NOTIZIARIO STAMPA DETTI E SCRITTI 7 MAGGIO 2018
A cura di Manlio Lo Presti
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Esergo
L’utilità di una cosa ne fa il suo valore d’uso.
KARL MARX, Il Capitale, libro I, Vol. I, Editori Riuniti, 1964, pag. 68
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EDITORIALE
Marx e dintorni
Manlio Lo Presti – 7 maggio 2018
Non intendo cercare di dire qualcosa di nuovo sul filosofo di Treviri sul quale si trova una sterminata letteratura pro e contro. Prima della creazione delle sue opere, esisteva in Europa un vivace magma costituito da differenti correnti di pensiero dedicate alla chiarificazione del concetto di uguaglianza, da considerarsi come una pari possibilità di partenza, di opportunità, per la affermazione di ogni individuo nella società. Non si trattava di appiattimento puro e semplice dell’umanità. Attraverso tale visione restrittiva e superficiale, l’uguaglianza è stata sanguinosamente applicata dalle élite di una considerevole parte geopolitica del mondo e strumentalmente evidenziata dalle correnti conservatrici che vedevano nella popolazione un dato numerico puramente malthusiano
Marx tenta una titanica opera di sintesi dei contenuti di queste correnti di pensiero che corrono in una Europa politicamente instabile che – fatte le dovute differenze – somiglia pericolosamente all’Europa contemporanea. Raccogliendo in un unico assetto teorico le ricerche dei pensatori politici del tempo, non trascura lo studio attento dei filosofi e del pensiero economico letto, in modo innovativo, attraverso il flusso storico degli eventi che conducono al processo di creazione della ricchezza dei beni. La “scienza infelice” dell’economia deve tenere in alta considerazione i dati sociali, antropologici, storici, culturali perché abbia un senso.
Questa lettura sistemica è il vero aspetto innovativo del pensiero di Marx. I dati sterili prodotti da istituti universitari, centri di ricerca e simili, non possono da soli essere un piano di comprensione credibile della evoluzione delle società e del loro modo di produrre ricchezza spesso a danno della creazione di “valore”, di ricerca del profitto a danno dell’equilibrio sociale, del rispetto di fredde regole di bilancio contabile (determinate da oscuri pretoriani strapagatissimi e non eletti da nessuno) e non considerare prioritaria la determinazione di una politica economica e sociale espansiva.
Dal pensiero ultraconservatore illuminato del circolo di Bloomsbury uscirà la mente che capirà con grande sottigliezza il dato sociale che sottende qualsiasi agire economico: le aspettative. Keynes comprenderà molto più di tanti post marxiani – e, ovviamente, conservatori – l’importanza condizionante della percezione della realtà il cui peso oscura quasi sempre il gelido dato econometrico costruito su modellistiche matematiche che circolano nelle aule delle tavole rotonde, di centri di ricerca pubblici e privati finanziati da lobbies potentissime, ricchissime, pericolosissime per le libertà civili. Modelli talvolta costituiti da oltre 100 equazioni di comportamento reciprocamente condizionantesi e dove il dato umano è assente!
È singolare come il pensiero conservatore cerchi di limitare il peso delle aspettative, mentre i manuali delle tecniche di vendita scritti da professoroni d’impresa ne fanno da sempre l’architrave teorica delle loro campagne di vendita!!!
Come già è accaduto nella storia, la ricerca intelligente e innovativa di Keynes sarà incapsulata in un quadro neoconservatore dalla Controriforma Neokeynesiana teorizzata dai mandarini anglosassoni capeggiati da Friedman ed altri.
Senza andare a cercare con il solito piglio notarile esegetico le manchevolezze delle teorie di Marx e quanto della sua opera è oggi utilizzabile, andiamo dentro il cuore del suo pensiero.
Intramontabile rimarrà la teorizzazione del diritto delle persone ad avere una dignità economica, una libertà di determinare il proprio destino soprattutto con la mediazione della diffusione della cultura, della formazione che sia prioritaria rispetto all’addestramento di umanoidi-scimmia (quelli che il giornalista Barnard ha definito con drammatica precisione tech gleba). Un esercito di riserva utilizzato dal Sacro Occidentale Impero Tecnetronico, grazie all’addestramento fornito da un sistema scolastico che non insegna a pensare, ma ad agire secondo gli schemi scuola-lavoro-scuola.
