NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 29 MARZO 2019
SPECIALE COSPIRAZIONE PEDOFILA
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Il Diavolo è un ottimista se crede di peggiorare gli uomini
KARL KRAUS, Detti e contraddetti, Adelphi, 1972, pag. 237
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
Tutti i numeri dell’anno 2018 della Rassegna sono disponibili sul sito www.dettiescritti.com
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SOMMARIO
Obama va pazzo per i bambini…. 1
Droga, omicidi e pedofilia. in manette i finanziatori lgbt di Clinton e di Obama
QAnon, la nuova teoria del complotto secondo cui Clinton e Obama sarebbero in un giro di pedofilia
Clinton, pedofili al potere: e Trump mobilita il Pentagono. 1
Incriminati due grandi sponsor LGBT: pedofilia, droga e omicidi
L’accusa dei tradizionalisti Usa: “Così Obama ricattò Ratzinger”. 1
Dieudonné e le reti dell’orrore: bambini uccisi dai potenti 1
IL SATANISMO A MILANO: SETTE, RITI E ADOLESCENTI. 1
Pedofilia in rete, scoperto traffico internazionale. Arrestate 348 persone nel mondo 1
La maschera di Bergoglio. I segreti di papa Francesco. 1
Quella sinistra inglese blasée che flirtava con i pedofili (niente scandalo?) 1
Pedofilia, 5 anni e mezzo a uno dei fondatori dei Modà. 1
Justin Bieber, l’ombra della pedofilia satanica e le nebbie dei media. 1
EDITORIALE
Pedofilia e satanismo: il totalitarismo del ricatto reciproco
Manlio Lo Presti – 29 marzo 2019
La diffusione della pedofilia in tutto il mondo e in particolare in quasi tutta l’élite dominante, ha assunto proporzioni enormi. La sua straordinaria diffusione fa pensare che sia anche e soprattutto un requisito di ammissione nelle segrete stanze dei piani alti. Essere pedofili costituisce un forte elemento aggregante perché ciascuno dei suoi componenti può essere ricattato per la sua partecipazione o per i filmati con “giochi di morte” che ha acquistato e/o per i festini dove era presente e debitamente filmato.
Il ricatto diventa il collante che assicura un muro inespugnabile a copertura dei crimini perpetrati sui bambini violentati, poi sottoposti a “giochi di morte” dove sono filmati mentre sono fatti a pezzi e poi anche mangiati. Il cannibalismo è un’altra componente di questo giro turpe e pericoloso.
Ogni anno scompaiono migliaia di bambini ma la notizia appare il minimo possibile e viene subito dimenticata. Nessuno va a fondo veramente perché coloro che ci hanno provato sono stati assassinati. Si parla di oltre duecento omicidi nel corso delle amministrazioni Clinton e poi Obama. Aggiungiamo che ai vertici delle catene di informazione sono tanti i pedofili e satanisti (requisiti di ammissione ai vertici), quindi la censura è pressoché inviolabile.
Non oso immaginare la fine di migliaia di minori non accompagnati caricati a forza dagli schiavisti per poi essere venduti sul mercato della pedofilia e del traffico di organi. Non appare da nessuna parte una riflessione sul perché questi minori arrivano da soli: sono carne da macello per le cerchie sataniste e pedofile.
I componenti di queste cerchie oscure e oscurate in fretta quando appare una crepa, appartengono a tutti livelli sociali alti: giudici, parlamentari, medici, militari, sacerdoti, amministratori delegati, nella moda, e, in massa, nei mondi delle comunicazioni in genere, nei vertici bancari e finanziari, ecc.
Il mondo della criminalità organizzata ha fiutato l’affare e si è ben inserita nel meccanismo dei traffici di umani e soprattutto sulla lucrosissima industria dei ricatti, delle “quote”, dello scambio di favori, ecc. Gli squali vanno dove c’è il sangue.
Per questi motivi, il requisito principale che assicura l’assenza di defezioni e di tradimenti è la ricattabilità diretta e frontale delle persone chiamate dentro la catena di comando. Non ci sono soprese!
Parlare di un argomento così spinoso non è semplice né facile. Va comunque fatto nonostante la quasi totalità della gente giri la testa da un’altra parte dopo un brevissimo rituale di indignazione. Facciamo tutti finta di niente. Siamo impreparati emotivamente al fenomeno, ma dovrà pure arrivare il momento che la questione vada ad una soluzione, che sia limitata se non estirpata totalmente. Vediamo tutti la titanica battaglia de EL PAPA contro la pedofilia dentro la Chiesa, anche se ho più di un sospetto che egli stia gonfiando ad arte il fenomeno per spazzare via coloro che lo possono ostacolare nel progetto di una nuova specie di sincretismo mondiale a trazione vaticana. Ma questo argomento sarà esaminato in altra occasione.
Ne riparleremo …
IN EVIDENZA
Obama va pazzo per i bambini….
Maurizio Blondet 26 Marzo 2019
Con Maggie ha passato una bella vacanza, nel 2010
..two photos of former President Obama getting very touchy-feely with a little girl named Maggie Nixon, once when she was 10 years old and again when she had just turned 12.
The girl appears to be the daughter of Robert and Sarah Nixon, owners of the Beach
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/27441-2/
Droga, omicidi e pedofilia: in manette finanziatori lgbt di Clinton e Obama
Di Cristina Gauri – 8 Febbraio 2019
Washington – Facevano parte del “cerchio magico” di Barack Obama e Hillary Clinton e avevano generosamente finanziato le loro campagne elettorali, ma per Ed Buck e Terry Bean si sono aperte le porte del carcere, con l’accusa di abusi sessuali su minori e omicidio di due “prostituti”.
Bean è un imprenditore e attivista Lgbt di lunga data, nonché fondatore di numerose organizzazioni arcobaleno. Buck è un uomo d’affari dal successo milionario e anche lui militante per i “diritti gay”: entrambi sono i più grandi sponsor e finanziatori del movimento Lgbt statunitense, e, come detto, hanno sovvenzionato la campagna elettorale di Barack Obama, di Hillary Clinton, del governatore della California Jerry Brown, e di Eric Garcetti, sindaco di Los Angeles.
