RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 19 APRILE 2021

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RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI

19 APRILE 2021

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

Non cercare di fare in modo che ciò che accade accada come desideri,

ma desidera ciò che accade accada come accade,

e il corso della tua vita ti sarà lieto.

MANUALE DI EPITTETO, Einaudi, 2006, pag. 157

 

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SOMMARIO

 

 

IN EVIDENZA

Perché sono diventato un negazionista Covid.

Spiegato ai “principianti” in 15 minuti.

 

Kevin Smith – off-guardian.org – 18 gennaio 2021

C’è un’ampia selezione di articoli pubblicati nell’ultimo anno riguardanti la Covid 19 e i vari “lockdown”, da marzo in poi il pensiero di molti di noi si è evoluto di pari passo col tono di questi articoli.

Se torniamo con la mente ad aprile e maggio scorsi, il punto focale della narrazione erano la scienza, la presentazione di dati scientifici e la loro interpretazione, le prove a favore o contro le restrizioni. Attualmente, visto che le prove sui nuovi dati sono emerse e sono state analizzate, il dibattito si è spostato sui punti in agenda e i problemi che nascono dai lockdown.

A metà dello scorso anno ho notato un grande aumento dei commenti in questa pagina, aumento che continua tuttora; tuttavia recentemente, leggendo tra le righe, ho notato nei nuovi lettori l’emergere di profondi dubbi su quanto ci viene detto dall’informazione ufficiale, credo che sempre più persone inizino a porsi domande fondamentali e a dubitare della propaganda mainstream. Allo stesso tempo, comprensibilmente, di fronte a narrazioni tanto contrastanti, nascono in loro quesiti e obiezioni.

Per questa ragione ho deciso di riordinare le idee, mettere a confronto i vari punti di vista contrastanti e raccontare il percorso che mi ha portato a comprendere la crisi che stiamo vivendo.

A prima vista potrebbe non sembrare corretto parlare in questa sede di argomenti complessi riguardanti la Covid 19; ritengo tuttavia che questi ragionamenti potrebbero aiutarci a fare ordine nei nostri pensieri e a strutturarli al meglio. Cercherò di esporre i concetti in maniera comprensibile, esattamente nello stesso modo in cui, una sera, li ho spiegati alla mia anziana mamma: nel corso degli ultimi mesi, infatti,  guardando le notizie in TV e Piers Morgan, continuava a chiedermi perché mettevo in dubbio ogni singola narrazione riguardante la Covid 19. Così, alla fine mi sono deciso ad alleggerire me stesso e caricare lei e le ho spiegato l’intera questione, punto per punto in 15 minuti.

Può essere che ancora non mi creda fino in fondo, ma sembra apprezzare il mio pensiero, e questo è già un buon inizio.

In linea di massima ci sono tre tipi di narrazione riguardanti la Covid 19 e i lockdown; le ho elencate qui di seguito, alcune di loro si sono sovrapposte e in qualche modo evolute nel corso del tempo. Esistono altri punti di vista riguardanti il 5G, le origini del virus, la sua esistenza (o non esistenza) e sul vaccino. Comunque, secondo me, attualmente le prove a sostegno di queste ultime teorie non sono ancora abbastanza solide, ma alcuni di questi elementi pongono questioni importanti e quindi tratterò anche loro.

Le principali narrazioni:

1 – Il Governo e la cronaca dei media mainstream

Sostanzialmente si dice che la Covid 19 sia una terribile minaccia per la salute pubblica e che i governi stanno seguendo i dettami scientifici; i governi hanno a cuore il nostro interesse ed hanno reagito in maniera proporzionale al pericolo che correvamo. Quelli che sostengono queste tesi potrebbero avere dei dubbi e delle critiche sul modo di gestire la crisi e sulle misure adottate, spesso si irritano seguendo Piers Morgan e le sue ridicole digressioni al dibattito principale ma, in linea di massima, si conformano al pensiero generale.

2 – Il Governo non ha seguito i dettami della scienza e ha reagito in maniera sproporzionata

Ecco quella che io chiamo “la cronaca del casino” di Peter Hitchens, il quale fin dall’inizio ha sostenuto il suo punto di vista e, per quello che ne so, lo sostiene tuttora e cioè che il governo è andato in panico e ha basato le sue decisioni sui lockdown su supposizioni piuttosto che su evidenze scientifiche. Il governo sta cercando una strategia di uscita che gli permetta di salvare la faccia.

Questo punto di vista ha raccolto sempre più sostenitori man mano che i dati scientifici venivano compresi e molti studiosi hanno pubblicato studi che provano che i lockdown e l’uso delle mascherine sono inutili o hanno benefici irrisori.

Colonna portante di queste argomentazioni è stata, sin dall’inizio, l’idea che a prescindere dai dati scientifici, i lockdown fossero una misura sproporzionata rispetto al rischio effettivo legato al virus e alla sua mortalità e che ogni decisione presa a livello centrale era basata sull’ottusità, sul panico e sul pensiero di massa.

All’inizio anche io sostenevo questa tesi e tuttora credo che l’interpretazione scientifica si basi su dati incompleti e inesatti; tuttavia adesso ho cambiato in parte opinione e credo che dietro le decisioni ci sia un progetto deliberato, non un’ignoranza antiscientifica.

3 – La Covid 19 è stato usato come un mezzo per realizzare un nuovo piano sociale ed economico

Ho impiegato un po’ di tempo per accettare questa narrazione finché, pochi mesi fa, ho osservato con attenzione il grande “reset” dell’agenda del World Economic Forum (WEF). Questa agenda propone un grande reset economico e sociale, che include cambiamenti climatici, la sostenibilità e la distribuzione della ricchezza, stabilendo che la Covid 19 rappresenta un’opportunità unica per creare un mondo nuovo e glorioso che, però, somiglia a un incubo totalitario per i suoi abitanti. Praticamente ci dicono: nel 2030 non possiederai nulla e sarai felice.

Dal dal punto di vista delle prove, però, non è sufficiente dire che questo scenario si verificherà soltanto perché c’è un’agenda mondiale ideata da Klaus Schwarb del WEF, un tizio che talvolta assume le sembianze di un cattivo dei film di James Bond. Io sono arrivato alla conclusione che la Covid 19 fosse un mezzo per attuare un terrificante reset sociale quando si sono verificati tutti gli altri aspetti di una sequenza temporale durata 5 mesi.

È ovvio che misure come i lockdown, il distanziamento sociale in un primo momento e poi l’obbligo della mascherina estiva post-pandemica sono sproporzionate e non hanno senso, ma è stato solo quando questa follia è continuata dopo la revisione dell’agenda che mi è stato chiaro ciò che stava accadendo: lockdown ripetuti, obbligo di mascherine, propaganda e sofferenza generale sono progettati per creare le condizioni necessarie per resettare la società e ricominciare quasi da zero.

Un clima di terrore, distruzione, sottomissione e dipendenza dallo stato sono tutti aspetti necessari per introdurre la nuova agenda, hanno bisogno di una crisi perpetua per spingerci verso la conformità e una mite accettazione.

Dietro a tutto questo e al modo in cui ci viene presentato c’è la grande influenza di una lobby potente: l’agenda del cambiamento climatico

Leader mondiali come Johnson e Trudeau stanno introducendo più o meno sottilmente il linguaggio del WEF, ripetendo slogan come “ricostruire meglio”. Parlano di passaporti sanitari e sanzioni per chi rifiuta test e vaccini e propongono soluzioni come la distribuzione della ricchezza e la limitazione agli spostamenti, tutte misure che si prestano perfettamente alla distruzione economica e sociale cui stiamo assistendo.

Questi leader compaiono regolarmente con il WEF, l’OMS, l’ ONU, il FMI, Bill Gates e Greta Thunberg, insomma tutti quelli che tirano il carrozzone.

Una montagna di denaro, potere e forse coercizione potrebbero ben essere il mezzo con cui questo cancro si è diffuso e ha convinto i leader con tendenze globaliste a schierarsi a favore dell’ agenda.

Coloro che hanno osservato la politica americana si saranno accorti dello sforzo prolungato e coordinato di rimuovere Trump che si opponeva al reset, almeno nel breve periodo. Ii risultati sospetti delle elezioni americane e le proteste del BLM sono arrivate con tempismo perfetto a sostegno del grande progetto e adesso lo sostengono.

Il passato e la storia recente costituiscono anch’essi pezzi fondamentali del puzzle. I presunti legami di Biden col Partito Comunista Cinese e le suddette organizzazioni globaliste, le prove dei possibili tentativi di reset attuati in passato con l’influenza suina e aviaria sembrano corrispondere perfettamente al modello attualmente emergente.

I noti tentativi passati di devastare il mondo (Siria, Iraq e Libia) sono tutti indicatori che provano come abbiamo a che fare con criminali psicopatici; il solo dubbio che avevo in precedenza era se avessero il coraggio di rivolgere quel male contro la loro stessa gente.

In sintesi: i mezzi, le motivazioni e le opportunità ci sono; dal mio punto di vista è in atto un colpo di stato mondiale.

Alcune incognite e anomalie

Alcuni commentatori hanno affermato che il virus non esiste, che l’influenza e persino gli attacchi di cuore sono stati classificati erroneamente come Covid-19. Ci sono anche molte prove che le morti da Covid siano state esagerate con test PCR difettosi e classificando in modo fraudolento ricoveri ospedalieri e decessi come Covid-19. Chiedetevi perché cercano in continuazione di esasperare e travisare i dati al rialzo. Durante una crisi i politici, storicamente, cercano di sottovalutare i rischi.

È importante tenere bene a mente tutto ciò quando si considera il quadro generale ma un principiante dovrebbe concentrarsi su ciò che sappiamo, non su ciò che non sappiamo. Tuttavia dobbiamo considerare i seguenti punti.

Origini della Covid 19

I media hanno speculato all’infinito su dove e come si sia originato questo virus. Dai mercati, ai pipistrelli ai laboratori. Alla luce di tutto quello che ho visto non scarterei la possibilità che un virus sia stato rilasciato intenzionalmente, con la connivenza dei personaggi sopra citati per perseguire il reset.

È aberrante solo pensare a un quadro simile ma è una possibilità concreta che dobbiamo considerare d’ora in poi.

Vaccini contro la Covid

Questa forse sarà la chiave di ciò che accadrà in futuro. Se il grande piano di ripristino avrà successo o se porterà alla rovina e alla rimozione forzata dei leader.

La preoccupazione irrazionale per i vaccini può essere in gran parte legata al profitto ma, in realtà, potrebbe essere una parte importante dell’agenda in gioco.

Questi vaccini del 2021 non testati e sperimentali che potrebbero avere effetti collaterali seri anche sulla fertilità sono uno scenario imprevedibile e terrificante se consideriamo anche i 10 mesi di false dichiarazioni dei media, e dei governi, della pseudo scienza, gli allarmismi e le menzogne.

Tutti dovrebbero aver paura di questi vaccini.

Obiezioni e domande alla contro narrativa

Naturalmente in 10 mesi sono successe molte cose. Le persone tendono a vedere gli eventi dal loro isolamento e poi ad andare avanti dimenticando ciò che è accaduto prima; tendono quindi a essere confuse e a porsi numerosi interrogativi. Proprio alcuni di questi interrogativi hanno caratterizzato l’inizio del mio percorso.

“La maggior parte dei governi sta adottando misure anti-Covid simili; possibile che stiano tutti sbagliando oppure fanno tutti parte di un complotto?”

 Questo è il quesito che più mi ha turbato all’inizio. Sappiamo che stanno seguendo teorie scientifiche sbagliate, stanno distruggendo le loro economie e società, eppure deve esserci un limite alla loro stupidità assoluta.

Ma dato il background, l’influenza e il denaro dei miliardari e il loro controllo sulle istituzioni mondiali, è possibile vedere come questo abbia, nel tempo, infiltrato i governi, i media controllati, gli scienziati in conflitto e il sistema giudiziario.

Questo piano non è nuovo e, come ho detto, forse è già stato tentato in passato. Per me, alla fine, non è stato così difficile accettare che questa infiltrazione del male sia andata avanti per molti anni e che ora stiamo assistendo alla realizzazione e alla perfezione di quel piano.

“Il grande reset è solo un’altra teoria del complotto?”

Beh, no, non lo è. Come ho detto sopra, è un vero programma. La vera domanda è se attualmente sia in “stand by” o se stiano continuando la sua realizzazione. Tutte le prove sopra menzionate suggeriscono che sia in piena fase di attuazione.

“Le persone non accetteranno che la loro ricchezza venga confiscata o ridistribuita. Perché i nostri governi dovrebbero voler adottare sistemi di credito sociale e comunismo? 

Se Boris Johnson avesse annunciato in TV stasera: “Non possiederai nulla e sarai felice”, ovviamente sarebbero esplose rivolte. Questo è il motivo per cui il reset viene introdotto in questo modo, cioè sotto forma di una crisi.

In sostanza, la maggior parte dei leader mondiali e dei politici è privo di principi o convinzioni. In questo contesto, avere un piano globale come questo non rappresenta un grosso problema per loro poiché l’1% dei più ricchi del pianeta non verrà toccato dai principi comunisti. A noi piacerebbe ma non sarà così.

C’è una pianificazione enorme dietro, le loro compagnie verranno mantenute, la loro sete di potere soddisfatta e con i vari incentivi non è difficile capire perché i nostri leader hanno ceduto, più o meno volontariamente, potere ai globalisti.

“È impossibile che il governo, i media, gli scienziati e gli infermieri mentano sull’attuale pandemia.”

No, non tutti mentono. Alcuni sono complici, alcuni sanno o sospettano qualcosa, ma hanno troppa paura di parlare, molti probabilmente non hanno la più pallida idea di quello che sta succedendo e del piano più ampio che c’è dietro, la maggior parte di loro vive conflitti di interesse legati all’avanzamento o al proseguimento della carriera.

Ci sono anche la paura, la propaganda generalista, i dati falsi e le distrazioni che causano confusione, un pensiero “di massa” e una visione a tunnel. La combinazione di questi fattori può creare l’illusione che quanto esposto sopra sia, completamente o solo in parte, falso. Le persone vengono controllate attraverso una combinazione di quanto sopra. Essenzialmente, è come la Germania nazista è riuscita ad ottenere così tanto sostegno dalla sua popolazione.

TAMPONI PCR E PROPORZIONALITA’- DUE ARGOMENTI KILLER

Per concludere, nel caso in cui qualcuno avesse bisogno di ulteriori prove per convincersi, presenterò due argomenti “killer”.

Prima di tutto il test PCR, eseguito fino alla morte. Questo test è scientificamente inutile per diagnosticare al Covid-19 e, considerando che tutte le misure e l’intero approccio si basano su di esso e sui “casi”, e non sulle persone ricoverate o che muoiono direttamente di Covid-19, il castello di carte cade completamente.

