Maria V. Arpaia, Claudio Abbado. L’impegno sociale e l’attività culturale, Aracne, 2016, Pag. 197, € 12,00
La pubblicistica su Claudio Abbado è diventata ormai vastissima e quasi sempre focalizzata sugli aspetti concertistici e “tecnici” del percorso professionale che il Maestro ha svolto in molti angoli del mondo, ogni volta lasciando dietro di se una vasta eco di stima e di alta considerazione.
L’Autrice incontra Abbado nel corso dei suoi studi universitari e rimane attratta dal suo grande impegno sociale che costantemente ha affiancato il suo percorso concertistico e culturale. Il testo evidenzia con chiarezza e dovizia di particolari l’intreccio indissolubile fra vita professionale, privata e culturale del Maestro. Ogni aspetto è condizionato e nel contempo arricchito dagli altri delineando una personalità complicata dove emergono fattori molto volitivi che viaggiano con la sua speciale capacità persuasiva e spesso trascinante della dolcezza dei modi e nella capacità di ascoltare le opinioni e punti di vista per farli subito propri, per ripensare assunti e teoremi , per ripartire con una diversa idea che cambia tutto .
Il percorso temporale che il libro prende in considerazione è molto ampio partendo dagli anni della formazione dal 1968, fino ad arrivare quasi agli ultimi giorni di attività del Maestro nel 2013.
Questo lungo tempo è una cavalcata nei decenni della storia del mondo dove è accaduto tutto e il contrario di tutto: conflitti geopolitici, solidarietà, crescita e decrescita economica, dialogo sempre più ampio con altre visioni del mondo e con le relative scale di valori e di cultura.
Il libro evidenzia la capacità di Abbado di capire prima di altri l’apertura del mondo occidentale ad altri perimetri di pensiero meritevoli di attenzione e di opportuna considerazione. Il testo analizza le tappe del suo cammino professionale e culturale dall’Europa alle Americhe dove apprende un modo diverso di fare cultura musicale, con un inedito modo di diffonderne il messaggio anche e soprattutto alle classi emarginate. La tenacia e la determinazione con cui il Maestro realizza il progetto culturale e sociale di diffusione della musica – inizialmente considerata “visionaria” – riesce a sfondare i muri dell’indifferenza e talvolta della diffidenza da parte delle Istituzioni e dei poteri politici.
Il libro dell’Autrice ci propone un Abbado alla sommità della notorietà mondiale e ai vertici della capacità tecnica e professionale che tuttavia riesce a spendere una incredibile energia per la crescita culturale della società e per la fruizione del messaggio musicale come un modello di vita, come un elemento che affina lo spirito, la cooperazione fra persone libere di capire, di condividere, di crescere.
Manlio Lo Presti