Il democratico dell’Oregon Terry Bean è stato incriminato per la seconda volta per pedofilia, lo scorso 4 gennaio. Bean è fondatore del Gay and Lesbian Victory Fund, fondazione che sostiene monetariamente i candidati politici che dichiarano la loro omosessualità. Descritto come “sostenitore di spicco del presidente Obama” e “pioniere dei diritti civili”, ora si trova in custodia cautelare per abusi sessuali su un minore compiuti assieme al suo ex-fidanzato Kiah Lawson.
Paladini del politically correct e dei social justice warriors quindi: ma nella villa hollywoodiana
Continua qui: https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/droga-omicidi-pedofilia-manette-finanziatori-lgbt-clinton-obama-104035/
QAnon, la nuova teoria del complotto secondo cui Clinton e Obama sarebbero in un giro di pedofilia
Alessandro Massone3 aprile 2018
Un circolo segreto di pedofili infiltrati nei piani alti di Hollywood e Washington e la lotta dell’amministrazione Trump per liberare i bambini che hanno rapito. (Ma non è vero niente.)
Lo scorso sabato 31 marzo la personalità televisiva Roseanne Barr ha twittato e poi cancellato l’ennesimo sussurro a supporto delle teorie di QAnon, un ipotetico leaker che avrebbe accesso a informazioni top secret sulle operazioni eroiche dell’amministrazione Trump.
Il suo supporto alla teoria è di grandissimo peso — Barr è protagonista di un vero e proprio revival televisivo che l’ha portata al centro del dibattito mediale statunitense. Barr, una conservatrice che attraverso pose e posizioni tattiche ha sempre mantenuto simpatie liberal, aveva l’anno scorso rivelato di supportare Trump — il primo candidato che avesse mai ufficialmente supportato, perché ha sempre votato solo per se stessa.
Ma chi è QAnon? La saga di questa teoria del complotto inizia a fine ottobre 2017, quando un utente del subforum di 4chan /pol/, tale “Q Clearance Patriot” inizia a lasciare messaggi in un thread dal titolo “La calma prima della tempesta.”
Q — no, non quello dei Wu Ming — sosteneva di essere un operativo del governo con nulla osta sicurezza di livello Q, equivalente con quello “top secret” del Dipartimento della difesa. Q voleva rivelare al pubblico le operazioni dell’amministrazione Trump contro i corrotti mostri del deep state, lo stato ombra di servizi segreti, polizia federale ed esercito che starebbe cospirando contro l’attuale amministrazione statunitense.
In una serie esilarante di forzature che vi risparmiamo, gli appassionati di teorie del complotto sono arrivati alla conclusione che Q non fosse un ufficiale qualsiasi, ma qualcuno di veramente molto connesso, con una carica così alta da poter viaggiare sull’Air Force One. La prova, ovviamente, era una foto sfocata di isolette durante il viaggio in Asia di Trump, perché che prova migliore può esserci per una teoria del complotto se non una foto sfocata, insomma.
La rivelazione shock di partenza di Q è questa, in sostanza:
Trump non è davvero invischiato con la Russia: al contrario, Clinton e Obama lo sono, mentre Trump ha finto di essere vicino a Putin per fare in modo che partissero indagini, perché sapeva che altrimenti l’establishment non avrebbe mai attaccato se stesso.
Secondo Q, Mueller in realtà starebbe in questo momento investigando sui legami tra Putin e Clinton — ma la teoria del complotto non si ferma lì, andando a descrivere una specie di utopia neocon in cui Clinton, Obama, Podesta — tutti, perfino McCain — sono già sotto controllo della polizia, forse con braccialetti elettronici.
L’operazione, nome in codice “the Storm,” avrebbe scoperto che tutti i coinvolti sono anche, ci scappa di dire ovviamente, pedofili. In un remix all’ennesima potenza della teoria del pizzagate — che, ricordiamo, ha portato a una sparatoria — Q sostiene che in tutte le città santuario democratiche operino circoli segreti di pedofili che rapiscono, stuprano e uccidono bambini. All’interno di questi ring non starebbero solo politici democratici ma anche tutti i grandi opinionisti liberal del mondo dell’intrattenimento e vari opinionisti in tutto il paese. Una pagina sul sito Maga1776, ora offline ma ancora raggiungibile tramite la sacra Wayback Machine, raccoglieva lo storico degli arresti per traffico di esseri umani e pedofilia, inquadrando una brusca accelerata nel primo anno di amministrazione Trump, con un numero di arresti piú che triplicato, 6355 arresti nel 2017 contro 1952 nell’anno precedente. (Si tratta, ovviamente, di una ricerca senza nessun valore statistico o giornalistico.)
La teoria qui si fa confusa — perché sono tutti pedofili? Perché sono satanisti o perché esiste uno schema di ricatto sistematico che porta al potere solo pedofili perché sono più controllabili? Tutti i commentatori attorno alla teoria di Q dicono la loro ma non c’è una versione comune. L’amo della pedofilia resta, fin dai tempi di pizzagate, uno dei principali delle teorie cospiratorie della destra statunitense, perché permette a fantasie altrimenti completamente alimentate solo da revanscismo mediatico di apparire “col volto umano.”
È questo l’amo a cui ha abboccato — o a cui finge di aver abboccato — anche Roseanne Barr, e che esporrà a decine di migliaia di persone a una delle teorie del complotto più complesse ma più invitanti — perché costruita per deviare e non per intrattenere — degli ultimi anni.
Questo sarebbe il vero motivo per cui Trump ha deciso di farsi carico della presidenza. In questa retorica deformata, Trump, imprenditore ora potentissimo ma nato “solo” palazzinaro, ha avuto a che fare con la corruzione ad ogni livello della propria scalata verso il successo — arrivato ad un certo punto, però, non ne ha potuto piú, e solo lui, con la sua forza di volontà — e i suoi soldi — può finalmente portare giustizia, “prosciugare la palude,” usando le sue stesse parole.
Le cose si fanno particolarmente strane nel tentativo dei narratori della teoria di dimostrare che Trump si stia davvero preparando a questa serie di dichiarazioni e arresti esplosivi. L’elemento chiave dell’intrigo sarebbe la visita di Trump in Arabia Saudita, e un presupposto rapporto di reciproca fiducia — forse un accordo vero e proprio di sostegno — con il principe saudita Mohammad bin Salman.
