DEL CASTIGO, DELLA VENDETTA E DEL DIO DEGLI ESERCITI

DEL CASTIGO, DELLA VENDETTA E DEL DIO DEGLI ESERCITI

Manlio Lo Presti

(Scrittore ed esperto di banche e finanza)

Uno staterello con una popolazione pari a quella della Lombardia continua a fare notizia su tutti gli scenari mondiali da oltre settant’anni. La prontezza e l’efficacia delle sue decisioni sia politiche che militari vantano l’appoggio ininterrotto e totale degli Stati della cosiddetta “anglosfera”, primo fra i quali gli Usa. Con un ritardo imbarazzante, gli Usa e tutte le agenzie e le corti di giustizia internazionali hanno iniziato a fingere di indignarsi, ma non hanno inviato divisioni di caschi bianchi a calmare gli animi. Poiché sono i fatti che contano, gli Usa hanno finanziato il ridetto staterello con decine e decine di miliardi di dollari. Ovviamente, le cifre narrate da una stampa occidentale molto “allineata” sono in difetto rispetto ai flussi reali.

Questo è l’aspetto concreto. Poi abbiamo l’architettura teorica, politica e teologica che sostiene e giustifica la continuità e, soprattutto, la brutalità delle operazioni militari. Si continua a pensare indefettibilmente di essere sempre dalla parte giusta, con il sostegno biblico di Isaia 54.5 e della “leggenda barbuta” così definita dal grande attore Rod Steiger nel film “L’uomo del banco dei pegni”. Mai dubbi sulla giustezza o meno del proprio operato. Esiste un destino manifesto israeliano trasmesso ai Padri pellegrini sbarcati negli Usa? Persiste una mancanza di autocritica: essi non sbagliano mai! Mai scuse. Non hanno senso dal momento che si è dalla parte giusta. Per questo motivo, non esiste il perdono né la comprensione. Infine, essi sono afflitti da una gravissima mancanza di umorismo che darebbe una giusta proporzione e un buon senso alle loro attività.

Viene ossessivamente coltivata l’arte di incolpare sempre gli altri – avversari, concorrenti, sottoposti, ecc. – perfino dei crimini commessi contai loro danni. Una nota opinionista italiana che vive in Israele ha riesumato una frase di Golda Meir citata al punto 2,40 del seguente filmato nella trasmissione “Cinque minuti” diretta da Bruno Vespa: https://www.raiplay.it/video/2024/09/Cinque-Minuti—Puntata-del-04102024-1c1e6cb6-01d1-4a81-822f-5443c3109fc5.html e usata anche da Renzi qui: https://www.matteorenzi.it/matteo_renzi_sul_riformista_i_terroristi_e_quella_frase_di_golda_meir . La frase è questa: “”Noi vi potremmo un giorno perdonare per aver ucciso i nostri figli. Ma non vi perdoneremo mai per averci costretto a uccidere i vostri.”  I palestinesi hanno la colpa di farsi ammazzare la propria popolazione: un capolavoro di inversione della colpa.

Alla liturgia del vittimismo eterno si aggiungerà d’ora in poi la data del 7 ottobre.

Il capolavoro della propaganda è quello di riuscire ad apparire come vittime mentre il proprio esercito invade Palestina, Siria, Libano, poi Yemen, poi Egitto, poi l’Iraq, poi l’Iran, poi gli Houthi … Si è sviluppata una cultura della lamentazione da cui deriva la Cultura della lacrima che, malauguratamente, arriva alla colpevolizzazione dell’uomo bianco europeo responsabile dell’inquinamento di Sudamerica, Africa, Cina, Russia mentre i 20 colossi aziendali mondiali, veri responsabili del dissesto della terra e non il sole e il cambiamento climatico, non sono censurati né sanzionati perché hanno i vertici quasi tutti a trazione ebraica e angloamericana.

Azioni terroristiche e omicidi mirati – le torri gemelle, esplosione di cercapersone e di dispositivi elettronici di qualsiasi natura, raid veloci in pieno stile mafioso, come l’attentato di Capaci con esplosivo fornito dai loro servizi segreti … per ordine di chi? https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/23/giovanni-falcone-i-misteri-della-strage-di-capaci-27-anni-dopo-lesplosivo-i-mandanti-una-donna-nel-commando/5196555/4/

Secondo le dichiarazioni ufficiali degli alti comandi israeliani, si tratta di azioni preventive in Libano che è un Paese autonomo e non è la Palestina. Aggressione contro un altro Paese senza avere censure dalle istituzioni mondiali tutte con sede negli Usa. Essi si sono appropriati della filosofia della guerra preventiva https://www.giuristidemocratici.it/Pace/post/20030321170739 . Colpire aree che, probabilmente ma non hanno ancora agito, possono muoversi contro lo staterello toccato dal dito di Dio. Gli Usa hanno ucciso e aggredendo milioni di umani per tutelare la sicurezza nazionale (sic)

Affarismo ossessivo e tradizione bancario finanziaria costituiscono l’altro e più impressionante motore operativo.  Sono in gioco immensi interessi petroliferi sotto il suolo di Gaza assieme ai 137 miliardi di barili di petrolio da saccheggia il prima possibile all’Iran. Altro che motivazioni ecologiche. Il combustibile fossile è ancora una preda appetibile. Il green è una scusa per demolire la ex-europa. Simile disegno aggressivo ha il sostegno quasi totale dei responsabili delle strutture bancarie e finanziarie mondiali che traggono profitti dalle tensioni internazionali finanziando tutte le parti in conflitto.

Sulle prime pagine di diversi giornali e di vari canali in rete sono apparsi titoli di scatoli che incolpa l’Iran di aver aggredito Israele. Nessuno fa cenno ai raid israeliani ai confini da vari anni e degli omicidi mirati dei vertici iraniani. Alcune testate aprono in modo ambiguo.

PRIME PAGINE AMBIGUE

LE MONDE: Israël passe à l’offensive terrestre

AVVENIRE: Iran in stato di guerra

LA VERITÀ: L’azzardo finale dell’Iran. Ora è in guerra con Israele

 

Apertamente schierati i soliti giornaloni di regime sostenuti nonostante le perdite di quasi centomila lettori.

PRIME PAGINE SCHIERATE

CORRIERE DELLA SERA: L’Iran attacca. Scudo di Israele

DOMANI: Missili degli ayatollah su Israele. La vendetta a salve dell’Iran

ILSOLE24ORE: L’Iran scatena la ritorsione e lancia 200 missili su Israele: danni limitati

 

Da notare che sia i titoli moderati che quelli schierati fanno partire il titolo iniziando con l’Iran. Israele è la vittima colpita.

Queste pagine dimostrano che il controllo sul sistema informativo della ex-italia è totale, comprendendo anche i quotidiani che sembrano avere un comportamento dissidente.

Tutti sono obbedienti a seconda dei dispacci emanati da Via Veneto 121.

L’invulnerabilità dello staterello e il silenzio sul numero delle vittime fra i loro civili e i loro soldati ha provocato una gravissima monomania di potenza facendo cadere un intero popolo dentro la trappola di Tucidide. Gli israeliani che si oppongono all’aggressione contro la Palestina sono statti totalmente annichiliti con metodi anche feroci.

La spinta militare è costituita da un ego smisurato, da reazioni sproporzionate rispetto ai danni ricevuti, da aggressività ossessiva. Le stesse “qualità” che avevano i nazisti e le classi dirigenti tiranniche nel corso della Storia

Niente di nuovo sotto il sole ma nessuno intende dirlo apertamente.

 

Be the first to comment

Leave a Reply