Chi in Italia sta comprando masse di appartamenti privati?

Il mercato immobiliare italiano è da sempre sotto attenta osservazione degli stranieri. Ad ogni occasione internazionale, la Merkel ripeteva che il totale del valore degli appartamenti privati in Italia era quasi pari al totale del suo debito pubblico. Questi gruppi immobiliari totalmente speculativi puntano esclusivamente su crolli del mercato. Va detto che il mercato immobiliare italiano è refrattario ai ribassi repentini delle quotazioni fino ad oggi. Si sollevano dubbi non appena saltano agli occhi le campagne pubblicitarie di strutture che comunicano di acquistare il bene in vendita, senza trovare il compratore. Non c’è quindi la mediazione che fa incontrare l’offerta con la domanda tipica del mediatore immobiliare. Con il solito termine inglese, ci viene detto in rete che si stato diffondendo la pratica dell’acquisto veloce (instant buyer) del bene in vendita entro trenta giorni e “al miglior prezzo”. Essi fanno cenno ad un algoritmo che calcola rapidamente il valore momentaneo del bene che viene comunicato all’istante all’aspirante venditore tramite l’acceso ad un questionario da compilare sul sito.

Intanto, i dati personali inseriti dal cittadino fluiscono negli archivi della struttura acquirente. Cosa ci fanno costoro di tutta questa massa di dati? Provano sicuramente a trarne un vantaggio economico vendendoli ad altre società? Vengono dirottati ai nostri servizi segreti, al ministero dell’Interno, alla Autorità antiriciclaggio, alla Agenzia delle Entrate, alla nostra polizia finanziaria detta Guardia di Finanza? Silenzio! A tali quesiti non esiste una disamina chiara e trasparente. Chi è intenzionato a capirci qualcosa deve mettere in preventivo il rischio di diventare una talpa, un certosino, un archeologo, un ermeneuta della galassia internettiana, un evisceratore di immensi e babelici archivi cartacei dei giornali. Alla fine, l’indagatore crolla.

Sarebbe interessante conoscere il parere giuridico del Garante della riservatezza dei dati personali (Privacy… riecco il termine inglese) sul destino di questa immensa massa di dati che, oggi, costituisce il nuovo petrolio, il nuovo oro e anche il platino. Ma quando anche esistesse un parere ufficiale del/dei Garanti coinvolti, la diffusione e pubblicizzazione dei loro pareri sarebbe del tutto risibile, quasi irrilevante rispetto alla sovraesposizione mediatica delle “Settimane di Odio”, del morbo tecno-farmaceutico, delle complesse previsioni dei vincitori di Sanremo e di defatiganti competizioni sportive il cui esito è pesantemente condizionato in partenza dagli enormi capitali investiti in pubblicità, in gestione, in ingaggi faraonici. Investimenti estremamente volatili a seconda delle vittorie e delle sconfitte. Non ho ancora trovato una catena televisiva o della carta stampata o della rete che ha diffuso con ampia rilevanza le deliberazioni dei Garanti… In fondo, si tratta di questioni di lana caprina, di polverose ermeneutiche che non vellicano l’emotività egoica della popolazione che deve essere tenuta in un frettoloso stato di agitazione psichiatrica permanente facendola ragionare con la pancia e con le gonadi. Insomma, le riflessioni dei Garanti non fregano una beata a nessuno pur essendo un importante pilastro di democrazia sociale ed economica!

Parimenti, non ci sarà nessuno che abbia indagato sulla procedura amministrativa delle autorizzazioni ad aprire simili strutture speculative, al limite dello sciacallaggio. Qualche giornale, sito, o televisione ne ha parlato? Nessuno! Facendo una indagine in rete, una di queste strutture – dotata di una bella spinta iniziale di oltre trecento milioni di euro – si impegna da tempo alla prosecuzione pubblicitaria martellante ed aggressiva infilandosi in tutti i canali possibili. Ho preso informazioni ed esce fuori che costoro sono in mano a Fondi internazionali avvoltoio, anche alla Exxor e perfino alla Goldman Sachs dove era esponente apicale fra i primi cinque di vertice il nostro attuale capo del governo.

Allora viene spontanea la elaborazione di una sequenza: Draghi che legifera – Mattarella che firma tutto – Amato che blocca la suprema Corte per non intralciare i “lavori n corso”. Parliamo di un autorevole trojka che ha ricevuto dagli Alti comandi euroamericani di terminare e completare il lavoro iniziato da altro dirigente di finanza mondiale Mario Monti, cioè della totale privatizzazione del nostro martoriato Paese. La solita ricetta: privatizzazione selvaggia ed eliminazione degli ospedali pubblici, il cui emblematico esempio è la cancellazione di oltre 16 ospedali pubblici da parte delle amministrazioni della Regione Lazio la cui componente politica ha da tempo abbandonato la tutela dei diritti contrattuali di legge per sposare il mondialismo buonista oktosex neomaccartista commerciale sostenibile green, ma anche tecno-sanitario con trazione anglo-germanico-americana.

Dunque, la proliferazione di queste “agenzie” acquirenti diretti di masse di appartamenti sta puntando al crollo disastroso delle quotazioni degli appartamenti in Italia, complice una imminente legislazione violentemente vessatoria e costosissima a cui verranno sottoposti i piccoli proprietari obbligati a ristrutturare gli impianti energetici seguendo i diktat delle filosofie green-ecologiste-sostenibili sempre più imperanti. Si comprende adesso perché vengono promosse con tanta ferocia e determinazione? Perché con tali costi, oltre il sessanta percento dei piccoli proprietari di case non saranno in grado di pagarli e saranno costretti a vendere cadendo nelle mani di questi “instant buyer”. Si comprende perché una di queste aziende – quella di prima, per capirci – ha avuto una immediata dotazione iniziale di oltre trecento milioni di euro come forte spinta.

Dopo Soros il distruttore dell’economia italiana nominato poi ”uomo dell’anno” dal Financial Times, altri e più aggressivi e voraci operatori internazionali stanno puntando sul collasso immobiliare, sanitario ed economico dell’Italia. Qualcuno avrà intenzione di ficcare il naso su questa situazione? Parlo dei Servizi segreti, del ministero dell’Interno, dello sviluppo economico, dei Garanti, della Consob, della Banca d’Italia, della guardia di Finanza, dell’ex “Ufficio I” dei Carabinieri?

Per ora tutto tace… Ai “poster” l’ardua sentenza!

(*) Fonte immagine: bsstrategyclub.com