Avete letto spesso di bin Salman nei mesi scorsi su Hello, World!: è il protagonista di una vera e propria stagione di arresti — magari meritati ma comunque di natura politica — contro il gruppo di quelli che i complottisti chiamano i “bad princes,” i principi cattivi, guidati dal multimiliardario membro della famiglia reale Al-Walid bin Talal. La cospirazione riconduce a questo gruppo piú o meno tutti i mali del mondo, partendo, sì, dall’11 settembre.
L’accordo ombra tra bin Salman e Trump, insieme agli arresti di massa in Arabia Saudita, sarebbero la causa diretta della “fine dell’Isis,” e dell’accelerata di liberalizzazioni nel paese, sia economiche che di costumi.
La visita di Trump in Arabia Saudita, dove il presidente è stato accolto in tripudio,
Continua qui: https://thesubmarine.it/2018/04/03/qanon-trump-obama-pedofilia/
Clinton, pedofili al potere: e Trump mobilita il Pentagono
Scritto il 22/1/18
Pedofili al potere, ai massimi vertici. Traffico di bambini, orge con minorenni. Nomi coinvolti? I maggiori, a cominciare dal clan Clinton. Da chi viene la denuncia? Da Donald Trump, che sta cercando di salvarsi – dall’impeachment e forse dall’omicidio, visto che «Kennedy fu ucciso per molto meno». Ma attenzione: mentre il Deep State trema, i grandi media tacciono: congiura del silenzio. Siamo in pericolo, scrive Paolo Barnard: Trump si fa difendere direttamente dal Pentagono, evocando lo stato di guerra, mentre i suoi nemici (accusati di pedofilia, probabilmente ricattabili a vita) hanno comunque il potere di silenziare giornali e televisioni. In altre parole: sta accadendo qualcosa di mai visto, a Washington. Una lotta mortale, tra un presidente sotto assedio e i suoi avversari “mostruosi”. Trump agisce solo per opportunismo, per salvarsi minacciando di spiattellare quello che sa, e che gli hanno rivelato ex funzionari della Cia come Kevin Shipp? Per contro, chi vuole farlo fuori adesso è nel panico da quando il presidente ha contrattaccato «con due numeri»: 13818, cioè l’ordine presidenziale esecutivo, e 82 FR 60839, cioè «il protocollo del medesimo presso l’Us Government Publishing Office». Una mossa “nucleare”, «ma talmente tanto che quegli apparati di potere, Shadow Government e Deep State, faticano a riprendersi». Una storia «agghiacciante», che Barnard ricostruisce nei dettagli.
«Che i media siano controllati e che si auto-censurino per salvarsi il sedere, lo sa anche un cacciavite», premette. «Ma che due notizie bomba sul presidente della nazione più potente del mondo, e accessibili a tutti, possano scomparire nel nulla sui maggiori media occidentali, per un ordine di scuderia, questo non lo credevo». Attenti: nei Pentagon Papers, nel Watergate, nell’Iran-Contras, nell’Iraq-gate, i fatti erano occulti. Qui invece «sono pubblici e accessibili anche da una pensionata, riguardano l’uomo più potente del pianeta, eppure sono stati ‘suicidati’ e sepolti da tutti i grandi media con un accordo e con una sincronia scioccanti». In pratica, «i media non esistono più». Trump è sotto attacco da parte di due “Stati ombra” ben noti: il raggruppamento dei servizi segreti (Cia, Nsa, Nga, Fbi) che va sotto il nome di Shadow Government, e le maggiori corporations
Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/01/clinton-pedofili-al-potere-e-trump-mobilita-il-pentagono/
Incriminati i due grandi sponsor Lgbt: pedofilia, droga e omicidi
7 Febbraio 2019
Due grandi finanziatori del mondo arcobaleno, Ed Buck e Terry Bean, sono stati arrestati per abusi sessuali su minori e omicidio di prostituti di colore. Entrambi appartengono alla ristretta cerchia di Barack Obama e Hillary Clinton e hanno finanziato la campagna a favore del matrimonio omosessuale.
Terry Bean e Ed Buck. Chi sono? Il primo (a sinistra, nella foto) è un imprenditore e storico militante Lgbt, fondatore di numerose organizzazioni arcobaleno. Il secondo, Buck (a destra), è un businessman milionario e anche lui consigliere e attivista per i “diritti gay”. Li accomuna anche essere, forse, i più grandi sponsor e finanziatori del movimento omosessuale statunitense, che hanno versato migliaia di dollari per la campagna elettorale di Barack Obama, di Hillary Clinton, del governatore della California, Jerry Brown, e di Eric Garcetti, sindaco di Los Angeles, in cambio della promessa della liberalizzazione delle nozze gay.
Secondo prostituto di colore morto per overdose a casa del milionario Lgbt
Qualche settimana fa a casa di Edward Buck ad Hollywood è morto il secondo prostituto di colore nel giro di 17 mesi. Nel luglio 2017, quando il corpo di Gemmel Moore venne ritrovato nel suo appartamento, i pubblici ministeri rinvennero nella sua casa un enorme equipaggiamento per la droga, tra cui 24 siringhe contenenti residui di colore marrone, cinque tubi di vetro con residui bianchi e segni di bruciatura, cannucce di plastica a profusione, sacchetti con polveri bianche di tutti i tipi e sostanza cristalline.
La morte dell’uomo fu attribuita ad un’overdose accidentale di metamfetamina e lo sceriffo della contea di Los Angeles si rifiutò di sporgere denuncia contro Buck, scatenando molti attivisti afro-americani che accusarono i funzionari di Los Angeles di proteggere l’attivista Lgbt a causa dei suoi generosi contributi a potenti politici. Questo, nonostante che nel diario della vittima venne trovato scritto: «Sono diventato dipendente dalla droga. Ed Buck è colui che devo ringraziare. Mi ha dato la mia prima iniezione di crystal meth». Buck gli aveva iniettato droghe pericolose prima della sua morte. Come dicevamo, poco tempo fa la polizia ha ritrovato un secondo uomo di colore morto a casa del milionario Lgbt, anche questa volta a causa di un’overdose di droghe. La madre ha parlato di omicidio, accusando Buck, mentre Jermaine Gagnon, un uomo di 28 anni, ha riferito al DailyMail di essere riuscito a scampare dalla morte quando Ed Buck gli iniettò una dose di droga nel suo appartamento pieno di giocattoli sessuali, durante uno dei tanti festini in cui il milionario stuprava e stordiva giovani uomini di colore.
