NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 20 APRILE 2018
A cura di Manlio Lo Presti
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Esergo
Una sola nuvola.
È una gran cosa
nel cielo di stasera.
(Masaoka Shiki, Giappone, 1867)
In: Il grande libro degli haiku, Castelvecchi, 2010, pag. 276
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
EDITORIALE
Fantageopolitica della deterrenza multipolare
Manlio Lo Presti – 14 marzo 2018
Senza fare ricorso a retoriche ed altri artifici stilistici che abbondano nei patinati rapporti delle fabbriche di pensiero (i soliti numerosissimi Think Tank finanziati dalle potenze atlantiche), vorrei fare delle brevi riflessioni sulla possibile deflagrazione planetaria di un conflitto che incendierebbe con rapidità tutta la terra.
Le “DRAMATIS PERSONAE”
Gli USA, giustificati dalla dottrina Kissinger, che a sua volta si è ispirata in parte ai teoremi messianici del Prof. Carroll Quigley, perseguono una politica aggressiva ed imperiale su tutto il pianeta e senza chiedere il permesso a nessuno. I conflitti regionali provocati dagli USA e dalla NATO riguardano più di trenta aree geografiche. Oltre ad organizzatissime agenzie private di mercenari comandate da generali in pensione e/o da ex responsabili della CIA e della NSA, gli USA dispongono di un “complesso militare industriale” di dimensioni tali da condizionare le dinamiche democratiche verso un totalitarismo di natura tecnetronica. Nota è la tendenza americana di enfatizzare la propria potenza militare a scopo intimidatorio e propagandistico.
NATO BASES SURROUND RUSSIA – http://www.israelshamir.net/English/TitForTatEd.htm
La politica di aggressione planetaria USA si avvale delle numerose “agenzie internazionali” che dovrebbero essere neutrali quali l’ONU, la NATO, la BANCA MONDIALE, il FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, i CASCHI BIANCHI, il vasto numero di Organizzazioni Non Governative (ONG) finanziate da miliardari, la TRILATERAL, IL SISTEMA DELLO SPETTACOLO (star system), le catene dei media private (CBS, CNN, SKY fra le altre) ed un enorme numero di strutture ed istituzioni culturali, universitarie pubbliche e private.
Questa estesa ragnatela viene definita “SOFT POWER”. I consiglieri (i cosiddetti SPIN DOCTORS) che nel tempo si sono avvicendati ai vertici della politica USA si sono resi conto che la creazione di un caos geopolitico permanente fa più danni di una guerra mondiale. Le perdite di vite umane sono pari o perfino superiori ma meno visibili e si creano spostamenti di masse umane che vanno ad investire e quindi a devastare e destabilizzare altre nazioni confinanti (ad esempio il caso dell’Italia). Per questo, la avvertenza russa dell’insorgere di disordini da migrazioni umanitarie dal quadrante mediorientale aggredito da USA, Francia e Inghilterra non è da sottovalutare.
Il REGNO UNITO, un tempo potenza mondiale, dal dopoguerra ha assunto il ruolo di cavalier servente degli USA per i quali fa anche le “operazioni sporche” e verso cui ha un atteggiamento competitivo con strategie geopolitiche contrastanti su alcune questioni: l’Italia è da sempre il terreno di questo contrasto. L’Inghilterra ci vorrebbe totalmente distrutti già dai tempi della pseudo unità nazionale risorgimentale, mentre gli USA ci vorrebbero più stabili a causa della nostra complicata posizione geografica. L’Italia paga da sempre molto caro questo contrasto fra due padroni (noi ne abbiamo due, per non privarci di nulla). Di recente, si aggiunge la pesante presenza di servizi segreti mediorientali che sciamano nel nostro territorio, in attesa di agire con azioni paramilitari terroristiche e con unità di assassinio iperaddestrate in caso di ingenti immigrazioni di popolazioni di religione islamica.
La CINA, in espansione economica permanente, genera surplus commerciali immensi che trovano canali di investimento in Europa, e negli USA già a partire dall’amministrazione Bush e da qualche anno in Africa dove sono state costruite 20 città che possono contenere ciascuna 22 milioni di persone. Le città adesso sono vuote ma in perfetto funzionamento, probabilmente in attesa di ricevere 400.000.000 di cinesi. Quando lo spostamento sarà completato, è probabile che avverrà un movimento migratorio di dimensioni bibliche pari a circa 200.000.000 di africani verso l’Europa. È una potenza regionale dotata di armamenti efficientissimi e ultramoderni, con un esercito professionale di almeno venticinque milioni di effettivi, con il ricorso ad almeno quaranta milioni di riservisti e di circa duecento milioni di possibili guerriglieri a difesa palmo a palmo del territorio in caso di invasione di terra.
