NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 3 APRILE 2018

NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 3 APRILE 2018

A cura di Manlio Lo Presti

http://www.dettiescritti.com/

https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/

 

Esergo

 

Nel futuro tutti saranno famosi per un quarto d’ora.

Poi resteranno connessi ad internet.

DIEGO DE SILVA, Superficie, Einaudi, 2018, pag. 40

 

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IN EVIDENZA

Uno spettro si aggira per l’Italia… la secessione del Nord

 

Venerdì, 24 marzo 2017 – Ernesto Vergani

In contraddizione coi compagni di partito rimasti fuori, la presenza di Umberto Bossi alle celebrazioni alla Camera dei 60 anni dei Trattati di Roma – dove il presidente della Repubblica non ha detto ciò che serve a salvare l’Ue: federalismo e politiche industriali – a differenza di quanto sostenuto dalla maggioranza degli osservatori, non significa che il Senatur (“Sono qui per capire”) tradisce le ragioni della Lega Nord, ma che si sta surrettiziamente riaffermando il suo messaggio originario: il federalismo e la sua conseguenza che via via è andata scemando: la secessione democratica delle otto Regioni del Nord (se la stragrande maggioranza dei cittadini la chiedono democraticamente, nessuno può fermare tale processo… come in Catalogna, nei Paesi Baschi, in Scozia, in Irlanda del Nord… prima o poi in Tibet).

Continua qui: http://www.affaritaliani.it/politica/uno-spettro-si-aggira-per-l-italia-la-secessione-del-nord-470418.html

 

 

 

 

 

 

Trump e il secessionismo

di Thierry Meyssan.

 

Mentre i neoconservatori intendevano realizzare una “rivoluzione mondiale” esportando la loro “democrazia” attraverso la guerra, il presidente Trump basa la sua politica estera sul rispetto della sovranità degli Stati. Di conseguenza, ha interrotto ogni sostegno USA ai separatismi. Thierry Meyssan ricorda qui le ambiguità della posizione statunitense sulle secessioni, poi rivela le analogie fra gli avvenimenti in Kenya, Iraq e Spagna.

 

Damasco (Siria) – Nel corso degli ultimi anni, la CIA ha sostenuto dei movimenti secessionisti a favore dei Luo in Kenya, dei curdi in Iraq e dei catalani in Spagna. Questi gruppi, che ritenevano mancasse poco per creare artificialmente nuovi Stati indipendenti, sono stati abbandonati dagli Stati Uniti dopo l’ascesa di Donald Trump alla Casa Bianca e sono in vista di un loro crollo.

 

Continua qui: http://www.voltairenet.org/article198584.html

 

 

 

 

 

“Lo Stato nazionale è superato”: perché Bruxelles tifa per la secessione della Catalogna

21 settembre 2017 DI FEDERICO DEZZANI   RILETTURA

federicodezzani.altervista.org

 

Si accende in Spagna lo scontro tra Madrid e Barcellona: la Guardia Civil ha arrestato una quindicina di esponenti politici e sequestrato milioni di schede relative al referendum sulla secessione della Catalogna, già proibito lo scorso febbraio dalla Corte Costituzionale. La consultazione costituisce un vero e proprio attacco all’integrità della Spagna. Le autorità di Bruxelles, possibiliste sull’indipendenza della Catalogna, al momento tacciono, ma già si alzano dalla stampa critiche per la deriva “autoritaria” del premier Mariano Rajoy. La secessione di Barcellona si inserisce nel più ampio disegno degli Stati Uniti d’Europa, dove gli Stati nazionali dovrebbe essere sostituiti da un governo federale in alto, e dalla macroregioni in basso.

Secessione della Catalogna: “il Manifesto per una rivoluzione unitaria dell’Europa” diventa realtà

Gli sforzi dell’establishment euro-atlantico per riplasmare il Vecchio Continente procedono su più linee: dall’economia alla società, dalla demografia all’integrità degli Stati nazionali. In ambito economico, abbiamo assistito all’imposizione coatta delle “riforme strutturali” di stampo neo-liberista e alla somministrazione di quell’austerità che ha portato al lastrico l’intera Europa meridionale. Sotto l’aspetto dei costumi, siamo stati testimoni di un violentissimo attacco alla famiglia tradizionale e, parallelamente, alla promozione del modello LGTB. Per quanto concerne la demografia, prima si è inflitto un duro colpo alla già bassa natalità europea con le politiche economiche lato offerta, dal chiaro sapore malthusiano, e poi si è inondato il continente con flussi migratori crescenti dall’Africa e dal Medio Oriente, destabilizzati ad hoc. Ora, è la volta degli Stati nazionali, considerati un relitto dello scorso secolo e, soprattutto, un ostacolo verso quell’Europa federale tanto agognata dall’élite liberal. Pensiamo, ovviamente, a quanto sta accadendo in Spagna.

 

Continua qui: http://federicodezzani.altervista.org/lo-stato-nazionale-e-superato-perche-bruxelles-sostiene-la-secessione-della-catalogna/

 

 

 

 

SUI NEMICI DELLA CIVILTA’ FRA NOI.

Maurizio Blondet 20 aprile 2018 7 commenti

Una coppia   americana ha deciso di allevare l’essere che hanno generato (che hanno chiamato Zoomer) “senza genere”: «Sarà lei/lui a scegliere in quale sesso riconoscersi, una volta che sarà in grado di esprimersi».

Ne ha parlato elogiativamente Il Sussidiario il 16 aprile, come i due si rivolgano a Zoomer con un pronome neutro.   “I genitori di Zoomer non vogliono che cresca limitata/o da una cultura fatta di stereotipi di genere.  Il “gender creative” è un metodo educativo per far sviluppare la creatività di Zoomer ….”.

