NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 30 LUGLIO 2018
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
La fortuna e il capriccio governano il mondo.
(La Rochefoucauld)
In: Moralisti francesi, Garzanti, 1941, pag. 31
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
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EDITORIALE
Pallini di gomma
Manlio Lo Presti – 28 luglio 2018
Ad oggi, salgono ad otto i colpi di fucile con pallini di caucciù contro gli immigrati.
Ad oggi, si registrano 5 inseguimenti con uccisioni di immigrati: tutte notizie poste in astutissima evidenza dal solito gruppo di giornaloni e dai loro satelliti, come pure dalla solita batteria di oltre 15 emittenti a copertura nazionale, tutti pagati dal DEEP STATE DE’ NOANTRI e dagli atlantici.
Come si può avere la sfacciataggine ed il cinismo di non capire che sono “operazioni coperte” gestite da oscuri e pagatissimi SPIN DOCTOR?
Per chi continua a far finta di non capire I DISORDINI “RAZZIALI” SONO LA PREMESSA DELLA IMMINENTE AGGRESSIONE FINANZIARIA CONTRO L’ITALIA. Altra “operazione coperta” pronta a scattare a settembre a disordini ormai avviati con la prevista incertezza: leggi #celochiedeleuropa.
Mi domando se i nostri Servizi Segreti sono a conoscenza dei nomi dei mandanti (io sono certo di si: non sottovaluto mai nessuno, fino a prova contraria) e se hanno un piano per agire (ne dubito perché saranno stoppati dai vertici nominati, e sicuramente ricattati, dai politici del governo precedente!!!)
Non fa pensare ad una operazione dei servizi segreti per provocare una campagna di odio per destabilizzare la ex-italia perché guidata da un governo che ha la sfacciataggine DI ESSERE STATO ELETTO DEMOCRATICAMENTE?
Non vorrei che questa ennesima iniziativa fosse l’anticamera di una nuova violentissima e sanguinolenta STAGIONE DELLE BOMBE con migliaia di morti su strade, ospedali, metropolitane, aerei, bus di linea interregionale, scuole, stadi, concerti, con l’intento criminale di proclamare lo STATO DI EMERGENZA e di far saltare i diritti civili per almeno due anni.
Contemporaneamente, l’Austria concede il doppio passaporto a tutti i residenti dell’Alto Adige.
Tempo addietro vengono cedute alla Francia le zone più pescose al nord della Sardegna: dicono che l’operazione sia stata bloccata, ma non ho traccia di interrogazioni parlamentari sull’increscioso argomento.
La Lega ha mantenuto nel suo Statuto l’articolo 1 che prevede la secessione, anche se nello Statuto di “Lega per Salvini Premier”
tale proposito non è più contemplato (cfr. Art. 1 su GU Serie Generale n.291 del 14-12-2017)
Si susseguono strane manovre politiche in Sicilia, cui fanno seguito catene di arresti di cosiddetti capimafia: un evento che da sempre si presenta automaticamente ad ogni imminente mutamento del quadro politico in Italia: un’altra “operazione coperta per preparare la secessione dell’isola?
Forse sono prove tecniche di secessione: una operazione di cui parlo da tempo per spezzare in tre parti il territorio italiano balcanizzandolo con le stesse procedure usate dalla NATO nella ex Jugoslavia?
Giusto il tempo per far arrivare 50.000 c.d. immigrati al mese sul territorio italiano (che in 24 mesi sarebbero 1.200.000 immigrati – unmilioneduecentomila) i quali, pagati € 6.000 ciascuno, fanno introitare la modesta cifra di € 7.200.000.000 (settemiliardiduecentomila).
P.Q.M.
Le motivazioni di un tale caos politico “improvviso” creato da un subitaneo risveglio zelante ed attivistico delle opposizioni, beneficiarie monetarie ancora oggi della immigrazione forzata, si mostrano in tutta la loro chiarezza, cinismo, spietatezza e orrore etnico ai danni del nostro martoriato Paese.
TUTTO QUESTO NELL’INTERESSE DEGLI ITALIANI, OVVIAMENTE !!!
Ne riparleremo
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10216945923429913&id=1520773895
IN EVIDENZA
COME CI TRATTA LA UE – CON FINALE SATANICO
Maurizio Blondet 27 luglio 2018
Ricapitoliamo: Donald Trump ha minacciato di alzare i dazi sulle auto estere del 25%. Berlino spedisce in tutta fretta Claude Juncker per trattare, senza nemmeno avvertire Parigi (sicché Juncker forse non ha il mandato per tratttare a nome di tutti). Costui, ovviamente assistito dal suo badante Martin Selmayr che è tedesco e molto capace (è il vero commissario), ha grande successo. Trump rinuncia ai dazi sulle auto; in cambio, la UE deve comprare il gas liquefatto americano e abolisce i dazi sui prodotti agricoli che gli USA vogliono esportare.
Marco Zanni, eurodeputato Lega:
Come ormai prassi in #UE, ieri #Juncker è andato in #USA con l’unico scopo di proteggere gli interessi della #Germania, e per ora ci è riuscito, anche a costo di arrecare danno agli altri stati membri. #EUsolidarity
01:20 – 26 lug 2018
Ciò è letteralmente vero.
È l’Italia che produce il 40 per cento della soia europea, è dunque quella che sarà penalizzata dalla concorrenza della soia americana. Inoltre, siccome l’Italia ha i rigassificatori e la Germania no, sarà l’Italia a cui sarà chiesto di comprare il gas di petrolio liquefatto (LNG), che costa il 20% in più del gas russo.
Questa notizia avrebbe dovuto aprire i telegiornali serali; ed oggi, essere ben spiegata sulle prime pagine dei giornali. Nulla di tutto ciò. Le prime pagine dei giornali sono impegnate a sparare in prima una frase del presidente Mattarella: “L’Italia non può diventare un Far West dove uno compra un fucile e spara una bambina di un anno, rovinandone il futuro e la salute”.
Ovviamente i media esultano perché capiscono con chi ce l’ha Mattarella: “Mattarella frena il far west leghista”, titola Il Manifesto.
Avvenire, idem, sempre più spesso identico al Manifesto: “L’Italia non sia il far west”, eccetera.
Nessuno rileva come l’esempio di Mattarella sia pretestuoso e stiracchiato. Sta parlando della bambina rom colpita da un pallino di un fucile ad aria compressa (in libera vendita) sparato a casaccio dal balcone da un ex dipendente del Senato. Non c’entra nulla con la proposta leghista che vuole che in giudizio sia presunta la legittima difesa quando colpisci un estraneo che ti entra in casa di notte a rubare.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/come-ci-tratta-la-ue-con-finale-satanico/
LIBERIAMOCI DALL’EUROGENDFOR prima che la Troika ce la mandi in Italia
DI MARCO DELLA LUNA – 13 luglio 2018
Salvini e Di Maio dovrebbero approfittare del periodo di favore di cui godono ancora presso l’opinione pubblica per uscire dal Trattato di Velsen e togliere agli interessi bancari europei mandare le truppe di normalizzazione, ossia l’Eurogendfor, in Italia, in caso di caduta di questo governo.