Quindi, chiedete ad un familiare o ad un amico che contesta i punti della contro-narrazione: come puoi avere fiducia nella narrazione ufficiale quando le probabilità di diagnosi certa sono più alte lanciando in aria una monetina?

Allo stesso modo la proporzionalità: un altro fattore che è andato perso nel clamore per diffondere la paura, distrarre e fuorviare. La proporzionalità sarebbe ovvia a qualsiasi risolutore di problemi matematici, sulla base di un calcolo basilare costi /benefici che però il governo, fino ad oggi, si è guardato bene dall’effettuare.

Ad oggi, nel Regno Unito, a fronte di 60.000 decessi (il totale dei decessi è calcolato entro 28 giorni dal test positivo, il numero da marzo è 89.860 secondo PHE – Ed.) con un’età media della mortalità da o per Covid-19 di 82 anni, abbiamo milioni di posti di lavoro persi, un’economia al collasso, scuole chiuse e cure mediche mancate per i tumori, ecc. senza contare i problemi di salute mentale saliti alle stelle.

Lord Sumption, la più grande mente legale del Regno Unito, ha risolto questo calcolo molto velocemente, ma ad oggi, Gennaio 2021, non ci vuole un genio per comprenderlo.

ISTINTO

Infine, se la persona a cui lo spiegate rifiuta gli argomenti basati sulle informazioni e le prove, chiedetele: “Cosa ti dice l’istinto? Senti che c’è qualcosa di sbagliato o che qualcosa di sinistro si sta svolgendo dietro le quinte?”

Sono in fase di negazione, spesso una delle emozioni che precedono la realizzazione? Ponete la domanda e lasciate che la risolvano da soli.

CONCLUSIONI

Non sto suggerendo necessariamente di scaricare queste domande su parenti, giovani o vecchi, ma se i vostri cari ed i vostri amici vi domandano in continuazione di confutare la narrazione ufficiale, quando viene presentata in TV, spiegate loro le cose come ho fatto io qui sopra, possibilmente senza le continue interruzioni di Piers Morgan. Potreste aiutarli a sviluppare un proprio pensiero indipendente e a far nascere in loro consapevolezza e rabbia, due ingredienti essenziali per togliersi dai piedi il grande reset, e, come omaggio aggiuntivo, anche Morgan.

 

Link: https://off-guardian.org/2021/01/18/why-i-became-a-covid-denier/

FONTE: https://comedonchisciotte.org/perche-sono-diventato-un-negazionista-covid/

Hanno ottenuto quello che volevano…

Molte volte ho detto e scritto che avrebbero ottenuto quello che volevano e che proprio questo era il problema.

Il mio demone mi ha esplicitamente proibito di dire però “cosa” volevano perché secondo lui certi passaggi “storici” non devono essere “disturbati” da chi non può comprenderli. Per ogni cosa c’è un tempo.

Ad esempio, differentemente da “adesso“, presto potremo parlare liberamente di entità aliene che ancora fanno sorridere quanti imbevuti di propaganda secolare respingono l’intera faccenda dei non umani nonostante la retroingegneria sia il nerbo su cui si poggiano gran parte delle scoperte più importanti degli ultimi 70anni. Questo “salto cognitivo di massa” porterà come inevitabile un certo subbuglio, perché ad oggi non siamo ancora del tutto preparati psicologicamente a un simile impatto. Sarà un salto più importate di quello che ha compiuto Armstrong in TV per le generazioni del ’69 e lascerà certamente un segno più profondo di quello che hanno lasciato gli hippie, la generazione capostipite degli “abbracciapiante“.

Oltretutto arriva in un momento di congiutura politica, economica e sociale globale estremamente fragile, soltanto in parte prevista “dai padroni del discorso“. Lo possiamo notare dai tanti, troppi “cambi repentini di narravita” compiuti all’ultimo, manco fossimo in un lunapark a goderci le incredibili acrobazie di un immenso otto voltante propagandistico… suicida.

Ancora, arriva in un momento in cui l’umanità in generale, turbata dalla “shock doctrin” persistente che non lascia passare mese senza un qualche evento di risonanza globale, non potrebbe essere più lontana e indifferente di come è ora con il cuore e i desiderata. Per ciò la massa verrà colta di sopresa e il passaggio sarà abbastanza scioccante per tantissimi. Poi in tanti, dato che la vita continua, faranno finta di niente e non vorranno saperne nulla, come sempre accade in questi casi.

Notiamo quindi tra le righe e in traslucito quel non detto, cioé tante evidenze evidenti che ci suggeriscono che nella pentola c’è davvero tanto che bolle. Forse troppo. Come la volontà precisa di tenerci distratti mentre veniamo eruditi sull’inaccettabile e nel contempo veniamo preparati a non reagire anche quando ci verranno a dire che ci hanno preso palesemente per il culo in via colossale per sett’antanni almeno.

Così che tutto sembri normale o almeno venga preso come lo fosse.

L’incredibile, l’indicibile, l’assurdo, l’impossibile, sembraranno ricorrersi mentre dovremo faticare a seguire una specie di “corso rapido di aggiornamento storico scientifico globale” come se ci fossimo persi in un sonno criogenico e un malfuzionamento ci avesse per sbaglio “svegliati” in una realtà estranea. Questo mentre il senso di ciò che ci circonda si “scioglierà” (letteralmente) dentro una specie di allucinazione, più simile a un trip di acido che alla realtà relativamente “stabile” che fin’ora abbiamo conosciuto, scontrandosi con tecnologie che possono alterare quella realtà “stabile” in molti modi diversi.

Dato che non scrivo nulla che riguarda la verità, non so se questo è vero. So che è coerente con il tentativo di modellare una realtà sempre più virtuale, sempre più distante da tutto quello che poi è il Mondo che ci circonda oltre che con la fretta di impiantare una nuova forma di tecnocrazia cibernetica transumanista, sempre più confusa e centrata su un unica fonte che rimane indiscutibile, anche se si contraddice di continuo come se “lo volesse apposta“.

Allora cosa hanno ottenuto da questa “emergenza sanitaria“? Molto semplicemente che le imposizioni schizofreniche finissero per non essere messe in discussione tanto nel metodo quando nel merito. In altre parole, la massa non discute sulla necessità di mettere ad esempio le mascherine, ma al massimo “chiede” al legislatore di poterle togliere “quando inutili” senza discutere più di tanto sulla controindicazione. Certo c’è sempre il bastian contrario che dice “faccio come coscienza mi suggerisce” sfidando l’autorità e la società sapendo bene che la mascherina come ogni altro provvedimento è intrisecamente controproducente per combattere l’epidemia. Ma nemmeno lui sospetta che la richiesta suicida resa obbligatoria (prima) moralmente e (poi) legalmente sia progettata apposta per impedire che sia praticato l’anticonformismo su larga scala. Di fatto la mascherina è diventata un simbolo di responsabilità collettiva, proprio come per il medico prima di entrare in sala operatoria, ma con un valore aggiunto: per toglierla devi godere di un “permesso speciale” che deve essere concesso.

Per ciò adesso tutto quello che era un diritto sarà una concessione.

Inutile dire oggi che un chirurgo potrebbe e dovrebbe operare senza mascherina per il bene stesso del paziente, dato che la ricerca ci dice che la carica virale nella stanza aumenta dopo appena 20 minuti ed il motivo è semplice: la mascherina crea un perfetto ambiente “protetto” per culture di agenti patogeni, riscaldato, lontano dall’ossigeno ambientale e dal sistema immunitario del corpo. Qualunque cretino ci arriva, ma è inutile, la logica non penetra la gomma dell’indottrinamento. Come inutile è stato per sett’antanni parlare a chi non voleva ascoltare di UFO e alieni se non per commentare storie di fantascienza.

Ma gli esempi si sprecano, dall’11 settempre e “l’infinita guerra al terrore“, ai movimenti che cercano di rimettere al centro i diritti.

Veniamo presi continuamente per il culo anche apertamente e con una facilità imbarazzante e l’unica nostra difesa è la continua negazione “di somigliare alle bestie” mentre veniamo tirati per cavezza alla disperata ricerca di un argine, di una qualche appiglio che ci rassicuri d’essere un po’ meglio, se non proprio più bravi o intelligenti, almeno un poco più scaltri della media indistinta. Ma la realtà è che per ogni “anticonformismo” che sognamo di seguire ci sono almeno altri cento atti perfettamente conformi che facciamo, spesso senza nemmeno farci caso, tanta è l’abitudine. Siamo immersi in una realtà che non ci da scampo ed è per questo che alla fine in via perfettamente conforme se scendiamo in piazza a protestare lo facciamo per disperazione chiedendo col cappello in mano al nostro stesso aguzzino di allentare le restrizioni, di tornare a vivere, di poter riprendere a lavorare, senza mettere in discussione un solo rigo della narrativa dominante di interesse del manovratore.

Cioé che tutta questa messinscena, con l’uso mirato di biotecnologie (tra cui armi biologiche) serve a trasformare in men che non si dica una società indottrinata dalla “teoria per la difesa dei diritti” di cui mai ha potuto davvero godere, perché privata dei mezzi e dell’educazione necessaria per esercitarli davvero, in una dominata dalla “responsabilità di non sognarseli nemmeno” quei diritti, per il bene di tutti.

Non funzionerà del tutto certo e il manovratore lo sa benissimo, troppe sono le assurdità e le discrepanze, ma questo non farà che creare delle nuove fratture insanabili che in qualche modo dovremo poi affrontare, perché in quelle fratture inevitabilmente si faranno alla fine poi strada nuovi orrori per ora inimmaginabili, tanto più difficili quanto più profonde saranno le linee di faglia.

Come sempre, secondo me. Come sempre se dovessi essere smentito dagli eventi sarei il primo ad esserne felice.

FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/spazio-aperto/hanno-ottenuto-quello-che-volevano/

 

 

 

L’Impostura Vaccinica. Un po’ di storia.

BREVE STORIA DELLE POLITICHE VACCINALI ITALIANE E MONDIALI DEGLI ULTIMI 20 ANNI
(cronologia redatta e curata da Alessandra Devetag).

Nel 1990 nasce la Children Vaccination Initiative, su iniziativa di Banca Mondiale, Fondazione Rockefeller, OMS, UNICEF e United Nations Development Programme (UNDP).

E’ una costola dell’OMS che persegue, tramite la collaborazione con l’industria farmaceutica, l’estensione delle vaccinazioni a tutta la popolazione pediatrica mondiale.

https://apps.who.int/…/325813/WH-1993-Mar-Apr-p4-6-eng.pdf

Nel 1998 la suddetta  CVI pubblica il suo secondo “Piano Strategico” intitolato “Una visione della vaccinazione del 21° secolo” che ha, fra i propri obiettivi:
pag. 6: “….. aumentare la consapevolezza del valore delle vaccinazioni nella società e nei decisori, in modo da far aumentare la domanda di vaccini in ogni paese del mondo”…..
pag. 20: “…..promuovere il concetto secondo cui la vaccinazione è una misura preventiva fondamentale in ogni momento della vita: infanzia, giovinezza, adolescenza, età adulta e
maturità”……
pag. 21:….” promuovere l’utilizzo di mezzi di comunicazione di massa per sostenere il valore della immunizzazione e dei vaccini”….
pag. 31 (vedi grafico): cooperare con tutti gli enti e soggetti coinvolti al fine di “…indurre il consumatore ad accettare i vaccini ed anzi a richiederli”….
pag. 44: spingere i Governi ad approvare “…piani quinquennali per le immunizzazioni”…..
pag. 45: ….”stimolare l’industria a costituire delle partnership con il settore pubblico”…..d

Ford Transit Custom Hybrid. Anticipo Zero €250/mese IVA esc TAN 3,49% TAEG 4,62%Ford.it

https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/64635/CVI_GEN_97.04.pdf?sequence=1&isAllowed=y&fbclid=IwAR2QuzE6He-n9lClsTf9QjU6vh4rkxAjNLr1jAVf4qfdmKR2I4giacQ6RPw

Nel 2000 viene istituita GAVI, Alleanza Globale per le Vaccinazioni, una fondazione privata di diritto svizzero fondata sul partenariato tra pubblico e privato, finalizzata alla immunizzazione nei Paesi in via di sviluppo. Essa nasce su idea della fondazione Bill & Melinda Gates che offre 750 milioni di dollari per la sua costituzione. Membri permanenti di Gavi sono OMS, BANCA MONDIALE, UNICEF E FONDAZIONE BILL & MELINDA GATES. GAVI si finanzia attraverso titoli obbligazionari e finanziamenti diretti:

https://www.actionaid.it/app/uploads/2016/04/AA_GAVI.pdf

Nel 2002 la fondazione Bill & Melinda Gates acquista quote di 9 società farmaceutiche per un totale di 205 milioni di dollari:

https://www.wsj.com/articles/SB1021577629748680000

L’Italia aderisce a Gavi nel 2006, attraverso sottoscrizione di titoli obbligazionari iFFiM;
Viene, successivamente, approvata la legge finanziaria del 2008, art. 2 comma 373, con cui l’Italia stanzia ulteriori contributi a GAVI (€ 2.074 milioni di euro) attraverso i meccanismi finanziari AMC, inseriti nel capitolo “competitività e sviluppo delle imprese” (sic)

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn%3Anir%3Astato%3Alegge%3A2007-12-24%3B244!vig&fbclid=IwAR3y-GFKgzeZQHNd8dMTfk6DqU_Puml7dFmFDEOqjj1YOW3aLrV42jrs1BM

Al Forum Economico di Davos del 2010, la Fondazione Bill & Melinda Gates offre 10 miliardi di dollari a condizione che venga implementata la “decade dei vaccini”;

https://www.corriere.it/economia/10_gennaio_29/gates-vaccini-davos_578e7418-0cd2-11df-a99f-00144f02aabe.shtml

Nel frattempo, nel 2011 in Italia si sviluppa una “epidemia” di oltre 4600 casi di morbillo….

CVI_GEN_97.04.pdf

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/limpostura-vaccinica-un-po-di-storia/

 

 

 

ARTE MUSICA TEATRO CINEMA

Swing time Big Band

Swing time Big Band | 25 settembre 2020

Gran finale della stagione all’aperto di Salagnini con un’evento di eccezione che vedrà protagonista una giovanissima orchestra curata e diretta dal maestro Gianni Oddi, una kermesse vivace, piena di talento ed energia che i musicisti, qualche figlio d’arte, tantissime aspettative su ciascuno di loro in ogni sezione,promanano grazie alla forza della loro giovane età e della formazione colta e raffinata alla corte del grande sassofonista, icona della musica jazz italiana alle prese con una nuova ed affascinante avventura.

Una formazione con 5 Sax, 4 Trombe, 4 Tromboni, 1 Pianoforte, 1 C.Basso/ Basso Elettrico, 1 Batteria, 1 Percussione, 1 Voce Femminile oltre al suo magistrale sax naturalmente,a confrontarsi con un repertorio vasto e trasversale, a conferma della padronanza stilistica e tecnica che ogni componente continua a maturare e della sinergia dei contributi personali alla confezione sempre più “di classe” di ogni loro performance.

