RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 20 MARZO 2020
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
La storia non si ripete? Può darsi, ma tartaglia
STANISLAW JERZY LEC, Pensieri spettinati, Bompiani, 2015, pag. 221
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
Tutti i numeri dell’anno 2018 e 2019 della Rassegna sono disponibili sul sito www.dettiescritti.com
Precisazioni
www.dettiescritti.com è un blog intestato a Manlio Lo Presti,
e-mail: redazionedettiescritti@gmail.com
Il blog non effettua alcun controllo preventivo in relazione al contenuto, alla natura, alla veridicità e alla correttezza di materiali, dati e informazioni pubblicati, né delle opinioni che in essi vengono espresse. Nulla su questo blog è pensato e pubblicato per essere creduto acriticamente o essere accettato senza farsi domande e fare valutazioni personali.
Le immagini e le foto presenti nel Notiziario, pubblicati con cadenza pressoché giornaliera, sono raccolte dalla rete internet e quindi di pubblico dominio. Le persone interessate o gli autori che dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione delle immagini e delle foto, possono segnalarlo alla redazione scrivendo alla e-mail redazionedettiescritti@gmail.com
La redazione provvederà doverosamente ed immediatamente alla loro rimozione dal blog.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
SOMMARIO
Click Day, lotteria anziché indennizzi. Ma in che mani siamo?
CORONAVIRUS – e quanti abboccano all’amo.
“Com’è facile rinunciare alla nostra libertà in cambio di niente”
RIEPILOGO DEI DUBBI SUL VIRUS
Covid-19. Da Fabio Fazio sino al papa, dilaga la fiera dei buoni sentimenti
Coronavirus: perché in Italia si muore di più? Un’ipotesi
BERGAMO E FAKE. Quanti dei morti hanno ricevuto l’anti-influenzale?
Governo, lo stato di emergenza per il Covid-19 durerà fino al 31 luglio
Gli iraniani sollecitano i vicini a liquidare i laboratori biologici degli USA
Pakistan, Cina e Russia decidono di abbandonare gli scambi in dollari
Gli Stati Uniti assassinano gli iracheni che chiedono la fine dell’occupazione
Censura: vietato indagare sugli Usa all’origine del Covid-19
Il coronavirus e la Gates Foundation
QUANDO RINALDI DICEVA ALLA LAGARDE DI STAMPARE SOLDI
Il crollo economico del Coronavirus del 2020 e la grande crisi del capitalismo
Cura Italia, i soldi basteranno per tutti?
O MINIBOT (E/O MONETA DI STATO E/O CERTIFICATI FISCALI) O MORTE
SCENARIO LIBIA/ Macron approfitta del coronavirus per tagliar fuori l’Italia
PIANETA TERRA PREDA DI UN BRANCO DI INCOMPETENTI E DI MALAVITOSI
Matteo Salvini: «Se l’Europa è questa, finita l’emergenza, dovremmo ridiscutere l’intera impalcatura europea»
12 motivi per dire NO al taglio dei parlamentari
QUALCOSA NON QUADRA
11 MOTIVI PER SMENTIRE LA MONTATURA MONDIALE CORONAVIRUS
IN EVIDENZA
Click Day, lotteria anziché indennizzi. Ma in che mani siamo?
Io non ci voglio credere. Non bastava la “lotteria degli scontrini di fine anno in tempo di pace”… adesso il Click Day! Il Click Day!!!! Siccome non bastava la spudoratezza dell’insulto di aver stanziato quella elemosina di Stato di 600 euro una tantum, per tutte quelle partite Iva che (come il sottoscritto) si sono trovate dalla mattina alla sera senza l’azienda che avevano creato con fatica e sudore in anni di sacrifici, e siccome non bastava escludere tutti quei professionisti con cassa previdenziale separata, che sempre senza reddito sono rimasti, perché comunque i soldi stanziati bastano solo per pochissimi quale idea geniale hanno avuto?? Il Click Day!!!! Una sorta di concorsone, tipo quelli delle radio, dove in una mattina prestabilita (non si sa quando) i primi fortunati che riusciranno a cliccare per primi riceveranno l’elemosina, i rimanenti neanche quella! Ma in che razza di mani siamo finiti?
Ma solo per sapere se siete “tarati” di vostro e limitati mentalmente, o proprio volete una rivolta armata per le strade in una situazione già gravissima come questa? Ma si può sapere che caspita ha nel cervello questa banda di idioti e incompetenti? Presidente Mattarella, come ultimo garante della Costituzione, è urgente e necessario un suo intervento ora. Confido nel suo buon senso, come presidente di tutto il popolo italiano, perché se non interviene lei immediatamente, presto interverrà la disperazione e la rabbia che tutte queste assurdità stanno provocando nella maggioranza della popolazione. Il popolo italiano si sta dimostrando all’altezza, ci avete chiesto di stare a casa ci avete detto che tutto andrà bene; noi il nostro compito e i nostri sacrifici li stiamo facendo e li abbiamo sempre fatti, ma adesso basta!!!!!!
Ps: il primo che dopo questa ulteriore assurdità, senza capire la gravità della situazione, si azzarda a scrivere “son tutti bravi con il senno di poi” o “non si può fare sciacallaggio in questo momento” senza rendersi conto che lo sciacallaggio lo stanno facendo sulla nostra pelle, o che mi inizia a nominare Salvini o la Lega che non hanno nulla a che fare con quello che sto dicendo, verrà immediatamente bannato senza passare nemmeno dal richiamo perché a tutto c’è un limite e qui è stato superato anche quello minimo della decenza e della dignità umana!!!!!
(Marco Ludovico, intervento sulla pagina Facebook del Movimento Roosesevelt del 19 marzp 2020 riguardo all’ipotesi del Click Day, ventilata dal governo Conte attraverso il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico).
CORONAVIRUS – e quanti abboccano all’amo.
Esperti come il virologo Professor Giulio Tarro ed altri ci hanno messo in guardia dagli allarmismi.
Lo pneumologo e psichiatra Prof. Francesco Oliviero ci ricorda che i morti per l’influenza dello scorso anno sono stati 8000 e perché non c’è stata nessuna psicosi? Erano morti di serie B?
Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità risulta che i morti per COVID-19 sono 12 AL 19 MARZO!
C’è un bel video di Danilo Lavorgna che spiega benissimo come tutti vengono ingannati con la manipolazione dei dati. https://youtu.be/gkTdWmO6GSI
E uno studio del governo italiano riferisce che il 99% dei morti per coronavirus erano malati, affetti da 3 o più patologie.
Ma le morti vere per COVID-19, allo stato attuale sono 12, come riferisce LA STAMPA citando l’ISS, sono 12.
Nel frattempo siamo stati messi agli arresti domiciliari e il governo Conte sospende la proprietà privata fino al 31 luglio 2020: “Ogni bene mobile e immobile potrà essere requisito”.
Il Financial Times riferisce che l’attuale primo ministro Conte ha chiesto a Bruxelles che vengano rilasciati 500 miliardi di euro del Fondo salva stati, ovvero il MES, per far fronte all’emergenza coronavirus
“Com’è facile rinunciare alla nostra libertà in cambio di niente”
Il coronavirus e il governo ci hanno reclusi. Ma non si fa leva sulla paura per coprire errori e incertezze, per imporre regole sempre più restrittive
Non so voi, ma io sono stanca di sentirmi in colpa. In colpa se esco a fare il giro dell’isolato (si può fare fitness in casa per un po’ di tempo!). In colpa se cerco di infilare il piede in una chiesa (si può pregare da casa!). In colpa se vado a fare spesa nel supermercato non proprio accanto a casa, perché mi piace di più e costa di meno (solo nelle strette vicinanze dell’abitazione!).
Chi elabora questi decreti a raffica (presente le bolle della Preside di Hogwarts, la malefica Dolores Umbridge?) pensa che tutti abbiano a disposizione in casa una palestra, evidentemente. O un parco privato in cui fare jogging. Odio l’invidia sociale, ma un po’ mi girano quando vedo Ronaldo o Fedez, che poi sono generosissimi, per carità, dire “dovete stare a casa” dal loro giardino o dal loro salone da andarci in bici. Il cane a fare pipì solo nei paraggi! Capisco che interessi poco, ma tocca portar fuori i bambini, se hai tre stanzette e un balconcino occupato dallo stendino, e i tuoi dintorni sono strade sporche e con bidoni carichi di immondizia. Se nella via c’è solo un ferramenta e un bangladino. Se a casa forse hai solo un pc e se lo contendono in tre, urlando mentre cerchi di lavorare anche tu in smart working.
Tutti sappiamo che bisogna limitare la nostra libertà, perché non c’è bene che valga la salute. Ma c’è modo e modo. Le multe, il carcere, l’autocertificazione. Per sopravvivere, ma entro i limiti sopportabili, senza editti minacciosi.
Andate a prendere chi fa pic-nic nei parchi, chi sale e scende dai treni di mezz’Italia per andare nella casa al mare o in montagna. Chi si accampa nei giardini fumando canne o spacciando, prima loro. Perché è facile colpevolizzare tutti, inondarci di curve epidemiologiche terrorizzanti, adesso. Magari ci si poteva pensare prima, quando fioccavano inviti ad abbracciarsi, a bere aperitivi in compagnia, quando ci si attardava a emanare decreti richiesti a gran voce da chi sapeva dove drammaticamente si stava andando a finire.
La zona rossa della Lombardia a tempo debito avrebbe permesso a tante Regioni del Sud di vivere ancora liberamente, con le dovute cautele, e risparmiare l’estensione di un contagio che non era inevitabile, se si impediva a decine di migliaia di studenti di tornare da mamma. Un sacrificio accettabile.
Siamo in quarantena stretta da due settimane, i morti continuano a crescere, e tutto lo sforzo che stiamo facendo ci sembra inutile, quando ci avvertono che comunque il picco è lontano, e il coronavirus si estenderà a tutt’Italia, fatale. Non esiste il fato. Esistono previsioni intelligenti e misure ponderate per tempo. Non si gioca sulla paura della gente, sui sensi di colpa con chi s’arrabatta per tirare avanti, con tutti i problemi e le preoccupazioni che già soffocano, per il lavoro, per la scuola dei figli, perché non sai dove metterli, loro e gli anziani che non puoi nemmeno visitare. Non si fa leva sulla paura per coprire gli errori, le incertezze, per imporre regole sempre più restrittive, con roboanti dichiarazioni non sempre attendibili.
Non ci fidiamo del numero dei contagi, non ci fidiamo del numero dei posti in rianimazione, non ci fidiamo abbastanza delle rassicurazioni alternate ad allarmi sempre più cupi. Vale la pena perdere libertà se si intravede una fine. Se si individua una strada soppesata nel bilanciamento tra diritti e doveri. Stiamo attenti, a sopportare passivamente qualsiasi privazione per amor patrio, attenti alla retorica del “siamo i primi e i migliori”. Non è così.
Ai divieti ci si abitua. Ci si abitua a uno Stato che chiude le chiese. A uno Stato che ti chiede il numero di telefono se vai a fare due passi. Ci si abitua in fretta a consolidare un potere quando si è fragili.
https://www.ilsussidiario.net/news/coronavirus-come-facile-rinunciare-alla-nostra-liberta-in-cambio-di-niente/1998511/
RIEPILOGO DEI DUBBI SUL VIRUS
Riepiloghiamo brevemente gli ultimi sei mesi, basandosi su fonti “ufficiali”….
1) Nel 2014 nella città di Wuhan, è stata terminata la costruzione di un laboratorio di livello 4 (autorizzato a maneggiare i virus più letali per l’uomo) costato ben 44 milioni di dollari e che è stato realizzato con la collaborazione della Francia. I ricercatori cinesi infatti, hanno svolto i corsi di preparazione presso il laboratorio di Lione di livello 4. https://www.nature.com/news/inside-the-chinese-lab-poised-to-study-world-s-most-dangerous-pathogens-1.21487
2) Alla costruzione del laboratorio hanno partecipato anche gli scienziati del Galveston National Laboratory dell’Università del Texas con i quali sono stati mantenuti stretti rapporti di collaborazione. https://www.utmb.edu/gnl/news/2018/11/28/scientific-diplomacy-and-international-cooperation-key-say-bsl4-directors
3) Le ricerche del Galveston National Laboratory dell’Università del Texas vengono finanziate dal NIAID, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, da altre agenzie federali e dall’industria biofarmaceutica. https://www.utmb.edu/gnl
4) Nel 2015 il Pirbright Institute ha richiesto il brevetto di un coronavirus attenuato che può essere usato per la produzione di un vaccino. Il brevetto è stato rilasciato il 17 dicembre 2019. https://patents.justia.com/patent/10130701
5) Il Pirbright Institute è un ente controllato dal governo britannico e tra i suoi principali finanziatori privati figura la Fondazione Bill & Melinda Gates https://www.pirbright.ac.uk/news/2019/11/bill-melinda-gates-foundation-funds-development-pirbright’s-livestock-antibody-hub
6) Il 14 luglio del 2019 (prima dello scoppio della comparsa del Coronavirus), si è verificato un piccolo giallo internazionale perché la CBC canadese ha pubblicato la notizia secondo cui la Dott.ssa Xiangguo Qiu, suo marito Keding Cheng e un numero imprecisato di ricercatori del suo team, sono stati scortati fuori dal Canadian National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg di classe 4 per poi essere espulsi dal Canada. Nessuno di loro è stato arrestato ma è stata aperta un’indagine amministrativa sul loro operato che ha suscitato le proteste della Cina. https://www.cbc.ca/news/canada/manitoba/chinese-researcher-escorted-from-infectious-disease-lab-amid-rcmp-investigation-1.5211567
7) Il team di scienziati cinesi stava lavorando presso il Canadian National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg, dove collaboravano al programma speciale sugli agenti patogeni dell’agenzia di sanità pubblica canadese. Quattro mesi prima del loro “sfratto”, una nave contenente due virus eccezionalmente virulenti, Ebola e Nipah, era stata inviata in Cina dall’NML. Quando la spedizione è stata rintracciata, si è scoperto che non era stata rispettata la procedura https://besacenter.org/perspectives-papers/china-biological-warfare/ 😎 Secondo quanto riportato da una relazione del Manohar Parrikar Institute for Defence Studies and Analyses indiano, la spedizione dei due virus dall’NML alla Cina è allarmante per sé, ma solleva anche la questione di quali altre spedizioni di virus o altri articoli potrebbero essere state effettuate in Cina tra il 2006 e il 2018. Qiu ha effettuato almeno cinque viaggi nell’anno accademico 2017-18 e in tale periodo è stata più volte al laboratorio di biosicurezza di livello 4 di Wuhan. I sospetti sugli scienziati cinesi però non sono corroborati da nessuna prova e non esiste neppure un collegamento diretto tra loro e il coronavirus. https://idsa.in/cbwmagazine/chinas-biological-warfare-programme
9) Il 18 ottobre 2019, trecento atleti militari americani sono sbarcati a Wuhan insieme a molti altri atleti delle forze armate di 140 nazioni per partecipare al Military World Games https://www.scmp.com/news/china/military/article/3033098/xi-jinping-open-military-world-games-china-pla-goes-charm
10) Il 18 ottobre 2019, il John Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates ha presentato a New York “l’Event 201 Pandemic Exercise” (qui il video https://www.youtube.com/watch?time_continue=425&v=BfRWJN1aSpY&feature=emb_logo) in cui è stata simulata una pandemia da coronavirus partita dalla Cina e poi diffusasi in tutto il mondo per mostrare gli enormi costi economici e di vite umane legati alle infezioni dei virus. Al summit hanno partecipato 15 leader di multinazionali, dei governi e della sanità pubblica. https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/business_wire/news/2019-10-16_1162067813.html
11) Il primo caso di coronavirus è stato scoperto il 1 dicembre del 2019 e poiché ha un’incubazione di 2 settimane il contagio risaliva a metà novembre, ovvero ad appena un mese dopo dall’Event 201 di New York sulla simulazione della pandemia di coronavirus partita dalla Cina. https://ilfattoalimentare.it/coronavirus-informazioni-origine.html
12) La comparsa del coronavirus è avvenuta a Wuhan uno dei maggiori snodi ferroviari della Cina e proprio a ridosso dei festeggiamenti per il capodanno cinese (25 gennaio 2020), ovvero esattamente nell’unico periodo in cui si verificano enormi spostamenti di cinesi sia in patria che nel mondo con circa 3 miliardi di persone in movimento. Se qualcuno avesse avuto intenzione di diffondere un virus in Cina non avrebbe potuto scegliere luogo e periodo migliore https://www.vanityfair.it/news/cronache/2020/01/25/capodanno-cinese-2020-perche-la-festa-fa-paura-con-il-coronavirus
13) Le azioni della Bill & Melinda Gates e delle altre multinazionali impegnate nella ricerca del vaccino hanno preso il decollo https://www.ilsole24ore.com/art/virus-cinese-societa-che-lavorano-vaccino-stanno-volando-borsa-ACs59vEB
14) Cosa accadrà adesso? Non è possibile prevedere esattamente quando, ma con ogni probabilità, appena la psicosi avrà raggiunto il suo picco, spunterà fuori il vaccino che frutterà una fortuna alla società che ne detiene il brevetto.
Enrico Vassallo
Coronavirus, il vescovo Malcolm Ranjith: “Creato da una nazione ricca e potente, l’Onu indaghi”
Ad avanzare una nuova, o quasi, ipotesi è il cardinale srilankese, nonché arcivescovo di Colombo. Malcolm Ranjith crede infatti che il Covid-19 sia frutto “di sperimentazioni da parte di una nazione ricca e potente”. “Alcuni virus di cui parliamo in questi giorni – prosegue sul Messaggero – sono il prodotto di sperimentazioni senza scrupoli. Dobbiamo mettere al bando questo tipo di sperimentazioni che portano al risultato della perdita di vita e causano dolore e sofferenze a tutta la umanità”. Un chiaro messaggio alle Nazioni Unite, che dovrebbero aprire le indagini e portare i “responsabili a processo per genocidio”.
https://maurizioblondet/riepilogo-dei-dubbi-sul-virus/
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Covid-19. Da Fabio Fazio sino al papa, dilaga la fiera dei buoni sentimenti
Federico Zamboni – 18 marzo 2020
Per il vaccino anti Covid-19 c’è ancora da aspettare. E non si sa quanto. In compenso, si fa per dire, fioccano le pillole… di saggezza dispensate da ogni sorta di personaggi mediatici.
Tutti, o quasi, a spiegarci quanto sia importante, in questi tempi difficili e incerti e finanche ansiogeni, trasformare le costrizioni obbligate in occasioni proficue di riflessione. Di ripensamento. Di riscoperta.
Riscoperta – ohibò – delle piccole-grandi cose dell’esistenza. Che di solito – doppio ohibò e pensoso ahimè – avevamo purtroppo trascurato. E che invece – triplo ohibò e ritrovato orgoglio patriottico, con inno di Mameli in sottofondo e sguardo pensoso, ma paterno, di Mattarella a reti unificate – dovremmo proprio recuperare.
I più, per fortuna, si limitano a lanciare i loro inviti all’interno delle solite interviste ad ampio raggio. “Arte varia”, come si diceva una volta. Coloranti ed eccipienti, come si usa tuttora nei farmaci.
Qualcuno si spinge oltre e azzarda il monologo. Non troppo lungo, per carità, che la maggior parte dei cari connazionali (e del gentile pubblico) tende a distrarsi nel giro di due o tre minuti. Mettendo così a repentaglio l’efficacia del sermoncino. Ma poiché l’ora è solenne, e il coraggio è d’obbligo, figurarsi se un uomo della tempra di Fabio Fazio poteva tirarsi indietro.
Giammai. E infatti, lunedì scorso, eccolo firmare un articolo uscito su Repubblica, con attacco in prima pagina e titolo quanto mai promettente: “Tutte le cose che sto imparando dall’isolamento”. Vero: “tutte” è altisonante ma vago. E quindi chiariamolo subito: mica sono tre o quattro pensierini buttati lì. Macché. Trattasi di ben 15 osservazioni/conclusioni che vengono elencate, e numerate, punto per punto. E che in un caso – tra poco vedremo quale – hanno suscitato l’interesse del papa.
Il quale, nell’intervista apparsa oggi ancora su Repubblica, ne loda l’acume. Ne trae ispirazione. Ne raccoglie il messaggio.
Confermandosi così, ancora più di Wojtyla, un grandioso papa-pop.
Dalla patristica alla mediatica.
Dai Padri della Chiesa ai nipotini della tivù.
Dalle Confessioni di Sant’Agostino alle considerazioni di san Fabietto.
Speriamo in Dio…
L’incipit di Fazio non si può non riportare, limpido e volenteroso qual è. Problematico e risoluto al contempo.
Punto 1: Devo rimettere in ordine la mia scala di valori per scoprire quel che veramente è importante. Punto 2: Quando tutto ciò sarà finito, devo attenermi alla suddetta scala di valori.
Senza nulla togliere al resto, che potrete godervi da soli, saltiamo però al passaggio che è tanto piaciuto a Francesco. E che è collocato proprio nel mezzo del Quindecalogo.
Punto 7: È diventato evidente che chi non paga le tasse non commette solo un reato ma un delitto: se mancano posti letto e respiratori è anche colpa sua.
Come no? Se la Sanità italiana è stata prima spolpata per decenni e poi pesantemente ridimensionata per fronteggiare i buchi, anzi gli abissi, di bilancio, la responsabilità principale è degli evasori senza nome. Mica degli amministratori con nome e cognome che hanno perpetrato il saccheggio e che, non essendosi certo nominati da sé medesimi, erano stati messi ai posti di comando dai politici di turno.
A Fabio Fazio sfugge. Il papa-pop gli va dietro: «Questa cosa – afferma – mi ha molto colpito». L’intervistatore, Paolo Rodari, si guarda bene dall’approfondire.
