L’Italia continua a “DIMENTICARE” il proprio passato

L’Italia continua a “DIMENTICARE” il proprio passato

Manlio Lo Presti – 25 aprile 2020

Grazie al contributo di un picco numero di studiosi, il nostro Paese ha dovuto fare i conti con un passato volutamente cancellato per far posto ad una “Vulgata ad usum Delphini” scritta quasi interamente dai collaboratori di Togliatti che, con la sua lunga strategia di occupazione del potere che ha dovuto sostituire con la presa armata del Paese,  ha desertificato la cultura italiana incluso il tema della c.d. liberazione.

Si è trattato di una formidabile ed abilissima COVERT OPERATION ante litteram attuata per appropriarsi della storia italiana in chiave partigiana eliminando sistematicamente tutte le fonti “contro e/o malgrado”  il vangelo canonico della Resistenza.

Questi studiosi sono stati democraticamente minacciati e anche sparati, ma ormai il processo di rettifica delle storie a senso unico era partito nonostante i moltissimi ostacoli costituiti da minacce, denunce, deviazioni, depistaggi, silenzi, omertà.

La retorica “partigiana” andava molto bene anche alle forze di occupazione angloamericane che vedevano di buon occhio la diffusione di una versione ingegnerizzata della storia postbellica e pre-guerra fredda che ha avuto l’effetto voluto di oscurare il peso delle truppe alleate e russe (mai citate) alla liberazione dell’Europa dell’Italia.

Gonfiare il numero dei partigiani fu un’altra COVERT OPERATION per mischiare le carte, per ammettere al banchetto sulla pelle dei vinti gli “amici degli amici” saccheggiando migliaia di famiglie borghesi per spogliarle delle proprietà e violentandole in massa le donne.

Il ruolo militare e bellico dei c.d. partigiani fu –  salvo eccezioni – marginale e fu utilizzato dagli alleati per azioni di disturbo sapendo che tali raggruppamenti non avevano alcuna possibilità di realizzare operazioni di annientamento delle addestratissime forze tedesche e degli italiani ex militari della R.S.I.

L’onda lunga lunga togliattiana che si è impossessata delle università, della magistratura e del cinema (dove ha fabbricato in vitro i grandi registi che si sono fatti largo con i temi resistenziali, come da stile Tavistock Institute), per creare sartorialmente il prodotto RESISTENZA, con la connivenza degli USA, dei partiti di governo e dell’opposizione del tempo e negli anni successivi.

Ogni anno che passa vediamo che il velo obnubilante si squarcia sempre di più e consente di fare studi seri sugli eventi poco chiari che avvennero dal fascismo all’immediato dopoguerra, evidenziando i saccheggi di massa contro famiglie che non erano fasciste ma avevano beni e ricchezze depredate con violenza, stupri e migliaia di omicidi.

Anche questa è storia. Anche questi fatti dimenticati sono l’altra faccia della medaglia e hanno pari diritto di essere argomentati, discussi, studiati, analizzati al pari della stermina VULGATA RESISTENZIALE troppo orientata da una parte sola.

Che questa ricerca abbia la forza di proseguire e che non sia spenta, minacciata, sterminata dal DEEP STATE DE’ NOANTRI che vuole gli italiani imbecilli e chiusi nei recinti.

PROSEGUIAMO A RAGIONARE CON LA NOSTRA TESTA

BUONA LIBERAZIONE “VERA”