CONSEGUENZE DELLA GUERRA ISRAELIANA E SU CHI CI GUADAGNA

CONSEGUENZE DELLA GUERRA ISRAELIANA E SU CHI CI GUADAGNA

di Manlio Lo Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza)

Nella foto la barriera tra Israele e la Striscia di Gaza presso il valico di Karni – Fonte immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Barriera_tra_Israele_e_la_Striscia_di_Gaza.

Da qualche giorno divampa la nuova guerra israeliana. La quinta dal 1948. Una simile ricorsività dovrebbe indurre lo Stato di Israele, e tutti i popoli arabi circostanti, a riflettere sul perché questi eventi si ripetono. Evidentemente, i problemi non sono stati risolti e si sono incancreniti per la cinica regia di molte parti non direttamente coinvolte. Abbiamo così uno stato di guerra civile permanente. Israele vive dal 1948 con un ritmo sociale del tutto simile a quello di Sparta. L’intera popolazione riceve corsi di uso, montaggio e smontaggio al buio di armi leggere e di utilizzo di esplosivi. Lo Stato viene presidiato dall’esercito e da una vasta platea di riservisti, riceve anche l’aiuto di migliaia di ebrei provenienti da tutto il mondo. Ovviamente mi riferisco a normali cittadini. I miliardari si guardano bene dal mettere piede nella Terra del Ritorno. Questo ennesimo scontro crea vantaggi.
Il primo è la resurrezione politica dell’attuale capo del governo, votato soprattutto dai coloni e osteggiato dagli israeliani.
Il secondo è quello di disporre di una scusa da parte degli Usa per uscire dal disastroso impegno in Ucraina, senza dover far fuggire con gli elicotteri dai tetti dell’ambasciata i propri connazionali e i collaborazionisti: come accadde in VietNam e in altri Stati dell’Asia e in Africa aggrediti dagli USA.
Il terzo è quello di offrire una scusa a Nato/Nsa/Cia per invadere l’Iran, invocando la tutela dello Stato di Israele. Non ci sono prove incontestabili che L’Iran abbia fornito aiuti concreti, se non quello di un appoggio morale. L’Iran non è l’Iraq. È una nazione ben armata e possiede armi atomiche sul serio. L’Iran ha sotto i suoi piedi un oceano di 157,8 miliardi di barili di petrolio che sono sotto i piedi degli iraniani (HTTPS://WWW.MONEY.IT/CLASSIFICA-PAESI-CON-PIU-PETROLIO-AL-MONDO).

Questo è il motivo vero che si cela dietro questa vasta operazione. Una disponibilità che attrae i colossi mondiali angloamericani dell’energia, considerato che i combustibili fossili costituiscono ancora la parte preminente delle fonti, nonostante il tanto pubblicizzato “green” in cui ufficiosamente non crede nessuno, almeno nei tempi brevi. Sugli esiti attesi di questa maxioperazione ci sarà da discutere e da fare approfondite valutazioni. Anche in questa infausta vicenda a farne le spese sono le popolazioni di tutte le parti in conflitto … ma a chi interessano simili “danni collaterali”? I manovratori sono protetti da guardie del corpo e viaggiano su aerei ed elicotteri inquinanti. L’unica certezza in questa intricata situazione è che a loro non accadrà nulla
Sulla base di questo quadro, non si faranno attendere le conseguenze sui fragili equilibri in una Europa, ormai in ginocchio dal conflitto russo-ucraino caldeggiato e sostenuto dalla Nato che da tempo persegue obiettivi talvolta in contrasto con le strategie Usa. Il primo effetto potrebbe essere quello di ripetere il modello israeliano in territorio europeo con la creazione di un governo di sicurezza nazionale e con la sospensione dei diritti civili, per fronteggiare i molto probabili attentati che arriveranno o che possono essere attivati come già accaduto nella passata “strategia della tensione” nel nostro martoriato Paese. Partirebbe così un effetto domino che bloccherebbe definitivamente tutti gli Stati membri dell’UE accelerandone il crollo definitivo.
La ex-italia sarà la prima ad attuare questo cambio istituzionale? Non è casuale la breve dichiarazione che l’attuale capo del governo italiano ha fatto in Parlamento accennando a motivi di “sicurezza nazionale”. Perché lo ha detto così apertamente? Ha parlato della probabilità di avere danni provocati da emulatori. Sta preparando la popolazione italiana a rivivere attentati con migliaia di morti anche nel nostro territorio? Per motivi di “superiore interesse nazionale” l’attuale governo esce di scena entro ottobre, con una guida assegnata ad un generale plurigallonato con poteri da stato d’assedio? I nostri Servizi sono a completa conoscenza di quanto sta per accadere e cercano di indurre i nostri governanti a farsi da parte per agire con maggiore velocità sotto la guida suprema di uno “specialista”? Nel frattempo, l’effervescente avatar del Colle tace, sempre nell’interesse degli italiani, ovviamente.
Al mutismo della carica apicale si aggiunge un silenzio tombale della politica, dell’economia, della Banca d’Italia, della Confindustria, ecc. sull’acquisizione della nuova rata erogata dalla UE e che risale a ben prima dell’esplosione dei fatti di Gaza. Perché? Lo sapremo molto presto e non saranno buone notizie.
Un attentato sanguinoso offrirebbe la giustificazione per sospendere i diritti civili, imporre un coprifuoco di ferro? In questo coprifuoco bloccante e militarizzato, le forze dell’ordine avrebbero l’autorizzazione di uccidere i cittadini che non rispettano le restrizioni? In ottica di buonismo lo stesso trattamento draconiano sarebbe applicato agli immigrati che continueranno a sbarcare sempre più numerosi?
Il congelamento della normativa corrente non più bloccante consentirebbe il rapidissimo saccheggio finale dei beni immobiliari e dei risparmi? Questa enorme operazione potrebbe realizzarsi in qualsiasi Stato dell’UE con il conferimento dei loro beni e ricchezze finanziarie a strutture che fanno capo ai colossi finanziari quali potrebbero essere Blackrock, Vanguard, i Fondi pensione?
Gli interrogativi sono tanti, ma rimane la inattaccabile certezza che le popolazioni d’Europa soffriranno. Milioni di cittadini saranno spogliati di tutto e accatastati in baraccopoli recintate alle periferie delle città seguendo il metodo delle “città da 15 minuti”. Ci sarà una impennata di suicidi, ma anche di focolai di rivolte, e le recinzioni da 15 minuti saranno un’arma efficace di repressione. Si salvi chi può!

FONTE: https://www.lapekoranera.it/2023/10/12/conseguenze-della-guerra-israeliana-e-su-chi-ci-guadagna/