Composta prevalentemente da giovani musicisti tutti al di sotto dei 35 anni che si sono già particolarmente distinti per le loro capacità artistiche partecipando a manifestazioni musicali e festival nei luoghi canonici della musica jazz romana, come Villa Celimontana, Alexander Platz ,Auditorium Parco della Musica, Casa del Jazz, Teatro Romano (Verona), Umbria Jazz. Swing Time Big Band, è un grande laboratorio di ricerca musicale afroamericana composto da musicisti provenienti da varie aree artistiche della scena musicale nazionale con la direzione musicale di Gianni Oddi, (storico sassofonista dell’Orchestra di Musica Leggera della Rai TV di Roma e solista tra i preferiti in tutte le tourneè mondiali del M° Ennio Morricone), per approfondire e sperimentare nuove partiture e per affinare vari aspetti solistici/interpretativi e di ensemble della storia del jazz e non solo.

Il concerto, un trionfo di sonorità, stili e personalità artistiche, sapientemente modulate ed intrecciate in una trama suggestiva, è articolato in tre parti ciascuna delle quali a sottolineare i momenti e le svolte più significative della musica contemporanea, tanto nelle composizioni quanto nelle grandi intuizioni degli interpreti, ed in maniera più specifica, proporrà i brani che hanno fatto il mito di Morricone, e di Gershwin, nonchè una sintesi di esecuzioni tratte dal policromatico universo del Jazz Musical. La prima parte sarà un viaggio tra i temi musicali del Maestro romano, da Giù la testa – C’era una volta il West – Metti una sera a cena – C’era una volta in America – Nuovo Cinema Paradiso – La leggenda del Pianista sull’Oceano – Mission Gli Intoccabili – Il buono, il brutto, il cattivo,
a cui Sofia Meola , giovane e versatile cantante, presterà la sua voce nitida, duttile e suadente.

Nella seconda parte saranno eseguiti brani tratti dalla suite Porgy e Bess e dalla infinita produzione di Duke Ellington, in particolare Such Sweet Thunder – Caravan – Prelude to a Kiss – Take the a train – It Don’t Mean a Thing . La terza e conclusiva parte spazierà tra le composizioni più significative dei grandi interpreti della musica jazz , da Bob Mintzer a Bill Evans, da Jule Styne a Van Morrison,
Dicevamo che tutti i brani saranno interpretati, per la parte vocale dalla giovane e dal futuro “certo” Sofia Meola; voce sorprendente per l’impostazione al contempo rigorosa , puntuale ma estremamente duttile e versatile, grande fisicità e presenza scenica, riesce a dare forma elegante e grande sostanza ad ogni interpretazione e la vedremo certamente prossima protagonista sulla scena nazionale. Una vera grande Big Band, organizzata e diretta in maniera esemplare da uno dei più rigorosi, esperti ed esigenti musicisti che continuano con grande personalità e carisma a regalare agli appassionati, momenti di grande emozione e soprattutto a selezionare, formare e promuovere i giovani talenti che dovranno raccogliere l’eredità della nobile tradizione della musica nazionale e più in particolare romana.

Il Concerto
– George Gershwin: Porgy and Bess Suite
– Duke Ellington:
Such Sweet Thunder
Caravan
Prelude to a Kiss
Take the a train
It Don’t Mean a Thing
– Omaggio a Ennio Morricone:
Gli Intoccabili: (Ouverture, Death Theme)
Giù la testa
C’era una volta il West
Metti una sera a cena
C’era una volta in America: (Debora’s Theme)
Nuovo Cinema Paradiso, Love Theme (Andrea Morricone)
La leggenda del Pianista sull’Oceano: (Playing Love)
Mission: (Gabriel’s Oboe)
– Jazz&Musicals
Bob Mintzer: Tribute
Gene De Paul: Teach me Tonight
Bart Howard: Fly me to the Moon
Richard Rodgers: The Lady is a tramp
Harold Arlen: Stormy Weather
Bill Evans: Very Early
Thad Jones: To You
Bob Mintzer: Elvin’s Mambo
Jule Styne: Just in Time
Van Morrison: Moondance
Simons Seymour: All of me
La Big Band
Saxes: Alessio Di Giulio, Damiano Drogheo, Luciano Bonanni, Francesco Pafundi, Daniele Dominicis.
Trombe: Matteo Costanzi, Marcello Sanzò, Giacomo Serino, Francesco Menconi.
Tromboni: Stan Adams, Dario Piccioni, Andrea Serino, Ilario Polidoro.
Pianoforte: Claudio D’Amato, Contrabbasso: Massimiliano Pischedda, Batteria: Manuel Turco, Percussioni: Luca Ingletti, Voce: Sofia Meola.
Direttore: Gianni Oddi
Arrangiamenti Pino Jodice e Giacomo Serino
Gianni Oddi

Per anni è stato 1o Alto Sax dell’Orchestra di Musica Leggera della RAI di Roma.
Ha collaborato con artisti e direttori d’orchestra, tra i quali: Gianni Ferrio, Bruno Canfora, Nicola Piovani, Franco Piersanti, Bruno Tommaso, Paolo Silvestri, Maurizio Giammarco, Rosario Giuliani, Claude Bolling, Luis Bacalov, John Lewis, Dizzy Gillespie, Gil Evans, George Russell, Mike Westbrook, Bill Holman, Maria Schneider, Liza Minnelli, Jerry Lewis, Ray Charles, Ella Fitzgerald, Sammy Davis Jr,
Negli anni70’, ha collaborato in qualità di arrangiatore e sax solista per la RCA Italiana e per tutti gli artisti di musica leggera della stessa casa discografica:Lucio Dalla, Ron, Renato Zero, Riccardo Fogli, Nada, Jmmy Fontana, Mal, Mia Martini, Claudio Baglioni, Francesco De Gregori, Piero Ciampi.
E’fondatore e Direttore di IALS JAZZ BIG BAND, formazione composta da 5 sax, 5 trombe, 4 tromboni e sezione ritmica con cui in questo momento si esibisce nei luoghi della musica più importanti della capitale e da molti anni tiene un corso di addestramento professionale e perfezionamento per sassofonisti, presso il Centro Nazionale IALS di Roma. Attualmente svolge attività concertistica in Italia ed all’estero.

 

FONTE: https://www.romatoday.it/eventi/swing-time-big-band-25-settembre-2020.html

 

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

“Il virus è fittizio”

di Cesare Sacchetti

Il dottor Derek Knauss e il suo gruppo di immunologi che esercitano la professione nel Sud della California hanno esaminato 1500 test al tampone risultati positivi al Covid. I risultati delle analisi di laboratorio sono stati sconcertanti.

Non un singolo test è risultato avere il Covid. Non c’era proprio traccia di questo virus. Gli scienziati hanno trovato solo virus influenzali di tipo A e B.

Il dottor Knauss ha mandato i campioni all’università della California, all’università di Cornell e di Stanford. I risultati sono stati identici. Nessuna traccia del Covid. Solo influenza A e B.

A quel punto, il dottor Knauss ha contattato il centro per il controllo della prevenzione e malattie USA (CDC) per chiedere dei campioni di Covid. Il CDC ha detto di non avere a disposizione questi campioni. Gli scienziati del dottor Knauss sono quindi arrivati alla conclusione che il “Covid è immaginario e fittizio”, ovvero che non esiste perchè nessuno è riuscito a portare prove incontrovertibili della sua esistenza. Hanno preso l’influenza, l’hanno chiamata “Covid” e hanno creato la più enorme truffa della storia. La massa ci ha creduto e ancora ci crede.

GreatReject (https://greatreject.org/laboratories-cant-find-covid-19-in-positive-tests/)
Laboratories in US can’t find Covid-19 in one of 1,500 positive tests
CDC sued for massive fraud: Tests at 7 universities of ALL people examined showed that they did not have Covid, but just Influenza A

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/il-virus-e-fittizio/

 

 

Stefano Re – Il Bivio: Great Divide e Codardia Esistenziale di Massa – RifletteRe

All’inizio della puntata riflettiamo sui commenti dei lettori alla puntata precedente dato che gli spunti di riflessione sono tanti e non si possono esaurire in una puntata, ne discuteremo direttamente insieme.

Siete tutti invitati alla diretta Youtube e Facebook del 2 maggio 2021 alle 19 (seguiteci su Facebook per eventuali modifiche o aggiornamenti).

Oggi riflettiamo con Stefano Re su un tema cruciale dell’attualità che viviamo: la distruzione sistematica delle libertà democratiche, la devastazione di quello che a breve si potrà definire l’Ancien régime degli stati nazionali, mette tutte le menti libere e critiche davanti a un bivio: vivere all’interno della bio-tecno-dittatura che si sta profilando, subire il transumanesimo, sorvegliati e puniti al primo sgarro? Or to take arms against a sea of troubles, / And, by opposing, end them?

Sempre più, alle folle mascherate che celebrano la germofobia come tratto distintivo di civiltà – in realtà esprimendo la codardia esistenziale congenita nelle masse occidentali – si stanno opponendo gruppi di giovani e giovanissimi che decidono di prendere una casa in campagna e crearsi le loro comuni. Ma è davvero utile autoconfinarsi in una riserva? E se questo distacco non avvenisse in sparuti gruppi isolati, ma fosse organizzato, strutturato, pensato come società civile che si distacca dalla follia bio-tecno-totalitaria? È possibile pensare a un Great Divide, il Grande Distacco dei liberi dal sistema, come inizio di una guerra di civiltà contro la barbarie promessa da tecnici e finanzieri?

Come sempre a RifletteRe, noi facciamo le domande, a voi le risposte. Buona Visione!

VIDEO QUI: https://youtu.be/0pKBOCHCKoM

FONTE: https://comedonchisciotte.org/stefano-re-il-bivio-great-divide-e-codardia-esistenziale-di-massa-riflettere/

 

 

 

Perché non abbiamo chiuso i confini TUTTI quando eravamo ancora ‘Covid free” ?

Marco Pierella – intervento in chat DETTIESCRITTI in WhatsApp il 18 aprile 2021

Ricordate come i conquistadores hanno invaso il Sudamerica gli americani annientato i nativi Pellirosse, e le nazioni ‘occidentali prima e la Cina oggi soggiogato l’Africa…? Molti pensano con le armi e con l’uso della forza… In realtà Hanno minato e sconvolto gli usi, costumi,valori,tradizioni e qualità di Popoli che erano FELICI di essere com’ erano e di vivere nelle terre che possedevano ( anzi di cui come noi erano ospiti)e nei modi in cui vivevano… Poi appunto e arrivato qualcuno che senza alcun rispetto ha inserito in quei sistemi l’idea che tutto era sbagliato, che con il nuovo dio denaro si poteva comprare un ovviamente finto benessere (gli specchietti o le caramelle piuttosto che droga e alcool od oggi il telefonino ultima moda) Tramite la corruzione hanno diviso ed annientato tutti costringendoli a combattere tra loro e nel frattempo hanno saccheggiato e distrutto quei territori, il loro eco sistema e derubato altresì i legittimi proprietari anche delle risorse che utilizziamo noi occidentali e “civili” per il nostro anche per FINTO benessere… Ci stanno invadendo dal basso con l’immigrazione clandestina, tramite l’appiattimento socio culturale, il,controllo totale dell’informazione, l’annientamento del MERITO, de valori Fondanti del NOSTRO POPOLO e della NOSTRA ITALIA 🇮🇹 Con l’inculcamento dell’illusione che oggi basta apparire e/o sfoggiare l’ultimo modello di telefonino per essere felici, dall’alto in nome del dio denaro tramite la finanza e facendoci indebitare come non mai ci stanno rendendo schiavi, ci stanno facendo dividere facendoci combattere tra di noi e nel frattempo ci stanno portando VIA Tutto… La nostra BELLA ED UNICA ITALIA 🇮🇹 e la nostra UNICITÀ DI POPOLO MIGLIORE del Mondo…Torniamo ad un economia Reale, torniamo a riscoprire le nostre qualità, smettiamo di farci convincere da 4 imbecilli corrotti e collusi che siamo tutti evasori,razzisti,omofobi e che è meglio mangiare la carne ormonata tedesca o polacca piuttosto che una bella Fiorentina Toscana e una bella mela italiana ancora sporca di terra piuttosto che quelle belle mele tutte uguali belle colorate che non sanno di nulla.. Torniamo a riapprezzare ed insegnare ai nostri figli i Nostri valori fondanti ,il risoetto per gli altri a seguire un comandamento ,per me sacrosanto e forse dai più dimenticato, che dice ” di non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a Te stesso” La bellezza ed il Fascino di un tramonto,delle nostre montagne innevate, delle nostre coste ma anche dei NOSTRI prodotti alimentari artigianali ecc. da guardare vivere e gustare con i nostri AMICI i NOSTRI CARI o con chi vogliamo ma da preservare ÞUTTI INSIEME da e come ITALIANI e smetterla di rincorrere un benessere effimero e falso contro natura dato dagli acidi, dall’apparenza dalla realtà virtuale da questa falsa socialità inculcata anche dall’utilizzo di questi telefonini e dalla paura di un virus pandemico che ha ormai portato uno stato di ansia e depressione generalizzata a tutti che sicuramente,questa si ed indipendemente da qualsiasi vaccino , nuoce fortemente alla salute….

 

 

 

BELPAESE DA SALVARE

Piero Calamandrei , discorso sulla costituzione repubblicana italiana, 1955

posto questo meraviglioso discorso, a perpetua memoria e ricordo sulle rovine di quello che eravamo, prima che ci scippassero autodeterminazione e sovranitá

VIDEO QUI: https://youtu.be/2j9i_0yvt4w

FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/spazio-aperto/piero-calamandrei-discorso-sulla-costituzione-repubblicana-italiana-1955/

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Come iniziare una guerra

Foto di Tyler Durden

DI TYLER DURDEN
DOMENICA 18 APRILE 2021 – 22:00

Scritto da Victor Davis Hanson tramite AmGreatness.com,

Le guerre nascono spesso dall’incertezza. Quando i poteri forti appaiono deboli, quelli veramente più deboli corrono dei rischi che altrimenti non avrebbero. 

In alternativa, sfacciataggine sciatta e promesse seriali di moderazione scatenano anche guerre. Un discorso duro e vuoto può invocare inutilmente gli aggressori. Ma parlare di bromuri utopici convince i bulli che i loro bersagli sono troppo sofisticati per contrastare l’aggressione.

A volte l’annuncio di “un nuovo processo di pace” senza alcuna capacità di portare nuove concessioni o pressioni solleva solo false speranze e furore.

Ogni nuovo presidente americano viene solitamente testato per determinare se gli Stati Uniti possono ancora proteggere amici come Giappone, Europa, Corea del Sud, Israele e Taiwan. E il nuovo comandante in capo scoraggerà i nemici dell’America, Iran e Corea del Nord, e impedirà a Cina e Russia di assorbire i loro vicini?