Il dato sociale e antropologico deve rimpiazzare ed avversare al più presto la schematizzazione di una società schizofrenica spinta ad agire in fretta dove gli umani non hanno più tempo per pensare, alla innovazione ossessiva che espelle coloro che non ce la fanno ad adattarsi, come drammaticamente descritto dalla attentissima ricerca di Saskia Sassen . Gli esclusi sono funzionali al sistema del terrore precaristico che deve piegare le persone perché obbediscano senza rompere troppo le scatole.
Marx ancora è necessario per comprendere le cause della attuale incertezza globale e forse per fermare questo convoglio che corre a velocità folle senza freni e che finirà per stritolarsi contro un muro.
IN EVIDENZA
Karl Marx, duecento anni e non sentirli
www.huffingtonpost.it – 05/05/2018
Luigi Pandolfi Giornalista e politologo
Duecento anni fa, il 5 maggio 1818, nasceva a Treviri (Germania) Karl Marx. Di seguito un mio scritto sugli aspetti attuali del suo pensiero, tratto dal libro “Un altro sguardo sul comunismo. Teoria e prassi nella genealogia di un fenomeno politico” (Prospettiva, 2011).
Nel modo in cui si presenta l’attuale fase di sviluppo del capitalismo su scala globale, alcune delle categorie e delle intuizioni marxiane possono rivelarsi ancora utili nella comprensione di fenomeni sociali ed economici complessi. Per non limitarci ad enunciazioni di principio, facciamo qualche esempio.
Il cuore della critica marxiana delle forme di sfruttamento nelle società capitalistiche è quello che affronta il tema della mercificazione del lavoro e dell’appropriazione, da parte dei capitalisti, del cosiddetto pluslavoro, inteso come frazione di salario non corrisposto al lavoratore.
Il lavoro, nelle società capitalistiche, al pari di ogni altra merce, ha un suo valore d’uso, vale a dire un suo grado di utilità per la società e l’economia, oltre che, di conseguenza, un suo prezzo (valore di scambio), nel quadro delle relazioni di mercato. Questi due fattori furono definiti da Marx anche come sostanza di valore e grandezza di valore.
“L’utilità di una cosa ne fa il suo valore d’uso.”
(Marx, Il Capitale, libro I)
Continua qui: https://www.huffingtonpost.it/luigi-pandolfi/karl-marx-duecento-anni-e-non-sentirli_a_23427473/
4 maggio 2018 12.27
Questo articolo è uscito il 3 gennaio 1997 nel numero 162 di Internazionale, a pagina 11. L’originale era uscito su The World il 18 luglio 1871, con il titolo Interview with Karl Marx, head of L’Internationale.
Karl Marx (1818-1883), filosofo politico e sociale, iniziò la sua carriera a Colonia nei primi anni quaranta come direttore di un giornale. Quando questo venne chiuso per motivi politici, si trasferì a Parigi, dove diresse un’altra pubblicazione fino a quando anch’essa venne chiusa per la stessa ragione. Si sistemò allora a Londra, dove scrisse le sue principali opere di filosofia e di economia politica. Si occupò ancora di giornalismo e fu corrispondente estero del New York Tribune dal 1851 al 1862. Il suo capolavoro, Il Capitale, venne pubblicato nel 1867. R. Landor, corrispondente del World, ha intervistato Marx a Londra e ha trasmesso il testo al giornale il 3 luglio 1871. Si pensa che l’altro signore tedesco presente per tutta la durata dell’intervista fosse Engels. Soltanto un paio di mesi prima, la Comune di Parigi, cui Marx aveva partecipato, era stata soffocata nel sangue.
Londra, 3 luglio 1871
Mi avete chiesto di raccogliere informazioni sull’Associazione Internazionale e io ho cercato di farlo. Attualmente, si tratta di un’ardua impresa. Londra è indiscutibilmente il quartier generale dell’Associazione, ma gli inglesi sono spaventati e sentono odor d’Internazionale dappertutto, come re Giacomo sentiva odor di polvere da sparo dopo la famosa congiura.
