RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI
21 APRILE 2021
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Tutto è dispersione, lacerazione,
separazione, rotolare di ruote
senza carro, e questo ha nome esilio,
o anche mondo.
GUIDO CERONETTI, Tra pensieri, Adelphi, 1944, pag. 11
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SOMMARIO
EDITORIALE
MARIE CURIE, LA GENTILEZZA DELLA GENIALITÀ
Maria Salomea Sklodowska nasce il 7 novembre 1867 a Varsavia, in una Polonia sotto carestia e sotto il tacco tedesco. È la più piccola di cinque figlie. Entrambi insegnanti, i genitori appartengono alla piccola borghesia. La giovane Marie non cura il suo aspetto esteriore. Indossa i vestiti che capitano. A scuola è in disparte ma ha voti molto alti. Legge durante la ricreazione. Continua a divorare libri e impara da sola il francese. Predilige gli studi matematici che vuole proseguire, nonostante l’ostilità del tempo contro la presenza femminile nelle scuole superiori. Il suo ritmo di vita di studiosa – e di persona riservata e determinata – non impedisce i moti del cuore.
Ricambiata, si innamora del figlio dei padroni di casa. Una relazione giovanile bloccata dai genitori di lui per differenza di classe. È un periodo molto difficile. Questo amore perduto e l’ostilità verso le donne all’Università di Varsavia spingono Marie ad uscire subito dalla Polonia. Da adesso, la sua vita sarà una fantastica corsa inarrestabile! Prosegue gli studi a Parigi. Lavora per mantenersi presso una famiglia ricca per sei anni. Non si ferma, la sua tenacia aumenta! Si laurea alla Sorbona in Fisica e in Chimica.
Nella sua vita vorticosa ha il tempo di incontrare Pierre Curie fisico, suo compagno di vita e di ricerche. Ha due figlie. La coppia crea un piccolo laboratorio. Scopre la radioattività e il suo comportamento delle sostanze radioattive appena individuate in chimica: materiale che chiamerà Polonio per ricordare la Polonia. I coniugi scoprono un materiale più radioattivo che chiameranno Radio. Decidono di non brevettare le scoperte.
Con il marito e il fisico Antoine Henri Becquerel ottiene il Nobel per la Fisica nel 1903 per lo studio dei primi elementi radioattivi e, da sola, per la Chimica nel 1911. Inizialmente attribuito al marito e a Becquerel, il Nobel viene assegnato anche a lei grazie alle pressioni del coniuge, che nel 1906 muore. Lei cade in una profonda disperazione. È una donna forte e nel 1910 ha sentimenti per un allievo del marito, il fisico Paul Langevin. La stampa di destra la definisce una “polacca” spudorata nemica della famiglia, ed “ebrea” come Alfred Dreyfus. Lei e le figlie sono minacciate dalla ex moglie di lui. Lo scandalo dura fino al 1911 ma non intacca il suo prestigio ormai mondiale. Si muove per lei l’intellighenzia internazionale! È difesa dalle amiche, dalle femministe, dai colleghi più illustri come Albert Einstein.
Le tempeste esistenziali e le avversità professionali non la fermano… riceve il Nobel per aver scoperto, isolato e determinato le proprietà di Radio e Polonio, determinando i progressi della chimica. È la prima donna ad avere un Nobel e ad insegnare alla Sorbonne. Il suo iperattivismo aumenta! Scrive molti testi scientifici. Si dedica alla cura dei feriti della Prima guerra mondiale assieme alla figlia Irène. È la prima a realizzare ambulanze attrezzate con raggi X chiamate “piccole Curie”. Crea il Servizio radiologico militare. Addestra 150 infermiere e i soldati americani.
Dopo la guerra scrive La radiologie et la guerre. Trasferisce il laboratorio all’Institut Curie. Scopre le capacità terapeutiche dei raggi X. Rimane vittima dell’anemia per esposizione alle sostanze radioattive ma questo non rallenta il suo impegno. Dirige il Laboratorio Curie nell’Istituto Radium dell’università di Parigi fondato nel 1914. Viaggia per portare messaggi di pace e di solidarietà al suo Paese. Visita le scuole in Europa. Incoraggia le ragazze e le donne a non farsi sopraffare dalle ingiustizie. Fa conferenze scientifiche in tutto il mondo.
Il 20 aprile 1995 Francois Mitterrand, Lech Walesa con Eve Curie accompagnano nel Panthéon le bare di Pierre e Marie, prima donna ammessa nel tempio. Una donna che è stata una straordinaria combinazione di fragilità, di sentimenti, di tenerezza, di forza, di implacabile determinazione, di organizzazione e soprattutto di genialità!
FONTE: http://opinione.it/cultura/2021/04/19/manlio-lo-presti_marie-curie-gentilezza-genialit%C3%A0-nobel-chimica-fisica-studi-matematici/
IN EVIDENZA
Pass vaccinale: in arrivo la trappola per i non vaccinati
Sta per scattare la temuta, possibile trappola per i cittadini contrari ad affrontare il rischio di subire il “vaccino genico”, ancora sperimentale, approntato in pochi mesi per tentare di immunizzare il corpo da una patologia curabilissima da casa come la sindrome Covid. In attesa che a metà giugno arrivi il certificato vaccinale dell’Unione Europea, scrive il “Messaggero“, alcune Regioni italiane cercano di anticipare Bruxelles: è il caso della Campania, che ha iniziato la distribuzione di una tesserina plastificata dotata di un chip che certifica l’avvenuta vaccinazione del suo possessore. Da Napoli ne saranno distribuite circa 250.000 ad altrettanti cittadini campani che hanno ricevuto le due somministrazioni. «Ma presto le tesserine saranno milioni, e consentiranno ai loro titolari di entrare in un cinema o in metropolitana o in un ristorante con la prova facilmente dimostrabile di essere immuni dal Covid», scrive il quotidiano romano, dando per scontato – erroneamente – che i “vaccini genici” attualmente in distribuzione siano realmente efficaci, contro il Covid.
Il telefonino (o la carta) – e non la tesserina – è invece la strada scelta dal Lazio per il suo pass. Nell’anagrafe laziale sono già registrati circa 500.000 cittadini vaccinati. «Oltre 75.000 hanno già scaricato sul loro telefonino o stampato su un foglio di carta la certificazione vaccinale con la quale possono dimostrare, tutte le volte che ne hanno bisogno, di aver ricevuto le due dosi». Sempre secondo il “Messaggero”, i due certificati vaccinali regionali (e gli altri allo studio in Veneto, Lombardia o, sia pure solo parzialmente paragonabili, in Sicilia e Sardegna) si materializzano «al momento giusto», visto che «potrebbero coadiuvare la graduale riapertura delle attività di ristorazione e sportive in Italia». Si profila dunque una grande discriminazione, tra vaccinati e non vaccinati, visto che i pass regionali «fanno un po’ da prova generale per quella che – da giugno – sarà l’operazione “Covid free certificate” su scala continentale, ovvero la nascita del certificato vaccinale che sarà distribuito a tutti i vaccinati europei sulla base delle medesime regole stabilite dall’Unione Europea».
A giugno – ha spiegato il commissario europeo alle vaccinazioni, Thierry Breton – i vaccinati saranno moltissimi, e dunque (secondo lui) il pass «non sarà in alcun modo discriminatorio verso chi, non per sua scelta, non avrà ancora potuto avere il vaccino». Curioso, vero? La card europea (che sarà distribuita dalle singole amministrazioni nazionali in due lingue, quella nazionale e l’inglese) sarà «semplicissima da usare, perché scaricabile sul telefonino». In pratica, dimostrerà l’immunizzazione di una persona con tre percorsi possibili: il vaccino; l’aver avuto il Covid almeno due mesi prima dell’emissione del certificato (e dunque l’avere anticorpi naturali) oppure l’aver fatto un tampone molecolare 48 ore prima. Di nuovo: il “vaccino genico” non esclude affatto che il soggetto non sia più contagioso, come affermano gli stessi specialisti. Quanto al tampone molecolare, viene persino da ridere: centinaia di sanitari hanno spiegato che non si tratta certo di uno strumento affidabile, visto che sconta un margine di errore letteralmente enorme.
Aspetti determinanti, che però vengono completamente ignorati. «Entrare in possesso del pass sarà facilissimo – si rallegra il “Messaggero” – perché già oggi tutti i vaccinati vengono registrati presso anagrafi regionali e nazionali con estrema cura». Oltre al codice fiscale, infatti, l’anagrafe registra il vaccino somministrato, le date delle iniezioni, il braccio che ha ricevuto l’inoculazione e anche il lotto produttivo cui apparteneva il farmaco utilizzato. «Dopo la seconda iniezione basterà scaricare i dati su una apposita App, oppure stamparli su carta». Dettaglio comico: «Forse per l’Italia potrebbe essere utilizzata “Immuni”». Nel suo trionfalismo, il “Messaggero” parla di «evidenti vantaggi su tutti i fronti, a partire dai viaggi di lavoro e per turismo». Trenitalia, ad esempio, ha appena lanciato due convogli giornalieri Milano–Roma liberi da Covid, cioè riservati a vaccinati (che si suppone avventurosamente che non siano più contagiosi) o a viaggiatori che siano sottoposti al tampone (che si presume miracolosamente attendibile: questione di fede, anche qui).
L’eurocommissario Thierry Breton
«Alberghi o centri turistici potrebbero iniziare a lavorare solo con persone sicuramente vaccinate», scrive il “Messaggero”, aprendo le porte alla discriminazione finale tra vaccinati (scambiati per immunizzati) e non vaccinati, degradati al rango di cittadini di seconda classe. «Anche la frequentazione di palestre e piscine o di parti di strutture sportive potrebbe trarne enorme agevolazione», aggiunge il quotidiano, che ormai tifa apertamente per il ricatto: o ti vaccini, o resti escluso dalla vita sociale. Sembra che ormai la strada sia tracciata: «Tutti i dati delle anagrafi regionali confluiscono in una anagrafe nazionale delle vaccinazioni: un gigantesco contenitore informatico, che contabilizza tutti i vaccinati». Una schedatura meticolosa, realizzata con la fiducia “religiosa” nelle proprietà immunologiche di un vaccino che ai sanitari viene imposto già oggi, violando il Codice di Norimberga (e la Costituzione) che vieta di imporre Tso con farmaci ancora solo sperimentali. «Sarà l’anagrafe nazionale – chiosa il “Messaggero” – a garantire il pass europeo a tutti gli italiani che lo chiederanno». E buona salute a tutti.
FONTE: https://www.libreidee.org/2021/04/pass-vaccinale-in-arrivo-la-trappola-per-i-non-vaccinati/
Parte il Pass vaccinale. E ora il governo parla addirittura di carcere
21 04 2021
Addirittura ora si parla di “carcere”. Il binomio pass vaccinale e carcere agita il mondo politico e i cittadini italiani. La bozza del nuovo decreto dedica infatti l’articolo 10 al certificato verde: un pass che permetterà lo spostamento tra regioni arancioni e rosse, e garantirà diverse altre possibilità di movimento, come la partecipazione ai grandi eventi e alle partite di calcio. Come spiega Il Messaggero, “probabilmente il risultato finale sarà avere una tessera magnetica che consentirà di viaggiare senza l’incubo del Covid, tra regioni italiane e all’estero, o anche di frequentare eventi sportivi, concerti. Un green pass che potrebbe rappresentare la svolta per salvare le vacanze estive”.
Il governo immagina di darne il via ufficiale dal 26 aprile, giorno delle riaperture. Ma si sollevano subito molte polemiche, come chi sostiene che il pass vaccinale viola la privacy o che, comunque, discrimina. “Nel frattempo, per potersi muovere tra regioni si continuerà a usare l’autocertificazione, insieme con uno dei tre attestati necessari allegati, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l’esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Sia il pass che un’eventuale app sono un progetto sul quale stanno lavorando diversi ministeri”.
Per ottenere il pass un cittadino deve certificare l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dall’infezione. Il pass avrà una durata di sei mesi per i vaccinati e i guariti e di 48 ore per chi si sottoporrà a test antigenico o molecolare con esito negativo. “La certificazione verrà rilasciata già alla somministrazione della prima dose di vaccino. Sarà in formato cartaceo o digitale e sarà compilata dalla struttura presso la quale è stato effettuato il vaccino”. Poi arriva la nota relativa alle pene: se qualcuno proverà a falsificarlo, rischierà di finire in carcere.
Il pass, infine, cesserà di avere validità qualora l’interessato risulti successivamente di nuovo positivo al Covid. E per chi ha completato il ciclo di vaccinazione prima dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento? “Può farne espressa richiesta alla struttura sanitaria o alla Regione o alla Provincia”. Il pass funzionerà fino all’attivazione della piattaforma europea, nella quale saranno convogliati anche i certificati nazionali. “E a quel punto entrerà in vigore il cosiddetto DGC-Digital Green Certificate, interoperabile a livello europeo”.
FONTE: https://www.ilparagone.it/attualita/carcere-falsifica-pass-vaccinale/?telegram
5G: il pilastro del golpe transumano
Nella prima parte di Sancho #9 parliamo di attualità
– Egitto: Il mostro di metallo a Suez e gli altri strani incidenti di questi giorni
– Merkel: Excusatio non petita, accusatio manifesta
– Boldrini: chi di fucsia colpisce, di fucsia perisce
SANCHO DOSSIER – 5G: il pilastro del golpe transumano
Il 5G è l’infrastruttura cardine della strategia militare, sanitaria, digitale che vuole imporre al mondo il capitalismo della sorveglianza.
– La resistenza dell’Alleanza Italiana Stop 5G
– Studi scientifici a confronto: nessuno a supporto dell’innocuità, tanti a supporto della dannosità
– La digitalizzazione della vita civile e le nuove strategie militari
– La politica italiana sponsorizza l’intelligenza artificiale mentre distrugge l’ambiente
– Digitale, 5G e Covid-19 un’unica armata del bio-tecno-totalitarismo
– La distopia delle future generazioni
Conduce Massimo Cascone. Produzione Bagony Snikett
Buona Visione!
VIDEO QUI: https://youtu.be/azPBzpO5PDs
FONTE: https://comedonchisciotte.org/sancho-9-fulvio-grimaldi-5g-il-pilastro-del-golpe-transumano/
BELPAESE DA SALVARE
Una dittatura è per sempre: nel baratro, grazie al Covid
Ogni giorno ci dicono che l’emergenza finirà domani, e invece questa emergenza non passa mai. Trascorso un anno, l’eccezione è diventata la nuova normalità, costringendo di fatto i cittadini a vivere dentro una dittatura sostanziale, mascherata da emergenza sanitaria.
Il passaggio da Conte a Draghi, con l’ingresso nel governo della Lega, non ha cambiato di una virgola la situazione, aumentando soltanto il tasso di ipocrisia (già elevatissimo) che contraddistingue la nostra classe dirigente. L’ultimo decreto di Draghi, quello che dovrebbe consentire alla gente di tornare a respirare a partire dal 26 aprile, si muove in teoria nel solco di una continuità che mina la serenità mentale dei cittadini, quotidianamente ossessionati dal variare del colore delle Regioni e da una tambureggiante campagna mediatica di stampo terroristico, che va avanti senza soluzione di continuità.
Misure come il coprifuoco (confermate, sembra, anche per il futuro), denotano – al di là di ogni ragionevole dubbio – il desiderio del governo Draghi, diretta emanazione di quei poteri che cavalcano il Covid per realizzare un nuovo ordine globale, di imporre un regime che utilizza le paure per comprimere le libertà, grazie soprattutto al sostegno complice di presunti esperti da salotto, che ipnotizzano masse rese opportunamente isteriche e insicure. Come in ogni dittatura che si rispetti, i pochi che ancora resistono vengono diffamati con regolarità e bollati quali inguaribili complottisti, dai soliti menestrelli al servizio dei padroni. Chi è le del mestiere le riconosce, queste tecniche: imprimere nella mente del cittadino la convinzione che la nuova normalità è questa. Si vede, la mano di uno stregone malvagio: non credo sia più peregrina, l’idea che si sia sedimentato un nuovo regime.
Tra le misure più indegne, tra quelle immaginate dal governo per consentire aperture parziali, spicca quella che prevede l’utilizzo di un pass sanitario indispensabile, per spostarsi da una regione all’altra a seconda dei “colori”, necessario cioè per quelle “rosse” o “arancioni”. Questo pass dovrebbe essere rilasciato ai fortunati in grado di essere guariti dal Covid da almeno sei mesi, ai vaccinati e a quelli in possesso di tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. A breve, questo sistema potrebbe essere adottato da tutti i paesi dell’Unione Europea. Il livello di discriminazione raggiunto in danno di chi non intende vaccinarsi ha superato la soglia di guardia, nel silenzio incredibile di tutte le istituzioni di controllo, che dovrebbero in teoria vigilare sul rispetto di una Costituzione quotidianamente vilipesa e umiliata da un governo che ha accentrato tutti i poteri. Immaginare di riconoscere il diritto di muoversi liberamente solo a una ristretta élite di selezionati è qualcosa di così grave da non sembrare neppure vera.