L’INDIA è definita la democrazia più grande del mondo. Ha uno sterminato numero di lingue (più di trecento) parlate nella confederazione di vari Stati molto diversi fra loro. Il subcontinente indiano ha una popolazione che ha un tasso di incremento superiore a quello della Cina. A prima vista, si presenta come un agglomerato apparentemente caotico ma non è così. Esiste una vastissima ed avanzata rete di fabbriche informatiche, un numeroso gruppo di matematici e di tecnologie ben nascoste. Gli alti comandi di un esercito organizzatissimo e ben equipaggiato sono nelle mani della casta Sikh. L’esercito è in assetto permanente di assalto, specialmente nel quadrante pakistano e cinese, coadiuvato da un servizio segreto militare che tiene sotto osservazione Pakistan, Laos, Vietnam e Cina.
La C.S.I. – Comunità di Stati Indipendenti, (un tempo CCCP Russia), dispone di un sistema di difesa/offesa titanico. L’unico che impensierisce seriamente gli USA. Il suo territorio immenso, dove troviamo vari fusi orari, è presidiato da sistemi di puntamento missilistico atomico aggiornati continuamente da segretissimi centri di ricerca aerospaziale, atomica, genetica, di guerra psicologica e informatica che operano in città di taglio medio-alto sparse dagli Urali alla Siberia. I russi, come i cinesi, hanno un atteggiamento elusivo tipicamente orientale. Non rivelano, non parlano, dicono mezze frasi e, proprio per questo, sono i più pericolosi. Preoccupante è il silenzio della Russia riguardo alla presenza di oltre 27 basi Nato intorno a tutto il suo territorio. Non si hanno notizie di uguale numero di basi russe intorno agli USA.
Il GIAPPONE possiede una potenza economica e anche militare di tutto rispetto, che può fare danni agli interlocutori appena elencati, nonostante sia lo Stato più piccolo e fra i più innovativi del pianeta.
TAIWAN, costola separata del gigante cinese, ha un sistema economico avanzatissimo grazie a sofisticate ricerche tecnologiche. Il suo esercito è in stato permanente di allerta e mostra di possedere armi molto dissuasive puntate prevalentemente contro la Cina.
I nemici e gli amici
La Russia è in competizione con gli USA, ma anche con la Cina. Gli Stati si controllano con ininterrotta discrezione ed attenzione.
La Cina odia mortalmente l’India e non manca di sostenere la potenza militare pakistana, di destabilizzare il sudest asiatico e di essere una minaccia incombente per il Giappone e per Taiwan. Giappone e Taiwan hanno accordi di difesa comune con gli USA che deve presidiare anche questo difficile e vasto fronte. La Cina mantiene in assetto di guerra totale un numero di divisioni iperaddestrate pari a cinque milioni di soldati nel quadrante del fiume Ussuri, al confine russo. Dalla Cina partono miliardi di virus contro l’Occidente grazie all’operato di oltre 500.000 informatici, mantenendo una tensione totale in termini di guerra parallela, cyberguerra, guerra asimmetrica.
L’India è alleata storica della Russia, con la quale mantiene accordi strettissimi in materia di difesa reciproca in caso di aggressione della Cina. Mantiene in stato di allerta permanente numerose divisioni corazzate con armi elettroniche ed atomiche sui confini con la Cina, con il Laos e con il Vietnam, a causa dei frequenti sconfinamenti delle divisioni cinesi di terra in quei territori. Oltre un terzo delle forze armate indiane è dislocato lungo il confine pakistano e il Bangladesh.
Scenari di III Guerra Mondiale
Cosa accadrebbe se la Cina decidesse improvvisamente di aggredire Taiwan e il Giappone?
Interverrebbe immediatamente il complesso militare marittimo USA con l’appoggio di droni guidati dalle prospezioni satellitari di alta definizione. Una presenza eccessiva di eserciti USA nel mare della Cina non piacerebbe all’impero giallo che potrebbe aggredire velocemente Australia, Indonesia, Nuova Zelanda. In questa confusione, approfitterebbe la Russia per neutralizzare il presidio militare sull’Ussuri se la Cina dovesse dirottarne una nel quadrante indocinese per fronteggiare manovre aggressive dell’esercito indiano il quale, fiancheggiato dalla Russia, potrebbe stritolare anche l’apparato militare pakistano che si troverebbe in mezzo a due fronti. Una pressione aumentata a dismisura degli eserciti indiani e parte di quelli russi contro Cina e Pakistan, consentirebbe ai russi di invadere l’Europa in quattro-cinque giorni prendendo alla sprovvista gli USA che non potrebbero permettersi di aprire fronti paralleli contro Russia, Cina e India né utilizzare l’opzione nucleare le cui radiazioni arriverebbero sulle coste USA dopo poche ore.
