Il DOMINIO, vero fondamento del Potere

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Il DOMINIO, vero fondamento del Potere

Di Manlio Lo Presti – 15 gennaio 2019

Ancora circola il mantra dell’europa unita, dell’europa coesa, dell’europa dei popoli, dell’europa centro della civiltà mondiale. Sembra un disco rotto, ma le reti stampa, video, web continuano a trasmetterlo a reti unificate in tutte le forme possibili, con tutte le retoriche possibili, con tutte le tecniche psicologiche possibili.

Nonostante sia già stato detto e ridetto con diverse prospettive e profondità di analisi da numerosi studiosi, opinionisti, giornalisti, ecc., è sempre utile riproporre un quadro sintetico, conciso e telegrafico della situazione attuale del vecchio continente:

La retorica totalitaria sull’europa viene palesemente smentita dai dati che abbiamo davanti:

  • oltre 50.000.00 di disoccupati che saliranno a 000.000 con l’inserimento progressivo di robot. La tecnetronica eliminerà popolazione produttiva, non la sostituisce. La caratteristica degli anni a venire sarà il fenomeno delle espulsioni dal lavoro e una immigrazione oceanica che avrà il compito di eliminare le resistenze delle nazioni che non aderiscono “spontaneamente” al progetto di piallamento etnico;
  • oltre 50.000.000 di malati di mente, di cui 20 milioni da camicia di forza. La crisi artificiosamente prolungata da oltre 12 anni produce insicurezza e disagi mentali;
  • riduzione drastica del reddito medio, con uno spostamento delle ricchezze ad una minoranza (1 percento), uno spostamento di entità superiore a quelli avvenuti negli imperi cinese, assiro, romano, mongolo, ottomano;
  • gestione contabile di oltre 500.000.000 di persone per mano di un sinedrio costituito da un ristretto gruppo di mandarini il cui compito è salvaguardare la “stabilità” dell’euro. L’euro è una unità di conto ma non una moneta le cui caratteristiche sono quelle di riassumere la struttura di un popolo, la sua struttura dei prezzi, la sua storia. L’euro è una unità di conto creata da un gruppetto di banche private la cui dirigenza non risponde ai popoli europei;
  • assenza di politiche sociali di medio e lungo periodo: la risposta data da Bruxelles? Non è una competenza dei pasdaran della moneta votati al granitico, occhiuto, ossessivo, permanente, ripetitivo controllo del pareggio del bilancio. Poco importa se questo rigore stupido provocherà oltre 75.000.000 di disoccupati. Abbiamo detto che la crisi è indotta per sterminare le resistenze al N.W.O. monetario europeo;
  • eliminazione dello stato sociale: i soldi spesi dagli Stati si spostano sulle assicurazioni private multinazionali che non rispondono a nessuno se non al proprio profitto. Si tratta di uno spostamento di ricchezza che non si sognava nemmeno Tamerlano!
  • Bomba atomica di teatro: da lanciare contro gli Stati che non accettano il piano di genocidio culturale ed etnico dei pretoriani di Bruxelles teleguidati da mentori bancario-finanziari mondiali gestiti da una ben nota etnia storicamente esperta di finanza, banche, usura e riciclaggio. Si tratta di una proposta recentemente avanzata dal solito condominio anglofrancotedesco, ma ora misteriosamente nell’ombra;
  • Immigrazione senza controllo: in nome del principio umanitario, buonista riassunto nel mantra #restiamoumani e simili, l’europa sarà investita da una prima ondata di 100.000.000 di africani disposti a lavorare per 3 euro al giorno. Una operazione a regia confindustriale continentale mirante a far saltare per aria tutti i diritti acquisiti dai lavoratori nel corso di oltre cento anni con l’utilizzo di neoschiavi, stile impero egizio o assiro;
  • Secessione da attuare negli Stati con popolazione superiore a 20 milioni di persone: il Sinedrio tecnetronico di Bruxelles ha capito che è difficile gestire popoli troppo numerosi. Meglio creare staterelli di dimensioni tali da non potersi gestire in proprio e costretti a chiedere aiuto al Fondo Monetario Internazionale che li stritolerà e schiavizzerà con un debito permanente da non rimborsare MAI (vi ricorda qualcosa?). Il modello è quello seguito nell’est europa, stati baltici e staterelli scissi dall’unione sovietica, ora sotto la gogna dell’usura permanente;
