TRAFFICO DI PROFILAZIONI DELLA POPOLAZIONE ITALIANA
Manlio Lo Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza)
Il giorno 02 marzo 2022, 13:07 l’agenzia di stampa Ansa pubblica l’informazione sulla convergenza di tutte le banche dati dei cittadini in un unico archivio centralizzato. Qui l’articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/02/colao-in-arrivo-piattaforma-idpay-per-benefici-sociali_95c4223d-9106-4c1e-8fb7-a7f18ba768b1.html . La citazione molto interessante è stata poi dimenticata per la diffusione a grappolo di informazioni di distrazioni di massa nei tempi successivi.
Sull’ondata schizofrenica delle notizie sull’andamento della pandemia, anche questa notizia è finita nel trituratore mediatico. Adesso è stata rilanciata con il solito metodo della manina anonima. Io l’ho trovata “inoltrata molte volte” sul canale WhatsApp di ieri. Solitamente, le “notizie inoltrate molte volte” sono quasi sempre tagliate, cucite con altre, modificate. Per questi motivi, io non le rilancio mai, soprattutto se manca il correlato link di provenienza.
Resta da domandarsi perché viene resuscitata adesso questa notizia e per ordine di chi. Le domande che sorgono spontanee sono le seguenti:
Non sappiamo se il progetto Colao è andato a buon fine o a quale stato di avanzamento si trova adesso.
Non sappiamo quali e quante banche dati sono riversate in questo archivio centralizzato.
Non sappiamo i costi del progetto che sarà, ovviamente, a carico dei soliti inermi contribuenti.
Non sappiamo il parere tecnico della Commissione parlamentare competente per il controllo.
Non sappiamo i pareri del Garante delle Comunicazioni e del Garante della Privacy sul merito della invasività della raccolta massiva dei dati della popolazione italiana.
Non sappiamo il livello di segretezza che dovrebbe proteggere la raccolta e la formattazione dei dati.
Non sappiamo quali sono le società di informatica incaricate e quante appartengono a Paesi stranieri e quali.
Non sappiamo dove è il luogo fisico di raccolta e di elaborazione di questa montagna di dati, cioè se in Italia o in Inghilterra dove egli lavora.
Non sappiamo se i nostri Servizi segreti ne sono a conoscenza e quali sono le loro iniziative a tutela della convergenza dei dati personali.
Non sappiamo in quale modo e con quali tempi la nostra libertà individuale sarà totalmente ridotta o eliminata del tutto.
Silenzio!
Nel frattempo, qualcuno avrà venduto i dati raccolti dopo la convergenza di tutte le notizie di ogni singolo cittadino a qualche società di assicurazioni per profilare schemi attuariali sulla speranza di vita?
Le profilazioni saranno vendute alle società farmaceutiche per ingegnerizzare farmaci dopo la valutazione e la ricorsività delle patologie della popolazione?
I ridetti dati saranno venduti alle banche e alle finanziarie soprattutto angloamericane?
Quali colossi farmaceutici mondiali hanno ricevuto questi dati?
Una copia sarà stata inviata in automatico ai servizi segreti de’ noantri e agli archivi centralizzati delle 7 polizie operanti nella ex-italia?
Anche i “SERVIZI SEGRETI” degli angloamericani riceveranno questa marea di dati in OTTUPLICE COPIA?
Questi menù di quesiti rimarranno lettera morta seppelliti nel mare magnum del “misteri d’Italia rimasti irrisolti da oltre quaranta anni? Non vedo giornalisti fare a botte per accaparrarsi l’interpretazione e la diffusione della notizia. Il muro di omertà sarà più corazzato di una parete di molibdeno.
Aspettiamo …