Il conflitto causerebbe in pochi mesi lo sterminio di circa due miliardi di persone fra civili e reparti militari in un’area che andrebbe dall’Europa alla Corea. Il blocco della rete globale delle transazioni finanziarie prima ed economica poi, provocherebbe la morte certa di altri due miliardi di persone prive di tutto, con l’esodo di centinaia di milioni di persone devastando Stati confinanti non coinvolti dai conflitti. Anche le coste atlantiche del territorio USA sarebbero colpite da missili intercontinentali nucleari a guida satellitare russa.
Queste riflessioni, molto sintetiche, non analizzano per ragioni di spazio e per sintesi le infinite implicazioni e i risvolti diplomatici, gli accordi e il cambio di alleanze possibili.
Gli assetti geopolitici, finanziari ed economici sono in fluido mutamento, ma fino ad un certo punto per il fatto che la geografia non cambia la posizione degli Stati coinvolti.
Fantapolitica? Non credo. Basta che una nazione desse il via e la reazione a catena sarebbe irreversibile, fulminea e apocalittica.
Ne riparleremo …
Il nuovo umanesimo che ci salverà
Ivano Dionigi 18 aprile 2018
L’Umanesimo ci deve soccorre non perché sia l’altra metà del pensiero, dei suoi interrogativi e delle sue soluzioni, non perché rappresenti l’altro punto di vista, ma perché tiene insieme i diversi punti di vista e li spiega. I tempi spiegano le tecnologie, ma l’Umanesimo spiega i tempi.
Il sapere tecnologico capta il novum del presente; ha lo sguardo rivolto in avanti; adotta il paradigma sostitutivo della dimenticanza; rincorre l’urgenza dell’ars respondendi; abita lo spazio; ha familiarità con la vita intesa come zoé, “principio vitale”; semplifica la complessità. Il sapere umanistico conosce il notum della storia; guarda avanti e indietro (il simul ante retroque prospiciens di Petrarca); adotta il paradigma cumulativo della memoria; conosce l’urgenza dell’ars interrogandi; abita il tempo; ha familiarità con la vita intesa come bios, “esistenza individuale”; interpreta la complessità.
Continua qui: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/04/18/il-nuovo-umanesimo-che-ci-salvera37.html?ref=search
Venezia: a Cronenberg il Leone alla Carriera
Nel 1983 con Videodrome spiazzò l’opinione pubblica e gli studiosi di cinema e media raccontando, attraverso la violenza, la fusione tra corpo e tecnologia. Anticipazione delle teorie sul post-umano e del mondo formato Facebook. Il tributo della Mostra del cinema al genio canadese.
Gabriella Colarusso – 19 aprile 2018
«Mi dia quella videocassetta». «Attenta, morde». Era il 1983 e David Cronenberg portava sullo schermo il racconto di una civiltà e di un uomo nuovo, il corpo fuso con la tecnologia, in un mondo in cui tutto ciò che è mediale è reale anche più della realtà stessa. Il film era Videodrome, uno dei capolavori della cinematografia novecentesca e forse uno dei più complessi del regista canadese, conosciuto come autore di horror ma che difficilmente potrebbe essere racchiuso in questa categoria.
Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/cultura-e-spettacolo/2018/04/19/croneberg-uomo/219581/
Il teatro, eterna replicanza dell’altro
Se dovessimo identificare un diretto discendente di Antonin Artaud, quello sarebbe Enzo Moscato. Le anomalie e gli ossimori caratterizzano tutta la sua produzione artistica e drammaturgica. Pensiamo alla sua doppia natura di autore e attore che lo vede simultaneamente artefice della scrittura e del suo prendere corpo, voce e senso sulla scena; alla sua doppia e triplice funzione da un lato di autore attore sperimentale alla maniera di Carmelo Bene, dall’altro perfettamente inserito nella tradizione di capocomico di una compagnia che raccoglie alcune tra le forze migliori del teatro napoletano.
Continua qui: http://www.doppiozero.com/materiali/il-teatro-eterna-replicanza-dellaltro
Caffè, ma quale cancro.
Ecco quanto ne devi bere per dribblare diabete e Alzheimer
www.liberoquotidiano.it – 18 aprile 2018
Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha eliminato il caffè dalla lista degli alimenti cancerogeni e da allora una serie di studi e ricerche hanno evidenziato tutti i vantaggi di questi miracolosi chicchi. Il loro potere non risiede solo nella capacità di darci nuova carica e
Edward Luttwak: “Perchè l’Italia deve fare la guerra in Siria”
18 aprile 2018
Se la prende con tutto e tutti, Edward Luttwak, nell’intervista sulla siria rilasciata al quotidiano Il Giorno. Ce l’ha col governo “che guida una politica estera quasi sempre disimpegnata quando si tratta di menare le mani”.
