Riflessioni sparse sul tempo presente
Andrea Scala – 18 ottobre 2012
Il Tempo
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Conversazione amabile tra un Liberale e un Socialdemocratico, partita sul tema della Sanità e arrivata poi ai principi ideologici.
Il Liberale Capisco che uno sia del PD, sono problemi suoi, personali. La teoria della assistenza medica vuole che esista una organizzazione fatta di medici e chirurghi quanto più possibile preparati ed umani e la libertà dei pazienti di accedere alle loro cure. In un mondo libero la indiscussa preparazione scientifica medica deve essere liberamente accessibile ad ogni fascia sociale.
Questo modello mutualistico e assicurativo è l’organizzazione vigente nel mondo occidentale avanzato e l’Italia ne faceva parte fino al 1978.
Così non è più in Italia, dove la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale ha inteso creare una capillare istituzione totale in cui il paziente è una entità anonima all’interno di una professionalità medica altrettanto anonima.
La sanità pubblica siglata U.S.L. vuole dire controllo politico sulla professione medica e chirurgica. Vuole dire che non c’è più il medico e il paziente, ma l’operatore e l’utente. La vecchia mutua dei film di Sordi buonanima, con il medico paternalista ed individualista venne terminata. Si decretò la fine dei “baroni” universitari ed ospedalieri, medici e chirurghi geniali, ma dispotici. Attualmente concorsi, assunzioni e cooptazioni fanno posto a tecnocrati messi sotto lo stretto controllo politico e sindacale.
Per dare l’idea esatta della serenità, della preveggenza e della ponderatezza della legge sulla Sanità va sempre ricordato che detta legge US.L. venne approvata durante la angosciosa emergenza del rapimento dell’onorevole Moro e sotto l’attacco armato delle Brigate Rosse.
L’opportunità di occupare “militarmente” il sistema ospedaliero, visto come istituzione totale. La organizzazione U.S.L. appena instaurata per legge, era una occasione da non perdere per il vecchio PCI ed i suoi derivati sindacali. La facile conquista è partita dalle Regioni Rosse, istituite nel 1970. Tutta la sanità pubblica è stata conquistata negli anni a seguire, gradualmente, mediante i fedelissimi sindacati di categoria.
Attualmente dobbiamo parlare della sanità pubblica del Regime. Il partito Comunista, attualmente PD, è il capo bastone della corruzione, della corruttela, del nepotismo, della negazione del merito, della cooptazione, della mancanza di concorso per merito, dei concorsi truccati. Chi difende questa vergogna è ignorante nel senso che ignora,ma comunque è un sostenitore elettorale del malaffare.
L’unico fronte di resistenza è stato tentato al Nord parificando l’Ospedale pubblico sindacalizzato e il privato accreditato.
Il privato accreditato del Nord cura i malati del Sud, la cui sanità è amministrata da corrotti e da mascalzoni. Prima di parlare del privato accreditato e dei suoi meriti occorre sapere che andrebbe rovesciata la logica.
E’ l’Ospedale pubblico sindacalizzato che dovrebbe essere gestito e dovrebbe operare come il privato accreditato. E’ l’Ospedale pubblico che dovrebbe subire il controllo sulle spese e sugli investimenti, il controllo dei bilanci, l’ispezione continua sulla scelta oculata di professionisti meritevoli e produttivi. Se non sei bravo non lavori. Se non sei bravo e non sei utile e devi vendere i broccoletti. Se non sei bravo e non sei utile al paziente non puoi pretendere i privilegi delle ferie pagate, di non fare nulla e di rubare lo stipendio. Invece L’Ospedale pubblico dove vige lo spreco, l’inefficienza e l’improduttività è privo di controlli. Questo è il
pubblico che conosco io da quaranta anni. Non mi convincete del contrario!
Il Socialdemocratico Capisco, la corruzione è uno dei mali di questo Paese. Peraltro, non sono comunista e mi sembra di ricordare che il comunismo sia fallito nel 1989, quindi è materia da storici. Non sono neanche del PD. Noto, en passant, che in alcune Regioni, come la Calabria e la Campania, la sanità pubblica funzioni male sia con la destra che con la sinistra al governo.