Ovviamente, non è che la creaturina sia di sesso incerto. È che sono i genitori, ferrei aderenti all’ultima ideologia di moda, a non aver “voluto rivelare se sono genitori di un maschio o di una femmina, preferendo «liberarsi dagli stereotipi».  La giornalista nemmeno coglie il carattere ideologico, fanatico, del linguaggio dei genitori: «Ho deciso di non assegnare un sesso a Zoomer. Aspetterò che scelga da sola/o in quale dei due identificarsi”.   Dunque “io ho deciso” per Zoomer, al suo posto. Non è assurdo? No, e nemmeno è più una notizia da rilevare con sorpresa, come fa Il Sussidiario. Ormai alla Università Statale di Milano si tengono “seminari a cadenza mensile sulla medicina e farmacologia di genere”, ossia sull’uso dei farmaci ormonali che sospendono la pubertà dell’adolescente, in modo che sia lui/lei a scegliere “libero da stereotipi”, più tardi.

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/sui-nemici-della-civilta-fra-noi/

 

 

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

Cosa c’è di vero nel manifesto anti aborto di ProVita

www.giornalettismo.com

05.04.2018 | di Stefania Carboni

Sta facendo discutere un manifesto dell’associazione anti abortista “ProVita” affisso all’altezza del civico 58 di via Gregorio VII a Roma. Il messaggio è chiaro ed eloquente: “Tu sei qui perché tua mamma non ti ha abortito“. L’immagine elenca una serie di cose che il feto può fare dall’undicesima settimana di gravidanza. In Italia si può decidere di abortire entro i primi 90 giorni di gravidanza. Entro questo termine l’intervento comporta rischi minimi.

In base alla legge 194 del 1978 l’interruzione di gravidanza può essere praticata anche dopo novanta giorni di gestazione con l’aborto terapeutico, consentito per gravi motivi di salute, accertati dal medico. Ma in realtà il feto all’undicesima settimana può fare davvero tutte queste cose?

Continua qui: https://www.giornalettismo.com/archives/2655861/manifesto-provita-anti-aborto

 

 

 

 L’illusione di essere padroni del tempo

Oliver Burkeman, The Guardian, Regno Unito

17 aprile 2018 13.18

Parliamo del tempo in termini confusi, come può testimoniare chiunque abbia provato a spostare “più avanti” un appuntamento con me. Sosterrò fino al mio ultimo respiro che questo significa spostarlo nel futuro, proiettato in avanti lungo una linea temporale, verso un punto lontano rispetto a dove mi trovo adesso. Ma ho scoperto che molte persone, invece, pensano che significhi anticiparlo, cioè metaforicamente spostarlo verso di sé.

Il popolo andino degli aymara immagina il futuro alle sue spalle e il passato davanti a sé. Alcune popolazioni di Papua Nuova Guinea lo vedono come una strada in salita. E un nuovo studio italiano dell’università di Pavia aggiunge un dettaglio affascinante: i ricercatori hanno scoperto che le persone cieche dalla nascita o dalla prima infanzia di solito non concepiscono il passato come qualcosa alle loro spalle né il futuro di fronte (anche se naturalmente ne parlano in questo modo come tutti gli altri, perché lo scopo dello studio era sollecitare associazioni istintive). E non percepiscono un evento tra due mesi come “più vicino” di uno accaduto due mesi fa come fanno le persone vedenti, il che è abbastanza sensato: lo spazio futuro è davanti ai nostri occhi, quello passato invece è alle nostre spalle e quindi più difficile da vedere.

Continua qui: https://www.internazionale.it/opinione/oliver-burkeman/2018/04/17/illusione-padroni-tempo

 

 

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Non c’è stato alcun attacco chimico, dicono i giornalisti americani e britannici in Siria

Maurizio Blondet 17 aprile 2018 6 commenti

http://yournewswire.com/there-was-no-chemical-attack-say-american-british-journalists-in-syria/

Il primo giornalista occidentale a visitare un ospedale siriano dove sono state trattate le vittime di un presunto attacco di “armi chimiche”, ha spiegato cosa è realmente accaduto

Riferendosi alla Siria, i due noti giornalisti affermano che non c’è stato alcun attacco chimico a Douma.

Il premiato giornalista britannico Robert Fisk ha detto che un medico dell’ospedale che ha curato le vittime di un presunto attacco di armi chimiche ha detto che non c’erano armi chimiche. Il dottore dichiarò che era un membro dei White Helmets che aveva dato il via a false notizie.

Il medico siriano ha poi aggiunto che i pazienti non sono stati superati dal gas ma dalla fame di ossigeno nei tunnel pieni di immondizia e negli scantinati in cui vivevano, in una notte di vento e bombardamenti pesanti che hanno scatenato una tempesta di polvere.

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/non-ce-alcun-attacco-chimico-dicono-giornalisti-americani-britannici-siria/

 

 

 

 

Gli Stati Uniti vogliono aprire un secondo fronte in Siria…!

Maurizio Blondet 22 aprile 2018

Per attualizzare questo nuovo fronte, si ritiene che a Damasco i terroristi, possano mettere in atto di nuovo una “provocazione chimica“, dice il commissario militare russo Alexander Kots.

Diverse fonti siriane hanno riferito giovedì di attività senza precedenti dei vari gruppi jihadisti militanti nel sud della Siria .

Distaccamenti “al-Nusra“, “Free Syrian Army” e “rimanenze dell’ISIS” , arrivati lì nel sud da Deir ez-Zor, stanno attivamente cercando di espandere la loro area di intervento terrorista, attaccando le forze governative. E tutto questo accade nella zona di distensione a sud, dove deve essere osservato il regime del silenzio. Tuttavia, gli Stati Uniti e Giordania, che sorvegliano queste aree, tacciono ogni volta che viene violata l’intesa della zona pacificata e non prendono alcuna misura contro i jihadisti.

