RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI
15 GENNAIO 2021
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Se non rispondo di me, chi risponderà di me?
Ma se non rispondo che di me, sono ancora io?
Se non ora quando?
PINKEI ABOT. Le massime dei Padri, 1,14
https://www.facebook.com/manlio.presti
https://www.facebook.com/dettiescritti
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
Tutti i numeri della Rassegna sono disponibili sul sito www.dettiescritti.com
Precisazioni
www.dettiescritti.com è un blog intestato a Manlio Lo Presti, e-mail: redazionedettiescritti@gmail.com
Il blog non effettua alcun controllo preventivo in relazione al contenuto, alla natura, alla veridicità e alla correttezza di materiali, dati e informazioni pubblicati, né delle opinioni che in essi vengono espresse.
Nulla su questo blog è pensato e pubblicato per essere creduto acriticamente o essere accettato senza farsi domande e fare valutazioni personali.
Le immagini e le foto presenti nel Notiziario, pubblicati con cadenza pressoché giornaliera, sono raccolte dalla rete internet e quindi di pubblico dominio. Le persone interessate o gli autori che dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione delle immagini e delle foto, possono segnalarlo alla redazione scrivendo alla e-mail redazionedettiescritti@gmail.com
La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
SOMMARIO
Un’eccellente analisi dell’amico Armando Colin.
Cavie di tutto il mondo, unitevi!
Magistrato GIORGIANNI a SALVINI: “Sul Covid c’è dietro un progetto di governo mondiale”
LA FABBRICA DEI COMPLOTTISTI
I nostri indegni governanti, campioni dell’eversione
L’ELEFANTE NELLA STANZA
#IOAPRO: l’ultima resistenza dei ristoratori italiani
Ammutinamento militare negli USA?
Nota filosofica a margine sul tema della “Libertà di parola”
Come reagire a censure ed esclusioni?
Rizzo (comunisti) critica gli Usa e Facebook gli blocca l’account. «Censura»
Robert David STEELE, Charlie WARD e Simon PARKES sui retroscena in USA dopo l’assalto del Campidoglio
Corporations, entità sovranazionale
Decreto legge 5 gennaio 2021: Tso autorizzato?
Disonora il padre e la madre
Il negazionista Trump ha vaccinato più dei liberalprogressisti
Tutte le truffe che i popoli hanno subito e subiranno a breve in eterna accelerazione
Cina: sembra che il potere dei soldi possa essere limitato.
Renzi è il puparo dell’Alta Finanza globalista
IN EVIDENZA
Un’eccellente analisi dell’amico Armando Colin.
Le responsabilità dei nostri governanti sono chiaramente spiegate da 2 semplici grafici, da essi stessi prodotti (le 2 immagini che allego al post, e sto per spiegare).
Riporto infatti due semplici grafici ufficiali del Ministero della Sanità Italiana, che dimostrano senza necessità di essere “complottisti” la inesistenza della cosiddetta “pandemia”, e la ingiustificata risposta imposta al popolo italiano in tutto il 2020, e anche nel 2021 da poco iniziato con la stessa musica del 2020.
Primo grafico: prende in esame tutti i 2,3 milioni di casi Covid Italia da inizio epidemia virale (nome corretto invece di pandemia).
Le colonne blu sono i casi distribuiti per fasce di età della popolazione. Le fette rosse sono i decessi, che sono stati da Feb.2020 ad oggi il 3% dei CASI. Questo 3%, come si vede benissimo graficamente, è praticamente tutto nelle 3 fasce 70-79 (anni), 80-90 e >= 90.
Sono gli over 70 che andrebbero difesi, e vaccinati. Segnalo (dati sempre ufficiali Min. Salute) che ad oggi abbiamo ricevuto circa 1 milione di dosi di vaccino, e ne sono state già somministrate circa 730.000 (circa 74% già somministrate). Quindi, di questo passo saremmo in grado i dare una difesa ai più deboli in 3 mesi al massimo.
Secondo grafico: evidenzia gli stessi 2,3 milioni di casi Italia per fasce di età e per fasce di gravità del contagio (verde asintomatico, blu paucisintomatico, giallo lieve, arancio severo, rosso critico). Vedete bene come fino a 60 anni non c’è praticamente severità e criticità, che si vedono solo nelle fasce 60-69, 70-79, 80-89, e >0=90 (arancione e quelle fettine quasi invisibili di rosso).
Infatti (tabellina nel secondo grafico), il 72% dei 2,3 milioni di casi Italia sono già guariti, ed il 24% sono positivi in cura domiciliare (o quarantena). Il totale è 96%, cioè praticamente quasi tutti.
Conclusioni:
– il virus esiste (non è possibile essere negazionista) in quanto ci sono stati 2,3 milioni di casi (su 28,1 milioni di tamponi però, che fa 8%).
– il 96% dei contagiati guarisce (cioè quasi tutti).
– il 3% che muore è tutto in fasce di età maggiori di 60 anni (e per l’85% oltre i 70 anni).
– gli over 70enni andrebbero vaccinati prima possibile (e già 1 milione di dosi e’ arrivata in Italia), ma sono coloro che sono già usciti dal mondo lavorativo in quanto pensionati.
– i nostri governanti hanno imprigionato 60 milioni di Italiani per 11 mesi per curare (male) 80.000 persone decedute, tutte o quasi ahimè anziane e già malate, che il nostro Stato non è stato capace di curare. Non sono stati capaci di curarli perché la Spesa Pubblica Sanitaria e’ stata decimata nei decenni passati, e il Sistema Sanitario Nazionale è stato colto impreparato 11 mesi fa dalla epidemia. Ma ciò è successo appunto 11 mesi fa: cosa hanno fatto i nostri governanti in 11 mesi per porre rimedio a questa impreparazione del SSN? Niente, o quasi (però si permettono quotidianamente di attribuire colpe al popolo, che ha fino ad ora pazientemente fatto quanto deciso dai governanti stessi).