  • Filosofia della depopolazione progressiva: una tesi liberale che da tempo prevede l’applicazione delle teorie di Malthus un pochino modernizzate, per giustificare la eliminazione di oltre 2.000.000.000 di umani entro il 2050. A tale proposito, è altamente istruttivi vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=DkyGqweYvTo . Molto attiva la Fondazione Gates dedita all’uso massiccio di vaccini da sperimentare sulla popolazione – di solito povera e inerme – (si, quello di microsoft) che ha ucciso oltre 90.000 bambini in India che lo vuole vedere morto. Molto letale la diminuzione della salvaguardia sanitaria sociale che ha visto una impennata di morti in tutti gli Stati della cosiddetta unione europea;
  • Eutanasia diffusa socialmente: questa pratica da tempo spacciata per operazione umanitaria, mostrando a suo sostegno, come pressione psicologica, casi estremi di sofferenza individuale. Dietro al profilo umanitario si cela il programma eugenetico di eliminazione dei malati e in particolare della popolazione anziana che non produce, costa con le pensioni, non lavora e si ammala (la stessa strategia nazista delle “bocche inutili” applicata persino ai propri soldati feriti a morte!);
  • Sradicamento sociale, culturale e identitario delle giovani generazioni: il sistema Erasmus ne è la targa più palese. Tutti ragazzoni dal sorriso ebete illuminati dal fulgido sole dell’avvenire senza identità, senza lingua nazionale, senza cultura identitaria, senza possibilità di reagire in caso di abusi ed ingiustizie perché isolati.
  • Ecosostenibilità: un tema condivisibile che dietro nasconde ben altro. All’improvviso assistiamo ad una frenesia ecologica, tutti cadono da cavallo fulminati sulla via di Damasco, tutti di scoprono ecologisti. Ritorna in auge un altro notissimo mantra: il FATE PRESTO, versione ecologica 2.0. Uno slogan che ha prodotto in economia guasti che potranno essere risanati non prima di 50 anni, se tutto va bene! Riflettiamo. Cosa c’è dietro questa campagna giusta, buona, sacrosanta, condivisibile? Perché i poteri forti si stanno impegnando adesso e non hanno fatto prima per un problema che risale ad almeno 50 anni??? Primo motivo VERO, sono i soldi che ESSI hanno fiutato dall’affare: creazione di auto ibride da vendere indebitando masse umane indotte da sapienti lavaggi del cervello all’acquisto compulsivo; secondo, il WHO e simili strutture del potere tecnetronico occidentale, vogliono imporre (non condividere) questi nuovi protocolli etici-ecologici ipertecnologici ai Paesi che hanno da poco intrapreso la strada dello sviluppo con energia fossile usata dall’Occidente. Questi Paesi che non hanno le risorse per acquistare le tecnologie hanno due strade a) indebitarsi ancora di più per comprarli; b) percorrere la strada della ribellione e quindi diventare STATI CANAGLIA (quindi islamici, da sterminare con bombe e missioni militari umanitarie gestite dai CASCHI BIANCHI, dall’ONU, da altre strutture simili).

TUTTO CIÒ PREMESSO

Il panorama che ne deriva costituisce la premessa perché il pianeta imploda su se stesso!

È questo è l’obiettivo delle élite mondiali il cui obiettivo non è la salvaguardia delle persone né l’ecologia del pianeta.

La loro visione di comando è radicalmente diversa da quella a cui siamo abituati, cioè della ossessiva generalizzata ricerca del profitto che muove qualsiasi struttura produttiva e finanziaria.

La catena di comando dei “piani alti” può creare moneta all’infinito e quindi non ha necessità di guadagnarla.

Ma allora, qual è l’obiettivo?

Coloro che controllano la creazione di denaro (prossimamente, mediante il tecnetronico BLOCKCHAIN o simili) non perseguono il profitto.

Essi vogliono il DOMINIO, il TERZO PARALLELO!

Un obiettivo che è FASE ULTERIORE del profitto che è l’obiettivo primario planetario che usano per limitare, strumentalizzare e gestire l’azione dei colossi multinazionali dell’economia reale e finanziaria alla logica della sovragestione del DOMINIO.

DOMINIO, COME FASE AVANZATA DEL CONTROLLO

 

Ne riparleremo