L’autunno e l’inverno presentano insidie per il governo: il pil cala, lo spread sale, diversi miliardi fuggono all’estero, l’” Europa” esige una manovra da 5 miliardi, la flat tax e il reddito di cittadinanza sono in sospeso, la Germania cerca di scaricare sui paesi sottomessi i 55.000-75.000 miliardi di dollari di titoli tossici nella pancia di Deutsche Bank (per non parlare delle perdite sui derivati e dei passivi delle Landesbanken). Potrebbe implodere l’Eurosistema.
Le forze politiche della sinistra in Italia sono disorganizzate, ma l’apparato del “golpe”, o “regime change” (Berlino, BCE, Quirinale, mass media, magistratura interventista), già collaudato ripetutamente dal 2011 in poi, è ancora tutto pronto e ultimamente dà segni di attivazione coi barconi e con le toghe.
Mattarella (scelto da Renzi), Conte (amico di Mattarella e socio del figlio di Napolitano), la Casellati (fedele di Berlusconi), Fico (Boldrini bis), Tria (allineato) possono formare un fronte europeista istituzionale capace di mandare a casa Lega e Di Maio,
Continua qui: http://marcodellaluna.info/sito/2018/07/13/liberiamoci-dalleurogendfor/
La bufala in freezer
di Marco Travaglio – 29/07/2018
Quando uno fa una predica, viene giudicato non solo su quello che dice, ma anche sul pulpito da cui lo dice. Se un prete pedofilo si scaglia contro la pedofilia, dai banchi della chiesa qualcuno gli urlerà “senti chi parla!”. È quel che sta accadendo con le omelie delle cosiddette opposizioni e della stampa al seguito sulle nomine Rai.
Il contenuto è sacrosanto: il governo e i partiti della maggioranza che decidono i vertici del “servizio pubblico” è sempre uno spettacolo inverecondo, a prescindere da protagonisti e comparse. Ma è il pulpito che lascia a desiderare: che a insorgere come un sol uomo e a invitare la cittadinanza alla resistenza, siano il Pd e FI, cioè i più volgari lottizzatori dell’ultimo quarto di secolo, che hanno trasformato la Rai da grande azienda culturale a ufficio di collocamento per trombettieri e trombati, raccomandati e poco raccomandabili, amanti e leccaculi (fatte salve le solite eccezioni, peraltro ridotte al lumicino dalla stratificazione delle epurazioni), fa ridere i polli. Se poi pensiamo che le ultime due leggi sull’emittenza, che hanno consegnato la Rai dalle mani dei partiti direttamente a quelle del governo, portano le firme di Gasparri (FI) e di Renzi (Pd), e che dunque quanto stanno facendo Di Maio e Salvini non solo è consentito, ma addirittura imposto dalle norme volute da chi ora grida allo scandalo, viene proprio da sbudellarsi.
Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/la-bufala-in-freezer/
Se Casaleggio riduce la Politica a Tecnologia
Yahoo Finanza 25 luglio 2018 29 commenti
di Roberto PECCHIOLI
L’intervista di Davide Casaleggio alla Verità dà ragione, una volta di più, all’intuizione di Carl Schmitt secondo cui le categorie del politico sono concetti teologici secolarizzati.
Il pensiero del figlio ed erede di Gianroberto, ideatore del Movimento 5 Stelle, prima forza politica italiana, ne è la conferma. Un misto di utopismo, ambiguità, confusione, silenzi e banalità con al centro un concetto fuorviante e molto post moderno: la politica è un fatto tecnico, anzi un problema tecnico, che può essere risolto con appositi algoritmi.
Il suo pensiero è articolato, ma si è tentati di dare ragione a Carlo Calenda, il rampante oligarca in quota PD, che a proposito di Casaleggio junior, conosciuto nell’evento semi riservato tenuto a Ivrea, ha commentato che gli è parso più “un ragazzino sprovveduto che un Darth Vader”. Premesso ad uso di chi ignora la saga di Guerre Stellari che Darth Vader è l’eroe negativo dal mantello nero, i giudizi liquidatori sono in genere frutto di arroganza.
Il nuovo titolare della Casaleggio & Associati ci appare piuttosto una persona priva di cultura politica, dunque assai pericolosa, tenuto conto del suo ruolo e del controllo che esercita, attraverso la piattaforma informatica Rousseau, sul primo partito italiano.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/se-casaleggio-riduce-la-politica-a-tecnologia/
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
Operazione “White Helmets” Actor Studio
Wikipedia Italia – Facebook 22 luglio 2018
L’operazione whitehelmets è nata principalmente con lo scopo di sensibilizzare e manipolare l’opinione pubblica internazionale contro il regime di Assad “producendo” prove di crimini, tali da preparare un “giustificato” intervento militare futuro formato da una coalizione multinazionale guidata dagli USA (tipo Iraq 2003)
Un attivista filo-governativo dei media siriani, Penelope Stafyla, ha pubblicato una serie di foto che mostrano come lo studio mediatico dei #WhiteHelmets, produceva “prove dei crimini di guerra del regime di Assad” nella regione orientale della Ghouta, vicino alla capitale siriana di Damasco.
Queste foto sono particolarmente interessanti in mezzo a resoconti sul nuovo “attacco chimico” da parte del “regime di Assad” nella Ghouta orientale.
https://southfront.org/overview-of-battle-for-eastern-ghouta-on-march-6-2018-maps-videos/
Ad esempio, l’agenzia turca Anadolu ha riferito del presunto incidente citando un rapporto dei White Helmets
https://www.aa.com.tr/en/middle-east/30-injured-in-regime-gas-attack-in-syria-s-e-ghouta/1080900
“Almeno 30 persone sono state curate per difficoltà respiratorie dopo un attacco di gas al cloro a regime nel sobborgo di Damasco nella Ghouta orientale, secondo un’agenzia di difesa civile siriana martedì.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2179970088699053&id=172636889432393
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Calenzano, abusi su bimba: prete ai domiciliari/ Ultime notizie: forti sospetti, l’inchiesta si allarga
Prete accusato di molestie a Calenzano: resta ai domiciliari, niente carcere. Ultime notizie, Gip rigetta richiesta accusa: la bimba era stata tolta ai genitori negli scorsi mesi
28 luglio 2018 Niccolò Magnani
Prosegue l’indagine nei confronti di don Paolo Glaentzer, il prete di Calenzano agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, trovato in circostanze sospette con una bambina di 10 anni. L’inchiesta rischia però di allargarsi, visto che il pubblico ministero Laura Canovai, e il procuratore capo, Giuseppe Nicolosi, vogliono cercare di capire se lo stesso prete abbia avuto altre vittime, ed inoltre, se la stessa bambina sia stata abusata da altri in passato. Nella sua famiglia, già nota ai servizi sociali e al tribunale dei minori, c’è infatti il precedente del fratello maggiore, che aveva ricevuto attenzioni sessuali da parte di un 50enne anni fa. Una serie di episodi che hanno fatto suonare il campanello d’allarme negli inquirenti, preoccupati anche dalla libertà con cui il prete andava e veniva nella famiglia della piccola, a cui lo stesso ha spiegato di aver dato 7000 euro in dieci anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ECCO PERCHE’ IL GIP HA CONFERMATO I DOMICILIARI
Non va in carcere don Paolo Glaentzer, il prete accusato di violenza sessuale aggravata su minore dopo essere stato soppresso in auto con una bambina di 10 anni. Il Gip del Tribunale di Prato, Francesco Pallini, ha deciso che resterà agli arresti domiciliari, respingendo la richiesta del pm Laura Canovai che aveva chiesto la custodia in carcere. La scelta degli arresti domiciliari, rispetto a quella in carcere richiesta dalla Procura, è stata giustificata dal
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Tanto per farsi qualche altro amico di domenica mattina.