Il milionario gay, amico di Obama: accusato di abusi sessuali.
Se restiamo sempre attorno alla cerchia Obama-Clinton (e Nancy Pelosi, speaker della Camera), spunta il nome del democratico dell’Oregon, Terry Bean (66 anni), che il 4 gennaio scorso è stato incriminato per la seconda volta per pedofilia. Anche Bean, omosessuale, è un volto noto della lobby Lgbt americana, creatore del Gay and Lesbian Victory Fund per sostenere economicamente i candidati politici che dichiarano la loro omosessualità. Nel 2009, durante una cena dedicata ai “diritti umani”, Obama ringraziò Bean, definendolo un “grande amico e sostenitore”. Viene infatti descritto come “sostenitore di spicco del presidente Obama” e “pioniere dei diritti civili”, ed è stato arrestato in custodia cautelare per abusi sessuali su un minore di 15 anni,
Continua qui: https://www.uccronline.it/2019/02/07/incriminati-i-due-grandi-sponsor-lgbt-pedofilia-droga-e-omicidi/
L’accusa dei tradizionalisti Usa: “Così Obama ricattò Ratzinger”
Nella rivista “The Remnant”, i tradizionalisti chiedono a Trump un’inchiesta sulle mosse di Barack Obama che avrebbero portato alle dimissioni di Benedetto XVI
Claudio Cartaldo – Gio, 02/02/2017
Donald Trump e papa Francesco. Che non corra buon sangue tra i due non è una novità.
Il primo tira dritto sui muri anti-immigrati e i blocchi ai rifugiati, il secondo non nasconde di preferire chi apre le porte al prossimo, “secondo le indicazioni del Vangelo”. Bene. Eppure nella relazione tra i due potrebbe inserirsi un nuovo capitolo interessante e che dagli Usa arriva diritto nelle segrete stanze del Vaticano: l’accusa avanzata da alcuni cattolici sulle mosse di Obama nell’abdicazione di Ratzinger.
Il 20 gennaio scorso la rivista cattolica tradizionalista “The Renmant” ha scritto una lettera aperta al nuovo Presidente americano per chiedergli di fare chiarezza sulle mosse Oltretevere di Barack Obama e il suo ruolo nell’abdicazione del papa emerito, Benedetto XVI. A firmare la missiva sono stati David Sonnier, ex tenente colonnello dell’esercito Usa, Christopher Ferrara, presidente dell’associazione avvocati cattolici americani, e Michael Matt, direttore di The Renmant. Il fulcro della missiva, che prende spunto da alcune rivelazioni e documenti pubblicati da Wikileaks, è il sospetto che “il cambio di regime [in Vaticano] sia stato progettato dall’amministrazione Obama”. Niente più e niente meno. Si tratterebbe di uno scandalo.
“Durante il terzo anno del primo mandato dell’amministrazione Obama – si legge nella lettera aperta – il segretario di Stato Hilllary Clinton, e altri funzionari del governo, hanno proposto una “rivoluzione” cattolica il cui obiettivo era la scomparsa definitiva di ciò che che restava della Chiesa cattolica in America”. I sospetti nascono da una e-mail che John Podesta, consigliere della Clinton, inviò a Sandy Newman, direttore di una rivista progressista. Nella e-mail Podestà spiega al suo interlocutore che sta cercando di realizzare una “primavera cattolica” in Vaticano simile alle “primavere” che hanno ribaltato i regimi del Nord Africa.
Secondo i firmatari della missiva, l’elezione di Papa Francesco sarebbe servita a “dare un appoggio spirituale al programma ideologico radicale della sinistra internazionale”, tanto che oggi il pontefice sarebbe ormai diventato “il leader della sinistra mondiale”. La rivista The Renmant, quindi, chiede a Trump di aprire una inchiesta che spieghi “per quale motivo la NSA ha monitorato il conclave che
Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/laccusa-dei-tradizionalisti-usa-cos-obama-ricatt-ratzinger-1358671.html
LA POLITICA AMERICANA TRA COMPLOTTI (FINTI) E PEDOFILIA (VERA)
FRANCESCO FRANCIO MAZZA – 9 febbraio 2017
Questa è la storia di una leggenda metropolitana che come tutte le leggende metropolitane ha due caratteristiche essenziali: è tanto affascinante quanto campata per aria. Però, proprio come le leggende metropolitane, ha pure un fondo di verità, e quel fondo di verità è talmente orribile che proprio non si capisce come mai di questa storia nessuno ne abbia ancora parlato.
Tutto comincia il 28 agosto 2016, due mesi e mezzo prima delle elezioni che hanno cambiato la storia degli USA e del mondo intero. Quel giorno il New York Post scrive che il Democratico Anthony Weiner è sotto inchiesta per aver mandato alcuni messaggi erotici, corredati da foto pornografiche, a una donna di 28 anni, e che Weiner, nel gioco erotico, si sarebbe persino fotografato di fianco a suo figlio.
Quello di Weiner non è un nome qualunque: ex enfant prodige del partito Democratico, amatissimo dagli elettori new yorkesi, Weiner venne travolto da un primo scandalo a sfondo sessuale nel 2011 quando manda una foto di se stesso, in posa adamitica, a una sua follower su Twitter – la quale non perde tempo a girare la foto alla stampa. Perdonato dall’opinione pubblica, corre per la carica di sindaco del 2013 e secondo i sondaggi è addirittura in testa: ma poi ci ricasca e sotto l’alias di “Carlos Danger” manda altre foto di se stesso, completamente nudo, a una 22enne (il tutto è raccontato dal documentario “Weiner”, uno dei più grandi successi al Sundance Film Festival 2016).