Continua qui: https://www.internazionale.it/notizie/r-landor/2018/05/04/marx-intervista
EMILE CHANOUX, CONOSCERE E CAPIRE L’AUTONOMISMO VALDOSTANO
4 maggio 2018 di REDAZIONE
In un articolo pubblicato in questi giorni sull’Edizione valdostana de “La Stampa” viene riportata la notizia che, secondo una perizia scientifica sulle foto dell’epoca, il noto esponente della Resistenza Valdostana Emile Chanoux venne ucciso durante la detenzione in carcere, smentendo la versione ufficiale che ha sempre parlato di suicidio.
La tesi dell’omicidio era stata sostenuta, in base a ricerche sui documenti giudiziari e sui verbali di polizia, dallo scrittore ROBERTO GREMMO in un libro e dal regista PATRIZIO VICHI in un documentario che aveva suscitato scalpore in occasione delle prime proiezioni.
Continua qui: https://www.miglioverde.eu/emile-chanoux-conoscere-e-capire-lautonomismo-valdostano/
Come si regalano in Finanziaria 3 milioni euro ad amici e parenti. Report Milena Gabanelli. E pesanti tasse a breve
Il caso del finanziamento da tre milioni di euro a Isiamed, incaricata di portare l’Italia nella nuova era digitale e per lo sviluppo delle smart city.
La vicenda (notturna) di Isiamed
Una indagine su come possono essere dati 3 milioni di euro in una sola notte ad amici e pareti tramite la Finanziaria è stata condotta da Milena Gabanelli sul Corriera della Sera. Nel frattempo, le tasse sono aumetate per u normali cittadini e altre ne potranno arrivare.
Una notte, una soltanto, per regalare 3 milioni di euro a parenti e amici con la legge di Bilancio. La nuova inchiesta di Milena Gabanelli con il suo Dataroom, pubblicato sulle pagine virtuali del Corsera, accende i riflettori su una delle vicende più discusse sul finire dello scorso anno.
ARTE MUSICA TEATRO CINEMA
Concreta Festa – Accademia d’Ungheria
pubblicato venerdì 4 maggio 2018 – Alice Bortolazzo
Si conclude domenica 6 maggio UrbsArt, seconda edizione del festival ideato dall’Accademia d’Ungheria di Roma per promuovere le ultime tendenze della cultura urbana attraverso i molteplici linguaggi dell’arte contemporanea.
Perno della manifestazione di quest’anno è stata CONCRETA – FESTAPOESIA, una rassegna di eventi dedicati al tema della poesia e della lingua liberata nati da un’idea di Giuseppe Garrera, István Puskás e Sebastiano Triulzi con la partecipazione del Lorenzo De’ Medici Italian International Institute. CONCRETA è stata una festa multiforme, come multiformi sono stati i contenuti proposti. Sin dalla serata inaugurale del 21 aprile si sono susseguiti una fitta serie di momenti dal vivo, come la presentazione di “Poema Inutile”, nuovo libro di Carlo Bordini con illustrazioni realizzate ad hoc dall’artista Rosa Foschi.
Continua qui: http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=57512&IDCategoria=1
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Il dilemma dell’educatore nella società della prestazione
Viviamo oggi in un’epoca in cui il salariato per incantesimo è trasformato in un capitalista di sé stesso, e non si percepisce più come un proletario. Una trasformazione epocale, di cui però sembra difficile prendere coscienza. In questo quadro quale è il ruolo e il compito del sistema educativo?
di Carlo Scognamiglio
L’ipotesi complottista di un burattinaio occulto capace di costruire l’immaginario collettivo, o di pilotare le dinamiche strangolanti dell’economia mondiale, somiglia molto a un teorema privo di fondamento e, francamente, scevro di credibilità. Le strutture sociali, i progressi tecnologici, i residui di passato e le azioni di singoli o gruppi, si incrociano producendo effetti non sempre prevedibili. Tuttavia, chi li studia a posteriori tende a tracciarne l’evoluzione come se si trattasse di una dinamica univoca e di facile lettura. Siamo noi, con le nostre analisi, a disegnare la linearità dei processi storici. Perché li srotoliamo a partire dal punto d’arrivo.