Leonardo Peruzzi Fb 290718
Questo paese non è razzista, ne conosciamo ben altri a partite dai nostri cugini multiculturali Francesi per finire alle grandi democrazie d’oltre oceano e mi riferisco ad entrambi gli oceani e non a quello che fa sempre comodo tirare in ballo nel bene e nel male.
Volerlo richiamare tutti i giorni al contrario può diventare pericoloso. Certo che questa moltitudine di dementi che per emulazione si mette a sparare piombini o si mette a pestare ragazzi inermi senza motivo oltre a rappresentare un motivo di allarme serio diventa anche un aberrante meccanismo da sedare immediatamente con misure restrittive esemplari (tanto per lasciare il segno indelebile).
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Una volta per tutte, la risposta è NO (ma possiamo argomentare, con questa guida minima per preoccupati, intransigenti e accaldati)
venerdì 27 luglio 2018
Poche conversazioni estive sono polarizzanti come quelle sull’aria condizionata: c’è chi la terrebbe accesa tutto il giorno a temperature artiche, chi vorrebbe metterla al bando del tutto e chi cerca mediazioni, o indossa golfini passivo-aggressivi per far capire agli altri che forse stanno esagerando (c’è anche la variante opposta, “sto sudando!”). I condizionatori – che hanno migliorato la vita a milioni di persone in tutto il mondo, ma hanno anche comportato un aumento considerevole dei consumi energetici e dell’inquinamento – hanno i loro pregi e i loro difetti, anche per quanto riguarda la salute. In linea di massima, però, tenete presente una cosa: l’aria condizionata non fa male. Il fresco che produce non vi farà ammalare. Ci possono essere alcuni imprevisti, però, soprattutto per chi ne abusa o utilizza i condizionatori nel modo sbagliato.
Il freddo non fa ammalare
Continua qui: https://www.ilpost.it/2018/07/27/aria-condizionata-fa-male/
BELPAESE DA SALVARE
Sparare sul pianista: il Ministro Fontana
Federica Francesconi – 27 LUGLIO 2018
Piovono critiche di fuoco all’indirizzo del Ministro alla famiglia Fontana, che ha reso pubblica l’intenzione di negare il riconoscimento dei figli surrogati che le coppie gay hanno comprato all’estero.
Intanto oggi Save the Children ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla situazione dell’infanzia nel fondo, nel quale emerge che in Italia rispetto al 2016 aumentati i casi di minori scomparsi, soprattutto minori stranieri non accompagnati e che si sta diffondendo il fenomeno delle minorenni africane che a Ventimiglia si prostituiscono per avere il lasciapassare per attraversare il confine.
Continua qui:
Mattarella che fa la madonnina addolorata per il caso della bimba rom colpita da un piombino
Federica Francesconi Fb 260717
e che non spende una parola per la ragazza stuprata a Reggio da un ucraino richiedente asilo, per la cinquantenne sgozzata da un maghrebino, e per i tantissimi casi di cronaca nera di cui sono protagonisti criminali stranieri, è l’apice del disgusto.
Il far west in Italia c’è da anni, però siccome a crearlo sono state alcune etnie, silenzio assoluto da parte della massima autorità dello Stato.
Continua qui: https://www.facebook.com/1165264657/posts/10214156875573610/
Che palle
di Marco Travaglio – 28/07/2018
Ieri, sulla prima del Corriere, il richiamo sull’ennesima puntata della danza macabra intorno a Marchionne rimandava ai servizi “palle pagine 10 e 11”. Non “alle”: “palle”. Errore in buona fede o sfogo di un anonimo redattore sfinito dalla morte infinita del manager Fca e dalla cascata di bave e salive sul corpo martoriato dell’arcinemico della retorica?
Sia come sia, mai errore di stampa fu più freudiano: chi di noi, dinanzi alla tracimante ondata beatificatoria pre e post-decesso di Mr. Pullover, non ha pensato – magari arrossendone un po’ – “che palle!”? Montanelli, costretto come ogni direttore a combattere ogni giorno il nemico refuso e a scusarsene coi lettori, ne parlava come di un essere vivente e pensante: “Il diavoletto che si annida in redazione e si diverte a giocarci brutti scherzi”.
Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/che-palle/
L’ordine e l’intelligenza delle cose per fare la volontà di Dio
SU 27 LUGLIO 2018 DA COSTANZA MIRIANO
Trovo abbastanza insopportabile il tono che sui mezzi di comunicazione, soprattutto quelli cattolici, ha preso la discussione sul tema dell’immigrazione. Dico quelli cattolici perché a me di cosa pensano Soros e Repubblica e l’Espresso della “carità” importa pochissimo. Ma di come mettermi da cristiana di fronte al problema, invece, interessa molto. Ascolto quello che dice il Papa e me ne lascio interrogare, perché è il Papa e quello che dice mi interpella comunque. Proprio per questo cerco di leggere davvero le sue parole e di ignorare completamente il modo in cui vengono riportate disonestamente, o ancora peggio in cui vengono rilanciate dai suoi scudieri che vogliono essere più papisti del Papa e ogni tanto sbandano.
In sintesi, la questione è posta così, nella vulgata: se non sei a favore di un’apertura totale e incondizionata di tutti i porti e le frontiere non sei un cristiano, usi la croce in modo abusivo e sei fariseo.
Continua qui: https://costanzamiriano.com/2018/07/27/lordine-e-lintelligenza-delle-cose-per-fare-la-volonta-di-dio/
CONFLITTI GEOPOLITICI
ISRAELE. UN’ALTRA STRAGE SATANICA DI INNOCENTI IN SIRIA.