Peraltro, con MES e RECOVERY FUND ci sono quasi 250 miliardi di euro da investire per il bene della nazione, quindi si possono destinare fondi immediati per potenziare e riorganizzare la Sanità pubblica (in special modo terapie sub intensive ed intensive che sono state il collo di bottiglia di questi 11 mesi).
Le responsabilità dei nostri governanti sono chiare. Hanno devastato una intera economia, distrutto il tessuto sociale e portato alla depressione psicologica 60 milioni di lavoratori e studenti, il tutto perché non sono stati capaci (loro, non noi cittadini per giunta colpevolizzati) di mettere in pratica una attività di problem solving, che nelle aziende private è richiesta anche agli stagisti appena assunti.
A questo punto basta fasce, restrizioni, ristori, coprifuoco e altre misure inutili. Focus sui 70enni, per vaccinarli e curarli, e LIBERTA’ per tutti gli altri. Concludo ricordando a noi tutti che la libertà individuale è qualcosa che viene tutelato (o dovrebbe esserlo) da Carta Europea dei diritti del cittadino, Costituzione Italiana e Codice Penale. Quindi tutti i DPCM e DL emanati non sono in linea con le leggi primarie.
Cittadini Italiani, chi vuole si vaccini (e’ un suo diritto), ma chi vuole vivere e lavorare anche ha diritto di farlo. Fatevi sentire in ogni modo possibile (con civiltà e senza violenza). Ma fatevi sentire, stanno calpestando ininterrottamente da 11 mesi, e senza averne diritto costituzionale e ragione di reale emergenza sanitaria, i vostri diritti umani, i vostri redditi e patrimoni familiari (prosciugati da 11 mesi di crisi decisa da loro) e la vostra storia fatta di libertà.
FATEVI SENTIRE.
Consiglio in primis di non vedere più i TG e non comprare giornali, così velocemente calo di audience e di acquisto di quotidiani saranno notati dagli analisti ed evidenziati ai nostri cari politici. E capiranno che la gente sta capendo. Se vi servono informazioni c’è internet, fino a quando l’informazione pubblica tornerà imparziale e corretta.
Armando Colin (cittadino).
FONTE: https://www.facebook.com/paolo.bardicchia/posts/3862298270482087
Cavie di tutto il mondo, unitevi!
Gilad Atzmon
Non sono molti i paesi sono abbastanza coraggiosi o sconsiderati da eseguire un vasto esperimento medico su tutta la loro popolazione e mettere a rischio le persone vulnerabili. Gran Bretagna e Israele lo hanno fatto.
L’8 dicembre, la Gran Bretagna è stata il primo paese occidentale a iniziare a “immunizzare la sua popolazione”. Due settimane dopo, solo pochi giorni prima di Natale, la Gran Bretagna si è resa conto di essere in guai seri. Covid-19, il virus che avrebbe dovuto scomparire dalle nostre vite, si è trasformato in qualcos’altro. Il 19 dicembre, il primo ministro Boris Johnson ha ammesso che gli scienziati britannici avevano identificato un nuovo mutante Covid-19 che è “il 70% più trasmissibile” dei suoi antenati.
La Gran Bretagna ha introdotto restrizioni locali più severe, ma nonostante queste, insieme alla vasta campagna di vaccinazioni, il numero di casi di Covid-19, ricoveri e decessi ha continuato a crescere. Stanno aumentando esponenzialmente su base giornaliera.
Israele ha lanciato la sua campagna di vaccinazioni di massa pochi giorni dopo la Gran Bretagna. Nelle due settimane successive Israele è riuscita a vaccinare quasi il 20% della sua popolazione. Israele è di gran lunga il vincitore mondiale quando si tratta del concorso di vaccinazione di massa, ma anche il paese è in grossi guai. Come la Gran Bretagna, Israele sta affrontando un’enorme ondata di Covid-19. Il suo sistema sanitario nazionale è sull’orlo del collasso e la domanda inevitabile è se queste crisi sanitarie simili (se non identiche) siano correlate a entrambe le vaste campagne di vaccinazione covid-19.
Oggi, nel più grande canale di notizie israeliano News12, gli scienziati informatici israeliani hanno rivelato che la British Mutation sta per diventare il ceppo Covid-19 dominante in Israele. C’è da chiedersi come il ceppo mutante britannico sia riuscito a fare Aliya e stabilirsi così comodamente nello Stato ebraico. L’articolo di News 12 potrebbe rispondere alla domanda. “I casi in Israele non crescono in modo uniforme: c’è un rallentamento significativo nel settore arabo (israeliano), che in passato era la principale area di preoccupazione. D’altra parte, c’è una grave epidemia nel settore ultraortodosso (ebraico). Questa settimana l’1,3% di tutti gli ultraortodossi è uscito verificato e il tasso di aumento dei casi di bambini (63%) questa settimana è stato quasi il doppio di quello degli adulti. Tra il settore ultraortodosso, c’è stato un aumento 16 volte del numero di persone positive entro quattro settimane: si tratta di un raddoppio ogni settimana – da 100 persone verificate al giorno (per milione di persone) a 1.600 persone verificate, e tutte entro un mese. Un tale tasso di crescita non si osserva in tutta la peste ed è probabilmente dovuto almeno in parte al mutante britannico. Si stima che il mutante britannico sia circa il 20% di tutti gli ultraortodossi verificati “.
