SACCHEGGI & RICICLAGGI AI VINTI

SACCHEGGI & RICICLAGGI AI VINTI

Manlio Lo Presti (*)

Vae victis (Guai ai vinti!) è la frase che, secondo la tradizione, pronunciò Brenno, capo dei Galli (così i Romani chiamavano i Celti), nel 386 a.C.

Si tratta di una ipotesi concreta che l’Ucraina abbia ricevuto un massimo del 15% dei finanziamenti dichiarati dalla anglosfera. L’85% è stato dirottato sui conti e depositi intestati ai politici presso le banche-ombra in numerosi luoghi pressocché sconosciuti e, soprattutto, fuori dai radar. Fra questi possiamo ricordare fra molte altre: Oceania, Isole Kittens, St. Denis e Caymans (1). I trasferimenti sono organizzati da commercialisti, da trafficanti di influenze, da mediatori internazionali di ogni genere, da società finanziarie multinazionali elencate al punto 2.

In quei luoghi aviti ed esotici albergano gran parte dei fondi neri accumulati da evasori e criminali di ogni genere, ma soprattutto dai colossi multinazionali e dagli Stati nazionali. Somme immense utilizzate liberamente – e fuori dai controlli istituzionali – per finanziare mercenari, unità di assassinio, corruzione di oppositori potenti che non è facile eliminare fisicamente, eserciti privati per la vigilanza delle infrastrutture petrolifere, migrazioni, traffico di armi, di tecnologie, per l’acquisto di petrolio e gas al mercato nero alla faccia dei divieti e delle sanzioni, ecc.

Capite perché le guerre tendono ad avere una lunga durata? Le operazioni di riciclaggio sono intermediate dai colossi finanziari qui elencati (2). Sono certissimo che avete notato che 14 aziende su 20 sono americane.

Non ho ancora visto una inchiesta completa sulle strutture di “facilitazione” delle operazioni di saccheggio metodico eufemisticamente definite “riciclaggio” in corso nel pianeta. Non c’è interesse perché i monopoli della comunicazione hanno capito che sono circa l’uno percento coloro che vogliono veramente vedere in faccia la Medusa senza impietrire. L’altro 99 percento preferisce le notizie potabili, pastorizzate, di facile e frettolosa deglutizione come lo yoghurt, i frullati o gli omogeneizzati. Quindi, chi glielo fa fare di impegnarsi a far capire che dietro ad ogni evento, lo scopo è quello di depredare più velocemente possibili risorse quasi sempre strappate con violenza, ricatto o inganno?

Sussiste pertinacemente e cinicamente la coazione del sistema informativo di tutti i lati del mondo a mentire. L’attenzione deei cittadini viene dirottata  sulla narrazione delle beghe di cortile: Trump ha detto; Putin-che-ha-trentacinque-cancri-e-non-muore  ha risposto; Zelensky chiede ossessivamente armi & soldi; Israele agisce militarmente; Gaza è una macelleria; i soldati russi non hanno i calzini (Cecilia Sala scripsit in un articolo datato 26 novembre 2022 e dal titolo “Sul campo di battaglia neanche il freddo sta con Putin – I 300 mila kit artici di Kyiv contro i mobilitati russi che non hanno i calzini e abbandonano il fronte” e la risposta satirica del giornale d’Italia qui: (3); i russi non hanno più pallottole e hanno inastato piccole vanghe (peraltro quelle usate dall’impero zarista nel 1829!) sulle canne dei mitra: (4). Aggiungere altro significherebbe infierire.

Il metodo di comunicazione è basato sulla collaudata tecnica della diffusione delle “notizie slegate fra loro”. Non vengono inquadrate e valutate in un quadro geopolitico, sociale, economico più ampio. Anzi aumentano di numero le cronache in contraddizione fra loro usando il metodo della devastazione cognitiva adottata con successo nella stagione dello psychovairuss. Aggiungiamo che gran parte dei pettegolezzi in carta patinata (definirle notizie è un insulto) non servono per informare ma per minacciare “precisi destinatari” che le leggono… e il gioco è fatto!

Oltrepassando pietosamente queste ignobili amenità, il corollario risultante evidenzia che la trasmissione delle ricchezze legalmente accumulate, cioè senza i modi e i mezzi sopra citati, non si realizza con atti legali notarili o per contratti in piccola parte, ma si concretizza realmente con la filosofia della rapina, dell’invasione, della occupazione militare, della coercizione, delle carestie pilotate, con le tecnologie HAARP, con la coordinazione a tavolino di  danni climatici le cui conseguenze vengono addossate ai cittadini che ci credono, con il ricorso sistematico alla “guerra normativa” (5) che è un aspetto del conflitto poco valutato e devastante quanto quello militare, satellitare, finanziario.

Vae victis! – Tito Livio (Annali, V, 48)

 

NOTE

(1) https://www.rsi.ch/info/economia/Le-banche-amano-i-paradisi-fiscali–1270427.html

(2) https://rankiapro.com/it/notizie/20-societa-gestione-fondi-patrimonio-piu-elevato-mondo/

(3) https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/672477/cecilia-sala-russi-in-fuga-dagli-ucraini-a-piedi-nudi-borgognone.html

(4) https://www.facebook.com/photo.php?fbid=917859076166950&id=100038285987511&set=a.379246166694913

(5) https://economiacircolare.com/lawfare-guerra-normativa/

 

(*) Scrittore ed esperto di banche e finanza

 

FONTE: https://www.lapekoranera.it/2025/03/01/saccheggi-riciclaggi-ai-vinti/

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