Joe Biden e coloro che lo circondano sembrano determinati a turbare la pace che hanno ereditato. 

Subito dopo che Donald Trump ha lasciato l’incarico, Vladimir Putin ha iniziato ad ammassare truppe sul confine ucraino e minacciare di attaccare.

Putin in precedenza aveva concluso che Trump era pericolosamente imprevedibile e forse meglio non provocato. Dopotutto, l’amministrazione Trump ha eliminato i mercenari russi in Siria. Ha rafforzato le spese per la difesa e aumentato le sanzioni.

L’amministrazione Trump ha inondato il mondo di petrolio a buon mercato con dispiacere della Russia. È uscito dai trattati sui missili asimmetrici con la Russia. Ha venduto armi sofisticate agli ucraini. I russi hanno concluso che Trump avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, e quindi hanno aspettato un altro presidente prima di testare nuovamente l’America.

Al contrario, Biden parla troppo spesso in modo provocatorio, mentre porta un ramoscello . Ha chiamato gratuitamente Putin “un assassino”. E ha avvertito che il dittatore russo “avrebbe pagato un prezzo” per presunta interferenza nelle elezioni del 2020.

Sfortunatamente, la sua ampollosità segue quattro anni di una bufala sulla collusione russa, alimentata da un dossier inventato pagato dalla candidata del 2016 Hillary Clinton. Biden e altri hanno giurato che Trump fosse, nelle parole dell’ex direttore dell’intelligence nazionale di Barack Obama, James Clapper, una “risorsa russa”.

Se Biden cerca di provocare una nazione con 7.500 armi consegnabili, di certo non sostiene con forza la sua retorica.

Ha tagliato gli aiuti militari all’Ucraina. E Biden potrebbe ridurre il budget del Pentagono.

Sembra aver dimenticato che Trump è stato messo sotto accusa per aver presumibilmente messo in pericolo l’Ucraina, quando in realtà le ha venduto le stesse armi che Biden e altri nell’amministrazione Obama avevano posto il veto.

Mentre Biden parlava ad alta voce con Putin, la sua amministrazione è stata umiliata in serie dalla Cina. I diplomatici di Pechino hanno mascherato le loro controparti americane in un recente incontro ad Anchorage, in Alaska. Hanno allegramente riciclato il bollino interno di sinistra secondo cui un’America razzista non ha l’autorità morale per criticare la Cina.

Se Trump è stato imprevedibilmente schietto, Biden è troppo spesso prevedibilmente confuso. E sembra fragile, mandando un messaggio alle autocrazie che il comandante in capo dell’America non ha il pieno controllo. 

Biden, come aveva promesso, non ha chiesto alla Cina trasparenza sulle origini del virus COVID-19 a Wuhan. Entro l’estate, quella peste di origine cinese potrebbe aver ucciso 600.000 americani.

Più inquietante, mentre la Russia mette le truppe sul confine ucraino, la Cina vola simultaneamente nello spazio aereo taiwanese, testando le sue difese e la misura in cui gli Stati Uniti si preoccupano.

Per mezzo secolo, la politica estera americana ha cercato di garantire che la Russia non fosse più vicina alla Cina di quanto lo fossero gli Stati Uniti.

Ora le due dittature sembrano quasi unite all’anca mentre ciascuna sonda le risposte degli Stati Uniti o la loro mancanza. Non sorprende che la Corea del Nord alla fine di marzo abbia ripreso improvvisamente a lanciare missili sul Mar del Giappone.

In Medio Oriente, Biden ha ereditato un paesaggio relativamente tranquillo. Le nazioni arabe, in modo storico, stavano facendo la pace con Israele. Entrambe le parti stavano lavorando per scoraggiare i terroristi finanziati dall’Iran, come Hezbollah e gli estremisti in Siria, Cisgiordania e Yemen.

I palestinesi radicali non erano più beneficiari degli aiuti statunitensi. Lo stesso Iran ristagnava a causa di sanzioni e recessione. La sua mente archeterrorista, il generale Qasem Soleimani, è stata uccisa dai bombardamenti statunitensi.

Gli Stati Uniti hanno lasciato l’accordo con l’Iran che era una ricetta per l’acquisto iraniano di un’arma nucleare. La teocrazia di Teheran, il principale sponsor del terrore nel mondo, era nella sua condizione più fragile nei suoi 40 anni di esistenza.

Ora i diplomatici statunitensi esprimono stranamente interesse a ripristinare relazioni cordiali con l’Iran, a riavviare l’accordo con l’Iran e a far cadere le sanzioni contro il regime. Se tutto ciò accadrà, probabilmente l’Iran riceverà presto una bomba.

Ancora più importante, Teheran potrebbe concludere che gli Stati Uniti hanno preso le distanze da Israele e dai regimi arabi moderati. Allora sorgerà uno dei due pericoli. O l’Iran sentirà di poter resistere alla sua aggressione, oppure i suoi nemici concluderanno che non hanno altra scelta che eliminare tutti gli impianti nucleari iraniani.

Biden farebbe bene a ricordare antichi adagi diplomatici americani come parlare a bassa voce mentre trasporta un grosso bastone, tenere separati Cina e Russia, non essere un amico migliore – o un peggior nemico – e lasciare che i cani che dormono mentano.

FONTE: https://www.zerohedge.com/geopolitical/how-start-war

Perché lo Xinjiang è al centro della Guerra fredda tra Usa e Cina

Nelle ultime settimane lo Xinjiang è tornato sotto i riflettori dell’opinione pubblica internazionale. Stati Uniti e Unione europea hanno ripetutamente sollevato il tema delle presunte violazioni dei diritti umani che sarebbero state commesse dal governo cinese nei confronti degli uiguri. Stiamo parlando della minoranza turcofona e musulmana che abita la regione più occidentale della Cina. Pechino ha ripetutamente spedito al mittente ogni accusa, parlando a più riprese di calunnie lanciate dall’Occidente – o comunque da una buona parte di esso – con l’unico scopo di minare l’armonia nazionale.

Tanti i punti di scontro. A cominciare dal più recente: quello inerente al presunto sfruttamento di mezzo milione di uiguri, i quali sarebbero costretti a lavorare il cotone nei campi di lavoro dello Xinjiang, da dove viene sfornato circa il 20% del suddetto materiale a livello globale. Centri studi, report giornalisti e rapporti oggettivamente non sempre chiarissimi sono tornati, di volta in volta, a occuparsi della questione.

In passato, i media americani avevano invece evidenziato il capillare controllo attuato dai funzionari locali ai danni della minoranza, attivando la risposta cinese. Quei controlli non minavano (e non minano) affatto la quotidianità della popolazione. Erano semplicemente misure portate avanti per prevenire attentati terroristici. Anche perché, nonostante pochi lo sottolineino, lo Xinjiang era fino a pochi decenni fa un’area caldissima a causa dei ripetuti attentati realizzati da gruppi terroristici separatisti, tra cui l’Etim, cioè l’East Turkestan independence Movement.

Ordine e affari

In un rapporto sui diritti umani firmato Dipartimento di Stato Usa, Washington ha per la prima volta accusato ufficialmente la Cina di aver commesso un “genocidio” nei confronti degli uiguri presenti nello Xinjiang. L’accusa, durissima, è stata ripresa da altri governi e da molti media internazionali con l’obiettivo di aumentare la pressione su Pechino. Un termine del genere, “genocidio”, è talmente pesante da aver spinto autorevoli voci a ridimensionare l’affondo degli Stati Uniti. È il caso, ad esempio, dell’Economist, secondo il quale la parola utilizzata non sarebbe il termine più appropriato.

La mossa dell’amministrazione Biden ha scatenato un putiferio. La Cina ha pubblicato dati e tabelle per spiegare come nello Xinjiang non siano in corso genocidi di alcun tipo, e che l’attacco sferrato da Washington non sia altro che una bugia. In effetti, nel periodo compreso tra il 1990 e il 2016, prima che Pechino apportasse le misure criticate da Washington, lo Xinjiang era attraversato da migliaia di attentati che hanno causato la morte di cittadini innocenti e centinaia di poliziotti.

La lista è lunghissima, ma possiamo citare a titolo esemplificativo gli scontri avvenuti a Yining, dal 5 all’8 febbraio 1997, con 7 morti e 198 feriti, ma anche i disordini del luglio 2009 nella capitale Urumqi, che provocarono 197 morti e 1700 feriti. Dal momento che la Cina considera questa regione altamente strategica per alcuni settori economici interni (materie prime, ma anche agricoltura), e che da qui passa la Belt and Road Initiative (Bri) che si snoda in Europa e Africa, le autorità hanno fatto di tutto per neutralizzare lo spettro del terrorismo islamico e seperatista.

L’importanza dello Xinjiang

Dicevamo della Bri. Più che alla difesa dei diritti umani, gli Stati Uniti sono probabilmente interessati a destabilizzare lo Xinjiang in quanto crocevia della Nuova via della Seta proposta da Xi Jinping. Washington potrebbe star attuando un piano molto semplice: indebolire il mastodontico piano economico cinese dalle fondamenta rifacendosi a sanzioni e attacchi chirurgici. A ben vedere, le infrastrutture che si estendono lungo l’Asia centrale, in Medio Oriente e perfino in Europa, hanno la loro origine cinese proprio nello Xinjiang.

Siamo di fronte, in poche parole, a uno degli hub fondamentali per la Bri, il cui successo è strettamente collegato alla stabilità interna della regione. Il governo cinese ha inaugurato un percorso ferroviario per unire Xian all’Europa facendo tappa a Urumqi e Horgos, non distante dal Kazakhstan. Come se non bastasse, lo Xinjiang è tagliato da ben tre corridoi economici: il New Eurasian Land Bridge Economic Corridor, che connette le regioni costiere cinesi orientali ai mercati dell’Europa settentrionale; ilChina-Central West Asia Economic Corridor, che parte da Urumqi, tocca il Medio Oriente e fa tappa nel porto del Pireo,Grecia; e il China-Pakistan Economic Corridor, link tra la cinese Kashgar e il Mar Arabico. Gli Stati Uniti, ovviamente, sanno che il successo internazionale della Cina passa anche dalla Bri. E così assistiamo a una guerra dentro una guerra: la guerra dell’informazione all’interno della (nuova) guerra fredda.

FONTE: https://it.insideover.com/politica/perche-lo-xinjiang-e-al-centro-della-guerra-fredda-tra-usa-e-cina.html

 

 

 

CULTURA

“Amo la lettura e do un buono da cento euro ai miei dipendenti per ogni libro letto e condiviso con i colleghi”

“Amo la lettura e do un buono da cento euro ai miei dipendenti per ogni libro letto e condiviso con i colleghi”
Danilo Dadda è amministratore delegato di una società di edilizia sostenibile a Mapello, in provincia di Bergamo. Appassionato di libri da sempre, ha pensato di incentivare i suoi collaboratori a leggere e condividere le loro riflessioni, ricompensandoli
Cento euro per ogni libro letto e condiviso con i colleghi. Duecento se il testo è in inglese. A lanciare questa iniziativa non è una casa editrice ma l’azienda “Vanoncini”, una moderna impresa che si occupa di edilizia sostenibile e di rivendita di materiali edili. In due mesi circa quaranta dipendenti (su 80) e alcuni dei loro partner hanno aderito all’appello lanciato Danilo Dadda, l’amministratore delegato della società di Mapello, in provincia di Bergamo.

L’iniziativa, voluta dall’imprenditore bergamasco, trova origine proprio nella sua infanzia: “Se sono un grande lettore – spiega – lo devo a mia madre. Quando frequentavo la scuola elementare la vedevo sempre con un libro in mano. Spesso trascorreva parte della notte leggendo seduta al tavolo della cucina e io le facevo compagnia condividendo con lei la passione per la letteratura”.

Oggi Dadda ha 56 anni ma non ha mai smesso di comprare libri che non tiene certo a far bella mostra sugli scaffali di casa sua: “Ho letto di tutto nella mia vita: romanzi, saggi, libri che riguardano il mio lavoro. In genere alterno un romanzo ad un testo tecnico che può essere utile alla mia formazione professionale”.

Tra i suoi autori preferiti cita Wilbur Addison Smith, Daniel Pennac, Andrea Vitali Andrea Camilleri. Una passione che Dadda ha pensato di condividere con i suoi collaboratori. Il progetto è stato chiamato “Book Club”: “Credo fortemente nel valore della cultura e della formazione: sono il primo – sottolinea l’imprenditore- che si impegna a leggere e studiare. So però che, alle volte, la stanchezza o, forse, un pochino di pigrizia allontanano le persone dalla lettura, così ho pensato di incentivare i miei collaboratori a leggere e creato due occasioni al mese in cui possono presentare o partecipare alla presentazione di un libro. L’adesione che ho ottenuto è stata completa e anche più entusiastica di quanto mi potessi aspettare”.

L’organizzazione è semplice: ogni dipendente può scegliere un libro a piacere, dai romanzi di Dostoevskij e Dumas, ai manuali di auto miglioramento, fino ai saggi. Una volta che lo ha letto, prepara una scheda di presentazione e si propone per presentarlo ai colleghi durante le due riunioni mensili che vengono fatte.

A ogni appuntamento viene riconosciuto un buono d’acquisto del valore di cento euro, che raddoppia e triplica alla seconda e terza presentazione, e cresce ulteriormente se il libro che viene illustrato è in lingua inglese.

Dadda ha fornito un primo elenco di sessanta proposte ma ognuno può scegliere in autonomia il testo da leggere e proporre. “L’obiettivo di questo progetto è sensibilizzare alla lettura ma allo stesso tempo puntare alla condivisione delle emozioni e delle esperienze”.

Il primo libro ad essere stato presentato è stato “Il Profeta” di Khalil Gibran: a leggerlo e a mettere in comune le proprie riflessioni è stata una collaboratrice dell’ufficio commerciale che si è entusiasmata per la proposta messa in piedi dal “capo”.

Il calendario delle prossime presentazioni è già fitto: c’è chi ha letto “Come trattare gli altri e farseli amici” di Dale Carnegie; chi ha preso in mano “L’Alchimista” di Paulo Coelho ma c’è anche chi ha osato con “I fratelli Karamazov”, l’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij.

“Ora ci sono altri amici imprenditori che mi hanno chiamato – spiega Dadda – dicendomi che vogliono copiare la mia idea. Ben venga. Più siamo a diffondere la passione per la lettura, meglio è”.

FONTE: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/17/amo-la-lettura-e-do-un-buono-da-cento-euro-ai-miei-dipendenti-per-ogni-libro-letto-e-condiviso-con-i-colleghi/6164834/

 

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

PD fà cittadino italiano Agente di Soros

Cesare Sacchetti, 1

Ieri il Senato italiano ha approvato con 208 voti l’ordine del giorno per dare la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Molti, comprensibilmente, non hanno alcuna famigliarità con questo Zaki. Zaki è uno studente egiziano dell’università di Bologna. Lo scorso anno si è recato in Egitto e ha iniziato a partecipare a delle attività per destabilizzare il governo di Al-Sisi. È importante tenere a mente che Zaki lavorava per la “Egyptian initiative for personal rights” (EIPR). La EIPR non è altro che una ONG di copertura della Open Society di George Soros.