D’altronde, come da curriculum sul suo sito personale, non è facile stabilire dove finisca il buon fedele e dove cominci il bravo giornalista, o viceversa: “dopo la laurea in scienze politiche all’Università Cattolica di Milano ho ottenuto il baccalaureato in filosofia e teologia presso l’Università Lateranense e successivamente la licenza in teologia fondamentale presso l’Università Gregoriana. Ho iniziato l’attività giornalistica al Riformista. Nel 2009 sono passato al Foglio e nel 2013 a Repubblica dove tuttora lavoro con incarico di vaticanista”.
Amen. Chiedere chiarimenti sarebbe scortesia, evidentemente, e la parola del papa si può solo ascoltare con la dovuta deferenza. Accogliendola senza replicare. E semmai meditandola in seguito e in solitudine e in silenzio (con il cilicio o senza a seconda dei gusti, o delle manie).
Di qua il laico Fazio, ancorché fervoroso come un chierichetto servizievole, e i tanti altri che non mancano di interpretare il loro ruolo di star dello spettacolo e dello sport che sanno essere anche sagge e solidali. Che esprimono vicinanza alle persone qualsiasi e non si discostano di una virgola dalle versioni ufficiali.
Di là, o se preferite lassù, il cosiddetto pontefice che cerca di dare un crisma metafisico a un sistema, innanzitutto economico, che di spirituale non ha nulla.
Chiede Rodari: «Santo Padre, cosa ha domandato quando è andato a pregare nelle due chiese romane?».
Risponde Francesco: «Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: Signore, fermala con la tua mano. Ho pregato per questo».
Ma il Signore, a quanto risulta, ci sta ancora pensando. Sai com’è: la sua holding è immensa e gli impegni, spesso, lo trattengono altrove.
Coronavirus: perché in Italia si muore di più? Un’ipotesi
DI DEBORA BILLI
facebook.com
E’ con dolore, e anche un po’ di umiliazione, che l’Italia si trova a guidare la classifica mondiale per il numero di decessi per coronavirus. Perché? Si chiede la popolazione. Perché? Si chiedono la politica, i sanitari, la stampa.
Il sistema sanitario, messo a durissima prova, sta reggendo e sta dimostrando di meritare il suo posto in classifica tra i migliori del mondo. Eppure si muore più che in Cina o in Iran, con numeri di epidemia da Terzo Mondo. Come è possibile?
Forse invece è possibile, e lo è proprio a causa della qualità ottima della nostra assistenza sanitaria. Tutte le statistiche mondiali sulla speranza di vita vedono l’Italia sul podio, chi al secondo posto (ONU), chi al terzo (CIA Factbook), chi al quinto (OMS), e con record di aspettativa intorno agli 84/85 anni. Questo significa una sola cosa: che a molte, moltissime persone nel nostro Paese viene garantita una lunga vita anche quando affette da patologie gravi. D’altronde tutti ne abbiamo esempi in famiglia: persone con malattie oncologiche o cardiologiche a cui il sistema sanitario nazionale offre cure al top anche in età avanzatissima e con salute acciaccatissima. In Italia, malgrado i difetti del SSN, non si lascia mai nulla di intentato.
Questa lodevole mentalità, nel Paese in cui “la salute innanzitutto” è il motto nazionale, ci ha portato a record invidiabili. Ma ci ha portato anche ad avere una consistente parte della popolazione che contemporaneamente è anziana *E* affetta da gravi patologie. L’annuario Istat riporta: “Gli uomini di 75 anni e più sono più colpiti da malattie del cuore (21,0%) rispetto alle loro coetanee (13,7%) e da bronchite cronica (19,6% contro 15,1%)”.
E scopriamo che vittime del coronavirus corrispondono quasi perfettamente: in maggioranza uomini, e affetti in primis da malattie cardiache e respiratorie (oltre che diabete e tumori).
Per riassumere il concetto, se tutte queste persone fossero vissute altrove anziché in Italia sarebbero probabilmente decedute in un’età meno avanzata. Invece sono vissute qui, e curate il più a lungo possibile perché noi siamo italiani e ci piace così. Non lasciamo indietro nessuno.
Ora stiamo pagando questo e seppellendo i nostri nonni malati, che abbiamo orgogliosamente tenuto in vita. Non dobbiamo sentirci umiliati dalle drammatiche statistiche del covid19: non significano che siamo meno bravi degli altri… ma che lo siamo DI PIU’. Non ci è di nessuna consolazione, sia chiaro, ma almeno può essere una spiegazione.
——
NB: Spagna e Svizzera, che vantano i nostri stessi record di speranza di vita, sono purtroppo sulla stessa strada riguardo alla letalità del covid19.
https://comedonchisciotte.org/coronavirus-perch-in-italia-si-muore-di-piu-unipotesi/
BELPAESE DA SALVARE
BERGAMO E FAKE. Quanti dei morti hanno ricevuto l’anti-influenzale?
La fila di autocarri militari che attraversano il centro di Bergamo, a passo d’uomo, fari accesi – “E’ l’esercito che porta via le salme per cremarle in altri crematori”, annuncia un giornalista, con la voce rotta; asseriscono i giornali e le tv; e nessuno si chiede: quanti sono? Un autocarro per ogni bergamasco morto di coronavirus? in ciascuno ce ne sono tanti? non bastava un camion per tutti? E Bergamo non ha forse un cimitero per seppellirli?
https://twitter.com/i/status/1240419231415570438
Si tratta di una lugubre finzione cinematografica di propaganda nera, ovviamente fatta apposta per spargere il terrore. Basterebbe riflettere che mai, nelle stragi che hanno punteggiato la nostra storia, s’è mai adottata una simile scenografia militar- apocalittica: né per i morti del Vajont néper Ustica, e nemmeno per le stragi politiche di Bologna e di Piazza della Loggia a Brescia, che si sarebbero prestate meglio all’esibizione stentorea delle bare.
L’indecente falsificazione giornalistica pro-terrore è giunta a questo: che ha presentato come di Bergamo la fila di bare del naufragio di Lampedusa dove morirono 360 migranti, nel 2013:
Ma l’effetto, mi dicono, c’è stato. La gente comune anziana che vive in Italia con la tv accesa tutto il giorno anche in tempi normali, oggi che nemmeno può uscire, inoperosa, per ore, subite l’incessante propaganda. Non si parla che di virus e di macchine che mancano; che i medici dovranno fare presto la scelta di chi lasciar morire; non c’è modo di vedere e sentire altro, non altro che film dell’orrore e di catastrofi: la tv ha creato un tunnel nero in cui ha attratto i vecchi chiusi in casa, con la paura di morire di vecchi senza speranza soprannaturale, che è vero terrore, angoscia e disperazione.
Resta il numero incredibilmente alto dei colpiti nella Bergamasca,e della particolare gravità con cui si presenta qui. Ora,persino lettori non particolarmente complottisti si domandano se esso non da mettere in relazione con la impetuosa campagna di vaccinazioni che la giunta comunale, e la Regione, hanno applicato “a tappeto” (parole loro) agli anziani di Bergamo e Brescia poche settimane prima dell’esplodere dell’epidemia.
Due sono state le campagne: una prima per stroncare un focolaio di meningite, oggettivamente preoccupante.
Dal 24 dicembre fino a gennaio, quasi 34mila persone sono state vaccinate in poche settimane contro il Meningocco C, “con punte del 70% del target previsto”. “Nei Comuni della provincia di Bergamo interessati dal piano straordinario – ha detto l’assessore regionale Gallera – hanno fatto la vaccinazione 21.331 cittadini, di cui 1680 studenti direttamente nelle scuole e 2414 lavoratori nelle loro aziende. Ben 40 medici di base del territorio hanno aderito a questa operazione senza precedenti, attraverso la chiamata proattiva dei propri assistiti. Nel bresciano invece, i vaccinati attraverso gli ambulatori speciali sono stati 9200, a cui si aggiungono 1700 persone a cura dei Medici di base e dei pediatri di libera scelta, 1000 studenti e 300 lavoratori in azienda, per un totale di 12.200 cittadini”.
Prima, da novembre 2019, c’era stata la vaccinazione anti-influenzale, ancor più di massa.
Specialmente dedicata agli assistiti oltre i 65 anni, ma applicata largamente anche a bambini e adulti appartenenti a “categoria a rischio” . Se l’anno precedente la ASt di Bergamo aveva acquistato 154 mila dosi e ne aveva somministrate 141 mila, di cui “circa 129 mila a soggetti di età oltre i 65, con una copertura vaccinale oltre il 56%, quest’anno sono state ordinate 185 mila dosi”, disse il dottor Giancarlo Malchiodi, Direttore UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo.
Sicuramente con la migliore intenzione, di proteggere i vecchi “fragili” (come si dice adesso) dalle complicazioni gravi dell’influenza.
Vaccino antio-influenza aumenta del 36% il rischio di coronavirus
Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.
(Qui la fonte:
https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )
Un risultato scientifico sorprendente, che dovrebbe dare lo spunto ad una ricerca italiana: quanti delle centinaia di vecchi “fragili” uccisi dal coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale? Uno studio che non verrà attuato, perché porterebbe argomenti a favore dei demoniaci “No-Vax”, ossia delle famiglie che resistono a far iniettare ai loro figli piccoli le dozzine di vaccinazioni prescritte da loschi programmi di Stato dettato dalle farmaceutiche, e denunciano i casi di autismo, quando non di morte improvvisa dei lattanti vaccinati . L’ideologia progressista ha preso possesso del tema dei vaccini, facendone uno degli argomenti vietati, tabù ed espulsi dalla discussione pubblica.
Le tv che dedicano le ore al terrorismo dettato dal governo, dunque, non porteranno questa informazione. Ai miei conoscenti anziani, angosciati, vorrei somministrare un vaccino anti-giornalismo tv: spegnere. So che non lo seguirebbero, e rimangono vittime della suggestione psichica diretta contro di loro.
Un amico mi scrive: “Non è strano che le reti televisive continuino a trasmettere film del genere thriller, horror, e soprattutto catastrofisti (fine del mondo eccetera?). Stasera new ho visti due, uno su Rai e uno su Mediaset. Non sarebbero meglio programmi leggeri e film comici per allietare la gente? Non è che si vuole aumentare appositamente ansia, angoscia, turbamento fra la popolazione? Un altro elemento che porta a pensare a un immenso piano di destabilizzazione – e conseguenti misure totalitarie”.
Ebbene, è qualcosa che notai, e mi stupì, quando fui inviato in Libano durante la guerra del 1989. Erano gli ultimi giorni del governo de generale Michel Aoun, assediato nel palazzo Baabda, attaccato dai siriani (allora sostenuti da Washington) e dai “cristiani” ribelli di Geagea; Beirut era divisa in due da un linea di trincee e fili spinati, carri armati; ogni fazione, i palestinesi, i drusi, gli sciiti, erano in guerra contro le altre; ognuna aveva armati ed autoblinde.
Ebbene: di notte, la tv che tenevo sempre accesa per aver notizie, trasmetteva film di guerra. Continuamente, solo di guerra, e di una violenza così inaudita, ragionai, che sarebbe stato impossibile proporli, che so, su Rai o Mediaset. In quelle ore Aoun non aveva certo il controllo della tv di stato. Chi li trasmetteva, e perché? C’era una regia che produceva film inguardabili apposta per zone di guerra?
https://www.maurizioblondet.it/bergamo-quanti-dei-morti-hanno-avuto-il-vaccino-anti-influenza/?utm_medium=push&utm_source=onesignal
Governo, lo stato di emergenza per il Covid-19 durerà fino al 31 luglio
Mirko Ciminiello 20 marzo 2020
Nel giorno del suo onomastico (e della Festa del Papà), il bi-Premier Giuseppe Conte ha anticipato al Corriere della Sera l’intenzione del Governo di prolungare oltre la data del 3 aprile le misure restrittive attualmente in vigore, e anzi probabilmente di ampliarle. «Quando raggiungeremo il picco e il contagio comincerà a decrescere» ha spiegato l’ex Avvocato del popolo, «non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza».
Poco prima, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva annunciato che l’esecutivo sta pensando di imporre il divieto assoluto di fare attività fisica all’aperto. «Ci sono ancora tantissime persone che sembrano sottovalutare i rischi che il Paese sta correndo» si è sfogato l’esponente grillino.
Da che pulpito, verrebbe da dire, considerato che i membri della maggioranza rosso-gialla hanno ripetuto allo sfinimento la corbelleria dell’è poco più di un’influenza, solo per timore di dover dare ragione a Matteo Salvini – non sia mai che il leader della Lega possa dirne una giusta. Timore a parole, almeno.
Perché lo scorso 31 gennaio, quasi nel silenzio generale, è stata emanata una delibera del Consiglio dei Ministri, a firma Giuseppi, che dichiarava «lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili»: e, particolare ancora più rilevante, tale stato veniva decretato «per 6 mesi dalla data del presente provvedimento», vale a dire fino al 31 luglio prossimo.
Vale la pena contestualizzare gli eventi, soprattutto in considerazione del fatto che il tempo sta einsteinianamente perdendo gran parte del proprio significato. A fine gennaio, in Italia non si era verificato ancora nessun caso di Covid-19, con la sola eccezione dei due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani e ora, per fortuna, completamente guariti. Lo scoppio del focolaio di Codogno, infatti, sarebbe avvenuto solamente tra il 19 febbraio (data del ricovero del “paziente 1”) e il 21 febbraio (giorno in cui, con la conferma che c’erano 16 casi positivi in Lombardia, l’epidemia faceva ufficialmente il suo tragico ingresso nelle nostre vite).
In effetti, quelli che la saggezza popolare definisce “Giorni della Merla” si stavano caratterizzando più che altro per i vaneggiamenti di certa classe politica impegnata a mostrare la lungimiranza di una talpa. A partire dal sindaco dem di Firenze Dario Nardella che, inventandosi as usual un inesistente allarme razzismo, si apprestava a lanciare il ridicolo hashtag #AbbracciaUnCinese, che di lì a poco avrebbe contagiato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – a conferma che la diffusione delle farneticazioni è più virale di quella dei virus.
Poi, 48 ore dopo, era toccato al segretario del Pd Nicola Zingaretti sghignazzare in diretta tv contro quelli che definiva «allarmismi infondati» ed «eccesso di isterismo». Si è ricreduto non appena la dantesca legge del contrappasso ha fatto il suo corso.
Ecco, in questo clima fin troppo rilassato, il Capo del Governo ha pensato bene, ribadiamo, di proclamare lo stato di emergenza per sei mesi. Non esattamente una bazzecola, visto che la misura comporta tra l’altro l’attribuzione al Consiglio dei Ministri di poteri speciali, come la possibilità di commissariare gli enti locali che, in capo a neanche un mese, avrebbe mandato su tutte le furie il Governatore lombardo Attilio Fontana: di cui si narra che avrebbe attaccato il telefono in faccia al BisConte dandogli del cialtrone – o, secondo altre fonti, del ciarlatano.
Ecco, è proprio per questa sperequazione tra dichiarazioni e azioni governative che viene da chiedersi: illustre signor Presidente del Consiglio, perché questa fretta? Aveva forse qualche informazione che la giustificasse? Cui prodest, altrimenti?
Attendiamo fiduciosi le ardue sentenze.
Leggi anche:
I nessi imbarazzanti tra epidemie, economia e bisogni della collettività
Comune di Roma, De Santis: pronte 250 assunzioni e 117 nuovi assistenti sociali
read:https://www.romait.it/articoli/30951/governo-lo-stato-di-emergenza-per-il-covid-19-durera-fino-al-31-luglio
CONFLITTI GEOPOLITICI
Gli iraniani sollecitano i vicini a liquidare i laboratori biologici degli USA
Sputnik, 19.03.2020
Con oltre 17300 casi e 1135 morti finora, l’Iran fu uno dei Paesi più colpiti da COVID-19, col virus che colpì non solo la popolazione in generale, ma anche una parte dell’élite politica. La scorsa settimana, il leader supremo Ali Khamenei dichiarò che c’erano prove che la pandemia sia un “attacco biologico”.
101 medici iraniani scrivevano una lettera ai leader di Afghanistan, Georgia, Iraq, Kazakistan, Kirghizistan e Pakistan per prendere “azioni immediate” per distruggere “tutti i laboratori biologici statunitensi” nei loro Paesi nei timori che la pandemia di coronavirus sia deliberatamente diffusa come forma di guerra biologica, riferiva PressTV citando la lettera. “Noi, in quanto gruppo di medici iraniani specializzati in malattie infettive e polmonari, asma e allergie assistiamo al fatto che molti nostri compatrioti sono infettati dal virus e, come tutti i medici di tutto il mondo, proviamo giorno e notte a curare e salvarli”, afferma la lettera. “Ma ci furono molte prove sia nei principali articoli scientifici del mondo che nei media, citando genetisti e biologi e documenti di WikiLeaks, che rafforzavano le speculazioni su manipolazione del COVID-19 nei laboratori biologici e attacco biologico degli Stati Uniti col virus contro i Paesi rivali”, continua la lettera. Come prova, i medici citavano le domande poste dal portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian sulle origini del virus, ipotizzando che “sia stato l’esercito nordamericano a portare l’epidemia a Wuhan”. Il presidente Trump respinse queste affermazioni definendole “false” e dicendo che l’esercito nordamericano “non dava [il COVID-19] a nessuno”. Nella lettera, i medici iraniani accusano gli Stati Uniti di avere una storia di uso di armi biologiche, suggerendo che data la loro abitudine di ritirarsi da accordi e trattati internazionali, gli Stati Uniti potrebbero “sfidare” gli accordi internazionali volti a controllare lo sviluppo di armi biologiche, come il protocollo di Ginevra e la Convenzione sul divieto di sviluppo, produzione e stoccaggio di armi batteriologiche e tossiche. Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale supremo iraniano Ali Shamkhani twittò che gli Stati Uniti dovrebbero “rispondere alle domande internazionali sul loro ruolo nella creazione e diffusione del coronavirus” invece di “accusare falsamente Iran e Cina”. Secondo Shamkhani, i “giochi dell’accusa” sono il “tipico modo nordamericano di sfuggire alla responsabilità”. In precedenza, in una conferenza stampa, il segretario di Stato americano Mike Pompeo accusò la Cina d’aver diffuso “voci stravaganti” sulla responsabilità degli Stati Uniti per l’epidemia di COVID-19 e affermò che “il virus Wuhan è un assassino e il regime iraniano ne è complice”, Le osservazioni di Pompeo seguivano le ripetute pretese del presidente Trump che definì il nuovo coronavirus “il virus cinese”.
Sospetto programma di bioarmi degli USA
In quanto parte della Convenzione sulle armi batteriologiche e tossiche, agli Stati Uniti è vietato sviluppo, produzione e stoccaggio di agenti per armi biologiche. Tuttavia, la Federazione degli scienziati americani accusarono Washington a continuare la sperimentazione con agenti biologici “non letali”. Inoltre, la Russia, ex-funzionari della Georgia e dei media ripetutamente espressero sospetti che il Centro Lugar per la ricerca sulla salute pubblica di Tbilisi ospitasse un programma segreto di armi biologiche gestito da appaltatori militari e privati statunitensi. Diljana Gajtandzheva, giornalista investigativa bulgara indipendente e corrispondente del Medio Oriente, riferì ampiamente su un presunto programma militare statunitense da svariati miliardi di dollari che prevedeva d’includere biolaboratori finanziati dal Pentagono in oltre due dozzine di Paesi, tra cui dieci Paesi in Africa, sei nel sud-est asiatico e nove che circondano Iran e Russia, tra cui Iraq, Giordania, Azerbaigian, Georgia, Afghanistan, Pakistan, Uzbekistan, Kazakistan e Ucraina.
Sanzioni statunitensi “immorali”
Gli Stati Uniti schiacciarono le sanzioni contro tre persone e nove entità sul commercio di petrolio iraniano, una settimana dopo che gli Stati Uniti estesero le restrizioni sulle esportazioni di greggio del Paese per un altro anno. Le sanzioni, comprese le restrizioni che impediscono l’importazione di attrezzature mediche, misero a dura prova la risposta del coronavirus all’Iran, col Paese che affrontava la carenza di kit di test, mascherine ed altre attrezzature. I funzionari iraniani biasimarono Washington per l’atteggiamento “contraddittorio e disumano” nei confronti della situazione iraniana. Russia, Uzbekistan, Emirati Arabi Uniti e UNICEF inviavano aiuti nel Paese, mentre la Cina invitava gli Stati Uniti a revocare le sanzioni “immediatamente”. Il Ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif osservò che le sanzioni statunitensi “uccidono letteralmente degli innocenti” aggiungendo che è “immorale osservarle”.
Gli iraniani sollecitano i vicini a liquidare i laboratori biologici degli USA
Pakistan, Cina e Russia decidono di abbandonare gli scambi in dollari
Ali Ahmed, Brecorder 17 marzo 2020
Una road map sarà decisa e firmata alla riunione dei ministri delle finanze della SCO a Mosca il 18 marzo. Rappresentanti dei ministeri delle finanze e delle banche centrali di Cina, India, Russia, Pakistan, Kirghizistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan parteciperanno alla conferenza SCO a Mosca. Gli otto aderenti alla Shanghai Cooperation Organization (SCO), tra cui Cina, Russia e Pakistan, decidevano di condurre scambi e investimenti bilaterali ed emettere obbligazioni in valute nazionali anziché in dollari USA. Come da dettagli, la road map sarà conclusa e firmata alla riunione dei Ministri delle Finanze della SCO a Mosca il 18 marzo.
La Russia, in qualità di presidente dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, chiese suggerimenti da tutti gli Stati aderenti su commercio e gli investimenti in valute locali. Dopo un esame dettagliato delle proposte durante l’incontro di Mosca, verrà introdotto un sistema di mutuo regolamento delle valute nazionali per i Paesi aderenti alla SCO. Tutti gli Stati aderenti firmeranno una roadmap su scambi ed investimenti nelle valute nazionali tra essi. La Russia pubblicava l’ordine del giorno della riunione dei Ministri delle Finanze della SCO convocata a Mosca il 18 marzo. Secondo i rapporti, il Ministero delle Dinanze del Pakistan completava i preparativi alla luce dell’agenda della conferenza dei Ministri delle Finanze.
