CHI DETERMINA I CRITERI DI FORMAZIONE DEI PARTITI EUROPEI?
Il diritto di votare è sacrosanto, legittimo, inalienabile. Purtroppo, si aggiunge alla infinita elencazione dei cosiddetti “diritti incompiuti”.
Manlio Lo Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza) 8 06 2024
I periodici cartacei, i siti di giornali, le televisioni di tutte le catene pubbliche e private, la rete hanno focalizzato l’attenzione sulla necessità ed opportunità di andare a votare alle elezioni europee. Il problema non è il voto. Il nocciolo della questione, di cui NESSUNO, autisticamente o furbescamente parla, è la fase della SUCCESSIVA formazione delle coalizioni nella UE dopo il voto.
Il voto è la fase inziale. Il bello viene “dopo” le votazioni con l’opaco mercimonio che avviene nelle oscure stanze felpate di Bruxelles.
L’Europa con una struttura federale tiene in giusta considerazione gli equilibri elettorali di ciascun Paese membro. In questa Europa-caserma questo non avviene! I gruppi sono riconosciuti, incasellati, elencati ed approvati dalla UE: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_politico_europeo I partiti devono adeguarsi, sebbene possano formare gruppi propri decidendo così di essere relegati all’irrilevanza numerica, con il solo vantaggio di far pesare a caro prezzo politico i loro voti.
Fonte schema statistico: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_politico_europeo
La popolazione quanto ne sa di queste procedure, delle dinamiche oscure e nascoste nelle segrete stanze dell’UE? Sono sconosciuti i requisiti di riconoscimento di un gruppo politico europeo per il 195% della popolazione europea. I criteri di determinazione di un gruppo politico sono confinati in una delle centinaia di sottocartelle del sito la cui ricerca impiega una media di 20 minuti. Una volta trovato faticosamente, ciascun testo è crivellato da almeno una media di 30 acronimi e di 25 sigle.
Sono descritti i criteri ma non viene citata con chiarezza espositiva la procedura di approvazione e da chi è stata definita: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/RULES-9-2023-11-01-RULE-033_IT.html
La palese difficoltà di accesso alle informazioni europee e la loro scarsa comprensibilità scoraggia il 135% di coloro che cercano, invano, di capirci qualcosa. I gruppi politici hanno una morfologia qui descritta: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2019/637956/EPRS_BRI(2019)637956_IT.pdf e qui: https://www.europarl.europa.eu/about-parliament/it/organisation-and-rules/organisation/political-groups
La struttura verticistica, apicale, centralistica, inappellabile ostile non tiene in considerazione gli esiti elettorali dei Paesi membri. Il testo del Regolamento 355 UE approvato in seconda battuta dal parlamento europeo ma proposto da altri, riporta la frase chiave, ben nascosta fra migliaia di parole: “I deputati del Parlamento Europeo possono formare gruppi in base alle loro affinità politiche, non alla loro nazionalità”. Questa frase dice tutto!
L’indipendenza del parlamentare europeo ricorda la sterilizzazione degli effetti del voto che avviene con il cambio di partito da parte di oltre un terzo dei parlamentari italiani.
Fonte: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=LEGISSUM:european_parliament
Dopo il voto effettuato dai cittadini delle rispettive nazioni. Il passo successivo è la formazione delle coalizioni che avvengono dopo il compimento dell’apparentamento dei partiti nazionali con uno dei partiti europei: https://www.europarl.europa.eu/about-parliament/it/organisation-and-rules/organisation/political-groups e anche: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=LEGISSUM:4452416
Come si può vedere, per comprendere qualcosa di decente e di logico sul tema il popolo bue, ingombrante e ignorante, è costretto ad accedere con enorme difficoltà ad una forestazione infernale di schede, sotto-schede, rimandi testuali, centinaia di sigle, di acronimi incomprensibili. Insomma, costoro si comportano facendoci capire che la comprensione popolare è del tutto complementare, sussidiaria, irrilevante, inutile.
Tutto chiaro … oppure no?
Fonte: https://www.lapekoranera.it/2024/06/08/chi-determina-i-criteri-di-formazione-dei-partiti-europei/