Non molto tempo fa, quasi tutti i gruppi terroristi detti “militanti “, operanti nelle province meridionali diSuweida, Deraa e Qwneitra hanno deciso di unirsi. Questo significa che stanno pianificando azioni su larga scala.

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/gli-stati-uniti-vogliono-aprire-un-secondo-fronte-in-siria-alexander-kots/

 

 

 

 

 

CULTURA

LINGUAE: Viaggio tra le divinità Udmurte lungo le pagine di Remizov

Martina Napolitano – 19 APRILE 2018

Nel 1896 il giovane studente di fisica Aleksej Remizov (1877-1957) venne arrestato dalla polizia zarista sulla scia dell’inasprita politica dell’ultimo zar Nicola II verso i gruppi filo-marxisti e sovversivi che andavano diffondendosi a fine Ottocento. Nei sei anni di confino, il futuro scrittore si ritrovò prima per due anni a Penza (700 km a sud est di Mosca) e poi, fino al 1903, a Vologda (500 km a nord di Mosca). Qui venne per errore inviato assieme ai detenuti comuni: con loro si fece le 1000 verste a piedi in catene, arrivando dopo due mesi in quella che definirà “l’Atene del Nord”.

L’esperienza sarà per Remizov particolarmente fortunata: a Vologda si era radunata una folta cerchia di intellettuali esiliati (tra cui il futuro commissario all’istruzione bolscevico Lunačarskij) e i contatti con i rivoluzionari ancora in libertà erano molto fitti. Nel 1902 l’esordio letterario di Remizov sul Kur’er di Mosca avverrà proprio per corrispondenza da Vologda (attraverso l’intervento di Gor’kij e Andreev). Questo confino fu però per Remizov come per molti altri (Dostoevskij, prima di lui ad esempio) un luogo importantissimo per il contatto reale con il “narod (il popolo, da cui l’intelligencija si sentiva lontana e a cui aspirava ricongiungersi) e la cultura popolare. Proprio qui apprese i racconti dei confinati, i miti e le leggende delle popolazioni alloglotte della Siberia, che confluirono poi in alcune sue opere.

La principessa Mymra: un racconto dal sapore udmurto

Nel racconto La principessa Mymra (Carevna Mymra) Remizov, in particolare, pesca abbondantemente dalla tradizione folkloristica udmurta. Nella narrazione compaiono infatti alcuni personaggi della mitologia, spiriti e divinità udmurti.

 

Continua qui: http://www.eastjournal.net/archives/89453

 

 

 

 

 

 

 

Quell’inspiegabile infelicità che chiamano malinconia
Rosella Ricci del Manso – 21 aprile 2018
Il 21 aprile 1930 nasceva a Roma Silvana Mangano. “Un’amara bellezza”, la definì Pier Paolo Pasolini rivolgendosi pubblicamente alla donna prima che all’attrice in una famosa lettera, “La tua bellezza amara: che si offre, incombente, come una teofania, uno splendore di perla. Resta la realtà della tua lontananza, come una lastra di vetro fra te e il mondo.

 

 

Anche se non ce lo siamo mai detto (dato il selvaggio pudore), la mia anima era spesso con te, dietro quel vetro.” Parole molto belle che bene la definivano. Silvana Mangano è passata come un mistero, probabilmente misteriosa anche a se stessa, per questa vita, andandosene poi a 59 anni. Non fu una resa improvvisa la sua.

 

Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10211506004110779&id=1384237103

 

 

 

 

 

CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE

Introduzione alla Cyberwar

Nicola Zotti

Al culmine della guerra fredda, nel giugno 1982, un satellite americano avvistò un enorme esplosione in Siberia. Tanto grande da poterla scambiare per un test nucleare.
Invece si era trattato della deflagrazione di un gasdotto sovietico, provocata da una cosiddetta “bomba logica”. Il KGB aveva rubato il sofisticato software di controllo di un gasdotto canadese per installarlo nella propria rete. La CIA però aveva scoperto le spie sovietiche e, anticipandone le intenzioni, aveva inserito segretamente nel codice del programma una bomba virtuale all’origine dell’esplosione reale: istruzioni informatiche per mandare il gasdotto in surriscaldamento e farlo saltare in aria.

Questa storia contiene in sé tanti elementi dell’odierna guerra di spie: individua un nuovo “teatro di guerra” – il quinto, dopo terra, mare, aria e spazio – che allora era solo informatico, ma che recentemente la Nato nella persona del suo segretario generale Jens Stoltenberg, ha precisamente individuato nel Cyberspazio.

Continua qui: http://www.warfare.it/strategie/cyberwar_intro.html

 

 

 

 

La nostra garanzia si chiama complottismo

di Dario De Marco

Allora, mio caro Generale, come va?

Bene, Eminenza, molto bene, grazie. Un po’ in ansia per quel piccolo conflitto, laggiù…

Quell’ultimo che è esploso, dice? Oh, misericordia divina, certo nonostante quei popoli ci siano più che abituati, è sempre triste vederli sterminarsi a vicenda… Speriamo che finisca al più presto, vero?

Presto? E perché mai… Ah, sì giusto, lei dice per i civili, per le vittime accidentali. Per quanto, definire civili quelle genti… Ma sa, vanno anche salvaguardate esigenze di stabilità, gli equilibri internazionali, la geopolitica, la filiera produttiva, le forniture delle industrie… La mia preoccupazione era proprio per questo. Lei piuttosto, cosa mi racconta? Tutto bene dal punto di vista, come si dice, spirituale?

Sì, senza dubbio. Siamo molto felici del fatto che la terra sia stata liberata dall’oscura minaccia incombente da Est. C’è giustizia all’altro mondo, ma a volte anche in questo mondo. E soprattutto siamo soddisfatti di come sia stata liberata, grazie all’intercessione del Vicario di Nostro Signore… Lei è conscio, non è vero, che la Storia ha già attribuito il merito a lui, molto più che a voi soldati.