La Open Society infatti finanzia direttamente la stessa EIPR. Zaki quindi non è altro che un fantoccio di Soros. Il suo compito era quello di provocare l’incidente diplomatico tra Egitto e Italia per danneggiare i rapporti tra i due Paesi e fa saltare le commesse dell’ENI in quel Paese. Non è altro quindi che una fotocopia del caso Regeni. Il Senato italiano con il riconoscimento della cittadinanza italiana a Zaki sta di fatto facendo di tutto per danneggiare gli interessi dell’Italia. Tra i 208 favorevoli, ci sono quasi tutti i senatori della Lega. La Lega che un tempo fingeva di opporsi a Soros ha votato per dare la cittadinanza italiana ad un pupazzo di Soros. Ormai Lega e PD sono identici. Quando la Lega si guarda allo specchio non vede altro che riflessa la faccia del PD.Ad

Link:
https://www.opensocietyfoundations.org/newsroom/challenges-religious-freedom-egypt
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Votel/0315/vot_0.htm

Cittadino italiano fermato per ciò che scrive su Facebook

Non piace alla Lamorgese

Come sapete in questi giorni si é manifestato a Roma.
Tra i presenti segnaliamo il movimento imprese italiane con cui siamo in contatto da tempo.

Ci hanno riferito che martedì la polizia ha subito identificato e poi portato in caserma il presidente del movimento Pinto Maurizio nonostante questi non stava facendo NULLA e avesse fornito già le sue generalità senza opporre alcuna resistenza.

Sapete cosa gli è stato detto in caserma in merito al fermo?
Che è stato un atto dovuto in quanto lui é considerato “pericoloso” per ciò che diffonde su Facebook.
Ecco a voi la funzione dei social network….

Detto questo, sosteneteli nelle loro iniziative.
Sono persone oneste che fanno sana e corretta dissidenza.

  1. 04.21

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/pd-fa-citttadino-italiano-agente-di-soros/

 

 

 

Una pandemia molto conveniente

Daniel Miller – The Conservative Woman – 8 aprile 2021

 

Nelle prime fasi della “guerra al terrore” in corso, iniziata vent’anni fa, una concezione nebulosa del nemico, condizioni di vittoria inesistenti e la costante disonestà di politici guerrafondai come Blair hanno portato alcuni a chiedersi se la minaccia dell’”Asse del Male” globale fosse stata esasperata per raggiungere qualche altro tipo di obiettivo.

Oggi, in analoghe circostanze di domande senza risposta e realtà ambigue sostenute da un inganno sistematico, rafforzate da Boris Johnson lunedì mentre lanciava la nuova fase della guerra psicologica ed economica che sta conducendo contro il popolo britannico – passaporti vaccinali (e dopo?) – ci si pone questa domanda:

Esiste una pandemia? C’è mai stata una pandemia?

Forse il fatto più importante da cogliere è che una pandemia è un costrutto, non un oggetto. Non c’è nulla che possa indicare una pandemia, solo alcuni dati che ne suggeriscono l’esistenza.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cambiato la definizione nel 2008 per escludere il criterio del “numero enorme di morti e malattie”. In altre parole, la definizione di pandemia è in definitiva una questione di interpretazione. Non ci sono dati che attualmente supportino l’affermazione che in Gran Bretagna ci sia una pandemia in questo momento, ed è dubbio che eventuali dati lo abbiano mai dimostrato.

Il processo scientifico è avvenuto al contrario. A partire dal gennaio dello scorso anno, è stata ipotizzata l’esistenza di una nuova pandemia mortale, diversa da qualsiasi altra affrontata in precedenza, sulla base di voci terrificanti e rapporti inaffidabili dalla Cina, non di fatti scientificamente accertati.

Una volta ipotizzata l’esistenza di una pandemia eccezionale, sono state giustificate misure straordinarie per combatterla, tra cui il rapido impiego di protocolli PCR altamente inaffidabili sviluppati da Christian Drosten (finanziato dalla Fondazione Gates), messaggi di propaganda shock, una massiccia e drastica riduzione delle forniture sanitarie (che ha funzionalmente distrutto il SSN per “proteggerlo”) e politiche di eutanasia de facto nelle case di cura, basate sui modelli di Neil Ferguson [anche questi] finanziati dalla Fondazione Gates.

Le falsate procedure amministrative registravano le morti come vittime della pandemia, fornendo ulteriori prove della sua esistenza.

Come è ormai noto, la stragrande maggioranza delle vittime della pandemia soffriva anche di altre patologie e l’età media delle vittime ricalca l’aspettativa di vita di ogni paese.

Se la pandemia non fosse stata data per scontata, e non fossero stati attuati interventi sconsiderati e cinici per contrastarla, come sarebbe stato possibile sapere che esisteva?

I dati dimostrano chiaramente che i lockdown e le relative politiche non sono mai stati necessari o efficaci. Sono state impiegate terapie sperimentali inaffidabili e potenzialmente pericolose. La vaccinazione può o non può prevenire il contagio o la trasmissione. Il fatto che i governi e i loro esperti pagati non siano in grado o non vogliano prendere in considerazione queste questioni nei propri ragionamenti dimostra le loro cattive intenzioni o il livello di corruzione dei loro processi mentali.

O credono che qualche fine misterioso giustifichi i mezzi repressivi e fraudolenti, o sono pazzi, o stupidi per conformismo: non c’è altra spiegazione.

Dal punto di vista fenomenologico, la prova più importante dell’esistenza della pandemia sono i significanti esterni, soprattutto le maschere, questo teatro psicologico di massa.

Anche qui, la congettura della pandemia stessa ha giustificato l’imposizione del divieto, e nient’altro: nessuna prova avvalora la tesi che le maschere abbiano qualche effetto medico positivo e lo scenario più plausibile è che l’effetto sia negativo. Ciononostante gli psicologi comportamentali del SAGE [una volta di più] finanziati dalla Fondazione Gates e i loro equivalenti in altri paesi hanno sostenuto che l’imposizione del divieto era necessaria (“perché la maggior parte delle persone non si sentiva ancora sufficientemente minacciata”).

Il vago obiettivo di un’ambizione incomprensibile, contrapposta ad un incubo, rivela un fine più concreto: il controllo.

Perché gli autori di questa iniziativa vogliano il controllo è una questione complessa. O lo vogliono semplicemente senza sapere perché, o lo vogliono per un’altra ragione. Forse hanno un piano più ambizioso che richiede una maggiore e [più] drastica repressione.

In ogni caso, ciò che sembrano desiderare è il controllo sui corpi delle popolazioni. Nell’idea dei passaporti vaccinali, ciò che si sta attuando è un clima politico e legale in cui le terapie genetiche sperimentali sulle popolazioni umane siano normalizzate e inevitabili. Armati di passaporti vaccinali, i governi globali e i loro alleati delle corporation sarebbero in grado di stabilire le basi di uno stato di sorveglianza globale, con il potere di monitorare ogni interazione sociale.

I passaporti vaccinali sono la via d’accesso alla schiavitù più radicale che il mondo abbia mai visto. Ora sembra probabile che la creazione di un clima psicologico e sociale in cui imporli sia sempre stato lo scopo che si cela dietro la pandemia architettata. La pandemia era necessaria per imporre le vaccinazioni, e le vaccinazioni sono necessarie per imporre il passaporto.

Questa trasformazione di una parte della popolazione in vaccinati crea contemporaneamente i non vaccinati, un problema che potrebbe essere risolto alla fine con l’eliminazione, ma che nel frattempo offre l’opportunità di una stigmatizzazione politicamente redditizia. Ai vaccinati (attraverso gli appositi passaporti) sono concessi “privilegi” che ai non vaccinati sono negati al fine di costringerli a conformarsi.

Accettando di essere costretti a indossare una maschera protettiva imposta dal governo, senza alcuna ragione, chi accetta la vaccinazione accetta implicitamente i termini della nuova normalità. Allo stesso tempo, la vaccinazione diventa un rituale che sancisce l’appartenenza a una comunità psicologica.

Chiunque presuma che il passaporto vaccinale possa portare alla discriminazione non riesce a capire che questo è lo scopo di tutto il piano. Lo scopo di tutto è quello di dividere la società, di governarla. Creando posti di controllo ovunque, il potere passa all’autorità che controlla, in questo caso Johnson e la sua fazione: un cartello criminale.

Accettare la vaccinazione non implica automaticamente un lieto fine. Il privilegio di riprendere la parvenza di una vita normale (una nuova vita “normale”) è legato allo stato di vaccinazione ora, ma il ragionamento dietro questo privilegio è condizionato dall’esistenza dei non vaccinati. Una volta spariti i non vaccinati, sparisce anche la ragione per continuare a offrire privilegi. A questo punto può essere introdotta una nuova categoria di status, e la stessa sequenza selettiva può essere riprodotta. In questo modo, sarebbe possibile eliminare progressivamente una percentuale significativa della popolazione.

Finora il teatro della pandemia è stato organizzato come una campagna di manipolazione psicologica con politiche concepite per ” indurre” alla conformità alternando ricompense (che di solito vengono strappate) e minacce. Questa campagna è stata anche caratterizzata da una sistematica censura e intimidazione diretta contro alcuni dei più validi scienziati del mondo.

Sebbene queste tattiche si facciano beffe del principio del consenso informato, sono di natura più “soft”. Alla fine, saranno impiegate tattiche più aggressive. L’intensificarsi dell’illegalità della polizia punta in questa direzione.

Cosa si può fare? Il governo sta esercitando il suo potere attraverso astute menzogne. Quando tutto ciò cadrà, quello che rimarrà sarà la forza. Ma la reale autorità di comando di Johnson e dei suoi collaboratori sul monopolio della violenza che definisce lo stato britannico è stata a malapena testata.

La polizia o i soldati britannici aprirebbero il fuoco su manifestanti pacifici su ordine di Johnson, Gove o Starmer? La domanda è lecita. Finora, il Territorial Support Group è stato usato da Johnson per attaccare i manifestanti e si sta usando una strategia della tensione per aumentare l’antagonismo tra popolazione e polizia, ma un’ulteriore escalation sarebbe rischiosa.

Ciò di cui c’è bisogno nel frattempo è rimuovere urgentemente il meccanismo del conformismo, iniziando a togliersi in massa la maschera, per poi smontare la narrazione e passare alla disobbedienza totale contro la tirannia ora rappresentata da questo governo illegittimo e ignominioso.

Fonte: https://www.conservativewoman.co.uk/a-very-convenient-pandemic/

 

FONTE: https://comedonchisciotte.org/una-pandemia-molto-conveniente/

 

 

 

DIRITTI UMANI

Israele è un esperimento a cielo aperto per i passaporti vaccinali

Michael Haynes
lifesitenews.com

Nel corso di una ampia intervista con il conduttore di programmi radiofonici Eric Metaxas, la scrittrice Naomi Wolf ha evidenziato come Israele stia rapidamente diventando uno “stato di bio-sicurezza,” dove solo lo status di persona vaccinata permette di partecipare alla vita normale, avvertendo che il mondo intero potrebbe rapidamente seguirne l’esempio.

I passaporti vaccinali che attestano l’avvenuta vaccinazione contro il COVID-19 sono attualmente in discussione in vari Paesi di tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. La Wolf ha fatto notare che una tattica del genere rende, a tutti gli effetti, le iniezioni obbligatorie, poiché rifiutare il vaccino significa l’immediata la messa al bando dalla società.

Questa è una tecnica ben precisa  e ogni comunità chiusa la usa per creare una società all’interno e una all’esterno, per poi iniziare a favorire coloro che si adeguano e limitare i posti di lavoro, l’avanzamento professionale, l’accesso scolastico di chi non si vuole sottomettere. È il classico esempio dell’edificazione di una cultura fascista e di un’economia fascista.”

Israele è, per molti aspetti, il terreno di prova di questa tecnologia, con un sistema di Green Pass che permette a coloro che si sono vaccinati di accedere alla società, limitandone invece la partecipazione a quelli che non lo hanno fatto.

La Wolf ha definito l’introduzione dei passaporti vaccinali in Israele come la distruzione della società, facendo notare come la cosa abbia minato i diritti dei cittadini e creato uno stato di sorveglianza.

Questo è un lancio globale, non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza; la Danimarca è stata costretta ad introdurre passaporti vaccinali, Israele aveva già tracciato la rotta quattro mesi fa, quando aveva introdotto i passaporti vaccinali e, in quattro mesi, ha distrutto la società civile.”

Gli attivisti si trovano ora sotto una sorveglianza a 360 gradi, nessuno può fare a meno del lasciapassare, ai genitori viene detto che i loro passaporti  verranno ritirati se non acconsentiranno anche alla vaccinazione dei loro figli.”

Con questo sistema, in Israele anche l’accesso ai negozi di alimentari è limitato ai cittadini vaccinati, ha dichiarato la Wolf.

“Israele è il primo test di laboratorio di Pfizer, perfettamente in simbiosi con il governo Netanyahu, per l’instaurazione di uno stato di bio-vigilanza attraverso i passaporti vaccinali. Per questo motivo, gli Israeliani devono continuamente esibire il proprio passaporto vaccinale, che è digitale. Perché non utilizzare invece un semplice pezzo di carta, che non comportarebbe tutti questi problemi, per comprare del cibo nei negozi di alimentari?

In effetti, la Wolf ha messo in guardia sul fatto che un tale sistema non cerca di imitare il famigerato schema di credito sociale cinese, ma ne è l’esatta riproduzione: “Il passaporto vaccinale è come il sistema di credito sociale che ha la Cina, non ci porterà ad esso, ci siamo già, perché non richiede alcun ulteriore aggiustamento, basta solo una piccola modifica ai servizi telematici … nessun problema particolare per collegare Google Wallet, Apple Pay, o PayPal allo status vaccinale.”

Più avanti nell’intervista, [la Wolf] ha fatto di nuovo riferimento a Israele come esempio di “stato di bio-sicurezza” derivante dall’uso dei passaporti vaccinali, commentando come ci siano voluti “solo pochi mesi” per distruggere le libertà proprie una società democratica.

La realtà nascosta della nuova società israeliana

Gli avvertimenti della Wolf non sono affatto isolati, poiché sono sempre più le segnalazioni su come Israele stia limitando la libertà dei propri cittadini attraverso i passaporti vaccinali, anche se le storie non finiscono sulla prima pagina dei media tradizionali.

A febbraio, il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato una legge che permette che le informazioni personali di coloro che hanno rifiutato i vaccini sperimentali COVID-19 siano raccolte e condivise con gli organi competenti dal Ministero della Salute. Questa raccolta di “nomi, codici fiscali, indirizzi e numeri di telefono” verrà attuata per “incoraggiare” l’assunzione dei vaccini sperimentali.