Maurizio Blondet 26 luglio 2018
“Intere famiglie sono state macellate, bambini, donne e vecchi uccisi nelle loro case, un altro giorno buio per la Siria”, scrive il giornalista britannico-siriano Danny Makki. E aggiunge: “Se 166 esseri umani fossero stati massacrati in qualunque altro paese che la Siria, sapendo che è stato l’ISIS, sarebbe stata prima notizia mondiale”.
https://www.zerohedge.com/news/2018-07-25/death-toll-isis-suicide-attack-syrian-city-climbs-215
Invece, silenzio. In realtà, ultime notizie parlano di 215 civili macellati. E’ accaduto mercoledì a Sweida, la piccola capitale del meridione siriano lungo il confine della Giordania; quello che Israele vuole prendersi o almeno controllare (e che controlla con “l’ISIS”). All’alba, mentre i venditori di frutta e verdura allestivano le prime bancarelle del mercatino. Un suicida in moto si è fatto esplodere; poi altri attentatori suicidi – coordinati e simultanei – hanno fatto altre vittime (ha detto l’agenzia statale Sana) “nei villaggi di al-Matouneh, Douma, Tima, al-Shabaki e Rami nel nord-est della provincia”, l’esercito ha ucciso almeno due terroristi prima che mettessero a segno la loro strage.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/israele-unaltra-strage-satanica-di-innocenti-in-siria/
Gli Stati Uniti sono allarmati per l’influenza della Cina in Africa
VLADISLAV GULEVIC – 17 luglio 2018
fondsk.ru
Pechino sta realizzando una rete stradale unificata in Africa che collegherà Etiopia, Eritrea, Gibuti, Uganda, Kenya e Tanzania
La prima base navale cinese all’estero ha fatto la sua comparsa a Gibuti nel 2017. Proprio lì è collocata anche la più grande base militare negli Stati Uniti in Africa, Camp Lemonnier, con 5.000 soldati.
Gibuti è un piccolo Paese sulla costa del Mar Rosso. Non ha minerali utilizzabili, la sua flora e fauna sono scarse. La principale risorsa di Gibuti, per il commercio con il mondo esterno, è la sua posizione geografica. Nel Paese sono stanziati non solo militari cinesi e americani, ma anche francesi, italiani, giapponesi, spagnoli, tedeschi e sauditi. La base militare cinese è la più grande (10mila militari).
Gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese competono per l’opportunità di consolidarsi in questa zona strategicamente importante. Gibuti è un’opportunità per controllare l’angusta imboccatura dello Stretto di Babel Mandeb, con una larghezza minima di 29 km. Lo Stretto collega il Mar Arabico dell’Oceano Indiano con il Mar Rosso e poi, attraverso il Canale di Suez, con il Mediterraneo.
Continua qui: https://www.fondsk.ru/news/2018/07/17/ssha-vstrevozheny-vlijaniem-kitaja-v-afrike-46463.html
Trump, Putin e i Caschi Bianchi
GORDON DUFF – 28 LUGLIO 2018
veteranstoday.com
Siamo a fine luglio 2018. In Medio Oriente, 800 uomini e le loro famiglie sono pronti ad essere trasferiti in Europa Occidentale, Canada e Stati Uniti per esservi reinseriti con lo status di rifugiati. La vera storia della loro evacuazione per opera di Israele e del tentativo di riqualificarli come eroi è uno dei racconti più subdoli e terrificanti dei nostri tempi.
Le nostre fonti di informazione ci dicono che fra questi 800 uomini vi sono anche i capi dell’ISIS, che presto andranno a vivere in Germania, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti e faranno quello che fanno i capi terroristi: organizzeranno cellule e uccideranno civili innocenti, come hanno già fatto in Siria e in Iraq, esattamente come hanno fatto, per tutto questo tempo, anche i Caschi Bianchi.
I Caschi Bianchi sono un’entità misteriosa, vengono presentati come volontari, soccorritori al servizio dell’umanità, ma il gruppo era stato costituito dal MI6 britannico, per le operazioni di propaganda sporca contro il regime di Assad ed era stato finanziato dai governi inglese, tedesco, statunitense e da altri ancora. Non sono una ONG, non c’è nulla di “non-governativo” in loro.
Essenzialmente sono mercenari terroristi.
Continua qui: https://comedonchisciotte.org/trump-putin-e-i-caschi-bianchi/
CULTURA
Consigli a chi ha generato un figlio non lettore
su 21 luglio 2018 da emanuelefantin comunicazione
di Emanuele Fantin
Caro genitore che guardi con sospetto tuo figlio che non ha messo nessun libro nella valigia del mare, ti devo parlare.
È dimostrato che nessuno si può appassionare per obbligo. Quindi, se speri di vederlo immerso nelle pagine come effetto della tua arrabbiatura, inizi male. Piuttosto fai sparire i libri dagli scaffali, trattali con il riserbo di formulari per iniziati. Svendere un prodotto ne diminuisce il valore. Sfrutta le leggi del mercato (e il potere della proibizione).
Se ancora non ti implora, considera che il gusto per la lettura si sviluppa per imitazione dei familiari. Quindi smettila di screditare il professore di italiano, a tuo parere troppo blando, e prendi in mano tu stesso Jane Austin o un saggio su Napoleone (mentre leggi, il tuo viso deve dire che ti piace).
Continua qui: https://costanzamiriano.com/2018/07/21/consigli-a-chi-ha-generato-un-figlio-non-lettore/
Post non allegro (ah no perché gli altri…).
Caterina Cavina – Facebook 28 luglio 2018
Ieri in clinica abbiamo fatto un laboratorio (ce ne sono un sacco), “storie di vita”. Ognuno si metteva a sedere su una emozione (gioia, rabbia, tristezza, stupore… guardatevi inside out) e raccontava una storia legata a quella emozione.
C’erano storie simili. Donne arrabbiate, soprattutto con se stesse, perché sotto sostanze erano state stuprate o picchiate. Uomini tristi per aver perso gli affetti e il rispetto degli altri. Poi è arrivato il turno di una donna che si è seduta in una sedia senza nome, l’emozione indefinita. E ha raccontato la sua storia. Era giovane e lavorava da poco a Bologna, veniva dal sud. Si era appena sposata. Ci teneva molto al lavoro e quindi raramente rinunciava a doppi turni, festivi, ecc. Così la sua famiglia decise di farle una sorpresa e venirla a trovare per Pasqua.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10217565771684296&id=1477684979
Così gli scrittori si ribellarono al Pci
Un saggio riscopre i pochi che presero le distanze dallo stalinismo
Giampietro Berti – 27/07/2018
Sulla disputa infinita riguardante il comunismo un capitolo significativo è costituito dal dibattito svoltosi all’interno della sinistra tra gli ortodossi e i riformisti, cioè tra coloro che, sino alla caduta del Muro di Berlino -sia pur con sempre meno convinzione-, ne hanno difeso l’esperienza storica, e coloro che, a partire dal 1956 -ma anche prima-, l’hanno criticata, giungendo al ripudio totale.
