NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 6 LUGLIO 2018
A cura di Manlio Lo Presti
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
Esergo
Il mondo esterno esiste come un attore su un palco:
sta lì, ma è un’altra cosa.
FERNANDO PESSOA, Il libro dell’inquietudine, Feltrinelli, 1986, Pag. 254
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
Ennio Flaiano: un marziano del mondo e della parola
Ivano Mugnaini – 20 aprile 2016
Questo articolo di Ivano Mugaini è stato pubblicato su Letteratour
Ci manca Flaiano. Manca a questi tempi incerti e confusi, in questo autunno del mondo tra crisi globali e perdite d’identità, tra opportunismi e nuove barbarie, ma manca soprattutto agli italiani, un popolo ingegnoso e disincantato, forse troppo, tanto da scambiare ancora o troppo spesso la furbizia per intelligenza.
Con la sua arguzia e la sua dissacrante ironia, Flaiano ci avrebbe confortato a suo modo dicendoci «Coraggio, il meglio è passato», e avremmo forse ricordato a noi stessi che il meglio va immaginato e costruito e non semplicemente aspettato.
Parlare di Ennio Flaiano, sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo, è come raccontare l’Italia e gli italiani nelle loro molteplici sfaccettature. Come un diamante la sua scrittura ha tagliato, sviscerato, sferzato e irriso i nostri vizi e le nostre virtù e lo ha fatto in nome di una fede profonda e assolutamente personale nella parola.
Continua qui: http://www.altrianimali.it/2016/04/20/ennio-flaiano-un-marziano-del-mondo-della-parola/
BELPAESE DA SALVARE
L’esodo dei giovani italiani in grafico
05/07/2018 Massimo Bordin PRIMO PIANO 0
Ma perchè se ne vanno? Perchè – che i giovani se ne vadano dall’Italia in massa – è un dato di fatto, non una leggenda metropolitana, ed è riportato in questo grafico dall’Inps. La cosiddetta “fuga di cervelli” riguarda infatti ben 15.000 persone che hanno lasciato il paese nel 2016, cioè l’11% in più rispetto all’anno precedente. Un trend in crescita molto preoccupante. Da notare che se ne vanno verso altri paesi europei, non tanto verso l’America. Una migrazione che ricorda quella dei meridionali verso il norditalia dei decenni appena trascorsi.
Continua qui: http://micidial.it/2018/07/lesodo-dei-giovani-italiani-in-grafico/
CONFLITTI GEOPOLITICI
Guerra e forme di conflitto tra Stati nell’epoca della Globalizzazione
Scritto da Aldo Giannuli – 28 giugno 2018
Quando si parla di guerra siamo abituati a pensare a scontri fra eserciti regolari, battaglie in campo aperto, bombardamenti eccetera, mentre consideriamo altre forme di conflitto come di contorno o come metafore. Ad esempio, la guerra economica è percepita non come una vera e propria guerra, ma come un conflitto anche molto aspro, ma che non comporta di per sé l’uso di violenza armata e, quindi, è guerra solo come traslato stilistico.
In effetti, le cose sono state in questo modo sino al Novecento, dopo è iniziata una “rivoluzione militare” che ha partorito un concetto bel diverso di guerra come interazione strategica fra le più diverse forme di pressione.
Le prime manifestazioni di questa tendenza si ebbero nella prima guerra mondiale (risolta non tanto da battaglie campali quanto dal collasso interno di contendenti come la Russia prima e la Germania dopo) e si sviluppò ulteriormente nella seconda guerra mondiale (guerriglie partigiane, ruolo crescente dell’intelligence, assedio economico ecc.).
Continua qui: http://www.aldogiannuli.it/guerra-e-forme-di-conflitto-tra-stati-nellepoca-della-globalizzazione/
Italia-NATO: F-35 e fronte Sud
Ministro Trenta: «Nessun taglio agli F-35 e impegno a incrementare spesa NATO».
4 luglio 2018 da La Riscossa
In una intervista rilasciata al portale americano Defense News, tra le riviste più accreditate a livello internazionale in materia di difesa, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha rassicurato che il nuovo governo M5S-Lega non intende tagliare l’ordine dei discussi caccia F-35, ulteriormente rimpinguato recentemente dal ministro uscente Pinotti (30 in totale per un costo di circa 150mln l’uno). «È un programma che abbiamo ereditato e su cui abbiamo molte domande; per questo valuteremo il programma considerando i vantaggi industriali e tecnologici per l’interesse nazionale, visto che siamo il nuovo governo», ha affermato precisando però che «cercheremo di allungare le consegne ma non di tagliare l’ordine».