Rappresentanti dei Ministeri delle Finanze e delle banche centrali di Cina, India, Russia, Pakistan, Kirghizistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan partecipavano alla conferenza SCO a Mosca. Inoltre, Iran, Afghanistan, Bielorussia e Mongolia Paesi osservatori della SCO che desiderano aderire all’organizzazione. Secondo u rapporti se commercio ed investimenti tra gli Stati della SCO iniziano in valute nazionali anziché in dollari e sterline, sarà un grande passo avanti. Rafforzerà inoltre le valute nazionali dei Paesi aderenti e promuoverà mutui scambi e investimenti.
Pakistan, Cina e Russia decidono di abbandonare gli scambi in dollari
Gli Stati Uniti assassinano gli iracheni che chiedono la fine dell’occupazione
Tony Cartalucci, LDR, 14 marzo 2020
Gli Stati Uniti hanno recentemente effettuato attacchi mortali sull’Iraq prendendo di mira le milizie di Stato irachene, tra cui Qataib Hezbollah, responsabili della sconfitta del cosiddetto Stato islamico in Iraq e Siria (SIIL). La CNN nell’articolo, “Gli Stati Uniti conducono attacchi aerei contro più siti della milizia sostenuti dall’Iran in Iraq”, riferiva: “Gli Stati Uniti hanno effettuato attacchi aerei contro diversi siti della milizia sostenuti dall’Iran in Iraq, secondo il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Gli attacchi avvenivano il giorno dopo che gli Stati Uniti accertarono che un gruppo sostenuto dall’Iran era responsabile di un attacco missilistico su una base in cui si trovano forze della coalizione, uccidendo due militari nordamericani e uno inglese”. CNN ed altri organi di stampa occidentali occidentali tentavano di descrivere le milizie come Qataib Hezbollah “sostenute dall’Iran” nel tentativo di demonizzarle. e sebbene siano in parte sostenute dall’Iran sono anche componente ufficiale dell’esercito iracheno.
Gli Stati Uniti bombardavano le forze anti-SIIL per reprimere le richieste irachene sul ritiro degli Stati Uniti
Newsweek in un articolo del 2018 intitolato “Soldati statunitensi minacciati mentre gli alleati dell’Iran si uniscono ai militari iracheni nei piani per cacciare gli statunitensi”, ammise: “Un collettivo di milizie musulmane per lo più sciite appoggiato dall’Iran è stato ufficialmente inserito nell’esercito iracheno, sviluppo che pose le forze statunitensi in una posizione difficile quando Washington cercava di allontanare Baghdad dagli stretti legami con Teheran”. L’articolo notava inoltre: “Il primo ministro iracheno Hayder al-Abadi ha emesso “regolamenti per adattare la situazione dei combattenti della mobilitazione popolare”, dandogli gradi e stipendi equivalenti agli altri rami dell’esercito iracheno”. Newsweek tentava di descrivere lo sviluppo come sinistro e risultato di macchinazioni iraniane. Mai veniva menzionato da Newsweek che la presenza nordamericana in Iraq, in primo luogo, era risultato di una menzogna deliberata per giustificare una guerra criminale nonché la successiva occupazione militare nordamericana quasi ventennale dell’Iraq. Mentre Newsweek tentava di affermare che l’obiettivo dell’Iran è espellere le truppe statunitensi dall’Iraq, truppe che non hanno motivo o basi legali per esservi in primo luogo, fu lo stesso parlamento iracheno che recentemente votava per espellere le truppe statunitensi dal territorio iracheno, non Teheran. Il tedesco DW pubblicava l’articolo intitolato “Il parlamento iracheno vota per espellere le truppe statunitensi, attende l’approvazione del governo”, che riportava: “Il Parlamento ha votato per chiedere al governo di risolvere l’accordo per ospitare truppe statunitensi in Iraq. La mossa estrometterebbe i soldati stranieri, compresi quelli della Germania”. DW, in un articolo seguente intitolato “Gli Stati Uniti respingono la richiesta del parlamento iracheno di ritirare le truppe”, riferiva: “Washington e Baghdad non dovrebbero discutere del ritiro delle truppe, affermava il dipartimento di Stato USA, rifiutando la richiesta del parlamento di mandare via i soldati statunitensi”. Mentre Washington afferma che l’invasione militare e l’occupazione dell’Iraq erano dovute alla lotta al terrorismo e promozione della democrazia, ora bombardava apertamente le milizie che ebbero un ruolo chiave nella sconfitta dei terroristi dello SIIL, licenziando palesemente il parlamento democraticamente eletto dell’Iraq e le sue richieste che le truppe statunitensi lasciano il territorio.
Il diritto iracheno di difendersi dagli invasori
Naturalmente, se le truppe straniere fossero negli Stati Uniti e rifiutassero le loro richieste di andarsene, il passo logico successivo sarebbe che gli Stati Uniti k0espellessero con la forza. Questo è esattamente ciò che avviene alle forze statunitensi che occupano illegalmente il territorio iracheno e si rifiutano di andarsene. Le loro basi sono sotto attacco per il rifiuto di ascoltare le richieste irachene di andarsene. In risposta agli attacchi, gli Stati Uniti affermavano che devono difendere l’occupazione illegale e indesiderata con l’intervento militare diretto contro le milizie che fanno parte ufficialmente delle forze armate irachene. Il pretesto per la continua presenza nordamericana in Iraq, al di là del mero imperialismo, è sempre più oscuro. Le forze statunitensi pretendevano di rimanere in Iraq per la sua sicurezza, ma cogli Stati Uniti che bombardano le stesse forze di sicurezza dell’Iraq è chiaro che essi rappresentano una minaccia, se non la peggiore, alla sicurezza, stabilità e sovranità nazionali irachene. L’impotenza delle Nazioni Unite e di altre presunte istituzioni “internazionali” mostra ancora una volta la debolezza e l’irrilevanza o forse la singolare natura egoista dell’attuale “ordine internazionale” guidato dagli Stati Uniti. Sarà invece con una combinazione di continue pressioni politiche e militari sulla presenza militare illegale nordamericana in Iraq, la continua creazione di alternative economiche per eludere le sanzioni statunitensi a Iraq ed Iran e i tentativi della regione di costruire legami costruttivi con Cina e Russia a sloggiare la presenza dirompente degli USA che alla fine darà in modo completo e sicuro una vera sicurezza e sovranità a nazioni colpite come l’Iraq. Dal 2003 il popolo iracheno subisce guerre, occupazione, terrorismo e ora aperto disprezzo dall’occidente. Il popolo iracheno, come tutti i popoli, brama la stabilità su cui costruire vite migliori e lavorerà con chiunque possa offrirla, e contro chiunque la minacci. Quindi la battaglia degli Stati Uniti contro gruppi come Qataib Hezbollah, che hanno contribuito a ripristinare la stabilità in Iraq di fronte alla minaccia dello SIIL, è una battaglia contro la volontà del popolo iracheno. Una battaglia insostenibile che gli Stati Uniti alla fine perderanno, e con essa, ulteriori credibilità e opportunità nell’arena internazionale delle nazioni impegnate nel primato della sovranità nazionale e del concetto del multipolarismo.
Tony Cartalucci, ricercatore e autore geopolitico di Bangkok.
Gli Stati Uniti assassinano gli iracheni che chiedono la fine dell’occupazione
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
Censura: vietato indagare sugli Usa all’origine del Covid-19
Quando ci fu l’epidemia di Ebola in Africa, nell’autunno del 2014, pubblicammo su “Luogo Comune” la notizia, uscita su un quotidiano della Liberia, il “Daily Observer”, nella quale uno scienziato locale, il dottor Broderick, accusava apertamente gli americani di aver ingegnerizzato in laboratorio il virus dell’Ebola. Il nostro articolo fece un certo scalpore, e la redazione di “Matrix” mi invitò in trasmissione per andare a parlarne. Io sapevo benissimo quello che sarebbe successo, ma decisi di andarci comunque. «So che lei ha pronto del materiale, su Ebola: anche qui c’è una teoria e un sospetto dietrologico», mi presentò Luca Telese. Spiegai che non avevo nessuna informazione particolare. I sospetti affioravano, ad esempio, proprio sul “Daily Observer”, citato anche da “Matrix” (ma per un altro articolo). «Sullo stesso giornale, la settimana scorsa – spiegai – un noto scienziato ha pubblicato un articolo nel quale lui (non io) accusa apertamente gli Stati Uniti, o quantomeno il Pentagono, di aver bio-ingegnerizzato questo virus, e poi di averlo portato in Africa. Di qui poi la teoria del complotto si dirama in due direzioni». Quali?
Telese interpella una virologa, Silvia Meschi, che sembra non rispondere alla domanda. In realtà in studio mi avevano lasciato parlare e la discussione con Telese si era effettivamente sviluppata, ma i produttori della trasmissione, in fase di montaggio, avevano poi deciso di tagliarla. «Bio-ingegnerizzato vuol dire cambiato, modificato», spiega la Meschi, che afferma di “non credere” che questo possa realmente avvenire. «Eppure – obietta Telese – spesso i virus sono stati usati per la guerra batteriologica». Per la Meschi, il virus dell’Ebola è «poco diverso» da quelli che avevano causato epidemie negli anni precedenti. Visto? Quando ho iniziato a spiegare che la cosiddetta teoria del complotto si dirama in due direzioni, la parola viene subito data alla virologa, che dice: non ci credo. In realtà, in trasmissione io avevo approfondito la questione: Telese mi aveva lasciato parlare fino in fondo. Poi, evidentemente, in montaggio, i produttori hanno deciso che fosse meglio non approfondire troppo, “tagliando” sulla virologa (che poi, di fatto, ha ammesso lei stessa che il virus era stato modificato).
Comunque, il succo della faccenda è che il mainstream non vuole affrontare quell’argomento: lo sfiora, al massimo, col brivido del peccato; ma poi, prima di accusare seriamente gli americani di qualunque cosa, ci pensa due volte. Nel pezzo che è stato tagliato, infatti, io avevo suggerito che, una volta finita l’epidemia, i giornalisti scavassero più a fondo, sulle vere responsabilità di chi aveva messo in giro questo virus. Ma naturalmente, sul mainstream, questo dibattito non c’è mai stato. Adesso sta succedendo la stessa cosa: parte l’epidemia in Cina e mette la sua economia in ginocchio, proprio mentre gli americani stavano cercando di contrastare la poderosa crescita economica dei cinesi. Cioè: quello che gli americani non sono riusciti a fare in due anni di guerra sui dazi, il virus è riuscito a farlo in soli due mesi. Ovviamente a qualcuno viene il sospetto: che ci sia stata, magari, una “manina” americana, che abbia lasciato in giro distrattamente, da qualche parte, in Cina, il virus bio-ingegnerizzato? E non è un sospetto fondato sul nulla.
Il 31 gennaio, infatti, l’università di Nuova Delhi pubblica una ricerca intitolata: “Strane somiglianze di inserti unici, nel coronavirus 19, di proteine di Hiv”. Per chi è interessato, esiste su YouTube un video intitolato “Gli studi dell’università di Delhi“, che traduce praticamente tutta la ricerca, passo per passo. In sintesi, viene fuori che i ricercatori hanno trovato nel virus delle tracce evidenti di una manipolazione genetica. Curiosamente, due giorni dopo la ricerca viene ritirata senza una valida spiegazione, e scompare nel nulla: nessuno ne parla più. Naturalmente sappiamo tutti quanto è facile obbligare un’università a ritirare una qualunque cosa, se dà fastidio: basta ricattarli, dicendo che non riceveranno più finanziamenti, e saranno disposti anche a sostenere che la Terra è piatta. Questa è dietrologia, d’accordo. Ma resta il fatto che nessuno ha mai smentito, scientificamente, i dati contenuti nella ricerca.
A supporto della tesi del virus bio-ingegnerizzato interviene anche il professor Francis Boyle dell’università dell’Illinois, cioè l’uomo che nel 1989 ha scritto la legge americana sull’utilizzo di armi biologiche. Nelle scorse settimane, Boyle ha rilasciato diverse interviste, nelle quali sostiene che il coronavirus attuale sia un prodotto di ingegneria genetica. Quindi non è l’ultimo dei cretini, ad affermarlo. Poi succede che, il 26 febbraio, Roberto Quaglia produce un video intitolato “Sbalorditive coincidenze“, nel quale riprende l’ipotesi della “manina” americana. E trova anche quella che sarebbe stata l’occasione propizia per trasportare comodamente il virus in Cina: i giochi militari internazionali, a cui hanno partecipato anche 300 soldati americani, che si svolti proprio a Wuhan nell’ottobre del 2019 (cioè alcune settimane prima della comparsa dell’epidemia in quella zona). «Guarda caso – dice Quaglia – due settimane sono proprio i tempi dell’incubazione». L’affluenza di militari da tutto il mondo, aggiunge, «ad una eventuale nazione-canaglia fornirebbe l’occasione perfetta per contrabbandare in loco eventuali patogeni da rilasciare segretamente».
Naturalmente, Quaglia non afferma con certezza che siano stati gli americani. Ma sottolinea, appunto, la “curiosa coincidenza”. Tra le altre cose, Quaglia ha anche fatto notare che lui aveva già anticipato l’ipotesi di un utilizzo di armi anche di tipo biologico in un suo libro, pubblicato 15 anni fa, “Il mito dell’11 Settembre”, in cui si parla di armi biologiche “etniche”. Il video di Quaglia ha avuto un successo enorme: ha raggiunto mezzo milione di visualizzazioni in pochi giorni, oggi è arrivato a oltre 900.000 visualizzazioni e sta per raggiungere il milione. E temo che questo gli sia costato caro: perché, curiosamente, proprio in questi giorni Amazon ha deciso, senza motivo apparente, di togliere dalla vendita il libro di Quaglia. Gli hanno dato solo una motivazione generica, del tipo “non rispetta i nostri standard”. Chiaramente è una motivazione che non sta in piedi, visto che il libro è stato su Amazon per almeno 10 anni. Non se n’erano accorti, prima, che quel libro “non rispettava gli standard”? Evidentemente quel libro dava molto fastidio. E il fatto che adesso avesse cominciato a vendere molto ha portato qualcuno a decidere che era meglio toglierlo di mezzo.
Capito come funziona, il sistema? Si chiama “censura soft”, è una censura invisibile. Chi è interessato, sappia che il libro ormai è disponibile solo sul sito di Roberto Quaglia, all’indirizzo www.mito11settembre.it. Chiusa la parentesi torniamo al virus, perché adesso succede una cosa interessante, Accade infatti che il 13 marzo la Cina accusa ufficialmente gli Stati Uniti di averle portato in casa il virus, e proprio durante le esercitazioni militari di Wuhan. L’accusa è partita da un video nel quale si vede il direttore del Cdc americano, Robert Redfield, che risponde a un’interrogazione parlamentare e ammette che, in America, nei mesi scorsi, ci sono stati dei casi di coronavirus che sono stati fatti passare per normale influenza. La domanda: «In assenza di test, è possibile che coloro che sono stati colpiti dall’influenza possano essere stati catalogati erroneamente, mentre in effetti avevano il Covid-19? Negli Stati Uniti potremmo avere delle persone che muoiono per ciò che sembra un’influenza, mentre in realtà potrebbe essere il coronavirus Covid-19?». Risponde Redfield: «In effetti, oggi negli Usa alcuni casi sono stati diagnosticati in quel modo».
Giustamente, quindi, adesso i cinesi chiedono dei chiarimenti, agli americani, per sapere esattamente da quando, effettivamente, il Covid-19 sia in circolazione negli Stati Uniti. Questo è il testo del tweet che è stato fatto il 13 marzo da Lijan Zhao, portavoce del ministero degli esteri cinese: «Il Cdc è stato colto in flagrante. A quando risale il “paziente zero” negli Stati Uniti? Quante persone sono state contagiate? Quali sono i nomi degli ospedali? Potrebbe essere stato l’esercito americano a portare l’epidemia a Wuhan. Stiate trasparenti! Rendete pubblici i vostri dati! Gli Stati Uniti ci debbono una spiegazione». Naturalmente i cinesi non hanno detto che gli americani l’hanno fatto apposta, a portagli il virus: non possono dire una cosa del genere, scatenerebbero una crisi internazionale. Però hanno fatto notare la cosa, e il dubbio l’hanno posto pubblicamente, in forma ufficiale.
Quindi, qui le possibilità sono due: o cinesi passano il loro tempo a guardare i video di Roberto Quaglia e si fanno venire delle strane idee di notte, oppure c’è davvero qualcosa ce bolle in pentola (e Quaglia ha semplicemente avuto l’intuizione giusta, due settimane prima che fossero fatte queste dichiarazioni). Fra l’altro, i cinesi hanno protestato con gli americani anche per un’altra cosa: e cioè la strana chiusura del laboratorio di biotecnologia di Fort Detrick, nel Maryland, avvenuta l’estate scorsa. Ufficialmente, il laboratorio è stato chiuso per motivi di sicurezza nazionale, dovuti al fatto che mancavano i controlli per il contenimento dei materiali pericolosi. Quindi i cinesi, giustamente – di nuovo – chiedono chiarimenti anche qui: perché magari, dicono, il virus può essere uscito da lì. E i virus non è scappano dai laboratori da soli, a piedi, di notte: qualcuno deve metterseli in tasca e portarli fuori. Ma anche in questo caso la notizia è caduta nel nulla, e l’argomento non è mai stato ripreso dai media mainstream.
Ora, se tutte queste notizie venissero amplificate dai media occidentali, ci sarebbe un certo tipo di pressione pubblica, sugli americani, per fare chiarezza sulla gestione di questi laboratori. Invece, nessuno dei grandi media riprende mai queste notizie. Oppure, peggio ancora: le etichettano subito come bufale, senza fondamento. Dobbiamo tutti accettare questo virus come se fosse una maledizione divina, che ci è piovuta addosso “tramite il pipistrello”. E nessuno si deve mai permettere neppure di suggerire l’ipotesi di una diffusione intenzionale del virus. Questo è il messaggio che sta passando dal mainstream. E’ una cosa che sa bene Diego Fusaro, che in una trasmissione televisiva recente ha provato a suggerire proprio questa ipotesi, ed è stato immediatamente aggredito a messo a tacere dal conduttore e dagli altri, presenti in studio. Fra l’altro, che questa ipotesi sia assolutamente plausibile non lo diciamo solo noi, dell’informazione alternativa. Lo dicono gli stessi documenti della John Hopkins University, la stessa che nel 2019 ha condotto l’ormai arcinota simulazione di pandemia mondiale chiamata “Evento 201″, nella quale si ipotizzava una pandemia di coronavirus che partiva dal Sudamerica per poi diffondersi in tutto il mondo.
E c’è anche un altro documento della John Hopkins, che parla chiaramente della possibilità di una diffusione intenzionale del virus. Il documento si chiama “Preparazione per una pandemia da patogeno respiratorio ad alto impatto”, ed è del settembre 2019 (le date sono importanti). Dal documento leggiamo: «Se dovesse presentarsi un patogeno respiratorio ad alto impatto, sia in modo naturale o come risultato di rilascio accidentale, oppure intenzionale, avrebbe probabilmente delle conseguenze significative sulla salute pubblica, sull’economia, sul sociale e sulla politica». Ancora: «I governi nazionali devono prepararsi per l’uso intenzionale di un patogeno di tipo respiratorio. La preparazione ad un evento intenzionale deve includere il riconoscimento del fatto che la diffusione intenzionale di un patogeno respiratorio ad alto impatto potrebbe andare ad aggravare in maniera sostanziale le conseguenze straordinarie di una pandemia naturale con lo stesso agente».
Quindi non solo prevedono apertamente un rilascio intenzionale, ma dicono anche che le conseguenze sarebbero addirittura peggiori. Ed ecco il motivo: «Una differenza fondamentale tra una situazione di rilascio intenzionale e una in cui il patogeno respiratorio ad alto impatto si diffonde in modo naturale sarebbe la possibilità di perpetrare attacchi multipli, o un “reload”, nel caso di attacco intenzionale». Ad esempio: si potrebbe fare un primo attacco intenzionale in Cina, per mettere in ginocchio la loro economia troppo esuberante, e poi magari un “reload” in Italia, forse per punirci dell’accordo stipulato di recente proprio con la Cina. Un “reload” fatto magari con un virus simile a quello rilasciato in Cina, ma non necessariamente identico. Suona familiare? A questo punto, qualcuno dirà: ma l’ipotesi della diffusione intenzionale non sta piedi, perché comunque, alla fine, sono gli stessi americani che adesso si ritrovano il virus in casa, ed è la loro economia che rischia di essere messa in ginocchio; quindi, non possono averlo fatto loro. All’apparenza è un ragionamento valido, ma in realtà non è così.
