Se sono pochi, allora possiamo imbarcarli senza limiti: porte aperte!
Manlio Lo Presti – 3 aprile 2019
Il buonismo vaticano-immigrazionista-siamoumani-nonunadimeno-antifa-quadrisex-con-rolex non molla. Si fa scudo di ricerche statistiche sfornate ad hoc da istituti (quasi tutti “THINK THANK” di estrazione o a busta paga USA), nelle quali si ribadisce che il pericolo immigrazione non esiste. Si scodellano maree di dati asettici dove quasi mai viene riportato il dato criminalità in rapporto al totale dei c.d. immigrati e non – furbescamente – al totale degli italiani.
Per tutti coloro che fanno finta di non capire, molto diversi sono i dati ponderati allo stesso insieme, senza mescolare insiemi diversi fra loro, cioè le famose pere con le zucchine, per capirci.
Affermare che ci sono 26.000 criminali italiani e 26.000 criminali stranieri non pareggia i conti per far passare il principio che i c.d. immigrati delinquono quanto gli italiani. Un artificio falso che serve per lavare la coscienza di tutti i gangsters-terroristi che hanno causato questo caos sociale.
Non è così:
1.000.000/60.000.000 risulta 0,01666
1.000.000/5.000.000 risulta 0,2.
Come si può notare, 0, 2 è una grandezza molto più alta rispetto a 0,01666.
Quindi, i c.d. immigrati delinquono molto più degli italiani alla faccia della truffaldina operazione di far passare lo stesso tasso di incidenza usando termini assoluti invece che relativi, cioè ponderati. La criminalità più alta fra i c.d. immigrati è dovuta alla mancata occupazione di gran parte di loro, ma anche – senza ipocrisie – al loro sistema di valori, di religione, di percezione della trasgressione, del livello di senso civico, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.
Ma tutto ciò non giustifica affatto i disordini sociali ancora in corso nel nostro Paese a causa dei sopra detti fattori. Non è il caso che l’Italia – all’insegna del buonismo-che-lava-la-coscienza – finisca a ferro e fuoco come la Svezia a causa dei crescenti tumulti nelle città.
NON SI PUO’ ESSERE TOLLERANTI CON COLORO CHE NON CONOSCONO LA TOLLERANZA ED USANO IL METRO DELL’AGGRESSIONE E DELLA VIOLENZA. IN QUESTO CASO, SPARISCE LA TOLLERANZA PER GENOCIDIO DEI TOLLERANTI DA PARTE DI COLORO CHE USANO IL MACHETE INVECE DEL DIALOGO E DEL CONFRONTO…
La disinformazione viene costruita sulla generalizzazione, sull’ipocrisia, sull’occultamento dei calcoli giusti cioè quelli ponderati con i quali la visione delle cose è molto molto diversa!
La paura che si genera da una immigrazione disordinata non pianificata e senza posti di lavoro già contingentati in anticipo, è per i ridetti buonisti una paura immotivata ed alimentata dai politici cosiddetti “populisti. I timori della popolazione vessata dalla criminalità dei c.d. immigrati che non hanno un lavoro sono posti in evidenza da un fronte politico irresponsabile che va estirpato con tutti i mezzi consentiti: la diffamazione, l’ingiuria, le false notizie, i processi ad una direzione gestiti da un apparato giudiziario telecomandato, il bombardamento mediatico in mano alle “anime belle” all’opposizione ma con il 90percento della comunicazione per arrivare alla incitazione all’omicidio che nessun magistrato ancora non ha denunciato!
Si sta diffondendo la certezza che una caduta dei livelli culturali individuali e collettivi ha cambiato – in peggio – la qualità dei rapporti sociali, politici, economici individuali e collettivi. Prevale la logica per la quale tutti coloro che non la-pensano-come-me-e-non-hanno-votato-bene sono corpi estranei che devono essere isolati e infine sterminati.
La logica folle e soprattutto stupida del nemico ha precluso la capacità di cooperazione. Un atteggiamento che produce valore fra tutti i destinatari della collaborazione e che consente di uscire dallo stritolamento del “dilemma del prigioniero” ben descritto in questa pagina web:
L’azione di gruppi antagonisti basata sull’esclusivo principio del nemico da abbattere è il migliore agente del caos con il quale i pretoriani della sovversione continuano a stritolare il nostro Paese fino ad arrivare alla ipotesi, sempre più concreta, della disarticolazione del territorio nazionale con una serie di secessioni la cui anticamera è oggi fornita dalla accresciuta autonomia di alcune regioni, per ora più ricche di altre. La Sardegna alla Francia, la Sicilia agli USA che ne farebbero una roccaforte della guerra elettronica-HAARP contro la Russia, il nordest ad influenza austro-germanica.
P.Q.M.
Con buona pace di tutti coloro (numerosi) che fanno finta di non sapere, di non vedere, che girano la testa da un’altra parte ho sempre più il sospetto che l’Italia sia in gravissimo pericolo di retrocessione a landa sperduta e desertificata il cui scopo è quello di diventare la sacca razziale dell’unione europea che così avrebbe un ammortizzatore, un contenitore al di qua del limes previsto dal PIANO TRIMARIUM.
Ne riparleremo