(Francesco Toscano, dichiarazioni rilasciate nella diretta su YouTube “Una dittatura è per sempre“, su “Visione Tv” il 20 aprile 2021).
Il coprifuoco della verità: l’Italia riapre ma resta illegale
Il coprifuoco della verità mantiene l’Italia nella grande menzogna in cui è stata immersa, a partire dalla drammatica primavera 2020, con l’occultamento sistematico della reale situazione sanitaria e delle vie d’uscita medico-farmacologiche individuate quasi subito dai medici più brillanti e coraggiosi. Lo sgangherato carrozzone politico che sostiene il governo Draghi continua a non farne cenno, così come la stessa opposizione: Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che non si sono mai opposti al golpe bianco commissionato a Conte, neppure oggi contestano in modo chiaro la linea sanitaria governativa. Draghi infatti punta tutto sull’ambiguo compromesso dei vaccini, seguitando a ignorare la via maestra delle cure precoci domiciliari: attraverso un protocollo terapeutico nazionale, l’assistenza medica trasformerebbe il Covid in una malattia regolarmente curabile, evitando quasi sempre il ricovero in ospedale e quindi azzerando, di fatto, i numeri dell’emergenza.
Per contro, di fronte al crollo socio-economico di metà del paese (escluso cioè il pubblico impiego e le grandi aziende), Mario Draghi imbocca la strada delle riaperture, in clamorosa controtendenza rispetto a paesi come la Germania, che ora estendono alla narrazione sul Covid lo stesso rigore inflitto per decenni al resto del continente, in materia finanziaria. Le riaperture promosse da Draghi restano però timide, vincolate all’impostura di fondo (politica e mediatica) che protegge i gestori dell’emergenza: anziché “far correre” il virus per accelerare il suo declino epidemiologico in termini di pericolosità (adottando al tempo stesso misure che consentano di curare a casa i malati, tempestivamente), si insiste con la prudenza sociopatica del distanziamento, con le Regioni colorate, e addirittura con l’atrocità insensata del coprifuoco, massimo vulnus – a livello pratico e simbolico – inferto alle libertà democratiche sancite sulla carta dalla Costituzione italiana.
Il regime di totale illegalità imposto per decreto – inaugurato da Giuseppe Conte – sopravvive nel retrobottega di Palazzo Chigi, dove si tenta di anestetizzare (nell’abbraccio artificiale dell’unità nazionale) il veleno mortale introdotto nel sistema-Italia dagli uomini di Conte e D’Alema, Grillo e Zingaretti. L’Italia resta il paese che ha silenziato l’assenza di un piano pandemico aggiornato, ha imposto il divieto di effettuare autopsie nella primavera 2020 e poi ha fatto cremare i cadaveri delle vittime, cioè le prove materiali di una strage imputata a un virus ma in realtà largamente causata dall’assenza di terapie efficaci, da protocolli sbagliati, dalla mancanza di cure precoci. Il tutto, cementato da una disinformazione criminale, sparsa a piene mani dai grandi media. Oggi, anche sotto la spinta della rabbia eslposa nelle piazze (come correttamente riconosciuto da Draghi) si elargisce una riapertura col contagocce, ancora e sempre condizionata dalla paura e dalla follia suicida del distanziamento: tenere lontano il virus significa solo allungargli la vita, prolungando la tragica farsa verso orizzonti da incubo destinati a non finire mai.
FONTE: https://www.libreidee.org/2021/04/il-coprifuoco-della-verita-litalia-riapre-ma-resta-illegale/
CONFLITTI GEOPOLITICI
Pepe Escobar
strategic-culture.org
Non è un caso che l’egemone stia cercando, senza esclusione di colpi e con tutti i mezzi disponibili, di molestare e distruggere l’integrazione eurasiatica.
È una battaglia di scorpioni dentro un vortice di specchi all’interno di un circo. Quindi, cominciamo con gli specchi nel circo.
La non-entità che passa per essere il ministro degli esteri ucraino si è recata a Bruxelles per essere corteggiata dal Segretario di Stato americano, Blinken e dal Segretario Generale della NATO, Stoltenberg.
Nel migliore dei casi, questo è un gioco di ombre circense. Molto più dei consiglieri NATO, che freneticamente vanno e vengono da Kiev, il vero gioco nell’ombra è quello dell’MI6, che, in realtà, opera a stretto contatto del presidente Zelensky.
Il copione guerrafondaio di Zelensky viene direttamente da Richard Moore dell’MI6. L’intelligence russa ne conosce bene tutti i particolari. Qualche indiscrezione è stata persino fatta trapelare, cautamente, in uno special TV del canale Rossiya 1.
Ne ho avuto conferma da fonti diplomatiche a Bruxelles. Anche i media britannici ne sono venuti a conoscenza, ma, ovviamente, è stato detto loro di continuare ad usare gli specchi deformanti e dare la colpa di tutto, ma guarda un po’, all’”aggressione russa.”
A Kiev, l’intelligence tedesca è praticamente inesistente. I consiglieri della NATO rimangono una legione. Eppure, nessuno parla degli esplosivi rapporti con l’MI6.
Incauti sussurri nei corridoi di Bruxelles giurano che l’MI6 crede davvero che, nel caso di una vulcanica ma, per come stanno le cose, ancora evitabile guerra calda con la Russia, l’Europa continentale brucerebbe ma la Brexitland ne uscirebbe risparmiata.
Sognate pure. Ora torniamo al circo.
Oh, ma come sei provocatorio
A Bruxelles, sia il piccolo Blinken che l’uomo di paglia della NATO, Stoltenberg, dopo aver parlato con il ministro degli esteri ucraino hanno ripetuto a pappagallo lo stesso copione.
Questo faceva parte di una “riunione speciale” della NATO sull’Ucraina, dove qualche eurocrate deve aver detto ad un gruppo di eurocrati extra sprovveduti come sarebbero stati carbonizzati sul posto dalle terrificanti testate esplosive del sistema d’arma russo TOS-1 Buratino, se la NATO avesse provato a fare qualcosa di divertente.
Ascoltate la voce di Blinken blaterare che le azioni russe sono “provocatorie.”
Beh, probabilmente il suo staff non gli ha inoltrato una copia della dichiarazione del Ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, che descrive nei minimi dettagli il dispiegamento dell’esercito americano per l’esercitazione di quest’anno, DEFENDER-Europe 21, in cui “le forze principali sono concentrate nella regione del Mar Nero e del Baltico.”
Ora ascoltate i latrati di Stoltenberg che ciancia di impegnarsi a “sostenere incondizionatamente” l’Ucraina.
Bau, bau. Ora tornate a giocare dentro al recinto.
No, non ancora. Il piccolo Blinken ha minacciato Mosca di “conseguenze,” qualsiasi cosa dovesse accadere in Ucraina.
L’infinita pazienza del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è quasi taoista. L’Arte della Guerra di Sun Tzu, a proposito, è un capolavoro taoista. La risposta di Peskov a Blinken: “Non è assolutamente necessario per noi andare eternamente in giro a proclamare: ‘Io sono il più grande!’ Infatti, più uno fa questo genere di cose, più la gente ne dubita…”
Nel dubbio, chiamate l’insostituibile Andrei Martyanov, che dice sempre le cose come stanno. A Washington la banda dei manichini ancora non lo capisce, contrariamente ad alcuni professionisti del Deep State.
Come sto ripetendo in continuazione, gli Stati Uniti non hanno mai dovuto combattere guerre con i loro sistemi di comando e controllo sotto il peso di un incessante fuoco nemico e con le retrovie attaccate e disorganizzate. Convenzionalmente, gli Stati Uniti non possono vincere contro la Russia in Europa, almeno nella sua parte orientale e l’amministrazione Biden farebbe meglio a guardare in faccia alla realtà e rendersi conto che potrebbe, in effetti, non sopravvivere ad un’escalation di qualsiasi tipo. Infatti, i moderni Kalibr, 3M14Ms, come dato di fatto, hanno un raggio operativo di circa 4.500 chilometri, per non parlare degli oltre 5.000 chilometri dei missili da crociera X-101, che non avranno problemi a penetrare lo spazio aereo nordamericano, quando verranno lanciati da bombardieri strategici che non dovranno nemmeno abbandonare la sicurezza dello spazio aereo della Russia.
L’effetto Patrushev
Lo spettacolo circense è continuato con la telefonata di “Biden” (il manichino con l’auricolare e un teleprompter davanti al telefono) al presidente Putin.
Chiamatelo effetto Patrushev.
Nella sua stupefacente intervista a Kommersant, Triplo Yoda Patrushev ha ricordato una telefonata molto civile di fine marzo, quando aveva parlato con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA, Jake Sullivan.
Naturalmente non c’è nessuna pistola fumante, ma se qualcuno avesse avuto l’idea di salvare la faccia con una telefonata Biden-Putin, quello sarebbe stato Sullivan.
Le versioni di Washington e Mosca sono solo leggermente divergenti. Gli Americani sottolineano che “Biden” (in realtà il gruppo decisionale alle sue spalle) vuole costruire “una relazione stabile e prevedibile con la Russia, coerente con gli interessi degli Stati Uniti.”
Il Cremlino ha detto che Biden “ha espresso interesse a normalizzare le relazioni bilaterali.”
Lontano da tutta questa nebbia, ciò che conta veramente è la coppia Patrushev-Sullivan. Questo perchè Washington aveva comunicato alla Turchia che alcune navi da guerra statunitensi sarebbero transitate nel Bosforo dirette verso il Mar Nero. Sullivan deve aver detto a Patrushev che no, non avrebbero avuto un ruolo “attivo” nel Donbass. E Patrushev avrà risposto a Sullivan, OK, allora non le inceneriremo.
A Mosca non si fanno assolutamente illusioni che questo ipotetico summit Biden-Putin avrà mai luogo, anche in un lontano futuro. Soprattutto dopo che il taoista Peskov aveva messo in chiaro che “nessuno permetterà all’America di parlare con la Russia da una posizione di forza.” Se questo sembra copiato direttamente da Yang Jiechi, che, in Alaska, aveva fatto zuppa di pinne di squalo del duo Blinken-Sullivan, è perché è proprio così.
A Kiev, prevedibilmente, sono bloccati in modalità circo. Dopo aver ricevuto un chiaro messaggio dai signori Iskander, Khinzal e Buratino, hanno cambiato idea, o almeno fanno finta, e ora dicono di non volere la guerra.
E qui è dove il circo e le cose serie diventano un tutt’uno. Il gruppo “Biden” non ha mai detto, esplicitamente, di non volere la guerra. Al contrario: stanno mandando navi da guerra nel Mar Nero e (di nuovo il circo) hanno nominato un inviato speciale, stile Ministero delle Camminate Strambe dei Monty Python, con l’unico compito di sabotare il gasdotto Nord Stream 2.
Così il finale a sorpresa, come un trailer di Snowpiercer, è cosa succederà quando il Nord Stream 2 sarà completato.
Ma, prima di questo, c’è qualcosa di ancora più importante: mercoledì prossimo, nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza russo, il presidente Putin stabilirà le regole.
È Minsk 2, stupido
Il Vice Ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha usato un tono molto meno taoista di Peskov: “Gli Stati Uniti sono il nostro nemico, fanno di tutto per minare la posizione della Russia nell’arena internazionale, non vediamo altri elementi nel loro approccio verso di noi. Queste sono le nostre conclusioni.”
Questa è realpolitik ridotta all’osso. Ryabkov conosce a fondo la mentalità dell’egemone “incapace di accordi.” Quindi, quello che importa della sua osservazione è la sua connessione diretta con l’unica soluzione per l’Ucraina: gli Accordi di Minsk 2.
Putin ha ribadito l’importanza di Minsk 2 nella sua teleconferenza in diretta con Merkel e Macron (e certamente anche con “Biden” durante la loro telefonata). La Beltway, l’UE e la NATO ne sono tutti consapevoli. Minsk 2 è stato firmato da Ucraina, Francia e Germania e ratificato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Se Kiev lo viola, la Russia, come membro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, è tenuta a farlo rispettare.
Kiev sta violando Minsk 2 da mesi, si rifiuta di attuarlo. Da fedele satrapia dell’Egemone anch’essa è “incapace di accordi.” In ogni caso, ora hanno visto bene che cosa succederebbe (una tempesta di fuoco) se solo pensassero di iniziare una guerra lampo contro il Donbass.
Il segreto di Pulcinella in tutto questo gioco di specchi Ucraina/Donbass sotto il tendone del circo è, ovviamente, la Cina. Eppure l’Ucraina, in un mondo normale, non solo farebbe parte di un corridoio della Belt and Road Initiative (BRI), ma anche del progetto russo della Grande Eurasia. Lo specialista della Cina, Nikolai Vavilov, riconosce l’importanza della BRI, ma è anche certo che la Russia sta soprattutto difendendo i propri interessi.
Idealmente, l’Ucraina/Donbass sarebbe inserita nella rinascita complessiva delle Vie della Seta, così come nel commercio interno dell’Eurasia centrale basato e sviluppato prendendo in considerazione la domanda di tutta l’Eurasia. L’integrazione eurasiatica, sia nella visione cinese che in quella russa, riguarda tutte le economie interconnesse dal commercio interregionale.
Quindi non è un caso che l’Egemone, sul punto di diventare un giocatore irrilevante in tutta l’Eurasia, stia cercando, senza esclusione di colpi e con tutti i mezzi disponibili, di molestare e di distruggere l’integrazione continentale.
In questo contesto, manipolare uno stato fallito per mandarlo incontro al proprio destino è solo un affare (da circo).
Pepe Escobar
Fonte: strategic-culture.org
Link: https://www.strategic-culture.org/news/2021/04/16/so-who-wants-a-hot-war/
16.04.2021
FONTE: https://comedonchisciotte.org/allora-chi-vuole-la-guerra/
La Cina invoca la guerra civilizzazionista contro l’America e l’Occidente
- “Polvere da sparo” è una di quelle parole che Pechino utilizza quando vuole che gli altri sappiano che ha in mente la guerra. Ma la cosa più preoccupante e anche particolarmente ricca di pathos è che il termine è una parola che i propagandisti cinesi usano quando vogliono infiammare le platee della Cina continentale. (…) Pertanto, il Partito Comunista Cinese sta cercando di suscitare sentimenti nazionalisti, radunando il popolo cinese, forse per prepararlo alla guerra.
- In misura più sostanziale, Pechino sta (…) cercando di dividere il mondo secondo linee razziali e di formare una coalizione globale contro i bianchi…
- Deng Xiaoping, il pragmatico successore di Mao, consigliò alla Cina di “nascondere le proprie capacità, e attendere pazientemente”. Tuttavia, Xi crede che il tempo della Cina sia in parte arrivato, perché, a suo avviso, l’America è in declino terminale.
- Xi è serio. A gennaio, ha detto al suo esercito in forte espansione che doveva essere pronto a combattere “da un momento all’altro”. Sempre a gennaio, la Commissione Militare Centrale del Partito ha assunto dal Consiglio di Stato il potere di mobilitare tutta la società per la guerra. Gli Stati bellicosi raramente si preparano al conflitto per poi tirarsi indietro.
C’era un “forte odore di polvere da sparo” quando i diplomatici americani e cinesi si sono incontrati ad Anchorage il 18 e il 19 marzo scorsi, secondo Zhao Lijian del Ministero degli Esteri cinese. “Polvere da sparo” è una di quelle parole che Pechino utilizza quando vuole che gli altri sappiano che ha in mente la guerra. Nella foto: diplomatici americani e cinesi riuniti al Captain Cook Hotel ad Anchorage, in Alaska, il 18 marzo 2021. (Foto di Frederic J. Brown/Pool/AFP via Getty Images) |
C’era un “forte odore di polvere da sparo” quando i diplomatici americani e cinesi si sono incontrati ad Anchorage il 18 e il 19 marzo scorsi. È quanto dichiarato da Zhao Lijian funzionario del Ministero degli Esteri cinese poche ore dopo la conclusione del primo giorno dei colloqui tra Stati Uniti e Cina.
“Polvere da sparo” è una di quelle parole che Pechino utilizza quando vuole che gli altri sappiano che ha in mente la guerra.
Ma la cosa più preoccupante e anche particolarmente ricca di pathos è che il termine è una parola che i propagandisti cinesi usano quando vogliono infiammare le platee della Cina continentale, rammentando loro lo sfruttamento straniero – britannico e bianco – della Cina nel periodo della guerra dell’oppio nel XIX secolo. Pertanto, il Partito Comunista Cinese (PCC) sta cercando di suscitare sentimenti nazionalisti, radunando il popolo cinese, forse per prepararlo alla guerra.