Questo deve sollevare le sopracciglia. Perché il ceppo mutante britannico si sarebbe diffuso così ampiamente tra gli ebrei ortodossi? Perché non si diffonde altrettanto rapidamente nella popolazione araba?
Potremmo essere in grado di imbatterci in un’informazione molto cruciale qui. Gli arabi israeliani potrebbero stare meglio sul fronte del Covid-19 perché molti di loro sembrano essere riluttanti al vaccino.
Il titolo del Marker israeliano del 27 dicembre affermava: “Un motivo di preoccupazione: gli arabi (israeliani) non vengono a farsi vaccinare”. Il Marker ha sottolineato che i cittadini ebrei di tutto Israele si recano nei villaggi e nelle città arabe per ricevere i vaccini designati per gli arabi. Secondo un responsabile di turno di un centro di vaccinazione a Nazareth, il 70-80% di coloro che vengono a ricevere il vaccino erano ebrei. Alcuni di loro percorrono fino a 50 km per farlo.
Ma la storia non finisce qui. Il 3 gennaio, il sito web di notizie israeliano Walla ha riferito che “gli ultraortodossi stanno guidando la campagna di vaccinazione della popolazione”. Walla ha confermato che “la percentuale di persone vaccinate contro la corona nella società ultraortodossa è più alta rispetto al resto della popolazione di tutte le età”.
È al di là della mia comprensione il motivo per cui gli israeliani hanno deciso di diventare cavie in questo arrischiato esperimento non-scientifico nelle vite umane. Un’opzione che non può essere ignorata è che Israele si sta nuovamente dirigendo verso un’elezione ed è più che probabile che i leader israeliani credessero che una campagna di vaccinazione di massa possa tradursi in un successo elettorale.
Allo stato attuale delle cose, è difficile negare la possibilità di una correlazione tra la vaccinazione di massa e un forte picco nei casi di Covid-19 sia in Israele che in Gran Bretagna. È difficile negare il fatto che gli arabi israeliani che in genere evitano il vaccino stanno cavandosela molto meglio degli ebrei ortodossi – che sembrano credere anche nella Pfizer.
Oltre alle rivelazioni sul ceppo britannico, abbiamo anche appreso di un ceppo sudafricano che è altamente pericoloso e probabilmente resistente agli attuali vaccini. Ci vuole pochissima ricerca per capire che il Sudafrica, insieme a Brasile e Gran Bretagna, è stato il banco di prova per i nuovi test sui vaccini da settembre. Non è più un segreto che questo sia stato più o meno nello stesso periodo in cui i nuovi mutanti sono stati scoperti almeno in Gran Bretagna.
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/cavie-di-tutto-il-mondo-unitevi/
Magistrato GIORGIANNI a SALVINI: “Sul Covid c’è dietro un progetto di governo mondiale”
641 visualizzazioni•16 ott 2020
VIDEO QUI: https://youtu.be/WersB_c-aEY
FONTE: https://www.youtube.com/watch?v=WersB_c-aEY
FONTE: https://www.facebook.com/andrea.zhok.5/posts/1751300958384629
I nostri indegni governanti, campioni dell’eversione
Federica Francesconi – 13 01 2021
ATTUALITÁ SOCIETÀ COSTUME
FONTE: https://www.facebook.com/andrea.zhok.5/posts/1748542171993841
BELPAESE DA SALVARE
#IOAPRO: l’ultima resistenza dei ristoratori italiani
Locandina del movimento “IO APRO”
Marco Di Mauro per Comedonchisciotte
Più di 60mila ristoratori italiani dal 15 gennaio in avanti resteranno aperti anche la sera, in aperta violazione dei DPCM. E sarebbero stati molti di più, se 390mila imprese non avessero chiuso i battenti nell’anno appena trascorso. Il movimento è cresciuto esponenzialmente sui social negli ultimi giorni, e già il coro mediatico cerca di apporci la propria etichetta: populisti che applaudono e sinistri che condannano.
Per avere un punto di vista onesto e rispettoso della protesta di chi sta perdendo tutto, abbiamo scelto di dare la parola a uno degli organizzatori. Per dare voce e sostegno alla loro causa.
Tutte le proteste muoiono, restare è l’obiettivo. Cosa chiedete al governo?
Noi chiediamo semplicemente di poter lavorare. Solo questo. Il movimento chiede di poter tornare non dico alla vita, ma al lavoro di prima. I ristoratori, che ad oggi aprono a pranzo e adottano delle norme anti-Covid, possono aprire a cena adottando le stesse norme o anche più restrittive, purché si dia ai lavoratori della ristorazione l’opportunità di lavorare, come alle palestre e ai centri estetici. Non ha senso avere un orario di lavoro, ha senso adottare misure di precauzione e lo faremo dalla sera del 15 gennaio ad oltranza. Abbiamo sfidato il governo adottando misure ancor più restrittive dei DPCM, per lanciare il messaggio che noi vogliamo solo lavorare: non ribellarci alle misure anti-Covid, ma alla chiusura insensata delle nostre attività.
Effettivamente, la chiusura delle attività imposta dagli ultimi DPCM è priva di fondamento empirico. È più facile contagiarsi in un ristorante che adotta tutte le precauzioni o in un autobus affollato?
È questo il punto. In nessuna città sono riusciti a risolvere il problema dell’affollamento di mezzi e luoghi pubblici, ma se la sono presa con ristoranti, palestre, centri estetici e li hanno ridotti allo stremo. Possiamo dire con certezza che nessun focolaio è partito dalle attività italiane, che sono sempre state ligie, prova a entrare in un negozio senza la mascherina e vedi cosa succede. Quello che noi combattiamo è il senso di colpa instillato negli italiani da un governo che ha scaricato su di noi la sua incompetenza nella gestione dell’emergenza Covid.
