I guardiani del potere
Manlio Lo Presti – 19 gennaio 2019
Questo libro molto documentato e ben scritto, studia la storia del Potere attraverso l’azione dei suoi guardiani, cioè di coloro che avevano il compito di garantirne la stabilità e la rituale manifestazione pubblica.
Il percorso storico del testo ci fa sapere che la categoria dei “guardiani” è stata una costante di quasi tutte le civiltà ma con diverse prerogative. Per esempio, l’autore ci descrive la storia degli eunuchi, dei templari, degli assassini, dei pretoriani romani, dei variaghi, dei mamelucchi, delle SS, delle guardie nere, ecc.
Il racconto oscilla fra narrativa che attiva l’immaginazione dei lettori e l’esame minuzioso delle tecniche di comando e di controllo tempo per tempo esistenti. Cronaca, storia dei fatti e analisi politica insieme ci descrivono gli eventi da una prospettiva particolare che è quella custodi del perimetro inaccessibile (ogni catena di comando ne ha una) che essi controllano soprattutto nei confronti di chi vi accede dall’esterno.
La Storia è la metafora della labirintica Città Proibita, del Palazzo di Cnosso del Minotauro, del Pentagono, del Cremlino/Lubianka, delle cattedrali, dei monasteri, delle università private costose e inaccessibili, dei centri di ricerca medica e di alte tecnologie, delle fabbriche, delle caserme.
Ebbene, in tutte le latitudini e in tutte le epoche, i guardiani gestiscono e controllano questi spazi delimitati rendendoli inaccessibili alla quasi totalità degli umani, dei sudditi, dei cittadini, dei nemici, ecc.
Il libro evidenzia il rapporto difficile del sovrano con i Guardiani che egli guarda con sospetto nel timore – come spesso è accaduto – di essere rovesciato e assassinato. Per questo si comprende perché le cerchie di guardiani vengono divise in corpi separati con limitati poteri e funzioni e spesso in concorrenza fra loro.
I guardiani di ogni epoca sono accomunati dall’insieme di regole e di pratiche rituali dentro le quali essi sono reclutati, eliminati, si contano e si riconoscono.
Suggerisco la lettura attenta dei capitoli IV e V dove l’Autore analizza il complesso ruolo dei Carabinieri, dei Servizi segreti e delle altre Istituzioni occulte che – nel recente passato – hanno sovragestito il nostro Paese, quasi mai nell’interesse della popolazione. La disamina accurata e molto documentata costituisce un prezioso contributo che si aggiunge ad una pubblicistica in aumento che ha avuto il preciso intento di fare finalmente luce su fatti storici tuttora nascosti, per fare i conti con il proprio passato una volta per tutte.
Un bel libro che offre una analisi da un punto di vista particolarissimo: quello dei Guardiani. È un libro da leggere con calma per riflettere sulla immensa energia e intelligenza impegnate dietro le quinte della Storia, per evitare che tutto si sgretolasse prima del tempo ed in maniera incontrollabile.
Molto curata la scelta delle immagini inserite al centro del libro.
Utilissimi la bibliografia e l’indice degli argomenti.
Fabio Mini, I guardiani del potere, Il Mulino, 2014, pag. 290, € 16,00