Un libro, a cura di Giuseppe Averardi, Ungheria 1956. La rivolta degli intellettuali occidentali contro l’ipocrisia comunista (Minerva, 2018, pagg. 351, euro 18), porta ora ulteriore luce su questa contrapposizione, a conferma che sono sempre esistite due sinistre, l’una totalitaria, l’altra democratico-liberale.
Dopo la sanguinosa repressione della rivolta ungherese (1956), in Italia un coraggioso gruppo di giornalisti, politici, intellettuali, già gravitanti a vario titolo nell’area del Pci, tra cui Michele Pellicani, Eugenio Reale, Alfonso Gatto, Antonio Ghirelli, oltre allo stesso Averardi, diedero vita alla rivista
Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/cos-scrittori-si-ribellarono-pci-1558560.html
CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE
di Thierry Meyssan
Durante la guerra fredda, negli Stati schierati con gli Stati Uniti c’è stato un precedente di repressione illegale e segreta. Il sistema è stato progressivamente smantellato In Europa, mentre nel Medio Oriente Allargato si è soltanto trasformato. Il comportamento dell’Eliseo nella vicenda Benalla fa pensare che anche in Europa la storia non sia chiusa.
Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 28 luglio 2018
Benché tutti lo abbiano visto scortare ovunque il presidente della repubblica, Alexandre Benalla non era affatto responsabile della sicurezza di Emmanuel Macron. Ma allora, che ruolo svolgeva?
Rivelato da Le Monde, il caso Benalla lascia intravvedere quel che accade dietro le quinte dell’Eliseo. Un collaboratore di Emmanuel Macron è un mascalzone che, spacciandosi per poliziotto, il 1° maggio scorso, con una fascia da poliziotto al braccio e una radio interna della polizia, è andato a pestare due manifestanti. Era entrato in un giro di «amicizie malsane», secondo il prefetto Michel Delpuech: un aspetto della vicenda ora oggetto di un’inchiesta giudiziaria, che vede inquisite cinque persone. All’inchiesta della magistratura se ne affianca una amministrativa, dell’Ispettorato Generale della Polizia Nazionale (IGPN).
Continua qui: http://www.voltairenet.org/article202195.html
IPNOSI DI MASSA, PROPAGANDA MANIPOLAZIONE
La Koerenza – Facebook 26 luglio 2018
Prima ci hanno provato con l’esterofila rivista ROLLING STONES, oggi ci riprovano con quella conservatrice “FAMIGLIA CRISTIANA” …
Questo è un grande PRIVILEGIO ED OCCASIONE PER CAPIRE COSA ACCADE…in realtà ci rivelano come quelli che avete sempre creduto “COMUNISTI O CHIESA” Vi stanno solo prendendo largamente per il culo, plagiandovi e usando la vostra ignoranza intrisa di ideologie per spaventarvi.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2224215287813804&id=1446924298876244
Caso Benalla, l’incredibile errore di comunicazione di Macron
Marcello Foa – 25 luglio 2018
È incredibile l’errore di comunicazione commesso da Emmanuel Macron. Quando devi smentire non devi mai usare la negazione, perchè il subconscio tende a trascurare il “non”. Il grande linguista americano George Lakoff lo spiega magistralmente da anni sin dal titolo del suo celebre saggio “Non pensare all’elefante”. Vi invita a non pensare a quell’animale e tu lettore, cosa stai facendo in questo momento? Stai pensando all’elefante. Con la sua improvvida dichiarazione di ieri, il presidente francese ha commesso due sbagli colossali.
Il primo: nessuno in Francia, sui media e nel mondo politico, aveva formulato il sospetto che il capo dell’Eliseo avesse una relazione amorosa omosessuale con la sua guardia del corpo Benalla. L’indiscrezione girava sul web e nei salotti ma un conto è il pettegolezzo, ben altro peso ha una presa di posizione ufficiale. Incredibilmente è stato lo stesso Macron a sdoganare il non detto e dunque da oggi e per gli anni a venire l’argomento non è più tabù.
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DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI
In Spagna il sistema di prima accoglienza dei migranti sta collassando
Negli ultimi tre giorni sono arrivati sulle coste spagnole circa 1.300 migranti e il governo non sa dove metterli
Negli ultimi tre giorni circa 1.300 migranti sono arrivati via mare sulle coste spagnole, soprattutto quelle dell’Andalusia, la comunità autonoma più a sud della Spagna. Gli sbarchi sono avvenuti per lo più nella baia di Algeciras, cioè quel pezzo di costa compresa tra la città di Algeciras e Gibilterra, proprio di fronte al Marocco e all’enclave spagnola di Ceuta. Questi ultimi 1.300 si sono aggiunti ai moltissimi migranti già arrivati nelle ultime settimane in Spagna attraversando il Mediterraneo: più di 4.500 persone solo nel mese di luglio, quasi 20mila dall’inizio dell’anno. La Spagna è diventata così la prima via d’accesso dei migranti che raggiungono l’Europa via mare, superando per la prima volta da anni l’Italia.
Il problema è che le strutture di prima accoglienza non stanno reggendo: negli ultimi giorni centinaia di migranti hanno dormito sui ponti delle navi di soccorso marittimo, nel cortile della stazione di polizia di Algeciras e in aree improvvisate all’aperto. Un numero imprecisato di migranti, ha scritto il País, è finito per vagare senza meta nelle città del sud della Spagna, come Medina Sidonia e Chiclana de la Frontera,
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SOSTITUZIONE ETNICA
Il vero obiettivo delle Ong
Davide Gerbino – Facebook 30 maggio 2018
Certamente dietro a questa folle immigrazione fuori controllo ci sono interessi economici diretti, dagli scafisti alle coop passando per pseudo associazioni no profit e Caritas, in tanti fanno business attraverso gli immigrati. Il governo, agevola tutto questo con finanziamenti a pioggia (miliardi) che ingrassano gli amici degli amici. Ma c’è qualcosa che probabilmente è ancora più agghiacciante. Le ONG e chi le finanzia (Soros in primis) non sono interessate solo ai soldi facili nell’immediato, il progetto è ben più articolato e infame.
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ECONOMIA
“Italia a grandi passi verso il default”
Nei limiti del bilancio. E’ il refrain che Tria continua a ripetere a Salvini e Di Maio quando gli parlano di riforme da fare subito. La vera bomba è la nostra economia dice ALDO GIANNULI
24 luglio 2018 INT. Aldo Giannuli
Nei limiti del bilancio. E’ il refrain che il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, continua a ripetere ai vicepremier Salvini e Di Maio quando gli parlano di riforme da fare subito e di regole europee troppo strette. I leader di Lega e M5s vorrebbero violare i vincoli imposti da Bruxelles che impediscono di fare politiche per la crescita, ma reddito di cittadinanza e flat tax sono operazioni propagandistiche, dice il politologo Aldo Giannuli, per il quale Salvini è tentato di passare all’incasso prima delle europee.
Qual è lo stato di salute della grande coalizione all’italiana?
