Lunedì, 12 Ottobre 2015 17:11
Carlo Filosa, Eduardo De Filippo, La nuova cultura editrice, Napoli, 1978, pag. 547
In questo ponderoso volume, è descritta la biografia intellettuale ed umana del commediografo Eduardo De Filippo, i contatti, le stagioni stilistiche. Il tutto dentro il panorama di una Napoli ricca di eventi sociali, politici e culturali che tenta di risorgere dal collasso della seconda guerra mondiale. Una città che riesce a superare immense difficoltà e fa ripartire le attività teatrali. Eduardo si trova ad agire all’interno di questo moto perpetuo e, come bene evidenziato dall’Autore, sposta il suo interesse dalla commedia dell’Arte all’arte della commedia. Il voluminoso saggio di Carlo Filosa descrive tutti i passaggi stilistici ed evidenzia i molti prestiti teorici da autori napoletani come Scarpetta ai francesi e soprattutto ai romani come Petrolini. Interessanti sono le descrizioni degli incontri che segnano svolte della sua vita artistica ed in particolare con Pirandello nel 1933 che Eduardo chiama Maestro. Uno spaccato efficace sulla natura di questo rapporto possiamo leggerlo a pagina 90 dove è riportata in parte dell’accorata lettera con cui Eduardo invita Pirandello a presenziare le serate della commedia “L’abito nuovo”. Altro merito di De Filippo è stato quello di aggiornare le tecniche di teatro assieme ad un nuovo modo di strutturale la lingua napoletana.
Il testo è strutturato in tre parti che rispettano la sequenza cronologica delle opere di Eduardo. La prima parte argomenta gli inizi ed il contesto socio culturale dentro il quale si sviluppa il suo percorso artistico, la seconda parte – a giudizio del Filosa – costituisce la parte migliore del commediografo, la parte terza segna il lento declino creativo nelle ultime commedie “impegnate Il libro è una guida attenta che contiene una dettagliata descrizione di ogni opera teatrale e poetica di Eduardo. Il percorso è lungo e lo stile dell’Autore è leggermente antiquato e fa ricordare gli stilemi dei libri di critica letteraria degli anni settanta. La struttura è leggermente scolastica, ed è forse questo impianto piuttosto tradizionale a conferire a tutta la narrazione un sapore rétro ma incisivo ed efficace.
Manlio Lo Presti
Carlo Filosa, Eduardo De Filippo, La nuova cultura editrice, Napoli, 1978, pag. 547