In misura più sostanziale, Pechino, con il riferimento alla polvere da sparo e non solo, sta cercando di dividere il mondo secondo linee razziali e di formare una coalizione globale contro i bianchi.
In Alaska, c’era più di un semplice sentore di polvere da sparo. Zhao Lijian ha accusato gli Stati Uniti di aver superato il limite di tempo concordato per gli interventi di apertura del segretario di Stato Antony Blinken e del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Blinken e Sullivan hanno superato i quattro minuti assegnati di … 44 secondi.
Il Global Times, tabloid in lingua inglese vicino al Partito Comunista Cinese, ha definito i due interventi “davvero fuori tempo”. Zhao Lijian ha affermato che lo sforamento del tempo prefissato ha indotto la parte cinese a lanciarsi nelle sue due presentazioni, che sono durate 20 minuti e 23 secondi, ben oltre i quattro minuti assegnati.
Yang Jiechi, un alto diplomatico cinese, e il ministro degli Esteri Wang Yi stavano per lo più leggendo testi preparati, e ciò indicava che gran parte dei contenuti dei loro interventi – in realtà una filippica – era stata pianificata con largo anticipo.
Oltre alle concertate espressioni di indignazione da parte dei diplomatici e ai commenti incendiari di Zhao, c’era un terzo elemento della campagna: una critica propagandistica nei confronti delle politiche che secondo Pechino erano razziste. L’obiettivo principale è l’America.
“Tutto ciò di cui parla Washington è incentrato sugli Stati Uniti e sulla supremazia bianca”, ha dichiarato il Global Times, controllato dal PCC, in un editoriale del 19 marzo, riferendosi alle pelli più scure di “qualche alleato” dell’America nella regione.
Inoltre, la narrazione basata sulla razza appare in una serie di recenti articoli di propaganda del Partito Comunista Cinese che ritraggono indirettamente la Cina come protettrice degli asiatici negli Stati Uniti. Ad esempio, il 18 marzo, il Global Times ha pubblicato un pezzo titolato “I gruppi di élite americani complici dei crimini contro gli americani asiatici“.
Pechino gioca da alcuni anni la carta della razza in Nord America. La Cina, ad esempio, ha cercato di dividere il Canada secondo linee razziali. Quando Lu Shaye era ambasciatore cinese in Canada si scagliò contro “l’egoismo occidentale e la supremazia bianca” in un tentativo infruttuoso, all’inizio del 2019, di ottenere l’immediato rilascio di Meng Wanzhou, il direttore finanziario di Huawei Technologies, detenuta dalle autorità canadesi in attesa di procedimento per estradizione avviato dal Dipartimento di Giustizia americano.
È significativo il fatto che ad Anchorage, il 18 marzo, Yang Jiechi abbia puntualmente menzionato nel suo discorso di apertura le proteste del movimento Black Lives Matter, seguitando l’attacco razziale della Cina all’America.
Il regime cinese continua a parlare dell’ascesa della Cina, ma ora la linea propagandistica di Pechino sta cambiando in modo sinistro. La nuova narrazione del governante Xi Jinping è che la Cina guida “l’Oriente”. In un discorso fondamentale, pronunciato alla fine dello scorso anno, Xi ha affermato che “l’Oriente è in ascesa e l’Occidente è in declino”.
Questo tema evoca ciò che il Giappone imperiale ha cercato di fare con la sua famigerata Grande Sfera di Co-Prosperità dell’Asia Orientale, a partire dagli anni Trenta, un tentativo di unire gli asiatici contro i bianchi.
Le divisioni razziali ci portano al libro di Samuel Huntington Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale. “Nel mondo post-Guerra fredda, le principali divisioni tra i vari popoli non sono di carattere ideologico, politico o economico, bensì culturale”, ha scritto il compianto politologo di Harvard.
Analisti e accademici hanno duramente criticato il libro seminale di Huntington del 1996, eppure, indipendentemente dal fatto che questo lavoro sia sostanzialmente lacunoso, Xi Jinping sta cercando in realtà di creare l’ordine mondiale guidando “l’Oriente” in una lotta civilizzatrice con “l’Occidente”.
Mao Zedong, l’eroe di Xi, vide la Cina guidare l’Africa e i popoli dell’Asia contro l’Occidente, pertanto, la teoria di Xi di divisione globale non è una novità, ma i successori di Mao hanno abbandonato in larga misura tali discorsi a sfondo razziale, cercando di potenziare il loro Stato comunista con contante e tecnologia occidentali.
Deng Xiaoping, il pragmatico successore di Mao, consigliò alla Cina di “nascondere le proprie capacità, e attendere pazientemente”. Tuttavia, Xi crede che il tempo della Cina sia in parte arrivato, perché, a suo avviso, l’America è in declino terminale.
La concezione del mondo di Xi è ripugnante e sbagliata, ma gli americani non possono permettersi il lusso di ignorarla. Loro ed altri devono riconoscere che nella mente di Xi, la razza determina la civiltà e la civiltà è la nuova linea di demarcazione del mondo.
Xi è serio. A gennaio, ha detto al suo esercito in forte espansione che doveva essere pronto a combattere “da un momento all’altro”. Sempre a gennaio, la Commissione Militare Centrale del Partito ha assunto dal Consiglio di Stato il potere di mobilitare tutta la società per la guerra.
Gli Stati bellicosi raramente si preparano al conflitto per poi tirarsi indietro. Per il Partito Comunista Cinese, c’è odore di polvere da sparo in tutto il mondo, visto che Xi sta innescando uno scontro di civiltà e razze.
Gordon G. Chang è l’autore di “The Coming Collapse of China”, è Distinguished Senior Fellow presso il Gatestone Institute e membro del suo comitato consultivo.
FONTE: https://it.gatestoneinstitute.org/17237/cina-guerra-civilizzazionista
CULTURA
Inno a Roma di Puccini, canta Andrea Bocelli al Colosseo, 2017.
4 APRILE 2021
Inno a Roma, testo di Fausto Salvatori, musiche di Giacomo Puccini, 1919
// Hymn to Rome, lyrics by Fausto Salvatori, music by Giacomo Puccini, 1919.
Sung by Andrea Bocelli in the Colosseum in 2017.
Testo // Lyrics:
Roma divina, a te sul Campidoglio,
dove eterno verdeggia il sacro alloro,
a te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
il Sol che nasce sulla nuova storia;
fulgida in arme, all’ultimo orizzonte
sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma, maggior di Roma!
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
e la pace del mondo oggi è latina:
il tricolore svetta sul cantiere,
su l’officina.
Madre che doni ai popoli la legge
eterna e pura come il sol che nasce,
benedici l’aratro antico e il gregge
folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma, maggior di Roma!
FONTE: Inno a Roma di Puccini, canta Andrea Bocelli al Colosseo, 2017. – YouTube
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
SIAMO PREDA DELLA SUGGESTIONE DI MASSA
Alcuni passaggi teorizzati da Sigmund Freud in “Psicologia delle masse e analisi dell’Io” ci forniscono un formidabile strumento per analizzare alcuni meccanismi mentali che hanno condotto alla paralisi il Paese, nell’insensato tentativo di eradicare del tutto un virus a bassa letalità. Scrive il padre della psicanalisi, prendendo spunto da alcune riflessioni di Gustave Le Bon: “Osservazioni attente sembrano provare che l’individuo immerso per qualche tempo nel mezzo di una massa cada in uno stato particolare, assai simile allo stato di fascinazione dell’ipnotizzato nelle mani dell’ipnotizzatore. La personalità cosciente è svanita, la volontà e il discernimento aboliti. Sentimenti e pensieri vengono orientati nella direzione voluta dall’ipnotizzatore”.
Secondo Freud, l’effetto che la suggestione di massa determina sul singolo è tale da offuscare ogni capacità critica, inducendolo a “orientare i sentimenti e le idee a senso unico, con la tendenza a trasformare immediatamente in atti le idee suggerite da altri. Egli non è più se stesso, ma un automa, incapace di essere guidato dalla propria volontà”. Ora, mi sembra evidente che nella presunta ipnosi di massa che stiamo subendo da oltre un anno, come sempre accade in analoghe situazioni, alcune parole, ripetute come in modo martellante da politici di governo, virologi ed esponenti dell’informazione, risultano del tutto funzionali. Parole in gran parte desunte dal quotidiano bollettino di guerra che scandisce questa infinita emergenza sanitaria. Covid, morti, terapie intensive, ricoveri, contagi, tamponi, mascherine, assembramenti, distanziamento, vaccino e lockdown sono solo alcuni dei termini che evocano la fine dell’umanità nella testa dei più, facendo loro accettare e seguire con diligenza le norme più insensate.
Si tratta di milioni individui che, proprio a causa del sovrastante clima di continuo allarme, hanno dato corpo ad una enorme massa emotiva la quale, avendo abolito ogni capacità critica, si comporta come un gregge terrorizzato dai lupi. In tal senso, a beneficio di chi possiede ancora un barlume di razionalità, ritengo che l’unico antidoto contro questa colossale suggestione di massa sia possibile trovarlo nella attenta lettura dei dati relativi alla pandemia in atto. Cosa, peraltro, che mi sembra che su questo giornale si cerchi di fare sin dall’inizio di questa tragedia sanitaria.
Ebbene, in tema di morti e di mortalità generale, che in verità nel 2020 ha registrato un aumento importante, il 15,6 per cento, ma non catastrofico. Un aumento, occorre sottolineare, che solo in parte è stato attribuito al Covid-19, dal momento che tante altre gravi patologie sono state trascurate nel caos di una epidemia descritta come la peste bubbonica. Quest’anno però, malgrado le centinaia di decessi, che ogni giorno vengono divulgati attraverso il citato bollettino, la stessa mortalità generale risulta, almeno nei mesi di gennaio e febbraio, assolutamente in linea con quella del quinquennio 2015/2019. Addirittura nel 2017 si registrarono nello stesso bimestre 134.917 decessi contro i 126.866 del 2021. Dunque è probabile che per molti dei poveretti che ci lasciano, risultati positivi al Sars-Cors-2, la causa primaria del decesso vada ricercata altrove.
A conferma di ciò mi sembra illuminante la risposta che l’ex capo del Comitato tecnico/scientifico, Agostino Miozzo, dette tempo fa su Rai Tre a Lucia Annunziata, la quale chiedeva lumi circa il record di morti registrato in Italia: “Noi siamo rigorosi nel denunciare tutti coloro che muoiono con il Covid e li categorizziamo morti da Covid, per Covid. Comunque, tutti Covid positivi”. Ergo, dal momento che il virus si è oramai diffuso in ogni angolo d’Italia, tant’è che l’Oms stima il numero effettivo dei contagiati fino a 20 volte superiore a quello ufficiale, il numero dei decessi attribuiti giornalmente al Covid-19 appare sempre meno attendibile. Un simile ragionamento dovrebbe valere per chi rischia sul serio di finire in terapia intensiva o peggio, ovvero gli anziani e i portatori di gravi e gravissime patologie. Infatti, al 30 marzo 2021 risultano 106.789 pazienti deceduti Sars-Cov-2 positivi. Di questi 1.188 sotto i 50 anni (l’1,1 per cento) e addirittura 282 con meno di 40 anni (lo 0,26 per cento), in maggioranza affetti da gravi e gravissime patologie pregresse.
Adesso, tutto questo ci deve spingere verso la palude del negazionismo preconcetto? Niente affatto. Da tali, semplici valutazioni dei numeri della pandemia, che chiunque in possesso di un collegamento internet è in grado di estrapolare, è possibile uscire dal vortice emozionale di una suggestione collettiva che impedisce ai più di farsi una idea più equilibrata di questa brutta malattia. Una idea la quale, se dovesse prendere piede, potrebbe spingere le autorità preposte a prendere misure assai più ragionevoli, sul modello della Svezia e di altri Stati aperturisti. Perché, e qui concludo, continuando a paralizzare il sistema con le attuali regole, il Paese non riuscirà più ad estrarre le risorse necessarie per occuparsi di chi soffre o soffrirà in futuro di altre serie malattie, anche peggiori del Covid-19.
FONTE: http://opinione.it/editoriali/2021/04/20/claudio-romiti_suggestione-massa-covid-virus-pandemia-morti-virologi-bollettino-contagi/
Alessandra Chelucci, Psicoterapeuta
Si può piegare la volontà di un essere umano e indurlo a totale obbedienza e asservimento? Dalle sue ricerche sulle strategie di manipolazione psicologica dei prigionieri di guerra, Albert D. Biderman ha formulato la “Carta della coercizione”. Nell’analisi di tale strumento, appare da sottolineare l’analogia con le misure anti Covid-19 adottate in molti Paesi del mondo.
È il 1956 quando lo psicologo Albert Biderman pubblica un modello, la Carta della coercizione, come strumento illustrante i metodi utilizzati sui prigionieri di guerra, al fine di ottenere il totale asservimento della volontà individuale alle richieste dei carcerieri. Le stesse strategie manipolatorie sono universalmente adottate in quei contesti dove l’obiettivo è piegare la volontà della persona attraverso un processo di disumanizzazione. Esempi eclatanti sono forniti anche dai contesti di violenza domestica e delle sette religiose.
Amnesty International, nel Report on torture del 1975, il Rapporto sulla tortura, prende ad esempio le ricerche di Biderman sui soldati americani sopravvissuti alla prigionia nei campi cinesi durante la guerra di Corea.
Ma quali sono, quindi, queste strategie che assicurano, a chi le perpetra, il totale controllo sulle proprie vittime?
Osservando la Carta della coercizione di Biderman, ne possiamo identificare sette. Sette strumenti che, ahimé, appaiono sempre più riguardarci da vicino, data la loro strana rassomiglianza con le misure anti Covid-19, che, letteralmente, stanno colorando la nostra vita da marzo 2020.
Ma passiamo ora in rassegna i sette raccapriccianti strumenti identificati da Biderman.
- Isolamento: questo può essere totale o parziale o anche di gruppo.
L’obiettivo è deprivare la vittima del supporto sociale, in modo che sviluppi un’intensa preoccupazione per la propria persona e divenga dipendente dal proprio carceriere.
Vengono in mente il distanziamento sociale, l’allontanamento dai familiari e la perdita dell’indipendenza economica subita dai molti che si sono ritrovati senza lavoro.
- Monopolizzare la percezione attraverso l’isolamento fisico, la restrizione del movimento, il creare monotonia e noia.
Ciò predispone a fissare l’attenzione sui messaggi che si vogliono far accettare e ad eliminare l’informazione non-conforme, punendo l’indipendenza e/o la resistenza.
Oramai siamo diventati avvezzi alle limitazioni del movimento e degli spostamenti, all’abolizione di feste, concerti, sport e incontri di gruppo. Domina l’informazione mediatica del terrore, la censura dell’informazione e vige la pratica dell’etichettare come ‘negazionista’ chi esprime un pensiero critico e non conforme.
- Indurre esaurimento mentale, emotivo e psicologico, suscitando continua tensione e paura.
Siamo inondati da mesi dai messaggi mediatici negativi, pessimisti, dai bollettini di morte e di contagi. Il messaggio è “conformati per il tuo bene e quello degli altri”. Si giunge persino alle aspre critiche contro chi protesta, tanto da arrivare a dire che i cosiddetti ‘negazionisti’ si meriterebbero di non essere curati.
- Minaccia: di morte, di abbandono o di morte dei familiari
Il fine è creare uno stato di ansia e di disperazione, oltre a sottolineare le conseguenze della non-conformità.
E non viviamo sotto costante minaccia? Minaccia di perdere il lavoro, l’attività commerciale, di ammalarsi, di morire, di contagiare e di essere contagiati. Abbiamo poi le predizioni dell’estensione della quarantena e delle misure restrittive. Che dire della velata minaccia di ‘costringere’ al vaccino? Già si inizia a ventilare l’ipotesi di un’eventuale obbligatorietà del vaccino. O, comunque, anche se il vaccino non diventerà obbligatorio ex-lege, lo sarà de facto, in quanto chi non sarà vaccinato sembra che non potrà fare alcune cosette importanti come, tra le varie, viaggiare.
- Indulgenza occasionale: cioè elargire permessi e favori occasionali o fare promesse di trattamenti migliori.
In questo modo si vuole stimolare una motivazione positiva alla conformità, impedire l’adattamento alla deprivazione e stimolare il desiderio di compiacere il carceriere per ricevere trattamenti più umani.
Non siamo forse stati testimoni di riaperture e uscite a intermittenza, del riaprire di alcuni servizi ma del divieto su altri? Le misure e le restrizioni sono in continuo cambiamento e in questa girandola di regole, a volte, poco comprensibili, la confusione regna imperante. Oggi è zona rossa, domani arancione e dopodomani di nuovo rossa!
- Dimostrare onnipotenza. Nella Carta della coercizione si legge “mostrare il completo controllo sul volto della vittima”.