Proprio di recente, Celeste McGovern ha riferito di cittadini israeliani che hanno parlato di una vera e propria “apartheid medica” derivante dai passaporti vaccinali. Un video, dalla pagina Facebook di Radiant Israel del 18 febbraio, mostra un cittadino israeliano, Gilad Rosinger, che descrive il sistema dei Green Pass come una “agenda pre-Olocausto.”

Se non ti sottometti a questa malvagia, demoniaca e tirannica agenda, se scegli di dire ‘non sono pronto a partecipare a questo programma sperimentale’, allora in Israele vieni considerato un cittadino di seconda classe,” ha detto Rosinger.

Mio nonno era stato l’unico sopravvissuto all’Olocausto di tutta la sua famiglia e questo è esattamente come era iniziato. Con la discriminazione, con le attività commerciali differenziate fra essenziali e non essenziali, con la gente che diceva che gli Ebrei erano cittadini di seconda classe,” ha detto.

La corrispondente da Gerusalemme del New York Times ha involontariamente confermato la gravità delle parole di Rosinger quando ha descritto la vita nello stato vaccinato di Israele. Isabel Kershner ha ammesso di essere “un membro di una nuova classe privilegiata: quella dei completamente vaccinati,” il cui status è comprovato dal Green Pass.

Dipingendo un quadro di vita quotidiana con meno chiusure di imprese, la Kershner ha fatto notare che la società è aperta, ma anche che “il Green Pass è il vostro biglietto d’ingresso.”

Simili misure, nel mese di febbraio, hanno spinto Business Insider a descrivere il Paese come “in guerra contro i non vaccinati.”

Un test mortale di un farmaco sperimentale che coinvolge un Paese intero

Al 12 aprile, il 58,7% degli Israeliani aveva ricevuto la prima dose del vaccino, e il 54,4% la seconda.

La fulminea e superpromossa campagna vaccinatoria del Paese, che ha spinto personaggi come l’americano Anthony Fauci a definire la risposta di Israele alla vaccinazione come “straordinariamente buona,” è stata lodata da tutti i media globali.

La ragione di questo rapido e aggressivo lancio è dovuta al fatto che il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si era offerto di utilizzare il Paese come test di massa per il vaccino Pfizer/BioNTech.

L’accordo raggiunto tra il governo israeliano e Pfizer prevede che Israele fornisca rapporti settimanali sullo stato di avanzamento della campagna vaccinatoria, compresi i casi di infezione, i ricoveri e le morti, inclusi i dettagli completi dei riceventi il vaccino e la sua efficacia.

La Deutsche Welle tedesca ha notato che [con questo sistema] le aziende produttrici di vaccini otterranno “molti più dati di quelli che avrebbero ricavato da qualsiasi altro studio. È una fonte inestimabile di informazioni per le aziende farmaceutiche.”

In cambio di queste informazioni, Pfizer ha fornito ad Israele “un numero enorme di vaccini, milioni di dosi e con diritto di prelazione rispetto ad altri Paesi.” Questo accordo era stato confermato pubblicamente quando, in un’intervista alla NBC del febbraio scorso, l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, il “caro amico” di Netanyahu, aveva fatto riferimento ad Israele come al “laboratorio del mondo” per l’utilizzo sperimentale di questa terapia genica.

Questo ha portato la Commissione Israeliana per i Diritti Umani, il Comitato di Helsinki, ad accusare il governo di condurre esperimenti clinici senza l’approvazione della commissione, rendendo così illegale l’accordo con Pfizer.

Successivamente, è stata presentata una denuncia alla Corte Penale Internazionale contro il governo israeliano ed altri funzionari da Anshei Emet“, un gruppo di “avvocati, medici, attivisti pubblici e generali che hanno fatto la scelta di esercitare il loro diritto democratico di non ricevere il trattamento medico sperimentale [Pfizer COVID-19]” nonostante le “gravi, dure e illegali pressioni” del governo israeliano.

Il gruppo ha accusato il governo di crimini contro l’umanità e della violazione del Codice di Norimberga a causa delle forti pressioni per la realizzazione di un coercitivo programma nazionale di vaccinazione sperimentale COVID-19.

Anshei Emet ha dichiarato che era già di pubblica conoscenza il fatto che la vaccinazione aveva “causato la morte di molte persone, lesioni e gravi danni (tra cui invalidità e paralisi),” aggiungendo inoltre che questo era “già stato dimostrato.”

Nella denuncia si fa anche notare che il Ministero della Salute “ha ammesso apertamente che il 41% del personale di polizia, militare, educativo e medico vaccinato ha subito gravi effetti collaterali e complicazioni pericolose per la vita.”

Questo alto tasso di mortalità connesso alle vaccinazioni sembrerebbe essere supportato dall’analisi effettuata dal dottor Hervé Seligmann della Facoltà di Medicina dell’Università di Aix-Marseille, Unità di Malattie Infettive Emergenti e Tropicali, e dall’esperto informatico Haim Yativ. Dopo aver riesaminato i dati ufficiali del Ministero della Salute, così come quelli riportati dal sito di notizie israeliano Ynet, le e-mail, le segnalazioni ricevute e i dati del sistema statunitense per la notifica degli effetti avversi da vaccino, VAERS, [questi ricercatori] hanno ventilato la possibilità che “il vaccino [Pfizer], negli anziani, potrebbe avere un tasso di mortalità 40 volte superiore a quello della malattia stessa.

Seligmann e Yativ hanno anche scritto che il vaccino di Pfizer avrebbe un tasso di mortalità ” 260 volte più alto della malattia nella classe di età più giovane.

Lo scopo del rapido lancio di questo vaccino sperimentale, hanno spiegato, era quello di consentire l’introduzione del passaporto vaccinale e di “promuovere le vendite di Pfizer.”

Facendo notare che “le vaccinazioni hanno causato più morti di quante ne avrebbe causate il coronavirus nello stesso periodo,” Seligmann e Yativ hanno parlato di Israele come di un Paese sottoposto ad “un nuovo Olocausto.”

Michael Haynes

Fonte: lifesitenews.com
Link: https://www.lifesitenews.com/news/israel-is-petri-dish-for-vaccine-passports-injections-a-new-holocaust
15.04.2021

FONTE: https://comedonchisciotte.org/israele-e-un-esperimento-a-cielo-aperto-per-i-passaporti-vaccinali/

 

 

 

USA: disabili sottoposti a vaccinazione forzata dalla polizia

Un video raccapricciante mostra la polizia che vaccina a forza disabili e persone con esigenze speciali

Il Dipartimento dello Sceriffo di Los Angeles avvia una campagna di vaccinazione diretta a disabili, malati mentali e senzatetto.

 

Celeste McGovern – LifeSiteNews – 13 aprile 2021

 

LOS ANGELES, California – Un video (*) che circola sui social media mostra membri del Los Angeles Sheriff’s Department (LASD) che iniettano con la forza a persone disabili e con handicap mentali il vaccino coronavirus della Johnson & Johnson, ora sospeso.

Secondo il sito web del dipartimento, a gennaio il LASD ha lanciato “Operation Homebound“, “un programma per vaccinare i residenti disabili più sottorappresentati, costretti a casa e scarsamente assistiti nelle nostre comunità, compresi quelli i senzatetto” .

Il filmato mostra due adulti e un agente in uniforme che trattengono una donna con problemi, chiaramente terrorizzata, mentre un secondo agente in uniforme le infila l’ago nel braccio.

Un’altra clip mostra una donna che è a malapena in grado di muoversi e incapace di parlare mentre viene vaccinata. “Va tutto bene, tesoro, va tutto bene. Ti abbiamo appena fatto una vaccinazione“, dice un agente alla donna, che sembrava dormire e si è svegliata quando l’ago è entrato nel suo braccio.

Il video è orribile“, ha detto a LifeSiteNews lo psichiatra Peter Breggin, un sostenitore del diritto al consenso informato che ha condotto con successo una campagna negli anni ’70 contro la pratica psichiatrica della lobotomia chirurgica per la malattia mentale.

Rappresenta il peggio della psichiatria, della salute pubblica e della politica progressista che si uniscono al servizio del globalismo“, ha detto.

A nessuno che sia incapace di dare il consenso, inclusi i bambini, i malati gravi e le persone che si trovano negli istituti, tra cui prigioni, ospedali e case di cura, dovrebbe essere somministrato un vaccino sperimentale e ancora in fase di test clinici“, ha aggiunto Breggin.

Tutti i vaccini in circolazione fino ad oggi non sono approvati o autorizzati dalla Food and Drug Administration, ma hanno solo ottenuto l’Autorizzazione all’Uso d’Emergenza perché sono sperimentali.

C’è un diritto costituzionale ben definito che vieta la sperimentazione sui malati di mente“, ha detto Breggin, che è l’autore del libro di prossima pubblicazione Covid-19 e i Predatori Globali.

Nell’ambito del programma dello Sceriffo, circa 500 residenti di Los Angeles sono stati vaccinati fino ad oggi utilizzando il vaccino anti Covid della Johnson & Johnson, che i funzionari sanitari statunitensi hanno detto lunedì non dovrà essere utilizzato fino a quando non saranno completate le indagini su sei casi segnalati di gravi coaguli di sangue nel cervello dopo la somministrazione.

Ad oggi, sono stati segnalati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) dei Centers for Disease Control and Prevention 2.342 decessi riconducibili ai vaccini Covid-19, oltre a 4.972 segnalazioni di ricoveri.

Il vice-sceriffo Trina Schrader del LASD ha detto che l’Ufficio dello Sceriffo ha sospeso oggi l’Operazione Homebound a causa della “pausa” della FDA sul vaccino della Johnson & Johnson. Ha detto che “la sanità pubblica si sarebbe occupata” di qualsiasi segnalazione di eventi avversi tra coloro per i quali l’ufficio dello sceriffo aveva disposto la vaccinazione, piuttosto che lo stesso dipartimento dello Sceriffo.

“I personale addetto alle vaccinazioni è costituito da paramedici certificati e tecnici medici di emergenza che sono stati inviati in risposta alle richieste di persone con la tutela legale di persone disabili e costrette in casa, molte delle quali non sono in grado di frequentare le lezioni speciali di educazione o accedere ad altri programmi e servizi della comunità se non sono vaccinate“, ha aggiunto.

Non stiamo correndo per la contea di Los Angeles acchiappando le persone e vaccinandole. Tutte queste vaccinazioni sono state richieste“, ha affermato la Schrader.

Escludere i disabili dai servizi è di per sé una forma di coercizione“, ha detto Breggin, che ha definito gli atti di vaccinazione forzata “assolutamente umilianti” con l’effetto aggiuntivo di “precipitare tutti quelli che vedono nel timore e nella docilità“.

Nessuno che vive oggi in America, sia in un istituto che a casa, è sufficientemente libero dalla coercizione per accettare volontariamente i vaccini Covid-19″, ha aggiunto.

La Schrader ha detto che i senzatetto non sono stati vaccinati nel programma, anche se una lettera del 25 marzo dello sceriffo Alex Villanueva al consiglio dei supervisori della contea di Los Angeles diceva: “Abbiamo in atto un piano in atto per vaccinare anche la nostra popolazione di senzatetto“.

Lo fanno perché possono“, ha detto Breggin, definendo il programma come una chiara violazione del Codice di Norimberga, un insieme di principi etici definiti dopo il processo ai criminali nazisti della seconda guerra mondiale, che inizia con il principio che il “consenso volontario” dei pazienti che è “assolutamente essenziale”.

La storia americana è disseminata di precedenti di sperimentazione mascherata da “trattamento medico” su malati di mente e disabili. Per esempio, dal 1950 al 1972, i bambini disabili della Willowbrook State School di Staten Island, New York, furono sottoposti a esperimenti sui vaccini. Il pediatra della New York University Saul Krugman fu uno dei ricercatori coinvolti che infettò deliberatamente i bambini con il virus dell’epatite nutrendoli con un estratto fatto con le feci di pazienti infettati dalla malattia.

Un altro esempio è stato la sterilizzazione forzata da parte del governo di persone ritenute malate di mente e “indesiderabili”, che è continuata in alcuni stati fino agli anni ’80.

Un documento sulla priorità dei malati mentali per la vaccinazione Covid-19 pubblicato sul The Lancet a febbraio riportava che “gli interventi medici obbligatori” possono essere “traumatici” e quindi “dovrebbero essere considerati solo come ultima risorsa”.

Il documento ha detto che le persone con gravi malattie mentali come la psicosi possono avere condizioni sottostanti come l’obesità e il diabete di tipo 2 che aumentano il loro rischio di mortalità da Covid-19.

Breggin ha detto che, comunque, questi pazienti sono doppiamente vittimizzati dal sistema, perché le loro condizioni di predisposizione di base sono quasi sempre causate dagli psicofarmaci che vengono somministrati.

Quello che facciamo in psichiatria è avvelenare il paziente per poi incolparlo di avere una durata di vita ridotta e malattie eccessive quando siamo stati noi che gli abbiamo dati questi farmaci”, ha detto.

(*) Se il video sparisce da YouTube potrete trovarlo qui

 

Link: https://www.lifesitenews.com/news/horrific-video-shows-police-force-vaccinating-disabled-and-special-needs-people

FONTE: https://comedonchisciotte.org/usa-disabili-sottoposti-a-vaccinazione-forzata-dalla-polizia/

 

 

 

Operation Homebound

10.010 visualizzazioni
11 apr 2021
Operation Homebound. It saddens me to know that, simply sharing factual information is being censored. I have had videos removed from my channel and I am very close to having my channel deleted. Despite following the community guidelines. I am having subscribers removed despite having very little and the view for the video are being adjusted as well. I will continue to share what I can. Please share with others. People need to know. Two words, INFORMED… CONSENT. p.s. Check out the other video on the channel called, “8 seizures in 2 days”. Thanks for your support
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=QJ8xfO1RMsM
VIDEO QUI: https://youtu.be/QJ8xfO1RMsM
FONTE: https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=QJ8xfO1RMsM

 

 

 

 

ECONOMIA

Patrimoniale del 10% sul conto corrente. Ecco chi colpisce!

Tempo stimato di lettura: 6 minuti

PATRIMONIALECONTO CORRENTE

Patrimoniale al 10% sul ogni conto corrente: potremmo sintetizzare in questo modo il dibattito pubblico delle ultime settimane. Ad entrare poi a gamba tesa nella discussione, ci ha pensato anche Elsa Fornero, che ritiene sarebbe onesto introdurre una patrimoniale, anche se molto difficilmente qualche partito possa pensare a proporla.

Patrimoniale al 10% sul ogni conto corrente: potremmo sintetizzare in questo modo il dibattito pubblico delle ultime settimane. Ad entrare poi a gamba tesa nella discussione, ci ha pensato anche Elsa Fornero, che ritiene sarebbe onesto introdurre una patrimoniale, anche se molto difficilmente qualche partito possa pensare a proporla (a dire il vero, a fine dello scorso anno una proposta in tal senso sarebbe già arrivata, anche se poi venne bloccato tutto nelle sedi istituzionali).