E’ un po’ come quando senti dire, rispetto all’11 Settembre: gli americani non si farebbero mai, da soli, una cosa del genere. E’ vero: gli americani – intesi come nazione, come popolo nel suo insieme – non si farebbero mai, da soli, una cosa del genere: quella è gente normale, è gente come noi, e le persone normali non si fanno delle cose del genere, da sole. Ma qui non stiamo parlando di un popolo: stiamo parlando di un ristrettissimo gruppo di psicopatici, a cui non può fregare di meno di mettere in ginocchio l’economia di mezzo mondo, perché loro – magari – ne traggono un vantaggio personale. E chi mai, vi chiederete, potrebbe trarre un vantaggio personale da una situazione del genere? Per esempio, potrebbe essere un grande fondo d’investimento internazionale, che abbia scommesso – per esempio, sempre – su un crollo generalizzato di tutte le Borse più importanti entro il mese di marzo di quest’anno. Apriamo a caso il “Wall Street Journal” del 22 novembre scorso, cioè un mese dopo i giochi di Wuhan, e leggiamo il titolo: “Bridgewater scommette un miliardo e mezzo di dollari, in opzioni, sulla caduta dei mercati”. Bridegwater è il più grande fondo d’investimento mondiale, maneggia un capitale complessivo di circa 160 miliardi di dollari. «La Bridegwater e associati – dice l’articolo – ha scommesso oltre un miliardo di dollari che i mercati mondiali crolleranno entro marzo, secondo fonti che sono a conoscenza della faccenda». Ma che strano…
Mentre noi siamo tappati in casa, nemmeno fossimo agli arresti domiciliari, mentre ci scanniamo per stabilire quanto sia veramente pericoloso il virus, mentre ormai andiamo in giro per strada evitandoci l’un l’altro come degli appestati, mentre i negozi chiudono, le fabbriche chiudono e la gente si preoccupa seriamente del proprio futuro, c’è qualcuno che sta tranquillamente seduto a guardare gli indici delle Borse che crollano e si prepara magari a incassare qualche miliarduzzo di guadagno, pulito pulito, grazie a tutto quello che succede. Ora, io non posso sostenere che sia questa, per forza, la spiegazione di tutto quello che sta succedendo. Ho solo messo in fila una serie di elementi, che portano a una conclusione sensata. Se ce ne sono altre, cari giornalisti, ben vengano: fatevi avanti. Ma smettetela, per favore, di raccontarci che questo virus ce l’ha portato il pipistrello. Perché, a questo punto, non ci credono più neppure i bambini. A questo punto, voi non offendete più neppure la nostra intelligenza, nel raccontarci queste cose: offendete direttamente la vostra. Fate il vostro dovere, una volta tanto, cari giornalisti. Provate a scavare un po’ più a fondo. Provate a fare due più due, per vedere se – per caso – fa quattro. Lo dico solo per evitare che situazioni del genere si ripetano in futuro. Dovrebbe quindi essere anche il vostro interesse primario, quello di scavare a fondo, senza paura, in queste faccende.
(Massimo Mazzucco, video-editoriale “Coronavirus, è stato il pipistrello”, trasmesso in anteprima da “Contro Tv” e poi pubblicato su YouTube e sul blog “Luogo Comune” il 19 marzo 2020.
Fotografo, regista e video-reporter, Mazzucco è da 15 anni tra le voci più autorevoli, a livello internazionale, dell’informazione alternativa al mainstream).
https://www.libreidee.org/2020/03/censura-vietato-indagare-sugli-usa-allorigine-del-covid-19/
Il coronavirus e la Gates Foundation
journal-neo.org
Probabilmente, nessuno è mai stato più attivo nella promozione e nel finanziamento della ricerca sui vaccini per la prevenzione dei coronavirus di Bill Gates e della Bill and Melinda Gates Foundation. Dalla sponsorizzazione di una simulazione di una pandemia globale di coronavirus, poche settimane prima che fosse annunciata l’epidemia di Wuhan, al finanziamento di numerose iniziative aziendali per la sintesi di un nuovo vaccino per un virus apparentemente nuovo, in prima fila troviamo sempre il sig. Gates. Che cosa significa questo in realtà?
Dobbiamo ammettere che Bill Gates era stato, come minimo, profetico. Aveva sostenuto per anni che sarebbe arrivata una devastante pandemia globale, di fronte alla quale ci saremmo trovati impreparati. Il 18 marzo 2015, Gates aveva parlato alla TED [Technology Entertainment Design] sull’epidemia all’epoca in corso a Vancouver. Quel giorno aveva scritto sul suo blog: “Ho appena tenuto un breve discorso su un argomento di cui recentemente ho imparato molto: le epidemie. L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale è una tragedia: mentre scrivo, sono morte più di 10.000 persone.” Gates aveva poi aggiunto: “Per quanto terribile possa essere questa epidemia, la prossima potrebbe essere assai peggiore. Il mondo, semplicemente, non è preparato ad affrontare certi tipi di patologie, per esempio un’influenza particolarmente virulenta che colpisca un gran numero di persone in tempi molto rapidi. Di tutte le cose che potrebbero uccidere 10 o più milioni di persone, la più probabile è un’epidemia.”
Nello stesso anno, il 2015, Bill Gates aveva scritto un articolo per il New England Journal of Medicine intitolato “The Next Epidemic: Lessons from Ebola.” Nel pezzo descriveva una classe speciale di farmaci che “avrebbero fornito ai pazienti una serie di particolari sostanze a base di RNA che avrebbero consentito loro di produrre proteine specifiche (anticorpi compresi). Anche se questo è un campo assolutamente nuovo, è tuttavia promettente, perché è possibile che una terapia sicura possa essere progettata e prodotta su larga scala in tempi relativamente brevi. Una ricerca di base più approfondita e il progresso di aziende come Moderna e CureVac potrebbero, infine, rendere questo approccio uno strumento chiave nella lotta alle epidemie.” Moderna e CureVac oggi ricevono fondi dalla Gates Foundation e sono in testa alla corsa per lo sviluppo di un vaccino certificato per il COVID-19 basato sull’mRNA.
Il 2017 e il finanziamento dalla CEPI
Una pandemia globale simile all’influenza è infatti una cosa per cui Gates e la sua ben fornita fondazione si preparano da anni. Nel 2017, durante il Forum economico mondiale di Davos, Gates aveva dato vita ad un’iniziativa denominata CEPI, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, insieme ai governi di Norvegia, India, Giappone, Germania e con la partecipazione del Wellcome Trust del Regno Unito. Lo scopo dichiarato era “accelerare lo sviluppo dei vaccini di cui avremo bisogno per contenere l’insorgere di future epidemie.” All’epoca aveva fatto notare che “Un’area promettente della ricerca sullo sviluppo dei vaccini sta usando i progressi della genomica per mappare il DNA e l’RNA di vari patogeni e produrre vaccini.” Ritorneremo su questo argomento.
Event 201
Nel 2019, Bill Gates, insieme alla sua fondazione, aveva continuato a gonfie vele con i suoi scenari pandemici. Aveva realizzato un documentario trasmesso da Netflix dove si ipotizzava uno scenario inquietante. Nel video, una puntata della serie “Explained,” si faceva l’ipotesi di un mercato di prodotti deperibili in Cina dove erano accatastati animali vivi e morti e da cui originava un virus ad elevata mortalità che si diffondeva poi a livello globale. Gates nel video fa la parte dell’esperto ed avverte: “Se pensate a qualcosa che potrebbe uccidere milioni di persone, una pandemia è il rischio maggiore.” Aveva detto che, se non fosse stato fatto nulla per prepararsi alle pandemie, sarebbe arrivato il momento in cui il mondo avrebbe guardato indietro e si sarebbe rammaricato di non aver investito di più in potenziali vaccini. Questo alcune settimane prima che il mondo venisse a sapere di pipistrelli e di un mercato della carne cruda a Wuhan, in Cina.
Ad ottobre 2019, la Gates Foundation aveva collaborato con il World Economic Forum e il Johns Hopkins Center for Health Security per mettere in atto quella che era stata definita la simulazione di uno scenario “immaginario,” che coinvolgeva alcune delle figure di spicco del settore della sanità pubblica. Si chiamava Event 201.
Come descritto nel suo sito Web, Event 201 simulava “l’improvvisa diffusione di un nuovo coronavirus zoonotico trasmesso dai pipistrelli ai maiali e quindi agli esseri umani e che alla fine diventa rapidamente trasmissibile da persona a persona, causando una grave pandemia. L’agente patogeno e la malattia derivante sono in gran parte modellati sulla SARS, ma [il virus] è maggiormente trasmissibile in ambito comunitario dalle persone con sintomi lievi.”
Nello scenario di Event 201 la malattia ha origine in un allevamento di suini in Brasile, si diffonde nelle regioni povere e, alla fine, esplode in un’epidemia. La malattia viene diffusa dal traffico aereo in Portogallo, negli Stati Uniti, in Cina ed oltre, al punto che nessun paese è più in grado di controllarla. Lo scenario, nel primo anno, non prevede la disponibilità di un vaccino. “Dal momento che l’intera popolazione umana è contagiabile, durante i primi mesi della pandemia il numero cumulato dei casi aumenta esponenzialmente, raddoppiando ogni settimana.”
La simulazione termina quindi dopo 18 mesi, dopo che questo coronavirus immaginario ha causato 65 milioni di morti. “La pandemia inizia a rallentare a causa della diminuzione del numero di vettori contagiabili. La pandemia continuerà con un certo trend fino a quando non sarà disponibile un vaccino efficace o fino a quando non sarà stato contagiato l’80-90% della popolazione mondiale.”
I partecipanti ad Event 201
Per quanto interessante possa essere lo scenario immaginario del preveggente Event 201 della Gates-Johns Hopkins dell’ottobre 2019, l’elenco dei relatori invitati a partecipare all’immaginaria risposta globale è altrettanto interessante.
Tra i “partecipanti” selezionati, come venivano chiamati, c’era George Fu Gao. In particolare, il Prof. Gao è il direttore, fin dal 2017, del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie. La sua specializzazione include la ricerca sulla “trasmissione interspecie dei virus dell’influenza (salto dell’ospite) … Si interessa anche di ecologia virale, in particolare dei rapporti tra i virus dell’influenza e gli uccelli migratori o i mercati di pollame vivo, dell’ecologia virale e della biologia molecolare derivata dai pipistrelli.” Ecologia virale derivata dai pipistrelli …
Oltre al prof. Gao, tra gli altri relatori era presente l’ex vicedirettrice della CIA dell’amministrazione Obama, Avril Haines, che aveva anche ricoperto la carica di assistente del Presidente Obama e di vice consigliere per la sicurezza nazionale. Un altro dei protagonisti dell’evento sponsorizzato da Gates era il contrammiraglio Stephen C. Redd, direttore dell’Ufficio di preparazione e risposta della sanità pubblica presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Lo stesso CDC è al centro di un enorme scandalo per la mancanza di test adeguati per il riconoscimento dei casi di COVID-19 negli Stati Uniti. La preparazione di questo ente si è dimostrata tutt’altro che lodevole.
A completare il gruppo c’era Adrian Thomas, il vicepresidente della chiacchieratissima Johnson & Johnson, la gigantesca azienda medica e farmaceutica. Thomas è il responsabile della preparazione alle pandemie per la J&J, compreso lo sviluppo di vaccini per Ebola, Dengue e HIV. E c’era Martin Knuchel, responsabile della gestione crisi, emergenze e continuità operativa per la Lufthansa Group Airlines. La Lufthansa è stata una delle più importanti compagnie aeree a tagliare drasticamente i voli durante la crisi pandemica di COVID-19.
Tutto ciò dimostra che Bill Gates era molto preoccupato per la possibilità di un focolaio di pandemia globale che, secondo lui, avrebbe potuto causare anche più decessi di quelli attribuiti alla misteriosa influenza spagnola del 1918, un avvertimento che aveva già lanciato negli ultimi cinque anni o più. La Bill & Melinda Gates Foundation è anche coinvolta nel finanziamento per la ricerca di nuovi vaccini che utilizzano la nuovissima tecnica dell’editing genico CRISPR ed altre tecnologie.
I vaccini per il coronavirus
I fondi della Gates Foundation promuovono lo sviluppo dei vaccini su tutti i fronti. Inovio Pharmaceuticals, in Pennsylvania, ha ricevuto 9 milioni di dollari dalla CEPI, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, finanziata da Gates, per sviluppare un vaccino, INO-4800, la cui sperimentazione sull’uomo inizierà ad aprile, un lasso di tempo sospettosamente breve. Come se non bastasse, la Gates Foundation ha appena dato alla società altri 5 milioni di dollari per sviluppare un dispositivo proprietario ‘smart’ per la somministrazione intradermica del nuovo vaccino.
Inoltre, i fondi della Gates Foundation, tramite la CEPI, stanno finanziando lo sviluppo di una metodica di vaccinazione di tipo completamente nuovo, nota come RNA messaggero o mRNA.
[La CEPI] sta anche co-finanziando la società biotecnologica di Cambridge, Massachusetts, la Moderna Inc., per lo sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus di Wuhan, ora chiamato SARS-CoV-2. L’altro partner di Moderna è l’Istituto nazionale americano per le allergie e le malattie infettive (NIAID), che fa parte del National Institutes of Health (NIH). Il direttore del NIAID è il dott. Anthony Fauci, responsabile del servizio di risposta di emergenza ai virus dell’amministrazione Trump. La cosa interessante del vaccino contro il coronavirus di Fauci-Gates-Moderna, mRNA-1273, è che è stato sintetizzato nel giro di poche settimane, non anni, e il 24 febbraio è stato subito trasferito al NIH di Fauci per essere testato su cavie umane, non su topi come da prassi normale. Il principale consulente medico di Moderna, Tal Zaks, ha affermato: “Non credo che testarlo in un modello animale sia fondamentale per farlo arrivare alla sperimentazione clinica.”
Un’altra rimarchevole ammissione di Moderna sul suo sito Web è la dichiarazione di non responsabilità, “Nota speciale relativa alle dichiarazioni previsionali: … Questi rischi, incertezze ed altri fattori includono, tra gli altri: … il fatto che non vi sia mai stato un prodotto commerciale approvato per l’uso che utilizzi la tecnologia mRNA.” In altre parole, assolutamente non testato per la salute e la sicurezza umana.
Un’altra società biotecnologica che usa questa tecnologia non sperimentata dell’mRNA per sviluppare un vaccino contro il COVID-19 è una società tedesca, la CureVac. Fin dal 2015, CureVac ha ricevuto fondi dalla Gates Foundation per sviluppare la propria tecnologia mRNA. A gennaio, la CEPI di Gates aveva concesso [a questa azienda] oltre 8 milioni di dollari per sviluppare un vaccino mRNA contro il nuovo coronavirus.
Aggiungeteci il fatto che la Gates Foundation ed entità correlate come la CEPI sono i maggiori finanziatori dell’ente pubblico-privato noto come OMS e che il suo attuale direttore, Tedros Adhanom, il primo direttore dell’OMS della storia senza una laurea in medicina, aveva lavorato per anni sull’HIV con la Gates Foundation quando ricopriva la carica di ministro nel governo etiope. Vediamo così che non esiste praticamente un’area dell’attuale pandemia di coronavirus in cui non si trovino tracce dell’onnipresente Gates. Se questo è per il bene dell’umanità o un motivo di preoccupazione, solo il tempo ce lo dirà.
F. William Engdahl
Link: https://journal-neo.org/2020/03/18/coronavirus-and-the-gates-foundation/
https://comedonchisciotte.org/il-coronavirus-e-la-gates-foundation/
DIRITTI UMANI
ECONOMIA
QUANDO RINALDI DICEVA ALLA LAGARDE DI STAMPARE SOLDI
Oggi si cercano delle soluzioni economiche che permettano di superare l’attuale crisi portata dal Coronavirus e che non comportino un eccesso di indebitamento per lo stato da cui, difficilmente, ci si potrebbe riprendere in futuro. Eppure mesi fa il prof Rinaldi aveva già chiesto alla Lagarde di abbandonare le politiche monetarie inutili o dannose, come i tassi negativi, ed utilizzare strumenti innovativi, ma estremi, come Helicopter money.
Buon ascolto.
Il crollo economico del Coronavirus del 2020 e la grande crisi del capitalismo
rainershea.com
Il crollo economico globale in cui siamo entrati sarà più disastroso per il capitalismo di quanto lo sia stata la Grande Depressione. Questo perché ora il sistema non ha modo di stabilizzarsi in mezzo al diffuso impoverimento e alla perdita di profitti che ne deriverà. Dopo la Grande Depressione, gli Stati Uniti e gli altri paesi imperialisti si sono orientati verso lo statalismo sociale, neutralizzando il conflitto di classe che si era creato durante la crisi. Ma nessuna soluzione di questo tipo arriverà durante questo shock ancora più grande per il sistema.
Durante gli anni Settanta, la classe capitalista ha registrato un calo dei profitti in un periodo di recessione. La risposta del sistema è stata quella di abbandonare lo Stato sociale e andare verso il neoliberismo, un modello di austerità, privatizzazione, deregolamentazione e tassazione regressiva che da allora ha arricchito la classe superiore in un contesto di disuguaglianza sempre maggiore. Margaret Thatcher disse che “non c’è alternativa” al neoliberismo, e la classe dirigente continua a crederlo, perché la socialdemocrazia riporterebbe in basso la quantità di profitti della corporatocrazia.
Quindi quale sarà la loro risposta quando arriverà un crollo economico che si stima sia più grande dell’ultimo e che è accentuato dalla disuguaglianza record degli Stati Uniti? Le perdite di beni per i super-ricchi solo in questo mese si aggirano intorno a 1,5 trilioni di dollari, e combinate con l’attuale pandemia, la classe dirigente è chiaramente preoccupata per i disordini in questo momento. C’è stato un picco nella domanda di jet privati e un esodo verso le seconde case appartate dei ricchi. Le truppe sono state preposte nelle grandi città e in quelle più piccole come Jackson, Mississippi. Il Consiglio di sicurezza nazionale ha gestito la risposta complessiva del governo statunitense al virus in stretto coordinamento con le agenzie di intelligence statunitensi e i militari.
Poiché l’America si comporta come uno Stato fallito, con la Casa Bianca che non riesce a valutare o a rispondere adeguatamente alle attuali minacce economiche e sanitarie, ho l’impressione che stiamo assistendo alle prime fasi di un crollo della società capitalista come la conosciamo da tempo. La gente sta facendo scorta di beni. Le famiglie stanno perdendo reddito perché le comunità sono costrette a rimanere a casa. Sullo sfondo della vita quotidiana della classe operaia si profila una serie continua di sprofondamenti del mercato che preannunciano l’arrivo di una più ampia crisi economica. Quando i pieni effetti di questa crisi economica cominceranno a farsi sentire, sia il mese prossimo che l’anno prossimo, ciò che accadrà dopo dipenderà dalle risposte delle due grandi forze del potere politico: la classe dirigente e il movimento rivoluzionario proletario.
La classe dirigente risponderà con misure di repressione dello Stato di sicurezza nazionale simili a quelle adottate dopo l’11 settembre. Whitney Webb ha scritto questa settimana sulle recenti azioni del complesso militare/intelligence:
L’imminente risposta del governo, le agenzie largamente responsabili della sua creazione e la sua natura classificata meritano ora un controllo pubblico, in particolare data la tendenza del governo federale a non lasciare che “una grave crisi vada sprecata”, come l’allora capo dello staff dell’ex presidente Obama, Rahm Emanuel, ha infamemente detto durante la crisi finanziaria del 2008. Infatti, in un periodo di panico – per una pandemia e per una simultanea grave recessione economica – la preoccupazione per l’eccessivo intervento del governo è giustificata, soprattutto ora, visto il coinvolgimento delle agenzie di intelligence e la classificazione della pianificazione di un’esplosione di casi interni che il governo ritiene possa avvenire tra poche settimane.
Nel corso del prossimo decennio e oltre, la società sarà resa meno funzionale da questo tracollo dell’economia, esacerbato dall’aumento dei disastri legati al cambiamento climatico e da crisi sanitarie come il Coronavirus. Il dollaro statunitense continuerà a diminuire, abbattuto dal rapido crollo della potenza globale americana.
Ci saranno reazioni crescenti da parte del sistema, sia che queste reazioni consistano in una maggiore sorveglianza da parte del governo americano (che è già in fase di valutazione), in un giro di vite sulla libera espressione (che sta accadendo mentre Facebook inasprisce la censura in mezzo al virus), o in campagne contro potenze rivali come la Cina (che stanno accadendo come capro espiatorio per la crisi da parte dei media e dell’establishment politico statunitense). E nel frattempo, la corporatocrazia si rifiuterà di alleviare le difficoltà delle classi inferiori.
Per evitare un crollo sociale durante la quarantena del Coronavirus, le istituzioni al potere stanno dando ai lavoratori un congedo di malattia retribuito, proibendo gli sfratti, sospendendo i tetti per i dati a banda larga e bloccando l’addebito dei tassi d’interesse per frequentare il college. Si parla anche di concedere un sussidio governativo gratuito alla gente per tutta la durata della crisi, come ha già fatto il governo capitalista di Hong Kong. Ma queste mosse non precederanno l’attuazione di salari più alti, dell’assistenza sanitaria universale o della nazionalizzazione delle banche. E le grandi banche stanno cercando di usare la crisi per ottenere un’estrema deregolamentazione di Wall Street.
Non finirà qui. “Sentite, conosciamo questo copione”, dice Naomi Klein su come la classe dirigente sfrutterà la crisi. Nel 2008, l’ultima volta che abbiamo avuto un crollo finanziario globale, lo stesso tipo di cattive idee per i salvataggi aziendali senza condizioni sono state portate avanti, e le persone normali in tutto il mondo ne hanno pagato il prezzo”. Sappiamo qual è il piano di Trump: una dottrina di shock pandemico con tutte le idee più pericolose che ci sono in giro, dalla privatizzazione della previdenza sociale alla chiusura delle frontiere alla messa in gabbia di ancora più migranti. Diavolo, potrebbe anche provare ad annullare le elezioni. Ma la fine di questa storia non è ancora stata scritta”.
Come poveri e lavoratori, siamo da soli in mezzo a questo sconvolgimento. A parte le briciole che la classe dirigente ci getterà addosso, il tenore di vita continuerà a peggiorare in tutto il mondo capitalista, poiché la politica è plasmata dal capitalismo dei disastri. Cosa possiamo fare per reagire? A breve termine, la nostra linea d’azione dovrebbe essere quella di esacerbare la disfunzionalità della crisi organizzando scioperi in settori chiave dell’economia.
