane. Lo sfaldamento della prima repubblica, quella dei partiti popolari e di massa, è stato fatto digerire attraverso la vulgata della moralizzazione e del funzionario efficiente. Ma sottintesa al concetto di efficienza si poteva riscontrare la volontà di condizionare l’attività statale alle logiche d’impresa. Lo Stato nazionale doveva diventare esso stesso un agente privato sottoposto alle logiche della concorrenza.
Il vincolo esterno sovranazionale ha rappresentato il recinto entro il quale l’efficienza doveva essere giudicata nella misura in cui la “buona Governance” avesse pienamente soddisfatto le logiche mercantilistiche dei profitti privati. L’esercito dei “competenti” che hanno sostituito i politici doveva applicare una tecnica – fatta passare per neutra – ispirata al quadro normativo tracciato
Continua qui: https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/17099-ferdinando-pastore-taglio-dei-parlamentari-e-vittoria-della-p2.html
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
Coronavirus. La paura dell’epidemia offre sfogo al panico, e in nome della sicurezza si accettano misure che limitano gravemente la libertà giustificando lo stato d’eccezione
Di fronte alle frenetiche, irrazionali e del tutto immotivate misure di emergenza per una supposta epidemia dovuta al virus corona, occorre partire dalle dichiarazioni del Cnr, secondo le quali “non c’è un’epidemia di Sars-CoV2 in Italia”.
Non solo. Comunque “l’infezione, dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di migliaia di casi, causa sintomi lievi/moderati (una specie di influenza) nell’80-90% dei casi. Nel 10-15% può svilupparsi una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si calcola che solo il 4% dei pazienti richieda ricovero in terapia intensiva”.
Se questa è la situazione reale, perché i media e le autorità si adoperano per diffondere un clima di panico, provocando un vero e proprio stato di eccezione, con gravi limitazioni dei movimenti e una sospensione del normale funzionamento delle condizioni di vita e di lavoro in intere regioni?
Due fattori possono concorrere a spiegare un comportamento così sproporzionato.
Innanzitutto, si manifesta ancora una volta la tendenza crescente a usare lo stato di eccezione come paradigma normale di governo. Il decreto-legge subito approvato dal governo “per ragioni di igiene e di sicurezza pubblica” si risolve infatti in una vera e propria militarizzazione “dei comuni e delle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio di virus”.
Una formula cosi vaga e indeterminata permetterà di estendere rapidamente lo stato di eccezione in tutte le
Continua qui: https://ilmanifesto.it/lo-stato-deccezione-provocato-da-unemergenza-immotivata/
DALLE CESSIONI DI SOVRANITÀ ALLE CESSIONI DELLA LIBERTÀ-UNA CRISI PIANIFICATA A TAVOLINO?
di Luciano Lago – 5 MARZO 2020
Non è più possibile fare finta di niente e non accorgersi di quello che le centrali di potere transnazionale stanno preparando per la disgraziata Italia, divenuta in breve tempo la pecora nera appestata dell’Europa.
La crisi delle epidemia del Coronavirus sembra l’occasione che l’élite finanziaria stava aspettando per commissariare l’Italia ed imporre tutte quelle misure che in situazione normale sarebbe stato difficile imporre.
Ritorna all’orecchio il detto di Mario Monti “Abbiamo bisogno delle crisi per arrivare alle cessioni di sovranità”.
Era esattamente quello che aspettavano i signori della élite finanziaria con la differenza che oggi, dalle cessioni di sovranità si sta rapidamente passando alle cessioni di libertà, quella libertà personale che viene attentamente limitata dagli ultimi decreti di emergenza emanati dal governo: chiuse le scuole, le università, rinviate le udienze nei Tribunali, bloccate le manifestazioni pubbliche, abolite le manifestazioni sportive, culturali, musicali e ricreative. Limitazioni nei locali pubblici, chiusi i cinema, i teatri, vietato riunirsi in gruppo e mantenere distanze di sicurezza, sconsigliato uscire agli anziani, vietati i concerti, le partite, ovviamente vietati gli assembramenti non autorizzati, vietate le manifestazioni sindacali, mancherebbe solo il divieto di criticare il potere, la UE, il Governo, la Magistratura e l’autorità pubblica che ci sorveglia e lavora “per il nostro bene” naturalmente.
A fronte di questi divieti il governo a guida PD M5, ormai ombra di se stesso, opera e agisce in stretto collegamento con i poteri transnazionali di Bruxelles, di Washington, della NATO e della BCE di Francoforte.
Ci promettono provvedimenti economici di alleggerimento o rinvio delle scadenze fiscali, di interventi per assistenza sanitaria e ospedaliera, di distribuzione mascherine e presidi sanitari, disinfezione di locali pubblici ma, d’altra parte, si raccomanda di rispettare le norme e non dispensare critiche alle autorità che hanno preso i provvedimenti.
Dopo il “bastone” annunciato, il premier Conte (non eletto da nessuno) promette la “carota” sotto forma di “flessibilità” di bilancio che la Commissione Europea sicuramente ci riconoscerà per qualche manciata di miliardi per gli interventi
Continua qui: https://www.controinformazione.info/dalle-cessioni-di-sovranita-alle-cessioni-della-liberta-una-crisi-pianificata-a-tavolino/
30mila soldati dagli Usa in Europa senza mascherina
L’Arte della guerra. I militari americani che «si spargeranno attraverso la regione europea» sono esentati dalle norme preventive sul Coronavirus che invece valgono per i civili. Basta l’assicurazione data dallo US Army Europe
EDIZIONE DEL03.03.2020
PUBBLICATO2.3.2020, 23:59
Gli Stati uniti hanno alzato l’allerta Coronavirus per l’Italia a livello 3 («evitare viaggi non essenziali»), portandolo a 4 per Lombardia e Veneto («non viaggiare»), lo stesso che per la Cina. Le American Airlines e le Delta Air Lines hanno sospeso tutti i voli tra New York e Milano. I cittadini Usa che vanno in Germania, Polonia e altri paesi europei, a livello 2 di allerta, devono «adottare accresciute precauzioni».
C’è però una categoria di cittadini Usa esentata da tali norme: i 20.000 soldati che cominciano ad arrivare dagli Stati uniti in porti e aeroporti europei per l’esercitazione Defender Europe 20 (Difensore dell’Europa 2020), il più grande spiegamento di truppe Usa in Europa degli ultimi 25 anni. Compresi quelli già presenti, vi parteciperanno in aprile e maggio circa 30.000 soldati Usa, affiancati da 7.000 di 17 paesi membri e partner della Nato, tra cui l’Italia.
La prima unità corazzata è arrivata dal porto di Savannah negli Usa a quello di Bremerhaven in Germania. Complessivamente arrivano dagli Usa in 6 porti europei (in Belgio, Olanda, Germania, Lettonia, Estonia) 20.000 pezzi di equipaggiamento militare. Altri 13.000 pezzi sono forniti dai depositi pre-posizionati dallo US Army Europe (Esercito Usa in Europa), principalmente in Germania, Olanda e Belgio.
Tali operazioni, informa lo US Army Europe, «richiedono la partecipazione di decine di migliaia di militari e civili di molte nazioni».
Arriva allo stesso tempo dagli Usa in 7 aeroporti europei il grosso del contingente dei 20.000 soldati. Tra questi 6.000 della Guardia Nazionale provenienti da 15 Stati: Arizona, Florida, Montana, New York, Virginia e altri. All’inizio dell’esercitazione in aprile – comunica lo US Army Europe – i 30.000 soldati Usa «si spargeranno attraverso la regione europea» per «proteggere l’Europa da qualsiasi potenziale minaccia», con chiaro riferimento alla «minaccia russa».
Il generale Tod Wolters – che comanda le forze Usa in Europa e allo stesso tempo
Continua qui: https://ilmanifesto.it/30mila-soldati-dagli-usa-in-europa-senza-mascherina/
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
Vaticano, il segreto dell’obelisco in piazza San Pietro che in pochi conoscono
L’obelisco egizio in Piazza San Pietro è secondo per grandezza solo a quello che si trova al Laterano.