Elsa Fornero spiega che:

Aumenterà il debito pubblico, in questo momento fare debito è ammesso e dovuto, altrimenti dove si prendono i soldi? Si potrebbe introdurre una patrimoniale, ma quale partito la proporrebbe? Sarebbe un discorso onesto, vorrebbe dire non addossare tutto alle generazioni future. Il debito sarà un problema, ma il principale è il lavoro, perché si lavorava poco e si lavorerà ancora meno.

Una patrimoniale sul conto corrente: chi ce la chiede!

In questi ultimi mesi si parla in continuazione di una patrimoniale, che vada a colpire il conto corrente degli Italiani. Le parole di Elsa Fornero, purtroppo, corrispondono al vero. Il debito del nostro paese continua a salire e sicuramente prima o poi sarà necessario pagarlo. Questo significa che i contribuenti dovranno mettere mano al portafoglio: a sollecitare il nostro paese verso una patrimoniale ci ha pensato l’Fmi. Negli ultimi 12 mesi i provvedimenti del Governo per combattere la pandemia e la crisi economia hanno richiesto importanti sforzi economici, tanto da richiedere degli spostamenti del deficit publbico. Oggi come oggi è quindi necessario trovare delle soluzioni alternative ai bonus ed ai sostegni a pioggia, ma soprattutto pensare a come coprire le continue spese.

Giusto per avere un’idea su come ci stiamo muovendo, basti pensare il rapporto debito/Pil è arrivato al 160%.  Nel 2020 il nostro paese ha contratto 140 miliardi di debiti in più: ci stiamo preparando a lasciare ai nostri figli un pesante onere da pagare. Ma, soprattutto, dobbiamo renderci conto che le possiiblità di manovra sono realmente poche.

L’Fmi, ossia il Fondo Monetario Internazionale, non ha potuto far altro che dare l’unico suggerimento possibile. L’unica strada percorribile è quella di creare una patrimoniale, grazie alla quale le persone con un reddito più alto siano costrette a pagare una parte del deficit che si è venuto a creare. Un suggerimento che come sempre trova l’appoggio della piazza, alla quale starebbe bene che siano i ceti più ricchi a finanziare il deficit creato per dare un sostegno alle classi più povere. Ma fondamentalmente è questa la strada più giusta da percorrere? O semplicemente rischiamo di strangolare le persone, che con la loro capacità di spesa sono in grado di rimettere in moto l’economia?

Patrimoniale: cosa ci possiamo aspettare?

In passato abbiamo visto come la patrimoniale possa colpire direttamente od indirettamente i constribuenti. Il Governo Amato nel 1992 aveva effettuato un prelievo direttamente sul conto corrente degli Italiani. Mario Monti, negli 2011-2012, aveva invece optato per una tassa che andasse a colpire direttamente gli immobili e tra questi la prima casa. L’Fmi avrebbe suggerito all’Italia di richiedere dei contributi a carattere temporaneo, che vadano a pesare principalmente sulle persone più ricche e su quanti abbiano un reddito più alto.

La logica di fondo sarebbe quella di far pagare il debito, che il nostro paese ha accumulato nel corso degli anni e quello che è stato generato dalle misure per porre un freno alla crisi economica, con una bella patrimoniale di natura temporanea. Una delle ipotesi che sarebbe circolara è quella di introdurre una tassa sui patrimoni che superino i 500.000 euro. L’aliquota iniziale potrebbe attestarsi intorno allo 0,2% fino ad un milione, per poi crescere fino al 3% per quanti abbiano un patrimonio oltre i 50 milioni di euro.

Se da un lato, in questo modo, si andrebbero a colpire solo e soltanto i patrimoni della popolazione più ricca, dobbiamo porci una domanda. Un patrimonio pari a 500.000 euro potrebbe essere quello di un impiegato che abita a Roma o a Milano e che sia proprietario dell’immobile in cui vive. Per rendersi conto di quanto stiamo affermando è sufficiente andare a controllare i valori immobiliari nelle due città, e comprendere quanto possa valere l’immobile ricevuto in eredità dai genitori o acquistato con un mutuo e frutto dei propri risparmi.

Scelte necessarie e dolorose!

Sono molti i contribuenti che si indignano e si lamentano quando si parla di una patrimoniale o di un prelievo sul conto corrente. Non hanno tutti i torti, fondamentalmente. I risparmi sono il frutto del lavoro di tutta una vita e sono già stati tassati nel momento in cui sono stati percepiti. Venire a sapere che il nostro Governo sta spendendo in maniera disarmante il frutto del nostro lavoro non è piacevole.

La pandemia è arrivata come l’ulteriore ciliegina sulla torta, a gravare in una situazione pesante e di stallo. Nel nostro paese l’economia stagnava da 10 anni circa: la politica dei lockdown, dei bonus e dei sussidi ci stiamo accorgendo che non serve a nulla. Chi ha dei soldi da parte preferisce lasciarli fermi sul proprio conto corrente: la paura è che prima o poi possano servire per sopperire alle necessità di tutti i giorni. Il Governo potrebbe, però, trovarsi nella necessità di agire velocemente e andare a tassare proprio quei risparmi. Secondo l’Fmi

le autorità politiche potrebbero considerare un contributo per la ripresa dal Covid-19, imposto su redditi alti o i grandi patrimoni. Per raccogliere le risorse necessarie a migliorare l’accesso ai servizi di base, rafforzare le reti di sicurezza sociale e gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile è necessaria la riforma della tassazione domestica e internazionale, in particolare quando la ripresa avrà preso ritmo.

PIERPAOLO MOLINENGO

Giornalista, classe 1971.
Ho una laurea in materie letterarie, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Entrato nel team di Trend-online nel 2007, oggi ricopro la carica di Direttore Responsabile. Oltre a scrivere di attualità, mercati emergenti, commodities, immobiliare e finanza, coordino e gestisco i rapporti con i collaboratori.

Il mio motto è? “Nel dubbio lo stolto vede il problema, il saggio l’opportunità”.

Per info visita il sito: pierpaolomolinengo.com

FONTE: https://www.trend-online.com/fisco-tasse/patrimoniale-conto-corrente-colpisce/

Il modello di debito globale

DA EGOISMO RAZIONALE

SABATO, 17 APRILE 2021

                                                           Debito lordo del governo generale giapponese rispetto al PIL

La strategia delle banche centrali che acquistano obbligazioni e altre attività finanziarie nei mercati per aumentare la liquidità, abbassare artificialmente i rendimenti delle obbligazioni e incentivare ulteriormente le pratiche irresponsabili del debito pubblico come sostituto di una sana politica ha creato il palcoscenico per il più grande evento di contagio nella storia della finanza. mercati.

Esaminiamo il modello di debito globale in questo video, gli inizi sono iniziati con il Giappone e ha assunto proporzioni cultuali nella professione economica.

VIDEO QUI: https://youtu.be/nU9e91g5ic4

FONTE: https://www.zerohedge.com/news/2021-04-17/global-debt-model

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

I consigli dell’avv. Fusillo: cosa fare quando si viene fermati

L’avvocato Alessandro Fusillo, cassazionista del Foro di Roma, specializzato in diritto internazionale, amministrativo e tributario, è diventato nell’ultimo mese molto popolare nel mondo dell’internet grazie ad alcuni video in cui spiega ai cittadini come comportarsi nel caso si venisse fermati dalle forze dell’ordine.

Tra i primi avvocati attivatisi per contrastare l’incostituzionalità dei DPCM, sta assistendo molti ristoratori che hanno aderito all’iniziativa #ioapro, nata su Telegram e diffusasi su tutto il territori nazionale, nonchè tantissimi cittadini che, ripudiando gli “arresti domiciliari” imposti in Italia nell’ultimo anno, hanno sfidato i DPCM e hanno agito a tutela della propria libertà di movimento e aggregazione sociale.

In attesa dell’intervista che Come don Chisciotte farà all’avv. Fusillo questa settimana, ripubblichiamo gli interessantissimi video girati dal canale LuxAlibi. In questi video l’avv. Fusillo ed il suo intervistatore si mettono nei panni di un comune cittadino, analizzando non solo il corretto comportamento che le forze dell’ordine devo tenere, ma anche spiegando dettagliatamente come far valere i nostri diritti, tanto durante il confronto con gli agenti quanto successivamente nella fase di giudizio, nel caso si decidesse di impugnare il verbale ed agire per vie legali.

Buona visione!

Difendersi ora: 1 – Il dialogo con le forze dell’ordine

VIDEO QUI: https://youtu.be/uxPJuM_raqw       

Difendersi ora: 2 – Tutto sul verbale

VIDEO QUI: https://youtu.be/2U5wcOelIH8

Difendersi ora: 3 – Mascherine all’aperto

VIDEO QUI: https://youtu.be/pjsWRSFDaDg

Difendersi ora: 4 – Gli spostamenti fra Comuni e Regioni

VIDEO QUI: https://youtu.be/ik07tbmoa04

Difendersi ora: 5a – Le vostre domande (1 di 2)

VIDEO QUI: https://youtu.be/IgPrcyHMVFs

Difendersi ora: 5b – Le vostre domande (2 di 2)

VIDEO QUI: https://youtu.be/GqfwZmxVb1w

Difendersi ora: 6 – Quanto costa difendersi?

VIDEO QUI: https://youtu.be/DdvnSJI-YDc

FONTE: https://comedonchisciotte.org/i-consigli-dellavv-fusillo-cosa-fare-quando-si-viene-fermati/

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

Gli Usa “richiamano all’ordine” il Giappone per contrastare la Cina

Un ritorno alle origini. Ma anche una specie di “richiamo all’ordine” dopo le ultime, recenti “sbandate” in campo internazionale. Gli Stati Uniti hanno chiamato il Giappone, che a sua volta ha risposto presente. Al termine di quattro anni concitati, quelli di Donald Trump, durante i quali tra Washington e Tokyo, alleati di vecchia data, non erano mancate tensioni, Joe Biden è tornato al vecchio modus operandi di un tempo. Le polemiche sollevate da Trump in merito al Trattato di Difesa, dal quale il tycoon dichiarava di voler uscire, e la scelta di Tokyo di rinunciare al sistema antimissile americano sembrano oggi soltanto un lontano ricordo.

Già, perché Biden ha deciso di puntare forte sul Quad, il Quadrilateral Security Dialogue, del quale il Giappone è una colonna portante. E poi perché, dall’altra parte, il governo giapponese ha intenzione di rilanciare in maniera definitiva la Foip, cioè la Free and Open Indo-Pacific Strategy, la strategia indo-pacifica libera e aperta, per garantire stabilità e prosperità nella comunità internazionale. I due piani possono tranquillamente convergere, visto che entrambi sono funzionali per cementare l’asse Washington-Tokyo, monitorare la regione pacifica e, soprattutto, contenere l’ascesa della Cina.

Questione di necessità

È proprio sulla Cina che vale la pena fare un paio di riflessioni. Nel recente passato, in particolare nell’ultimo anno, Tokyo stava flirtando con Pechino in maniera – secondo gli standard americani – un po’ troppo spericolata. Tant’è vero che, prima della pandemia di Covid-19, Xi Jinping in persona era atteso in Giappone per un’importante visita di Stato, poi cancellata a causa dell’emergenza sanitaria. In ogni caso, è facile capire il comportamento del governo giapponese.

Gli Stati Uniti saranno anche i migliori alleati internazionali del Giappone, ma la Cina, oltre a essere geograficamente più vicina degli Usa, rappresenta il principale partner commerciale con cui fare affari. E, data l’immensità del mercato cinese, unita alle fitte connessioni, sempre di natura economica, tra le aziende giapponesi e il territorio oltre la Muraglia, è facile capire perché Tokyo debba star bene attento a non tirare troppo la corda. Il rischio, infatti, è quello di perdere un aggancio di primissimo livello e insostituibile. Insomma, sotto la presidenza Trump, il Giappone si era (troppo) riavvicinato alla Cina.

Il “ritorno” di Washington

A conferma di quanto gli Stati Uniti tengano alla “rinnovata” relazione con il Giappone, Yoshihide Suga è stato il primo leader straniero ricevuto da Biden alla Casa Bianca dal giorno del suo insediamento alla presidenza Usa. Il recente meeting è servito per mettere sul tavolo diverse tematichedalla vicenda di Fukushima al nodo Taiwan, dai Giochi Olimpici ai vaccini anti Covid da distribuire in Asia (sempre rigorosamente in chiave anticinese). “Siamo due importanti democrazie” e “la nostra partnership è vitale” per assicurare la prosperità e la pace, ha affermato Biden nella riunione con Suga, aggiungendo che Washington farà squadra con Tokyo per garantire una regione Indo-Pacifica libera, aperta e stabile.

Nell’agenda dei due leader anche Taiwan, con il chiaro messaggio lanciato alla Cina di non alterare la pace, lo Xinjiang e la Corea del Nord. La Cina, chiamata in causa, ha subito reagito parlando di ingerenza e dichiarazioni pregiudizievoli per gli interessi di terzi. In una nota diffusa dall’ambasciata cinese a Washington si legge che “questi commenti vanno ben aldilà del normale ambito di sviluppo delle relazioni bilaterali” e che “Taiwan, Hong Kong e Xinjiang sono affari interni della Cina”, così come “il Mar cinese orientale e il Mar cinese meridionale rientrano nell’integrità territoriale e nei diritti ed interessi marittimi della Cina” e dunque “non ammettono ingerenze”. “Abbiamo concordato la nostra opposizione a qualunque tentativo di modificare attraverso la forza lo status quo nel mar cinese orientale e nel Mar Cinese Meridionale, e alle intimidazioni provenienti da altri nella regione”, ha tuttavia dichiarato Suga trovando l’appoggio di Biden.

FONTE: https://it.insideover.com/politica/gli-usa-richiamano-allordine-il-giappone-per-contrastare-la-cina.html

 

 

POLITICA

Superiorità morale della sinistra (work in progress)

https://twitter.com/Luca_Mussati/status/1379798285037268992

Chesterton spiega perché sono così:

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

“INDICE RT”: I TRUCCHI DEL REGNO IMMAGINARIO

RT

Al giornale radio, dopo il consueto rapporto del Terrore sui “morti di oggi per Covid, e mentre i casi calano ma lo rt aumenta”, sento dire che “l’indice RT” diventa “RD”, e perché? “Per tener conto degli asintomatici”.

Come si dovrebbe aver capito,”asintomatici” significa “sani”. Dalll’indice RT Speranza e Draghi fanno dipendere le chiusure, la dichiarazione di “zona rossa” … dunque non bastando il numero dei “malati”, si fanno entrare nel calcolo anche i sani? Altrimenti l’allarmismo diventa insostenibile?