Racconto completo qui: https://www.sinistrainrete.info/societa/12150-dario-de-marco-la-nostra-garanzia-si-chiama-complottismo.html

 

 

 

 

 

DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI

La Russia denuncia l’embargo contro il Venezuela. “Gli Usa vogliono creare una crisi umanitaria per innescare una rivolta”

 

Notizia del: 20/04/2018

Il Direttore del Dipartimento per l’America Latina del Ministero degli Esteri della Russia, Alexander Schetinin, ha definito ‘distruttiva’ la politica delle sanzioni degli Stati Uniti contro il Venezuela e ha affermato che Washington cerca di creare il ‘caos’, al fine di aggravare la crisi economica del paese sudamericano.

 

Continua qui: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_russia_denuncia_lembargo_contro_il_venezuela_gli_usa_vogliono_creare_una_crisi_umanitaria_per_innescare_una_rivolta/82_23759/

 

 

 

 

 

 

 

 

La casa della morte della Cia

10 OTTOBRE, 2017 – Eugenia Fiore

 

L’Oscurità: così la chiamavano i suoi prigionieri.

 

Si tratta di una prigione segreta della Cia a Kabul, in Afghanistan.

 

La struttura è stata aperta nel settembre del 2002, giusto un mese per trasformare una fabbrica di mattoni in una casa delle torture.

 

Venti celle, tutte singole.

In sedici di queste i prigionieri erano incatenati al muro, nelle altre erano costretti a stare in piedi, legati a una sbarra.

L’umanità resta fuori da questi cubicoli dell’orrore, in cui le persone vengono private del sonno, lasciate svestite in posizioni che stressano il corpo.

Denutrite, nude e bagnate dall’acqua fredda per poi essere lasciate in balia delle temperature glaciali dell’inverno.

Accanto a loro un secchio per i bisogni e, se non c’era quello, dei pannolini.

Stereo ad alto volume per non farle dormire, e la notte che rimane notte anche di giorno.

 

Sono le camerette della “privazione sensoriale” in cui tutto si perde nel buio. Anche la vita. Come è successo a Gul Rahman, un prigioniero afghano che è morto dopo essere stato catturato 22 giorni prima.  Dei documenti ufficiali dimostrano, però, che se Rahman non fosse stato sottoposto ad alcuni particolari interrogatori sarebbe ancora vivo.

 

Continua qui: http://www.occhidellaguerra.it/la-casa-della-morte-della-cia/

 

 

 

ECONOMIA

INDUSTRIA E POLITICA/ I tre ingredienti per aumentare il benessere

Dal primo Forum sull’Economia Sostenibile organizzato da Confindustria e dalla Comunità di San Patrignano sono emerse riflessioni e idee importanti.

 

15 aprile 2018 Alfonso Ruffo

 

Primo. Attivare un partenariato tra privati che metta in connessione piccoli imprenditori italiani con aspiranti piccoli imprenditori di paesi in via di sviluppo per trasferire abilità e conoscenze dai primi ai secondi con l’obiettivo di sviluppare iniziative comuni e creare consenso.

Secondo. Promuovere l’inserimento di giovani extracomunitari nelle imprese italiane all’interno di un piano d’inclusione che contribuisca a trasformare la pressione migratoria da problema in opportunità nel rispetto di precise linee guida per evitare possibili criticità con lavoratori italiani.

Terzo. Orientare medi e grandi investimenti in Africa, magari attraverso l’emissione di green bond, in settori strategici come la trasformazione dei prodotti agricoli, l’uso razionale dell’acqua nei processi industriali, il risparmio nell’erogazione dell’energia elettrica.

Dal primo Forum sull’Economia Sostenibile organizzato da Confindustria e dalla Comunità di San Patrignano, due giorni di confronti e interventi con circa sessanta relatori provenienti da tutto il mondo, sono questi i filoni proposti per un approfondimento tra i tanti possibili.

 

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2018/4/15/INDUSTRIA-E-POLITICA-I-tre-ingredienti-per-aumentare-il-benessere/816318/

 

 

 

 

 

 

 

 

In Iran il caos monetario acuisce la crisi dell’economia

Apr 21, 2018 – Andrea Muratore

Sono settimane roventi per l’Iran, e non solo sul fronte internazionale che vede la Repubblica Islamica sempre più ai ferri corti con Israele nel teatro siriano: ad angustiare la leadership di Teheran è anche il dissesto dell’economia nazionale, in preda a gravi convulsioni a causa della debolezza della valuta iraniana, il rial, che ultimamente ha oscillato in maniera a dir poco pericolosa.

Come ha scritto Stella Morgana su Eastwest, “Esattamente un anno fa un dollaro oscillava tra i 36mila e 40 mila rial, dodici mesi dopo sfonda quota 60 mila. E ancora, se un euro valeva circa 45 mila rial all’inizio dell’estate scorsa, il 10 aprile  nei sarrafi, i cambiavalute di Teheran, veniva scambiato quasi a 70 mila. Così, alla fine, il governo iraniano ha deciso di correre ai ripari per cercare di fermare la svalutazione della moneta locale: è pronto a imporre un tasso di cambio unificato a 42 mila rial per un dollaro”.

 

Continua qui: http://www.occhidellaguerra.it/iran-caos-monetario-acuisce-la-crisi-delleconomia/

 

 

 

 

Del grande economista che fu Giovanni Demaria, la Treccani oggi ricorda solo che fu “un liberista critico”.
http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-demaria_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Economia%29/
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Oltre il tempo – Uomo e persona – Facebook – 22 aprile 2018
Delle opere di Giovanni Demaria, occorre ripercorrere tutta la sua vita per dare spazio a progetti che escano dallo stretto ambito specialistico e che potranno ricomporsi in un unico grande progetto riguardante l’umanità.

L’effetto si otterrà raggruppando storia, psicologia, economia e sociologia in un unico corpo scientifico.

