Caffè americano
Manlio Lo Presti – 15 giugno 2020
Questo libro è fin troppo chiaro già dalla scelta dell’immagine di copertina: un caffè corretto con una spruzzata di disinfettante.
Si tratta di un testo denso e attento agli aspetti legali di quanto è accaduto in tema di epidemie nazionali e planetarie. Con un metodico e calmo ritmo espositivo, l’Autore conduce con mano sicura il lettore e lo pone in grado di recepire con chiarezza i contenuti di grande attualità, spesso di difficile interpretazione. Parliamo del controverso rapporto fra la tutela delle libertà civili collettive e individuali e l’emergenza distruttrice dei diritti provocata dalla diffusione repentina delle epidemie.
L’Autore possiede una elevatissima formazione giuridica e organizzativa che ha utilizzato per analizzare con attenzione le implicazioni geopolitiche di molte decisioni errate, inefficaci o propagandistiche adottate dai politici sempre pronti ad accusare altri piuttosto che esaminare e rettificare le falle del sistema che hanno provocato disastri e, purtroppo, migliaia di morti.
L’agile testo è ripartito in quattro parti. Dopo la prima parte di inquadramento del problema, la seconda descrive le qualità che dovrebbero avere gli esponenti di un “buongoverno”. Si entra nel vivo con il terzo capitolo: milioni di italiani senza colpa sono stati carcerati con misure eccessive e repressive utili esclusivamente a coprire l’incompetenza delle autorità responsabili (pag. 38).
Normative esorbitanti, caotiche e restrittive hanno aumentato il contagio. Non si è lavorato sulla comunità punendo in maniera persecutoria le singole persone (pag. 41) e così via.
I capitoli successivi costituiscono una vera propria requisitoria contro il cinismo politico di Trump al quale l’Autore rimprovera una gestione del caos epidemico modellata per captare il maggiore consenso elettorale possibile.
Viene evidenziato l’allarmante violazione dei diritti umani che non devono mai essere negoziabili per reprimere un virus la cui responsabilità della sua diffusione è stata via via addebitata ai soliti nemici esterni: la Cina, La Russia, l’Iran ecc. Si è avuta una notevole e grave perdita di tempo. Totale è stata l’assenza di un’analisi sistemica delle cause accompagnata da dannose violazioni in massa delle libertà costituzionali in Italia in particolare (pag. 66). Immensi i danni economici e sociali.
Il libro, scritto con un linguaggio contemporaneamente giuridico, economico e sociologico, evidenzia la pochezza politica e la scarsa coesione dell’Unione Europea, l’incompetenza degli alti comandi nordamericani. L’arroganza USA ha fatto il resto per la sua fermissima convinzione di essere investita dal compito di migliorare il mondo con un ordine mondiale da essa progettato, in virtù di un mandato inizialmente divino autoconferito: il “Manifest Destiny”.
Un libro da leggere e rileggere come una guida informata sulle conseguenze di una pessima gestione degli effetti di questa epidemia Covid19.
Di primo ordine la qualità delle note a piè di pagina.
Buona lettura.
Nicola Walter Palmieri, Caffè americano. La libertà fugge dinanzi alla pandemia, Pendragon, 2020, pag, 142, € 15,00