Il blocco di granito rosso è alto più di 33 metri, compreso il basamento, e pesa 330 tonnellate. L’antico monumento si trova nella piazza, per volere di Papa Sisto V, dal 1586. Viene spontaneo chiedersi: come mai un obelisco egizio si trova a Roma?
E com’è stato possibile trasportarlo fino a lì? Nel 30 a.C. Ottaviano conquistò
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Tranquilli, alla fine Vaccinator ci salverà
Rosanna 7 Marzo 2020 , 11:07 Pandemia, Sorveglianza di massa, Tecnologia No Comments 4,654 Viste
comedonchisciotte.org
Molti esperti sostengono che la paura del Coronavirus sia esagerata, però nei giorni scorsi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che il tasso di mortalità dal Wuhan Coronavirus (noto come CoVid-19) è del 3,4% a livello globale. L’influenza spagnola del 1918 – che uccise decine di milioni di persone – aveva un tasso di mortalità più basso, stimato dall’OMS tra il 2/3%. Per consolarci allora potremmo chiederci se il Coronavirus possa essere forse meno contagioso della spagnola … ma sfortunatamente sembra esserlo addirittura di più.
Il CDRAP (Center for Infectious Disease Research and Policy) sostiene che il nuovo coronavirus ha un valore R0 di 2,2, il che significa che ogni paziente potrebbe infettare più di altre 2 persone. Se la stima fosse accertata renderebbe il CoVid-19 più contagioso del virus pandemico del 1918, che aveva un R0 di 1,80.
L’OMS aggiunge anche che il valore R0 del Coronavirus in Cina era inizialmente compreso tra 2/2,5, ma gli scienziati del Los Alamos National Laboratory hanno affermato che in realtà è tra 4,7/6,6 (anche se quel numero scende tra 2,3/3 dopo le quarantene).
Purtroppo, però non abbiamo ancora i dati necessari di cui abbiamo bisogno per determinare quanto sia letale. I dati sulla mortalità non sono chiari e c’è un dibattito ancora aperto al riguardo.
Potremmo anche aggiungere che finora il CoVid-19 sembra essere letale soprattutto per gli anziani, e in particolare per quelli che accusano patologie complesse e pregresse, al contrario invece della spagnola che aveva ucciso molte persone giovani e sane. Sembra quasi che il virus sia stato studiato apposta per eliminare i più vecchi e i più malati dalla faccia della terra. Del resto lo stesso Michael Bloomberg ha detto qualche tempo fa che gli ultranovantenni non andrebbero curati, ma lasciati semplicemente morire.
VIDEO QUI: https://youtu.be/_c1YKpsz7m4
Se poi navighiamo in acque profonde, scopriamo curiosità sorprendenti. Questo
Continua qui: https://comedonchisciotte.org/tranquilli-alla-fine-vaccinator-ci-salvera/
BELPAESE DA SALVARE
Appello ai liberi e forti
8 Marzo, 2020 posted by Francesco Carraro
C’è una emergenza peggiore del Coronavirus e non ce ne siamo ancora accorti. È un’emergenza in corso da lustri, e macina ogni anno vittime più numerose. Un’emergenza così “emergente” e chiara e monumentale da non essere “vista” quasi da nessuno. È un po’ come la presenza demoniaca di certe case infestate. Gli abitanti lo sanno che c’è, lo “sentono”, ma fingono il contrario: cantilenano fole ai bambini per farli dormire la notte, raccontano menzogne a se stessi per tirare avanti di giorno. E, intanto, si industriano a riverire la maligna entità tributandole – con maniacale ossessione, con i riti dovuti e con i tic appresi – i sacrifici ad essa graditi.
Viviamo in un paese contagiato o in un paese “maledetto”? I protagonisti dell’informazione rispondono sempre alla prima domanda, ma non osano porsi la seconda. Forse perché una è realtà auto-evidente, ma dicibile, l’altra è verità altrettanto palese, ma indicibile. E perciò non è ammessa da nessuno: sottaciuta, bisbigliata sottovoce, occultata al popolo ignavo o dormiente. Ogni tanto, però, accade un fatto così luminoso da ridare la vista ai “ciechi”; un fatto in grado di convertire anche gli scettici sulla loro personale via di Damasco. Un fatto tale da indurre tutti i cittadini di uno Stato “posseduto” a risvegliare la propria coscienza sopita e a battere un colpo di dignità patria.
E quel fatto è il nostro primo ministro Giuseppe Conte in televisione, più o meno a reti unificate, il quale – dinanzi a un’annunciata catastrofe sanitaria – chiede il “permesso” all’Entità di ottenere le risorse per salvare la vita agli italiani. Servono più medici, più letti, più infermieri, più ospedali, più strumenti, più dottori, più soldi, annuncia. Servono misure straordinarie per sostenere le attività economiche e professionali addosso alle quali si rovescerà, tra qualche mese, lo tsunami di una crisi devastante. Ciò premesso, il nostro
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Il nemico invisibile che ha messo in ginocchio l’Italia
Jacopo Brogi 7 Marzo 2020
comedonchisciotte.org
Un nemico invisibile ha invaso le nostre case, fermato la nostra economia e isolato un Paese intero che si sta spegnendo nel silenzio irreale delle città deserte. Il pericolo ha come bloccato le nostre menti. Per decreto si vieta ogni tipo di riunione pubblica e privata, ogni manifestazione, pure le più umane: abbracci e strette di mano.
La seconda potenza manifatturiera del Continente ha deciso di alzare bandiera bianca, senza neanche trattare la resa.
Si chiudono scuole e università, restano aperti i centri commerciali. Si isolano i territori, si lasciano spalancate le frontiere.
Uno stivale in gabbia nel cuore d’Europa, da cui praticamente non si può uscire e dove, per un bel pò, non si vorrà entrare. Confturismo-Confcommercio prevede a breve termine 31 milioni di turisti in meno; il rallentamento della Cina, la Brexit, e l’embargo in Russia. Nessuna buona notizia per le nostre esportazioni.
Non avendo più sovranità monetaria, la recessione economica in arrivo ci porterà la crisi finanziaria. Saremo costretti a chiedere in aiuto soldi stranieri, concessi soltanto in cambio di riforme: il nostro sistema sanitario, il nostro sistema pensionistico ed il nostro risparmio privato verranno finalmente aperti come scatolette di tonno e gettati nell’oceano della globalizzazione. Pastura prelibata, e tanto attesa dai pescecani del mercato universale.
Se il nemico, il pericolo invisibile che ha invaso le nostre case e le nostre menti, fosse l’amaro frutto geopolitico dello scontro tra Occidente e Oriente, la nostra guida suprema ci ha fatto capire da che parte bisogna stare, e la Cnn lo ha gridato al mondo: è l’Italia il focolaio globale.
“La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere
Continua qui: https://comedonchisciotte.org/il-nemico-invisibile-che-ha-messo-in-ginocchio-litalia-ginocchio-litalia/
CONFLITTI GEOPOLITICI
DIEGO FUSARO: 20.000 soldati USA stanno sbarcando in Europa. Cosa ci stanno nascondendo?
28.746 visualizzazioni
- 6 mar 2020
VIDEO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=xIpJTpuWALk
https://www.youtube.com/watch?v=xIpJTpuWALk
Soros senza freni: “La Turchia sta facendo del bene per i migranti siriani”
7 03 2020
Titolo di Repubblica del 5 marzo: “Migranti, spari alla frontiera”. Media turchi: “Un morto, 5 feriti”.
di Maurizio Blondet
Grecia nega. Erdogan: “L’Europa li lascia affogare” (Le smentite del governo greco vengono messe sul piano delle asserzioni di Erdogan: un dittatore che ha più giornalisti in galera che Cina e Iran, e che per la libertà di stampa è catalogato al 157° posto su 180 paesi)
Comunicato dei Deputati PD:
Subito #corridoioumanitario per salvare donne, bambini e minori non accompagnati del campo di #Samos. Si deve rispondere al dramma in atto in #Grecia. Insieme a tante donne della politica e società civile ho firmato un appello alla ministra #Lamorgese. @chiaragribaudo”
Anche David Sassoli ha parlato col groppo in gola di “minori non accompagnati” che “l’Europa deve accogliere…”. Con il che intende proporre sanzioni contro Budapest e Varsavia che i “profughi” non li accolgono.