L’economia dipende da una piccolissima minoranza di lavoratori che imbustano generi alimentari e consegnano le cose. I mezzi per farli riunire e rifiutare di andare al lavoro vanno al di là della mia influenza personale, ma dovrei incoraggiare questi individui a iniziare a farlo in gruppo. E le nostre richieste in mezzo a questo sciopero dovrebbero essere chiare: una sospensione permanente degli sfratti, un programma sanitario universale, un salario minimo federale di 15 dollari l’ora (o superiore) e un programma universale per il cibo e l’alloggio.
Se non riusciremo a soddisfare queste esigenze di base – come penso che quasi certamente non succederà – dopo che i rischi del virus saranno diminuiti, dovremo mobilitarci per le strade. Un movimento di protesta di massa deve essere realizzato negli Stati Uniti nella stessa linea di quelli in Francia, Cile e altrove, e i fallimenti del governo durante il Coronavirus dovrebbero diventare il catalizzatore dell’indignazione che produce questa rivolta.
Mentre la rivolta continua, potremo far crescere più rapidamente i partiti comunisti americani che hanno la volontà di rovesciare e sostituire lo Stato capitalista. Anche ora, è diventato abbondantemente evidente che il capitalismo non funziona, e quindi che il socialismo è la soluzione. La Cina, il Vietnam e Cuba hanno affrontato il virus in modo fenomenale, dimostrando che i loro modelli di dittatura proletaria – uno Stato democratico controllato dai lavoratori – sono ciò di cui le società hanno bisogno per resistere a crisi come queste. Con l’evolversi della situazione economica, l’appello del marxismo-leninismo diventerà più chiaro.
Per ora, le contraddizioni del capitalismo sono esposte in modi così crudi e confusi che sia il sistema che le masse sembrano incapaci di rispondere con fiducia. Il governo può gestire solo alcune politiche disordinate che comportano la chiusura di settori della vita pubblica, mentre il resto dei dettagli sono lasciati alle singole istituzioni e alle persone. Si intravede una reattiva repressione dello Stato di polizia, e la classe capitalista e i suoi cleptocratici alleati governativi stanno cercando di fare tutto il possibile per sfruttare la situazione. Questo è l’aspetto del nucleo imperiale durante l’emergere di un grande shock, che ha un forte impatto solo perché il potere imperiale e il capitalismo globale si stanno dirigendo da tempo verso una sorta di collasso.
Fonte: rainershea.com
visto su: dandelionsalad.wordpress.com
Link all’articolo: https://rainershea.com/f/the-2020-coronavirus-economic-crash-and-the-crisis-of-capitalism
https://comedonchiosciotte.org/il-crollo-economico-del-coronavirus-del-2020-e-la-grade-crisi-del-capitalismo/
Cura Italia, i soldi basteranno per tutti?
Decreto Cura Italia, ci sono soldi per tutti?
Di Francesco Celotto.
Leggendo con attenzione il decreto cd Cura Italia appena firmato dal capo dello Stato e quindi entrato già in vigore (manca ancora il decreto attuativo, ma il disegno è ufficiale), non posso sottrarmi dal fare alcune considerazioni sullo stesso, evidenziandone la lacunosità e la scarsa dotazione di sostegno finanziario soprattutto verso il mondo delle imprese e dei lavoratori autonomi, nonostante le parole altisonanti del ministro dell’Economia Gualtieri.
Il confronto impietoso tra il Cura Italia gli stanziamenti di Germania, Spagna, UK e USA
Guardiamo ai numeri: il Governo italiano ha stanziato complessivamente 25 miliardi di aiuti alle imprese e alle famiglie.
Oggi il Governo spagnolo (Paese nel quale risiedo) ha stanziato la somma “monstre” di 200 miliardi di euro ovvero otto volte tanto, l’esecutivo inglese ha stanziato 330 miliardi di sterline (oltre 350 miliardi di euro).
Sempre oggi Trump ha promesso 850 miliardi di aiuti.
Nei giorni scorsi il Governo tedesco ha predisposto un piano di 550 miliardi di euro a favore delle imprese.
Ovviamente si potrebbe dire che Germania, Stati Uniti e Inghilterra hanno maggiori risorse finanziarie e un debito pubblico più contenuto, ma che dire della Spagna che ha un pil del 20% inferiore a quello italiano, un debito leggermente più basso ma mette sul piatto in aiuti e sostegno quasi il 20% del pil contro la miseria dell’1,5% del nostro Paese?
Come mai il nostro governo non mette sul piatto ben altro?
Continuo con gli (impietosi) confronti: la generalitat di Catalogna, ovvero la regione con capitale Barcellona dove io vivo, stanzierà a favore dei lavoratori autonomi (le classiche partite Iva) un aiuto una tantum pari a 2000 euro contro i 600 euro a favore dei lavoratori autonomi italiani.
Da dove prende i soldi lo Stato?
Come si finanzia lo Stato italiano?
I 25 miliardi del Cura Italia li prendiamo esattamente dove li prendiamo per tutte le altre spese.
Nel libro di economia spiegata facile ci occupiamo diffusamente di questo argomento.
Anzi, il tema è ricorrente in tutto il libro, perché è fondamentale capire che il debito pubblico non è colpa dei politici ladri, degli sprechi del passato o dell’incapacità di lavorare degli italiani.
Questi soprattutto argomenti propagandistici utili ai politicanti incapaci di oggi. Li usano per mettersi nelle condizioni di non dover affrontare la vera causa del debito, che è il meccanismo che obbliga lo Stato a finanziarsi sui mercati. E soprattutto di non dovere spiegare agli elettori perché non sono in grado di fare il loro mestiere.
La principale causa è il meccanismo di finanziamento dello Stato.
Insomma, anche se i soldi si creano dal nulla e basta un computer per farlo, non crescono sull’albero.
Strano vero?
La moneta si crea dal nulla, anche senza avere miniere di soldi, eppure lo Stato non può farlo per conto suo.
Se vuole i soldi, li deve chiedere in prestito.
Curioso vero?
Comprendere questo elemento della macro economia è forse la cosa più importante. Equivale a capire come si creano i soldi e a dove attinge uno Stato quando si deve finanziare.
https://scenarisconomici.it/cura-italia-i-soldi-basteranno-per-tutti
FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
O MINIBOT (E/O MONETA DI STATO E/O CERTIFICATI FISCALI) O MORTE
di distruggere l’economia dell’Italia.
Non la voglio fare lunga: se tu proponi a chi ha un impresa con fatture da pagare, contratti da mantenere, dipendenti da pagare, burocrazia da gestire, ecc, ecc., ecc. 600 miserabili euro per un mese (che POI SONO MENO DEL REDDITO DI CITTADINANZA CHE TU STATO DAI A CHI SE NE STA A CASA A GRATTARSI E MAGARI DI VOGLIA DI LAVORARE NE HA SEMPRE BEN POCA!!) LI STAI PRENDENDO IN GIRO E MASSACRANDO.
Peggio, prendi al volo l’occasione del Coronavirus per sterminare le Piccole e Medie Imprese (P.M.I.) italiane che sono il pilastro dell’economia del nostro paese e quelle che creano la stragrande maggioranza degli occupati nel settore privato (comprendendo tutto il loro indotto).
Se tu stato mi fai chiudere per legge = tu mi devi rifondere completamente di tutte le mie entrate mancate, su cui contavo per mantenere l’impresa in vita, IN BASE ALLA MEDIA DEI FATTURATI DELL’ULTIMO ANNO, COSI’ PUNISCI CHI FA IL NERO OLTRETUTTO. PUNTO!
QUANTO CI VUOLE? I 25 MILIARDI DI FLESSIBILITA’ CHE LA Von der…… (censura) graziosamente ci concede sono ulteriori debiti con gli usurai internazionali e visto il mega crollo del PIL che ci aspetta vuol dire andare verso la troika, il MES o prestiti del Fondo Monetario Internazionale = macelleria sociale ad un livello mai visto in Italia, ma ben noto in Grecia, ormai ridotta ad un paese del terzo mondo!!
Quando una persona ha un incidente che gli fa perdere almeno un terzo del suo sangue e viene portato all’ospedale NON E’ CHE GLI FANNO FIRMARE DELLE CAMBIALI PER DARGLI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE, GLIELO DANNO E BASTA (nella sanità pubblica che ancora abbiamo). PUNTO!
Quindi se l’Italia a causa del blocco perderà un terzo del suo PIL (perché anche se il blocco dura meno di 4 mesi ci vorranno molto mesi prima che si ritorno a regime, basta pensare al TURISMO che ne uscirà DEVASTATO), QUINDI NON CI VOGLIONO 25 MILIARDI DI NUOVI DEBITI PUBBLICI E QUANCHE CENTINAIO DI NUOVI DEBITI PRIVATI, CI VOGLIONO 500 / 600.000.000.000 MINIMO DI DENARO UNA TANTUM CON CUI MI RIFONDI DI TUTTE LE PERDITE CHE POSSO DIMOSTRARE. PUNTO!
Denaro pubblico senza debito, cioè Minibot e/o Moneta di stato, perché il Coronavirus ha impattato come un asteroide sul sistema usurocratico messo in piedi dalla finanza speculativa, che ormai domina ogni settore della vita umana dell’Occidente e dei paesi che non si difendono con la sovranità monetaria.
La Cina ha retto bene al Coronavirus perché ha fatto così, la Corea uguale, il Giappone uguale, ecc. ma di che globalizzazione stiamo parlando: da un lato la U.E. porta avanti un’austerity CRIMINALE che per permettere alla Germania e al suo cagnolino al guinzaglio francese di espandere il proprio dominio sugli altri paesi europei ha condannato l’Eurozona ad essere il fanalino di coda della crescita mondiale da due decenni (Germania compresa!!), Mentre l’Asia (Cina in testa) immette fiumi di denaro pubblico senza debito nell’economia e crea tassi di crescita stellari che l’hanno portata ad essere la più grande economia del mondo.
ESATTAMENTE QUELLO CHE FACEVAMO NOI DAL 1950 AL 1981!! I CINESI HANNO IMPARATO COME SI FA DA NOI! VENIVANO A STUDIARE A PERUGIA (Università per stranieri all’epoca) per capire i segreti del MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO, perché allora ERAVAMO IL PAESE CHE CRESCEVA DI PIU’ AL MONDO PORCA MISERIA.
POI IL DEGRADO DEL LIVELLO DEI POLITICI ITALIANI CI HA CONDANNATO AD UNA LENTA AGONIA.
Ma ora un essere infinitesimo ci da l’occasione del riscatto se costringeremo i nostri governanti a fare quello che c’è da fare, compreso ricreare l’IRI per le aziende strategiche (e il crollo della borsa è un’occasione d’oro in tal senso) sotto l’egida della Cassa Depositi e Prestiti e se gli USURAI DI BRUXELLES protestano lasciamoli protestare, qui ne va della sopravvivenza del paese, delle nostre vite, della nostra Sanità (distrutta dai tagli dell’Austerity, perché i morti li fa l’Austerity degli ultimi 30anni non il coronavirus!), delle pensioni in essere e future, degli stipendi degli statali (che ora pensano di essere in vacanza….poveracci, non capite cosa vi aspetta se non si prendono i provvedimenti giusti e in fretta) e del nostro intero sistema produttivo con le P.M.I. e microimprese che verranno asfaltate e sostituite dalle multinazionali franco tedesche.
Ma fortunatamente il Coronavirus è molto democratico e a chi cerca di nasconderlo creerà dei “BRUTTI SCHERZI”, CIOE’ IN FRANCIA –BELGIO- OLANDA- GERMANIA PUCCHIERA’ DURO, HA GIA’ COSTRETTO LA GERMANIA A MANDARE ALLE ORTICHE LE REGOLE EUROPEE, COME HA SEMPRE FATTO VIOLANDOLE A PROPRIO COMODO E TORNACONTO.
Cari Conte e Gualtieri se continuate a fare debito in questa situazione, cioè a fare i Vicerè Tedeschi e Francesi state TRADENDO IL VOSTRO PAESE E DI QUESTO NE RISPONDERETE DAVANTI ALLA STORIA E AL TRIBUNALE, andatevi a leggere il codice penale nella parte “reati contro la personalità dello stato”.
Allego una splendida sintesi di Vitangeli di 7+, fatela girare e mandatela ai piddini, ai grillini, ai leuini, ai + Europini, ecc., ora che sono agli arresti domiciliari in casa il tempo di informarsi da varie fonti finalmente (e non solo dalle tv e giornaloni di regime finanziario) c’è ed è un altro regalo del coronavirus (SENZA OVVIAMENTE DIMENTICARE CHI SOFFRE E RISCHIA LA VITA PER QUESTO VIRUS), QUESTA SITUAZIONE CHE GLI ITALIANI STANNO SUBENDO E’ UNA EMORME OCCASIONE DI RISVEGLIO COLLETTIVO, PER CAPIRE COME DA 40 ANNI CI STANNO FREGANDO COSTANTEMENTE!!
PANORAMA INTERNAZIONALE
SCENARIO LIBIA/ Macron approfitta del coronavirus per tagliar fuori l’Italia
La Francia approfitta dell’emergenza coronavirus italiana per rimescolare le carte in Libia ed Egitto. A Parigi la politica estera non si ferma
Mentre l’Italia è impegnata nel cercare di arginare il Coronavirus, molti Paesi europei, seppure egualmente toccati dalla pandemia, continuano a portare avanti la propria politica estera. Il 9 marzo scorso il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto all’Eliseo il generale libico Khalifa Haftar. Obiettivo dell’incontro: cercare realizzare alcuni dei punti emersi dal vertice di Berlino del 19 gennaio in cui, tra le altre cose, si chiedeva alle parti in causa (Fayez al Serraj e Khalifa Haftar) di impegnarsi fattivamente per realizzare e monitorare un cessate il fuoco, secondo le linee concordate dalle Nazioni Unite.
Anche la Germania, meno coinvolta sul terreno libico, sembra interessata a mettere le mani su un dossier strategico. Il generale, infatti, dopo l’incontro con il presidente francese è volato a Berlino per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel. La Francia e la Germania, dunque, sembrano essersi riappropriate della questione libica, sfruttando sapientemente l’ennesima “disattenzione” italiana.
La Francia è, per lo meno sin qui, sembrata molto determinata nel portare avanti questa strategia. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le monde, dall’incontro – che non figurava nell’agenda dell’Eliseo e non ha dato luogo a nessun comunicato ufficiale – sarebbe emersa la volontà di Haftar di impegnarsi per un cessate il fuoco, previo lo stesso impegno delle altre parti in conflitto. Quel che più fa discutere, però, è il fatto che Macron avrebbe proposto un meccanismo per riattivare l’esportazione di petrolio, dopo il blocco dei pozzi da parte dell’esercito di Haftar (Lna). Come garanzia Parigi avrebbe offerto al generale di bypassare la Banca centrale libica, col rischio che parte dei proventi potrebbero arrivare direttamente alle strutture finanziarie dalla Cirenaica e magari essere utilizzate per portare avanti il conflitto. D’altra parte la Francia vedrebbe rafforzato il suo alleato e godrebbe dei privilegi derivanti dalle esplorazioni nella Cirenaica, da sempre negli obiettivi energetici d’Oltralpe. In altre parole Macron è pronto a sacrificare una parte della road map di Berlino (che per inciso chiedeva di “rispettare e salvaguardare l’integrità […] di tutte le istituzioni sovrane libiche, in particolare la Banca centrale”) sull’altare dell’interesse nazionale francese. Nulla di nuovo, verrebbe da dire.
La cinica strategia francese è quella di sfruttare la crisi interna dell’Italia per portare acqua al suo mulino. E con tutta probabilità, anche se ora anche Parigi ha dovuto operare una stretta per l’espansione del coronavirus, a differenza dell’Italia, saprà comunque mantenere in piedi la propria politica estera nonostante l’emergenza.
Ma non c’è solo la Libia nelle mire dell’Eliseo. Il nostro governo corre rischi anche su altri fronti. Secondo alcune indiscrezioni, l’Italia ha in cantiere contratti di forniture militari con l’Egitto per (almeno) 9 miliardi di euro. In primo luogo sarebbe in discussione la vendita da parte di Fincantieri di due fregate di tipo Fremm (Fregate europee multi–missione). Si tratta di un’operazione importante per rinsaldare la nostra partnership con l’Egitto, che però vede una certa preoccupazione da parte della marina militare italiana poiché si troverebbe con due unità in meno. Ci sarebbero poi altri negoziati in corso tra cui quello della vendita da parte di Leonardo di jet da addestramento e altre importanti forniture. Il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha varato un programma di riarmo, finanziato dagli alleati del Golfo (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) che fa gola a molti, francesi in testa. Da un lato, dunque, l’Italia si è sin qui impegnata per conquistare importanti quote di mercato in questo settore che, unite agli importanti affari di Eni, come ad esempio il giacimento Zhor che rappresenta da solo un terzo della produzione totale di gas egiziano, ne potrebbero fare un partner indispensabile. Dall’altro l’ennesima “distrazione italiana” potrebbe favorire i nostri competitor. Anche qui i francesi sono in prima linea.
Dopo aver perso il mega-affare della vendita al Cairo di 12 caccia Rafale, giudicati troppo cari, Macron potrebbe decidere di infilarsi, di nuovo, tra le maglie della crisi interna italiana per riconquistare i rapporti col Cairo, rispolverando alcune offerte di armamenti prima rifiutate dall’Egitto. D’altra parte la storia insegna. Come dimenticare l’attivismo di Hollande che, dopo il richiamo del nostro ambasciatore al Cairo a causa dell’omicidio di Giulio Regeni, si era letteralmente precipitato da al Sisi con una delegazione di più di sessanta uomini d’affari che, “penna e contratti” alla mano, avevano siglato accordi per un valore superiore al miliardo di euro?
Detta in altri termini, anche in un momento di grande difficoltà l’Italia dovrò trovare la forza di portare avanti la propria politica estera, senza contare sull’appoggio dell’Europa ma, anzi, con il suo ostracismo (economico oltre che politico). Una situazione che ben conosciamo ma che se non riusciremo a sanare nel minor tempo possibile rischierà di avere conseguenze devastanti per il nostro futuro, non solo nel Mediterraneo.
https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-libia-macron-approfitta-del-coronavirus-per-tagliar-fuori-litalia/1998328/
PIANETA TERRA PREDA DI UN BRANCO DI INCOMPETENTI E DI MALAVITOSI
MACABRA PAGLIACCIATA NAZIONALE: ARRESTIAMO CONTE E I SUOI COMPLICI
Prendo spunto dal magnifico articolo postato il 17 marzo 2020 da Gianni Lannes sul suo sito Su la Testa, dove con la sua tradizionale arguzia giornalistica, con la sua inconfondibile e implacabile vivacità, fa il quadro della situazione italiana.
Lo fa senza mezzi termini, col solito coraggio e determinazione, ipotizzando un arresto per manifesta incapacità e incompetenza del premier Conte e dei suoi complici di governo nazionale e regionale, complici a qualsiasi grado e livello, oltre che dei suoi pseudo-scienziati ispiratori Burioni e Ricciardi.
Lo fa smascherando le facili apparenze, denunciando la menzogna e la messinscena, le gonfiature del problema, l’isteria di massa, la creazione sistemica del panico mediante messaggi televisivi e altre forme schizofreniche di strillonaggio.
Lo fa proponendo tale arresto alla massima autorità dello Stato e portando una serie di chiarimenti e di documentazioni che sono precise, circostanziate e inoppugnabili.
UN INTERO PAESE MESSO IN GINOCCHIO
L’attuale premier è stato tanto bravo e abile nell’inserirsi al potere a qualunque costo, quanto incompetente e accomodante nel condurre 60 milioni di italiani in mezzo ai marosi, circondandosi di complici governativi altrettanto mediocri e miopi, dando l’intero paese in mano alla peggiore categoria di medici in circolazione, quella notoriamente più ambiziosa, vorace di moneta sonante e di potere, quella categoria che corrisponde ai virologi cacciatori di microbi e di epidemie, quella più vicina e arrendevole ai diktat di Big Pharma e alle collusioni con le Standard Oil di John Rockefeller, le I.G. Farben diventate Bayer-Monsanto, Hoechst, Basf, con le multinazionali della chimica, dei glifosati, degli OGM e dell’agroalimentare inquinante che ha reso appestate le falde acquifere del paese.
IL BORDELLO E IL LAZZARETTO ESTESI A MACCHIA D’OLIO
L’aspetto che ormai non sfugge a nessuno è l’internazionalità del problema, che viene persino usata come forma di alibi e di conferma, sul tipo di “Vedi che abbiamo avuto ragione noi? Vedi che Merkel, Macron, Trump e tutti gli altri paesi seguono a ruota? Se è un lazzaretto e un bordello di presunti e schiamazzati contagi l’Italia, lo stanno pure diventando gli altri paesi. Mal comune mezzo gaudio. Ci stanno persino imitando.”
UN VIRUS RIANIMATO SI STROPICCIA GLI OCCHI E SE LA GODE
Tutto accade mentre il virus innocente se la ride di gusto per la stratosferica importanza che gli hanno dato. “Chi l’avrebbe mai detto che io, granello di polvere inanimata, ostruente e intossicante, privo totalmente di vita senza un terreno corporale alterato-difettivo di sviluppo, potessi assurgere un giorno a mostriciattolo mondiale, vivente per unanime consenso politico e resurrezione legale, oltre che a simbolo della nuova umanità non più sovrana e intelligente ma degradata a miserabile carne da macello infettata dai propri stessi residui?”
PRIMATO ITALIANO IN CAMPO PESTILENZA
Gli altri paesi, più che mai disorientati e diseducati, stanno prendendo spunto da noi e adottando le nostre stesse misure, sotto l’egida dell’OMS, ente corrotto e colluso all’inverosimile, e sotto l’abile regia del burattinaio Bill Gates che tira da sempre i fili da dietro le quinte.