A che punto è l’organizzazione a livello nazionale? Se ho un’attività o sono un cliente come posso aderire al movimento?
Al di là del movimento nazionale, che sta organizzando l’evento del 15, ci stiamo strutturando a livello regionale e cittadino. Per aderire, potete scriverci sulla pagina Facebook e sarete contattati. Oppure si può aderire al gruppo Telegram della propria regione o città (digitando “ioapro+nome regione o città”) e lì contattare l’admin che vi inserirà nella lista dei ristoranti aperti visibile nel gruppo, aperto anche ai clienti. I gruppi che ieri avevano 200 iscritti oggi stanno già a quasi duemila. Ovviamente esercenti e clienti non sono soli, ma saranno guidati da una rete di legali che li instraderà verso i giusti comportamenti da adottare.
Come tutelate esattamente clienti ed esercenti dai rischi legali?
C’è un gruppo indipendente di avvocati che sta dando indicazioni su come non incorrere in rischi legali più grandi. È ovvio che il rischio c’è, ma dato che i DPCM violano palesemente più di un articolo della Costituzione, verrà impugnata ogni singola sanzione da una squadra di legali che si è messa a disposizione gratuitamente.
Quali categorie rappresentate adesso?
Al momento, quasi tutti ristoratori, con poche attività di altro tipo. Ma contiamo nella reazione a catena. Noi vogliamo dimostrare nei fatti che aprire non vuol dire diffondere il virus, e che se si può lavorare in sicurezza la mattina, non c’è motivo di non aprire anche la sera.
Marco Di Mauro
Lista gruppi Telegram per aderire a “IO APRO”
FONTE: https://comedonchisciotte.org/ioapro-lultima-resistenza-dei-ristoratori-italiani/
CONFLITTI GEOPOLITICI
Ammutinamento militare negli USA?
“Niente ribellioni. Dal 20 gennaio il nuovo comandante in capo sarà Joe Biden”: questo il messaggio che sette generali e un ammiraglio hanno scritto, rivolgendosi direttamente alle forze armate. Un pronunciamento firmato dai vertici militari, che non ha precedenti e riflette una preoccupazione da non sottovalutare. Basti pensare che tra i rivoltosi filo Trump, che hanno assediato il Congresso, c’erano diversi veterani e anche personale militare in servizio. E infatti, per scongiurare un replay di quanto accaduto, i sevizi segreti e l’Fbi stanno facendo un attento controllo dei 20mila militari della Guardia nazionale che saranno schierati a Washington il giorno dell’insediamento del nuovo presidente. Si temono o infiltrazioni di personale anti Biden, che potrebbe scatenare ammutinamenti.
I timori dei vertici militari non sono infondati, visto che dopo l’attacco a Capitol Hill, si è scoperto che tra i 25 accusati di terrorismo interno potrebbero esserci anche militari. E sicuramente – come riporta il Giornale – fra i 170 rivoltosi individuati ci sono veterani e personale ancora in servizio. La prima identificata è il capitano Emily Rainey, esperta di guerra psicologica. Coinvolto anche un ex ufficiale più alto in grado, il tenente colonnello dell’aeronautica Larry Rendall Brock, già finito in manette. Senza dimenticare Ashli Babbitt, uccisa durante l’assalto al Congresso, che era una veterana dell’Irak e dell’Afghanistan.
…………………………………………………………………………………………………………………………….
Trump è popolarissimo tra i militari perché non ha mandato gente a morire in qualche guerra in MO per gli interessi di Israele. Non è però popolare tra i vertici i quali sono soliti, dopo che sono andati in pensione, occupare posti ben remunerati nel complesso militare industriale.
FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/notizie-dal-mondo/ammutinamento-militare-negli-usa/
CULTURA
Nota filosofica a margine sul tema della “Libertà di parola”
FONTE: http://antropologiafilosofica.altervista.org/nota-filosofica-a-margine-sul-tema-della-liberta-di-parola/
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
Come reagire a censure ed esclusioni?
Marcello Veneziani, La Verità 12 gennaio 2021
Europa o mezza America si sente oppressa, esclusa, censurata, offesa. Si sente oppressa per le restrizioni che subisce a causa della pandemia, anche se in gran parte ne comprende la necessità, ma non intravede sbocchi, vede precipitare la situazione sociale e reputa folle il modo in cui si abbattono le misure, inefficaci alla prova dei dati e schizofreniche nello psicodramma a colori che stiamo vivendo.
Poi metà dell’opinione pubblica si sente censurata ed esclusa perché vede chiudersi ogni giorno spazi di libertà e di libero pensiero, vede sempre più allineati e conformi gli organi di informazione – che diventano sempre più organi di riproduzione del pensiero unico e organi adatti solo alla minzione; vede che persino strumenti privati e considerati neutrali, come i social media, adottano censure, espulsioni, sospensioni, oscuramenti (l’ultimo, Parler). Sempre e solo da un versante, il nostro.
Infine, metà opinione pubblica si sente offesa perché assimilata alle frange più estreme ed esagitate: chi ha opinioni diverse o difformi viene schiacciato sulle posizioni dei negazionisti, dei no vax, dei fanatici i che hanno invaso il Senato per un quarto d’ora di sovranità e per scattarsi le foto-ricordo. È come se riducessimo le opinioni dem o progressiste alle posizioni estreme degli antifa, dei black lives matter, di chi abbatte statue, degli anarco-insurrezionalisti o dei fanatici eversivi, terroristi o residui del comunismo.