Continua qui: https://megachip.globalist.it/guerra-e-verita/2018/07/04/italia-nato-f-35-e-fronte-sud-2027364.html
CULTURA
Sun Tzu contro Clausewitz, dagli Urali a New York
16/06/2018 Massimo Bordin FILOSOFIA
In molti chiedono consigli sulle strategie da applicare al quotidiano: risparmi, seduzione, persino come eludere il fisco. E’ una moda legata alla diffusione della programmazione neurolinguistica (la PNL) ed alla fiorente manualistica dedicata all’applicazione di tecniche per il conseguimento dei risultati. E’ il capitalismo bellezza, come recita la battuta finale di A love story.
Rattrista osservare però che chi richiede un foglietto d’istruzioni per sfangarla nella vita non tenga in grande considerazione la base da cui tutte le analisi strategiche sono partite, e cioè la guerra. Se i cacciatori di consigli, strategie e tattiche varie accompagnassero una sana lettura di Von Clausewitz e di Sun Tzu a quella dei “36 stratagemmi per farsi il bidet”, forse per loro la prospettiva cambierebbe, e di parecchio. Non dimentichiamoci mai che la parola strategia deriva dal greco strategos che significa “generale” o capo militare, ed era una carica conferita alle più alte sfere marziali nelle poleis e poi nel mondo bizantino. Insomma, la strategia e le analisi fatte sul tema vengono da là. Ovviamente, tutto cambia in continuazione e si perfeziona, ma è stupefacente notare come la storia aiuti alla conoscenza della strategia molto più di un libercolo zen per imparare a conquistare le donne. E non mi riferisco solo a Giulio Cesare, alle battaglie napoleoniche e alle operazioni sotto falsa bandiera di Henry Kissinger, ma anche alle vicende di storia contemporanea, quelle di questi giorni.
Continua qui: http://micidial.it/2018/06/sun-tzu-contro-clausewitz-dagli-urali-a-new-york/
ECONOMIA
Monti ha salvato il paese
Alessandro Greco·Mercoledì 4 luglio 2018
A novembre del 2011 in Italia è stato “rimosso” un premier democraticamente eletto. Un (ex) premier verso il quale non nutro nessuna particolare simpatia e a cui attribuisco buona parte della responsabilità del declino di un paese meraviglioso. Uso le virgolette perché l’allora Premier, che poi era Silvio Berlusconi, ufficialmente si è dimesso, il 12 novembre 2011, una data storica. Tre giorni prima, il 9 novembre 2011, lo spread, di cui fino ad allora quasi nessuno aveva sentito parlare, dopo essere salito continuamente nelle settimane precedenti, toccò il suo top storico chiudendo a 552 (dopo aver raggiunto 574).
La stampa internazionale, in particolare quella europea, attribuisce l’impennata dello spread alla scarsa credibilità internazionale di Berlusconi, il quale a casa sua organizza festini con escort, pare addirittura minorenni, frequenta Putin, fa cucù alla Merkel ed altro.
L’attacco, mostruoso, era partito, molti mesi prima da tutti i fronti ed era culminato quando Berlusconi finì sulle pagine del Times di Londra che lo definì “Clown” e “Buffone sciovinista” fino ad arrivare sulle pagine dell’ambitissimo TIME, dove l’Italia venne definita Berlusconistan.
Continua qui: https://www.facebook.com/notes/alessandro-greco/monti-ha-salvato-il-paese/926316340909561/
LAVORO PENSIONI DIRITTI SOCIALI
Ocse: “Italia terza per disoccupazione, scendono i salari reali”
La organizzazione segnala inoltre un alto livello di insicurezza per quanto riguarda il mercato del lavoro, la cui situazione è “migliorata negli ultimi anni, ma più lentamente che in altri Paesi”
Il tasso di disoccupazione in Italia “è sceso all’11,2% nell’aprile 2018, ma resta il terzo più alto tra i Paesi dell’Ocse”. Lo scrive l’Organizzazione, aggiungendo che “i salari reali sono scesi dell’1,1% tra il quarto trimestre 2016 e il quarto trimestre 2017”. L’Ocse segnala inoltre un alto livello di insicurezza per quanto riguarda il mercato del lavoro, la cui situazione è “migliorata negli ultimi anni, ma più lentamente che in altri Paesi”.
Nel nostro Paese i salari reali scendono nonostante la ripresa economica, sottolineano gli esperti, a causa della “stagnazione della produttività e una percentuale significativa di lavoratori a basso reddito con contratti temporanei e/o part-time involontario”.
