Il FAI e acqua privata
di Manlio Lo Presti – 3 gennaio 2019
Una struttura di ispirazione angloamericana come il FAI agisce in sostituzione dello Stato ex-italiano e della classe politica eletta e affogata nella propria corruzione.
Questa volta parliamo del possesso e dell’uso delle fonti idriche del pianeta il cui controllo sarà oggetto della prossima Guerra mondiale. Cina, USA e Russia stanno affilando le armi per il controllo dell’oro bianco.
L’intervento a gamba tesa del FAI (Fondo Ambiente Italiano) costituisce l’ennesimo segnale che le nazioni – e l’Italia in particolare – sono sovragestite da entità di natura privatistica, non elette da nessuno, Alcune delle quali sono qui di seguito elencate:
- le ONG,
- le COOP,
- il Vaticano e le altre nazioni dell’unione, che manovrano contro l’Italia da sempre,
- il numero infinito di c. d. Agenzie non governative, emanazioni dell’Onu,
- la macchina dell’Unione Europea
- la Nato,
- la Fao,
- l’Unesco,
- il FAI,
- il WHO
- le banche a struttura multinazionale globale,
- i colossi multinazionali farmaceutici, degli armamenti, dell’informatica, delle tecnologie genetiche,
- un numero imprecisato di strutture misteriose con acronimi impronunciabili incisi nelle targhe d’ottone esistenti accanto ai portoni,
- una marea di altre organizzazioni, istituzioni, strutture, spesso poco note, ma che rientrano nella strategia del SOFT POWER),
- la carità (CHARITY scaricabile fiscalmente, però) irrogata dall’alto e non creazione di lavoro regolato da diritti e doveri contrattuali e di legge rivenienti da una libera negoziazione dalle parti sociali.
E ANCORA PARLIAMO DI DEMOCRAZIA, di libertà negoziali, di PATTO cittadino-Stato?
Povero Cesare Beccaria, geneticamente modificato in stile Monsanto!
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