Ma soprattutto Weiner è anche il marito della potentissima Huma Abedin, assistente/migliore amica/ombra di Hillary Clinton, di cui è stata chief of staff per la campagna 2008 e vice chair per quella del 2016. Proprio come Hillary, anche Huma ha accettato per anni le intemperanze del consorte senza fare un plissè, cosa che, nei meandri del web – quei vicoli bui dove girano tizi più psicolabili che i personaggi di un romanzo di Dostoevsky – ha contribuito a istituzionalizzare una delirante teoria. Se vi ricordate di True Detective – season 1 vi ricorderete anche come tutta la storia ruoti attorno a un torbido giro di pedofili satanisti appartenenti al mondo della politica nelle sue più alte cariche: quella storia fa il verso a una leggenda metropolitana popolarissima negli Stati Uniti, secondo cui ci sarebbe una trasversale rete di pedofili che comprende persone vicine alla Presidenza, politici di primissimo piano e Vescovi della Chiesa Cattolica.
Si sa come sono le leggende metropolitane, dai coccodrilli nelle fogne di New York in poi. Ma gli Stati Uniti sono anche il Paese dove di pedofilia si parla poco, troppo poco a causa del proverbiale perbenismo americano che tutto nasconde: e così notizie come questa – 474 (quattrocentosettantaquattro) persone arrestate in California per “human traffick” – sono relegate alla cronaca locale, e ciò alimenta – come mostrato in True Detective – voci, teorie del complotto e tutto quel moto di rabbia e odio verso l’establishment corrotto e degenerato alla base del movimento pro-Trump.
Follie non supportate da alcun fatto concreto, neppure degne di essere menzionate sui giornali – con buona pace delle centinaia di migliaia di paranoici che sui forum ne sono assolutamente convinti. Tanto più che, dopo la notizia del New York Post, la Abedin si separa da Weiner.
Sembra finita. E invece no, perché il 21 settembre 2016 il Daily Mail scrive che Weiner ha mandato alcuni messaggi pornografici e una foto del suo pene a una ragazzina di 15 anni, a cui ha descritto anche, con dovizia di particolari, le sue fantasie sessuali. Weiner nega, sminuisce, ma poi vengono pubblicate le schermate dei messaggi: e dire che sono disgustosi è dire poco.
Immaginate però la reazione registrabile sul web, del corpaccione della società americana
Continua qui: https://www.glistatigenerali.com/partiti-politici/pizzagate-la-politica-americana-tra-complotti-finti-e-pedofilia-vera/
Dieudonné e le reti dell’orrore: bambini uccisi dai potenti
Scritto il 12/11/17
Fate tacere quel comico: svela l’esistenza di reti di pedofili satanisti dietro i massimi vertici del potere. È il caso del controverso Dieudonné, nome completo M’bala M’bala, umorista francese di origine camerunense, balzato anche in Italia agli onori delle cronache per il suo presunto antisemitismo dopo la strage di Charlie Hebdo.
Mesi prima era finito nelle indagini della magistratura francese, che aveva ordinato il boicottaggio del suo spettacolo “Il muro” nei teatri delle più importanti città. Durante lo show, scrive Federica Francesconi sul blog “La strage degli innocenti”, Dieudonné «denunciava apertamente le reti dei pedofili che agiscono in Francia indisturbate grazie alle coperture della classe dirigente del paese». Dopo la circolare emanata dal ministero dell’interno, che imponeva lo stop allo spettacolo che il comico avrebbe dovuto recitare in tutta la Francia, i teatri transalpini gli hanno revocato uno dopo l’altro il permesso andare in scena. «Alcuni movimenti e gruppi hanno denunciato l’intervento delle autorità francesi come un vero e proprio attacco alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione». A preoccupare i censori erano «le rivelazioni che Dieudonné aveva fatto durante i suoi show satirici sull’esistenza in territorio francese di radicate e pericolosissime reti pedofile».
Non è difficile mettere fuori gioco Dieudonné, che è «dichiaratamente antisemita». La stessa Francesconi premette: «Non condivido tutto quello che il comico sostiene sugli ebrei». Ma il punto è un altro: la questione non riguarda “gli ebrei”, o meglio i sionisti, ma i bambini. Spesso sequestrati, violati e abusati. Torturati, e infine “sacrificati”. «Durante i suoi spettacoli il comico francese ha parlato più volte dei bambini che vengono violati durante disgustosi rituali sessuali praticati dai “grandi” di questo mondo», avverte la blogger. Per cui, «vi è il legittimo sospetto che questa possa essere la vera ragione dell’interdizione dei suoi spettacoli».
In particolare, Dieudonné si è occupato del caso dei fratelli Roche: un caso di malagiustizia che in anni recenti ha suscitato molto clamore in Francia e ha fatto venire allo scoperto le strette connessioni tra pedofilia e magistratura deviata. I due fratelli, Charles-Louis e Diane Roche, hanno denunciato il coinvolgimento di politici e magistrati francesi in pratiche pedofile “controiniziatiche”, a cui pare fosse legato anche il loro padre, il magistrato di Tolosa Pierre Roche. La rivelazione: il potere di una magistratura “nera”, incaricata di insabbiare le indagini e proteggere gli “orchi”, tutti insospettabili.
Poco prima di morire di cancro, l’uomo aveva confidato ai figli il terribile segreto che per anni aveva custodito: l’esistenza di una costola deviata della magistratura, «il cui obiettivo segreto è di insabbiare tutte le inchieste e le indagini che provano l’esistenza delle reti pedocriminali e
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IL SATANISMO A MILANO: SETTE, RITI E ADOLESCENTI
Cresce l’attenzione per il fenomeno del satanismo nella zona del Milanese. Lo scorso primo febbraio, la diocesi del capoluogo lombardo ha ufficialmente istituito il Centro di ascolto Sicar, volto ad aiutare persone di ogni età a uscire dalle sette adoranti il demonio. La neonata struttura, che si occupa anche delle cosiddette psico-sette, è in realtà attiva da almeno quindici anni, ma solo ora ha trovato una propria collocazione fisica, dove accogliere coloro che vogliono allontanarsi dalla ‘famiglia’ satanica di cui fanno ancora parte. Come spiega al nostro sito Roberta Grillo, la coordinatrice del Sicar, a Milano e dintorni «le sette esistono, ma hanno una connotazione di grande segretezza, pertanto è difficile avvicinarle. Inoltre, sono sempre più praticati i riti satanici da parte del singolo individuo o da gruppi che si aggregano in modo del tutto spontaneo, specie tra i giovani».