Continua qui:
Maurizio Blondet 29 giugno 2018
di Roberto PECCHIOLI
Alcuni anni fa partecipammo a un’assemblea di dipendenti di un’agenzia fiscale indetta dai sindacati per stabilire il criterio di divisione delle somme dovute come premio annuale di prestazione, collegato al merito individuale. Le cifre in ballo non erano elevate, ma in assenza della quattordicesima mensilità, facevano gola. La discussione fu rovente, segno che la controparte aveva colto il suo primo obiettivo: dividere il fronte opposto con la semplice mossa di sottrarre allo stipendio “normale” una parte della retribuzione, collegandola a criteri da determinare. Chi scrive aveva un doppio dilemma, giacché, oltre a essere destinatario della valutazione legata al premio da riscuotere, avrebbe dovuto esprimere, da responsabile d’ufficio, un giudizio con ricadute economiche sui colleghi del proprio servizio. La convinzione che esprimemmo con grande sofferenza fu che la forma di ripartizione meno ingiusta era “a pioggia”, ovvero uguale per tutti a parità di qualifica. Restiamo purtroppo della stessa opinione, non certo per egalitarismo, ma per radicale sfiducia negli obiettivi delle oligarchie direttive.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/l-inganno-meritocratico/
PANORAMA INTERNAZIONALE
Vertice sui migranti: l’inizio della fine dell’Unione Europea?
Scritto da Ivan Giovi – 5 luglio 2018
Il vertice europeo sui migranti si è concluso in pratica con un nulla di fatto. L’apertura di “hotspot volontari” si tradurrà nella consolidata consuetudine che solo l’Italia accoglierà i migranti e tutti gli altri paesi europei non accetteranno redistribuzioni, difatti il Presidente Macron ha già affermato che questi centri dovrebbero essere solo in Italia.
Insomma, la spinosa questione dei migranti sta frastagliando l’Europa come mai nient’altro aveva fatto. Nemmeno la crisi economica era riuscita a spezzare lo statu quo che era l’asse franco-tedesco (con maggiore egemonia tedesca invero). L’arrivo di Giove all’Eliseo che pur ha tentato di volgere l’asse a suo favore non è riuscito a ribaltare la situazione – con l’urlato intento di proporsi campione dell’Europa per tacere di quello implicito, utilizzarla come volano della geopolitica francese – anzi se pur con la Cancelliera Merkel in grande difficoltà, si è profilato un nuovo ostacolo ovvero il non conciliante Governo del Presidente Conte.
Continua qui: http://www.aldogiannuli.it/vertice-sui-migranti-inizio-della-fine-unione-europea/
POLITICA
Le macerie della sinistra, tra sovranisti e neoliberisti
Il voto delle comunali ci restituisce un paese che continua nella sua discesa a destra, mentre la sinistra si dibatte tra prosecuzione della linea neoliberale e ripensamenti nazionalisti. [Bruno Montesano]
di Bruno Montresano
Il voto delle comunali ci restituisce un Paese che continua nella sua discesa a destra. La sinistra si dibatte tra prosecuzione della linea neoliberale e ripensamenti nazionalisti. Intellettuali e movimenti politici radicali non sono esenti da ciò. Così, mentre i “sovranisti” di sinistra di Senso Comune si perdono in richiami alla patria e in tentativi maldestri di risemantizzare il linguaggio del nuovo tempo populista, il governo giallo-verde porta sempre più in là la provocazione xenofoba, negando fattualmente ogni possibilità di dare un senso altro a idee e pratiche proprie della destra peggiore.
Sulla pagina Facebook di questo collettivo alfiere del populismo di sinistra, animato da diversi ricercatori universitari – spesso anche molto bravi -, recentemente è uscito un fotomontaggio caricaturale di una prima pagina di Repubblica, con cui si sostiene che il progetto dei liberal cosmopoliti sarebbe quello di svendere il Paese a potenze straniere – come se le élite nazionali fossero invece una garanzia -, di sostituire diritti sociali con diritti civili – perché evidentemente si crede che i lavoratori siano tutti maschi eterosessuali bianchi – e di favorire la perdita e la sostituzione della cittadinanza nazionale con quella europea – identificata con la sottomissione diretta al potere delle odiate élite finanziarie e di Bruxelles.
Continua qui: http://gliasinirivista.org/2018/06/le-macerie-della-sinistra-nazionalismo-neoliberismo/
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°