Domenica, 05 Ottobre 2014 18:10
Federico Rampini, La trappola dell’austerity, Laterza/Repubblica, 2014, Pag. 134, € 5,90
Rampini è stato docente universitario in varie parti del mondo e in Italia alla Bocconi di Milano. Accanto all’attività accademica ha affiancato un’intensa attività giornalistica. Con l’insieme di queste esperienze l’Autore riesce a trattare temi difficili con semplicità, senza banalizzare. In questo libro il lettore è accompagnato nel lungo viaggio all’interno del mondo finanziario globale spesso e volutamente trattato in modo incomprensibile per iniziati.
Il libro assume come punto di partenza e di arrivo che l’austerity provoca crisi e non sviluppo. L’Autore esamina vecchie teorie economiche ancora oggi considerate valide da coloro che ritengono prioritario il pareggio del bilancio statale e la stabilità monetaria anche a costo di provocare rivolte sociali e l’avanzare di sentimenti antieuropei. Il fallimento di queste politiche distruttive portate avanti da settori politici liberali e neoconservatori ne sta determinando il loro abbandono in molti Paesi ad eccezione della Germania che continua a mantenere una posizione rigidissima e dura nei confronti dei Paesi del sud Europa.
Una posizione impopolare costruita sul falso presupposto che i Paesi virtuosi non sono obbligati a pagare il debito pubblico delle nazioni più deboli. Una posizione, questa, che non riflette sul fatto che una moneta unica riverbera effetti negativi delle difficoltà di un Paese su tutti gli altri, con effetto domino che non salva nessuno. Tutto questo alla faccia dello spirito unitario europeo e nonostante il premio Nobel per la pace conferito ad una Unione Europea che, ad oggi, sembra aver prodotto in gran misura devastazioni economiche, diffidenze e danni sociali incalcolabili!
Rampini fornisce numerosi esempi di successi economici in termini di sviluppo che si ottengono con le manovre della spesa pubblica attuate dagli Stati per rilanciare la produzione, l’occupazione ed infine una crescita dei redditi che fa ripartire la domanda e la base imponibile che rende possibile la diminuzione del debito pubblico e gli investimenti in conoscenza.
Un bel libro che si legge senza sforzo e regala al lettore adeguati strumenti per comprendere ciò che accade intorno a noi, prospettando vie d’uscita da questa crisi ormai decennale individuando strategie utilizzabili senza troppe scosse economiche e sociali.
Manlio Lo Presti
Federico Rampini
La trappola dell’austerity
Laterza, 2014, pag. 134, € 5,90
http://www.professionebancario.it/scaffale/item/867-la-trappola-dell-austerity.html