Dante, la lingua italiana, il pensiero del mondo
Manlio Lo Presti – 25 marzo 2021
I vaccini possono attendere per un giorno. Non ne possiamo più da simile martellamento dal quale abbiamo il dovere mentale, morale, sociale, politico di sottrarci per farci distruggere il nostro apparato cognitivo!
Il poeta ha unificato le parlate della penisola, ha creato una lingua inizialmente letteraria che gli italiani hanno cominciato ad usare completamente dopo la massiccia opera di acculturazione del famoso maestro elementare Alberto Manzi nella sua trasmissione NON È MAI TROPPO TARDI.
Sempre più siamo intrappolati nella dissonanza cognitiva che sta portando gli italiani a parlare una mescolanza, una ibridaione indebita di lingua nazionale e lemmi stranieri. Una sorta di PENITENZIAGITE che fa pensare al monaco deforme del film IL NOME DELLA ROSA.
La nostra lingua armoniosa, elegante, ricca di sfumature semantiche lessicali, di importanti costruzioni sintattiche spesso sconosciute agli italici de’ noantri ignoranti e arruffoni è LA QUARTA LINGUA PIU” STUDIATA DEL PIANETA.
Una lingua generosamente amata più dagli stranieri che dai ridetti italici incancreniti da un ignobile, deteriore, secolare e mai estirpato provincialismo che fa loro pensare che fa più “figo” usare l’INGLESORUM, spesso a sproposito creando peraltro un improbabile ITANGLISH che gli stessi inglesi si crepano dalle risate quando lo ascoltano!!!
Aggiungo che la questione della progressiva demolizione di una lingua nazionale, come accade per l’italiano, è un’arma di guerra geopolitica che ha lo scopo di triturare l’identità di un popolo, anche e soprattutto attraverso la eliminazione della scuola pubblica (come è CASUALMENTE accaduto e continua ad accadere con l’irruzione dello PSYCOVAIRUSSSS. La questione è di tale gravità – ripetutamente denunciata dai lessicografi italiani – che i nostri Servizi Segreti se ne stanno interessando direttamente! Tutti noi dobbiamo essere a conoscenza che l’eliminazione di uno Stato, di una comunità, di una cultura, di una Nazione non si realizza più con i bombardamenti ma con la colonizzazione culturale (cfr il bel libro di Saunder, La guerra fredda culturale, Fazi https://fazieditore.it/catalogo-libri/la-guerra-fredda-culturale/) e con la scientifica applicazione dell’opzione teorizzata da Goldman della eliminazione del 30% della popolazione maschile fertile per estinguere una nazione-bersaglio entro 10 anni, oppure le sterilizzazioni pianificate negli Stati Uniti, o in Israele: https://www.vanillamagazine.it/le-sterilizzazioni-forzate-delle-minoranze-l-eugenetica-degli-stati-uniti-d-america/ ).
Allora, facciamo tutti uno sforzo (che tale non dovrebbe essere in situazioni normali e di sufficiente acculturazione dei parlanti): curiamo il nostro linguaggio, rendiamo armonioso e più incisivo il nostro modello mentale! Per fare questo dobbiamo imparare IN FRETTA a filtrare i nostri pensieri prima di esternarli. Scegliere le parole prima di parlare … Si tratta di un esercizio spirituale ed intellettuale che non ci fa venire il tetano e ci rende comunque migliori!!!
PARLIAMO ITALIANO! Non è sciovinismo, come qualche impulsivo superficiale potrebbe pensare. Si tratta di un atto di onestà intellettuale e della attuazione di un modello di ragionamento lineare, pulito, elegante. NOI ITALIANI NE ABBIAMO IL DIRITTO perché ce lo meritiamo, tutti insieme!!!!!
BUON ITALIANO A TUTTI …
TEMI TRATTATI
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