Continua qui: http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-dilemma-dell’educatore-nella-societa-della-prestazione/
Sanità. Lista d’attesa troppo lunga? Puoi andare dal privato pagando solo il ticket
venerdì 12 gennaio 2018
Sanità. Lista d’attesa troppo lunga? Puoi andare dal privato pagando solo il ticket
Esami con liste d’attesa lunghe? Come chiedere e ottenere la scorciatoia in ospedale
Che fare se, dopo aver pagato il ticket, ci dicono che, per una visita specialistica in ospedale, i tempi di attesa sono lunghi?
Che possiamo fare se, per eseguire una risonanza magnetica, una tac o una ecografia dobbiamo aspettare diversi mesi, magari quando ormai la nostra patologia potrebbe essersi aggravata?
Eppure la legge parla chiaro: il malato ha diritto alle prestazioni mediche entro tempi certi che sono:
30 giorni per le visite mediche specialistiche;
60 giorni per gli esami diagnostici.
Che fare, allora, se la lista d’attesa in ospedale è troppo lunga? Ricorrere allo studio medico privato o alla clinica privata è certo una soluzione, ma a fronte di costi a volte eccessivi per le tasche dei cittadini.
Continua qui: http://www.sostenitori.info/sanita-lista-dattesa/303906
CONFLITTI GEOPOLITICI
Gorbaciov: ho paura. Francesi in Siria con i terroristi Nato
Scritto il 02/5/18
L’ultimo bombardamento sulla Siria, deciso da Donald Trump, «l’ho definito una specie di esercitazione militare in preparazione di qualcosa di molto più serio: è preoccupante». Parola di Mikhail Gorbaciov, al telefono con Giulietto Chiesa. «Adesso arrivano notizie secondo cui un contingente francese sarebbe entrato in territorio siriano, armi e bagagli». Non solo francesi, aggiunge Chiesa, ma anche tedeschi. «Se facciamo la somma, ormai hanno messo piede, e non da ieri, contingenti americani, inglesi, francesi, tedeschi e israeliani». E nel conto, sottolinea Gorbaciov, «bisogna mettere anche gli arabo-sauditi e i turchi, che fanno il loro gioco. Sono tutti là.
Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/gorbaciov-ho-paura-francesi-in-siria-con-i-terroristi-nato/
YEMEN. La guerra segreta americana
Il New York Times: “Berretti Verdi impiegati nella lotta saudita contro gli Houti”
Per anni l’esercito americano si è tenuto lontano dalla brutale guerra civile in Yemen nella quale si fronteggiano i ribelli sciiti Houti e le forze fedeli al governo rovesciato nel 2014, sostenute dall’Arabia Saudita. Ma alla fine dello scorso anno, sostiene il New York Times che cita funzionari americani e diplomatici europei, una squadra formata da 12 Berretti Verdi sarebbe stata inviata al confine tra Arabia e Yemen dando il via a una vera e propria guerra segreta.
CULTURA
di ROLANDO VITALI*
Recentemente, l’editore Bloomsbury di Londra ha pubblicato un volume dal titolo “The Aesthetic Marx”, curato da Samir Gandesha e Johan F. Hartle, nel quale il pensiero di Karl Marx viene sottoposto a un’originale lettura. Tentando di sottrarre l’interpretazione dell’opera di Marx alle letture canoniche, i curatori percorrono una via diversa, risalendo alle origini filosofiche del pensiero marxiano e affrontando certi suoi caratteri a partire da una prospettiva specifica e inedita: quella estetica.
L’interesse per il pensiero di Marx sembra davvero rivivere una nuova primavera: dopo esser stato rimosso – anche in senso psicanalitico? – da tutti i settori di ricerca per decenni, a partire dallo scoppio della crisi economica, sociale e politica iniziata con il collasso dei mercati finanziari nel 2007, il suo fantasma sembra essere riapparso all’interno del dibattito culturale contemporaneo, prima sporadicamente, poi in maniera sempre più esplicita. In ambito economico e sociologico, ma anche all’interno delle discipline storiche e antropologiche, è possibile riscontrare un interesse crescente per il suo pensiero.