L’obiettivo è dimostrare che la resistenza è inutile.
E qui l’onnipotenza certo si rivela! Sono state fermate intere economie a livello mondiale. I volti devono rimanere coperti dalla mascherina pena multe, a dir poco, salate.
- Imporre regole e richieste assurde, domandandone il rispetto.
La finalità è cristallina: sviluppare l’abitudine all’obbedienza.
Le feste natalizie 2020 docent. Sono stati tenuti distanti i membri di una stessa famiglia, i parenti e imposti limiti arbitrari sul numero di persone che si possono incontrare nella propria casa.
Termino l’analisi con questa domanda:
Stiamo noi, allora, vivendo un distopico esperimento sull’obbedienza e la manipolazione di massa o il fatto che la Carta della coercizione di Biderman sia evocativa delle misure anti Covid-19 è solo pura e casuale coincidenza?
Che dire? Speriamo che l’anno nuovo ci porti il necessario e saggio consiglio.
Bibliografia
Amnesty International (1975) Report on torture, Index number: ACT 40/001/1975
Biderman, A. D. (1957) Communist attempts to elicit false confessions from Air Force prisoners of war. Bulletin of the New York Academy of Medicine, 33 (9), 616-625
FONTE: https://www.centrostudinvictus.it/sezioni/occhio-critico/il-rapporto-biderman-del-1956-e-il-covid-19-solo-coincidenze.html
Giorgio Cattaneo – 15 04 2021
Poteri oscuri: ogni tanto emergono maschere, dalla poltiglia nera in cui annaspa l’Italia a partire dalla caduta del Muro di Berlino. Il detonatore fu l’operazione-Tangentopoli, orchestrata con l’aiuto di settori dell’intelligence Usa per affondare tutti i partiti della Prima Repubblica, tranne uno: proprio l’erede della sinistra comunista avrebbe ricevuto le chiavi del regno a patto che tradisse tutti, il paese e il suo stesso elettorato, per svendere al miglior offerente il ricco bottino rappresentato da quella che, negli anni di Craxi, era diventata la quarta potenza economica mondiale. Attraverso uno strettissimo controllo sui media e sulla stessa magistratura, cominciò allora la narrazione aliena della realtà: il linciaggio contro i presunti corrotti, a beneficio dei “buoni” che regalavano l’Italia, pezzo per pezzo, ai poteri che li avevano insediati alla guida del paese, tramite illustri prestanome. Erano gli anni del fragoroso giustizialismo televisivo spettacolarizzato da un caposcuola come Michele Santoro, cui avrebbe fatto eco – di lì a poco – il talento della scolaresca di Marco Travaglio, specializzata nel completare la comoda narrazione anti-italiana della storia recente.
Un sotto-giornalismo per bambini, popolato di marionette: gli italiani dipinti come incorreggibili cialtroni, ladri matricolati, evasori fiscali, mafiosi. Il grande totem farlocco – il debito pubblico – utilizzato come demone, da un’esegesi infantile e ancillare come quella ricamata da Stefano Feltri, già vicedirettore del “Fatto” e ora alla guida del nuovo mini-quotidiano di De Benedetti, dopo esser stato accolto nel salotto del Bilderberg in compagnia di Lilli Gruber, già europarlamentare anti-berlusconiana, reginetta di un panorama feudale e post-giornalistico in cui lo share lo fanno i nipotini della stagione di Mani Pulite come Floris e Formigli, nuovi camerieri del potere reggente, e come Lucia Annunziata, in quota all’Aspen Institute. Poteri oscuri, appunto: nell’Italia appaltata ai D’Alema, ai Prodi e ai Napolitano, e da allora sotto schiaffo – nonostante la vana e disastrosa discontinuità solo apparente del distrattore di massa Berlusconi – un gruppo industriale come quello di Torino s’è mangiato in un sol boccone l’intero Gruppo Espresso, a partire dall’ammiraglia “Repubblica”, senza che una sola voce giornalistica osasse versare una lacrima sulla fine del plurarismo dell’informazione.
Poteri oscuri: quelli che – appena scoppiata la cosiddetta pandemia – dopo essersi fatti finanziare uno stabilimento in Marocco hanno preteso e ottenuto, pronta cassa, quasi 7 miliardi di euro per reggere al lockdown, per poi rastrellare altri milioni di euro per mettersi a fabbricare mascherine. A Palazzo Chigi sedeva l’ultimo degli ultimi, il Re Travicello venuto dalla curia romana, a prima vista “inventato” da Beppe Grillo (ospite del Britannia con Draghi nel fatale 1992) ma in realtà allevato dal gruppo del cardinale Silvestrini, lo stesso che ispirava Giulio Andreotti. Un principe degli yesman, l’avvocato Conte, tributario in tutto (attività giuridica, carriera universitaria) dei felpati terminali politici del Vaticano, il grande potere palese che poi, con Bergoglio, ha sancito storiche alleanze – con la Cina per il nuovo globalismo autoritario, con i Rothschild per il nuovo capitalismo del Great Reset – dopo aver convalidato il medievale regime di lockdown imposto all’Italia e promosso in modo sfacciatamente pubblicitario la campagna vaccinale, presentando la vaccinazione addirittura come dovere morale, umanitario.
E di fronte a simili eventi, nel paese lasciato per un anno in balia del dalemiano Arcuri, un personaggio surreale come l’influencer Andrea Scanzi non ha trovato di meglio che passare il tempo a insultare Matteo Salvini, in modo perfettamente speculare allo stile “rasoterra” del capetto della Lega. Splendidamente allineati, Salvini & Scanzi, nel raccontare di tutto, tranne che la verità sulla tragedia italiana patologizzata attraverso la narrazione pandemica: giornalisti e politici fingono di sbranarsi su amenità assolute e comparse irrisorie (Conte e Speranza, l’intero zoo dei 5 Stelle), senza decidersi a denunciare la natura del male, la catastrofe deliberatamente propiziata e aggravata dalla mediocrità, dall’insipienza e dall’improvvisazione, corroborata dai business collaterali, desolata dalle minuscole rendite feudali dei singoli signorotti regionali. Il saldo è deprimente: a cosa servono, politici e giornalisti di questa caratura? Sembrano brocchi frastornati, eppure pronti a spargere inutile veleno su falsi obiettivi, creando nemici di cartapesta ed evocando pericoli inesistenti, dunque ideali per occultare quelli veri: cioè le trame dei grandi poteri, ormai sempre meno oscuri, che sovragestiscono l’Italia ininterrottamente, da trent’anni.
FONTE: https://blog.movimentoroosevelt.com/blog/2896-poteri-oscuri-dietro-le-comparse-della-fiction-politica-nazionale.html
Il medico Gulisano, prima invitato a DiMartedì, poi escluso all’ultimo istante
(“Paura, eh?”)
Il dottor Paolo Gulisano, medico, che durante la prima ondata ha guarito molti pazienti di Covid con l’idrossiclorochina, era stato invitato a La 7, alla trasmissione DiMartedì per parlare di vaccini. Pur consapevole di essere chiamato a giocare fuori casa data la posizione di uno come Floris, ovviamente Gulisano ha accvettato.
Gulisano escluso da La7 all’ultimo momento. Questo il suo messaggio.
[20/4, 21:49] Alle 21 mi hanno comunicato di avermi escluso dalla trasmissione
Evidentemente al mainstream fa paura il contraddittorio. Ma soprattutto, è stato ordinato un giro di vite censorio-totalitario: azzerare ad ogni costo ogni voce dissidente anche se già esclusa flebile e marginalizzata (perché nell’opinione pubblica stavano facendo breccia i dubbi, nonostante la saturazione totale di discorso terroristico-ufficiale: anche oggi 500 morti, solo i vaccini ci faranno tornare alla normalità, eccetera.
Si nota che le comunicazioni-menzogna hanno raggiunto il diapason acutissimo. Acuti di quelli che spaccano i cristalli, e alla fine rivelano la propria impostura. Un paio di esempi:
Ribelli.TV
Il criticato Bolsonaro (Brasile) ha fatto MEGLIO dell’Italia
Tutti i santi giorni i nostri TG non perdono occasione di parlare male di Bolsonaro e del suo modo di gestire questa emergenza. Tutti lo criticano, tutti gli danno addosso e tutti dicono che sia un criminale che ammazza la propria gente. Ma li volete vedere i numeri?
Video qui: https://ribelli.tv/videos/1/2445/il-criticato-bolsonaro-brasile-ha-fatto-meglio-dell-italia/channel_id/270
GreatGameIndia (https://greatgameindia.com/coronavirus-affects-vaccinated-more/)
Coronavirus Variant Affects Vaccinated People 8 Times More Than Unvaccinated: Study From Tel Aviv University | GreatGameIndia
In a study, Tel Aviv University found that a South African variant of the Coronavirus affects vaccinated people 8 times more than those
VARIANTI DI CORONAVIRUS GENERATE DAI VACCINI SI RIVELANO 8 VOLTE PIÙ AGGRESSIVE VERSO I VACCINATI STESSI
FONTE GREATGAMEINDIA (https://greatgameindia.com/coronavirus-affects-vaccinated-more/)
LO STUDIO PRESSO L’UNIVERSITÀ DI TEL AVIV (CHISSÀ PERCHÉ SEMPRE LORO IN MEZZO) RIVELA UNA VARIANTE SUD AFRICANA. LE VARIANTI ORMAI SONO MILIONI E CHISSÀ PERCHÉ SI CONCENTRANO SEMPRE SU ALCUNE BEN PUBBLICIZZATE
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/il-medico-gulisano-prima-invitato-a-dimartedi-poi-escluso-allultimo-istante/
Vaccino eterno, e niente cure: è il patto del 12 aprile?
Occhio alla data: 12 aprile. Il primo a evocarla, in Italia, era stato Nicola Bizzi. Tema: l’inizio della fine, per le restrizioni Covid, sulla base di un patto che sarebbe stato siglato, lontano dai riflettori, a fine 2020. Ora una conferma viene dal Regno Unito: è stato Boris Johnson in persona, dopo aver stra-vaccinato gli inglesi, ad annunciare che il 12 aprile la Gran Bretagna avrebbe riaperto i battenti, compresi quelli notturni dei pub. L’effetto del patto evocato da Bizzi? L’accordo – dice lo storico, editore di Aurora Boreale nonché massone e in contatto con fonti di intelligence – avrebbe riguardato la stessa piramide del grande potere, spaccatasi in due: al progetto originario dei “falchi” (prolungare l’emergenza “sanitaria” fino al 2023) si sarebbe opposta la fazione delle “colombe”, capitanata dai Rothschild, decisa a far cessare l’allarme in tempi più ragionevoli. Precisamente, a partire dal 12 aprile 2021. La contropartita, concessa ai “falchi”: il business planetario dei vaccini, al quale peraltro sembra aver dato il via libera lo stesso Mario Draghi, che dichiara di vedere nella vaccinazione di massa l’unica possibile via d’uscita dal Covid.
Come dire: vi lasciamo fare, comprandovi tonnellate di dosi vaccinali, a patto che voi – a vostra volta – non ostacoliate la normale ripresa dell’economia e, in generale, della vita sociale. E’ davvero così? Certo, la precisione della “profezia” di Bizzi fa pensare: 12 aprile. Quanto a Draghi, se un simile tacito accordo esistesse davvero, potrebbe non essere incoerente con l’intera traiettoria dell’azione politica dell’ex capo della Bce. Gioele Magaldi lo presenta come “neoaristocratico pentito”, supermassone già ai vertici dell’élite europea del rigore, ma poi convertitosi e tornato ai lidi keynesiani dell’economia democratica (alla cui scuola, peraltro, il giovane Mario era cresciuto, sotto la guida del professor Federico Caffè). Come si sta muovendo, Draghi? E’ abbastanza evidente: cerca di traghettare l’Italia fuori dai guai, ma senza smascherare gli “inventori” dell’emergenza che ha quasi schiantato il paese, da un lato imponendo il lockdown e dall’altro evitando (per un anno intero) di curare i malati a casa, col risultato di provocare l’inevitabile corsa all’ospedale, spesso fuori tempo massimo.
Pare sia davvero il maggiore dei tabù: fior di medici anche italiani, come i volontari dell’associazione “Ippocrate”, dimostrano che – intervenendo tempestivamente, e con i farmaci giusti – dal Covid si guarisce praticamente sempre, evitando di finire all’ospedale. Il dottor Mariano Amici, di Roma, vanta un bilancio invidiabile: 2.000 pazienti guariti, in un anno, grazie alle cure precoci. Nessuna perdita, nessun ricovero. Chiave di volta: le terapie domiciliari, somministrate in modo sollecito. Domanda: ma se dal Covid si guarisce così, che senso ha vaccinarsi? E che senso ha costringere alla vaccinazione i sanitari, quando sono gli stessi scienziati “vaccinisti” ad ammettere che il vaccino non impedisce al vaccinato di restare contagioso? Poi ovviamente ci sono le incognite di questi farmaci, che in realtà sono “preparati genici” ancora sperimentali: com’è possibile imporne l’inoculo, per legge? E Mario Draghi – sponsorizzato dalla massoneria progressista – non avrebbe dovuto essere il garante di certi diritti, a presidio delle libertà sospese nel tragico 2020?
Non solo: prende quota il “partito” che vorrebbe imporre il “pass vaccinale”. Corollario: dato che i vaccini genici per il Covid garantiscono un’ipotetica copertura solo per qualche mese, si prefigura una sorta di campagna vaccinale permanente, teoricamente prolungabile in eterno, per la gioia di Big Pharma. E’ sempre l’effetto del patto segreto di cui parla Bizzi? In altre parole: all’emergenza eterna si è sostituito l’obbligo vaccinale perenne? Sono domande a cui prima o poi occorrerà rispondere, se si immagina una vera “ripartenza” per il sistema-Italia. Oltretutto, il “corona” non sarà certo l’ultimo virus ad apparire sulla scena: e se si instaura la prassi corrente che cosa facciamo, ogni volta il lockdown in attesa del “salvifico” vaccino? Trattasi, evidentemente, di una deformazione logica, prima ancora che politica o sanitaria.
Dall’incubo – ormai appare evidente, agli osservatori attenti – si uscirà in un solo modo: chiarendo com’è facile, sotto controllo medico, guarire presto e bene. Ma dirlo, ancora, non si può. E lo stesso Draghi finge di non saperlo. Il che la dice lunga, probabilmente, sul genere di minaccia che incombe: se ai “falchi” non si lascia il “premio di consolazione” del vaccino, dobbiamo aspettarci il peggio? In questi termini, la missione di Draghi (dando per buono il suo impegno per il paese) si mostra estremamente ardua: come se l’Italia non potesse permettersi di svelare il trucco, dovendo innanzitutto uscire dal ruolo di Cenerentola europea, al quale l’hanno relegata gli oligarchi dell’austerity. Quasi che Draghi, tra le righe, dicesse: posso mettercela tutta per far cessare il rigore, ponendo le basi per un cambio di paradigma storico, a livello europeo; ma non chiedetemi anche di denunciare il raggiro del “terrorismo sanitario”. Non ce la possiamo ancora consentire, dunque, la verità sul Covid?
In realtà, non se la consente quasi nessuno, in Europa: Germania e Francia sono allineate alla consegna del coprifuoco, e la Gran Bretagna – che in modo quasi spavaldo voleva puntare sui contagi in libertà per raggiungere l’immunità di gregge, è stata ricondotta all’ovile (è il caso di dirlo) con “l’incidente” che ha portato Boris Johnson in serio pericolo di vita. A cantare tutt’altra canzone sono paesi come la Svizzera e la Svezia, per non parlare della Russia: la prima, con Putin, a decretare l’uscita dall’emergenza. Ancora una volta: decisioni politiche, non sanitarie. Sembra che tutti la conoscano, la “vera verità”, ma non se la possano permettere: passi, che a subire il copione fosse – in Italia – un signor nessuno come l’imbarazzante prestanome Giuseppe Conte, prono a qualsiasi diktat. Se però ad accodarsi all’ipocrisia generale è anche un certo Mario Draghi, tuttora presidente del Gruppo dei Trenta, significa che la partita – ancora pienamente in corso – ha un rilievo che probabilmente non è sbagliato definire storico.
FONTE: https://www.libreidee.org/2021/04/vaccini-non-cure-draghi-si-piega-al-patto-del-12-aprile/
DIRITTI UMANI
ECONOMIA
Istat: “In povertà assoluta 1 milione di persone in più
720mila nel Nord. Il totale a 5,6 milioni, record da 15 anni. Anche 1,3 milioni di minori”
FONTE: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/04/istat-in-poverta-assoluta-un-milione-di-persone-e-335mila-famiglie-in-piu-crescono-soprattutto-al-nord-e-record-negli-ultimi-15-anni/6121693/
L’Unione Europea: dal mercato unico a una tragica farsa
Grossi problemi per Ferrovie dello Stato, alla vigilia del rinnovo dei vertici
Ferrovie dello Stato Italiane è stato gettato in subbuglio in vista della scadenza il mese prossimo del mandato del suo amministratore delegato, da un’indagine della Procura di Roma sui contratti tra FSI e Generali.