MA cosa è l’indice RT? Prendo la spiegazione dal sito di Open ,quello di Mentana, l’anti-complottista per eccellenza al servizio della Versione Ufficiale. Ebbene: dalla stessa spiegazione di questi maggiordomi del Potere e Padroni del Diiscorso, emerge la natura fittizia, ipotetica – e truffaldina – dell’indice sulla base del quale distruggono le economie regionali.

In questi mesi abbiamo sentito parlare di Rt (che si legge erre con T) e di R0 (che si legge erre con 0). Di cosa si tratta? Come vengono calcolati questi indici? Perché sono così importanti ai tempi del Coronavirus e soprattutto possiamo fidarci? Proviamo a fare chiarezza. i miei commenti sono fra parentesi quadre. Esordisce Mentana:

Cos’è l’indice di contagio Rt?

L’Rt ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo [ARBITRARIAMENTE SCELTO CON ALTISSSIMA APPROSSIMAZIONE, NDR] in relazione, però, all’efficacia delle misure restrittive [EFFICACIA IMMAGINARIA] – come il lockdown [CONTESTATO COME INUTILE PEhttps://www.ilmessaggero.it/salute/focus/lockdown_covid_studio-5873433.html] o, più recentemente, le zone rosse, arancioni e gialle – volute dal governo per frenare [SIC] l’avanzata del virus.

Non è altro che un tasso di contagiosità [DEL TUTTO IPOTETICO E APPROSSIMATIVO] che ci spiega, in alte parole, quanto è contagioso il virus dopo l’applicazione delle restrizioni [DATO IMMAGINARIO…].

Come funziona?

In concreto, se l’indice Rt è 2 vuol dire che ogni infetto, in un determinato periodo, può [PER IPOTESI ARBITRARIA] contagiare due persone e queste due persone ne possono contagiare altre due a testa nel periodo successivo [QUANTO SUCCESSIVO? COM’è LUNGO IL PERIODO?].

Per questo motivo è bene che l’indice Rt resti sotto quota 1. Se superiore, scattano nuovi divieti: significa, infatti, che ogni persona ne ha contagiata un’altra.

Come viene calcolato?

L’Rt, pur essendo molto affidabile, non può essere l’unico parametro da prendere in considerazione per assumere decisioni importanti, che impattano sulla vita di tutti. Il motivo? L’Rt viene calcolato solo sui sintomatici, ovvero sui pazienti che, trasferiti in ospedale o rimasti a casa, hanno avuto sintomi riconducibili al Covid [SINTOMI PARA-INFLUENZALI].

Non vengono presi in considerazione gli asintomatici [I SANI!] che, come sappiamo [DA CHI LO AVETE SAPUTO?], costituiscono una grande fetta dei positivi [POSITIVI A COSA? A TAMPONI CHE DANNO IL 95% DI FALSI POSITIVI!] .

La scelta di non considerare gli asintomatici è saggia perché in questo modo l’indice Rt viene calcolato con criteri stabili nel tempo: la popolazione degli asintomatici [SANI CIOè], invece, non può essere stimata con certezza[ PER FORZA, ESSENDO SANI…].

Il ruolo dei soggetti asintomatici [sani]

L’individuazione di soggetti asintomatici dipende molto dalla capacità di effettuare screening [DALNUMERO DI TAMPONI FATTI TAPPETO] da pare dei dipartimenti di prevenzione e, dunque, cambia nel tempo [Più TAMPONI, Più TROVI SANI CHE SONO “POSITIVI” AL TAMPONE FALSO NEL 95% DEI CASI] .

Se ci sono meno positivi e se, dunque, c’è meno pressione sul sistema sanitario, lo screening funziona meglio, viceversa si rischia di perderne il controllo [DE CHE?].

Questo significa che un aumento o una diminuzione dei casi asintomatici non dipende tanto dalla trasmissibilità del virus nel nostro Paese ma dal numero di analisi che sono state effettuate [CONFERMA: PIU TAMPONI FANNO Più AUMENTA L’INDICE RD, CHE SOSTITUISCE LO RT

Va sottolineato, inoltre, che l’indice Rt, in alcune occasioni, ha creato allarmismo. Nel corso di questi mesi, abbiamo visto come un minimo rialzo di contagi sia stato in grado di causare un’impennata del valore dell’Rt proprio nelle regioni con un basso numero di casi (e, dunque, non in particolare sofferenza). Diversamente, nelle zone con un aumento importante di contagi, però stabile nel tempo, si è osservato come l’Rt sia rimasto sostanzialmente invariato.

Cos’è l’R0 e qual è la differenza con l’indice di contagio Rt?

L’R0, diversamente da Rt, ci spiega quante persone può contagiare, in media [IMMAGINARIA], un soggetto positivo a [PRESUNTO] inizio epidemia, cioè al tempo 0 [FAVOLOSO], in una popolazione suscettibile [QUANDO UNA POPOLAZIONE E’ SUSCETTIBILE? A COSA?] e soprattutto in assenza di interventi di contenimento del virus [ASSENZA MAI AVVENUTA NEI 18 MESI DELLA PSEUDO, GRAZIE A SPERANZA]] . Dato che non tiene conto dell’evoluzione del virus. In termini più tecnici, si tratta della potenziale trasmissibilità della malattia infettiva non controllata nella sua fase iniziale. Concretamente, se R0 è pari a 1 significa che un malato può infettare una persona, se è a due ne può contagiare due e così via. Per calcolare questo indice è importante avere un valore a inizio epidemia da usare come riferimento [VALORE IRREALE, ASTRATTO E ARBITRARIO].

Se R0 viene calcolato solo [SIC!] nel periodo iniziale dell’epidemia [COME HA DA ESSERE “PER DEFINIZIONE”] , Rt viene calcolato nel tempo così da consentirci di monitorare l’efficacia degli interventi di contenimento nel corso dei mesi (o degli anni).

R0 e Rt, dunque, possono essere calcolati su base statistica a partire da una curva di incidenza [FIITTIZIA] di casi giornalieri (quindi il numero di nuovi [IPOTETICI] casi, giorno per giorno) [. In altre parole, Rt e R0 misurano lo stesso numero: a variare è il tempo in cui viene fatta la misura, quindi all’inizio [IMMAGINARIO] per R0 e durante l’epidemia per Rt (che viene continuamente rivisto [DA “LORO” A LORO ARBITRIO] e da cui dipendono le decisioni del governo).

Perché i casi aumentano e l’Rt no?

Semplicemente perché sono calcolati con dati diversi. Il conteggio dei casi – come spiega l’Iss – si riferisce al numero complessivo di persone infettate ogni giorno sul territorio italiano (dunque per data di diagnosi) mentre l’Rt viene calcolato sui casi con sintomi non importati e riferito ai tempi in cui questi sintomi si sono sviluppati (quindi per data di inizio sintomi). Questo significa che il calcolo dell’Rt è relativo solo a una parte della curva e, più precisamente, a un periodo temporale che risulta essere sfalsato di circa una settimana.

CON L’INSERZIONE DEGLI ASINTOMATICI VERDRETE COME AUMENTARNNO SIA “I CASI” CHE LO RT… pardon, lo RD]

Se l’epidemia fosse reale, vedremmo i morti per le strade e i monatti portare via i cadaveri dalle case. Invece sappiamo che esiste dall’indice RT che diventa RD.

I morti però ci sono..

Muore a 40 anni, anche lui di covid a poche ore di distanza dal padre: Marsica sotto shock

Tagliacozzo. Muore a poche ore di distanza dal padre. Alberto, 40 anni, e il padre Giovanni, di 73, erano ricoverati a causa del coronavirus. Non è ancora chiaro cosa possa essere accaduto. Alberto Valentini non aveva patologie e si trovava all’ospedale di Avezzano.

Coppia travolta dal Covid: in 24 ore muoiono in ospedale prima il marito e poi la moglie

Il figlio è Massimo Giuntini, straordinario musicista aretino, per anni con i

Covid, Federica Ferino: operatrice sociosanitaria morta a 49 anni

morti “di Covid” dopo vaccino e tampone. Non era meglio tornare al colpo alla nuca che usavate n URSS? Era più umano.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/indice-rt-i-trucchi-del-regno-immaginario/

 

 

Le auto ibride si confermano una pagliacciata dei costruttori e dei legislatori

30 Marzo 2021

Benvenuti nella rivoluzione verde!!!

VIDEO QUI: https://youtu.be/wfGDUpv6Xq8

FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/spazio-aperto/le-auto-ibride-si-confermano-una-pagliacciata-dei-costruttori-e-dei-legislatori/

 

 

 

STORIA

Uccidete Gentile per educarne cento

Marcello Veneziani, La Verità 15 aprile 2021

gentile togliatti(1)

C’è una data, un simbolo e un atto da cui prende origine la cancellazione del pensiero avverso, l’eliminazione con disprezzo di chi non si conforma e l’egemonia culturale. È il 15 aprile del 1944. In quel giorno viene ucciso un filosofo, forse il più grande filosofo italiano del Novecento e il più grande promotore di cultura in Italia. Giovanni Gentile fu filosofo del fascismo e la definizione è vera ma riduttiva: la sua filosofia era già compiuta prima che nascesse il fascismo, la sua impronta culturale va ben oltre il regime; fu gran ministro della pubblica istruzione, fece una vera riforma della scuola, fondò l’Enciclopedia italiana, fondò e diresse istituti di cultura. Fu ucciso da un commando di partigiani comunisti. Non ricostruirò la storia dell’assassinio, i retroscena, i colpevoli. Il miglior libro sul tema, il più onesto, resta quello di Luciano MecacciLa ghirlanda fiorentina, edito da Adelphi.

Eravamo in guerra, il clima era feroce. Ma a Gentile, prima che il suo passato di ministro e di fascista, non si perdonò il suo appello alla pacificazione e a sentirsi italiani prima che fascisti e antifascisti. Inviso anche ai fascisti più fanatici, fu proprio quel suo appello alla concordia a renderlo ingombrante; avrebbe favorito una transizione meno feroce dal fascismo all’antifascismo.

Non rivangherò le responsabilità comuniste, l’atto d’accusa di Concetto Marchesi prima dell’omicidio, la “sentenza di morte” emessa contro di lui, poi la dissociazione del Partito d’Azione; e non tornerò sul tema se il mandante fosse Palmiro Togliatti o l’Intellettuale Collettivo. Ne ho scritto abbastanza. Non ci sarebbe comunque da sorprendersi di Togliatti, considerando le sue responsabilità nel massacro degli anarchici da parte dei comunisti in Spagna, sui comunisti italiani rifugiati e trucidati in Unione sovietica, la complicità sulle foibe… Il suo cinismo e il suo allineamento a Stalin non ci impediscono di riconoscere la sua grande intelligenza politica, l’amnistia concessa da Guardasigilli ai fascisti, il suo ruolo di costituente e poi nella repubblica.

Togliatti avrebbe potuto giustificare l’esecuzione come azione di guerra ma andò oltre, usando parole sprezzanti. Come sarà per Mussolini e i gerarchi, non bastò “giustiziarli”, ma vi fu lo scempio di Piazzale Loreto; così non bastò uccidere Gentile, si volle fare scempio della sua figura e del suo pensiero. Sull’Unità del 23 aprile del ’44 Togliatti rifiutò il tono rispettoso per un morto, volle scrivere “il necrologio di una canaglia”; “traditore volgarissimo”, “camorrista”, “corruttore di tutta l’intellettualità italiana” (compreso quella che poi passò armi e bagagli al Pci); “intellettualmente disonesto”, “moralmente un aborto”, “un gerarca corrotto”. Dopo di lui infierirono sul cadavere, con odio, Eugenio Curiel e altri intellettuali: “raccattato nell’immondezzaio”, “lenone”, “mediocre vacuo”…

Gentile non aveva nulla da guadagnare nell’esporsi con l’ultimo fascismo di Salò, da cui era rimasto fino allora appartato: aveva tanti contro, non aveva mai amato l’alleanza con Hitler, detestava il razzismo; ma per coerenza e carattere non si tirò indietro, come scriverà in Genesi e struttura della società (un libro che ripubblicai con Vallecchi, ora uscito da Oaks a cura di Gennaro Sangiuliano). Si espose, accettò di presiedere l’Accademia e fu ucciso. Era stato fascista e mussoliniano, aveva avuto onori e onorari dal regime, e grande potere; ma era stato anche attaccato da molti fascisti e intellettuali, fu emarginato dal regime dopo i Patti Lateranensi.

Per Gentile il fascismo passa ma l’Italia resta, lo Stato viene prima del Partito e la Nazione prima del regime. Aveva difeso e riformato la scuola e l’università italiana, la Normale di Pisa, aveva fondato l’Istituto di studi orientali, l’Ismeo, aveva creato quel monumento alla cultura che è l’Istituto dell’Enciclopedia, la Treccani. E aveva difeso tanti intellettuali antifascisti, dissidenti ed ebrei, ne aveva portati ben 85 – contarono i suoi detrattori in camicia nera – a collaborare all’Enciclopedia; protesse antifascisti militanti come Piero Gobetti che pure lo aveva attaccato e giovani docenti oscillanti tra l’ossequio al fascismo e il larvato antifascismo, come Norberto Bobbio. Era stato, si, paternalista, autoritario, passionale; ma anche generoso, educò ai doveri e al coraggio, difese e diffuse cultura e intelligenza. Il filosofo Antonio Banfi, diventato comunista, commentò sul giornale comunista La nostra lotta l’assassinio di Gentile; dopo una caterva d’insulti, ammetteva trincerandosi dietro un si dice: “Era, si dice, un onesto uomo, affabile, generoso di aiuto, molti protesse e difese in anni tempestosi… Era uno studioso, un filosofo”; ma i tempi erano quelli che erano, richiedevano atti drastici e spietati.

E dire che Togliatti, come Gramsci, era stato gentiliano all’epoca di Ordine nuovo, come ammise il cofondatore Angelo Tasca. Dopo la guerra, quando curò per le edizioni di Rinascita il profilo di Marx scritto da Lenin, Togliatti cancellò il riferimento a Gentile, unico citato da Lenin tra i filosofi viventi. La censura ideologica cominciò allora…

Uccidere Gentile fu una bestialità coerente al clima generale. Peggio che sparargli fu però infangarlo e diffamarlo dopo morto, usare il suo assassinio come uno spauracchio, volere la sua eliminazione come premessa per instaurare l’egemonia culturale e liberare gli stessi intellettuali all’ombra del Pci dal debito imbarazzante verso di lui. Condannavano il filosofo della dittatura e poi si piegavano al partito di Stalin e al totalitarismo comunista.

L’uccisione di Gentile fu un parricidio culturale e insieme un avvertimento e un esempio, da seguire seppure in forme incruente in tempo di pace: eliminare chi dissente, cancellare i non allineati; morte civile e infamia. I meriti, i valori, le verità non contano se sei dalla parte sbagliata. Cominciò così l’egemonia culturale…

FONTE: http://www.marcelloveneziani.com/articoli/uccidete-gentile-per-educarne-cento/

 

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