PIOVONO ELICOTTERI IRANIANI COLPITI DA DRONI?
Manlio Lo Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza)
Fonte immagine: https://www.intellinews.com/iranian-official-reports-no-contact-with-president-raisi-s-helicopter-325897/
Gli angloamericani sono diventati inaffidabili. Sequestrando, sanzionando, decidendo le carte in tavola stanno allontanando tutti. Hanno perso la onorabilità finanziaria che sarà ripristinata fra diversi, molti anni. Nessun Paese da oggi in poi invierà propri denari in USA, per evitare di subire repentini e arbitrari sequestri e/o congelamenti. Si tratta di un rischio che non è tollerabile. Sarebbe come appoggiare la propria testa sul ceppo della ghigliottina e senza contropartita!
L’attuale amministrazione guerrafondaia lo avrà tenuto in conto. Probabilmente, spera di schiantare la Russia e l’Iran in breve tempo riequilibrando il loro potere mondiale. Si tratta di conti da tavolino calcolati con schemi fuori dalla realtà. Ora vediamo che succede dopo la caduta dell’elicottero che trasportava il presidente iraniano grazie ad alcuni droni telecomandati e guidati da infrarossi.
Ben 137 miliardi di barili di petrolio sono il bersaglio degli USA assieme al saccheggio delle risorse naturali ancora intatte della Russia. Desta sospetto la rapida dichiarazione del Mossad di estraneità all’operazione di assassinio del capo iraniano. TROPPO RAPIDA 👁 https://comedonchisciotte.org/attentato-al-presidente-iraniano-si-ignora-se-sia-vivo/ .
Gli angloamericani hanno adesso molte probabilità di essere colpiti per ritorsione nel loro territorio, forse con molti attentati suicidi di persone cariche di tritolo. Ormai gli USA non riescono più a fermarsi in tempo. Essi hanno una disperata necessità di ottenere risultati enormi in tempo brevissimo. La solita ambizione americana che poi è finita con la fuga dai tetti delle ambasciate dei Paesi messi a ferro e a fuoco e poi abbandonati.
Per questi motivi, l’ANGLOSFERA vuole una reazione di Teheran che offra loro l’occasione di inviare 300 bombardieri sull’Iran,
Rimane nell’aria l’incognita del comportamento della Russia in caso di un nuovo conflitto nelle sue vicinanze, anche in visione della imminenza dell’apertura di una guerra “colorata” in Georgia avente lo scopo di creare caos infinito dal Caucaso al Mar Nero. Caos su caos secondo una nuova dottrina militare che preferisce mettere a fuoco aree bersaglio piuttosto che occuparle militarmente ed affrontare guerriglia infinita: https://www.youtube.com/watch?v=D3Dl7L1_ksE (Iran President Raisi’s Chopper Crashed? Tehran Sends Rescuers After ‘Accident’).
Le notizie si susseguono rapidamente, ma suscita molti dubbi la rapidissima dichiarazione del Mossad israeliano che si è dichiarato estraneo all’assassinio dell’altissimo esponente iraniano. Nessuno toglie il sospetto che questa eliminazione sia propedeutica ad una intensificazione militare nella regione per ragioni di soldi, tantissimi petro-soldi. È stato appena pubblicato una comunicazione che comunica la totale assenza di segnale radio prima dello schianto: https://www.intellinews.com/iranian-official-reports-no-contact-with-president-raisi-s-helicopter-325897/
La situazione iraniana è un grave focolaio di conflitto allargato euroasiatico. Se la rapina del petrolio iraniano dovesse fallire, per gli USA sarebbe normale tentare la distruzione totale di oltre cento milioni di iraniani e di parte dei russi. Uno sterminio che comunque eseguirebbe considerandoli, come in altre parti del pianeta “danni collaterali”.
Reagire è quindi una scelta inevitabile per fermare la follia psicopatica di duecento consiglieri di amministrazione delle 10-12 aziende multinazionali che sono i mandanti di questi massacri giganteschi per aumentare i profitti delle proprie imprese.
Distruggere quello che non si può depredare: una regola militare millenaria, ma provoca conseguenze imprevedibili.
Attendiamo di sapere i mandanti dell’operazione molto azzardata …
Fonte: https://www.lapekoranera.it/2024/05/19/piovono-elicotteri-iraniani-colpiti-da-droni/