Risulta quindi complesso cercare di descrivere l’ambiente satanista italiano e milanese basandosi sulla semplice mappatura delle sette, intese come organizzazioni strutturate. Il culto di Satana, come ogni espressione religiosa o sociale, è magmatico, ossia cambia nel tempo: una ‘fotografia’ dei gruppi e dei loro appartenenti risalente a pochi anni fa può già rivelarsi superata. La difficoltà di analisi aumenta se si considera che, a livello nazionale, la scena attuale è formata da ben poche sette conosciute, come la branca italiana del Tempio di Set – operante a Napoli, e sospettata in passato di aver effettuato messe nere nei sotterranei dello stadio San Paolo – e le derivazioni sataniste dell’Ordo Templis Orientis. Di altre, invece, non si discute l’esistenza ma da esse poco trapela: le Ierudole di Ishtar sarebbero un gruppo solo femminile attivo a Pescara e sul litorale adriatico, mentre Orgasmo Nero si dedicherebbe a riti con sangue umano e sostanze stupefacenti, unitamente alla pedofilia e – secondo alcuni libri – “a ogni sorta di connubio sesso-morte”.
A Milano agirebbe 666 Realtà Satanica, setta dedita alla magia eterosessuale, al sacrificio di animali e al vilipendio di tombe
Concentrandosi invece sulle sette sataniche del Milanese, l’elenco si sfoltisce, e andrebbe anche corretto rispetto all’ultimo Rapporto sul satanismo italiano (2007) dell’Osservatorio Antiplagio, spesso ripreso con un ‘copia-incolla’ da giornalisti e autori di volumi sul tema. Da esso emerge che nel capoluogo lombardo agirebbero tre sette sataniche: 666 Realtà Satanica, Loggia Agape (poi denominata Gruppo Prometeo Milano) e Corte di Satana. Come spiega a magzine.it Silvana Radoani, etno-antropologa e collaboratrice delle forze dell’ordine nella lotta ai gruppi coercitivi
Continua qui: http://www.magzine.it/il-satanismo-a-milano-sette-riti-e-adolescenti/
Pedofilia in rete, scoperto traffico internazionale. Arrestate 348 persone nel mondo
L’indagine è partita dal Canada. Tra gli arrestati anche insegnanti, religiosi, medici e agenti di polizia
OTTAWA – 15 novembre 2016
Un’indagine a tutto campo che ha preso le mosse da un sito web pedopornografico in Canada ha portato all’arresto di 348 persone nel mondo, inclusi insegnanti, religiosi, medici e agenti di polizia. La polizia di Toronto è riuscita ad individuare e a mettere in salvo 386 bambini imbrigliati in una rete di pedofili internazionale.
Dei detective sotto copertura sono riusciti ad entrare in contatto nell’ottobre 2010 con un uomo che condivideva “immagini di bambini piccoli violentati”, ha spiegato l’ispettore Joanna Beaven-Desjardins, capo dell’unità di polizia ‘Sex crimes’ di Toronto. I detective sono poi riusciti a risalire dal contatto in rete fino a un indirizzo di Toronto, da dove operava la società: “La compagnia operava grazie a un sito web – www.Azovfilms.Com – al quale si rivolgevano clienti da tutto il mondo per ricevere video via posta o mail”, ha spiegato Beaven-Desjardins.
La casa del presunto responsabile della società è stata perquisita sette mesi dopo e l’uomo accusato di traffico di materiale pedopornografico.
Secondo la polizia il 42enne avrebbe “pagato varie persone per filmare i bambini allo
Censura sul web in seguito ai leaks di orrori pedo-satanici: tranquilli è tutto vero ed è consuetudine
A cura della Redazione Antimassoneria
1° La vendetta di Obama
2° I negazionisti della tragica realtà degli abusi rituali: “Le bufale possono uccidere”
3° Anni e anni di orrori ben celati dal mainstream
4° Bambini carne da macello per ottenere il favore degli “Dei”
5° Pedofilia satanica tra i potenti. E’ consuetudine
6° I messaggi in codice delle email trapelate
7° Il pallino per l’ “arte” dei fratelli Podesta
8° A cena con la strega
9° Non solo pizza nel menù della Comet Ping Pong
10° I Clinton sul Lolita Express: non affermazioni di blogger, ma soffiate dei federali
L’espulsione di 35 diplomatici russi dall’America è forse l’ultima mossa della disastrosa politica di Barack Obama, che prima di sparire dallo studio ovale ha pensato bene di non poter concludere la sua miserabile carriera senza evocare il ritorno di una guerra fredda tra USA e Russia. Quali sono le colpe imputate all’ex Unione Sovietica? Aver interferito nelle elezioni attraverso il lavoro di hackeraggio informatico che avrebbe sviscerato le famose migliaia di –email pubblicate poi da Wikileaks regalando così la vittoria al repubblicano Donald Trump sulla sua rivale “democratica” Hillary Clinton. WikiLeaks, il sito che pubblica rivelazioni internazionali, nega di essere stata “imbeccato” dai russi, così come Mosca rispedisce al mittente ogni accusa. Non sono stati russi e Obama lo sa, come lo sanno ancora meglio coloro da cui egli riceve gli ordini, e dovrebbero saperlo anche i giornalisti se si occupassero di fare giornalismo e non propaganda ai loro padroni. Si capisce chiaramente che le soffiate provengono da ingerenze di Washington verso la compagnia che ha diretto i giochi fino ad oggi, come ha anche affermato l’ex ambasciatore britannico Craig Murray, il quale ha raccontato che il profluvio di e-mail che stanno seppellendo la Clinton non vengono da Putin, a “da cerchie ufficiali a Washington”.