Invece in Regioni come Emilia e Romagna e Toscana, storicamente guidate dalla sinistra, funziona benissimo. Forse non vuol dir nulla, o forse sì. Sarebbero da approfondire le dinamiche gestionali, di concessione appalti e di effettuazione delle nomine.
Il Liberale I Governatori delle Regioni, con tutta la buona volontà nulla possono per orientare la gestione di Ospedali gestiti dalla ideologia sindacalista.Tutto il parastatale, il municipalizzato, il partecipato, lo statale, le strutture pubbliche
non funzionano. Non funzionano perché non devono funzionare. Il disservizio crea sempre nuove esigenze e la necessità di nuove assunzioni inefficienti. Il servizio “sociale” serve per creare voti, serve alla
corruzione, non serve al servizio. È ormai tardi. La gangrena non guarisce nemmeno con l’amputazione. Fino a quando anche solo uno giustifica e approva…
Il Socialdemocratico Certo che il regime imposto in Italia dagli Alleati, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato in grado di mascherarsi dietro ogni ideologia ed ha assoldato alla sua causa anche gli ex nemici, alla bisogna. Da questo punto di vista tutti i partiti dell’arco costituzionale sono in qualche modo condannabili, tranne i fascisti ed i movimenti neoqualunquisti come i Cinque Stelle,
Tuttavia, se non si cambia paradigma e non ci liberiamo dalla pesante cappa che ci sta addosso anche per questo, e non si dovrebbe scannarci tra opposte tifoserie in un gioco a somma zero.
Il Liberale La somma non è zero in uno Stato che ha il secondo debito pubblico del pianeta. Uno stato che schiaccia il popolo con 440 miliardi di spesa per pagare inefficienza e corruzione.
Magari gli Alleati avessero scritto la Costituzione come in Germania e in Giappone! Beati loro! In Italia i fascisti non sono esenti dal malaffare. I fascisti sono stati integrati dal vincitore Comunista Togliatti che da ministro della giustizia ha fatto l’amnistia per i fascisti, perché aveva bisogno dei voti per il Referendum sulla la Repubblica. Li ha trasportati di peso nel PCI (tanto erano già tutti per il totalitarismo). Si vedano tutti gli scrittori, i pittori e gli intellettuali perdonati e arruolati.
I cinque stelle sono Comunisti dalle origini. Il comunismo di Berlinguer è la stella polare di Casaleggio e Grillo. Hanno sempre votato per personaggi comunisti quali Grasso e Boldrini. Chi non lo ha visto necessita dell’oculista.
Va fatto notare che nessuno sente il bisogno del Partito liberale o Repubblicano, ideologie dove sono previste prioritariamente tasse al 19% e lo smantellamento dello Stato “sociale” tendenzialmente corrotto. Ci sarebbe sana competizione tra aziende e individui. Competenza e meritocrazia.
Imprese attive. Assunzioni. Prosperità. In Germania il Partito liberale è vivo e vegeto. In Giappone il Partito liberale ha la maggioranza assoluta in Parlamento. Chi nega scientemente questa esperienza al popolo italiano è in malafede.
E voglio toccare un argomento ancora più sensibile e malato dell’organismo: l’amministrazione della Giustizia. Pozzo inverecondo di una sinistra antiquata, di malefatte, di correnti, di meccanismi autoreferenziali… Casta intoccabile che si prostituisce accettando di essere arma contro l’avversario politico. E ancora consentitemi di dire che chi lo accetta e chi lo appoggia a qualsiasi livello è complice!
Il Socialdemocratico Non sarò certo io, da socialdemocratico quale sono, ad aiutare voi liberali a costruire un vero partito liberaldemocratico. Anche se l’Italia ne avrebbe estremamente bisogno. Se non ricordo male ci fu anche un tizio, ex Cavaliere del lavoro, che nel 1993 “scese in campo” per regalarci l’esperienza di un partito liberale di massa. Il popolo lo ha onorato per ben 3 volte col suo voto, dandogli il pieno mandato a trasformare l’Italia in senso liberale. I risultati si sono visti. Oggi il partito di Berlusconi ha il 5-7% dei consensi tra gli italiani, e lui vaga tra aule di tribunale e studi di avvocati.