Continua qui: http://ilrasoiodioccam-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/05/05/karl-marx-e-l’estetica/?refresh_ce
CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE
Vaticano, cresce il lavoro di intelligence contro il riciclaggio
Avviati i primi procedimenti giudiziari come chiesto da Moneyval, va a regime la collaborazione con le autorità di vigilanza di altri Paesi. Anche con l’Italia migliora lo scambio d’informazioni
Pubblicato il 25/04/2018 – FRANCESCO PELOSO
Città del Vaticano
Cresce per qualità l’impegno di contrasto al riciclaggio in Vaticano, il che significa un maggiore lavoro di prevenzione sul piano finanziario che comincia a dare i suoi frutti.
DIRITTI UMANI – IMMIGRAZIONI
Migrazioni, sicurezza e difesa: priorità del bilancio Ue
3 maggio 2018
La Commissione Junker presenta una bozza di bilancio Ue 2021-2027 che non rompe con la logica dell’austerità e propone tagli ai fondi per la politica agricola e per le politiche di coesione, rafforzamento della Fortezza Europa. Tutto il contrario di ciò che chiede la società civile.
Un “bilancio di un’Europa che protegge, dà forza e difende”, scegliendo come priorità strategiche, coerentemente con quanto già anticipato nel Libro bianco sul futuro dell’Europa presentato nel marzo 2017, ricerca, migrazione, controllo delle frontiere e difesa: è la proposta di QFP (Quadro finanziario pluriennale) dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027, presentata ieri dal presidente della Commissione europea Junker all’Europarlamento. Dovrà essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio nei prossimi mesi.
Continua qui: http://sbilanciamoci.info/migrazioni-sicurezza-difesa-priorita-del-bilancio-ue-2020-2027/
Ong, vertice a Tunisi per far ripartire i barconi dalla Libia
Le Ong ci riprovano con un vertice a Tunisi per sbloccare lo stop all’arrivo dei migranti dalla Libia. la riunione, riporta il Giornale, è stata organizzata da Watch The Med-Alarmphone, un portale per le chiamate dai barconi ispirato da padre Mussie Zerai il cosiddetto “Mosè dei migranti” indagato dalla procura di Trapani nell’inchiesta sulle Ong.
Continua qui: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13253222/ong-vertice-a-tunisi-per-far-ripartire-i-barconi-dalla-libia.html
Chi e cosa si cela dietro l’immigrazione
16 aprile 2009 RILETTURA
Di Giuli Valli
Un primo consistente indizio per sapere dove andassero cercati i meno occulti promotori di questo grandioso fenomeno ci fu offerto da un articolo apparso sul quotidiano «Alto Adige» del 10 agosto 1989, dal titolo: «Ondata di immigrati africani». Vi si riferiva l’intervista col presidente degli ambulanti trentini aderenti alla «Confesercenti», il quale, tra l’altro, dichiarava: «si calcola che nei prossimi anni, 30-40 milioni di africani verranno in Europa, e i governi centrali, su direttive dell’ONU, (il corsivo è nostro), hanno affidato a Italia, Spagna e Grecia il peso maggiore.
Continua qui: http://www.valianti.it/cgi-bin/bp.pl?pagina=mostra&articolo=4923
ECONOMIA
Governo Cassese e maxi-patrimoniale a tradimento
Scritto il 03/5/18 – Mitt Dolcino
Niente elezioni anticipate, ma in compenso un regalone agli italiani: una super-patrimoniale per “restare in Europa”, imposta dal futuro governo-camomilla che sarà temporaneamente insediato, ufficialmente, solo per cambiare la legge elettorale. E’ lo scenario da incubo immaginato su “Scenari Economici” da Mitt Dolcino, che cita Luigi Bisignani, autore di un intervento sulle pagine del “Tempo” in cui anticipa «una notizia conosciuta dagli addetti ai lavori da giorni». Ovvero: il giurista Sabino Cassese, già candidato al Quirinale dal Pd,
Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/dolcino-governo-cassese-e-maxi-patrimoniale-a-tradimento/
PERCHE’ DA NOI CI VOLLE L’IRI.
Probabilmente pochi sanno che, prima del 1940, lo Stato “cercò di ritrasferire alla proprietà privata le imprese IRI salvate dal disastro: il tentativo non andò a buon fine perché mancavano le persone fisiche dotate di capitale proprio, e non preso a prestito dalle banche” (Antonio Venier, Il disastro di una Nazione, Ar, 2000).