Se si alleano due partiti che assommano il 49 per cento è tutto meno che una grande coalizione. Non bado alle intenzioni di voto espresse oggi, ma ai seggi ottenuti in parlamento. E al Senato sono di misura. Senza contare la vera anomalia: l’alleanza tra due partiti rivali, tendenzialmente ostili l’uno all’altro.
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Gli economisti indagano sul mistero della produttività che non cresce più
Dimensione delle aziende, settore, tecnologia: le spiegazioni trovate finora non bastano a spiegare il fenomeno
di Mario Seminerio – Il Fatto Quotidiano – 30 luglio 2018
Da tempo gli economisti si interrogano su un fenomeno che sinora non è stato spiegato in modo soddisfacente né complessivo: il rallentamento della crescita della produttività, cioè del prodotto di beni e servizi per ora lavorata. Nel lungo termine, l’incremento di produttività dovrebbe trasmettersi agli standard di vita. Il condizionale è divenuto d’obbligo, dopo che gli ultimi anni hanno visto un indebolimento di questa trasmissione, per motivi ancora non spiegati in modo soddisfacente.
I minori progressi nella crescita della produttività vengono ricondotti a fattori quali bassi tassi d’interesse, che agevolano il mantenimento in vita delle cosiddette aziende zombie, meno produttive; difficoltà di misurazione della produttività in un mondo digitale; aumento di concentrazione settoriale, con formazione di monopoli ed oligopoli, che frena i progressi di produttività.
Una recente ricerca dell’Ocse evidenzia poi un crescente divario di produttività tra imprese: tra il 2001 ed il 2013, il 5% di imprese più produttive ha aumentato la propria produttività del 33% in manifattura e del 44% nei servizi. Nello stesso periodo, il resto delle aziende ha segnato miglioramenti di solo il 7% in manifattura e del 5% nei servizi. In sostanza, pare che gli incrementi di produttività, a differenza che in passato, non si diffondano a tutte le aziende di un settore, mentre la tecnologia premia in modo abnorme i giganti dell’economia globalizzata.
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Giorgetti preoccupato per la manovra: «I mercati bombarderanno, facciamoci trovare pronti»
Il sottosegretario: «Quanto è accaduto in passato accadrà di nuovo, anche a noi»
Giorgetti non posta video né porta pochette, ma è l’unico nel governo che dà del tu a Draghi. Quindi a Palazzo Chigi dovrebbero prestargli ascolto. Dovrebbero drizzar le antenne quando il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, per parlare della situazione economica, si mette a usare certe metafore. Tipo: «Se arriva la guerra nucleare, sarebbe meglio costruire un rifugio anti-atomico. Non vi pare?». E se proprio è sfuggito il senso, è pronto ad essere più esplicito: «Se già sappiamo che tra fine agosto e inizio settembre i mercati si metteranno a bombardare, facciamoci trovare pronti». Non ci sarebbe bisogno nemmeno di un interprete per cogliere l’esortazione ad attrezzarsi per tempo, impostando subito la legge di Stabilità, perché a settembre rischia di essere tardi.
Il pessimismo genetico
Ora, siccome Giorgetti parla con Draghi e parla a Palazzo Chigi, resta da capire se qualcuno a Palazzo Chigi comprende questo senso di urgenza, questo invito al bagno di realtà, questa richiesta di assunzione di responsabilità. Sarà un politico all’antica, ma c’è un motivo se invece di un post o di una
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Se anche Salvini si piega ai padroni del Tav Torino-Lione
Scritto il 28/7/18
Eresia. Fermare l’ecomostro Torino-Lione è come sostenere, nel 1600, che è la Terra a orbitare attorno al Sole. Se lo tolgano dalla testa, i 5 Stelle: rinunciare alla linea Tav progettata in valle di Susa (perfettamente inutile, secondo 680 tecnici dell’università italiana nonché per l’autorità elvetica che monitora il traffico alpino per conto dell’Ue) è semplicemente impensabile. Lo sostiene anche la Lega di Salvini, sottoposta a prevedibili, smisurate pressioni. A titolo personale, il leader del Carroccio frena i pentastellati e parla, a ruota libera ai microfoni di “Radio 24”, di fanta-penali da 10 miliardi. La tesi salviniana: fermare l’opera sarebbe più costoso che non farla. Peccato che la spesa – fonte, Parigi – si aggirerebbe sui 26 miliardi (stima prudente). E la stessa Commissione Europea fa sapere che l’Italia non rischierebbe una penale né l’esclusione dai finanziamenti per ulteriori progetti infrastrutturali: dovrebbe solo limitarsi a rimborsare le somme già stanziate, attorno al miliardo di euro. Possibile ragionarci sopra, impegnando la politica? No, assolutamente: il Tav Torino-Lione resta materia ideologica, dogma di fede. Religione, e del tipo meno tollerante. Al punto da evocare l’inferno ogni volta che spunta l’ombra di un eretico, salvo rifiutare sempre – in vent’anni – di spiegare, cifre alla mano, a cosa mai servirebbe il tronco ferroviario più inutile della storia, italiana ed europea.
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Si vendono più case (+9%) ma i prezzi sono andati giù
Nel 2017 il valore medio delle transazioni è diminuito a quota 126mila euro. Boom dei mutui “extralarge”
Cinzia Meoni – Ven, 27/07/2018
Boccata d’ossigeno per il mercato immobiliare: nel 2017 sono, infatti, aumentate del 9,3% le compravendite di abitazioni, di cui oltre la metà (310mila sui 553mila contratti) sottoscritte con le agevolazioni prima casa, anche se il valore medio dei contratti è diminuito di 126mila euro dai 148mila dell’anno precedente.
Lo si evince dal Rapporto Dati Statistici Notarili che ha elaborato i dati delle operazioni effettuate dal 98% dei notai, offrendo una fotografia attuale sul Paese e sul settore.
Più in generale l’andamento del mercato immobiliare nel 2017 ha registrato un aumento del 6,7% con oltre 862mila operazioni effettuate rispetto alle 808mila del 2016. Gli acquisti sono concentrati a Nord (che assorbe il 55,3% delle operazioni) e in particolare nel Nord Ovest (che conta su 1.800 compravendite ogni 100mila abitanti), pur mostrando un andamento positivo su tutto il territorio nazionale con Molise, Marche, Sicilia e Puglia che hanno registrato rialzo di oltre undici punti percentuali rispetto all’anno prima. La sola eccezione, nel 2017, è stato l’Abruzzo (-4,5%).
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FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
Andrea Baranes – 31 maggio 2018
L’Italia è in una tempesta perfetta sui mercati, complice l’instabilità politica. Ma i rally speculativi giocano spesso su aspettative che si auto-avverano. Urge fissare nuove regole per la finanza.
Lo spread – Lo spread è la differenza tra il rendimento dei Btp a 10 anni e quello degli analoghi titoli tedeschi. In pratica misura quanto l’Italia sia considerata a rischio. La Germania è presa a riferimento perché ultra-sicura. Se i mercati pensano che l’Italia sia solida e possa ripagare il proprio debito senza problemi, il governo potrà offrire un basso tasso di interesse. Se al contrario siamo percepiti come rischiosi e inaffidabili, il rendimento sui titoli, ovvero lo spread, salirà.