Potremmo chiamarla reductio ad sciamanum, la riduzione di chi non la pensa come il Potere comanda alla figura caricaturale del cosiddetto sciamano (il caso Meloni è esemplare). Sarebbe interessante approfondire e chiedersi: se davvero come dicono i media lo “sciamano” guidava gli insorti di Washington perché ha agito indisturbato e in favore di telecamere, perché non è stato arrestato subito anziché consentirgli di fare quel lungo e assurdo show? Hanno perfino ucciso donne disarmate… Serviva un testimonial così per ridicolizzare chi sostiene Trump? Ma non perdiamoci nella dietrologia, guardiamo avanti.
Questa metà dell’opinione pubblica italo-occidentale (alla quale sentiamo di appartenere) si sente oppressa, censurata, esclusa e offesa e avverte l’impossibilità di cambiare le cose perché il suo voto è sottoposto a una serie di pressioni, ricatti, deviazioni, modificazioni che annullano i verdetti delle urne. E quando riesce a prevalere col voto avverte che è quasi impossibile governare senza subire sanzioni, conventio ad excludendum, empeachment, campagne di allarme e mobilitazione. Ha riguardato Trump, ha riguardato di striscio Salvini al governo, riguardò Berlusconi, riguarda Orban ma anche Johnson e altri leader eletti e rieletti con voto libero e democratico, che mai hanno aperto scenari di guerra o disastri sociali, dittature o persecuzioni, pur continuamente annunciati dal sistema globale. Dall’altra parte il mondo occidentale si inginocchia all’unica gigantesca dittatura che c’è sul pianeta, la Cina comunista…
Ora, bando al vittimismo e alle giaculatorie, cosa resta da fare? Innanzitutto l’autocritica è necessaria, per capire e non ripetere gli errori, per isolare i fanatici che sono ai margini estremi di ogni posizione; e per giudicare le cose con senso critico. Abbiamo sempre detto che Trump alla fine era preferibile ai suoi nemici, e lo confermiamo; ma senza risparmiarci di criticare i suoi errori, le sue colpe, il suo egotismo, le sue esagerazioni e la sua pacchianeria. Lo dicevamo ieri quando era al potere, lo diciamo oggi. Superate il trumpismo.
C’è chi propone di ritirarsi nei propri accampamenti: se i social censurano passiamo a quelli alternativi, dicono i passaparola, adottiamo social alternativi (Telegram, Signal, Rumble o piattaforme come MeWe.com, Parler). Ma sarebbe un’autoghettizzazione magari funzionale allo stesso potere dominante; può valere se si tratta di ristrette aristocrazie ma ha esiti inibitori se si rivolge a tutti e vuol incidere sulle masse. Sarebbe giusto aprire posizioni alternative ma senza escludersi da quelle dominanti (Facebook, Twitter, Instagram, WhatsApp, YouTube); finché è possibile.
C’è chi viceversa ritiene necessaria l’azione diretta, il conflitto aperto: ma l’abisso che si è scavato tra i due schieramenti, e l’assenza o il tradimento di chi dovrebbe essere superpartes o almeno extra partes, porta a una forma di guerra civile fredda, o tiepida. L’odio reciproco ha raggiunto livelli che solo una “guerra” o una rivoluzione può risolvere, in un modo o nell’altro. Ma la violenza è un male in sé, non è un rimedio e produce alla fine danni peggiori di quelli che vuole evitare. E non vince chi ha ragione, ma solo chi è più forte o ha più mezzi.
Le soluzioni che restano a questo punto sono di due tipi: una è quella di caldeggiare una risposta politica e culturale, realistica e strutturata e incalzare le opposizioni e chiamarle alle loro responsabilità; e dove il dissenso vada in piazza, preferire una forma di resistenza civile di tipo gandhiano, non violenta ma tenace; l’unica possibile quando ti opponi all’Apparato di un Impero.
L’altra, comprensibile soprattutto per i più anziani, è ritirarsi dalla vita pubblica, ripiegare nella propria vita, nei propri affetti, ideali e interessi, mantenere magari un giudizio e un atteggiamento di distanza e di critica, ma occupandosi d’altro e frequentando cenacoli ristretti in cui sentirsi a proprio agio. Altre soluzioni sono gradazioni intermedie tra queste due risposte, ma non fuori di esse. Ho provato a fare un discorso per adulti; se invece volete fiabe per bambini, tra mostri e war games, rivolgetevi ad altri.
FONTE: http://www.marcelloveneziani.com/articoli/come-reagire-a-censure-ed-esclusioni/
Rizzo (comunisti) critica gli Usa e Facebook gli blocca l’account. «Censura»
Il segretario del Partito comunista: «Non ho violato la policy di Facebook, ma solo espresso un’opinione politica». Al centro un post che confronta il golpe in Ucraina e assalto a Capitol hill
Sospensione dell’account per 30 giorni, parziale oscuramento dei contenuti della pagina personale, rimozione di un post. Decisioni prese da Facebook nei confronti di Marco Rizzo, segretario del Partito comunista di cui il 21 gennaio si celebra il centenario della fondazione, dopo la pubblicazione sul social di un commento critico nei confronti degli Stati Uniti dopo i fatti dell’assalto a Capitol hill a Washington a seguito di un comizio di Donald Trump. Al presidente uscente degli Usa sono stati tolti gli account dei social, aprendo il dibattito sul tema della censura, e anche Rizzo protesta contro le scelte di Facebook.
Marco Rizzo
Segretario, che cosa è accaduto?
«Martedì Facebook ha stabilito un ban totale per 30 giorni del mio account, salvo poi farlo decadere dopo poche ore, non so perché. Inoltre, la mia pagina ora funziona male, è lenta, c’è un parziale oscuramento dei contenuti. Terza cosa, rimozione di un post con elevatissimo consenso. Il motivo scatenante dell’intervento censorio del social è quest’ultimo».