Le autorità giudiziarie di Roma stanno indagando sui contratti di assicurazione del gigante ferroviario, dopo che gli informatori interni hanno sollevato il problema per un rimborso assicurativo di 1,59 milioni di euro all’amministratore delegato della compagnia ferroviaria. Gianfranco Battisti per una malattia nel marzo 2014.
A quell’epoca Battisti era a capo della divisione treni ad alta velocità di FSI, ricevendo questo denaro dopo otto mesi dalla denuncia di malattia. e quindi prima di diventare amministratore delegato nel 2018. Il mandato di Battisti come amministratore delegato, insieme a quello del presidente Gianluigi Castelli e cinque membri del consiglio, scadrà alla prossima assemblea generale di maggio. Il governo del primo ministro Mario Draghi deve decidere se prolungare il mandato di gestione e consiglio per altri tre anni o fissare nuove nomine. FSI, che genera oltre il 2 per cento del PIL italiano, è destinato a essere uno dei maggiori beneficiari del piano di ripresa post Covid italiano finanziato dall’Unione Europea.
Generali Assicurazioni ha incassato oltre 812 milioni di euro da FSI tra il 2007 e il 2019, secondo i documenti di FSI. In confronto, gli altri assicuratori hanno guadagnato complessivamente 34,7 milioni di euro dalla compagnia durante lo stesso periodo. Generali e FSI hanno rifiutato di commentare i dati.
Nel 2019 due lettere anonime inviate a FSI, Generali e il governo italiano hanno messo in dubbio l’entità e la legittimità del pagamento di 1,59 milioni di euro dall’assicuratore all’amministratore delegato Battisti. Ne è derivato un audit interno, a seguito del quale i vertici di FSI hanno portato le denunce degli informatori all’autorità giudiziaria, secondo il verbale di una riunione del collegio sindacale, datata 17 settembre 2019, visionata dal Financial Times.
Recovery Fund: dai sogni alla realtà
(MB. Siccome anche scrivere da tastiera mi è diventato difficile – troppi errori di battitura, effetto collaterale del mio disturbo neurologico – farò sempre più copia-incolla. Grazie a Musso, oggi posso darvi u pezzo sul Recovery Fund: speranza ultima del potere che ha preso il potere in Italia (rimasugli massonici sparsi in tutti i partiti e media), suscita negli sviolina tori di Draghi sogni deliranti.
Esempio: Ugo Magri su Huff Post, delirando ammette la verità censurata : Draghi sta dando ragione a Bagnai e a Borghi – spendendo in deficit, proposito per cui sono stati demonizzati e cacciati all’inferno delle carceri europee – e può farlo senza misura, perché a lui la “Europa” lo consente.
Ecco l’inizio dell’euforico delirio:
“Draghi ha le mani bucate. Forte del suo personale prestigio, spende e spande come nessuno prima di lui. Ha già surclassato Giuseppe Conte sui ristori, impegnando nel nuovo decreto 40 miliardi, esattamente il doppio di quelli che all’Avvocato del popolo sembravano sufficienti. Vuole investire ulteriori 30 miliardi in aggiunta ai 191,6 che riceveremo dall’Europa, per un terzo a fondo perduto e per il resto da restituire. Il suo piano di grandi opere fa invidia a quello mitico del Cavaliere (manca solo il ponte sullo Stretto). Nemmeno Matteo Salvini avrebbe osato tanto se si fosse insediato a Palazzo Chigi con l’allegra brigata degli anti-euro. Secondo le previsioni, per colpa della pandemia, il debito 2021 arriverà a sfiorare il 160 per cento del Pil, più 25 punti in dodici mesi: roba che pochi anni fa saremmo andati dritti in default e lo Stato non sarebbe stato in grado di pagare le pensioni. Chiunque, che non si chiami Draghi, verrebbe guardato come un giocatore di poker….” e via sviolinando.
Questo libro dei sogni è stato direttamente suggerito dal Quirinale.
Poi c’è la realtà. Quella della Reuters, che ha una esclusiva: cosa pensa davvero l’Europa dei miliardoni di cui il Recovery Fund dovrebbe inondare l’Itaglia?
ESCLUSIVO L’Italia rischia di perdere la scadenza del piano di ripresa a causa delle preoccupazioni dell’UE, affermano le fonti
Giuseppe Fonte Gavin Jones
L’Italia rischia di perdere la scadenza del 30 aprile per la presentazione alla Commissione europea della versione finale del piano di ripresa perché Bruxelles non è soddisfatta di diversi aspetti delle bozze presentate finora, affermano due fonti vicine alla questione.
Un portavoce del premier Mario Draghi ha negato fermamente che il termine sarebbe rispettato. “Il piano sarà presentato il 30 aprile”, ha detto. Un portavoce del ministero dell’Economia ha detto che “il nostro obiettivo resta quello di presentarlo il 30 aprile”.
Un rinvio sarebbe un duro colpo per Draghi, entrato in carica due mesi fa con il compito di mettere a punto il piano preparato dal precedente governo.
Tutti i 27 paesi dell’Unione europea hanno lavorato ai loro piani nazionali che spiegano come ogni governo vuole spendere la propria quota del programma di prestito congiunto del Fondo di recupero dell’UE da 750 miliardi di euro ($ 900 miliardi).
L’Italia ha diritto a più di 200 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti a basso costo dal Fondo, la fetta più grande di qualsiasi paese dell’UE. Il denaro verrà erogato gradualmente nell’arco di sei anni.
“La Commissione non è soddisfatta del piano di ripresa così com’è” [dunque sanno già com’è il piano Draghi, ndr.], ha detto una delle fonti, che ha chiesto di non essere nominata per la delicatezza della questione.
La fonte ha detto che Draghi presenterà probabilmente il piano intorno a metà maggio, ma potrebbe essere necessario un periodo più lungo per superare le obiezioni della Commissione.
Tra le principali preoccupazioni di Bruxelles vi sono la mancanza di dettagli su come verrà gestito il piano una volta ottenuto l’approvazione dell’UE e la sostanza di alcune delle riforme delineate, fra cui il sistema giudiziario, ha detto la fonte.
EVENTO CULTURALE
FINANZA BANCHE ASSICURAZIONI
GIUSTIZIA E NORME
OMS dice ncora NO al passaporto vaccinale. Che faranno UE e Draghi?
In una dichiarazione rilasciata lunedì dopo un briefing virtuale, il Comitato di emergenza dell’OMS sugli standard sanitari internazionali ha raccomandato ufficialmente ai governi di evitare di rendere obbligatori i passaporti per i vaccini, una tendenza che sta già prendendo piede nel Regno Unito e nella UE
In particolare, il comitato ha consigliato ai governi di “non richiedere la prova della vaccinazione come condizione di ingresso, date le prove limitate (sebbene crescenti) circa l’efficacia dei vaccini nel ridurre la trasmissione e la persistente disuguaglianza nella distribuzione globale dei vaccini. Gli Stati parte dell’Organizzazione sono fortemente incoraggiati riconoscere il potenziale per requisiti di prova della vaccinazione per approfondire le disuguaglianze e promuovere la libertà di movimento differenziale “.
Per giustificare questa posizione, l’OMS ha citato sia dati limitati sull’efficacia del vaccino nel ridurre la trasmissione, sia le profonde disuguaglianze nella disponibilità di cui si lamenta da tempo l’OMS.
Per inciso, il Comitato ha anche esortato i governi a fare tutto il possibile per sostenere Covax, il programma sponsorizzato dall’OMS e progettato da Bill Gates per fornire abbastanza colpi per vaccinare le popolazioni di oltre 130 paesi. Tuttavia, il programma non è riuscito a stanziare un numero sufficiente di vaccini e molte nazioni più povere – oltre alle 92 ufficialmente ammissibili agli aiuti tramite Covax – non hanno idea dove procurarsi i vaccini in questione.
Intanto da un lato la UE vuole far partire i “Green certificates”, che non sono altro che certificati vaccinali, o di guarigione o test, per i controlli nei movimenti fra stati, e l’Italia pensa al “Pass vaccinale” perfino per i movimenti fra le regioni. Che cosa faranno ora di fronte all’ennesimo, nuovo, monito della OMS di cui, in teoria, fanno parte?
FONTE: https://scenarieconomici.it/oms-dice-ncora-no-al-passaporto-vaccinale-che-faranno-ue-e-draghi/
In arrivo nuovo decreto anti-Covid: torna zona gialla, arriva il green pass ma rimane coprifuoco
Queste le principale novità introdotte dalla bozza che arriva domani in Cdm. Le misure in questione saranno valide dal 26 aprile al 1° luglio.
Pronta la bozza, ancora suscettibile di modifiche, del decreto legge anti-Covid che giungerà domani in Cdm.
Le novità principali riguardano il ripristino delle zone gialle e l’arrivo del green pass per gli spostamenti tra le Regioni.
Le misure dovrebbero essere valide dal 26 aprile fino al 31 luglio, giorno in cui dovrebbe terminare il nuovo stato d’emergenza.
In merito alla zona gialla, nelle Regioni che vi rientrano riapriranno i ristoranti a pranzo e cena “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto” mentre dal primo giugno via libera al pranzo anche per i locali con soli spazi al chiuso. Prevista in zona gialla anche l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi dal 15 maggio; dal primo giugno delle palestre; dal 1° luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici.
Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5, anche nelle Regioni a più basso rischio.
Riguardo il green pass per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso, questo sarà cartaceo o digitale e avrà una validità di sei mesi per i vaccinati (ai quali sarà rilasciato dalla struttura sanitaria dove hanno ricevuto le due dosi) e i guariti (ai quali sarà fornito dall’ospedale, dal medico di base o dal pediatra). Avrà invece una validità di 48 ore quello per le persone sottopostesi a test molecolare o antigenico, rilasciato da strutture sanitarie o farmacie.
Riguardo la didattica in presenza, le scuole superiori potranno adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica”: in zona rossa dovrà essere garantita la presenza “ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca”; in zona gialla e arancione “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”.
FONTE: https://it.sputniknews.com/italia/2021042010438967-in-arrivo-nuovo-decreto-anti-covid-torna-zona-gialla-arriva-il-green-pass-ma-rimane-coprifuoco/
LA LINGUA SALVATA
Isolitudine
Parole d’autore
i-so-li-tù-di-ne
SIGNIFICATO Condizione esistenziale propria di chi vive o è cresciuto in un’isola, in senso letterale o più raramente metaforico
ETIMOLOGIA Incrocio di ‘isola’ e ‘solitudine’, derivate dalle parole latine ìnsula (di etimo incerto) e solitudinem (voce dotta, derivata di solus, ‘solo’). Il termine è coniato da Gesualdo Bufalino in “Isola nuda” (1988).
Benché la somiglianza possa ingannare, ‘isola’ e ‘solitudine’ non sono parenti di sangue: soltanto la seconda viene dall’aggettivo solus, mentre la prima è forse derivata da in + solum (che, tra i suoi vari significati, include anche il mare). Nella nostra testa però i due concetti sono coniugati ormai da secoli, tanto da aver generato diversi rampolli: ‘isolamento’ (da ‘isola’, appunto) e il più recente ‘isolitudine’.
Quest’ultima parola deve la sua invenzione – per lo meno entro i confini della lingua italiana – allo scrittore Bufalino, famoso per il linguaggio personalissimo e baroccamente spumeggiante. In particolare la parola nasce dal tentativo di catturare l’essenza dei siciliani (e degli isolani in generale), definita anzitutto dal fatto di essere racchiusi entro i confini del mare.
Tale condizione, scrive Bufalino, è intrinsecamente ambivalente: “Da una parte ci sentiamo rassicurati dal mare che ci avvolge come un ventre materno, dall’altra amputati di ciò da cui siamo esclusi.” Da qui i tratti contrastanti tipici del carattere isolano: il senso di appartenenza e l’orgoglio della propria differenza, ma anche la sensazione di isolamento.
Ciò si ripercuote anche sulla vita emotiva degli isolani, che tendono a formare “isole nell’isola”. Ne è espressione l’attaccamento alla famiglia e al paese, che è un’enorme risorsa ma anche la possibile premessa di chiusure mafiose o campanilistiche. E anche il peculiare carattere siciliano, che oscilla tra eccessi contrari: “l’estroversa ospitale socialità, talora quasi servile, per antidoto dell’esser soli; e l’ombroso, omertoso riserbo, il claustrofilo rifiuto d’ogni contatto e colloquio.”
A ben guardare, tuttavia, l’isolitudine è semplicemente un’espressione estremizzata di quel “paradosso antropologico” che per De Carolis ci costituisce. In tutti gli uomini infatti agiscono due spinte contrarie: quella a delimitare una “nicchia” rassicurante, nettamente distinta dal resto, e quella di lanciarsi nel vasto mondo per sfruttarne tutte le potenzialità. Entrambe portano in sé un pericolo, ma entrambe ci sono necessarie.
Per questo la parola si presta anche a estendersi al di là del suo significato originario, e oggi in particolare sta avendo un ritorno di fiamma: in tempi di Covid, infatti, ogni casa tende a diventare un’isola. Qualcuno ha anche declinato il concetto come ‘iSolitudine’ (su modello di ‘iPhone’), viste le varie forme di socializzazione tecnologica che hanno cercato di contrastare tale isolitudine divenendone il segno più emblematico.
Anche in questo caso però la parola mantiene la sua natura ambivalente. Il suo volto oscuro è l’isolamento: l’indebolirsi dei legami sociali, la claustrofobica chiusura nei confini di casa, la monotonia di giorni sempre uguali. Ma ‘isolitudine’ può significare anche ripartire dal nucleo, acquisendo una nuova consapevolezza di ciò che è davvero importante. Può essere l’occasione per ritornare in se stessi, o per rinvigorire i legami famigliari più stretti; e, per contrasto, può esaltare la bellezza di ciò che prima si dava per scontato: le serate con gli amici, le cene al ristorante, i viaggi…
Insomma ‘isolitudine’ è una parola bifronte, come la realtà che descrive: sta a noi decidere da che lato guardarla.
Parola pubblicata il 19 Aprile 2021
FONTE: https://unaparolaalgiorno.it/significato/isolitudine
PANORAMA INTERNAZIONALE
I passaporti vaccinali sono stati progettati prima dell’inizio della pandemia: dalla Commissione UE
“La pianificazione per l’attuazione del concetto di “passaporti per vaccini” è iniziata 20 mesi prima dello scoppio della pandemia . Ciò di cui parlano queste roadmap non è solo un pass sanitario che limita l’entrata o movimento a determinati luoghi delle persone. Quello che immaginano è un intero ecosistema COVID, un futuro in cui ogni aspetto della nostra vita è monitorato e regolato secondo i capricci e la fantasia di questi Pharma Overlords” – Così esordisce l’impressionante inchiesta di GretatGame India, il più serio e professionale dei siti indiani di geopolitica . E rivela ai suoi lettori la serie di incontri riservati in cui le autorità europee insieme all’OMS e alla Gates Foundation hanno stilato la “tabella di marcia” (roadmap) della dittatura sanitaria dietro cui ci rinchiudono. Anche se alcune cose possono essere note a lettori europei avvertiti (almeno speriamo), l’esposizione dei geopolitici indiani è così cartesiana e ragionata che vale la pena di riportarla-
Roadmap dei passaporti dei vaccini
La proposta iniziale di “Passaporti per vaccini” è stata pubblicata per la prima volta il 26 aprile 2018 dalla Commissione europea. La proposta, ignorata dai media tradizionali, è sepolta in profondità in una “raccomandazione” (leggi sotto) che trattava di “Cooperazione rafforzata contro le malattie prevenibili dai vaccini ( Strentghened cooperation against vaccine preventable diseases).
Secondo la tabella di marcia iniziale (pubblicata all’inizio del 2019) per attuare la proposta della Commissione europea, l’azione primaria era quella di “esaminare la fattibilità dello sviluppo di una carta / passaporto comune per le vaccinazioni” per i cittadini europei che fosse “compatibile con i sistemi informativi di immunizzazione elettronica e riconosciuta per l’utilizzo oltre confine. ”
Si prevedeva di ottenere una proposta legislativa emanata entro il 2022, in Europa.
Nella proposta sono stati menzionati anche termini – come “contrastare la riluttanza vaccinale”, e concetti di “focolai imprevisti” – ignoti prima dell’epidemia.
