E la centralinista di BANKITALIA/IVASS rispose al cittadino …

E la centralinista di BANKITALIA/IVASS rispose al cittadino …

Manlio Lo Presti – 27 agosto 2020

Oggi, 27 agosto 2020, alle ore 8,59 chiamo l’IVASS al numero 06/421331 e mi risponde la Banca d’Italia.

 

Chiedo di avere un contatto con l’ufficio studi dell’IVASS. Attendo 2 minuti e 38 secondi.

La centralinista riprende la chiamata e mi dice che non è riuscita a trovare il ridetto ufficio.

A parte lo stupore per la mancata risposta da un organo di vigilanza prestigioso (oggi forse meno di una volta), cosa volevo sapere dall’introvabile ufficio studi dell’IVASS?

Alquanto allarmato dalla ricerca di 13 pagine in Pdf effettuata dalla ALLIANZ GLOBAL CORPORATE & SPECIALITY

(https://www.agcs.allianz.com/content/dam/onemarketing/agcs/agcs/reports/AGCS-Electric-Vehicles-Risk-Report.pdf).

volevo sapere l’incidenza media ponderata dei morti da sinistri con auto elettriche, PRIMA DI COMPRARNE UNA.

Nel documento la Allianz esprime più di una perplessità sui pericoli mortali indotti dalle pesantissime batterie in dotazione a queste vetture.

La ricerca ha il pregio di esporre con chiarezza e senza troppi tecnicismi né giri di parole né incomprensibili ed impronunciabili acronimi, che esiste un serio problema sulla efficacia della protezione del passeggero dalla folgorazione e/o intossicazione di batteria che fuoriesce dal suo alloggiamento quando, in caso di collasso strutturale da collisione, va a contatto con parti di lamiere conduttrici di shock elettrico omicida e in caso di fuoriuscita dei liquidi contenuti.

Dopo l’esito surreale della chiamata all’IVASS/BANCA D’ITALIA, ma per nulla scoraggiato, provo a chiamare l’ANIA allo 06/3626881 alle ore 10,50. L’operatore mi rimanda ad un altro numero (0277/64444) fornendo gentilmente una correlata e-mail (sportelloauto@ania.it ).

 

Il ridetto operatore ANIA, mi avverte che tali riferimenti sono operativi dal primo di settembre 2020, perché il personale è in ferie nella sua totalità!!! Trovo sorprendente che un organismo che rappresenta l’importantissimo settore assicurativo non faccia rotazione del suo personale. Peggio di quando accade nelle pubbliche amministrazioni centrali, regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali!

E poi stupidamente c’è qualcuno che afferma che il privato è più efficiente del pubblico…

Inizio una ricerca veloce in rete.

Trovo oltre quaranta collegamenti ma IN NESSUNO DI QUESTI è possibile trovare i dati disaggregati del numero dei morti da incidente in auto elettrica.

Qualche sito riferisce che le tariffe assicurative delle auto elettriche sono più alte. Forse i calcoli della probabilità attuari inducono ad una tariffazione più altra o, perlomeno, differenziata anche per Casa automobilistica produttrice?

Ad una prima lettura, la differenza al rialzo dei premi assicurativi (probabilmente diversi per Compagnia) sembra che sia dovuta:

  1. agli altissimi costi di riparazione del veicolo incidentato;
  2. agli altissimi costi dei ferimenti quasi tutti gravissimi;
  3. alla percentuale di morti.

Ma sono prime impressioni di un cittadino che vuole saperne qualcosa di più preciso su un tema così delicato.

TUTTO CIÒ PREMESSO

I dati non ci sono e si incontra un muro di gomma, SEMPRE NELL’INTERESSE DEGLI ITALIANI E IN NOME DELLA TRASPARENZA E DELLA SEMPLIFICAZIONE: tutte parole!

A detta del gentilissimo operatore, gli uffici dell’ANIAsono chiusi per vacanza estiva di tutto il personale!!!!!!

I centralini dell’ex istituto centrale non sono stati in grado di dare indicazioni né riferimenti per avere informazioni utili per contattare un Ufficio studi per avere i dati.

P.Q.M.

Mi sorgono delle domande:

  • perché non esistono dati di facile consultazione, sia pure riportati nei siti di settore e di categoria?
  • Perché, ad un mio primo esame, nessuna associazione di consumatori ha proceduto ad una ricerca specifica sulla incidenza della mortalità da auto elettriche?
  • Perché i giornali non ne parlano apertamente?

Effetto silenzio dovuto alla titanica magnitudine delle somme investite sulle auto elettriche per migliaia di miliardi e che, quindi, non va disturbato il manovratore?

Ovviamente, tutto sopra riportato in buona fede da un cittadino intenzionato ad acquistare un’auto elettrica che oggi è più diffidente che mai!

MA………. GLI AFFARI SONO AFFARI

SEMPRE NELL’INTERESSE DEGLI ITALIANI, OVVIAMENTE!