Nel post si confronta quanto successo nel 2014 in Ucraina e i fatti del 6 gennaio negli Stati Uniti.
«Allora, in Ucraina, si parlò di un golpe in nome del popolo che si ribellava a una dittatura. Adesso, che tocca agli americani, gli autori dell’attacco sono descritti come eversivi. Nel post avevo aggiunto la foto del famoso sciamano. Nel mio profilo, dove segnalo ciò che ho subito, ora ho rimesso il testo ma senza foto, su consiglio dell’avvocato».
Facebook è intervenuto su segnalazione di utenti?
«Credo sia stato a causa di un algoritmo. Comunque, io non ho violato la policy di Facebook. Invece loro mi hanno anche inviato un messaggio per dire che la pagina potrebbe in futuro essere rimossa definitivamente. Ma io sono un leader di partito, ho espresso un’opinione politica. È in atto una grave violazione della Costituzione. Sto subendo un danno e valuterò che azioni legali prendere».
Facebook è una società privata.
«È una piattaforma privata che stipula contratti. Tuttavia, ha valore preminente nella comunicazione politica, i social sono una specie di monopolio, hanno una forza pubblica. Rammento per esempio che il premier Giuseppe Conte è su Facebook che comunicò il primo Dpcm anti-Covid. Ci vorrebbe una par condicio come per le tv. È intollerante e incredibile che i giganti del web possano decidere sui contenuti e a chi prestare la loro cassa di risonanza».
FONTE: https://www.corriere.it/politica/21_gennaio_13/rizzo-comunisti-critica-usa-facebook-blocca-l-account-censura-8809a252-5591-11eb-a877-0f4e7aa8047a.shtml
Robert David STEELE, Charlie WARD e Simon PARKES sui retroscena in USA dopo l’assalto del Campidoglio
VIDEO QUI:
In questo video Robert David Steele (Ex agente CIA), Charlie Ward e Simon Parkes, parlano dei possibili retroscena e di cosa può accadere ora in USA dopo l’assalto del Campidoglio avvenuto il 6 gennaio 2021. Tutti sembrano concordi sul fatto che si sia trattato di un evento pianificato, e che non si è trattatto invece di semplici cittadini esausti dei soprusi e della corruzione.
FONTE: https://www.detoxed.info/robert-david-steele-charlie-ward-simon-parkes-retroscena-usa-dopo-assalto-campidoglio/
ECONOMIA
FONTE: https://www.facebook.com/lisa.stanton111/posts/3899327980085449
GIUSTIZIA E NORME
Decreto legge 5 gennaio 2021: Tso autorizzato?
Sembra proprio che nell’ultimo decreto legge pubblicato in gazzetta ufficiale ci sia una brutta sorpresa per tutti coloro che credono nel diritto fondamentale alla libertà di scelta terapeutica: in barba alla legge sul consenso informato, si autorizza la possibilità di agire contro la volontà espressa dal paziente o dal suo tutore!
Stiamo parlando del DL n.1 del 5 gennaio 2021, che potete leggere integralmente qui, sul sito della Gazzetta Ufficale.
Gravissimi, a nostro avviso, i contenuti dell’articolo 5, che dovrebbero destare più di una preoccupazione in tutti coloro che hanno tra i propri cari persone che risiedono in strutture sanitarie (tra cui le famose RSA) e residenze per anziani.
Art. 5 Manifestazione del consenso al trattamento sanitario del vaccino anti Covid-19 per i soggetti incapaci ricoverati presso strutture sanitarie assistite
Qui si descrivono quali accortezze vengono imposte nella proposta di vaccinazione per il Covid-19. Si fa un gran dire, inizialmente, di consenso informato, richiamando anche l’apposita legge che ricordiamo essere la 219 de 2017.
1. Le persone incapaci ricoverate presso strutture sanitarie assistite, comunque denominate, esprimono il consenso al trattamento sanitario per le vaccinazioni anti Covid-19 del piano strategico nazionale di cui all'articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, a mezzo del relativo tutore, curatore o amministratore di sostegno, ovvero del fiduciario di cui all'articolo 4 della legge 22 dicembre 2017, n. 219, e comunque nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 3 della stessa legge n. 219 del 2017 e della volonta' eventualmente gia' espressa dall'interessato ai sensi del citato articolo 4 registrata nella banca dati di cui all'articolo 1, comma 418, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ovvero di quella che avrebbe presumibilmente espresso ove capace di intendere e di volere.
si specifica anche che:
4. Il consenso di cui al comma 3, reso in conformita' alla volonta' dell'interessato espressa ai sensi degli articoli 3 e 4 della legge n. 219 del 2017 o, in difetto, in conformita' a quella delle persone di cui al primo periodo dello stesso comma 3, e' immediatamente e definitivamente efficace. Il consenso non puo' essere espresso in difformita' dalla volonta' dell'interessato, espressa ai sensi degli articoli 3 e 4 della legge n. 219 del 2017 o, in difetto, da quella delle persone di cui al primo periodo dello stesso comma 3.
Tutto bene, direte voi…I problemi arrivano dopo, quando si comincia a parlare di cosa può accadere in caso di rifiuto della vaccinazione proposta (da parte dell’interessato o dal conigue, parente, tutore, ecc). Prosegue l’art.4:
Nondimeno, in caso di rifiuto di queste ultime, il direttore sanitario, o il responsabile medico della struttura in cui l'interessato e' ricoverato, ovvero il direttore sanitario della ASL o il suo delegato, puo' richiedere, con ricorso al giudice tutelare ai sensi dell'articolo 3, comma 5 della legge 22 dicembre 2017, n. 219, di essere autorizzato a effettuare comunque la vaccinazione.