Già: il regime (non a caso Male Assoluto) aveva questa pretesa, che i capitalisti ci mettessero del loro capitale. Oggi che l’IRI è stata svenduta a credito a indebitati esteri, bisogna ricordare il motivo della fascistica pretesa. Consentire le privatizzazioni a capitalisti senza capitale indebitati, significava tornare alla condizione per cui l’IRI dovette essere creato. Una condizione disastrosa che ricorda molto da vicino quella attuale.
I privati, che non ebbero mai i mezzi propri per finanziare lo sviluppo industriale italiano, ricorsero alle grandi banche – straniere, tipicamente la Comit dei “tedeschi” Otto Joel Federico Weil , detentori dei capitali finanziari internazionali – che raccoglievano il risparmio: le quali ovviamente – le norme “liberiste” lo permettevano – usarono i depositi a vista o a breve, per finanziare le industrie, a medio-lungo termine. Le banche commerciali erano insomma diventate, senza dirlo ai clienti, le “banche d’affari” che portarono alla crisi del ’29,
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/perche-da-noi-ci-volle-liri/
FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
Il conto deposito, un ritorno alla semplicità dei prodotti bancari
04 maggio 2018 – Vincenzo Imperatore
È uno strumento che ha durata breve, basso rischio e non è soggetto a fluttuazioni di prezzo di mercato. Non come gli investimenti sempre più complessi che confondono il cliente e nascondono i costi.
Sarebbe possibile, per le banche e gli intermediari creditizi in genere, offrire prodotti “semplici” tali da tutelare il risparmiatore nel momento in cui i rendimenti reali (al netto dell’inflazione) degli investimenti in titoli di Stato e obbligazioni sono addirittura negativi e i mercati azionari, tra rally al rialzo e giornate di forti ribassi, sembrano muoversi senza criterio? La domanda (retorica) nasce da una considerazione sul solito processo commerciale tuttora applicato sistematicamente dal nostro sistema bancario e che si basa sull’assioma: «O sottoscrive i nostri prodotti oppure i suoi soldi non ci interessano!».
Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/05/04/conto-deposito-strumenti-bancari-prodotti-banca-cliente/219828/
GIUSTIZIA E NORME
Lo sciopero degli avvocati per la riforma penitenziaria
Lo stop di 48 ore per chiedere l’approvazione. I radicali al governo: tempo scaduto, avanti anche senza l’ok del Parlamento. Tra chi spinge per il via libera anche l’ex ministro Flick, nome gradito ai grillini.
Samuele Cafasso – 2 MAGGIO 2018
Il 2 e 3 maggio scioperano gli avvocati penalisti: chiedono al governo e al parlamento l’approvazione della riforma penitenziaria che il centrosinistra non ha voluto e saputo approvare alla fine della scorsa legislatura e che adesso rischia di essere sommersa un po’ dall’ondata populista e un po’ dall’oggettivo impasse post-elettorale. Sempre che il ministro Andrea Orlando non riesca a spingere il governo verso un blitz, chiedendo l’approvazione definitiva senza aspettare l’ultimo parere del parlamento. Mossa costituzionalmente legittima, ma politicamente molto difficile.
CARCERI A TAPPO. Ma andiamo con ordine: a marzo del 2018 l’affollamento delle carceri italiane ha toccato un nuovo picco, a 58.223 presenti contro una capienza teorica di 50.613, dati del ministero dell’Interno.
Continua qui: http://www.lettera43.it/it/articoli/attualita/2018/05/02/sciopero-avvocati-penalisti-riforma-carceraria/219819/
PANORAMA INTERNAZIONALE
Mea Shearim, l’altra Gerusalemme: ebrei contro Israele
Scritto il 04/5/18
Durante l’offensiva contro Gaza mi avevano stupita le fotografie di ebrei ortodossi che nelle grandi città protestavano a migliaia contro i bombardamenti sulla Striscia. Avendo letto che a guidare le manifestazioni erano esponenti di “Neturei Karta”, gruppo che si oppone con forza all’occupazione, mi ero ripromessa di approfondire l’argomento. La possibilità l’ho avuta in occasione di una mia recente visita a Mea Shearim, quartiere ebraico vicino alla città vecchia di Gerusalemme. Il quartiere, sconsigliato dalle guide turistiche e evitato anche dagli stessi israeliani, è popolato esclusivamente da ebrei ortodossi, fra i quali molte famiglie appartenenti al gruppo “Neturei Karta”.