È la sola risposta alla globalizzazione che si è imposta essenzialmente per la dominazione sul cyberspazio oggi in balia di un capitale apolide abnorme, interamente in mano di pochi privati, creatosi da sé per partenogenesi.

In un’importante intervista di Luca Bolognini ad Emanuele Severino (a pag. 9 della Nazione del 4 aprile 2017), il filosofo giunge a dichiarare che “le nuove tecnologie sono come Lucifero”. Vivaddio, è vero nella misura in cui l’approccio informatico avvenga nel farci guidare dalla tecnicità come se fossimo immersi in una vasca da idromassaggi abbandonandoci alle sensazioni che procura per la vita intera, ma in realtà, come in tutti i fatti nuovi che accadono nella storia, opera la naturale tendenza degli individui al cambiamento che si collega all’«istinto delle combinazioni» paretiano e all’«imprenditore innovatore» schumpeteriano.

Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1866622133408540&id=1101134343290660

 

 

 

FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI

Sorpresa, quasi un terzo dei fondi ha costi più alti dei rendimenti

16 aprile 2018

Chi ha qualche risparmio da parte, affidato in gestione alle banche o ai consulenti finanziari, farebbe bene a prenotare un appuntamento fin da subito per il prossimo gennaio, quando – grazie alle nuove norme della direttiva europea Mifid 2 – avrà modo di verificare finalmente l’esatta portata dei costi sopportati e dei rendimenti ottenuti. All’inizio del 2019, infatti, la situazione potrebbe diventare incandescente e tutti gli appuntamenti con i professionisti della gestione finanziaria potrebbero a quel tempo essere già presi. Gli italiani avranno delle grandi sorprese, non proprio gradevoli. Una ponderosa ricerca di Prometeia, di cui Affari & Finanza anticipa alcuni brani, mostra che molti risparmiatori potrebbero trovarsi spiazzati: oltre un quarto delle masse gestite in Italia – soprattutto se indirizzate a fondi obbligazionari e bilanciati di vario tipo – presentano un rendimento netto negativo, a fronte di un risultato lordo positivo.

Continua qui: http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2018/04/16/news/sorpresa_quasi_un_terzo_dei_fondi_ha_costi_pi_alti_dei_rendimenti-193999168/

 

 

 

 

 

GIUSTIZIA E NORME

La sentenza di Palermo. C’era una volta il Diritto

La sentenza di Palermo sulla presunta trattativa Stato-mafia lascia perplessi

È una sentenza che lascia perplessi. Dico meglio: lascia un po’ sbigottiti.

Per quattro ragioni.

La prima è che non ci sono prove contro gli imputati. Soprattutto contro gli imputati di maggiore valore mediatico: il generale Mori ( e i suoi collaboratori) e l’ex senatore Dell’Utri. Non ci sono neanche indizi. La tesi dell’accusa si fonda tutta o su alcune testimonianze giudicate false da questo e da altri tribunali, o sulla parola di qualche mafioso, o su ricostruzioni dei pubblici ministeri molto interessanti ma costruite esclusivamente su ipotesi o sulla letteratura.

La seconda è che prima che si concludesse questo processo se ne erano svolti altri, paralleli e sulle stesse ipotesi di reato, e si erano conclusi tutti, logicamente, con le assoluzioni degli imputati (tra i quali lo stesso Mori e l’on. Mannino). Questa sentenza, nella sostanza, ci dice che sì, probabilmente non ci fu il reato, ma ci sono i colpevoli.

La terza ragione dello stupore è il reato per il quale sono stati condannati gli imputati eccellenti.

Il reato si chiama così: «Attentato e minaccia a corpo politico dello Stato».

Continua qui: http://ildubbio.news/ildubbio/2018/04/21/sentenza-cera-una-volta-il-diritto/

 

 

 

 

LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI

RIFORMA PENSIONI 2018/ Verso la proposta europea sui Pepp (ultime notizie)

Riforma pensioni 2018, oggi 21 aprile. In Europa si lavora per rendere concreti i Pepp in breve tempo. Tutte le novità e le ultime notizie sui principali temi previdenziali

21 aprile 2018 Lorenzo Torrisi

VERSO LA PROPOSTA SUI PEPP

Al Salone del Risparmio di Milano si è parlato molto dei Pepp, i fondi pensione paneuropei. Il Sole 24 Ore riporta le parole di Ugo Bassi, uno dei director della Direzione della stabilità finanziaria e del mercato dei capitali (Dg Fisma) della Commissione europea, secondo cui entro il 2 maggio la presidenza di turno bulgara del Consiglio d’Europa presenterà un testo sui Pepp per cercare poi di far arrivare tutti i governi a un accordo entro la fine del suo mandato.

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2018/4/21/RIFORMA-PENSIONI-2018-Verso-la-proposta-europea-sui-Pepp-ultime-notizie-/817420/

 

 

 

 

Ecco quanti posti di lavoro rubano i robot

Oggi, in Italia ci sono circa 3 robot ogni mille lavoratori nel totale dell’economia. Il oro impatto è stimato in una ricerca appena pubblicata da Bruegel, uno dei maggiori think-tank europei (“The Impact of Industrial Robots on Eu Employment and  Wages”)

di MAURIZIO RICCI – 21 aprile 2018

 

È tutta colpa dei robot. Li accusiamo quotidianamente di tramare ai nostri danni, di rubarci il lavoro, di oscurarci il futuro. Oppure li esaltiamo perché ci stanno preparando un radioso domani di piena realizzazione delle nostre potenzialità. Vedremo. Comunque vada a finire nei prossimi decenni, però, qui e ora i robot si portano una bella responsabilità. Sono stati loro a far vincere Trump. Qualche pugno di automi in meno e presidente degli Stati Uniti sarebbe Hillary Clinton. E, magari, i 5Stelle non sarebbero il primo partito italiano.