Infatti molti collaboratori del partito e probabili imbeccatori di wikileaks sono stati finiti ammazzati, incidentati o suicidati in circostanze misteriose, proprio nel bel mezzo dello scandalo delle email che è costato a Hillary la Casa Bianca. E’ il caso di Joe Montano e Set Richhttp://www.wnd.com/2016/08/clinton-death-list-33-most-intriguing-cases/ . Sempre secondo Craig Murray, e come ha dato ad intendere lo stesso patron di Wikileaks Julian Assange, le e-mail sarebbero state portate proprio da Seth Rich assassinato a Washington il 10 Luglio 2016, con un colpo di arma da fuoco alla schiena, anche se la lista degli Hillary Haters sarebbe lunga senza travalicare i confini di Washington, altro che hacker russi! http://yournewswire.com/wikileaks-seth-rich-leaked-clinton-emails/
Ed è proprio questo il boccone che Obama, Soros tutta la compagnia di Wall Street e le varie lobbies non riescono a digerire: Trump alla Casa Bianca, il “nuovo Hitler”, come lo ha definito George Soros (1) parla proprio, lui, noto ex collaboratore dei nazisti, che ha anche fatto sapere che Trump minaccia gravemente l’arrivo del tanto agognato e pianificato Nuovo Ordine Mondiale. E’ infatti Trump il vero obiettivo. La sua vittoria, secondo questa illuminata compagnia, non avrebbe mai potuto verificarsi senza che le famose e- mail divenissero di dominio pubblico. Il contenuto, infatti, chiarisce definitivamente la natura (satanica) della candidata sconfitta e il suo ruolo di primo piano nell’opera di destabilizzazione del medioriente insieme a decenni di intrighi, corruzioni e innumerevoli morti sospette tra l’entourage dei Clinton o comunque coloro che dei loro sporchi affari sapevano troppo, oltre che alla vicinanza dello staff a gruppi occultisti pedofili.
2°) I NEGAZIONISTI DELLA TRAGICA REALTA DEGLI ABUSI RITUALI: “LE BUFALE POSSONO UCCIDERE”
È un vero peccato per coloro che avrebbero la vocazione giornalistica dover ignorare un evento così allettante per le penne dell’informazione. Che peccato non poter non potere scrivere qualche bell’ articolo riguardante lo scandalo pedopornografico, con tanto di streghe e rituali denominato “Pizzagate” presso il locale Comet Ping Pong di Washington in cui sono coinvolti i fratelli Podesta, dello staff di Hillary Clinton come emerso dalle indiscrezioni di Wikileaks. Il mainstream infatti si è premurato all’inizio di ignorare la vicenda, ma con l’avanzare delle manifestazioni di consapevolezza dei cittadini che ormai si servono del web come mezzo di informazione, non hanno avuto scelta: del Pizzagate è necessario parlarne, ma per gettare tutto in burletta, ovviamente, ma attenzione, se ci fate caso i disinformatori del mainstream, mentre si fanno beffe con disprezzo da lecchini delle notizie che emergono dallo scandalo che vede coinvolti ancora una volta i Clinton, non portano mai delle confutazioni alla teoria dei cosiddetti cospirazionisti! Bufala, nonsense. “Una bufala capace di portare alla follia”, dicono. Come nel caso di Edgar Maddison Welch, l’uomo che sarebbe entrato nella “pizzeria” per sparare alcuni colpi di arma da fuoco contro il soffitto! Secondo il teatrino mediatico, Edgar era “brainwashed” dai complottisti le cui menzogne possono armare la mano dei poveri cittadini creduloni fino a spingerli ad azioni tanto estreme. Non per niente, subito dopo la compagnia del potere, attraverso gli immancabili finanziamenti di George Soros ha chiesto a gran voce di mettere a tacere in qualche modo il web che è pieno di “bufale” capaci di spingere ad azioni folli come quelle di Edgar. Una macchina troppo pericolosa, il web, pensato originariamente per completare l’opera di sovversione sociale; il web che ora si rivela adesso fonte primaria di informazione libera per i cittadini che ormai fin troppo palesemente manifestano la loro completa diffidenza
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La maschera di Bergoglio. I segreti di papa Francesco
Un libro di Henry Sire passa al setaccio la vita del Papa argentino, additandolo tiranno.
Nella collana di saggistica dell’editrice Giubilei Regnani è uscito il libro di Henry Sire dal titolo “La maschera di Bergoglio. I segreti di Papa Francesco” (pagine 250, Brossura, anno 2018), in commercio dal 3 dicembre 2018. Chi è Henry Sire? È nato nel 1949 a Barcellona da una famiglia di origini francesi. Ha studiato in Inghilterra nel Stonyhurst College dei gesuiti e all’Exeter College di Oxford dove si è laureato con lode in Storia moderna. È autore di sei libri di storia cattolica e biografie tra cui un libro sul famoso gesuita inglese, scrittore e filosofo padre Martin D’Arcy SJ. La maschera di Bergoglio è il frutto della residenza quadriennale di Henry Sire a Roma dal 2013 al 2017. In quel periodo ha conosciuto personalmente molte figure in Vaticano, inclusi cardinali e funzionari di curia, insieme a giornalisti specializzati in affari vaticani.
Il libro lo abbiamo per le mani e lo abbiamo letto più volte. Raccapricciante è dir poco. Papa Bergoglio è presentato come il pontefice più tirannico e senza scrupoli dei tempi moderni. Non solo ma aggiunge che il cardinale Jorge Bergoglio proveniente da Buenos Aires in Argentina eletto papa nel 2013 era parso -o si era così presentato- come liberale e riformatore; ma dice lo scrittore non era né l’uno né l’altro, tanto che non essendo ben noto all’interno del Collegio cardinalizio che lo eleggeva, gli osservatori nella sua terra natia – e soprattutto i gesuiti della sua terra- lo riconobbero già come un manipolatore politico, abile nel mettersi sempre in mostra, nel promuoversi, e vederlo persino discepolo del dittatore populista Juan Perón.
Insomma, quel Bergoglio che conosciamo in giro per l’Italia e per il mondo non è proprio
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Quella sinistra inglese blasée che flirtava con i pedofili (niente scandalo?)
Un’ombra imbarazzante è calata sulla sinistra inglese. Harriet Harman, leader del Labour fino all’elezione di Ed Miliband; Patricia Hewitt, ex ministro laburista della Sanità; e Jack Dromey, attuale ministro-ombra del Labour per l’Edilizia, ovvero la leadership blasée del Labour inglese, sono accusati di aver flirtato con la pedofilia negli anni Settanta e Ottanta. Quando, evidentemente, la pedofilia non era un orribile crimine dei preti.
