DALLE SIRENE DELLE AMBULANZE A QUELLE ANTIAEREE
di Manlio Lo Presti (scrittore esperto di sistemi finanziari)
Fonte della foto di copertina è http://www.historiafaentina.it/Storia%20Attuale/sirena_allarme.html
Le campagne pubblicitarie occidentali hanno fatto tesoro degli effetti spettacolari del cinema fin dai fratelli Lumière, con la leggenda del treno che entra in sala spaventando il pubblico e della radio con “La guerra dei mondi” di Orson Welles. La macchina dello spettacolo ha fatto un lungo cammino. Grazie alle scoperte informatiche riesce a creare spettacoli coinvolgenti. Il bagaglio di questa enorme esperienza è diventato lo strumentario della persuasione politica. Guy Debord, nel suo libro “La società dello spettacolo” del 1971, afferma in breve che qualsiasi evento sociale umano è ridotto alla sua spettacolarizzazione. La realtà è un requisito puramente opzionale. La separazione della realtà dalla narrazione spettacolare degli eventi è irreversibile. La possibilità di manipolare in misura crescente è un dato acquisito. Consente di alterare le capacità cognitive umane diventando il terreno di studio delle scuole comportamentistiche americane.
Cosa contiene, oggi, un messaggio? Veicola emozioni, sensazioni immediate affinché la mente colpita non abbia il tempo di pensare. Questa tecnica devastante è stata ampiamente utilizzata a martello nella vicenda del Covid con il sapiente uso dello sciame disinformativo edificato sui “pareri” di oltre 300 esperti, ciascuno dei quali era diverso e perfino contrario dagli altri. Stesso metodo nella piattaforma operativa per la creazione delle “rivoluzioni colorate”, che hanno destabilizzato l’Africa, il Medio Oriente, l’Asia, ecc.
Le operazioni militari russo-ucraine fanno ricorso massiccio ai suoni nei filmati brevi e privi di date di localizzazione. Ma sono autenticate dalla ragione dei padroni del discorso anglofrancoamericani. Altre fonti sono bollate di falso e di complottismo a cui appartengono coloro che dubitano dei fondamenti della narrazione ufficiale. Continua sotto altre forme a perpetuarsi l’aspetto peggiore del manicheismo: o con noi o contro di noi. Esiste una continuità che nasce dall’uso indiscriminato delle sirene delle ambulanze e del rumore degli elicotteri dopo ogni dichiarazione governativa sul totale giornaliero dei morti di cui nessuno era in grado di verificarne la veridicità.
Dopo le sirene e gli elicotteri, adesso la narrazione spettacolarizzata fa uso delle sirene antiaeree (https://formiche.net/2022/02/ucraina-sirene-antiaeree-suonano-kiev/) per stuzzicare l’immaginazione e la paura degli spettatori. Rimane strumentazione comune raccontare storie strazianti di feriti, dispersi e di bambini abbandonati già in ampio uso nei filmati degli sbarchi di profughi dai barchini e dalle navi Ong. Nuove edizioni filmiche modello “libro Cuore” infestano oramai qualsiasi telegiornale, carta stampata, ecc. Lo scopo è quello di non far ragionare gli umani che devono essere imprigionati dentro emozioni provocate ma incontrollabili… La manipolazione deve criminalizzare la parte nemica, occultando i danni provocati dall’altra parte in conflitto. Questa parzialità, creata per seminare odio che i canali rete ufficiali ritengono informazione corretta, sono il segnale immediato della falsità. La guerra uccide soldati e civili di tutte le parti in conflitto. Una verità banale e ovvia che l’attuale narrazione dominante ha totalmente escluso.
L’uso delle sirene ci fa ritornare alla Guerra mondiale e ai suoi rituali mortali. Anche questi suoni sono il corredo coreografico della attuale cultura di morte della società contemporanea occidentale caratterizzata dall’eutanasia, dagli aborti di massa fino all’ottavo mese, al transgender, alla esaltazione del lamento delle vittime che poi non sono risarcite, alla eliminazione degli artefici e dei creatori di valore economico e sociale, ecc. Ci vogliono abituare alla scarsità elettrica-green-con-le-treccine.
Essere consapevoli di questa mutazione della propaganda distopica unilaterale non verificabile dal cittadino comune, è di per sé un atto di ribellione e di liberazione dalla pervasività del lavaggio del cervello irrogato dall’alto dai poteri supremi.