Va a finire che l’Italia sta giocando quel ruolo a cui da tempo ambiva con i noti pellegrinaggi di Renzi e della Lorenzin alla Casa Bianca, quel ruolo di paese leader europeo e mondiale delle Pesti Contagianti, un primato che nessun paese decente e dignitoso dovrebbe mai accollarsi, ma noi siamo di bocca buona.
CI SONO SBOCCHI E PROSPETTIVE BEN PIÙ QUALIFICANTI
Come se non esistessero ruoli migliori e più confacenti a un paese che ha avuto tra i suoi maestri Pitagora, Parmenide, Archimede, Dante, Giordano Bruno, e Leonardo Da Vinci. Per un paese non privo di bellezza, di armonia, di umanità autentica, di musica e di poesia. Per un paese solare che parla di Felicità come lo “stare vicini e tenersi per mano”, e non certo di assurde distanze, di demonizzazioni del corpo, della pelle, della tenerezza, dell’abbraccio, del contatto umano.
NULLA DI QUANTO PROPONGONO I FAUTORI DELLA PESTE APPARE SENSATO, VERITIERO E REALISTICO
Mani non più generose distributrici di carezze e non più protette da batteri difensivi esterni, ma strumento sospetto di schifo e di diffusione virale, e quindi soggette a spruzzate di amuchina. Per un paese dove lo scherzo, il sorriso e lo spirito umoristico sono profondi e connaturati oltre che all’ordine del giorno.
Predicare peste e distacco, predicare smorfie di paura e di disaffezione, predicare rapporti basati sulla sterilizzazione, ha qualcosa di sinistro, di irreale, di astruso, di inaccettabile e di incompatibile con lo spirito di una intera nazione.
DA DECENNI SI AMBIVA A UNA FETTA DI POTERE
Agli occhi del mondo, non solo e non più pizza-spaghetti-grana-prosciutto-vinodoc, ma paese ai vertici del Nuovo Potere Mondiale da tempo inseguito e sognato dai servizi segreti americani con in testa il Pentagono, dal gruppo Bilderberg, dalle grandi banche, dagli enormi capitali in nero di Soros e successori, dai falsari legalizzati della Federal Reserve, dai fondi Aids esentasse straboccanti di titoli e di valuta estera, dalle nobili famiglie Rockefeller e Rothschild.
Italia Centro di irradiazione planetaria della Peste e dei piani di vaccinazione obbligatoria. Finalmente un salto in avanti alla conquista di un posto strategico privilegiato nel consenso mondiale. Finalmente qualcosa di più coinvolgente delle varie basi militari, delle scie chimiche ricorrenti e delle testate nucleari di Aviano. Finalmente un posto di rilievo nella mappa di colonia preferenziale.
SUL VENTRE MOLLE DELLA POPOLAZIONE STROVVEDUTA HANNO BUON GIOCO BISTURI, SIRINGHE E VACCINI
L’ignoranza e l’arrendevolezza dei popoli fuori dai confini italiani non è del resto diversa o minore di quella che ci sta caratterizzando. Pare che gli altri paesi siano messi molto peggio di noi. Una specie di ventre molle planetario e sconfinato su cui le spade, i coltelli, i bisturi, le siringhe e i vaccini di Big Pharma avranno buon gioco, avranno modo di sbizzarrissi in lungo e in largo.
Il mondo intero finalmente nelle mani dei super-man dal camice bianco con in tasca mascherine, tamponi, scafandri e tutto il resto. Questo sì che sarà un mondo bello, pulito, sterilizzato e sicuro! In latino la parola decipi significa trarre in inganno, sorprendere, imbrogliare, o anche farsela mettere volgarmente nel sedere. Vulgut vult decipi? ergo decipitarum! La gente vuole essere dominata e presa pure per i fondelli? Accontentiamola pure!
FINALMENTE UN IMPERATORE A CUI OBBEDIRE A OCCHI CHIUSI
Bill Gates ha abbandonato i consigli di amministrazione di Microsoft e Berkshire Hathaway per dedicarsi finalmente a ciò a cui tiene di più, ovvero la “salute globale” grazie al vaccino. Possiamo immaginarlo affermare: “Ve lo avevo detto a chiare lettere da diversi anni che ci sarebbe stata una grande pandemia mondiale, vedete quanto lungimirante sono?”
Dopo anni e anni di tentativi mezzo riusciti e spesso abortiti con le varie aviarie, suine, Sars, Ebola e zanzare varie, mirate a fare un ulteriore passo avanti rispetto ai CDC inventori dell’Aids, ha finalmente centrato il suo obiettivo, dimostrando di essere in tutto e per tutto la punta di diamante e il rompighiaccio del Regime Mondiale in via di concreto abbozzo e di formazione, mettendo una forte ipoteca al ruolo di Imperatore Planetario tanto inseguito con esiti alterni e incompleti dai vari Gengis Khan, Tamerlano, Napoleone, Stalin e Adolf Hitler.
Veniamo all’articolo di Lannes, inviatomi dalla Elena F. che mi sono permesso di corredare con i miei sottotitoli.
DUE SOLI MORTI ACCERTATI PER IL CORONAVIRUS IN ITALIA! – di Gianni Lannes
REALTÀ AGGHIACCIANE PREFABBRICATA
Dove sono i nomi e cognomi di tutte le vittime accompagnati dalle autentiche cause di morte, realmente accertate dalle autorità italiane? Rivolgo la mia domanda al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al primo ministro pro tempore Giuseppe Conte. I numeri veri non sono opinioni provvisorie spacciate per una realtà agghiacciante che non esiste, bensì fatti inoppugnabili.
DUE SOLI MORTI PER CORONAVIRUS, SENZA ALTRE GRAVI E SOTTOSTANTI PATOLOGIE
«Le persone morte a causa del coronavirus in Italia, che non presentano altre patologie, potrebbero essere solo due. È quanto risulta dalle cartelle cliniche finora esaminate dall’Istituto Superiore di Sanità» ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS, il 13 marzo 2020, nel corso della conferenza stampa presso la sede nazionale della Protezione Civile a Roma.
INCAPACITÀ SANITARIA DI DISTINGUERE TRA DECESSI E DECESSI
Qual è il numero esatto e preciso verificato rigorosamente dall’Istituto Superiore di Sanità di morti provocati dal nuovo coronavirus? Le autorità scientifiche non lo sanno. Attualmente le istituzioni sanitarie italiane non sono in grado di distinguere i decessi causati dal nuovo coronavirus, da quelli che invece vengono quotidianamente comunicati all’opinione pubblica, in massima parte anziani portatori di patologie pregresse.
TUTTO MESCOLATO IN UNICO PENTOLONE ONDE GIUSTIFICARE IL MALDESTRO TRATTAMENTO OBBLIGATORIO
E così nella fretta hanno mescolato il tutto in un’unico pentolone da dare in pasto all’opinione pubblica, al fine di giustificare il maldestro trattamento sanitario obbligatorio, imposto a più o meno 60 milioni di persone in Italia. Infatti, in risposta ad un giornalista di Agenzia Nova, il dottor Brusaferro non ha saputo indicare il numero esatto dei decessi causati dall’ultimo coronavirus in circolazione. Il governo tricolore è inciampato proprio sulle cause di morte. Le menzogne, si sa, hanno le gambe corte. Per dirla con Giorgio Gaber: “Il tutto è falso, il falso è tutto”.
60 MILIONI DI ITALIANI ARRESTATI PER UNA STRAGE VIRALE INVENTATA DI SANA PIANTA
Il governo grulpiddino di Giuseppe Conte ha arrestato 60 milioni di persone nel belpaese, per una strage da nuovo coronavirus che non esiste, se non nelle menzogne dell’esecutivo tricolore, propagandate da esperti e mass media. Infatti, il 13 marzo 2020, il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, in conferenza stampa a Roma, presso la sede della Protezione Civile, ha dichiarato che solamente 2 persone sono realmente morte a causa del virus COVID19.
Tutti gli altri avevano almeno altre due patologie. Come ricordava il professor Bassetti (virologo) all’inizio della crisi: una persona morta d’infarto, al tampone è risultato positivo al covid-19, l’hanno fatto rientrare tra i morti per coronavirus. Però è morto d’infarto.
OGNI ANNO 6-12 MILIONI CONTAGIATI DA INFLUENZA E 10 MILA MORTI
Perché hanno deciso di paralizzare l’Europa a partire dallo Stivale, quando il tasso di contagi e le mortalità, rispetto alla classica influenza, sono nettamente inferiori. Certo la morbilità in così poco tempo è sostenuta, ma l’ISS ha certificato appunto che i morti per coronavirus sono soltanto 2 di numero.
Per quale motivo quando ogni anno tra i 6.000.000 e i 12.000.000 di italiani contagiati dall’influenza, e con una mortalità media di circa 10.000 persone nessuno ha mai deciso di bloccare l’Italia? Nella stagione 2016/2017, ci sono stati in 20 settimane 34.000 morti tra gli anziani (18.000 in più rispetto alle previsioni), ossia oltre 1.700 a settimana, non è stato arrestato il belpaese.
LA MENZOGNA, PROTAGONISTA ASSOLUTA DELLA SCENA
L’incubo virale è stato causato dalla fobocrazia. Vale a dire: il dominio della paura, il potere esercitato attraverso l’emergenza sistematica, l’allarme prolungato e le tante bugie seriali propinate alla gente, dai detentori per conto terzi del potere. Infatti, la menzogna è la protagonista assoluta della scena, con il suo corollario di informazioni manipolate dalle autorità preposte.
La tecnica è disarmante: si diffonde timore, si trasmette ansia a reti unificate, si fomenta l’odio. Sono stati suggeriti ed inculcate minacce immaginarie, amplificati pericoli reali. La paura così smarrisce la direzione del buon senso e prorompe in panico di massa. Se la paura domina gli animi, allora con la paura è possibile dominare gli animi altrui. Oggi la paura non è semplicemente uno strumento di questo governicchio telecomandato dall’estero, ma anche un’atmosfera spettrale.
REPRESSIONE POLIZIESCA E ISTERIA DI MASSA
Nella sua apparente assenza il sistema di dominio globale attraversa il potere locale minaccia e rassicura, enfatizza, anzi ingigantisce il pericolo e promette tutela, una promessa che però per definizione non può mantenere. Perché la tecnocrazia richiede come alimento fondamentale proprio la paura collettiva e sulla paura specificatamente si fonda. La repressione poliziesca provoca l’incubo.
Si accendono e si spengono focolai di apprensione collettiva, si induce lo stress anche nei bambini, privati della possibilità di giocare all’aria aperta e di andare a scuola, fino a raggiungere l’isteria di massa, senza chiari scopi, se non la chiusura immunitaria (si fa per dire, sic!) d’una nazione passiva, disgregata e depoliticizzata, dove non esiste ormai più una società civile.
MACABRA PAGLIACCIATA NAZIONALE: ARRESTIAMO L’INQUILINO DI PALAZZO CHIGI E I SUOI COMPLICI, INCLUSI BURIONI E RICCIARDI
Gli italiani si sono fatti sottomettere dall’avvocato del popolo e dai suoi decreti totalitari. In un Paese civile è l’ora di fermare questa macabra pagliacciata che ha sospeso ed ipotecato le nostre vite. Il momento di arrestare gli irresponsabili – in virtù della flagranza di reato in corso – è scoccato, a partire dall’inquilino di Palazzo Chigi e di tutti i suoi complici a qualsiasi livello di ogni ordine e grado, inclusi Burioni e Ricciardi.
Gianni Lannes (sottotitoli Valdo Vaccaro)
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/http://www.protezionecivile.gov.it/http://www.governo.it/it/la-presidenza-del-consiglio-dei-ministrihttp://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5337&area=nuovoCoronavirus&menu=vuotohttps://www.cnr.it/it/nota-stampa/n-9233/coronavirus-rischio-basso-capire-condizioni-vittime?fbclid=IwAR1ktkZbc5n6GJdtG2ziv-bImaGS4ac9ygB-zQUc9YxBWr-1t9Kzxrc0Pd0
www.valdovaccaro.com/pianeta-terra-preda-di-un-branco-di-incompetenti-e-di-malavitosi/
POLITICA
Matteo Salvini: «Se l’Europa è questa, finita l’emergenza, dovremmo ridiscutere l’intera impalcatura europea»
Il leader della Lega: «Se in questi giorni persino il Presidente della Repubblica è dovuto intervenire per richiamare ai suoi doveri l’Europa, non penso siano diventati tutti leghisti, sovranisti e salviniani»
ROMA – «Il decreto Cura Italia non cura, se non cambia non possono chiederci di votare qualcosa che non serve. E’ incredibile che domani milioni di italiani siano chiamati a pagare le tasse. Oggi la priorità è far partire l’ospedale da campo di Bergamo, che è diventata la frontiera d’Italia e d’Europa. Sicuramente misure più stringenti ed efficaci avrebbero aiutato. Se l’Europa è questa, finita l’emergenza virus credo che dovremmo ridiscutere l’intera impalcatura europea e il senso di questa Unione Europea che non è molto unione. Se in questi giorni persino il Presidente della Repubblica è dovuto intervenire per richiamare ai suoi doveri l’Europa, non penso siano diventati tutti leghisti, sovranisti e salviniani. L’emergenza sanitaria ci fa capire che dei ‘non si può fare’ bisogna fregarsene a un certo punto». Il senatore Matteo Salvini, segretario della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione «L’Italia s’è desta», condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sull’emergenza Coronavirus
«Tutti quelli che hanno l’attività chiusa chiedono e meritano garanzie, anche se devo dire che in questo momento l’emergenza è quella sanitaria -ha affermato Salvini-. Ho fatto il giro d’Italia via whatsapp con tutti i governatori d’Italia, oggi la priorità è far partire l’ospedale da campo di Bergamo, che è diventata la frontiera d’Italia e d’Europa. Cercheremo in giro per il mondo medici che possano far partire questa struttura fondamentale».
«Alcune zone della bergamasca hanno la richiesta della zona rossa da settimane – ha aggiunto Salvini -. E’ il momento di agire. Sicuramente misure più stringenti ed efficaci avrebbero aiutato. Questo dal punto di vista sanitario, poi c’è il lato sociale ed economico su cui stiamo lavorando. E’ incredibile che domani milioni di italiani siano chiamati a pagare le tasse. In un momento emergenziale come può lo Stato chiedere che le persone debbano pagare quando probabilmente neanche sono in grado di farlo. Se il governo non proroga la scadenza fiscale di domani, chi non ce la fa non pagherà».
Sul Decreto Cura Italia
«Prorogare scadenze fiscali è necessario. Con alcuni bonus messi del decreto: 100 euro per i lavoratori dipendenti, 600 per gli autonomi, non si risolve niente. C’è il problema dei precari, degli stagionali, delle partite iva che non viene affrontato. Se è il punto di partenza siamo a disposizione per ragionare, ma se è il punto di arrivo questo decreto non cura. Se il decreto non cambia non possono chiederci di votare qualcosa che non serve. Poi se qualcuno mi convince che è legato all’emergenza economica far uscire 5mila detenuti prima della fine della pena, allora me lo spieghino».
Sull’Europa
«Se è questa la solidarietà europea, tutti gli italiani hanno capito cosa si fa a Bruxelles. Quando abbiamo chiesto noi maggiori controlli alle frontiere e magari la chiusura, non andava bene perchè eravamo razzisti. Adesso Germania, Francia e Austria hanno chiuso le frontiere. Se l’Europa è questa, finita l’emergenza virus credo che dovremmo ridiscutere l’intera impalcatura europea e il senso di questa Unione Europea che non è molto unione. Se in questi giorni persino il Presidente della Repubblica è dovuto intervenire per richiamare ai suoi doveri l’Europa, non penso siano diventati tutti leghisti, sovranisti e salviniani. Occorre rivedere tutte le regole europee. Negli anni passati bisognava chiudere gli ospedali perchè ce lo chiedeva l’Europa, altrimenti sforavamo il debito. La sanità, la scuola, le caserme, il diritto alla pensione, il taglio delle tasse. E’ tutta l’impalcatura che va cambiata. L’emergenza sanitaria ci fa capire che dei ‘non si può fare’ bisogna fregarsene a un certo punto».
«Io sono abituato a stare in mezzo alla gente, a incontrare di persona sindaci, medici, poliziotti e operai. Farlo al telefono o via whatsapp è qualcosa di diverso, però bisogna rispettare le regole. Io, come tanti, non vedo i miei genitori da tempo. Si fa quello che si deve fare in attesa di tornare alla normalità. Le giornate ovviamente sono tutt’altro che tranquille e rilassanti perchè ci sono emergenze da risolvere. Non è che rimanga tanto tempo per leggere, guardare la tv o giocare a carte», ha concluso.
https://www.diariodelweb.it/politica/articolo/?nid=20200319-546182
12 motivi per dire NO al taglio dei parlamentari
Nel vortice di questi giorni, tutti dedicati (giustamente) all’emergenza del coronavirus, cerchiamo di tornare per un attimo alla normalità e agli “affari correnti”.
Qui di seguito un mio VIDEO col quale spiego le ragioni del No al referendum confermativo sul taglio dei parlamentari previsto per domenica 29 marzo. Nel video sono succintamente spiegati i 12 motivi che io e P. Becchi abbiamo raccolto nel nostro ultimo libro “Una riforma sbagliata. Dodici motivi per dire No al taglio dei parlamentari“, edito Gds e distribuito da amazon. Buona visione:
https://scenarieconomici.it/video-12-motivi-per-dire-no-al-taglio-dei-parlamentari-di giuseppe-palma
SCIENZE TECNOLOGIE
QUALCOSA NON QUADRA
Giorgio Morganti
Immaginate uno Stato, l’Italia. Immaginate di entrare in un reparto di pneumologia in cui vi sono ricoverati malati terminali di tumore ai polmoni o di BPCO. Ogni reparto di un qualsiasi ospedale ne ha decine, e la tragica rotazione dei posti avviene con cadenza settimanale. Spesso capita che per questi stessi pazienti non si trovino letti nel reparto specialistico e vengano ricoverati in medicina o altro reparto non attinente, magari in un camerone con altri 5 malati non gravi. Per i primi giorni tutto sembra scorrere normalmente, ma poi d’improvviso le condizioni del paziente allo stato terminale iniziano a declinare. Un bel giorno non ce la fa più a scendere dal letto e il suo respiro diventa sempre più affannoso. Il medico lo visita dissimulando allegrezza ma poi ti chiama da parte e ti dice che è questione di ore e da ordine agli infermieri di portare dei separé per nascondere quello strazio ai compagni di stanza.
Tu, incredulo perché fino al giorno prima ci avevi riso e scherzato insieme, sbalordisci e non ci vuoi credere, ma purtroppo il vaticinio si rivela corretto. L’esperienza dei dottori è talmente vasta che potrebbero persino calcolare l’ora della dipartita, in certi casi. Difatti da lì a poco il respiro si fa più affannoso e inizia il rantolo. In quei momenti il pensiero dei familiari del moribondo, ironia della sorte, va anche agli altri compagni di camerata, costretti a subire quella tortura in mezzo ai lamenti dei parenti. Sono scene ordinarie e agghiaccianti che quotidianamente vanno in onda in quasi tutti gli ospedali d’Italia. Lo strazio, fortunatamente, dura solo qualche lunghissima ora poi tutto, finalmente, si sopisce e il malato se ne va da questo mondo.
Ora immaginate questo stesso Stato far finta di niente di fronte alle migliaia di situazioni simili causate esclusivamente dal fumo di tabacco. Fa finta di niente poiché continua a consentire la vendita di sigari e sigarette. Anzi, questo affare rappresenta una cospicua fonte di entrata per le casse dell’erario. Uno Stato, dunque, spietato.
Immaginate ancora di avere un amico che era un po’ più stravagante e temerario di voi, da ragazzo. Immaginate questo stesso amico prendere strade “brutte” magari a 14 anni fino a arrivare a “farsi”. All’inizio questo lo diverte e, individuato il branco coi suoi simili, inizia a praticare quello stile di vita. D’altronde è più semplice, in questo Stato, procurarsi la droga piuttosto che comprare un pacchetto di sigarette visto che dal tabaccaio almeno ti chiedono l’età.
Anche nelle discoteche, poi, la droga gira a fiumi e gli spacciatori sono liberi di distribuirla a tutti. Succede che dopo qualche anno l’uso oramai quotidiano di quelle sostanze porta alla caduta delle difese immunitarie, alla trascuratezza della propria persona e alla perdita della dignità.
Cadono i denti, non si è più lucidi di testa e si perde l’interesse per tutto. Poi il dramma personale comincia a insinuarsi all’interno della propria famiglia che prende coscienza del problema troppo tardi. Iniziano le peregrinazioni dagli psichiatri, per le comunità e il contesto familiare viene sconvolto da questa tragedia.
Il tossico inizia a pretendere soldi diventando violento e bisogna nascondergli persino gli oggetti di un qualche valore, per evitare il furto e la rivendita per comprare una dose. L’ira man mano s’impossessa di lui e non di rado una mamma si ritrova massacrata dal proprio figlio. Questa situazione può protrarsi per anni, fino a quando, un bel giorno, nella camera dell’ossesso tutto tace e di solito è la madre a fare la macabra scoperta: un cadavere già irrigidito e bianco come il marmo che finalmente riposa in pace liberando l’intera famiglia da quell’annoso tormento, ma segnandola per tutta la vita irrimediabilmente.
Il tabacco l’alcol e la droga sono soltanto tre delle innumerevoli piaghe sociali che ogni anno mietono centinaia di migliaia di vite, dietro l’indifferenza e, anzi, la compiacenza e complicità dello Stato. Compiacenza perché da quelle tragedie esso estorce danaro, come nel caso del gioco d’azzardo, per esempio, altra vera e propria piaga sociale sponsorizzata proprio dallo Stato e che ha disseminato tragedie e rovinato armonie familiari.