Giulio Meotti – 25 febbraio 2014
n’ombra imbarazzante è calata sulla sinistra inglese. Harriet Harman, leader del Labour fino all’elezione di Ed Miliband; Patricia Hewitt, ex ministro laburista della Sanità; e Jack Dromey, attuale ministro-ombra del Labour per l’Edilizia, ovvero la leadership blasée del Labour inglese, sono accusati di aver flirtato con la pedofilia negli anni Settanta e Ottanta. Quando, evidentemente, la pedofilia non era un orribile crimine dei preti. Una serie di inchieste del Daily Mail, basate su quanto sta emergendo attorno al caso Jimmy Saville, inchioderebbero i tre capi della sinistra britannica ai loro legami con il Paedophilie Information Exhange, un gruppo di lobbying per la normalizzazione del sesso con i bambini e i minori. Lo scorso ottobre il deputato laburista Tom Watson aveva per primo denunciato legami che avrebbero permesso a una banda di pedofili di avere contatti con “Downing Street e il Parlamento”. Watson ha lanciato le sue accuse a Westminster davanti a degli attoniti dei deputati: “Uno dei membri del Paedophile Information Exchange si vantò di avere tra i suoi contatti un consulente del primo ministro in grado di contrabbandare immagini pedopornografiche dall’estero. La pista non venne seguita ma se il file esiste ancora voglio che Scotland Yard riapra il caso ed esamini gli indizi”, ha tuonato Watson. Harman, Hewitt e Dromey all’epoca erano giovani dirigenti del National Council for Civil Liberties (Nccl). E si attivarono perché, ad esempio, la conferenza della loro organizzazione nel 1975 venisse aperta dal leader pedofilo Keith Hose. I delegati approvarono una mozione che dichiarava “l’accettazione della sessualità dei bambini come essenziale per la liberazione dei giovani omosessuali”. Nel 1976, quando Dromey sedeva nell’esecutivo del movimento delle libertà civili, la Nccl sottopose al Parlamento una petizione per decriminalizzazione la pedofilia che non causava “un danno identificativo” nel bambino. Due anni dopo Harman, allora consigliere legale del Nccl, fece campagna contro la messa al bando della pornografia minorile.
L’Home Office avrebbe le prove di come il governo laburista negli anni Settanta abbia finanziato il Paedophilie Information Exhange che la Hewitt, all’epoca, definiva nelle direttive interne come una “organizzazione per adulti attratti dai bambini”. La Nccl chiese al Parlamento inglese di abbassare la maggiore età sessuale ai bambini di dieci anni, perché “le vittime della pedofilia sono spesso gli iniziatori stessi
Pedofilia, 5 anni e mezzo a uno dei fondatori dei Modà
10 ottobre 2014
Milano – Era stato tra i fondatori della band dei Modà, una delle più amate nel panorama pop-rock italiano, passando dietro il palco dal 2005 come fonico del gruppo, secondo classificato nel 2011 e terzo nel 2013 al Festival di Sanremo. Adesso il musicista Paolo Bovi, arrestato nel gennaio scorso , è stato condannato dal tribunale di Milano a 5 anni e mezzo di carcer per molestie sessuali su 4 ragazzi tra i 14 e i 16 anni, che sarebbero avvenute nel 2011 mentre l’uomo lavorava come educatore in una parrocchia dell’hinterland milanese.
Le violenze non si sarebbero consumate nella struttura, ma in altri luoghi, come un campeggio in Valle d’Aosta nel corso di una gita con i ragazzi dell’oratorio.
Il pubblico ministero Daniela Cento, che aveva coordinato le indagini insieme con la collega Daniela Minutella, aveva chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi per l’ex fonico, processato con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. I 4 ragazzi che denunciarono le molestie dando il via alle indagini si sono costituiti parti civili nel processo: nei confronti di uno di loro, il giudice ha disposto un risarcimento provvisionale da 10mila euro; gli altri non hanno chiesto i danni, rifiutando il risarcimento offerto da Bovi. Il musicista, presente durante l’udienza, aveva offerto 5mila euro a testa per 3 ragazzi e 7500 euro per la quarta vittima, che aveva 13 anni quando sarebbero avvenuti gli episodi; la provvisionale riconosciuta a una delle parti civili, ha spiegato l’avvocato del giovane, Monica Borsa, «servirà per pagare le spese delle cure psicologiche».
La condanna a 5 anni è stata inflitta dal giudice per le molestie sessuali su minori; alla pena sono stati aggiunti 6 mesi per il reato di evasione, in quanto Bovi nel marzo scorso aveva
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Justin Bieber, l’ombra della pedofilia satanica e le nebbie dei media
Giovanni Marcotullio/Aleteia Italia | 10 AGOSTO 2017
Dopo il chiacchierato annullamento del “Purpose World Tour” e le voci su una radicale scelta religiosa alla sua base, escono fuori inquietanti (forse infondate) rivelazioni su scenari occulti nascosti dietro le luci dello “showbiz”
La notizia è di qualche tempo fa, e anzi quando i nostri colleghi della redazione francese l’hanno ripresa noi la snobbammo. Non per disistima del lavoro altrui, ci mancherebbe… semmai per una questione di purità melodica: nella nostra redazione la musica più commerciale che si ascolta è quella dei Dire Straits, quindi nessuno smaniava all’idea di passare per un fan di Justin Bieber.
Onore al merito: fu invece Kévin Boucard-Victoire a scrivere su Aleteia che il giovane cantante «avrebbe deciso di consacrarsi interamente a Cristo». Naturalmente non era solo per spocchia musicologica che evitammo di tradurre e rilanciare la notizia: lo stesso autore francofono precisava che il fatto sarebbe attestato da “alcune fonti”, ma la notizia è in sé così scarna che il collega la corrobora con altri (interessanti) elementi di cornice.
Ad esempio Boucard-Victoire ci ricordava che Bieber frequentò una scuola cattolica (la St. Michael Catholic Secondary School di Stratfor – Ontario), anche se la sua “rinascita” spirituale sarebbe legata alla galassia evangelica. In particolare, la dottrina ricevuta della Hillson Church del giovane pastore pentecostale Carl Lentz comprenderebbe un secco rifiuto dell’aborto ma lascerebbe libertà di coscienza quanto all’orientamento sessuale («è una scelta personale», disse Bieber). Pur affermando di «non voler essere Gesù» (sic), il giovane cantante disse al bimestrale Complexe di voler «vivere come Gesù». Una cosa difficile per lui come per tutti, visto che ancora il 29 gennaio u.s. la star veniva
Continua qui: https://it.aleteia.org/2017/08/10/justin-bieber-tour-fede-pedofilia-satanica/2/
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