La conclusione a cui giunge uno studio dell’università di Oxford può sembrare semplicistica, ma è meno sorprendente di quanto appaia. Sugli effetti di svuotamento dell’occupazione che, almeno nell’immediato, seguono all’introduzione in massa dei robot, in particolare nell’industria, esistono, infatti, pochi dubbi.

Una ricerca appena pubblicata da Bruegel, uno dei maggiori think-tank europei (“The Impact of Industrial Robots on Eu Employment and Wages”) consente di definirne le dimensioni. Nelle maggiori economie europee, introdurre un robot ogni mille lavoratori finisce per tagliare il tasso di occupazione dell’economia nazionale di 0,2 punti percentuali. Sono cifre grosse: in Italia, che è uno dei paesi a più alta densità robotica e dove il tasso di occupazione (ovvero gli adulti con un impiego in rapporto al totale degli adulti, anziani esclusi) è poco sopra il 60 per cento, quel singolo robot corrisponde alla scomparsa di 75 mila posti di lavoro, che forse rigermineranno altrove, forse no.

 

Continua qui:http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2018/04/20/news/ecco_quanti_posti_di_lavoro_rubano_i_robot-194416626/

 

 

 

LA LINGUA SALVATA

L’italiano e gli anglicismi: la Treccani fa il punto

Annamaria Testa, esperta di comunicazione

11 aprile 2016 12.35

“C’è un ampio sentire comune che, soprattutto in rete, si traduce in una forte insofferenza soprattutto verso gli anglicismi, percepiti come un’orda selvaggia e inarrestabile che attenta all’identità della lingua italiana”.

A scriverlo è la Treccani, che sotto il titolo Il Bel Paese dove l’OK suona fa il punto sugli anglicismi raccogliendo diversi interventi in risposta a una notevole serie di quesiti: “Vi sono pericoli reali? È proprio delle lingue e dei linguisti erigere steccati e stabilire confini? Si possono escogitare dei filtri? È sensato farlo? E quale autorità delibererebbe in materia?”.

Le posizioni espresse dagli autori sono differenti tra loro, e nel confronto diventano ancora più interessanti: faccio lo spericolato tentativo di offrirvi una sintesi e un breve commento.

Continua qui: https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2016/04/11/italiano-anglicismi-treccani

 

 

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE

GEO-FINANZA/ Sapelli: la Germania ci sta uccidendo, Trump e Putin possono salvarci

L’Europa continua a essere debole economicamente e rischia di spaccarsi. Trump e Putin possono però liberarla dal dominio tedesco, spiega GIULIO SAPELLI

21 aprile 2018 Giulio Sapelli

Tutto avanza con lentezza su scala mondiale. La crescita esiste, ma è bassissima: è una successione di equilibri subito dismessi per percentuali di punto con una distribuzione internazionale che è quella di sempre, tra le centrali dell’accumulazione capitalistica che sono storiche (Usa ed Europa) e i Brics, che oggi non abbiamo ancora deciso come teoricamente identificare, se non come motori di una crescita anch’essa lentissima. Tutto è squilibrato e tutto è fuori squadra. Ma lentamente emergono segni di riassestamento. La Germania e quindi l’Europa sprofondano nella deflazione che potrebbe essere mortale, ma s’intravedono sprazzi di reazione. Vediamoli.

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2018/4/21/GEO-FINANZA-Sapelli-la-Germania-ci-sta-uccidendo-Trump-e-Putin-possono-salvarci/817472/

 

 

 

Corea del Nord, “Gli Stati Uniti diranno che hanno salvato il mondo. In realtà a trionfare è stato lo sforzo di Russia e Cina”

Notizia del: 21/04/2018

 

Il Presidente della commissione per gli affari esteri del Consiglio della Federazione russa, Konstantin Kosachev, ha commentato la decisione del leader nordcoreano di sospendere i test nucleari e il lancio di missili balistici intercontinentali.
Il senatore russo non dubita che gli americani “attribuiranno il risultato a se stessi” come dimostrazione di forza e come effetto delle sanzioni militari, credendo di aver “salvato il mondo”.
“In realtà, se il progresso verso la pace dovesse confermarsi, tutto questo è stato reso possibile grazie alle azioni congiunte di cinque  dei sei paesi”, ha proseguito Kosachev in un post Facebook ripreso da RT. Il riferimento ai paesi è a Russia, Cina, Giappone, Corea del Sud e Corea del Nord, che hanno partecipato ai negoziati. Il sesto paese a cui si riferisce sono gli Stati Uniti.

 

Continua qui: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-corea_del_nord_gli_stati_uniti_diranno_che_hanno_salvato_il_mondo_in_realt_a_trionfare__stato_lo_sforzo_di_russia_e_cina/82_23762/

 

 

 

 

 

 

 

 

Washington impone agli alleati un mondo bipolare

di Thierry Meyssan

Tirando missili sulla Siria insieme agli alleati, Francia e Gran Bretagna, il bizzarro presidente americano, Donald Trump, è riuscito a fare accettare agli occidentali la fine del loro dominio unilaterale sul mondo. L’irrilevante esito di questa dimostrazione di forza riporta la NATO alla realtà. Senza ricorrere alle armi, la Russia succede all’Unione Sovietica nell’equilibrio mondiale.

Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 17 aprile 2018

Nelle ultime settimane, e per la prima volta nella loro storia, Stati Uniti e Russia hanno profferito reciproche minacce di scatenare una guerra mondiale. Il carattere della crisi, del tutto sproporzionata rispetto all’oggetto del contendere, dimostra che ciò che è in gioco non è più in relazione con quanto accade dal 2001 nel Medio Oriente Allargato, bensì esclusivamente col tentativo di conservare l’attuale Ordine Mondiale.