Ora, invece, improvvisamente, esso ci vuole bene. C’è un’epidemia che si e no, se fosse lasciata indisturbata di agire causerebbe neppure un centesimo dei morti che ogni anno si verificano a causa della droga, del fumo, del gioco d’azzardo, dei tumori causati dall’ingestione di animali ingrassati a antibiotici, dei cancri al cervello causati dalle onde elettromagnetiche etc. e lo Stato improvvisamente si ricorda di noi.
Mette in quarantena 60 milioni di abitanti sospendendo la democrazia, gettando sul lastrico imprenditori e commercianti e istituendo il coprifuoco perché vuole salvare la vita di qualche centinaio o migliaio di anziani. Permettete che qualcosa non quadri? Uno Stato cinico e spietato che introduce quotidianamente istituti di morte e che, improvvisamente, si ricorda della vita non è credibile. Nella maniera più assoluta.
https://www.maurizioblondet.it/qualcosa-non-quadra/
11 MOTIVI PER SMENTIRE LA MONTATURA MONDIALE CORONAVIRUS
PIÙ CHE LA PESTE È LA PAURA AD UCCIDERE LA GENTE
La Peste, viso emaciato-disincarnato-cadaverico avvolto in un cappuccio nero, si incammina solerte lungo le piste desertiche orientali. Giunta nei dintorni di Damasco si ferma a rifocillarsi ai margini di una oasi.
Mentre addenta il suo panino con mortadella di pollo e montone, il venditore ambulante la riconosce. Dove stai andando Peste? Sono diretta a Baghdad, dove intendo divertirmi e far fuori 500 persone.
Compiuta la sua macabra missione, tre settimane dopo è sulla via del ritorno verso Beiruth, e fa di nuovo sosta presso lo stesso punto di ristoro. “Complimenti Peste, sei stata di parola. Ma hai pure esagerato. Mi è stato detto dai cammellieri che hai mandato al cimitero ben 5000 vittime”. “No, ti sbagli” gracchia la vecchia megera. “Io ne he ho eliminate solo 500, come da programma, ah-ah-ah. Le altre 4500 le ha ammazzate la Paura”.
FANTOZZI LA DEFINIREBBE COL SUO VERO NOME: UNA CAGATA PAZZESCA
Questa è una barzelletta che gira in Medioriente. Per quanto antica risulta più che mai attuale, visto che l’umanità sta rivelando più che mai la sua fragilità, i suoi limiti, le sue paure ataviche e il suo assoggettamento alle farze di regime.
Siamo nel 2020, ennesimo anno di streghe, mostri, demoni e pestilenze, anno di grazia di monatti, untori e trasportatori di cadaveri, più che anno del Signore.
Non abbiamo ancora nemmeno terminato di farci gli auguri di Buon Nuovo Anno che il mondo intero sta letteralmente precipitando nel caos, naufragando nella sua nullità scientifica, nelle sue farneticanti ideologie del contagio e del lazzaretto, strumentalizzate come sempre dagli opportunisti e dai profittatori che stanno ridacchiando, gongolando e brindando alle proprie esaltanti prospettive, pronti a costruire cinture sanitarie, ospedali super-sterili, valanghe di vaccini e di mascherine di nuova generazione.
L’IGNORANZA PIÙ NERA SUI TEMI DI FONDO FA ROSOLARE IL MONDO DI PANICO
Quanto sta accadendo dimostra ancora una volta a che punto sia l’ignoranza e la vulnerabilità della popolazione mondiale, dei media e delle istituzioni, di fronte a un fenomeno indefinito e sfuggente, dove tutti parlano di mostri virali presunti e provenienti da chissà dove, chissà come e chissà perché, mentre nessuno si cura di sapere di cosa sta parlando, per cui si continua a blaterare su virus, epidemie e contagi, senza nemmeno conoscere il significato e la consistenza di tali parole.
Un parlare pieno di pregiudizi e di contraddizioni, un continuo confondere presunzione con scienza, arroganza con saggezza, dogmatismo con autorevolezza. La gente continua a parlare di contagio e di vaccini, quando non esiste nemmeno una definizione chiara, sensata, affidabile e condivisa della parola virus. Il fatto di non voler affrontare seriamente tale definizione dimostra che si ha paura della verità.
Le cose in realtà sono molto più semplici di quanto non si voglia far apparire. L’innocenza batterico-virale da sempre sostenuta dalla Health Science non è certo scalfita o messa in discussione. Il problema è semmai che siamo di fronte a una gigantesca operazione di avvelenamento planetario.
SGUAIATA E INDEGNA SCENEGGIATA TESA A LOGORARE E A MANDARE FUORI GIRI L’INTERA UMANITÀ
Aguzzini e vittime accomunati in questa sguaiata e indegna sceneggiata mondiale, dove nell’ombra e dietro le quinte sono pronti a scattare i grandi manovratori di regime, i grandi vaccinatori, i manager dei vecchi e nuovi lazzaretti, i fabbricatori e i gestori di pesti-contagi-epidemie.
Pronti a prendere in mano le redini e a tirare le fila dei tanti burattini, dei lobbisti e dei commentatori televisivi, tutti asserviti-manovrati-collusi-schierati. Pronti a distorcere e a manipolare la verità. Pronti a capitalizzare e fare bottino pieno.
Pronti a cogliere i frutti di questa ennesima sbornia, di questa sbandata planetaria, dando in pasto alle multinazionali del farmaco, del vaccino e dell’integratore il Mercato Sicuro e Garantito, ovvero l’intera popolazione mondiale, allucinata, disinformata, confusa, asservita e disponibile a farsi inoculare qualsiasi porcheria chimica che gli verrà imposta.
UNA RETROCESSIONE DI MILLE E PIÙ ANNI
Visto tutto questo ingovernabile caos, appare più che mai evidente che il mondo sta compiendo un ruzzolone all’indietro di 1000 e più anni, dietro i lumi, dietro Napoleone, dietro il Rinascimento, dietro la Magna Charta dei diritti fondamentali, dietro ogni parvenza di civiltà e di sviluppo.
Pazienza le sgrammaticature, gli spropositi, le scelleratezze e le dabbenaggini dei medici addomesticati e collusi, confezionati da sempre con lo stampo del contagio e delle peste bubboniche. Pazienza le prese di posizione degli apparati politici comunisti del Politburo cinese, ben lieti di operare un odioso ed epocale controllo sulle masse, e di allenarsi a controllarle e incasellarle meglio nel loro sistema accentratore e privo di liberi confronti e dibattiti, da sempre portato a contrastare e troncare liberà di movimento, di stampa e di parola.
Quello che scandalizza di più è l’assenza totale dii ogni barlume di scienza, di coraggio, di genialità nel contrastare e nel respingere quanto sta accadendo e quanto si sta pianificando di far accadere. Assenza totale da parte di quei pochi che, pur conoscendo il marciume e il dissesto mentale e morale di chi sta dietro a questa gigantesca operazione terroristica, non intervengono e non manifestano il loro stupore.
Questo documento è una pubblica denuncia, ma è anche un appello alle forze sane, che pur esistono nel nostro disarticolato e desolato pianeta, un appello a non demordere, a farsi sentire, a non lasciare il campo e l’iniziativa ai più debosciati e ai più collusi.
CONGIUNZIONE MICIDIALE E LIBERTICIDA TRA MONATTERIA OCCIDENTALE E MONATTERIA CINESE
Sta avvenendo nel mondo una perversa e mai vista prima congiunzione patologica tra la Chiesa Medica Monatta di Atlanta, tra gli untori americani del CDC-Central Disease Control, disegnatori e inventori della farsa Aids-Hiv con supporto di Billy Gates, di George Soros e di Banche-Borse-CasaBianca-ServiziSegreti, e il Partito Comunista Cinese che ha interiorizzato, copiato e appreso a memoria i meccanismi perversi delle fondazioni Aids affidandole ai tycoon dominatori e vicini al regime, e sta usando le leggi di condizionamento del pensiero stile Goebbels tipiche della propaganda nazista.
Si sta attuando una specie di trasmissione del testimone dall’America alla Cina, per cui assistiamo a una fusione della imposizione vaccinatoria occidentale con quella orientale, in una sorta di liberticidio illimitato.
NON SI PUÒ RESTARE INDIFFERENTI DI FRONTE A UN MONDO FATTO PRECIPITARE NEL BARATRO
Quanto sta accadendo è conseguenza della inettitudine e della mediocrità culturale-scientifica-spirituale dei seminatori di peste e dei seminatori di paura che stanno facendo precipitare il mondo nel baratro, in un vortice di caotica confusione.
Il paradosso è che questa volta chi gioca la carta della paura, del contagio, del vaccino, corre il rischio concreto di finire nello stesso calderone che ha contribuito a far nascere.
Creare una maxi-cintura sanitaria su intere popolazioni, bloccare voli e aeroporti, mandare in rovina economica negozi, supermercati, attività commerciali, scambi commerciali, significa mandare il mondo in tilt per tutti indistintamente, significa creare le basi per una ribellione generale, fatta di disordini e di violenze imprevedibili.
IL CONTAGIO SIGNIFICA POTERE
Potrebbero servire non mesi ma anni per ridare un minimo di riequilibrio funzionale alla comunità umana. Sta avvenendo quello che dico da sempre. Hanno più scienza e intelligenza le oche e le galline che le persone che si stanno alternando sui palchi televisivi in interviste e risposte prive di senso e di equilibrio. Manca totalmente alla comunità dei nostri giorni gente dotata di conoscenza libera e approfondita, di chiarezza, di personalità e di carisma.
CHI CREA PANICO INGIUSTIFICATO NON POTRÀ SOTTRARSI ALLE SUE RESPONSABILITÀ
Nel caso presente la situazione sta letteralmente sfuggendo di mano ai medesimi creatori di panico pianificato. Interviene in questo caso la novità assoluta della Cina coi suoi grandi e massicci numeri, e con un regime attrezzato di tutto punto, con tanto di laboratori statali in mano direttamente ai militari e con tanto di ideologia mirata al controllo mentale di massa e al movimenti di massa, da sempre pallino e fissazione prioritaria del regime comunista, illuminato e saggio in superficie, ma sempre comunista e dittatoriale nella sostanza.
Ma la massa cinese non è più quella di un tempo. Ha imparato a distinguere il vero e il falso del sistema. Le azioni arroganti e inconsulte possono ritorcersi contro chi le attua al pari di un boomerang. Può anche finire che questo gioco a perdere si ritorca pesantemente contro gli inventori seriali di pesti e di vaccini, e contro gli stati stessi, rispolverando un sano spirito anarchico e anti-stato mai sopito del tutto.
GRAZIE A XI JINPING IL POPOLO CINESE È APPESTATO AGLI OCCHI DEL MONDO
Scene apocalittiche con metropoli deserte, con imposizioni assurde a restare chiusi nelle proprie abitazioni, con treni e metropolitane bloccati, con aeroporti trasformati in centri sanitari e in caserme. Un intero paese nelle mani dei militari armati, impettiti e coperti da mascherine. Intere regioni immobilizzate, attività economiche bloccate, supermercati chiusi. Voli interrotti.
Quanto potrà durare? Come se ne verrà fuori? La sopportazione popolare ha un limite. Ridotta la gente alla fame non c’è esercito che tenga, non c’è forza militare che può fermare milioni di persone arrabbiate. Piazza Tienanmen potrebbe essere niente di fronte alla potenziale esplosività della situazione odierna.
Rischia molto lo stesso Xi Jinping che all’interno del Politburo ospita acerrimi nemici e concorrenti pronti a saltargli addosso, gelosi ed invidiosi del suo potere e dei suoi successi politico-economici degli ultimi tempi. Il nuovo Mao cinese cerca di difendersi facendo vedere di essere stato bravo nell’intervenire prontamente e in modo massiccio, senza rendersi conto che proprio quello è stato il suo errore marchiano.
Agli occhi dei cinesi e anche al resto del mondo, egli apparirà ben presto come colui che ha svenduto la reputazione e la dignità dei cinesi e degli orientali in genere, dichiarando se stesso e il suo popolo come popolazione appestata, una etichetta infamante e insensata.
DOMINIO INCONTRASTATO DEI ROCKEFELLER E DEI CARNEGIE
Chiunque provoca paura cavalcando la propria bacata immaginazione e la tipica fantascienza della medicina monatta, produce danni incalcolabili al mondo intero. La medicina è da sempre culla di ignoranza e di preconcetti dogmatici.
In particolare dal 1910 in avanti grazie al rapporto Flexner che ha cancellato tutte le scuole mediche naturali e alternative mediante un gigantesco colpo di spugna ad opera dei Rockefeller e dei Carnegie giganti del petrolio, dell’acciaio e delle ferrovie, i due grandi eroi-ladroni dell’industria americana, i quali non contenti di aver monopolizzato il petrolio, gli armamenti, i servizi segreti hanno messo le loro grinfie mafiose pure sulla medicina, trasformata in strumento personale di potere e di dominio.
IL VIRUS INGRANDITO 100.000 VOLTE NON HA BOCCA, NON HA OCCHI, NON HA GAMBE E NON HA VITA
Oggi l’umanità continua a pagare carissimo tali sopraffazioni. In questo momento i media corrotti del mondo intero stanno esibendo la foto del coronavirus, come a voler dire “Ecco la prova, ecco il mostro responsabile”.
Di quale mostro mai si parla? È un oggetto materiale morto e inoffensivo come tutte le migliaia di diversi mini-oggetti a forma di chiodi, anelli, viti, monete, ganci, corone, palline, quadratini, stelline. Il creatore non ha prodotto mostri ma ha lasciato a ognuno di noi l’importante compito di chiarire le cose e non di complicarle.
L’INNOCENZA BATTERICO-VIRALE È UNA VERITÀ AMPIAMENTE PROVATA
Non ci servono laboratori chimici e biologici, non ci servono cliniche e strumenti di ultima generazione per dimostrare che l’impostazione della controparte è priva di scienza e di fondamento. Ci si potrebbe concentrare sui soli virus, ricordando che virus significa veleno e niente altro che veleno.
L’innocenza batterico-virale è un presidio inamovibile della Health Science o della scienza Igienistico-Naturale. Un presidio che porta la firma dei maggiori maestri della storia, con in testa Parmenide (“Datemi una forte febbre e ne saprò fare mirabilie”) e lo stesso Ippocrate (“La natura è sovrana medicatrice di tutti i mali”), per finire a Herbert Shelton e ad Alec Burton.
IL VIRUS È SOSTANZA ESCREMENTIZIA CELLULARE
Trasformare una sostanza naturale di tipo escrementizio in veleno è banale e sviante. Trattasi di semplici detriti cellulari, di polvere morta e cadaverizzata delle nostre stesse cellule (in tutto 100 trilioni) che muoiono e si rinnovano in continuazione senza sosta al ritmo di 200-400 miliardi al giorno.
Tali escrementi, tale sporcizia cellulare diventa veleno non appena rimane al nostro interno più del dovuto, impedendo un libero flusso alle cellule morte che seguono a ondate successive ininterrotte. Il corpo vivente è una autentica fabbrica di materiale virale fisiologico.
Questa alterazione, questa rallentamento metabolico, questo impedimento avviene quando? Quando viene a mancare la necessaria forza immunitaria-espulsiva da parte degli organi emuntori (fegato-reni-pelle-intestini-polmoni). Ovvero quando esiste una condizione patologica e tossica pregressa e precedente, quando si mangia male, si beve male, si dorme male, si pensa male e ci si comporta male, per cui viene a difettare l’energia espulsiva.
Parliamo di tossicità e non di contagio. In questo senso virus e veleni rappresentano un prodotto tossico e ostruente che tarpa le ali alla vitalità, alla funzionalità e alla salute. In tutto questo discorso non c’è alcun posto per mostri di alcun genere, per mostri batterici e mostri virali.
Non esistono insomma pestilenze e non esistono portatori sani o malati di peste e di contagio, ma solo banali portatori di ostruzioni e di condotti sporchi. Spiacente per le fervide immaginazioni hollywoodiane mediche, per gli immunologi, virologi e cacciatori di microbi che infestano la crosta terrestre con le proprie fantasie manzoniane.
LA PROVA CHE BATTERI E VIRUS SONO INNOCENTI
Tutti abbiamo dentro di noi l’intera gamma di batteri e di virus in tutte le possibili e immaginabili versioni e quantità, in proporzione a cosa mangiamo e a come ci comportiamo. Dimostrazione scientifica? L’ho detto e scritto 1000 volte ormai. È la prova del nove che è poi confermata in pieno e in toto dalle Leggi Naturali Eterne ed Immutabili della Creazione.
Lo ribadisco ancora a vantaggio di chi mi legge per la prima volta. Prendiamo un soggetto malato-malandato-influenzato-indebolito-febbricitante (anche uno che venisse classificato come portatore di Coronavirus). Lo mettiamo a digiuno idrico con sola acqua distillata o leggera per un mese.
A questo punto i casi sono due. Se avesse ragione la medicina monatta dei mostri, questa persona priva di cibo, priva di cure mediche, priva di farmaci, carica fin dall’inizio di mostri batterici vivi che la infiammano (vedi febbre) e di virus morti che la ostruiscono (vedi ritenzione idrica e acidificazione e mancata ossigenazione cellulare) dovrebbe avere una sorte segnata ed essere divorata da i mostri batterici e dilaniata dai mostri virali liberi di “agire”, per cui sarebbe senza scampo e morirebbe.
Ebbene questo non accade mai 100 volte su 100 (a meno che il soggetto non fosse già all’inizio del test in condizioni disperate e pertanto inadatte a qualsiasi interferenza incluso il digiuno che è sempre una operazione depurativa).
Succede infatti che il soggetto in questione non solo non viene aggredito in alcun modo dai presunti mostri della medicina, ma addirittura si ritrova leggero, leggermente sottopeso (recuperabile), carico di salute e di vitalità, pronto a riaffrontare con energia e spirito rinnovato le sfide della vita. Non è forse questa una ulteriore prova inoppugnabile che ridicolizza e spazza via quanto sostenuto dagli Untori del Terzo Millennio?
Invito a ristudiare le decine di tesi pubblicate sull’argomento, come “Virus e Viresse”, come “Scienza e fantascienza del virus”, come “Il Bluff del Coronavirus” di qualche giorno fa.
Ribadisco che i virus esistono ma non sono contagianti. Ribadisco che la immuno-depressione esiste nelle persone che si maltrattano, e che comunque essa non è raggruppabile ed etichettatile in una singola malattia e per giunta contagiosa, in quanto non rispondente ai postulati di Koch e soprattutto al buonsenso.
MAI ABBANDONARE PER NESSUN MOTIVO LA TEORIA DEL VIRUS
Quando si parla di Sars e Coronavirus è inevitabile parlare pure di Aids e di Hiv. Il crollo definitivo della Grande Menzogna e lo smascheramento dei fabbricanti e dei mercanti di angoscia che si annidano nei palazzi del potere politico-religioso-farmaceutico-economico-bancario-mediatico-sanitario è sempre all’ordine del giorno, dal momento che l’intera ipotesi e l’intera baracca Aids regge su basi astruse ed inesistenti.
L’intera vicenda Aids è stata una grande truffa epocale a danno dell’uomo e della comunità. Per giustificare quello sgorbio colossale e quello spreco enorme di risorse, e soprattutto quella incalcolabile sequenza di suicidi che nessun tribunale terreno ha ancora sanzionato, l’ordine di scuderia è “Non abbandonare mai per nessun motivo e a qualsiasi costo, la Teoria del Virus”.
Il vero scopo è quello di cavalcare il più a lungo possibile una teoria falsa, una fucina di sempre più nuovi misteri e contraddizioni in termini di scienza, ma tuttavia prodiga di uova d’oro e di fondi Aids esentasse.
Questo è uno dei motivi per cui il pubblico viene regolarmente spaventato e terrorizzato, tenuto sul filo del rasoio, con notizie allarmanti sul presunto e prolungato dilagare del virus Hiv, ed anche su altri virus di contorno come per l’appunto la Peste Suina (con gli scandali dei famigerati vaccini Tamiflu della Gilead Sciences), la Sars, e il Coronavirus.
I MEDICI KRYNEN LA SANNO ASSAI LUNGA SULL’AIDS
Interessantissima a tal proposito una intervista ai coniugi Krynen, eroici medici rimasti per decenni in Africa ad assistere le comunità affette da varie epidemie.
La maggior parte dei bambini da noi assistiti ha riconquistato ottima salute solo quando ha ricevuto cibo e cure materiali e spirituali adeguate, indipendentemente dal fatto che fossero sieropositivi o sieronegativi all’Hiv-Aids.
Abbiamo scoperto che fare del bene in Africa è un campo ideale per certe organizzazioni falsamente caritatevoli, cioè per quella beneficienza fasulla che torna a tutto vantaggio dei falsi benefattori. I nostri studi di medicina ci avevano indotti a credere che l’Aids fosse una spaventosa epidemia che devasta l’Africa. Tutte le persone incontrate qui nella regione di Kegera-Tanzania ci confermavano del resto la stessa convinzione.
Ora però, con grande stupore, abbiamo scoperto che era tutto falso. È stato davvero terribile scoprire di aver investito parte della nostra vita in una causa che si riteneva giusta, mentre in realtà si trattava solo di una gigantesca montatura. Le idee correnti sull’Aids non si basano affatto su studi seri.
Quando vi trovare nel cuore dell’Africa e dovete testimoniare ciò che accade realmente sul campo, non potete concordare con una sola parola di quanto viene propagato in Europa e nel mondo sull’Aids. Abbiamo scoperto di trovarci nel mezzo di una colossale menzogna. Il mondo intero è stato sottoposto a un lavaggio del cervello planetario a proposito di tale malattia.
L’intervento delle massime autorità politiche statunitensi (Ronald Reagan) e francesi (Jacques Chirac) sta a indicare fino a che punto l’intera vicenda fosse stata manipolata e gonfiata. L’accordo franco-americano stabilì che Robert Gallo e Luc Montagnier fossero i due co-scopritori di un virus inesistente Aids ribattezzato Hiv, con suddivisione equa dei proventi e dei meriti, e con la concessione del Nobel a Monagnier come dolcetto finale di compensazione. Nessuna sorpresa che alla fine lo stesso Montagnier abbia smentito le tante falsità ed incongruenze, con rivelazioni clamorose.