Qui sotto, gli orfanelli di Idlib al confine ellenico:
Alla fine fine, è quasi un enigma della percezione delle sinistre, di come l’ideologia produca un fenomeno oculistico-psichiatrico ragguardevole: il non riuscire a vedere che quella folla che Erdogan ha mandato alla frontiera, su pullman e scortati da centinaia di poliziotti che sparano lacrimogeni e non solo sui poliziotti greci, sono palesemente elementi di un vero e proprio atto di guerra, ovviamente asimmetrico.
Una sordità specifica
impedisce ai progressisti di capire quel che dicono le autorità greche: delle centinaia di “profughi” che sono riusciti ad entrare e di cui 231 sono stati arrestati, solo il 4% risultano siriani. Le nazionalità delle persone arrestate ad Evros sono:
-Afghanistan, 64%
-Pakistan, 19%
-Turchia, 5%
-Siria, 4%
-Somalia, 2,6%
-Iraq, Iran, Marocco, Etiopia, Bangladesh, Egitto: 5.4%
Forse non è che non sentono; è che preferiscono dare ascolto alla versione di Erdogan, che quelli sono siriani democratici anti-Assad scappati da Idlib sotto i feroci bombardamenti russi e di Damasco. Le parole “profughi” e “minori non accompagnati” bastano a far scattare l’odio per i Greci “che sparano” (dopo tutto quello che abbiamo fatto per loro nella UE: dicono anche
Continua qui: http://www.elzeviro.eu/affari-di-palazzo/esteri/migranti-grecia-la-sinistra-come-al-solito-non-ci-sta-capendo-nulla.html
CULTURA
QUANDO LA VITA È UN COROLLARIO FILOSOFICO
di
Gustavo Micheletti – 05 marzo 2020
Carlo Michelstaedter, nato a Gorizia nel 1887 da famiglia ebrea-italiana, appartiene alla schiera di quei pensatori la cui filosofia ha origine da un’unica contrapposizione fondamentale. Per alcuni di questi, come Schopenhauer, Nietzsche o Wittgenstein, tale caratteristica è mascherata dalla storia della loro produzione che, estendendosi in un periodo relativamente lungo, presenta articolazioni che ne variano e arricchiscono le problematiche. Basterebbe tuttavia limitarci alla considerazione delle loro prime opere per avvertire distintamente la struttura dicotomica del loro approccio iniziale.
Nel caso di Michelstaedter tali sviluppi non sono stati possibili, perché la sua attività ha avuto termine quando aveva solo ventitré anni. Aveva appena ultimato il suo saggio di laurea: La persuasione e la rettorica, saggio che oggi è considerato da molti uno dei più significativi della letteratura filosofica italiana del Novecento. La Persuasione: ovvero lo stare raccolti in prossimità del proprio dolore, l’aderire alla traccia lieve che si sta per lasciare, “l’affermarsi senza chiedere”, “il lavorare nel vivo del proprio valore”. La Rettorica: ovvero il dispersivo intrattenimento di sé, la mediazione infinita di un sapere inessenziale e accattivante, specchio che ricompone a suo arbitrio la nostra immagine rendendola ogni volta inconsistente ed estranea.
Il paragone ellittico su cui è imperniata la sua opera maggiore – a simili paragoni sono spesso inclini i poeti dotati di attitudini filosofiche – attraversa anche la sua produzione poetica. Sebbene le poesie di Michelstaedter risultino talvolta verbose e gonfie di un’inquietudine che ristagna, che non trova più motivi di contesa, esse colpiscono per il loro volo grave e per l’adolescente coerenza che lasciano trasparire. Se nella sua opera filosofica viene consumata l’illusione che la scissura tra la Persuasione e la Rettorica possa essere colmata, la sua poesia – che di quella consunzione esacerbata raccoglie i riflessi di volta in volta più cupi o felici – sembra anch’essa
Eugenio Borgna Psichiatra “gentile” contro l’arroganza del dolore mentale
Ascolto, poesia e condivisione sono strumenti fondamentali per sradicare il male profondo
Luca Doninelli – 07/03/2020
I libri passano senza lasciare traccia, e di norma la fortuna cui possono aspirare è che almeno una persona si possa dire sinceramente, onestamente colpita dalle parole lette, e le possa tenere in cuore per migliorare o quantomeno per confortare i propri giorni precari, spesso bui.
Ma qualche libro oltrepassa questa zona grigia. Si tratta di quei libri di cui nessuno, dopo averli letti, può dire «ho perso il mio tempo», libri necessari: libri il cui compito è di ricordarci che noi siamo non tanto ciò che mangiamo ma piuttosto ciò che dimentichiamo, perché essere umani vuol dire stare attenti, vigili come le scolte che vegliano nella notte, mentre la distrazione è la regola dei nostri giorni.
Uno di questi grandi libri è Il fiume della vita di Eugenio Borgna (Feltrinelli, pagg. 190, euro 16).
Il vivido ricordo dell’infanzia con i suoi sogni, le sue vacanze al mare e la sua solitudine essenziale. L’adolescenza trascorsa sui monti, durante la guerra, sotto la guida di una splendida madre e delle sue parole, mentre il padre – grande avvocato – combatte in difesa della libertà di tutti. Il difficile orientamento nel mondo degli studi, fino all’approdo in psichiatria al seguito di maestri illustri. E poi, sessant’anni di lavoro, a stretto contatto con la malattia mentale, nei manicomi, nelle strutture ospedaliere, a casa propria. E l’insegnamento universitario, da cui usciranno alcuni tra i maggiori psichiatri italiani.
Eugenio Borgna è una delle figure cardine della cultura italiana. Per tutta la vita, il suo impegno con la sofferenza psichica si è incrociato – non programmaticamente ma per destino – con la bellezza: l’arte, la musica, la
Continua qui: https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/eugenio-borgna-psichiatra-gentile-contro-larroganza-dolore-1837074.html
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
Coronavirus, l’esperto americano di bioterrorismo: “Creato in laboratorio, è un’arma da guerra biologica”
16 febbraio 2020
Francis Boyle, professore di diritto allʼuniversità dellʼIllinois e creatore del Biological Weapons Act, getta nuove ombre sul virus che ha visto la luce nella città cinese di Wuhan
“Il coronavirus è un’arma da guerra biologica creata in un laboratorio di Wuhan e l’Organizzazione mondiale della Sanità ne è già a conoscenza”. E’ quanto afferma. in un’intervista video rilasciata al sito Geopolitics and Empire. Francis Boyle, professore di diritto presso l’Università dell’Illinois. Nel 1989 ha redatto il Biological Weapons Act, la legge sull’antiterrorismo per le armi biologiche.
