DENATALITÀ: CHI INCASSERÀ I BENEFICI PER INCENTIVARE IL RIPOPOLAMENTO?
Improvvisamente la denatalità italiana fa paura. Lo spettro dello spopolamento e della imminente estinzione della ex-Italia, se continua a questi ritmi, è da lungo tempo segnalato come materia di sicurezza nazionale dai nostri Servizi segreti e deliberatamente ignorato dai nostri governi. Un argomento palese e grave che non può avere detrattori. Sarebbe troppo sporca!
Nessuno, ripeto nessuno, ha avuto la determinazione di porre in stato d’accusa una intera classe politica e, paradossalmente, lo staterello ecclesiastico che doveva essere a favore della famiglia. Una “presenza” secolare, costante, ingombrante e limitativa della vita democratica del nostro Paese che ha promosso a parole la natalità. Uno staterello potentissimo che si è trasformato in una Ong orientando la sua attenzione (affaristica) all’accoglienza inclusiva/sostenibile/commovente gestita da gigantesche “comunità” che sono simili a Società per azioni.
Vorrei sottoporre all’attenzione di tutti alcune domande figlie del Dubbio che è la lanterna della consapevolezza critica.
Perché se ne parla adesso e con ritmo corale da parte della batteria di giornaloni ed emittenti TV e della rete? La prima mossa che ha aperto gli spartiti è stata quella dell’ex superpretoriano ex goldman sachs, ex bce, ex ragioniere generale dello Stato, generando un forte sospetto. Non va dimenticato mai che Costui appartiene ad una genia di predatori che si muove solo se percepisce odore di miliardi.
Perché se ne parla a martello senza specificare i criteri di erogazione dei benefici economici – ancora teorici – di tale “conversione ad U” della palude melmosa della catena di comando italica?
Queste due domande non avranno risposta se non a giochi fatti grazie ad operazioni parlamentari di bassa cucina e dietro le quinte, possibilmente d’estate, quando la scarsissima attenzione degli italiani scompare totalmente! Nel frattempo sorge più di un sospetto.
Primo sospetto: l’interesse esploso “adesso”, tutto insieme e non gradualmente sulla denatalità, ha il fetore della propaganda martellante a grappolo.
Secondo sospetto: considerato che il 70% dei nuovi nati proviene attualmente da immigrazioni forzate e le prossime a ondate bibliche (il Corriere ha parlato di 70.000 c.d. migranti a brevissimo), non sarà una colossale operazione per finanziare questi “arrivi”, dietro la regia delle ridette potentissime comunità dell’accoglienza inclusiva, sostenibile, ecc.?
Terzo sospetto: alla luce delle riflessioni appena scritte, ha una chiave di lettura “commerciale” la pressione del partito ex Pci per l’approvazione dello Ius Soli incondizionato!
Quarto sospetto: la pressione del “El Pampero” e della sua industria dell’accoglienza sul crollo delle nascite. Perché ne parla a gran voce adesso di una questione che esiste da anni?
La concatenazione sarebbe quindi: Ius Soli a martello, invasione di almeno 100.000 c.d.migranti, batteria contraerea dei centri informativi filogovernativi con messaggi inclusivi, buonistici da libro Cuore, ricatto brutale degli oppositori (il ricatto è il primo requisito per essere cooptazione ai vertici).
Corollario: l’oro non è tutto, c’è anche il platino!
FONTE: http://opinione.it/societa/2021/05/18/manlio-lo-presti_denatalit%C3%A0-italia-famiglia-immigrazione/
TEMI TRATTATI
Ius soli, Migranti, 70.000 sbarchi di c.d.migranti, Accoglienza, Affarismo dell’accoglienza, Denatalità, EL PAMPERO, Presidente della repubblica, Sicurezza nazionale, Denatalità, ripopolamento, nascituri soprattutto africani, colossi dell’accoglienza, Comunità sospette e riciclatrici