Domenica, 18 Gennaio 2015 16:52
Guido Ceronetti, L’occhio del barbagianni, Adelphi, 2014, pag.60, € 7,00
Questo agile volumetto segna un’altra tappa della implacabile indagine che Ceronetti conduce metodicamente da decenni sui più profondi recessi dell’anima umana. L’Autore non rinuncia mai alla sua indignazione cosmica quando compone pensieri affilati che un lessico sferzante rende di gradevole lettura. Una lettura che esige un lettore attento, paziente e soprattutto complice. Ceronetti non prende mai scorciatoie nella sua esplorazione dei difficili paesaggi dell’interiorità umana.
Il piccolo testo di Adelphi raccoglie 134 pensieri che rappresentano un riassunto della sua vastissima ricerca dalla quale emerge una erudizione che lo fa assomigliare a un pensatore del Seicento, un Montaigne che prende gli abiti mentali del Leopardi dello Zibaldone. Lo scrittore non si preoccupa minimamente di accattivarsi le simpatie dei lettori e procede senza infingimenti rendendo sua ricerca ricca di sorprese. Lo stile narrativo di Ceronetti preferisce lo strumento dell’aforisma scritto con un linguaggio ossuto e asciutto e questa raccolta ne è l’ulteriore conferma. I pensieri sono raccolti senza un ordine preciso e non sono nemmeno raggruppati per argomenti. Sta al lettore scegliersi il proprio percorso di fruizione del testo che rischia di sfuggire se non viene letto con la giusta concentrazione. Il lettore dunque deve essere capace di muoversi come in un labirinto dentro il quale trovare il filo del significato di se stesso nel percorrere la superficie di questo mondo. Si tratta di un bel volumetto da regalarsi e da portare con sé come un amico fedele che non ti abbandonerà mai.
Manlio Lo Presti
Guido Ceronetti, L’occhio del barbagianni, Adelphi, 2014, pag.60, € 7,00
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