Boyle sostiene che il coronavirus, “un’arma da guerra biologica potenzialmente letale”, sarebbe “fuoriuscito da un laboratorio di massima sicurezza” di Wuhan. Il governo cinese avrebbe quindi inizialmente cercato di coprire il caso
Continua qui:
ECONOMIA
TRA MES E VIRUS: ECCO LA CORONA D’AQUISGRANA
di Ruggiero Capone – 06 marzo 2020
Le borse mondali starebbero colando a picco. Il corona virus sembrerebbe riportare in auge il protezionismo delle nazioni autorevoli (l’Italia non è certo nel novero), ma tutto questo non aggiunge né toglie nulla al grave declino dell’Italia. Va notato che ogni problema (anche internazionale) viene adoprato come accusa del lupo finanziario europeo contro l’agnello italiano che, qualsiasi cosa accada, viene imputato quale unico e solo responsabile. Odio verso l’Italia? Certo che no, significherebbe banalizzare il problema. Di fatto è in atto una guerra commerciale contro il Belpaese, reo d’aver siglato la “Via della seta” e, soprattutto, di non voler mollare le redini della leadership manifatturiera, e poi di non voler cedere alla Francia il controllo finanziario su Eni, Enel e Finmeccanica. In questa lotta senza esclusione di colpi entra anche la porcata di Canal plus, che manda in giro il video d’un presunto pizzaiolo napoletano poco accorto nello starnutire. Perché, oltre alle grandi aziende, i gruppi francesi e tedeschi vorrebbero che i tour operator d’Oltralpe mettessero le mani anche sul turismo e sull’indotto agroalimentare: ecco che il corona virus s’è dimostrato utile per certi 007 finanziari, al fine di ridurre dell’80% il turismo verso l’Italia. Un qualcosa di simile venne fatto in Grecia sei anni fa, quando le immobiliari tedesche (di proprietà delle banche) misero le mani su noli, porti aeroporti, isole e villaggi turistici: la Grecia perse tutto, ed oggi la Germania gestisce gli incassi del turismo greco, mentre la Cina ha messo le mani sul porto di Patrasso. E l’Unione europea ha funto da ineffabile spettatore. Oggi gli stessi pescecani franco tedeschi intendono allargare il loro areale affaristico al turismo italiano, portando a fallimento alberghi, ristoranti e villaggi, e per rilevare tutto a prezzo di fallimento. In questo progetto s’inseriscono anche gli appetiti artistici degli “amici” europei, che vorrebbero usare il vuoto nei musei italiani per rilevare, con la scusa dei debiti, il nostro bel patrimonio culturale, casomai ottenendo anche l’avallo dell’Unesco: sappiamo bene che in troppi pensano che le opere d’arte verrebbero meglio valorizzate nei musei olandesi, danesi, tedeschi e francesi. Del resto, molte tele di maestri italiani sono già nei forzieri della Deutsche Bank: rischiano di fare la stessa fine di quella quota d’oro della Banca d’Italia bollata come “riserva indisponibile”?
Ergo, il corona virus (forse per fortuito caso) assurge a nuova arma nelle mani di chi
Continua qui: http://www.opinione.it/economia/2020/03/06/ruggiero-capone_ue-conte-mes-fmi-olof-scholz-roberto-gualtieri-ecofin/
OMS “L’ITALIA È IL BANCO DI PROVA DEL CORONAVIRUS”. Quando il complottismo ha ragione
26 Febbraio, 2020 posted by Guido da Landriano
Continuano le stranezze fra OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha ufficialmente dichiarato che l’Italia è “Il banco di prova di quanto succede con il Coronavirus”, come candidamente ammesso da wired.it.
Ecco uno schermata dell’articolo:
Ora una settimana fa avevamo pubblicato il misterioso POST di 4CHAN che potete ancora trovare in Archive.is e che potete vedere in originale qui
e che tradotto dice
Ricordate che le più ottimistiche previsioni a questo punto sono che 60 mila persone saranno morte entro il prossimo mese. E’ un morbo altamente infettivo con una probabilità R6 di ulteriori mutazioni, infettivo durante l’incubazione e trasportato tramite l’aria. L’unico motivo per cui non si vedono ancora migliaia di persone infettate fuori dalla Cina è solo per il periodo di incubazione, ma credetemi la OMS sta già parlando di quanto sia “Problematico” applicare la risposta cinese in un paese Occidentale e la prima nazione dove lo vogliono provare è l’Italia. Se inizia un contagio in una grande città italiana lavoreranno con le autorità italiane e con la OMS per chiudere le città italiane nel vano tentativo di rallentare il contagio, almeno sino a quando non sarà sviluppato un vaccino, che poi è quello dove bisognerebbe iniziare ad investire.
Ora sarà un caso, sarà la pessima scelta del titolista di Wired, ma non vi fa paura che la OMS consideri tutta l’Italia come una “CAVIA” per testare gli effetti del Coronavirus, e che questo sia stato curiosamente previsto in un post? Odio il complottismo, ma è tutto molto curioso, come p veramente ancora inspiegabile com un Virus cinese sia finito in una città della Pianura Padana con meno di 50 mila abitanti.
Coronavirus e i danni incalcolabili dell’industria della paura
di Pino Arlacchi
Ho citato ieri, a proposito del Coronavirus, la nefasta opera dell’industria della paura in un contesto facile da suggestionare come l’Italia. Ma questa industria è globale, come è globale il deficit di leadership mostrato dalle autorità pubbliche, specie occidentali, nel confronto con l’epidemia. Quasi nessuno se la sente di sfidare gli sventurologi che imperano nei media e anche in quel segmento della comunità scientifica che decide di sfruttare a proprio vantaggio le angosce collettive.
Ci sono però due importanti eccezioni: il governo della Cina e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella persona del suo Direttore Tedros Ghebreyesus. La Cina ha saputo mettere in piedi una risposta proporzionata alle dimensioni della minaccia, reagendo con estrema determinazione nel momento dell’esplosione dell’epidemia e rilassando via via le misure di contrasto dopo il superamento del picco infettivo.
L’OMS ha tallonato da vicino la malattia, rifiutandosi di cedere alle spinte verso la paranoia mascherate da richieste di tutela del tipo “è meglio esagerare nell’allarme, così aumenta la sua efficacia”.
Ghebreyesus è un politico africano, ben consapevole dei giochi sporchi che si imbastiscono dietro le emergenze umanitarie e sanitarie. Un uomo che è stato perciò capace di opporsi a chi pretendeva che la nuova malattia fosse subito dichiarata una “pandemia”, una epidemia globale, inflitta dai comunisti cinesi al resto del mondo. Un uomo apprezzato da chi è in grado di ragionare
FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
Conto corrente online: soldi in banca non sono tuoi, ecco perché
A norma di legge i nostri soldi una volta depositati in banca non sono più nostri, soprattutto in casi in cui l’istituto di credito dichiara fallimento.
Se risparmiatori e investitori non sanno più che pesci prendere riguardo alla gestione dei soldi fermi sul conto corrente, diversi esperti del settore rispondono che già da diversi anni qualsiasi rapporto fisco od online aperto con Unicredit, BNL, SanPaolo o altre banche può mettere a rischio il denaro depositato.
Tuttavia, c’è da aggiungere che a norma di legge i nostri soldi una volta depositati in banca non sono più nostri. È una precisazione doverosa che il risparmiatore deve mettere in conto, soprattutto in casi in cui l’istituto di credito
Continua qui: https://www.tecnoandroid.it/2020/02/27/conto-corrente-online-soldi-in-banca-non-sono-tuoi-ecco-perche-678699
GIUSTIZIA E NORME
Dallo Stato sociale allo stato penale: In Italia abbiamo più poliziotti che medici
- 5 marzo 2020
Le priorità sballate sulla sicurezza sociale
Nel nostro paese abbiamo più uomini e donne in divisa procapite che in camice bianco. Eppure i reati sono diminuiti mentre lo standard della salute pubblico si è drasticamente abbassato, con milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi e con l’aspettativa di vita che si va riducendo (più morti che nascite).
Ci voleva una serissima emergenza come quella scatenata dall’epidemia del coronavirus per rendere evidente contraddizioni e buchi neri che pure erano visibili da anni ma che sono state volute, scelte, pianificate.
Ultima in ordine di tempo è l’assunzione di altri 11.000 agenti di polizia, carabinieri, finanzieri, guardie carcerarie mentre negli ospedali mancano migliaia di medici, infermieri, operatori sociosanitari. Un rovesciamento di priorità che privilegia gli apparati coercitivi rispetto a quelli con una funzione sociale, un modello di gestione autoritario piuttosto che un ampliamento del welfare. Anzi proprio perché si è andato riducendo il sistema di protezione sociale ed è cresciuto l’impoverimento di ampi strati di popolazione, si è scelto di rafforzare i ranghi degli apparati che hanno il compito di tenerli “sotto”.