Continua qui: http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13329975/edward-luttwak-spinge-italia-guerra-siria-assad-putin-salvini.html
Ennio Doris, fondatore di Mediolanum: “Vi spiego perché con le banche hanno sbagliato tutto”
16 aprile 2018
Se la politica si impantana, per capire cosa ne sarà di noi e del nostro portafogli, conviene volgere lo sguardo altrove. Magari verso Ennio Doris, il «banchiere che sorride sempre», l’immagine dell’ ottimismo, il fondatore di Mediolanum, la prima banca su internet italiana, amico e socio di Berlusconi dagli anni Ottanta. Presidente, ha seguito le consultazioni al Quirinale?
«Meglio che alla fine un governo ci sia, ma non mi preoccupa ora la sua assenza. Gli Stati hanno perso molta della propria sovranità, la politica monetaria la detta la Bce, le regole e i controlli li fa l’Europa. Possiamo restare nel limbo anche mesi, come è successo in Germania, Spagna e
Morgan Stanley e Tesoro, i rischi delle accuse della Corte dei Conti
Il dossier derivati finisce nel mirino dei giudici contabili. Uno strumento nato per gestire al meglio il debito pubblico potrebbe così diventare un boomerang. Soprattutto se le banche specializzate rivedessero il loro impegno.
18 aprile 2018
Le colpe dei padri ricadono sempre sui figli. Ne parlo a ragion veduta, sia come figlio di Lord Randolph Henry Spencer Churchill, morto nel gennaio 1895 a soli 46 anni dopo essere stato un politico molto influente nell’Inghilterra vittoriana, sia come padre di cinque figli – avuti dalla mia amata Clementine Hozier – due dei quali sono volati in cielo prima di me (Marigold Frances morta a soli 3 anni per setticemia, e Diane, suicida con un’overdose di barbiturici nel 1963, due anni prima che mancassi io) mentre gli altri tre (Randolph, Sarah e Mary) mi hanno seppellito dopo avermi riempito di nipoti.
Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/04/18/morgan-stanley-corte-dei-conti-derivati-debito-pubblico/219539/
Africa impoverita, migranti in fuga dal neoliberismo usuraio
Scritto il 19/4/18
Il suo nuovo libro si chiama “I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa”. Ilaria Bifarini stavolta si concentra sullo sviluppo mai raggiunto dal continente africano, dopo averci parlato di “Neoliberismo e manipolazione di massa” nella sua prima opera di successo. L’economista, che si definisce ‘bocconiana redenta’ come da sua bio social, parte da alcune domande semplici, ma a cui nessuno ha ancora risposto: dove sono finiti i miliardi di aiuti umanitari ai paesi africani? Perché dopo la fine degli imperi coloniali non si è avviato un modello di sviluppo e di crescita?
Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/04/africa-impoverita-migranti-in-fuga-dal-neoliberismo-usuraio/
SE IN UNA NOTTE D’INVERNO (DELLA REPUBBLICA) IL VIAGGIATORE “ITALIA”…E’ ATTESO AL VARCO (EBA + BCE)
giovedì 19 aprile 2018
- La sorte dell’autonomia politica italiana è segnata: le elezioni, qualunque esito possano avere – anche (in apparenza) divergente dalla predeterminazione idraulica cui tende il controllo mediatico-culturale orientato dall’oligarchia cosmopolita -, non possono ormai più segnare un indirizzo politico diverso dal proseguire la desovranizzazione fissata dal vincolo €uropeo.
Un governo potrà formarsi solo se avrà il consueto e ormai consolidato ruolo di consiglio di amministrazione della “controllata” Italia.
Punto.
Risulta perciò molto più utile, ai fini pratici e cognitivi – cioè per decifrare lo sviluppo della traiettoria, o più esattamente il “piano inclinato”, a cui siamo vincolati-, parlare d’altro.
Continua qui: http://orizzonte48.blogspot.it/2018/04/se-in-una-notte-dinverno-della.html
Becchi: grazie a Di Maio, il Quirinale punta all’accordo col Pd
Scritto il 19/4/18
Sabino Cassese a Palazzo Chigi, con Di Maio come ruota di scorta e il placet di Renzi. Tradotto: come seppellire in poche settimane l’indicazione degli elettori, che il 4 marzo si sono chiaramente espressi per voltare pagina rispetto al passato. Senza contare il 27% di italiani rimasti prudentemente lontani dalle urne, il 55% ha scelto 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia. Ovvero: fine dei governi-ombra agli ordini di Bruxelles, inaugurati da Monti e proseguiti con Letta, Renzi e Gentiloni, l’uomo “invisibile” che passerà alla storia per aver convalidato il decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori in assenza di emergenze sanitarie, terremotando le famiglie italiane.
http://www.libreidee.org/2018/04/becchi-grazie-a-di-maio-il-quirinale-punta-allaccordo-col-pd/
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°