A differenza di quanto potrebbe sembrare leggendo i titoli allarmistici sui media, un aumento dello spread non implica un rischio immediato per lo Stato o un brusco peggioramento dei conti pubblici. Bot o Btp hanno una durata (mesi o anni rispettivamente). Quando stanno per scadere, se il debito pubblico non cala il governo deve emettere titoli nuovi per sostituire quelli in scadenza. Se lo spread è alto, questi nuovi titoli avranno un rendimento maggiore, ovvero solo su quelli lo Stato dovrà pagare interessi più alti. Progressivamente più soldi pubblici vanno quindi a pagare gli interessi sul debito e peggiorano i nostri conti, ma l’impatto di uno spread alto o basso si manifesta su periodi medio-lunghi.
Continua qui: http://sbilanciamoci.info/la-democrazia-dellalgoritmo/
GIUSTIZIA E NORME
Anche i Testimoni di Geova devono rispettare le leggi sulla privacy
Il GDPR vale anche per i dati raccolti nella predicazione porta a porta, ha deciso la Corte di Giustizia della UE
Lo scorso 10 luglio la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l’attività di predicazione porta a porta dei membri del noto movimento cristiano dei Testimoni di Geova non rientra tra le eccezioni previste dal diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati personali, e che di conseguenza i predicatori della comunità devono rispettare le regole sulle privacy esattamente come Facebook e Google.
Il caso è nato dopo che la Finlandia nel 2013 aveva vietato ai Testimoni di Geova la raccolta di dati personali durante le visite porta a porta, a meno che non venissero rispettati i requisiti imposti dalla normativa sulla privacy. Durante la loro attività di predicazione porta a porta, infatti, i Testimoni di Geova prendono appunti raccogliendo in un promemoria informazioni personali relative a nome, indirizzo e credo religioso delle persone che incontrano, in modo da poterle usare nelle successive visite. Il gruppo afferma che la predicazione dovrebbe essere considerata un’attività religiosa personale e che dunque, in quanto tale, anche gli appunti presi durante le visite sono personali. La Corte ha invece stabilito il contrario: la predicazione non costituisce un’attività esclusivamente personale o domestica alla quale il diritto dell’Unione non si applica.
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LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI
Arriva il diktat della Bce: “Aumentate ancora l’età della pensione”
L’istituto di Francoforte pretende le riforme: un messaggio indiretto al prossimo governo
Antonio Signorini – 26/03/2018
Sembra ritagliato su misura per l’Italia l’ultimo richiamo della Banca centrale europea sulle pensioni.
Nel bollettino economico, l’istituto centrale di Francoforte chiede che i governi dell’area Euro non facciano passi indietro sulle riforme e si appella perché si intraprendano ulteriori interventi per innalzare, l’età evitando di frenare l’attuazione delle riforme già approvate.
Secondo la Bce l’invecchiamento demografico comporta «pressioni al rialzo sulla spesa pubblica per pensioni, assistenza sanitaria e cure a lungo termine. Ciò renderà problematico per i paesi dell’area ridurre il consistente onere del loro debito e assicurare la sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo».
Nell’anticipo del bollettino di qualche giorno fa, la Bce aveva corredato l’analisi sulla previdenza con le stime sulla crescita della percentuale di over 65 rispetto alla popolazione lavorativa. Da poco più del 30% nel 2016 a oltre il 52% nel 2070. In Italia, dove questa percentuale è già ora fra le più alte in Europa insieme a Germania, Grecia, Portogallo e Finlandia, nel 2070 sarà a oltre il 60%, una condizione che il paese condividerà con Grecia e Cipro mentre il Portogallo deterrà il primato negativo con il 67%.
La Bce ricorda che «hanno adottato riforme pensionistiche a seguito della crisi del debito sovrano». Peccato che ora «la rapidità di attuazione di tali riforme sia recentemente diminuita».
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LA LINGUA SALVATA
Forse
fór-se
Sign Probabilmente (esprimendo dubbio, esitazione, possibilità); dubbio, incertezza dal latinio forsit, composto di fors ‘sorte’ e sit ‘sia’, ‘sia destino’. Questa parola è una di quelle presenze così fondamentali, di uso talmente automatico che isolarla dai discorsi per trattarla da sola è già disorientante. Disorientamento che cresce in bene quando ci rendiamo conto che dietro a questa forma, che all’occhio che corre non desta curiosità, si cela una formula tanto solenne: come cambierebbe il tono del nostro parlare e del nostro scrivere se ogni ‘forse’ suonasse come un ‘sia destino’? Sia destino molto. Inoltre, parole così basilari mostrano spesso una versatilità notevole, e il valore avverbiale del forse – partendo da quel ‘probabilmente’ che significa, da quell’assenza di certezza – può avere i colori più disparati.Retoricamente attenua le affermazioni (“Forse questo è il peggior Bloody Mary che io abbia mai assaggiato”); gonfia d’enfasi le interrogative se preceduto da un ‘non’ (“Non è forse il peggior Bloody Mary che tu abbia mai assaggiato?”) o le smussa nel significato di un ‘per caso’ (“Perché quella faccia? Forse è il Bloody Mary peggiore che tu abbia mai assaggiato?”); sui numeri impone un ‘circa’ (“Gli avranno anche fatto schifo i Bloody Mary, ma se n’è bevuti forse una dozzina”). Insomma, riesce sempre ad essere determinante. Tanto che i dubbi, le incertezze, si sostantivano nei forse.Se l’eleganza non si nota ma si ricorda, ‘forse’ è davvero una parola elegante.
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- Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, vv. 133-143.
Forse s’avess’io l’ale
da volar su le nubi
e noverar le stelle ad una ad una
o come il tuono errar di giogo in giogo,
più felice sarei, dolce mia greggia,
più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
mirando all’altrui sorte, il mio pensiero:
forse in qual forma, in quale
stato che sia, dentro covile o cuna,
è funesto a chi nasce il dì natale.
Chi non ha mai sognato di volare? Salire nell’azzurro più puro, meravigliosamente liberi e leggeri. È un sogno talmente bello che a volte lo faccio anche da sveglia: specie in quelle giornate in cui il vento ti gonfia la gonna, e sembra stia per sollevarti da un momento all’altro. Anche il Canto notturno è pervaso da questo desiderio, tanto che tutte le strofe terminano col suono “ale”. Infine, Leopardi si immagina in volo, per la prima volta veramente felice. È solo un attimo, perché subito la ragione lo riporta coi piedi per terra: a che scopo pensare di cambiare condizione?
