Lunedì, 30 Dicembre 2013 10:57
Federico Rampini, Banchieri, Storie del nuovo banditismo globale,
Mondadori, 2013, pagg. 170, € 16,50
Il libro di Federico Rampini, giornalista di lungo corso che ha vissuto per decenni in vari continenti del nostro beneamato pianeta, si aggiunge ad una ormai vastissima letteratura riguardante la nascita e lo sviluppo della crisi finanziaria che da quasi un decennio sta devastando i sistemi produttivi di gran parte del mondo e che non da cenno di rallentare.
Tenuto conto dell’austerità dell’argomento non troppo divertente né intuitivo, lo scopo del libro scritto con prosa fluida ed avvincente, è quello di far comprendere ad un pubblico di lettori più vasto le vicende che hanno condotto a questo disastro più volte annunciato ma mai affrontato seriamente. Con una prosa fortemente descrittiva, che è in definitiva lo stile del giornalista, riesce a far immaginare gli scenari che si sono creati, gli effetti negativi che hanno causato lo sconvolgimento dei sistemi economici e finanziari di interi Paesi, con forte e drammatico impatto sulla vita quotidiana della gente in favore di diseguaglianza e di precarietà e perdita della dignità personale di milioni di persone. Vengono descritti con stile snello una sequenza di fatti complessi che l’Autore rende immediatamente comprensibili nonostante gli intrecci complessi e non ancora del tutto chiari che sono stati alla base di questa demolizione in atto nel pianeta da parte di soliti noti ed altre protagoniste della crisi mondiale attuale. Una parte importante del testo è dedicata alle cronache che hanno portato alla ribalta le gigantesche istituzioni bancarie e finanziarie statunitensi troppo grandi per essere lasciate fallire e quindi libere ed impunite nel continuare a lanciarsi in speculazioni finanziarie di grande rischio ma che producono enormi profitti in brevissimo tempo. Rampini ricorda quante volte le banche centrali europee e la Riserva Federale negli Usa hanno riversato diverse migliaia di miliardi di dollari per far fronte alla crisi sistemica indotta dai comportamenti banditeschi di dirigenti. Il più famoso fra tutti la falsificazione dei parametri di tasso Euribor ed altri simili utilizzati come riferimento per le transazioni internazionali. Il libro evidenzia che questi personaggi pericolosissimi si aggirano ancora oggi indisturbati, senza essere mai stati colpiti da provvedimenti giudiziari adeguati. L’impunità crea arroganza e brutalità di azione da parte di personaggi che mostrano di essere del tutto impermeabili alla disastrosa ricaduta planetaria che il loro comportamento sta provocando. I destini di milioni e perfino di miliardi di persone sono nelle mani dell’uno percento della popolazione mondiale, con una concentrazione di ricchezza nelle loro mani mai vista nelle epoche precedenti. Il libro è un buon equilibrio fra cronaca giornalistica, letteratura economica e storia contemporanea: una formula che convince e rende la lettura scorrevole ed avvincente.
Manlio Lo Presti
Federico Rampini, Banchieri, Storie del nuovo banditismo globale,
Mondadori, 2013, pagg. 170, € 16,50