I medici in Italia sono 404 ogni centomila abitanti. Il numero di medici generalisti per 100mila abitanti è di 89, inferiore a quello registrato in altri grandi paesi europei come Germania (97,8) e soprattutto Francia (152,9), ma
Continua qui: http://www.osservatoriorepressione.info/dallo-sociale-allo-penale-italia-piu-poliziotti-medici/
IMMIGRAZIONI
Coronavirus e crisi dei migranti: ma il Parlamento Ue si balocca con Greta
Lampi del pensiero di Diego Fusaro/
Mentre in Italia si muore e il Paese va a picco, loro si baloccano con Greta Thunberg
di Diego Fusaro – Giovedì, 5 marzo 2020
Non hanno fatto la quarantena quando occorreva farla. Perché bisognava essere buoni, arcobalenici e aperti, senza confini e senza controlli. Morale? Ora v’è il rischio che debbano chiudere tutto, mandando il Paese sul lastrico. A pagarne le spese, come sempre, il popolo italiano. Gli Italiani vengono attualmente bloccati alle frontiere di tutto il mondo. Perfino alcuni paesi africani, per ironia della sorte, hanno chiuso porti e aeroporti. Tutto il mondo è repentinamente divenuto fascista e xenofobo? Quel che è certo è che gli unici geni arcobaleno sono quelli del governo giallofucsia nostrano. Che per amare l’estraneo, l’altro, l’esotico ha condannato e sacrificato il popolo italiano.
Non c’entrano nulla i Mali dell’intolleranza e della xenofobia, sarebbe bene una volta per tutte farla finita con la neolingua politicamente corretta ed eticamente corrotta. Prima vengono i cittadini del proprio Stato, poi il resto. Non è razzismo. Non è xenofobia. È sic et simpliciter il concetto costituzionale di cittadinanza. Per gli arcobalenici, prima il resto, prima l’esotico,
Continua qui: https://www.affaritaliani.it/blog/lampi-del-pensiero/coronavirus-greta-thurnberg-656440.html
DIEGO FUSARO: Vi svelo chi vuole l’immigrazione di massa [Matrix]
23 MARZO 2017
VIDEOQUI: https://youtu.be/8M_jMbK0f0o
https://www.youtube.com/watch?v=8M_jMbK0f0o
LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI
LA VERITÀ È CHE NON SANNO NEMMENO DI COSA STANNO PARLANDO
Valerio Malvezzi – 5 marzo 2020
Si parla molto di #imprese in questi giorni, di aziende in crisi, di posti di lavoro: altro aspetto problematico di questo periodo, reso ancor più problematico dal fatto che purtroppo chi fa le leggi non sa nemmeno di cosa stiamo parlando.
Oppure gli economisti, che parlano avendo studiato l’economia sui libri, ma non avendo mai messo piede in un’azienda o rischiato il denaro di loro tasca.
Loro nonostante ciò, pontificano.
Poi ci sono, dall’altra parte, le piccole imprese e i #commercialisti, che faticano a spiegare agli imprenditori che il loro sacrificio, talvolta del 40% del 50% o del 60%, debba andare allo Stato tramite tasse.
Parliamo di persone che forniscono dei servizi che sono sotto gli occhi di tutti, dopotutto.
Fanno bene quelli che in questo momento difendono le partite Iva e tentano di immolarsi per le serrande di questi sconosciuti, che di giorno in giorno chiudono per sempre nell’indifferenza generale, giustificata dal “tanto è toccato a lui, non a me”.
Il problema è che questi sconosciuti che chiudono sono famiglie, che magari danno lavoro ad altre famiglie.
I nostri #politici però hanno cose più importanti a cui pensare, come la denominazione di “famiglia”, se sia giusto chiamarla così o se si debba dire che è una sorta di rete allargata di individui che condividono non so bene cosa.
Sembra di essere in mezzo ai marziani, tra gente che ha perso totalmente il contatto con la realtà, gente che dall’alto del proprio stipendio se ne frega della chiusura di un’azienda o del fatto che nascono partite Iva in sostituzione a posti di lavoro perduti, quindi #precari messi sul mercato senza alcuna competenza su come si conduca realmente un’impresa.
Pensateci, per favore, prima che sia troppo tardi.
VIDEO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=Mm6X1ePMah0
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3154007317967098&id=1043261332375051
La rivincita degli ‘useless’
Pubblicato il 24 gennaio 2020
All’interno dei suoi ultimi libri, il saggista e storico israeliano Yuval Noah Harari offre un’analisi stimolante sul futuro del lavoro: proprio come l’industrializzazione di massa ha creato la classe operaia, la rivoluzione dell’IA creerà una nuova classe non operante gli useless.
Chi sono gli useless?
Fin dalla prima rivoluzione industriale gli uomini hanno coltivato la loro unicità, la loro “particolare abilità” per adeguarsi all’evoluzione delle tecnologie. Quando le macchine hanno sostituito gli uomini nei lavori manuali gli uomini hanno sviluppato maggiori competenze in attività cognitive. Si sono evolute professioni in cui gli umani potevano fare meglio delle macchine (pensiamo a quanti dall’agricoltura si sono spostati al mondo dei servizi).
Ora però, dal momento in cui le macchine, o meglio gli “algoritmi non organici” come li definisce Harari (a differenza dell’Homo sapiens che rappresenta il più brillante algoritmo “organico” del pianeta) sostituiscono l’uomo nella sua capacità cognitive, il rischio sarà di creare un futuro in cui molte delle attuali professioni scompariranno.
Paura disoccupazione
Nel settembre 2013, due ricercatori di Oxford, Carl Benedikt Frey e Michael A. Osborne, hanno esaminato, all’interno della loro opera “Il futuro dell’occupazione”, la probabilità che diverse professioni vengano rilevate da algoritmi informatici entro i prossimi 20 anni.
Ad esempio, esiste una probabilità del 99% che entro il 2033 i telemarketing umani e i sottoscrittori di assicurazioni perderanno il loro lavoro a causa di algoritmi.
C’è una probabilità del 98% che lo stesso accada agli arbitri (forse non tutti i
Continua qui: http://www.filosofiadellinnovazione.it/la-rivincita-degli-useless.html
PANORAMA INTERNAZIONALE
Putin scarica Bin Salman per avviare una guerra nell’industria petrolifera americana dello scisto
Maurizio Blondet 8 Marzo 2020
Il ministro dell’energia russo è entrato nel quartier generale dell’OPEC nel centro di Vienna, Alexander Novak ha detto al suo omologo saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che la Russia non era disposta a tagliare ulteriormente la produzione di petrolio. Il Cremlino aveva deciso che l’aumento dei prezzi in quanto il coronavirus avrebbe devastato la domanda di energia sarebbe stato un dono per l’industria americana dello scisto. I frackers avevano aggiunto milioni di barili di petrolio al mercato globale mentre le compagnie russe tenevano i pozzi inattivi. Ora era tempo di spremere gli americani.
Dopo cinque ore di trattative educate ma infruttuose, in cui la Russia ha chiaramente definito la sua strategia, i colloqui si sono interrotti. I prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 10%. I ministri erano così scioccati, non sapevano cosa dire, secondo una persona nella stanza.
Per oltre tre anni, il presidente Vladimir Putin ha tenuto la Russia all’interno della coalizione OPEC +, alleandosi con l’Arabia Saudita e gli altri membri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio per frenare la produzione di petrolio e sostenere i prezzi. Oltre ad aiutare il tesoro della Russia – le esportazioni di energia sono la principale fonte di entrate statali – l’alleanza ha portato guadagni in politica estera, creando un legame con il nuovo leader dell’Arabia Saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman.
Ma l’accordo OPEC + ha anche aiutato l’industria americana dello scisto e la Russia era sempre più irrritata dalla volontà dell’amministrazione Trump di utilizzare l’energia come strumento politico ed economico. È stato particolarmente infastidito dall’uso di sanzioni da parte degli Stati Uniti per impedire il completamento di un oleodotto che collega i giacimenti di gas della Siberia con la Germania, noto come Nord Stream 2. La Casa Bianca ha anche preso di mira l’ attività venezuelana del produttore di petrolio statale russo Rosneft.