Rispetto all’immane massacro di milioni di persone in diciassette anni di guerre, dall’Afghanistan alla Siria, il modo in cui sarebbero morte una cinquantina di persone nella Ghuta orientale (Siria) è irrisorio. Eppure Washington, Parigi e Londra vi hanno tratto pretesto per lanciare il 14 aprile un attacco aereo congiunto.

Continua qui: http://www.voltairenet.org/article200751.html

 

 

 

 

POLITICA

DALLA CINA/ Lao Xi: i veti (Nato e Usa) che fermano il patto Salvini-Di Maio

Salvini non può andare al governo con Di Maio, perché i Poteri transatlantici non vogliono i due da soli a Palazzo Chigi. Serve un’altra soluzione.

22 aprile 2018 Lao Xi

 

A praticamente due mesi dal voto l’Italia non ha la più pallida idea di chi e come sarà governata. Ma un chiaro vincitore del dopo voto c’è: Matteo Salvini, leader della Lega e del centrodestra.

Infatti, mentre altre formazioni hanno finora anteposto loro pregiudiziali al bisogno di governabilità del paese, la Lega è l’unica che si muove con flessibilità a 360 gradi, smettendo i toni guerrafondai della campagna elettorale. Eppure, anch’essa ha diversi problemi.

Ma andiamo in ordine. Prima gli sconfitti. Il Pd dice di avere perso e vuole stare all’opposizione, nonostante che praticamente tutti lo vogliano con sé. Non vuole fare il portatore d’acqua al mulino altrui, per il timore di perdere ancora. Quindi mette il suo interesse di parte prima di quello del paese. Può non piacere ma spesso la storia dell’Italia è stata così. Potrebbe cambiare linea se M5s si scusa con Renzi, e accettare per esempio un governo Minniti? Per ora non pare.

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2018/4/22/DALLA-CINA-Lao-Xi-i-veti-Nato-e-Usa-che-fermano-il-patto-Salvini-Di-Maio/817546/

 

 

 

 

SCENARIO/ Stato-mafia, patto giudici-M5s per far fuori il centrodestra

La Corte d’assise di Palermo riconosce colpevoli Mori e Dell’Utri. Affossando così ogni ipotesi di governo con dentro il centrodestra. Via libera a M5s. Ma sotto tutela.

21 aprile 2018 Mara Maldo

“Una sentenza assurda, illogica, che poggia su un nulla fatto di niente”. Così i Radicali sulla decisione della Corte d’assise di Palermo in merito al processo Stato-mafia. La corte ha accolto “la fantasiosa e fantastica ricostruzione della procura per quel che riguarda la stagione del 1992-93”. Cito i Radicali perché non sospetti di connivenza col “male assoluto” Berlusconi e determinati da sempre a garantire trasparenza alla vita delle istituzioni.

Inutile rimarcare che la prima conseguenza di questa sentenza è affossare la possibilità di un governo di centrodestra ed ancor più di una contaminazione tra Movimento 5 Stelle e la coalizione guidata da Matteo Salvini.

Lo ha spiegato bene il Pm Di Matteo, che sottolinea nelle sue dichiarazioni che la sentenza addossa al politico Berlusconi responsabilità di connivenza con Cosa nostra. E chi potrebbe fare accordi politici con un “capo bastone” della mafia?

Continua qui: http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2018/4/21/SCENARIO-Stato-mafia-patto-giudici-M5s-per-far-fuori-il-centrodestra/817487/

 

 

 

Lollo, il carnefice di Primavalle consulente del M5S. L’ira della Meloni

di Guglielmo Federici – mercoledì 9 novembre 2016

 

«L’assassino Achille Lollo, responsabile della strage di Primavalle, condannato per l’omicidio di Virgilio e Stefano Mattei di 22 e 8 anni, latitante fino alla prescrizione della pena e che non ha mai pagato il suo debito con la giustizia italiana è un collaboratore fisso di un sito vicino al deputato del movimento cinque stelle Alessandro Di Battista». Arriva come un pugno allo stomaco la notizia, stigmatizzata con rabbia e dolore dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sul suo profilo Fb. «Evidentemente per il grillino Alessandro di Battista bruciare vivi i figli innocenti di un onesto militante del Msi  non è una cosa grave. Davvero non so come non possa accapponarsi la pelle alle tante persone di destra che in buona fede hanno creduto di poter essere rappresentate dal movimento cinque stelle». Non passerà inosservato lo scempio. Il capogruppo Fabio Rampelli sta per presentare un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Lollo, collaboratore del giornale online del M5S

La notizia fa rabbrividire. Achille Lollo, attivista di Potere Operaio e uno degli autori del rogo di Primavalle, secondo quanto rivelato da Jacopo Iacoboni de La Stampa, «è uno dei collaboratori del giornale online Lantidiplomatico.it, testata registrata a nome di Alessandro Bianchi, stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, con un passato nella sinistra radicale romana e, ora, usato dai Cinque Stelle per la commissione esteri della Camera».

 

Continua qui: http://www.secoloditalia.it/2016/11/lollo-carnefice-primavalle-consulente-m5s-lira-meloni/

 

 

 

 

 

 

La bugia rossa su Primavalle che coprì i compagni assassini

Un commando Potop incendiò la casa di un missino: morirono due ragazzi. La verità emerse solo anni dopo

Stenio Solinas – Gio, 19/04/2018

La via si chiamava Bernardo di Bibbiena, il numero civico era il 33, l’appartamento popolare era all’interno cinque della scala D del lotto 15, il quartiere era quello di Primavalle.

Ci abitava una famiglia proletaria e fascista, i Mattei, madre, padre e cinque figli. Una tanica, una miccia, alcuni litri di benzina trasformarono il 16 aprile del 1973 la casa in un forno crematorio in cui arsero vivi Virgilio Mattei, 22 anni, e suo fratello Stefano, dieci anni. Gli altri si salvarono, chi miracolosamente scappando dalla porta prima che fiamme e fumo rendessero mortale l’uscita, chi gettandosi dalle finestre: ustionati, fratturati, ma vivi.

