Ritmo. 4 mani e due bacchette
Manlio Lo Presti – 3 febbraio 2023
Barbara & Claudia sono un duo pianistico di notevole capacità. Nella severa ma attrezzatissima sala dell’istituto Calasanzio dei Padri Scolopi in Roma riescono, con la sapiente energia del raffinato batterista Fabio Balducci, a diffondere sonorità con mano leggerissima regalando ai presenti il Ritmo con tutti i suoi segreti. Non a caso, avevano intenzione di fare del Ritmo la chiave delle loro esecuzioni musicali. Il Ritmo come anima del mondo, come un linguaggio che è compreso da tutti senza aver frequentato scuole di istruzione. Il Ritmo come anima della vita e quindi della Musica che ne è la cifra.
Osservo le loro mani che volano sulla tastiera con una coordinazione che ipnotizza. Nulla è fuori posto, eppure, sembra che tutto sia l’effetto di un gioco casuale di suoni che parte da una montagna sacra. Le due bacchette sono il corridoio che unifica le interpretazioni che si susseguono con agilità. È stato interessante l’effetto di ascoltare brani musicali provenienti da un mondo sonoro che copre i vasti perimetri che vanno dal Jazz al Pop interpretati però da menti che si sono costruite sulla ferrea disciplina della musica classica.
La lista dei brani è accurata. Inizia con la calma sonorità del “Chiaro di luna” e di “Moon River” che vengono suonati con vigore ma riuscendo a conservarne la tenerezza. Il duo vira rapidamente verso altre sonorità più ritmate e sornione come “My favourite Things e “It don’t mean a thing” che vengono rilette in chiave ironica. Il ritmo cresce con “Take five” il lungo pezzo del leggendario Dave Brubeck. Il brano, estremamente iterativo nella sua versione originale, viene riscritto dandogli una inedita e gradevole flessibile leggerezza. Il duo e le due abili bacchette arricchiscono di forza lo scanzonato “Entertainer” a cui siamo abituati come una musichetta senza pretese. Il ciclo di ritmi cinematografici ha il suo giusto posto un pizzico di mistero con le note di “Harry Potter” e si chiude con l’icona sonora pop “Virtual insanity” tradotta dalle tastiere e dalle rapide bacchette in qualcosa di nuovo che tiene viva l’attenzione dei presenti. Con forza e vigore viene rivestito un famoso “Metti una sera a cena” ricordato come un ritmo salottiero e ammiccante.
Il viaggio sonoro entra nel vasto terreno dei sentimenti con il prestigioso brano “All of Me” nella riscrittura ritmata e frizzante del duo e del bravissimo batterista. Cascate di note e di ritmo ci regalano l’esecuzione di “Linus e Lucy” un raffinato pezzo jazz dove esiste un forte dialogo fra la batteria e il pianoforte. Il concerto si chiude con il giocoso umorismo delle pianiste e della batteria che esplode con gli allegri brani “Mambo italiano” e con “Jazzmatic”.
Il concerto ha compiuto il suo percorso lasciandomi una sensazione piacevolmente spiazzante perché è riuscito a suggerire un ascolto diverso di musiche cristallizzate in un codice di lettura che ha finito per banalizzarle e poi per farle dimenticare. Percepisco il grande ed invisibile lavoro preparatorio dietro una esecuzione così elegante e ricca di energia.
A quando un altro cammino musicale realizzato con altri brani?
RITMO! 4 mani e 2 bacchette. Teatro dell’Istituto Calasanzio di Roma il 19 gennaio 2023