Il Liberale La responsabilità dell’elettorato si deve alla Scuola sindacalizzata con tutti insegnanti indottrinati ha cessato da decenni di illustrare valori, esperienze ed insegnamenti del mondo Liberale. Il loro sommo punto di riferimento culturale Antonio Gramsci insegna a negare il rispetto per il Risorgimento Liberale. Il Risorgimento è stato cancellato dalla memoria collettiva nazionale con la scusa che è stata una lotta voluta e guidata dalla élite borghese e con la scusa che non è stata una vera Rivoluzione popolare bolscevica. Nella Scuola Italia di stretta osservanza bolscevica la storia d’Italia inizia con il 25 Aprile e la retorica della Resistenza. La Scuola Comunista rivendicativa collettivista di: Lotta continua, Servire il popolo, maoista, sindacalista, scioperata, dimostrazionista e manifestaiola che molti non hanno conosciuto, non ha certo educato l’individuo italiano all’eredità culturale del Rinascimento. Anche il Rinascimento è stato rifiutato perché produzione dell’aristocrazia oppressiva e frutto della retorica dei valori umanistici borghesi: arte, poesia, creazione letteraria. Tutte sovrastrutture superflue nel materialismo storico di Gramsci e di Togliatti! La scuola di regime del sindacalismo ha educato ai diritti estremi, all’inefficienza, all’apparenza, al materialismo proletariato e al consumismo passivo da telecomando, senza la capacità di ideare, senza progettare e senza costruire. Per questo ha vinto un pubblicitario interessato agli affari propri. Fatevi raccontare da Urbani, Scognamiglio,
Pera, Guzzanti padre (autore del libro MIGNOTTOCRAZIA) come sono andate veramente le cose. La verità è che l’ideologia Comunista fa sempre male non solo all’avversario, ma alla propria nazione. Lo fa anche da giornalista, anche da propagandista, anche da intellettuale. Contamina e avvelena tutto per arrivare all’egemonia. Poi però non resta più niente.
Nel Regime Comunista, che ha vinto e ha lobotomizzato la gente, la cosa penosa dei socialdemocratici, è che Marx per primo ha odiato e schifato i socialisti, laburisti, democratici umanitari in gran parte dei suoi scritti. Poi Lenin ha conquistato il potere con le armi uccidendo e ammazzando e rimuovendo dal potere non solo lo Zar, ma anche e soprattutto il governo socialdemocratico di Kerenskij. Poi Togliatti ha sterminato i socialisti in Spagna nel 1936 favorendo Franco. I Comunisti italiani hanno esiliato fino alla morte Craxi. E pensare che adesso nel 2021 i Comunisti italiani siedono nei banchi dei Socialdemocratici al Parlamento europeo! E’ proprio vero che dopo che hai ammazzato i tuoi rivali e dopo che hai conquistato il Potere puoi fare tutto!
Il Socialdemocratico Anche il nazifascismo non fece belle cose ai liberali … Tutti i regimi autoritari sono terribili. Non farò mai un’abiura del movimento socialista o sputerò veleno sul movimento socialista. Il nazismo ha solo rubato un nome ma era chiaramente altro da noi. Riflettiamo attentamente sulle porcherie che ancora oggi si perpetrano in nome del liberalismo o della libertà…
Il Liberale Ma se in Italia l’esperienza Liberale non c’è mai stata, come ha mai potuto subire le conseguenze del liberalismo? La verità è che il destino della povera Italia è atroce. L’Italia subito la Controriforma senza la Riforma, ha subito la Restaurazione senza la Rivoluzione, ha subito l’antiliberismo e l’antiliberalismo senza avere mai conosciuto l’ideologia Liberale. Abbiate almeno la curiosità di vedere di che cosa si tratta.
Specialista Ortopedia e Traumatologia
Specialista Medicina dello Sport
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