Altri punti nel documento della roadmap includevano il sostegno all’autorizzazione di “vaccini innovativi, anche per le minacce per la salute emergenti”. Le pozioni a RNA ricombinante sono innovativi al massimo – con cento mortali effetti avversi riconosciuti ufficialmente…
La raccomandazione continua : l ‘”industria della produzione di vaccini” ha un “ruolo chiave” nel raggiungimento degli obiettivi descritti nel documento della roadmap, e contempla “il miglioramento della capacità di produzione dell’UE” e lo stoccaggio dei vaccini come ulteriori punti di azione da attuare. Inoltre, la roadmap comanda il rafforzamento delle “partnership esistenti” e della “collaborazione con attori e iniziative internazionali” – e si riferisce al Summit globale sulla vaccinazione che si è tenuto nel 2019. Anche i partecipanti e l’agenda di questo vertice sono rivelatori.
Vertice mondiale sulla vaccinazione 2019
Le 3 tavole rotonde
Il vertice si è tenuto il 12 settembre 2019 a Bruxelles, in Belgio, appena 3 mesi prima dell’ inopinatissima “pandemia di COVID-19. Il vertice non è stato riportato dalla maggior parte dei media mainstream. È stato organizzato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’OMS
I membri del vertice
I partecipanti a questo vertice erano leader politici, rappresentanti di alto livello dei ministeri della salute, delle Nazioni Unite, importanti accademici, professionisti della salute e scienziati, organizzazioni non governative e privati.
Tra i membri del panel di rilievo per queste tavole rotonde c’erano il Dr. Seth Berkley, CEO di GAVI (Global Alliance for VAccines and Immunization, creata d l’Organizzazione Mondiale della Sanità, UNICEF, la Banca Mondiale, l’industria di vaccini la Fondazione Bill & Melinda Gates e altri benefattori privati.) , Nanette Cocero, Presidente globale di Pfizer Vaccines, altri membri della Global Vaccine Alliance – organizzazione sostanzialmnente finanziata all’inizio dalla Bill & Melinda Gates Foundation; e Joe Cerrell, amministratore delegato della Bill & Melinda Gates Foundation per Global Policy and Advocacy. Di fatto era Bill Gates che parlava attraverso i suoi dipendenti econ Pfizer “consigliava” i ministri della salute europei di come affrontare (rendendola permanente) la pandemia prossima ventura
Nella 41a sessione del Comitato Investigativo Corona ha affermato che le regole in base alle quali i paesi lavorano con l’OMS hanno virtualmente incaricato l’OMS di tutte le regole, gli editti formali e gli annunci – con Gates che è proprio lì come parte del consiglio esecutivo come uno stato membro non ufficiale, prendere decisioni che influenzano il mondo intero.
Pianificazione pandemica
La pianificazione pandemica era chiaramente in evidenza in questo incontro al vertice. I documenti chiave distribuiti ai partecipanti includevano rapporti su:
- Pianificazione della preparazione all’influenza pandemica
- Un esercizio di influenza pandemica per l’Unione europea
- Pianificazione della preparazione all’influenza aviaria e alla pandemia influenzale
- Preparazione all’influenza pandemica e pianificazione della risposta
- Verso la sufficienza dei vaccini influenzali pandemici nell’UE
- Un “partenariato pubblico-privato” sui vaccini contro l’influenza pandemica europea
In tutti questi documenti, l’obiettivo di rafforzare la collaborazione con l’industria farmaceutica è ripetutamente sottolineato, così come il messaggio che una pandemia globale era ormai inevitabile.
È stato scoperto che secondo ampi scambi di e-mail ottenuti da un gruppo di avvocati in una controversia legale, il ministero dell’Interno tedesco ha assunto scienziati per sviluppare un falso modello di coronavirus al fine di giustificare un rigoroso blocco .
A chi fanno comodo effettivamente i pass vaccinali?
“Il principale beneficiario di questi progetti sui passaporti vaccinali sarà l’industria farmaceutica multinazionale e non l’uomo comune. Le persone comuni dovranno condividere la propria cartella clinica per dimostrarsi idonee a viaggiare all’estero o anche per andare al cinema”
L’attività stimata a cui mirano questi giganti farmaceutici vale 1.5 trilioni di dollari solo nel 2021.
Non appena il nuovo presidente americano è stato installato, è stato firmato un ordine esecutivo che impone nuove restrizioni di viaggio e inizia a testare la fattibilità dei passaporti del vaccino COVID-19 .
Progetti in sviluppo
Quello che immaginano le roadmap europee è un intero ecosistema COVID, un futuro in cui ogni aspetto della tua vita è monitorato e regolato secondo i capricci e la fantasia di questi Pharma Overlords.
Di seguito citiamo alcuni progetti che ti darebbero un’idea di come sarebbe il futuro.
Microchip COVID del Pentagono
Gli scienziati del Pentagono hanno creato un microchip che vogliono iniettare nel tuo corpo per rilevare il coronavirus nel tuo corpo anche prima che tu mostri qualsiasi sintomo. Hanno anche creato un filtro per estrarre il virus dal tuo sangue.
Logo sanitario per le imprese
Dopo i passaporti dei vaccini per le persone, ora Hollywood presenta il sigillo sanitario COVID-19 per le imprese . Celebrità come Lady Gaga e Robert De Niro stanno utilizzando Covid-19 per promuovere un costoso programma di “sigillo di salute” che certificherà la sede della tua attività come priva di COVID-19.
Queste celebrità stanno predicando alle persone di acquistare questo sigillo sanitario che potrebbe costarti oltre $ 12.000 e che “non garantisce che uno spazio sia sicuro o privo di agenti patogeni”. Il WELL Building Standard è allineato con le Nazioni Unite.
Propaganda di vaccinazione
Con l’aumento dei casi di reazioni avverse multiple al vaccino COVID-19, ora fuori dai video di propaganda della vaccinazione blu senza basi scientifiche stanno spuntando per spingerti ad
I passaporti vaccinali sono stati progettati prima dell’inizio della pandemia: dalla Commissione UE
“La pianificazione per l’attuazione del concetto di “passaporti per vaccini” è iniziata 20 mesi prima dello scoppio della pandemia . Ciò di cui parlano queste roadmap non è solo un pass sanitario che limita l’entrata o movimento a determinati luoghi delle persone. Quello che immaginano è un intero ecosistema COVID, un futuro in cui ogni aspetto della nostra vita è monitorato e regolato secondo i capricci e la fantasia di questi Pharma Overlords” – Così esordisce l’impressionante inchiesta di GretatGame India, il più serio e professionale dei siti indiani di geopolitica . E rivela ai suoi lettori la serie di incontri riservati in cui le autorità europee insieme all’OMS e alla Gates Foundation hanno stilato la “tabella di marcia” (roadmap) della dittatura sanitaria dietro cui ci rinchiudono. Anche se alcune cose possono essere note a lettori europei avvertiti (almeno speriamo), l’esposizione dei geopolitici indiani è così cartesiana e ragionata che vale la pena di riportarla-
Roadmap dei passaporti dei vaccini
La proposta iniziale di “Passaporti per vaccini” è stata pubblicata per la prima volta il 26 aprile 2018 dalla Commissione europea. La proposta, ignorata dai media tradizionali, è sepolta in profondità in una “raccomandazione” (leggi sotto) che trattava di “Cooperazione rafforzata contro le malattie prevenibili dai vaccini ( Strentghened cooperation against vaccine preventable diseases).
Secondo la tabella di marcia iniziale (pubblicata all’inizio del 2019) per attuare la proposta della Commissione europea, l’azione primaria era quella di “esaminare la fattibilità dello sviluppo di una carta / passaporto comune per le vaccinazioni” per i cittadini europei che fosse “compatibile con i sistemi informativi di immunizzazione elettronica e riconosciuta per l’utilizzo oltre confine. ”
Si prevedeva di ottenere una proposta legislativa emanata entro il 2022, in Europa.
Nella proposta sono stati menzionati anche termini – come “contrastare la riluttanza vaccinale”, e concetti di “focolai imprevisti” – ignoti prima dell’epidemia.
Altri punti nel documento della roadmap includevano il sostegno all’autorizzazione di “vaccini innovativi, anche per le minacce per la salute emergenti”. Le pozioni a RNA ricombinante sono innovativi al massimo – con cento mortali effetti avversi riconosciuti ufficialmente…
La raccomandazione continua : l ‘”industria della produzione di vaccini” ha un “ruolo chiave” nel raggiungimento degli obiettivi descritti nel documento della roadmap, e contempla “il miglioramento della capacità di produzione dell’UE” e lo stoccaggio dei vaccini come ulteriori punti di azione da attuare. Inoltre, la roadmap comanda il rafforzamento delle “partnership esistenti” e della “collaborazione con attori e iniziative internazionali” – e si riferisce al Summit globale sulla vaccinazione che si è tenuto nel 2019. Anche i partecipanti e l’agenda di questo vertice sono rivelatori.
Vertice mondiale sulla vaccinazione 2019
Le 3 tavole rotonde
Il vertice si è tenuto il 12 settembre 2019 a Bruxelles, in Belgio, appena 3 mesi prima dell’ inopinatissima “pandemia di COVID-19. Il vertice non è stato riportato dalla maggior parte dei media mainstream. È stato organizzato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’OMS
I membri del vertice
I partecipanti a questo vertice erano leader politici, rappresentanti di alto livello dei ministeri della salute, delle Nazioni Unite, importanti accademici, professionisti della salute e scienziati, organizzazioni non governative e privati.
Tra i membri del panel di rilievo per queste tavole rotonde c’erano il Dr. Seth Berkley, CEO di GAVI (Global Alliance for VAccines and Immunization, creata d l’Organizzazione Mondiale della Sanità, UNICEF, la Banca Mondiale, l’industria di vaccini la Fondazione Bill & Melinda Gates e altri benefattori privati.) , Nanette Cocero, Presidente globale di Pfizer Vaccines, altri membri della Global Vaccine Alliance – organizzazione sostanzialmnente finanziata all’inizio dalla Bill & Melinda Gates Foundation; e Joe Cerrell, amministratore delegato della Bill & Melinda Gates Foundation per Global Policy and Advocacy. Di fatto era Bill Gates che parlava attraverso i suoi dipendenti econ Pfizer “consigliava” i ministri della salute europei di come afrontare (rendnendola permanente) la pandemia prossima ventura
Nella 41a sessione del Comitato Investigativo Corona ha affermato che le regole in base alle quali i paesi lavorano con l’OMS hanno virtualmente incaricato l’OMS di tutte le regole, gli editti formali e gli annunci – con Gates che è proprio lì come parte del consiglio esecutivo come uno stato membro non ufficiale, prendere decisioni che influenzano il mondo intero.
Pianificazione pandemica
La pianificazione pandemica era chiaramente in evidenza in questo incontro al vertice. I documenti chiave distribuiti ai partecipanti includevano rapporti su:
- Pianificazione della preparazione all’influenza pandemica
- Un esercizio di influenza pandemica per l’Unione europea
- Pianificazione della preparazione all’influenza aviaria e alla pandemia influenzale
- Preparazione all’influenza pandemica e pianificazione della risposta
- Verso la sufficienza dei vaccini influenzali pandemici nell’UE
- Un “partenariato pubblico-privato” sui vaccini contro l’influenza pandemica europea
In tutti questi documenti, l’obiettivo di rafforzare la collaborazione con l’industria farmaceutica è ripetutamente sottolineato, così come il messaggio che una pandemia globale era ormai inevitabile.
È stato scoperto che secondo ampi scambi di e-mail ottenuti da un gruppo di avvocati in una controversia legale, il ministero dell’Interno tedesco ha assunto scienziati per sviluppare un falso modello di coronavirus al fine di giustificare un rigoroso blocco .
A chi giovano i pass vaccinali?
“Il principale beneficiario di questi progetti sui passaporti vaccinali sarà l’industria farmaceutica multinazionale e non l’uomo comune. Le persone comuni dovranno condividere la propria cartella clinica per dimostrarsi idonee a viaggiare all’estero o anche per andare al cinema”
L’attività stimata a cui mirano questi giganti farmaceutici vale 1.5 trilioni di dollari solo nel 2021.
Non appena il nuovo presidente americano è stato installato, è stato firmato un ordine esecutivo che impone nuove restrizioni di viaggio e inizia a testare la fattibilità dei passaporti del vaccino COVID-19 .
Progetti in sviluppo
Quello che immaginano le roadmap europee è un intero ecosistema COVID, un futuro in cui ogni aspetto della tua vita è monitorato e regolato secondo i capricci e la fantasia di questi Pharma Overlords.
Di seguito citiamo alcuni progetti che ti darebbero un’idea di come sarebbe il futuro.
Microchip COVID del Pentagono
Gli scienziati del Pentagono hanno creato un microchip che vogliono iniettare nel tuo corpo per rilevare il coronavirus nel tuo corpo anche prima che tu mostri qualsiasi sintomo. Hanno anche creato un filtro per estrarre il virus dal tuo sangue.
Certificato sanitario per le imprese
Dopo i passaporti dei vaccini per le persone, ora Hollywood presenta il sigillo sanitario COVID-19 per le imprese . Celebrità come Lady Gaga e Robert De Niro stanno utilizzando Covid-19 per promuovere un costoso programma di “sigillo di salute” che certificherà la sede della tua attività come priva di COVID-19.
Queste celebrità stanno predicando alle persone di acquistare questo sigillo sanitario che potrebbe costarti oltre $ 12.000 e che “non garantisce che uno spazio sia sicuro o privo di agenti patogeni”. Il WELL Building Standard è allineato con le Nazioni Unite.
Propaganda di vaccinazione
Con l’aumento dei casi di reazioni avverse multiple al vaccino COVID-19, ora fuori dai video di propaganda della vaccinazione blu senza basi scientifiche stanno spuntando per spingerti ad
amare i vaccini e non fare domande e continuare a iniettare i vaccini anno dopo anno dopo anno .
“Siringhe volanti”
Flying Syringes è una frase usata per riferirsi a un progetto proposto finanziato da Bill Gates per creare zanzare geneticamente modificate che iniettano vaccini nelle persone quando le mordono.
Passaporti Freedom basati su codice QR
La Gran Bretagna potrebbe presto lanciare il Coronavirus Freedom Passport basato su QR per determinare se sei COVID-19 innocente. Se risulta positivo al COVID-19, potrebbe essere impedito l’accesso a pub, scuole e luoghi di lavoro.
Progetto Commons
La Fondazione Rockefeller e la Fondazione Clinton hanno sviluppato una serie di app COVID che controlleranno strettamente la tua vita post-covid.
L’iniziativa è lanciata dalla fondazione no profit Commons Project Foundation che fa parte del World Economic Forum.
Il progetto Commons include tre app COVID: CommonHealth , COVIDcheck e CommonPass .
Insieme, raccoglieranno, archivieranno e monitoreranno i tuoi dati sanitari in base ai quali le app decideranno se sei idoneo a viaggiare, studiare, andare in ufficio, ecc.
Tatuaggio invisibile del vaccino quantistico
Un progetto finanziato da Bill Gates mira a fornire un tatuaggio quantistico invisibile nascosto nel vaccino contro il coronavirus per memorizzare la cronologia delle vaccinazioni.
I ricercatori hanno dimostrato che il loro nuovo colorante, costituito da nanocristalli chiamati punti quantici, può rimanere per almeno cinque anni sotto la pelle, dove emette luce nel vicino infrarosso che può essere rilevata da uno smartphone appositamente attrezzato.
Tessera sanitaria digitale
Il governo indiano sta progettando di lanciare una tessera sanitaria digitale obbligatoria modellata sul concetto di Bill Gates.
Nell’ambito del programma “One Nation One Health Card”, le cartelle cliniche di una persona, inclusi tutti i trattamenti e i test a cui è stata sottoposta, verranno salvati digitalmente in questa scheda.
Ospedali, cliniche e medici saranno tutti collegati a un server centrale. La mossa ha lo scopo di mappare le cartelle cliniche di ogni cittadino del Paese in formato digitale.
Tag elettronici per il monitoraggio dell’attività comportamentale
Dopo che i robot AI hanno imposto le regole obbligatorie sulla maschera facciale , Singapore ha introdotto i tag elettronici COVID-19 per il monitoraggio delle attività comportamentali per applicare la quarantena. Se tenti di uscire di casa, avviserà le autorità, dopodiché potrebbe esserci una multa di S $ 10.000 o sei mesi di prigione o entrambi.
Timbro di fiducia
Trust Stamp è un programma di identità digitale basato sulla vaccinazione finanziato da Bill Gates e implementato da Mastercard e GAVI, che presto collegherà la tua identità digitale biometrica ai tuoi registri di vaccinazione.
Il programma ha detto di “evolversi man mano che evolvi” fa parte della guerra globale al denaro contante e ha il potenziale duplice uso ai fini della sorveglianza e della “polizia predittiva” basata sulla tua storia vaccinale.
Coloro che potrebbero non voler essere vaccinati potrebbero essere esclusi dal sistema in base al loro punteggio di affidabilità.