Per chi se lo fosse dimenticato ecco qui l’intervista.
IN QUESTA TESINA:
11 MOTIVI PER CUI NON CREDO A UNA SOLA PAROLA DEI BUBBONICI, DEI CONTAGIOFILI E DEI VACCINATORI
1. INETTITUDINE MEDICA VERSO LA SCIENZA
Più panico e ansia si crea e più il camice medico diventa importante. Più il mondo diventa schizofrenico e manicomiale e più la medicina diventa centro del mondo.
Non è vietato a un medico di diventare scienziato, non ho pregiudizi verso i medici. Ne conosco di ottimi davvero. Persone straordinarie e dotate di senso umoristico. Capaci pure di ridere di se stessi e dell’Ordine Medico nel quale militano nel bene e nel male. Ma la figura del medico-scienziato è una autentica rarità.
La scuola e l’inquadramento militare della medicina fa da impedimento alla libera ricerca. Il medico non è e non può mai essere uno scienziato. Egli è semmai un ingegnere operativo. Il medico è intervento, sperimentazione, rischio, pericolo, paura, tentativo di stoppare e silenziare i sintomi mediante bisturi e farmaci, tentativo di prevenire febbri e influenze mediante vaccini. Punto.
Il medico, anche il più geniale, è tutto fuorché scienziato, per mentalità e formazione. Il contadino dei campi, quello che ha fatto a malapena la 5° elementare, è più scienziato del medico. Le mie oche che prima di farsi avvicinare da qualcuno lo studiano e lo annusano, e che prima di assumere un cibo lo rivoltano e lo soppesano col becco promuovendolo solo se è rigorosamente vegetale, sono più scienziate del medico (ma anche dell’homo sapiens in genere).
2. I NUMERI DELLE EPIDEMIE RIVELANO L’INCONSISTENZA E L’ASSURDITÀ DELLE TEORIE VIRALI
Il numero di colpiti da polmonite e da supposta crisi virale e il numero dei morti da Coronavirus nel mondo e nella stessa Cina, sciorinati giornalmente in aumento per mantenere alta la paura e per oliare e rinnovare il panico, smentiscono clamorosamente le teorie pestofile. Aumentano gli infettati! è lo slogan prioritario dei telegiornali, diventati portavoce acefali della clinica Spallanzani.
Poche centinaia di morti in aumento giorno per giorno a Wuhan, metropoli di 12 milioni di persone, è un fatto normalissimo che accade ogni anno, specie in concomitanza con la stagione invernale, con le nebbie gelide e l’inquinamento intensivo dell’aria, un fatto che rimane di sormontante pertinenza di persone anziane e nel contempo malmesse sul piano della respirazione e del cuore.
Alla fine non sta succedendo un bel niente. Tutto andrebbe avanti come al solito con tot anziani cittadini che soccombono fisiologicamente alle loro irrecuperabili condizioni polmonari. La differenza la fa tutta la montatura propagandistica impiantata furbescamente su un insignificante Pretesto, montatura indispensabile a creare lo stato di panico e di spavento e di mobilitazione generale della legge e delle forze dell’ordine, senza i quali nessun cittadino intelligente sarebbe disposto a seguire le scelleratezze e le imposizioni ottuse della classe medica.
3. SOCCOMBONO QUELLI CHE PENSANO MALE, VIVONO MALE, MANGIANO MALE
Il concetto di contagio appartiene alle apparenze superficiali, ma è smentito dai fatti. Come per proteggersi dall’Aids non basterebbero i preservativi e servirebbe semmai uno scafandro super-sterile, così per il Coronavirus non basterebbero le mascherine e le bombolette spray sterilizzanti a base di super-amuchina e di antibiotico.
Se fosse vero il concetto monatto-untorale nessuno si salverebbe, questa è la realtà. Non avremmo scampo e tutti cadrebbero come mosche irrorate di insetticida. Come mai nelle aule scolastiche si ammalano 10 ragazzi su 20 e non 20 su 20? Si ammalano quelli più vulnerabili, quelli più intossicati, quelli che mangiano peggio degli altri e si comportano peggio degli altri.
Milioni di persone soffrono di mal di testa, di mal di gola, di mal di schiena, di diabete, di cardiopatie. Nessuno si sogna di pensare ad altrettante epidemie contagianti. Si tratta solo di reazioni corporali simili, causate da comportamenti impropri e tossici della gente.
C’entra molto l’effetto nocebo, che è un placebo negativo, per cui il semplice e fisiologico incremento di temperatura, associato a un qualsiasi contatto col paese appestato chiamato Cina, è sufficiente ai deboli di mente per sentirsi affetti dal Coronavirus.
4. I MICRORGANISMI NON FANNO DISCRIMINAZIONI
Uno dei principi base delle malattie cosiddette infettive, che sono poi principi logici e comprensibili a tutti, sostiene che qualsiasi malattia, per essere davvero infettiva deve colpire esattamente il 50% di maschi e femmine senza fare discriminazioni. Infatti, se ci sono sbalzi verso il maschile o il femminile, significa che altri fattori entrano in gioco, come certe abitudini sbagliate legate al genere.
Nell’Aids-Hiv ad esempio il CDC riporta un 81% di casi riguardanti i maschi, in particolare maschi tossicodipendenti, emofiliaci, rovinosamente omosessuali e di un 19% a carico delle femmine, per cui appare evidente il bluff e la farsa contagiante costruita intorno a quel virus inventato di sana pianta.
Per essere davvero contagiante, il Coronavirus (ma anche la Sars, la peste suina e tutto il resto) dovrebbe colpire gravemente non solo al 50% maschi e femmine, ma anche giovani e anziani, mentre il Coronavirus riguarda principalmente gente anziana e malmessa, come ben sanno gli stessi medici.
Il motivo della polmonite non è pertanto il virus ma LE CONDIZIONI PRECARIE dei soggetti colpiti. Non serve essere dei geni per capire questo. Lo comprendono anche i sassi. Sul Coronavirus non esistono nemmeno delle statistiche relative a tali essenziali suddivisioni.
5. RIDICOLE MASCHERINE CARNEVALESCHE E PRIVE DI SENSO
Ringrazio il prof Dario Sacher, autore di romanzi di sottile ironia e mattacchione inguaribile di nome e di fatto. Mi ha appena chiamato annunciandosi come dottor Colautti. “Parlo col dr Vaccaro? Potrebbe fornirmi uno stock di 10.000 mascherine a qualsiasi prezzo?”. Per un attimo sono rimasto perplesso. Poi ho capito che si trattava di uno scherzo, e anche da chi proveniva.
L’uso delle mascherine è un ennesimo bluff. Un autentico business per fabbricanti e farmacie, questo sì. Esse sono decisamente dannose, sotto ogni punto di vista. Dannose per l’igiene, il comfort, gli impedimenti respiratori soprattutto per chi ha problemi polmonari.
Anche dal punto di vista della barriera virale le mascherine non servono a nulla. Servono piuttosto a creare panico e a fare paura. Sono il simbolo di questa ennesima carnevalata del terrore a cui è sottoposta la comunità mondiale.
I contagi valgono solo nel raggio di 2 metri, è l’ultima bufala che gira. Ennesima stupidaggine ovviamente. C’è pure da chiedersi come si fa a vivere separati e a distanza, quando nei bus, nei treni, negli aerei, nelle scuole, nei cinema, nei teatri, nei ristoranti, negli spogliatoi delle squadre di calcio e di basket le seggiole sono poste una accanto all’altra?
6. IMPROPRIA DEMONIZZAZIONE DELL’INTERA CINA
Chi cerca in ogni maniera di demonizzare l’igiene di un intero popolo come la Cina, il celeste Impero, o ancor peggio la splendida e magnifica Hong Kong, dimostra di essere a corto di informazione e di intelligenza sui fatti reali, e dimostra di non essersi mai recato di persona nel continente cinese e in quello asiatico che lo circonda. Forse gli è rimasto in testa il film Contagium, dove si prospettava una pandemia mondiale innescata, guarda caso, proprio nei meandri di Hong Kong.
La cultura cinese è cultura millenaria per molti versi simile alla nostra e spesso anche superiore alla nostra. Questo riguarda pure il cibo. A parte vivere con una compagna cinese, ho vissuto nelle maggiori città della Cina, e Hong Kong la conosco meglio ancora di Udine e dell’Italia.
Ho frequentato gente di ogni livello, dal più normale al più alto. Ho frequentato circoli culturali vegetariani e vegani, supermercati, mercati rionali, ristoranti, alberghetti di fortuna e hotel 5 stelle. Posso concludere e confermare che i cinesi hanno a disposizione strumenti, risorse e tendenze alimentari di eccellente livello. Questo vale per la Cina, per Taiwan e per Hong Kong, e per tutte le comunità cinesi messe in condizioni di essere attive e laboriose in ogni parte del mondo.
Anche i loro gusti sono per lo più mirati alla salute e all’eccellenza. Se uno vuole trovare tanta frutta, tanto durian, tante verdure fresche e crude di ogni tipo, centinaia di funghi diversi, vada a schiarirsi gli occhi ed aprirsi la mente nei mercati e supermarket cinesi. Se uno vuole tastare l’amore indissolubile e quasi ossessivo per frutta e verdura mai vista prima vada senza paura in mezzo ai mercatini all’aperto.
Ammetto certamente che esiste pure il retro della medaglia, fatto di sacche di grossolanità mentale e di insensibilità micidiale verso gli animali, di tendenza a cercare effetti miracolosi e stimolanti e afrodisiaci nella selvaggina strana, di credenze ataviche nel misterioso, nei serpenti, nei rospi, nei granchi imprigionati e puzzolenti, nei pipistrelli, nei nidi di rondine, nei pesci marci, nei pesci vivi tagliati a pezzi sotto gli occhi dei consumatori, nella polvere di zanne di elefanti e corna di rinoceronti. Ma tutto questo è racchiuso in determinati confini e stradine ristrette, o anche nelle farmacie cinesi vecchio stampo.
Ammetto pure che esiste pure una degenerazione di massa su consumo di maiale e di pollo, dove la Cina risulta vantare un non invidiabile primato mondiale. Ammetto che l’apertura all’Occidente ha aggravato la situazione con le catene McDonalds e Burger King ad ogni angolo, con consumo di latte e latticini, gelati e junk food in disastroso aumento.
La politica del leader carismatico Xi Jinping è per sua stessa ammissione quella di sottovalutare le libertà e i valori individuali in quanto lusso insostenibile, e di puntare a riempire invece lo stomaco affamato di 400 milioni di cinesi tuttora sotto la soglia della povertà calorica-alimentare, cosa apparentemente più facile da raggiungersi con hamburger e salsiccia. Tale politica ha completato il quadro negativo.
Alla fine in Cina esistono sacche di eccellenza dove la comunità ha potuto arricchirsi ed evolversi anche più dell’Occidente, e troviamo nel contempo delle sacche di povertà e di sottosviluppo. Ma ai cinesi non manca per niente il substrato storico dei migliori maestri della cultura taoista, confuciana e buddista. Alla fine, nella Cina odierna si vive il meglio del meglio, ed anche il peggio del peggio nelle sacche arretrate e legate a certe orribili e disgustose tradizioni che gli stessi cinesi evoluti rifiutano e denunciano.
C’è poi ben poco da scandalizzarsi. Qui nella terra di Pitagora, di Giordano Bruno, di Leonardo e di Luigi Alvise Cornaro, c’è gente che si delizia nel mangiare mortadelle, salumi, trippe, fegati d’oca, muso di maiale, gambe di maiale, cicciole di sangue rappreso, testicoli di toro, gamberetti e granchi croccanti, anguille, selvaggina bucherellata orrendamente dal piombo, e che si concederebbe pure carni esotiche di elefante, di rinoceronte, di canguro, di coccodrillo, di scorpioni e di insetti vari cotti e crudi solo se ne avesse la possibilità concreta.
7. OFFESA COSTANTE ALLE LEGGI NATURALI, A UN CREATORE DISTRATTO E SBADATO
Le teorie dei mostri maligni hanno in comune la perversa voglia di spaventare e assoggettare la gente, togliendole ogni amore per se stessa, ogni voglia di scherzare e di divertirsi, ogni autostima, ogni gusto per la vita, ogni tendenza a socializzare e ad amare. Ma non solo questo. Hanno in comune l’intenzione di rendere la gente obbediente, allineata e disposta ad ogni sopruso.
Tali teorie ipotizzano pure un creatore distratto e sbadato che ci ha fabbricato con sufficienza ed approssimazione, pieni di lati deboli e di difetti, privi di strumenti di riequilibrio. Ipotizzano un Creatore cinico che si diverte a perseguitare l’uomo con particelle misteriose e diaboliche in belligeranza continuata.
C’è ben poco rispetto verso Madre Natura nelle cervellotiche spiegazioni apportate dai virologi e dagli immunologi. La microbiologia trasparente delle menti più elevate del settore (mi riferisco a super-docenti come Peter Duesberg e Stefan Lanka, a liberi ricercatori di casa nostra come Stefano Montanari e Antonietta Gatti) ha smentito l’esistenza stessa dei retrovirus che si invischierebbero col nostro materiale cellulare ospitando i mostri virali che così riacquisterebbero miracolosamente vita risuscitando e appropriandosi all’improvviso di proprietà mentali, moltiplicative, intenzionali.
Solo menti bacate e dedite ai film dell’orrore e di fantascienza possono partorire nefandezze di questa portata. Se poi però uno vuole credere nei fantasmi partoriti da menti stravolte dall’immaginazione è libero di farlo.
8. MANCANZA DI CHIAREZZA E DI SPIEGAZIONI SEMPLICI
Le cose autentiche sono cose semplici. Le spiegazioni vere sono plausibili, sensate e comprensibili anche per un bambino delle elementari. Basta andare oltre le facili apparenze per far quadrare il cerchio. Non servono microscopi elettronici a 100 mila ingrandimenti e nemmeno lauree in biologia molecolare.
Il mio invito, ogni volta che incontrate un medico è di accettare le cose evidenti ed essenziali, il bendaggio e la cura delle ferite, l’estrazione di un dente, le riparazioni di vera emergenza mirate a mantenerti in vita. Per tutto il resto sorridi, annuisci e prendilo con le pinzette. Digli di sì, facendo finta di credergli. Oppure fatti spiegare per filo e per segno il significato semplice e chiaro di ogni termine e di ogni concetto da lui usato. E chiedigli pure di scrivere in calligrafia leggibile le sue diagnosi e le sue prescrizioni. Probabilmente non risponderà alle domande.
Se avesse la pazienza e l’umiltà di farlo, ne scopriresti delle belle! Sarà rarissimo poter ascoltare frasi tipo “Le malattie esantematiche altro non sono che preziosi sforzi depurativi da parte di un organismo infantile intossicato”, a meno che non ti trovi davanti a un medico-igienista del calibro di Alec Burton (chi scrive è tra l’altro l’unico italiano ad aver colloquiato per un’ora col medico mondiale numero uno dell’igienismo Mondiale da poco scomparso).
9. LA LEGGE DEL SIMILE RICHIAMA SIMILE È SEMPRE IN AGGUATO
Il paradosso al quale stiamo tutti assistendo è letale. Ogni telegiornale, ogni notizia, ogni testata giornalistica parla di quello e soltanto di quello. Parla della necessità di scostarsi dal prossimo, di creare una barriera e una distanza. Amore? Carezza? Stretta di mano? Il meno possibile e sempre col guanto e col sospetto. Se poi uno è cinese che il cielo ci assista, stiamo alla larga.
Il bello è che si fanno pure appelli alla calma e alla tranquillità, a non cadere nel panico, mentre più si grida “Non temere il lupo” e più ringhioso e arrabbiato il lupo si profila e prende forma. Pare che nessuno si renda conto che parlare in continuazione di malattia richiama e promuove la malattia stessa. Parlare di virus mortale trasforma in mortale anche l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo.
La Terra, ex Paradiso Terrestre per quanto imperfetto e provvisorio, trasformata in autentico manicomio. Senza dimenticare che non basta assolutamente vaccinare tutti gli Adami, i Caini e le Eve, ma serve vaccinare pure tutti i cani, i gatti, i pappagalli, i canarini, gli animali da macello, i pesci, i crostacei, le mosche, le api, le coccinelle, le cimici, i pidocchi e le zanzare. C’è qualcosa che non quadra e che non funziona.
10. CRITERI DI COMODO PER L’INFETTIVITÀ, COME AFFERMATO DA PETER DUESBERG
Da quando Koch e Pasteur hanno codificato la teoria batterica, la classe medica non ha mai commesso l’errore di giudicare Non Contagiosa una malattia infettiva. Gli scienziati che vanno controcorrente e che la pensano in modo diverso vengono bollati, minacciati e messi da parte perché le malattie Non Infettive farebbero restare senza lavoro e senza fondi i Cacciatori di Microbi e gli studiosi di retrovirus e di trascrittasi inversa.
La caccia ai microbi è tornata in auge per il radicato pregiudizio che vuole batteri e virus come causatori specifici di malattia e per gli stanziamenti smisurati di fondi statali verso la ricerca biologica, cosa che ha fatto nascere una rete di istituti pubblici e privati con grandi interessi nel campo delle biotecnologie e dei laboratori di analisi e con gente che ruota attorno a questo fenomeno, contraddistinta da grande voracità per il denaro. La burocrazia scientifica è cresciuta a dismisura e le tecniche per cercare ed isolare microbi e virus e retrovirus veri o presunti nei fluidi organici dei pazienti sono diventate pratiche standard.
Queste le affermazioni del prof Peter Duesberg, prestigioso docente di Biologia Molecolare e Cellulare presso la University of California a Berkeley, oltre che pioniere nella ricerca su virus, retrovirus, genomi e geni, e primo scienziato al mondo ad aver isolato un gene del cancro, oltre che uno dei più autorevoli microbiologi del mondo e membro carismatico della National Academy of Sciences americana.
11. NESSUN INSEGNAMENTO DAI CLAMOROSI ERRORI DEL PASSATO
Il semplice fatto di scoprire un nuovo microbo nelle vittime sotto esame non significa che quel microbo è il vero responsabile. Può benissimo trattarsi di uno dei tanti microrganismi innocui che si trovano negli esseri umani e negli animali. Questi germi possono essere invasori secondari, cioè invasori opportunisti che si approfittano del calo di resistenza in una persona indebolita, senza essere loro la causa di indebolimento. Il microbo opportunista causa la malattia diagnosticata ma non è responsabile della immunodeficienza che gli ha permesso di attaccare con successo la vittima.
Ho citato 11 motivi ma in realtà ce ne sarebbero molti altri. La scienza medica sostenne il contagio e la peste molte volte nel passato, trasformando gente normalissima in appestati costretti all’ostracismo sociale e alla rovina. Successe con lo Scorbuto (in realtà carenza di acido ascorbico o vitamina C), successe con la Pellagra (carenza di Niacina B3 e di Triptofano), successe con il Beri-Beri (carenza di Tiamina B1), successe con lo Smon Giapponese (tossicità farmaceutica del Clioquinol prodotto dalla Ciba-Geigy), con migliaia di vite umane sacrificate per difendere testardamente per 10 anni una ipotesi virale dimostratasi totalmente inesistente.
L’Aids è stata l’epidemia più finanziata di tutti i tempi al fine di farla diventare dogma nazionale e bandiera degli Stati Uniti e delle loro colonie, prima tra tutte l’Italia. Pare sensato e logico non mettere in luce le gravi incongruenze e lacune di dalle teoria?
Occorre poi dire che chi scrive non nega affatto l’esistenza di diversi tipi di immunodeficienza e di esaustione, mentre nega l’esistenza di una singola malattia col fiocco denominata prima Grid (Gay Related Immunodeficiency Disease) e poi Aids (Acquired Immunodeficiency Disease Syndrome), in quanto colossale operazione commerciale avviata e sostenuta dal CDC-CentralDiseaseControl a livello mondiale.
Tanto che le obiezioni e le domande che Peter Duesberg ha posto al carrozzone Aids prove alla mano rimangono tuttora senza risposta:
- Come mai l’Hiv non provoca l’Aids?
- Come mai l’Aids non si trasmette per via sessuale?
- Come mai le cure AZT non migliorano ma causano ai malati immunodeficienza aggiuntiva e mortale?
- Come mai migliaia di catalogati Aids non hanno mai avuto l’Hiv?
- Come mai centinaia di migliaia di persone con presunto Hiv da molti anni non hanno mai sviluppato la presunta malattia Aids?
- Come mai Luc Montagnier co-scopritore dell’Aids e premiato Nobel oggi smentisce il tutto e sostiene che che il virus non può essere l’unica causa di malattia?
- Come mai oltre 30 anni di ricerche sull’Aids costate enormi somme di danaro pubblico non sono riuscite a dimostrare se-come-perché l’Hiv provoca l’Aids o attacca il sistema immunitario?
NECESSITÀ DI APPARTENERE ALLA NOMENKLATURA E ALL’ESTABLISHMENT
Chiaro che esistono molti altri punti critici che ho messo in evidenza nella mia tesi “Aids non malattia ma programma di governo” pubblicata sulla rivista Nexus. Il fatto è che il più delle volte non conta tanto se dici la verità vera ma contano le tue referenze ufficiali. Conta il chi sei. Conta se hai il camice o meno. Conta se sei autorizzato a parlare e a dire le cose che sai e che ognuno può apprendere, valutare e verificare.
Conta soprattutto che tu sia allineato col dogma degli untori ministeriali di destra, di sinistra e di centro, col dogma imposto, foraggiato e militarizzato dalla Casa Bianca e dal Politburo Comunista di Pekino, e con le piagnucolose preghiere di rito dei pontefici di turno.
Valdo Vaccaro
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°