Continua qui: http://www.libreidee.org/2018/05/mea-shearim-laltra-gerusalemme-ebrei-contro-israele/
70° anniversario di Israele, la lettera di denuncia di 32 ebrei italiani
Pubblichiamo la lettera aperta sottoscritta da 32 ebrei italiani a proposito dell’operazione di immagine organizzata in occasione del 70°anniversario della nascita dello Stato di Israele, operazione che coinvolge anche il nostro paese con la partenza del Giro d’Italia con grande risonanza mediatica da Gerusalemme.
Nel prossimo maggio lo Stato d’Israele compirà 70 anni. Se per molti ebrei la memoria del maggio ‘48 sarà quella di una rinascita portentosa dopo la Shoà e un’oppressione subita per molti secoli, i palestinesi vivranno lo stesso passaggio storico ricordando con ira e umiliazione la Nakba, la “catastrofe”: famiglie disperse, esistenze spezzate, proprietà perdute, il tragico inizio dell’esodo di una popolazione civile di oltre settecentomila persone.
Continua qui: http://temi.repubblica.it/micromega-online/70-anniversario-di-israele-la-lettera-di-denuncia-di-32-ebrei-italiani/
Satanist Katy Perry welcomed in the Vatican
Article by Leo Lyon Zagami
Pop Satanist superstar Katy Perry, who received the National Equality Award at the Human Rights Campaign’s annual gala in 2017, and openly supported Hillary Clinton in the US Presidential election the year before, arrived in Rome with her current partner Orlando Bloom, to meet the Jesuit Pope Jorge Mario Bergoglio, and to attend the Unite to Cure conferencein Vatican City. It’sathree-day event, held on the 26-28 April, that united a wide range of individuals – healthcare, media, and technology experts alongside figures from the entertainment world – to officially discuss how technology can be used to improve the quality of, and access to healthcare.
Continua qui: http://leozagami.com/2018/05/02/satanist-katy-perry-welcomed-in-the-vatican/
POLITICA
Questa è l’Italia dei misteri, l’Italia dei mafiologi, l’Italia 5 Stelle, dove non c’è complotto che non abbia i suoi cultori.
Valerio Mannucci – Facebook – 23 aprile 2018
Eppure, scommetto un caffè che, pochi recensori e fogli disallineati a parte, nessuno s’occuperà volentieri del libro scritto da Francesco Bigazzi (già autore con Valerio Riva dell’Oro di Mosca) in collaborazione proprio con Valentin Stepankov, oggi ex procuratore generale della Federazione russa.
Il viaggio di Falcone a Mosca. Indagine su un mistero italiano (Mondadori 2015, pp. 352, 20,00 euro, ebook 9,99 euro) non è fatto per piacere agli ex e ai post, che una loro mezza egemonia culturale ancora la esercitano.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10214439017921964&id=1614424098
SCIENZE TECNOLOGIE
Origine storica della chemioterapia
Innanzitutto è necessario occuparsi di guerra chimica, la cui paternità va attribuita al chimico tedesco Fritz Haber. ebreo, nato a Bratislava, da genitori ebrei.
Allo scoppio della Grande Guerra il dott. Haber dirige il prestigioso Kaiser Wilhelm Institute a Berlino e il suo laboratorio chimico ha un ruolo centrale nello sforzo bellico: sviluppa gas irritanti utili per stanare dalle trincee i soldati nemici.
Tra tutti i gas studiati uno solo emerge per caratteristiche utili allo scopo: il cloro.
Questo gas dal colore gialloverde è estremamente tossico ed è caratterizzato da un odore soffocante che penetra violentemente nelle vie respiratorie.
Il 22 aprile 1915 l’esercito tedesco scarica oltre 146 tonnellate di gas di cloro (detto dicloro o diossido di cloro) a Ypres in Belgio: le truppe francesi, britanniche e canadesi prese alla sprovvista cadono come mosche cercando di proteggersi le vie aeree con banali fazzoletti.
Continua qui: www.macrolibrarsi.it/libri/__cancro_spa.php
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