COVI PASS basato su RFID
Il governo del Regno Unito si sta preparando a lanciare COVI PASS – L’RFID biometrico abilitato al Coronavirus Digital Health Passports per monitorare quasi ogni aspetto della vita dei cittadini nel nome del rafforzamento della gestione della salute pubblica.
GreatGame India posta i pdf dei documenti europei; vi rimandiamo ad esso:
https://greatgameindia.com/vaccine-passports-planned-before-pandemic/
Nati dalle strategie della guerra biologica
Ma bisogna riconoscere che la Commissione Europea, in questa raccomandazione di un “ecosistema pandemico permanente”, non faceva che seguire suggerimenti molto precedenti. Si è parlato di Event 201 , “la esercitazione pandemica per la preparedness ad affrontare le pandemie che avrevbero infuriato sempre più frequenti, ci venne detto. Evento 200i ha avuto luogo il 18 ottobre 2019 in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill and Melinda Gates Foundation, e il Johns Hopkins Center for Health Security.
Orbene, questo Centro per la Sicurezza Sanitaria della John Hopkins esiste da parecchio tempo.
Era il 1998 e in un documento interno del Pentagono il colonnello Robert Kadlek, uno dei ,massimi esperti di guerra biologica e batteriologica, segnalava “i vantaggi” delle armi biologiche, consistenti in questo: “Quando armi biologiche sono utilizzate sotto la copertura di una epidemia limitata nello spazio o d’origine naturale, si può negare in modo credibile d’averle usate…La possibilità di causare gravi perdite economiche e conseguentemente instabilità politica, unita alla possibilità di negarne credibilmente l’uso, è al di là delle capacità di qualsiasi altra arma conosciuta ”.
Nello stesso anno 1998, nasceva il “Center for Health Security”, in francese “Center pour la sécurité sanitaire”, affiliato alla Johns Hopkins University , è stato fondato negli Stati Uniti con il denaro dei miliardari Bloomberg, ma è costantemente finanziato dallo stato americano. Prima, si chiamava “Centro per la biosicurezza UCPM”, terminologia militaresca. Un anno dopo questo Centro per la sicurezza sanitaria ha iniziato a organizzare esercitazioni con i cosiddetti giochi di pianificazione del bioterrorismo.
I nomi di queste esercitazioni sembrano film di fantascienza distopica: “Dark Winter”, “Global Mercury”, “Atlantic Storm”, “Clade X”; e nell’ottobre 2019 l’esercizio “Event 201”. I co-organizzatori erano la Fondazione Gates, il Forum economico mondiale e gruppi farmaceutici e mediatici statunitensi. In questo esercizio hanno giocato a far fronte a una “pandemia di coronavirus”, soprattutto per quanto riguarda le pubbliche relazioni. “I governi – dettava Event 201 dovranno collaborare con le società di media per studiare e sviluppare approcci più efficaci per contrastare la disinformazione. A tal fine, sarà necessario sviluppare la capacità di inondare i media con informazioni rapide, precise e coerenti […]. Da parte loro, le società dei media dovrebbero impegnarsi a garantire che i messaggi ufficiali vengano prima e che i falsi messaggi siano soppressi, anche attraverso la tecnologia “.
Che dite? E’ ben riuscito o no il rapporto coi media? Praticamente il virus falcia vite solo grazie al terror tv…
Dopo 14 MESI AIFA e Spallanzani APPROVANO LA SPERIMENTAZIONE promossa da l’Università di Verona ed il San Paolo di Milano, di un farmaco RIVOLUZIONARIO per la cura al COVID19 e la prevenzione delle polmoniti nei pazienti ancora non gravi:
L’ASPIRINA.
https://t.co/eZxRIt2J0u https://twitter.com/valy_s/status/1384142874179031050?s=20
Twitter (https://t.co/eZxRIt2J0u)
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/i-passaporti-vaccinali-sono-stati-progettati-prima-dellinizio-della-pandemia-dalla-commissione-ue/
Il Vaticano ospita Fauci, Chelsea Clinton, il CEO di Pfizer, oligarchi di Big Tech alla conferenza sulla “salute”
Sviluppatori di vaccini, anziani mormoni, la sostenitrice dell’aborto Chelsea Clinton, la sostenitrice del controllo della popolazione Jane Goodall, un attivista New Age, un eminente studioso musulmano del Regno Unito e un’attrice americana pro-aborto nota per posare nuda, sono tutti relatori della prossima conferenza sulla “salute” in Vaticano. Ci sono solo due ecclesiastici cattolici elencati tra i 114 relatori.
Michael Haynes – LifeSiteNews – 15 aprile 2021
CITTA’ DEL VATICANO, 15 aprile 2021 – Il Vaticano ha annunciato la sua quinta conferenza internazionale sulla salute ” Exploring the Mind, Body & Soul” e ospiterà decine di relatori globalisti e che promuovono l’aborto, come Chelsea Clinton, gli amministratori delegati delle società di vaccini contenenti feti abortivi Pfizer e Moderna, il direttore del National Institutes of Health degli Stati Uniti e il Dott. Anthony Fauci.
La conferenza, intitolata “Exploring the Mind, Body & Soul. How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health” (Esplorare la mente, il corpo e l’anima. Come l’innovazione e i nuovi sistemi di somministrazione migliorano la salute umana), si terrà dal 6 all’8 maggio.
Parteciperanno all’evento, ospitato dal Pontificio Consiglio della Cultura, dalla Fondazione Cura, dalla Fondazione Scienza e Fede (STOQ) e da Staminali per la Vita (SFLF), ben 114 oratori.
Questi includono nomi importanti e diversi come gli amministratori delegati di Pfizer e Moderna, la prima delle quali produce pillole abortive, il direttore del National Institute of Health (NIH) Francis Collins, che sostiene l’uso di tessuti fetali in progetti di ricerca, il capo di Google Health, David Feinberg e il dottor Anthony Fauci del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti, le cui indicazioni ai funzionari governativi hanno giocato un ruolo importante nella chiusura delle chiese americane lo scorso anno.
Il direttore del NIH Francis Collins ha una lunga storia di politiche contro la vita e ha precedentemente elogiato i “benefici scientifici” che provengono dalla ricerca sui tessuti fetali, sostenendo che tale lavoro potrebbe essere condotto “in un contesto etico”.
Alla conferenza in Vaticano parteciperà anche l’amministratore delegato di Salesforce, Marc Benioff, che si è decisamente schierato con l’élite globalista e liberale, bloccando le e-mail dei repubblicani e della campagna Trump sulla scia delle proteste al Campidoglio del 6 gennaio, oltre a proibire a tutti i clienti di mettere anche solo in discussione le elezioni americane del 2020. Benioff è noto per aver sostenuto le istanze LGBT ed è descritto dal Time come “uno dei dirigenti più espliciti” in materia LGBT.
Alla conferenza interverranno anche la rappresentante delle Nazioni Unite e conservazionista Jane Goodall, che sostiene il controllo della popolazione, l’attivista new age Deepak Chopra, il chitarrista rock Joe Perry, l’anziano mormone William K. Jackson, il presidente esecutivo del British Board of Scholars and Imams, Shaykh Dr. Asim Yusuf, la modella pro-aborto Cindy Crawford e lo “sciagurato” ex prefetto della Segreteria per la Comunicazione, Monsignor Dario Viganò.
Numerosi altri professionisti medici, rappresentanti di agenzie federali statunitensi, docenti universitari, alti funzionari di società e musicisti completano il numero degli oratori. Tra i 114 relatori figurano solo due esponenti del clero cattolico.
Svolgendosi nella Città del Vaticano, l’evento è stato promosso con la messaggistica dei social media “#UniteToPrevent e #UniteToCure”.
L’immagine che pubblicizza la conferenza (in cima a questo articolo) sembra essere basata sulla famosa rappresentazione della Creazione di Adamo di Michelangelo. Nella nuova immagine due mani si protendono l’una verso l’altra, entrambe coperte da guanti monouso.
Infatti, il logo della conferenza è un cerchio di persone che uniscono le mani, colorato nei toni della bandiera arcobaleno LGBT, e posizionato accanto alle chiavi incrociate e alla tiara papale del Pontefice.
L’evento è ospitato dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, insieme al segretario generale della STOQ, monsignor Tomasz Trafny e Robin L. Smith, fondatore e presidente di Cura Foundation e Stem for Life, nonché vicepresidente e direttore della STOQ.
Tuttavia, il trio non modererà l’evento poiché questo ruolo spetterà a dieci “giornalisti di fama mondiale”, come Moira Forbes, vicepresidente esecutivo di Forbes, Katie Couric e giornalisti di grandi media di sinistra come CBS, CNN, MSNBC e il Wall Street Journal.
La conferenza del Vaticano ignorerà Dio?
Forse come segno della recente dichiarazione sulle difficoltà finanziarie del Vaticano, la conferenza è supportata da numerose grandi organizzazioni come Sanford Health, Akkad Holdings, John Templeton Foundation, la società produttrice di vaccini Moderna e la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Il primo fine dichiarato della conferenza è quello di favorire “un dialogo aperto” e di alimentare “un approccio interdisciplinare per affrontare le principali sfide sanitarie in tutto il mondo”.
Un altro obiettivo è quello di “Esaminare l’interazione tra mente, corpo e anima e discutere il significato dell’essere umano e come le tecnologie mediche di trasformazione stanno ponendo nuove sfide al miglioramento umano e all’interpretazione di mente, corpo e anima”.
Data l’esigua presenza del clero cattolico alla conferenza, e la moderazione dei giornalisti laici, resta da vedere se questo obiettivo farà riferimento all’insegnamento cattolico sulla relazione tra l’uomo e Dio e se ignorerà il pensiero teologico e filosofico cattolico riguardante l’anima.
La recente enciclica sull’ambiente di Papa Francesco, Laudato Si’, è un tema conduttore della conferenza di tre giorni.
Citando il documento, la conferenza mira a “facilitare una discussione … su come stiamo plasmando il futuro del nostro pianeta (…) che include tutti, dal momento che la sfida ambientale che stiamo vivendo, e le sue radici umane, riguardano e interessano tutti noi”.
Nei dieci obiettivi elencati per la prossima conferenza del 2021, il Pontificio Consiglio della Cultura non ha fatto alcun riferimento a Dio o alla Chiesa Cattolica.
Come parte della conferenza, avrà luogo anche una tavola rotonda più ristretta, intitolata “Bridging Science and Faith”, ed è diretta alla “relazione tra la religione e la spiritualità con la salute e il benessere, includendo la relazione tra mente, corpo e anima”.
Fauci terrà il discorso di apertura della conferenza
La giornata di apertura della conferenza sarà animata da un intervento del dottor Anthony Fauci, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e consigliere principale per la sanità del presidente Joe Biden, che recentemente ha assicurato all’Organizzazione Mondiale della Sanità l’impegno del governo Biden a finanziare l’aborto, e l’anno scorso ha sostenuto che il sesso con estranei era più sicuro che ricevere la Santa Comunione in tempi di COVID.
Fauci ha passato più di un anno a fomentare la paura nel popolo americano per il coronavirus di Wuhan, nonostante il tasso di mortalità dell’infezione sia solo dello 0,15% e possa essere curato efficacemente usando Ivermectina, Idrossiclorochina, vitamina D e zinco.
Gli argomenti della conferenza vanno da “Siamo quello che mangiamo?” e “Miglioramento umano” a “Vivere in modo sano fino a 120 anni e oltre” e “Assistenza sanitaria sostenibile”: Proteggere il nostro ambiente”.
Solo sei degli argomenti sono lontanamente collegati alla religione, e trattano temi come “Pratiche alimentari religiose e salute” e “Come si definisce l’anima?”
La conferenza affronterà anche questioni relative all’attuale controllo degli affari globali per mezzo delle risposte governative al COVID-19.
Aiutata dalla presenza degli amministratori delegati sia di Pfizer che di Moderna, i cui vaccini contaminati da feti abortiti causano sempre più spesso migliaia di morti e danneggiati gravi, la conferenza tratterà la “rivoluzione” della terapia cellulare, così come le “Soluzioni complete per il COVID-19” e “Una nuova generazione di vaccini”.
Papa Francesco chiuderà l’evento dando ai partecipanti un’”udienza” privata e virtuale.
Nella prima conferenza che si è svolta nel 2011, gli eventi hanno visto individui come la pop star pro-LGBT Katy Perry rivolgersi ai partecipanti sul tema della meditazione trascendentale.
L’edizione di quest’anno ha di gran lunga il maggior numero di relatori e con la sua annunciata scaletta di relatori e argomenti, sembra destinata a continuare i temi irreligiosi e anti-cattolici delle conferenze precedenti.
Un altro colpo alla testimonianza profetica della Chiesa contro l’abominevole crimine dell’assassinio di bambini non ancora nati
Fedeli cattolici hanno già utilizzato i social media per esprimere la loro costernazione alla conferenza. A proposito dell’immagine manipolata della Creazione di Adamo, il commentatore britannico Nick Donnelly ha scritto: “Il pastiche del Vaticano della Creazione di Adamo di Michelangelo rivela la promozione di ‘uno pseudo-messianismo con cui l’uomo si glorifica al posto di Dio’ (CCC 675)”.
In un commento rilasciato a LifeSiteNews, il diacono Donnelly ha detto che le condanne di Papa Francesco sull’aborto sono vanificate dalla scelta degli oratori che interverranno all’evento.
C’è una strana discordanza tra le parole di Papa Francesco sull’aborto e le sue azioni. Nonostante Papa Francesco abbia rilasciato alcune dichiarazioni molto forti che condannano l’aborto, queste sono state gravemente compromesse dalle sue azioni.
Nel 2016 ha lodato pubblicamente Emma Bonino che si vantava di aver favorito 10.000 aborti illegali e di aver capeggiato la legalizzazione dell’aborto in Italia.
Nel 2018 ha concesso un’importante onorificenza papale all’attivista abortista militante olandese Lilianne Ploumen, sei mesi dopo aver condotto una campagna per raccogliere 300 milioni di dollari destinati a finanziare gli aborti nel mondo.
Nel 2020 i media di tutto il mondo hanno sbandierato che il papa approvava l’uso di linee cellulari nei vaccini COVID provenienti da feti abortiti.
Ora sta accogliendo in Vaticano Chelsea Clinton, la vicepresidente della Fondazione Clinton che ha profondi legami con gli abortisti su scala industriale di Planned Parenthood e i CEO di Moderna e Pfizer, che sperimentano su feti abortiti.
L’inclusione di eminenti sostenitori dell’aborto come Chelsea Clinton in qualità di oratori alla Conferenza del Vaticano è un altro colpo alla testimonianza profetica della Chiesa contro l’abominevole crimine dell’assassinio di bambini mai nati.
Nel caso dell’aborto, le azioni dicono molto più delle parole.
Analoghe preoccupazioni sono state espresse da Restoring the Faith Media, che ha evidenziato come “La Religione Covid sembra aver eclissato la Fede Cattolica a Roma. Completa di una propria liturgia (distanziamento sociale) sacramentale (maschere, disinfettante per le mani) e persino di propri sacramenti (se non ti inietti questo siero contaminato, non c’è vita in te), la palese presa in giro dei fedeli è in piena evidenza”.
Un rappresentante di Restoring the Faith ha commentato a LifeSite: “Invece di correggere la rotta, i funzionari della Città Eterna sembrano accelerare verso quella Grande Apostasia di cui la Madonna ci aveva preannunciato l’arrivo”.
Fonte:
FONTE: https://comedonchisciotte.org/il-diavolo-e-lacqua-santa/
POLITICA
SCIENZE TECNOLOGIE
L’incubo orwelliano della sorveglianza cinese si amplia: App per le opinioni “Non conformi” e telecamere all’estero
Il governo comunista cinese ha lanciato una nuova app che incoraggia i cittadini a denunciare i dissidenti per aver espresso “opinioni errate” su Internet.
La Russia uscirà dal progetto ISS a partire dal 2025 e creerà una propria stazione orbitale
La decisione è stata presa nel corso di una riunione con il presidente Vladimir Putin in occasione della Giornata della cosmonautica lo scorso 12 aprile.
La Russia si ritirerà dal progetto della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) tra quattro anni, dal 2025, e inizierà a creare una nuova stazione orbitale nazionale.
Lo ha affermato il vicepremier russo Yuri Borisov in un’intervista rilasciata per una trasmissione del Primo Canale russo:
“Ed è giusto avvertirli (i partner internazionali, ndr) che lasceremo la ISS nel 2025”, ha detto il vice primo ministro.
Questa decisione, a quanto si apprende, è maturata lo scorso 12 aprile, in occasione di un incontro con il presidente Vladimir Putin tenutosi per la Giornata della cosmonautica.
“La Russia prevede di creare una propria stazione spaziale nazionale. La ISS è seriamente obsoleta e il governo propone di intavolare trattative in anticipo con i partner stranieri”, è stato ancora affermato.