Nessuno può sfuggire alla sofferenza. Del resto è il Canto di un pastore errante, nel duplice senso che è sempre in movimento e che commette errori. C’è da dire però che il pastorello si trova in una di quelle enormi pianure dell’Asia in cui non c’è nulla per chilometri: ne ho viste di simili in Australia, e posso testimoniare che lì il cielo è assurdamente grande, e le stelle ci brillano chiare e nette come i diamanti. E allora è impossibile non domandarsi cosa ci facciano lì quelle “facelle”, e cosa ci facciamo noi qui, e se veramente è possibile essere felici.
Che poi, in fondo, la grandezza di quel pastore – di noi tutti – sta proprio nel desiderare. Rispetto all’immensità dell’universo è una figurina da nulla, ma nel suo cuore c’è il cielo intero. Insomma, ricalcando una famosa frase di Dostoevskij: se mi dimostrassero che il desiderio è un errore, preferirei stare con l’errore piuttosto che con la verità. E credo che in fondo anche Leopardi la pensasse così. Infatti, semina per la strofa un piccolo avverbio: forse. Pur essendo convinto che, razionalmente, la vita non abbia senso, circonda questa conclusione di “forse”. Non è – non vuole essere – del tutto certo. È chiaro, nessuno ama l’incertezza di per sé; ma talvolta anche l’incertezza può essere cara, perché genera una figlia di ineguagliabile bellezza: la speranza.
Lucia Masetti, dottoranda in studi umanistici all’Università Cattolica di Milano, ogni lunedì apre uno scorcio letterario sulla parola del giorno.
PANORAMA INTERNAZIONALE
Sì, è mia opinione che la psicopolitica sia il campo privilegiato per comprendere come il potere tecno-capitalista si riproduca.
27 luglio 2018 di Paolo Bartolini
Sorprende, anche in ottimi articoli come quello di Alessandro Somma, come la questione europea venga puntualmente interpretata senza tener conto delle dinamiche poste all’interfaccia tra geopolitica e psicologia. Sì, è mia opinione che la psicopolitica sia il campo privilegiato per comprendere come il potere tecno-capitalista si riproduca.
Il dibattito Euro sì/Euro no monopolizza da alcuni anni il confronto tra coloro che, critici verso l’orizzonte neoliberale, vorrebbero immaginare i popoli europei fuori del recinto dell’austerity. Ecco, dunque, che torna in auge lo spazio nazionale come luogo principe per promuovere conflittualità sociale. Localismi e comunitarismi aggressivi riescono, da destra, a sedurre ampi strati di popolazione mediante un’operazione concertata che vede agire insieme: una retorica anticasta a forti tinte populiste (il vate Casaleggio Jr annunciava ieri la fine imminente del Parlamento come istituzione intermedia e, con essa, quella della democrazia rappresentativa tutta), una retorica antimigranti (capri espiatori buoni per tutte le occasioni), una retorica identitaria che, rifiutando gli esiti astratti della globalizzazione economica, si ripiega sul polo opposto del medesimo campo.
Continua qui: https://megachip.globalist.it/democrazia-nella-comunicazione/2018/07/27/europa-due-vicoli-ciechi-2028566.html
LA GRECIA BRUCIA, LA UE (TROIKA) STA A GUARDARE
… scene agghiaccianti di madri carbonizzate abbracciate ai propri figli”
Riscossa Italia – Facebook – 24 luglio 2018
Auto sciolte, gente bruciata viva nel tentativo di sfuggire alle fiamme ….
La vita delle persone falciata dal taglio della spesa pubblica imposta dalla Troika.
Il governo greco non ha sufficienti mezzi per spegnere gli incendi, nel rispetto dei parametri UE, viviamo quell’incubo del “contabile” descritto da un economista ora relegato all’oblio dalle classi dominanti.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2204189166476229&id=1893339827561166
POLITICA
Il popolo sovrano e la tecnocrazia diretta
Da quando si è insediato, questo esecutivo ha scelto di non decidere su alcuni bubboni che si trascinano da anni. In realtà, il messaggio che passa è che “stanno decidendo, oh se stanno decidendo!” Ora decidono, teneteli o decidono, e cose del genere. Ma al momento si è visto poco e nulla, se non una pervicace volontà dilatoria travestita da decisionismo. Ma questo decisionismo spesso viene presentato come “ascolto” e “partecipazione” dei cittadini sovrani, ci mancherebbe. Il risultato è ancor più straniante.
Ad esempio, si tende a “decidere” che la prosecuzione delle grandi opere dovrà basarsi su una “analisi costi-benefici”, che è diventato il nuovo mantra di questa maggioranza. Il sottinteso è che in passato non sia stata realizzata alcuna analisi del genere e forse è anche vero, oppure che le analisi siano state condotte enfatizzando alcuni parametri valutativi rispetto ad altri.
È la leggenda della “oggettività” delle valutazioni, che in un paese di analfabeti funzionali come l’Italia non può che vivere una fulgida primavera. La TAV? “Facciamo l’analisi costi-benefici”; la TAP? “Presto, l’analisi costi-benefici”, e via declamando. Sono certo che, da qualche parte, esiste anche un’analisi costi-benefici che afferma che Alitalia deve essere pubblica, o muerte. Questa è la finzione di credere che la tecnica sia neutrale.
Continua qui: https://phastidio.net/2018/07/29/il-popolo-sovrano-e-la-tecnocrazia-diretta/
Il discorso sovversivo sull’immigrazione di Madame Bonino al Senato.
Federica Francesconi Fb 280718
Da far venire i brividi a Himmler.
Ecco la trascrizione di uno stralcio:
“Non si svuota un oceano con un secchio. La mobilità è globale e non la fermerete certamente voi”.
Visualizzare l’agghiacciante video della bonino al Senato:
https://www.facebook.com/EmmaBoninoOfficial/videos/10155725586903226/
Ho capito bene? La Madame insinua con un linguaggio da politicante collaudata che lo Stato italiano non è più padrone dei suoi confini? Che il popolo italiano, oltre ad aver rinunciato alla sovranità economica e a gran parte di quella politica deve, deve prepararsi a rinunciare anche a quella territoriale?
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10214173517869657&id=1165264657
CAMPAGNA DI LINCIAGGIO DELLE SINISTRE CONTRO FOA
Maurizio Blondet 28 luglio 2018
Il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, afferma: “Ci opporremo in tutti i modi all’elezione di Marcello Foa a presidente della Rai. Ci appelliamo a tutte le forze di opposizione affinché impediscano che un amico di Putin, un giornalista-editore che ha fatto campagne contro i vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il capo dello Stato, possa presiedere il servizio pubblico. Come ha detto il collega Faraone, il 1 agosto daremo battaglia”.
In una nota, invece, Leu si rivolge agli azzurri: “Forza Italia non voti in Commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa Presidente della Rai“, scrive il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro. “Un voto favorevole rappresenterebbe un clamoroso regalo alla destra sovranista e populista, a meno che Forza Italia non voglia definitivamente arrendersi e consegnarsi a Salvini“.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/campagna-di-linciaggio-delle-sinistre-contro-foa/
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