“Il Cremlino ha deciso di sacrificare l’OPEC + per fermare i produttori statunitensi di scisto e punire gli Stati Uniti per aver fatto casino con Nord Stream 2”, ha dichiarato Alexander Dynkin, presidente dell’Istituto di economia mondiale e relazioni internazionali di Mosca, un think tank gestito dallo stato. “Certo, sconvolgere l’Arabia Saudita potrebbe essere una cosa rischiosa, ma
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Argentina, scoperti i nomi di 12mila nazisti e centinaia di conti correnti: “Contengono denaro saccheggiato agli ebrei”
L’investigatore argentino Pedro Filipuzzi ha scoperto un documento con un elenco di nomi di circa 12.000 presunti nazisti arrivati in Sud America negli anni ’30, molti dei quali sono sospettati di aver trasferito ingenti somme di denaro in conti bancari in Svizzera. L’ong statunitense Centro Simon Wiesenthal: “Riteniamo che questi conti a lungo inattivi contengano denaro saccheggiato alle vittime ebree”
di F. Q. | 4 MARZO 2020
L’ha trovata in un vecchio magazzino: una lista di dodicimila nomi, vecchia di 80 anni e considerata distrutta da tempo. E invece Pedro Filipuzzi, investigatore privato argentino, si è imbattuto in quel documento che racconta un pezzo di storia dimenticato. Perché quei dodicimila nomi appartengono probabilmente a numerosi nazisti scappati dalla Germania tra la fine degli anni ’30 e i primi anni ’40. Uomini che dal Sud America sono riusciti a compiere triangolazioni impossibili da Berlino all’epoca: tramutare la moneta tedesca in dollari. In questo modo hanno aperto ricchissimi conti correnti aperti in Svizzera. Solo che quei patrimoni erano stati accumulati grazie alle confische dei beni agli ebrei tedeschi. “Riteniamo che questi conti a lungo inattivi contengano denaro saccheggiato alle vittime ebree“, denuncia il centro Simon Wiesenthal, Ong statunitense nota per la sua caccia ai nazisti dopo la fine del regime di Adolf Hitler. Filupuzzi si è rivolto al centro Wiesenthal, il quale ha scritto al rivolto al Credit Suisse reclamando la restituzione dei denari trafugati. I conti milionari, infatti, furono aperti presso la banca Schweizerische Kreditanstalt, divenuta poi Credit Suisse. “Questi conti includevano compagnie tedesche come Ig Farben (il fornitore del gas Zyklon-B, usato per sterminare ebrei e altre vittime del nazismo) e enti finanziari come il Banco Alemán Transatlántico, il Banco Germánico de América del Sur “, dice Shimon Samuels, direttore del centro.
Che sul suo sito ricostruisce la vicenda. Durante gli anni ’30, il regime militare argentino filonazista del presidente José Félix Uriburu, e del suo successore Agustín Pedro Justo, accolse molti nazisti provenienti dalla Germania. Fino al 1938 si calcolava fossero circa 1.400 esponenti del partito Nazionalista, appoggiati da 12mila persone che appartenevano a organizzazioni
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POLITICA
Stati di ordinaria emergenza
Democrazia dimezzate. In nome della sicurezza il neoliberismo più radicale convive con l’interventismo statale nella vita sociale. Un’anticipazione dall’ultimo numero di «Le Monde Diplomatique» in edicola con «il manifesto» da domani. Nella terra di nessuno al confine tra pubblico e privato avviene la demolizione della vita politica. Videosorveglianza e tracciabilità del Dna individuale sono le nuove tecnologie del controllo
Giorgio Agamben – 13.1.2014 RILETTURA
La formula «per ragioni di sicurezza» («for security reasons», «pour raisons de sécurité») funziona come un argomento autorevole che, tagliando corto in ogni discussione, permette di imporre prospettive e misure che non si accetterebbero senza di essa. Bisogna opporgli l’analisi di un concetto dall’apparenza anodino, ma che sembra aver soppiantato ogni altra nozione politica: la sicurezza.
Si potrebbe pensare che lo scopo delle politiche di sicurezza sia prevenire i pericoli, i disordini, persino le catastrofi. Una certa genealogia fa infatti risalire l’origine del concetto al proverbio romano Salus pubblica suprema lex («La salvezza del popolo è la legge suprema»), iscrivendolo così nel paradigma dello stato di emergenza. Pensiamo al senatus consultum ultimum e alla dittatura a Roma; al principio del diritto canonico secondo cui Necessitas non habet legem («La necessità non ha affatto legge»); ai comitati di salute pubblica durante la Rivoluzione francese; alla costituzione del 22 frimaio dell’anno VIII° (1799), che evoca i «disordini che minaccerebbero la sicurtà dello stato»; o ancora all’articolo 48 della costituzione di Weimar (1919), fondamento giuridico del regime nazional-socialista, che ugualmente menzionava la «sicurezza pubblica».
Per quanto corretta, questa genealogia non permette di comprendere i dispositivi di sicurezza contemporanei. Le procedure di emergenza mirano una minaccia immediata e reale che bisogna eliminare sospendendo per un tempo limitato le garanzie della legge; le «ragioni di sicurezza» di cui si parla oggi costituiscono al contrario una tecnica di governo normale e permanente.
IL BUON TIMONIERE
Molto più che nello stato di emergenza, Michel Foucault consiglia di cercare l’origine della sicurezza contemporanea negli albori dell’economia moderna, in François Quesnay (1694-1774) e i fisiocratici. (…)
Uno dei principali problemi che allora i governi dovevano affrontare era quello delle carestie e della fame. Fino a Quesnay, provarono a prevenirli creando granai pubblici e vietando l’esportazione dei cereali. Ma queste misure preventive avevano degli effetti negativi sulla produzione. L’idea di Quesnay fu di ribaltare il procedimento: anziché provare a prevenire le carestie, bisognava lasciare che esse si verificassero, con la liberalizzazione del commercio interno e esterno, per governarle una volta verificatesi. «Governare» riprende qui il suo senso etimologico: un buon pilota – colui che tiene il timone, non può evitare la tempesta ma, se essa sopraggiunge, deve essere capace di guidare la sua barca.
È in questo senso che bisogna comprendere la formula che si attribuisce a Quesnay,
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Allarmismo, stato d’eccezione, eterogenesi della democrazia e tanatopolitica: la sperimentazione con il Covid19
3 marzo 2020
Riprendo qui solo alcune considerazioni tralasciando quanto già pubblicato su Médiapart il 24 febbraio scorso. Dall’inizio dell’allarme per l’epidemia e/o pandemia (secondo le diverse interpretazioni), sono stati pubblicati molti articoli. Fra i tanti quelli che mi sembra meritino attenzione riguardano senza dubbio la critica alla gestione dell’evento per scatenare paura, paranoia, allarmismo a volte esasperato, se non uno stato d’eccezione: oramai una tendenza abituale della governance liberista che sfrutta a tale scopo ogni emergenza reale o gonfiata (e questo vale anche per i terremoti in Italia da quello dell’Irpinia sino a quello più recente). Si approda così a ciò che gli amici di Cultures&Conflits chiamano lo stato d’urgenza permanente, che autorizza ogni libero arbitrio e – aggiungerei – rende ancor più facile la pratica dell’anamorfosi dello Stato di diritto democratico mostrando così come la democrazia sia approdata all’eterogenesi cioè alla distopia[1].
Ma ci sono alcuni aspetti che sono stati alquanto trascurati, ad esempio la speculazione finanziaria , con l’eccezione di una intervista di Andrea Fumagalli con Fanpage.
La speculazione finanziaria per l’epidemia o la pandemia ipotetica o realmente possibile non è solo quella che cinicamente hanno fatto i guru di questo campo, giocando sul crollo delle borse e l’aumento dello spread ecc. E’ anche quella che si ammanta di spirito “umanitario” così come è avvenuto a seguito dello tsunami del 2004 o del terremoto ad Haiti. Le popolazioni delle terre devastate non hanno ricevuto quasi nulla e vivono in una condizione ancora peggiore di prima (si veda il caso terribile di Haiti, oltre al libro di
Basta lezioni da francesi e tedeschi
Andrea Indini – 6 marzo 2020
Ci trattano come appestati. E ci prendono pure in giro. Come al solito, quando c’è da dimostrare l’unità dell’Europa, i tedeschi e i francesi sono i primi a picchiar duro contro l’Italia e a lasciarci soli. Colpa sicuramente di un esecutivo (quello giallorosso guidato da Giuseppe Conte) debole e incapace di far valere i nostri diritti a Bruxelles. Il risultato è che, nonostante il vero untore sia proprio la Germania, veniamo dipinti come un lazzaretto infestante e messi in quarantena forzata. Non solo. Anche sul fronte degli aiuti, Berlino e Parigi hanno deciso di non fare la propria parte bloccando l’esportazione di mascherine e altro materiale protettivo negli altri Stati membri. E l’Unione europea? Fa spallucce. “Nel trattato c’è questa possibilità”, ha detto una portavoce della Commissione Ue, Sonya Gospodinova. Allo stesso modo si erano voltati dall’altra parte quando ci avevano lasciati da soli a gestire l’emergenza immigrazione o avevano graziato il malconcio sistema bancario tedesco dopo aver messo in ginocchio il nostro.