Ci scusino, ma stiamo parlando della possibilità di imporre il vaccino anche contro la volontà del diretto interessato e suoi rappresentanti???
Ricordiamo che il vaccino contro il Covid-19 è un prodotto sperimentale, provvisto di sola autorizzazione “d’emergenza”, condizionata ai dati che verranno raccolti nei prossimi anni.
Non è una “cura” e non presenta ad oggi un profilo di sicurezza certo e stabilito in maniera incontrovertibile, così come non è garantita l’efficacia né la sua durata nel tempo!!!
Ma non è finita qui, purtroppo: il giudice tutelare ha ben (si fa per dire) 48h di tempo per convalidare o negare la convalida della richiesta di vaccinazione. Altre 48h sono il limite fissato per la comunicazione di tale convalida o diniego; ma passati questi termini, notare bene cosa accade:
9. Decorso il termine di cui al comma 7 senza che sia stata effettuata la comunicazione ivi prevista, il consenso espresso ai sensi del comma 5 si considera a ogni effetto convalidato e acquista definitiva efficacia ai fini della somministrazione del vaccino. " In conclusione, ravvisiamo un pericolo molto grave soprattutto per quegli anziani ricoverati in RSA, ospizi, case di riposo: non solo vengono privati da mesi della possibilità di intrattenersi e ricevere visite regolari da parte dei parenti stretti; non solo si era già decretata l'impossibilità di chiederne le dimissioni durante l'emergenza, ora si arriva a prenderli come bersaglio di "consensi" che non sono affatto tali! Il coniuge, il figlio, chiunque rappresenti la famiglia e i parenti stretti, anche in caso di rifiuto potrà vedersi vaccinato il proprio caro, magari anche contro quelle che erano le sue volontà, per decisione diretta del dirigente o del responsabile sanitario, se non dal dirigente Asl, che magari nemmeno conoscono il diretto interessato...
Non abbiamo purtroppo consigli per potervi difendere da questa deriva, se non quello di vigilare attentamente, rendersi sempre reperibili e cercare di ottenere informazioni al riguardo, rivolgendosi anche ad un legale se si sospettano manovre poco chiare.
E’ gravissimo che si cerchi un modo per bypassare le volontà di persone che, si è deciso, devono invece essere sottoposte ad una sperimentazione, perdipiù richiamando quella stessa legge che avrebbe dovuto tutelarle.
Chiudiamo con la speranza che questo triste capitolo di storia si concluda al più presto.
FONTE: https://www.corvelva.it/approfondimenti/notizie/covid19/decreto-legge-5-gennaio-2021-tso-autorizzato.html
Disonora il padre e la madre
Genitore 1 a genitore 2, passo e chiudo la famiglia. Non è una comunicazione in codice della Volante ma è il nuovo codice della famiglia, già adottato in mezza Europa e ora negli Stati Uniti e ripristinato in questi giorni da noi da questo governo (come annunciato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, sulla carta d’identità dei minori tornerà la dicitura “genitore 1 e genitore 2”); noi che siamo provinciali e ci adeguiamo sempre “all’estero”, come dicono gli idioti, ma in differita. La cancel culture non cancella solo i grandi del passato, ma anche la madre e il padre. La famiglia finisce in coda, prendi il numeretto e ti metti in fila. Magari sarà previsto anche un genitore 3, 4, e così via o i genitori decimali, dopo la virgola. Non importa il sesso e l’effettivo rapporto col minore, basta avere i numeri.
L’abolizione del Padre, ente superfluo, ha preceduto solo di qualche anno la soppressione di un altro ente inutile, la Madre, anzi la Mamma come la chiamavano i mammiferi preistorici. Per le famiglie numerose procediamo alla separazione dei beni filiali, il genitore 1 si cura dei figli dalla fila dispari, il genitore 2 di quelli dalla fila pari. Io che sono figlio 4, sarei capitato con genitore 2, ma non so chi sarebbe stato dei due. Primo è il maschio, come si faceva nel tempo maschilista o vale il detto “nelle case dei galantuomini prima la femmina e poi l’omini”? Forse in ordine d’arrivo, come i numeretti alla posta. L’abolizione di padre e madre, ridotti a genere neutro, nasce dalla “delicatezza” di non offendere le unioni gay, ma è la prova, anche semantica, che il danno di cui ci preoccupiamo noi fanatici non è la legittimazione delle unioni gay ma l’abolizione della civiltà fondata sul padre e sulla madre.
Dopo genitore 1 e genitore 2, la giurisdemenza italoeuropea ha lanciato due nuove norme a tutela della doppiezza. Una è famosa, il doppio cognome. Perché complicare la vita delle persone affibbiando due cognomi? E quando si passa alla generazione seguente i cognomi saranno quattro e via via aumentano? Per ripararsi da cognomi infiniti che sembrano la caricatura dei duchi di una volta, le proposte in campo sono due: l’ordine alfabetico (così estinguendo i cognomi in V o Z) o la scelta. Ovvero a caso o a capriccio. Avrebbe più senso adottare il cognome materno piuttosto che questo doppio cognome con selezione alfabetica o a piacere. E perché non il nickname? L’importante è separare il singolo dalla famiglia.
Ma questa euro-idiozia è surclassata da quella adottata da molte università italiane, non solo angloamericane: gli studenti transessuali hanno diritto a due libretti universitari, uno al maschile e uno al femminile, e tu poi scegli come ti gira. Libretti sartoriali, cuciti ad personam e ad libitum. Ma se ti appelli al buonsenso, alla semplice realtà e alla storia del mondo, passi tu per rozzo e multifobico. In ambo i casi raddoppia la burocrazia e s’accoppia alla demenza. Da quell’unione insana nasce lo scemo a norma di legge. Libero di farsi e disfarsi, ribattezzarsi e far coppia da solo, con sesso e cognome a piacere. Cancellano il padre e la madre, il nome e il sesso, la ragione e la dignità umana.