Il rogo e la tentata strage hanno una firma, con tanto di rivendicazione: «Brigata Tanas Guerra di classe – Morte ai fascisti – la sede del Msi Mattei e Schiavoncino colpiti dalla giustizia proletaria». Era talmente mirata e giusta quella giustizia che storpiava persino il nome di uno dei bersagli: Schiaoncin, braccio destro di Mario Mattei, il capofamiglia segretario della sezione missina Giarabub, è quello vero e il particolare, come vedremo, è significativo.

Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/politica/bugia-rossa-su-primavalle-che-copr-i-compagni-assassini-1516868.html

 

 

 

 

 

Achille Lollo consulente del Movimento 5 Stelle? Questo renderà difficile un accordo con il centrodestra

lunedì 16 aprile 2018

 

Come riporta “Il Secolo d’Italia“, Achille Lollo, uno degli autori della strage di Primavalle, è consulente del Movimento 5 Stelle.
Lollo è un collaboratore fisso de “L’Antidiplomatico“, un giornale online vicino al deputato del Movimento 5 Stelle  Alessandro Di Battista.
Il 16 aprile 1973, nel quartiere romano di Primavalle, un gruppo di militanti del gruppo terroristico comunista di Potere Operaio incendiò la casa del segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale Mario Mattei.

Nel rogo morirono i figli di quest’ultimo.

Continua qui: https://thecandelabraofitaly.blogspot.it/2018/04/achille-lollo-consulente-del-movimento.html

 

 

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

Una vita da cyborg, creata la prima interfaccia hardware per il potenziamento cerebrale

Si tratta di un dispositivo che, attraverso impulsi elettrici inviati all’ippocampo, migliora esponenzialmente la memoria

Redazione Tiscali

Una vita da cyborg. Il futuro della specie umana sembra proiettato verso un destino ormai chiaro, che fino a poco tempo fa era possibile vedere esclusivamente nella finzione cinematografica. Un team di scienziati del Wake Forest Baptist Medical Center, coordinato da Robert Hampson, ha infatti ultimato la sperimentazione della prima interfaccia “cervello-macchina” che ha permesso a un piccolo gruppo di volontari di godere di un incredibile potenziamento delle abilità di memoria.

Così è possibile avere una super memoria.

 

Continua qui: http://notizie.tiscali.it/scienza/articoli/interfaccia-potenziamento-cerebrale/

 

 

 

 

VACCINI / DUE SCIENZIATI INDIANI SCOPRONO LE CARTE TRUCCATE DI GLAXO

Maurizio Blondet 20 aprile 2018 3 commenti

Il colosso farmaceutico britannico e numero uno dei vaccini a livello mondiale, GlaxoSmithKline, trucca le carte. Alcuni ricercatori indiani, infatti, hanno scoperto che un recente rapporto inviato all’EMA, l’Agenzia europea per il farmaco, contiene dati incompleti e fuorvianti: quindi tali da non fornire un attendibile profilo circa la sicurezza di un vaccino, Infanrix Hexa.

In sostanza, secondo quanto ricostruito, sono stati taroccati i numeri sui decessi post vaccino. Un fatto – se confermato – di eccezionale gravità.

Vediamo cosa è successo. Si tratta di un prodotto-combinazione di svariati vaccini: vale a dire contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, polio e influenza di tipo B.

GSK, ovvero GlaxoSmithKline, lo ha immesso sul mercato nel 2005, lo stesso anno in cui è entrato nel circuito commerciale un altro prodotto simile, Hexavax, realizzato da Sanofi Pasteur, la casa ‘rivale’ sul fronte dei vaccini: ebbene, nel 2005 Sanofi ha dovuto ritirarlo perché alcune verifiche successive hanno dimostrato un aumento nelle morti di bimbi a 48 ore dall’assunzione.

Cosa succede ora per Infanrix? Qualcosa di simile, solo che fino ad oggi tutto è rimasto ben nascosto.

 

Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/vaccini-due-scienziati-indiani-scoprono-le-carte-truccate-di-glaxo/

 

 

 

 

STORIA

AMERICA LATINA: I SEGRETI DELL’ORRORE USA

 

di Gianni Lannes – 17 marzo 2013

 

Ecco le prove: l’archivio segreto degli orrori degli Stati Uniti d’America negli anni ’70. Ma che piacevole sorpresa. Quanto è striminzito il mondo affaristico: una tela del ragno. Il Presidente della Repubblica uscente, Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale in pompa magna, come se migliaia di persone notoriamente ammazzate per ordine di Kissinger fossero bruscolini.

Enrico Sassoon (co-fondatore di Casaleggio Associati)

Henry Kissinger, esatto, proprio lui: il criminale mondiale su cui pende un mandato di cattura internazionale che però nessuno osa arrestare. L’ex braccio destro di Richard Nixon ha partecipato, tra l’altro ad una conferenza organizzata dall’Aspen Institute Italia (di cui è membro Enrico Sassoon, fondatore della Casaleggio Associati, società che dirige Beppe Grillo), al fianco di Napolitano, Tremonti, Elkann, eccetera.

Quante interconnessioni da portare in luce.

Aspen Institute Italia (finanziato da David Rockefeller): Kissinger, Napolitano, Tremonti, Elkann…

 

Mister Kissinger è il mandante dell’omicidio dello statista italiano Aldo Moro, barbaramente assassinato il 9 maggio 1978, alle ore 10 circa, in un palazzo di via Caetani a Roma (nel cuore della capitale tricolore dalle parti del ghetto ebraico). Giulio Andreotti e Francesco Cossiga vantano un’imperdonabile responsabilità.

 

Continua qui:  http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/america-latina-i-documenti-segreti.html

 

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