I vegani sono buoni, a prescindere
Manlio Lo Presti – 5 febbraio 2020
L’articolo sui vegani è costruito sul binomio vegani-rabbia non vegani.
Attribuisce a priori e senza alcun fondamento logico ai vegani una superiorità morale che infastidirebbe coloro che non lo sono provocando addirittura un disagio cognitivo!!! (*)
Applicando il metodo del dubbio inteso come verifica dei metodi di produzione delle verità, sono emerse alcune riflessioni:
- la contrapposizione vegani vs rabbia onnivori è una petizione di principio, una opinione costruita su una impalcatura logica non dimostrata e viziata da moralismo non scientista.
A sostegno di questo teorema, ad esempio, maliziosamente la ricerca non riporta la percentuale di coloro che sono del tutto indifferenti (come il sottoscritto) o addirittura che ci ridono sopra, categorie entrambe forse in maggioranza;
- gli assunti di base della ricerca medesima partono a-priori dal retropensiero iniziale che i vegani in fondo hanno ragione.
Ancora una volta, emerge fra le righe il bispensiero neomaccartista antifa quadrisex mondialista omologatore livellatore al ribasso pseudoprogressista per il quale:
- da una parte di sono GLI ONUSTI DELLA SUPERIORITÀ MORALE (attribuita a costoro non so da chi), che si sono attribuiti il compito messianico (chi vuole intendere fra i pochi, intenda) di “suggerire” alle masse beote cosa fare e cosa non-fare, cosa pensare, cosa credere, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.;
- dall’altra abbiamo una marea di subumani quadrupedi cercopitechi CRIPTOFASCISTI da rieducare, possibilmente in apposite strutture di ricondizionamento (come dichiarato apertamente da Padellaro in un dibattito televisivo) e il cui compito è quello di ricevere passivamente il “verbo/logos/messianico” gracieusement octroyé ed irrogato abbondantemente dall’alto!
Teniamoci lontano da manicheismi d’accatto
ad “usum Delphini”
(*) cfr articolo al link: https://www.vegolosi.it/news/perche-persone-odiano-vegani-studi-psicologia/