FONTE: http://www.marcelloveneziani.com/articoli/disonora-il-padre-e-la-madre/
PANORAMA INTERNAZIONALE
Il negazionista Trump ha vaccinato più dei liberalprogressisti
Rosanna Spadini – 14 01 2021
A differenza di quanto ci raccontano i profeti della disinformazione liberal progressista, come Mentana, Gruber, Formigli, Vespa, Travaglio…
Negli Usa il “negazionista” Trump ha fatto meno morti di noi e ha vaccinato più di noi…
Che strano vero???
#Usa: morti per milione di ab 1187;
#Italia morti per milione di ab 1330
https://www.worldometers.info/coronavirus/
FONTE: https://www.facebook.com/rosanna.spadini/posts/4190630747631733
Tutte le truffe che i popoli hanno subito e subiranno a breve in eterna accelerazione
FONTE: https://www.facebook.com/peter.saintbull
Cina: sembra che il potere dei soldi possa essere limitato.
La misteriosa scomparsa di Jack Ma, l’uomo più ricco della Cina nonché 17esimo al mondo con un patrimonio di 56 miliardi di dollari. La condanna a morte di Lai Xiaomin, ex presidente di China Huarong Asset Management, una delle più grandi società di gestione patrimoniale controllate dalla Cina, per “corruzione e bigamia”. Il silenzio su Alibaba, azienda finita in una vicenda finanziaria più grande di lei. Che si tratti di un regolamento di conti interno al sistema politico cinese o di un tentativo di salvaguardarlo di fronte ad ambigue scalate, il punto non cambia. Oltre la Muraglia, è in corso una sorta di terremoto che, in un caso o nell’altro, scuoterà le fondamenta del gigante asiatico.
Per spiegare che cosa sta succedendo in Cina, e come potrebbe risolversi la faccenda, bisogna fare un’analisi molto più approfondita dei classici luoghi comuni tirati in ballo dai media negli ultimi giorni. Prima di tutto: qual è il filo rosso che lega Jack Ma e Lai Xiaomin? All’apparenza, non sembrerebbero esserci collegamenti. In realtà, le punizioni inflitte ai due paperoni cinesi convergono verso un unico punto, visto che entrambi, con le loro azioni, hanno osato mettere a repentaglio il mantenimento del sistema politico-economico alla base del successo della Cina.
Il limite da non superare
Ma ha cercato di trasformare la sua creatura, Ant Group (parte del colosso Alibaba, sempre di proprietà di Ma), in un colosso mai visto prima. Peccato che il più grande gruppo finanziario online, nonché più grande unicorno fintech al mondo, ha spaventato il Partito Comunista cinese al punto da costringerlo all’extrema ratio. Brevissima sintesi: Ant era pronta a essere quotata presso la Borsa cinese, in contemporanea a Shanghai e Hong Kong, attraverso una ipo (cioè un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato). In caso di fumata bianca, Ant avrebbe raggiunto un valore di 313 miliardi di dollari e il signor Ma intascato 34,5 miliardi.
Poco prima dell’operazione finanziaria, il governo cinese ha varato nuove leggi sul microcredito che hanno ridimensionato le potenzialità del gruppo. In seguito alle critiche di Jack Ma all’indirizzo dei regolatori cinesi, si sono perse le tracce dell’imprenditore (secondo alcuni si sarebbe semplicemente defilato dai riflettori), mentre Alibaba è finita sotto inchiesta per comportamento monopolistico. È possibile che quanto successo possa essere spiegato con la volontà di Pechino di prendere le redini di Ant? Non è da escludere, anche se la spiegazione potrebbe essere un’altra.
A difesa del sistema
Il patron di Alibaba e Ant è stato punito in maniera molto soft. Soprattutto se paragoniamo la sua scomparsa alla sorte capitata a Lai Xiaomin. Il signor Lai è stato giudicato colpevole dal Tribunale Secondario Intermedio del Popolo di Tianjin di aver ottenuto 215 milioni di euro in mazzette. Non solo: i giudici hanno sottolineato che le azioni del tycoon hanno messo a rischio (e avrebbero continuato a farlo) la sicurezza finanziaria del Paese. Morale della favola: pena capitale, che potrebbe essere commutata in un più morbido ergastolo. Sia chiaro, le colpe di Ma è Lai sono ben differenti: uno ha tentato un azzardo economico, seguito da qualche parola di troppo; l’altro ha intascato tangenti, macchiandosi di un vero e proprio reato. L’errore commesso dai due ricconi è però identico: sfidare il potere statale, cercando addirittura di superarlo.
In generale, la Cina dà ampio spazio al settore privato. Ma questo non può né potrà mai essere così ampio da poter dettare le proprie preferenze allo Stato (e dunque al Partito Comunista cinese). Il terremoto provocato da Pechino, quindi, può essere considerato alla stregua di una febbre autoindotta. Il fine ultimo di questa febbre? Eliminare le minacce organiche interne. I ricchissimi imprenditori cinesi e le super aziende possono operare in tutta tranquillità, a patto che non acquistino un ruolo politico – ovvero la capacità di imporre preferenze al governo – troppo ingombrante.
Federico Giuliani
Da qui:
FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/notizie-dal-mondo/cina-sembra-che-il-potere-dei-soldi-possa-essere-limitato/
POLITICA
Renzi è il puparo dell’Alta Finanza globalista
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°