È nei momenti difficili che si vede come la Germania e la Francia guardino solo ai propri interessi. Il caso del vergognoso spot su Canal+ che attaccava il made in Italy coniando la pizza al coronavirus è stato solo l’inizio. Di ora in ora l’Italia è diventato il capro espiatorio di mezzo mondo: sui giornali hanno iniziato a girare cartine con i casi di contagio partiti dal Belpaese, mentre le compagnie aeree hanno deciso di tagliare le rotte sui nostri aeroporti. I tedeschi hanno fatto anche di peggio. Nonostante il ministro della Salute Jens Spahn abbia ammesso, durante il Consiglio straordinario a Bruxelles, in Germania ci siano “più focolai” e che quindi la situazione sia uguale alla nostra, il ministero degli Esteri ci ha accusato di esportare contagiati e ha segnato l’Alto Adige tra le zone rosse, al pari di Lombardia ed Emilia Romagna. Un
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SCIENZE TECNOLOGIE
Truffe coronavirus: come difendersi dal malware
Matteo Novelli – 6 Marzo 2020
Il coronavirus infetta anche le e-mail: un virus informatico nasconde malware attraverso PDF, MP4 e DocX via mail. Ecco come riconoscerlo e cosa fare per difendersi.
Il coronavirus diventa un virus per PC, smartphone e tablet: ebbene sì, gli hacker non hanno perso tempo e hanno creato un malware basato sul patogeno che sta facendo preoccupare i Paesi di tutto il mondo. Il virus informatico in questione viaggia però via e-mail, attraverso un PDF informativo a cui prestare particolarmente attenzione. Cosa fare e come proteggersi?
Il coronavirus muta e diventa un virus informatico, capace di infettare i vostri PC e dispositivi tramite un efficace quanto subdolo malware online che lo rende simile a un cavallo di Troia. A lanciare l’allarme su questa minaccia informatica sono gli esperti di Kaspersky, l’azienda russa dietro anche l’omonimo antivirus.
Alla profilassi contro il coronavirus vero e proprio si aggiunge quella informatica, con hacker e malintenzionati decisi a sfruttare l’emergenza sanitaria a scopo tutt’altro che opportuno.
Coronavirus su PC: come proteggersi dal malware
Il coronavirus è stato trasformato quindi nel più classico dei virus trojan (o worm) che generalmente penetrano nei PC e nei sistemi informatici di turno attraverso file, spesso scaricati attraverso allegati via email.
È la IBM X-Force Threat Intelligence a rivelare l’esistenza di alcune email che, trasformate per l’occasione in messaggi e notifiche provenienti da enti e associazioni di salute pubblica, forniscono allegati in PDF con le norme
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Coronavirus, intervista al dott. Stefano Montanari
lunedì, 2, marzo, 2020
Roberta Doricchi intervista il dott. Stefano Montanari.
Roberta Doricchi – In questo periodo che fa tanto peste manzoniana credo sia impossibile non parlare del Coronavirus.
Stefano Montanari – Io non sono un virologo…
RD – Ma qualcosa sa.
SM – Vede, io sono fuori moda. Lo sono perché ciò che so fa parte della conoscenza basata sulla fisica, sulla chimica, sulla fisiologia, sulla farmacologia, sulla biologia… In più, so quello che ho imparato da quasi mezzo secolo di ricerca personale. Niente a che fare con quello che oggi viene spacciato come scienza. RD – Mi dia un’opinione su questa epidemia.
SM – Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dirle è che il Coronavirus battezzato SARS-CoV-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio.
RD – Fatto apposta?
SM – Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica glie lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui mi lasci evitare di entrare. Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappia, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo, e, per quello che ci interessa ora, proprio lavorando anche sui Coronavirus.
RD – I Coronavirus: lei usa il plurale…
SM – Sì, certo. Si tratta di un genere di virus appartenenti alla famiglia Coronaviridae e alla sottofamiglia Orthocoronavirinae, per quello che può interessare chi legge questa intervista. Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli.
RD – La domanda di cui credo chi ci legge aspetta la risposta è: si muore?
SM – Bisogna impegnarsi parecchio.
RD – Che cosa significa?
SM – Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di Coronavirus ma con il Coronavirus, il che è molto diverso.
RD – Cioè?
SM – Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il Coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali. RD – È solo comicità?
SM – Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa che non vogliamo tirare in ballo. E, allora, fermiamoci alla comicità.
RD – Una comicità piuttosto costosa, mi pare.
SM – Questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta.
RD – Quali domande?
SM – Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno
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Coronavirus, la virologa Capua: “Ci sarà sciame virale. Sorprese imprevedibili”
La virologa sottolinea che alcuni ceppi virali potrebbero in futuro causare forme intestinali nei neonati e nei giovani
Andrea Pegoraro – 07/03/2020
Il coronavirus “potrà essere caratterizzato da alcune sorprese che bisognerà gestire e che non siamo in grado di prevedere”.
Lo sottolinea Ilaria Capua, la virologa a capo dello One Health Center of Excellence dell’Università della Florida.
L’ex deputata afferma che siamo di fronte a un fenomeno biologico “eccezionale” e lo paragona a “uno sciamo virale che attraversa la popolazione della terra”. Secondo Capua, l’aspetto rassicurante è rappresentato dal fatto che le specie animali più sensibili al virus respiratorio vengono colpiti in modo lieve, in particolare nelle vie aeree superiori come naso e faringe.
La virologa fa poi un’analisi della possibile evoluzione futura dell’epidemia. “Lo studio comparato mi suggerisce che alcuni ceppi virali potrebbero in futuro causare forme enteriche nei neonati e nei giovani”, precisa l’ex deputata. Quest’ultima aggiunge che più avanti il virus potrebbe colpire anche animali domestici o selvatici. Di sicuro, stando al parere dell’esperta, questo fenomeno “epocale” è diventato “un’onda inarrestabile” e “ci terrà compagnia almeno per qualche altro mese”.
Capua confronta il coronavirus con le epidemie del passato e sottolinea che la differenza è
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STORIA
“LA TESI”, IL DOCU-FILM CHE RISTABILISCE LA VERITÀ SU CRAXI
di
Laura Bianconi – 06 marzo 2020
Assistiamo, dall’inizio di quest’anno, ad un folto susseguirsi di convegni, libri, film e molte altre iniziative che ricordano Bettino Craxi, a vent’anni dalla sua morte. E così sarà per tutto il 2020. In ambito cinematografico, dopo il film di grande successo, “Hammamet” di Gianni Amelio, si aggiunge “La tesi”, docu-film ideato e scritto, anche sulla base di importanti documenti inediti, da Paolo Pillitteri ed Ettore Pasculli. Mentre “Hammamet” si concentra sull’ultimo periodo di vita di Craxi, ponendo l’accento sull’umanità e sulla sensibilità del leader socialista, facendo emergere il dramma personale e famigliare su quello politico, “La tesi” racconta dettagliatamente la storia politica dello statista.
Il filo conduttore della vicenda dell’ex Presidente del Consiglio nel docu-film, si sviluppa mediante il pretesto di una ricerca di una giovane laureanda in scienze della comunicazione, impegnata ad elaborare una video-tesi sulla figura di Bettino Craxi, a partire dalla raccolta del materiale audiovisivo diffuso sui social network. Il pregiudizio politico, ancora presente nella società italiana, è espresso nel docu-film per il tramite del padre, del fidanzato e della professoressa relatrice della tesi, i quali ritengono poco opportuno l’argomento scelto dalla studentessa: il padre e il fidanzato sono animati da preconcetti, ormai divenuti luoghi comuni correnti, mentre la professoressa ritiene che sia più opportuno far calare l’oblio sulla figura di Craxi. La ragazza che rifiuta laicamente ogni schematismo, come anche la “politica del silenzio”, contro tutti, porta a termine il suo lavoro. Con materiale audiovisivo d’epoca ed interviste ai personaggi che furono, vicino a Craxi, testimoni, lo spettatore si trova coinvolto nel seguire l’ordine dei capitoli della tesi, nei quali si srotola per temi l’azione politica del leader socialista, disvelandone le verità non dette o addirittura negate e, poi, l’attualità.
Emergono così, a tutto tondo, le questioni fondamentali della politica socialista
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Dai “contenitori dell’ira” ai “contenitori di potere”
di Alessandro Visalli
All’avvio del secondo decennio del nuovo secolo il mondo si trova in una fase di caos sistemico a fatica tenuto a freno dalle potenze politico-militari declinanti e dai sistemi di ordine monetari del mondo liberale. Ne sono segno la sempre maggiore fragilità della fase finanziaria del capitalismo, costantemente sull’orlo di una crisi sistemica, che viene rinviata utilizzando tecniche per loro natura insufficienti, mentre la dittatura del pensiero di economisti morti da tempo e degli interessi che questi servivano, e servono, impedisce azioni necessarie per allontanare l’amaro calice.
Mentre tutti gli spazi residui, con i tassi da tempo sotto zero e i bilanci delle Banche Centrali carichi di titoli “spazzatura” e malgrado ciò i principali istituti di credito zavorrati da portafogli a dir poco dubbi (quello della Deutsche Bank è valutato dai mercati ad un terzo del valore di libro), sembrano esauriti, arriva puntuale il ‘cigno nero’ di un’epidemia che rischia di fermare i luoghi più dinamici dell’economia mondiale, sovraccaricare i sistemi pubblici di sicurezza sanitaria e imporre spese fiscali ingenti per evitare fallimenti a catena, individuali ed aziendali. L’intera Europa, Germania in primis ma Italia immediatamente dietro, entra in questa congiuntura nelle peggiori condizioni possibili, resa fragile dall’ossessione per la crescita a mezzo di esportazioni, ottenuta comprimendo selvaggiamente il mercato interno e per esso la capacità di resilienza del sistema pubblico di sicurezza sociale (sanità, istruzione, sistemi territoriali ed a rete, etc..). In un sistema economico mondiale che ha scelto di sacrificare la stabilità sociale, e quindi politica, sull’altare del profitto (ovvero della protezione dell’appropriazione privata del surplus), e per ottenere questo risultato ha spinto sull’interconnessione guidata dalle grandi aziende monopoliste e oligopoliste, il rallentamento del commercio internazionale suona come una campana a morte.
Già tra il 2018 ed il 2019 il progressivo raffreddamento prudenziale dell’economia cinese (alle prese con la formazione di bolle creditizie non dissimili da quelle verificatesi, e continuamente, nell’occidente capitalista), e poi lo scontro con gli Usa in cerca di un modello di crescita meno esteroflesso, hanno posto sotto stress il commercio mondiale, rallentandone la crescita dal 4% annuo verso lo zero alla fine del primo anno e poi in area negativa in quello successivo. Questo evento interviene immediatamente dopo l’annuncio dell’accordo sui dazi tra Usa e Cina che avrebbe suonato la campana per l’Europa ed il Giappone, deviando ingenti flussi tra i due partner, che si apprestavano forse a riprodurre il duopolio Usa/Urss che organizzò la seconda metà del XX secolo.
Ma il ‘cigno nero’ viene a rompere lo schema. La Cina è il nodo chiave della catena del valore aggiunto globale, decisivo centro di produzione delle componenti di tutta l’industria meccanica ed elettrica e degli ingredienti di base dell’industria farmaceutica (ma anche delle terre rare che servono per moltissima elettronica). La crisi si propaga per questa via e già sta facendo fermare le vicine fabbriche coreane di automotive, mentre le fabbriche occidentali ed italiane stanno diversificando le forniture (persino di cose come la carta) con sovrapprezzo e rischio di saturazione dei fornitori. La propagazione del virus potrebbe far fermare, peraltro, direttamente i principali centri produttivi in Corea del Sud (semiconduttori e componenti elettroniche, smartphone, …) e in alcuni poli industriali europei (in Italia, in Germania, in Francia).
Il caos sistemico ha gambe lunghe; deriva dalla gestione della transizione di sistema dalla crescita del dopoguerra, introflessa e fondata anche sullo sfruttamento neocoloniale, alla relativa stagnazione (in realtà la dualizzazione, con stagnazione per la maggioranza e crescita impetuosa per una sempre più esile minoranza) del modello neoliberale della “accumulazione flessibile”. Ma ora giunge al limite della sua estensione.
E con esso, per ragioni in parte diverse, giunge al dolore del parto anche il dominio, ormai senza egemonia, geopolitico e financo militare anglosassone ed europeo, lasciando spazio sia ai tentativi di riavanzata dei centri d’ordine sub-imperiale antiliberali, sia ad ogni genere di mostro.
Mentre tutto ciò avviene, e spesso preme alle nostre frontiere, appare terminata una fase breve di rivendicazione dei diritti a partecipare al sogno di benessere individualista del liberalismo del basso e del periferico. Una fase che, inscritta entro un più ampio “momento Polanyi” di rivolta della società alla costrizione dell’economico, abbiamo chiamato spesso “momento populista”. Bisogna fare attenzione alla nomenclatura:
– il “momento Polanyi” è la più ampia fase storica di rovesciamento della legittimazione
Continua qui: https://www.sinistrainrete.info/politica/17116-alessandro-visalli-dai-contenitori-dell-ira-ai-contenitori-di-potere.html
Le Pandemie del Novecento e il Coronavirus.
Carlo Franza – 7 marzo 2020
Con la pestilenza del Coronavirus che ammorba il mondo, l’Europa e l’Italia, tutti parlano, tutti sanno, tutti hanno da dire la loro. Pochi guardano dentro la storia del passato per capirne di più. Proviamo a declinarne una breve storia.
Anzitutto l’epidemia che è stata chiamata “la Spagnola”. Siamo al 1918, e dentro la Prima Guerra Mondiale. Con data 24 ottobre 1918 appariva sul “Il Corriere della Sera” del tempo il titolo “Circolare di Orlando contro le voci false ed esagerate sull’epidemia”; Orlando era il siciliano Vittorio Emanuele Orlando Presidente del Consiglio e Ministro dell’Interno. Il politico italiano nei mesi successivi presentava la grave situazione sanitaria nel Paese Italia che viveva anche gli ultimi mesi della Grande Guerra e intorno alle voci di una più larga e intensa manifestazione della forma morbosa epidemica che era apparsa da noi fin dalla primavera 1918 così annotava: “Si parlò di una malattia terribile, misteriosa, ignota nella sua causa e invincibile nei suoi effetti, e di fronte a qualche caso eccezionale di complicanze polmonari particolarmente gravi (…) si è voluto poi identificare l’affezione, così come in altri Paesi provati prima del nostro si era fatto, con la peste cinese (…). Ora si tratta di voci arbitrarie, assurde, frutto di incompetenza e di fantastica sovreccitazione – prosegue Orlando -.
Le osservazioni cliniche come le indagini di laboratorio hanno escluso ed escludono, in modo assolutamente indubbio, l’origine esotica della malattia e la attribuiscono a quella forma morbosa che è conosciuta sotto il nome di “influenza” . Ecco cos’era quella pestilenza che fu la Spagnola. Scienziati e studiosi che ebbero modo di analizzare la pandemia nei tempi successivi, stabilirono che fu una forma virale con complicanze batteriche, notata già nell’estate del 1918 nel Mid-West americano (passava con facilità dalle persone ai suini), e presente già
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