La nuova stazione orbitale russa
Anche il direttore di volo del segmento russo della ISS, Vladimir Soloviev, aveva in passato esternato la possibilità di creare una nuova stazione a causa dei problemi tecnici sul segmento russo della ISS.
Proprio Soloviev, lo scorso ottobre aveva svelato il progetto della nuova stazione orbitale russa:
Si prevede che includerà almeno cinque moduli:
- un modulo di base
- un modulo di produzione specifica
- un modulo supporto materiale (magazzino)
- un modulo piattaforma per l’assemblaggio, il varo, la ricezione e la manutenzione di veicoli spaziali
- un modulo commerciale per ospitare quattro turisti dotato di due grandi oblò e accesso Wi-Fi
La stazione è stata progettata con un’architettura aperta e una durata tecnicamente illimitata grazie alla progressiva sostituzione dei moduli.
È stato anche riferito che la nuova stazione orbitale russa, il cui progetto è in fase di sviluppo da parte della Corporazione spaziale Energia, volerà in orbita con un’altitudine di 400 chilometri e un’inclinazione di 98 gradi, che consentiranno di monitorare l’intera superficie della Terra, con particolare attenzione per l’Artico e la rotta del Mare del Nord.
La ISS
Il progetto della ISS coinvolge 15 membri, di cui cinque sono i principali: Russia, USA, Canada, Giappone e l’Agenzia spaziale europea. La costruzione della stazione è iniziata nel 1998 e la prima spedizione permanente è iniziata nel 2000.
Si stima che il costo totale di costruzione e mantenimento della ISS alla fine del 2016 sia stato di $ 121,6 miliardi.
Inizialmente, si prevedeva di mantenere la stazione in funzione fino al 2015, con due proroghe che hanno prima esteso tale periodo al 2020 e poi al 2024.
FONTE: https://it.sputniknews.com/amp/mondo/2021041810429569-la-russia-uscira-dal-progetto-iss-a-partire-dal-2025-e-creera-una-propria-stazione-orbitale/
Silvana De Mari: “Arrendersi oggi significa inginocchiarsi per sempre”
Specializzata in chirurgia generale, endoscopia digestiva e psicoterapia, la dottoressa Silvana De Mari è anche una straordinaria scrittrice di libri fantasy. Mi sono ‘innamorata’ di lei in questo anno di follia covid, ascoltando le parole infuocate dei video che quasi ogni giorno da mesi registra nella sua casa sulla collina e che poi sono seguiti da migliaia di persone.
Censurata più volte da facebook e youtube, non si è fatta intimorire e prosegue imperterrita perché ha giurato che continuerà a dire quello che sa essere vero “anche se mi sta costando denaro, la carriera, anzi due carriere, medico e scrittore, forse la libertà, forse la vita, se qualcuna delle persone che mi scrive che vuole la mia morte passa all’atto”. E’ una donna coraggiosa, Silvana De Mari, come la sua antenata Barbara che nell’undicesimo secolo combatté i saraceni a colpi d’ascia sulla costa settentrionale della Corsica “e i suoi contadini sono rimasti liberi perché lei ha combattuto”, racconta fiera la dottoressa.
Incuriosita da tanto ardore mi sono decisa ad acquistare un suo libro e sono partita da ‘Arduink il Rinnegato’ che apre la Saga degli Ultimi, storie epiche che raccontano di amore e di lotta, di sangue, forza, coraggio e onore, di sacrificio e di riscatto. Sono ambientate in un tempo e un luogo immaginario, ma parlano di noi, della nostra vita perché nella letteratura fantastica sempre è nascosta la realtà storica, anche la più cupa, quella non raccontabile.
Arduink l’ho letto tutto d’un fiato e lo consiglio, l’ho trovato di grande attualità e farebbe bene anche a tanti ragazzini, indeboliti da informazioni superficiali e intrattenimenti alienanti. Le vicende del protagonista ricordano che nella vita bisogna fare delle scelte per evitare di essere travolti dagli eventi e dagli arroganti di turno.
Lo conosciamo ancora bambino, Arduink, all’inizio del romanzo, piccolo orco figlio di una madre assassinata di botte dal padre, il quale lo destinerà a otto anni alla guerra e a una morte sicura, tuttavia lui crescerà, di esperienza in esperienza, fino a diventare un grandissimo guerriero, il salvatore di quegli uomini, che, da orco, avrebbe invece dovuto annientare.
Come ama ripetere spesso la De Mari “noi siamo le scelte che facciamo”.
Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo questo potere.
Se lo utilizziamo, tutto può cambiare.
Dottoressa, si vuol presentare? Chi è Silvana De Mari?
“Sono una che combatte per la difesa dell’ovvio. Non mi diverte essere odiata, ma se devo andare sola contro tutti per quello in cui credo, per dire che due più due fa quattro, sono disposta a farlo.
Siamo diventati un branco di fobici ipocondriaci addestrati alla passività, quindi a dipendere da cosa ci raccontano altri. Dobbiamo imparare a non avere paura, a riscoprire il coraggio”.
In effetti oggi la depressione e i disturbi fobici sono aumentati. Il dottor Bolognesi, psichiatra, ha osservato che “si è ribaltato il cardine assiologico della nostra cultura occidentale: l’eroe di oggi non è più quello del mito a noi noto, ma è chi abbraccia il panico, chi considera la paura come segno distintivo di superiorità, mentre chi vi si oppone è considerato un pericoloso incivile” . Le emozioni possono essere contagiose?
“Le emozioni sono molto contagiose. E l’emozione più violentemente trasmissibile è la paura. Con la paura si può intrappolare un popolo e distruggerlo, in più la gente spaventata tratterà da proprio nemico colui che sta dicendo la verità, quello che fino a un attimo prima era un vicino di casa può diventare un nemico giurato. In questo momento siamo spaccati e divisi, anche i bambini non vengono fatti giocare insieme con la scusa che possono scambiarsi virus e batteri. E poi c’è stato l’effetto Bergamo che è stato fondamentale per ispirare il terrore in Italia e all’estero, con i carri che hanno portato i morti alle dieci di sera a 5 km all’ora per cremarli.
La verità è che stiamo assistendo alla distruzione di una civiltà, la nostra civiltà. I medici che da mesi curano con successo la malattia covid a casa sono stati a lungo ignorati e chi ha parlato delle terapie possibili, dal plasma a quelle domiciliari, è stato censurato. Io ho avuto il mio profilo Facebook continuamente bloccato e il mio canale YouTube è stato abolito perché dicevo che questa malattia si può curare.
La paura permette di governare le menti deboli e la stampa ha avuto e ha una grandissima responsabilità. Stiamo diventando sempre più chiusi, isolati, sedentari, sospettosi e deboli. Ma ricordiamoci che un popolo che rinuncia alla libertà per terrore della malattia, perderà la libertà e avrà anche la malattia”.
In uno dei suoi tanti video lei ha parlato di ‘guerra psicologica’. Siamo quindi in guerra?
“Sì ed è bene esserne consapevoli, i mezzi di comunicazione di massa hanno saputo fare un bel lavaggio del cervello, i più sono ipnotizzati e hanno accettato di perdere tutto per una cosa che, nella maggioranza dei casi non dà sintomi e, quando ne dà, è curabile se si interviene tempestivamente e con i farmaci giusti.
Per una malattia che, al di sotto dei 70 anni, ha una letalità dello 0,05% ci siamo fatti assassinare e, in nome della nostra salute, abbiamo accettato di subire limitazioni forti delle nostre libertà. Dagli stessi governi che non hanno mai punito lo spaccio o vietato il fumo? Non è buffo?
Sono riusciti a convincere la stragrande maggioranza delle persone che non è importante vivere nella libertà e che è bene farsi iniettare dei farmaci sperimentali. DPCM e decreti legge riescono a raggiungere l’obiettivo di creare una consuetudine, ma non dimentichiamo che non sono sostitutivi della Costituzione.
La paura è quello che loro vogliono: un popolo ‘impecorito’. Perché il mondo sì, si divide in pecore e lupi. E poi ci sono i cani da pastore. Noi siamo i cani da pastore e dobbiamo aiutare le pecore ipnotizzate a mettersi in salvo. Siamo sopravvissuti al crollo dell’impero romano, alle pestilenze medioevali e due guerre mondiali: sopravviveremo anche a tutto questo”.
Come ne usciremo secondo Lei?
“Solo combattendo. Dicendo NO, ribellandosi. Abbiamo la Costituzione e avvocati e giudici che possono aiutarci a farla rispettare e liberarci da questa follia. Ognuno di noi però deve diventare un portatore di verità, ognuno deve convincere con molta calma, con molta pazienza, con molta dolcezza, almeno una persona. Se ognuno di noi riesce a convincere almeno una persona, la verità pian piano riuscirà a venir fuori. La verità è figlia del tempo ed è come l’acqua, prima o poi riaffiora.
Cercate di vivere, reagite. Smettete di guardare tv, sottraete il cervello a una comunicazione ipnotica. Siamo in un momento drammatico e rischiamo di essere obbligati tutti quanti a trattamenti sanitari che non vogliamo.
Saranno mesi durissimi, ma siamo di fronte a un bivio. Alzatevi e combattete! Dobbiamo combattere per la libertà, per il diritto di lavorare, per l’inviolabilità dei nostri corpi. Dobbiamo combattere per uscire da questo incubo”.
A proposito di inviolabilità dei nostri corpi: il decreto legge n.44 del primo aprile scorso ha previsto l’obbligo di vaccinazione per chi lavora nella sanità. C’è agitazione e malumore, non sono pochi infatti gli operatori sanitari contrari. Cosa si sente di dire ai suoi colleghi?
“Vogliono rendere obbligatoria la vaccinazione tra i medici e tutti gli altri operatori sanitari perché vogliono ribadire il concetto che il nostro corpo appartiene allo Stato, concetto che è già passato nel 2017 sui bambini con un quantitativo di vaccinazioni di cui non è stata finora dimostrata l’utilità e l’innocuità.
Ma prima di rendere obbligatorio qualcosa bisogna essere sicuri che sia innocuo e utile. Colleghi, vi prego di non cedere, da bravi medici sapete che i vaccini sono medicinali e, in quanto tali, hanno effetti collaterali. Bisogna sempre calcolare il rapporto costi-benefici e qui non vale assolutamente la pena di rischiare perché i cosiddetti vaccini anti-covid sono farmaci sperimentali dagli effetti sconosciuti, mentre la malattia è curabile e, se trattata subito bene, ha una mortalità inferiore a una normale influenza.
Non sottoponetevi a questo arbitrio incredibile, non possono radiarvi, tenete duro e non cedete. L’obbligo è un bluff, gli ordini professionali non possono radiarvi e i datori di lavoro non possono licenziarvi, non cadete nell’inganno. Oltretutto al di là degli effetti sconosciuti per voi, aumentate anche il rischio di contagio perché non si fanno mai vaccinazioni durante le epidemie. Vaccinando durante un’epidemia si selezionano i mutanti e si selezionano anche le forme di virus più aggressive, infatti adesso iniziano ammalarsi anche le persone più giovani.
Cominciate a combattere, se voi vi rifiutate questo sistema crollerà immediatamente. L’associazione La Genesi e altre associazioni come Rinascimento Italia, Comicost e Comilva, ma anche gli avvocati Polacco, Fusillo, Scifo, Corrias e molti altri legali si sono attivati per assistere tutti coloro che non vogliono farsi iniettare questi farmaci sperimentali.
Alzatevi in piedi e combattete, questo è il momento! Se dite no, potete essere la spallata che fa crollare tutto questo. Il nostro coraggio può essere quello che salva tutti dall’incubo di una dittatura sanitaria”.
Lei si definisce “una cattolica integralista” ma è stata per molti anni atea, cosa ha cambiato il corso della sua vita? E che pensa del Papa che ha definito la vaccinazione una scelta etica e ha invitato tutti a procedere in tal senso?
“Sono stata completamente atea perché mi rifiutavo di credere a una divinità che non intervenisse sul dolore innocente, poi passati i 50 anni la mia vita è cambiata anche grazie a due osservazioni scientifiche inoppugnabili: è impossibile che la cellula si sia formata da sola per aggregazione casuale di atomi ed è impossibile che il DNA si sia formato da solo per aggregazione casuale di atomi. E poi c’è la sindone che non è una produzione artistica: la tela non ha pigmenti di colore né segni di putrefazione (che compaiono dopo circa 40 ore dalla morte) e il sangue non è sbavato, segno che nessuno ha mosso o trascinato via quel corpo le cui ferite corrispondono esattamente a quelle descritte nei Vangeli riguardo la passione di Gesù Cristo: quel corpo è scomparso e la luce ha impresso la tela, è un negativo tridimensionale.
Riguardo il Papa ci sarebbero molte cose da dire. Il Papa è il vicario di Cristo. Cristo era uno, non aveva fratelli gemelli. Il Papa è uno. Il primo requisito per un’elezione valida al papato è che la sede sia vacante. Il Papa precedente deve essere morto, non malato, ferito in coma farmacologico, proprio morto. Oppure deve avere abdicato con una abdicazione valida. Il Papa non dà le dimissioni, non è un amministratore delegato. Il Papa abdica e nella sua abdicazione deve essere contenuta la frase ‘io rinuncio’, la rinuncia deve essere sia dall’essere Papa che dalla funzione di Papa e non deve contenere nessuna ambiguità. Nel caso sia scritta, sarebbe raccomandabile che non contenesse errori di ortografia. Nella abdicazione di Benedetto XVI manca la frase ‘io rinuncio’ e ci sono due clamorosi errori di ortografia latina e un errore nella data ed è altamente improbabile che un testo come un’abdicazione papale diventi pubblico senza essere stato revisionato”.
Come spiegare allora l’attuale situazione?
“L’unica spiegazione logica a tutto questo è che Benedetto XVI sia sotto attacco e sotto ricatto. Se era sotto attacco otto anni fa, quando ha annunciato la sua abdicazione, è sotto ricatto anche adesso. La declaratio scritta da Ratzinger è stata scritta in maniera da dare l’impressione che sia un’abdicazione, ma non lo è. È stata scritta con errori ortografici impensabili che sono il primo indizio, il secondo è che leggendo con attenzione ci si rende conto che il Papa non stava abdicando dall’essere il Papa (Muuns), ma rinunciava a fare il Papa (ministerium), cioè a svolgere alcune funzioni.
Il Papa è uno solo, lo ha sottolineato anche Benedetto XVI al corriere in una recente intervista. E’ Benedetto XVI che si firma Pontifex, Giorgio Bergoglio ha rifiutato i simboli della sovranità papale, la mazzetta rossa, ha rifiutato l’appellativo di Vicario di Cristo e si è sempre dichiarato Vescovo di Roma.
Benedetto liberamente ha scritto un testo estremamente ambiguo che contemporaneamente afferma e nega la sua abdicazione. Lo ha fatto con coscienza, l’ha fatto con assoluta attenzione. L’abdicazione non c’è mai stata. È uno solo il Papa: Sua Santità Benedetto XVI”.
Bergoglio è però anche amato dalla gente, per molti credenti cattolici le sue dichiarazioni sui vaccini hanno indubbiamente un peso.
“Ripeto, ci vogliono almeno 5 anni per sperimentare un vaccino e questi cosiddetti vaccini anti-covid sono in realtà medicinali che per la prima volta vengono testati su esseri umani sani. Non fermano il contagio, quindi non sono un gesto etico e non si conoscono effetti su fertilità, tantomeno a distanza di tempo, si deve infatti firmare un foglio dove si scarica la responsabilità sia dei produttori che dei tizi che li stanno iniettando. Sono state moltissime nel mondo le reazioni avverse anche fatali e questo è documentato, anche se non pubblicizzato. Molto meglio rischiare di prendersi la malattia che si può curare e guarire, come stanno dimostrando da mesi i medici del Movimento Ippocrate e del Gruppo della terapia domiciliare covid-19.
Inoltre ai credenti cattolici dovrebbe interessare il fatto che alcuni di questi pseudovaccini sono stati fatti con feti abortiti negli anni 70, ci sono state due madri che hanno scelto la morte per i loro figli, li hanno abortiti vivi a 5 mesi e questi bimbi, fatti partorire vivi, sono stati squarciati senza anestesia per prendere le cellule renali perché fossero vitali e non inquinate dai farmaci anestetici. Anche se si trattasse di un bambino solo sacrificato con la giustificazione di salvare altre vite, per chi si professa cristiano dovrebbe essere ignobile e inaccettabile. E anche se fosse efficace, sarebbe qualcosa di mostruoso, non si può essere cristiani se non rispettiamo l’etica e non proteggiamo la vita. Per chi è lontano dalla fede c’è comunque una legge in Medicina: quando facciamo qualcosa in medicina deve essere nell’interesse di quel paziente e non di altri, altrimenti stiamo facendo sperimentazioni. Chi, per salvare milioni di persone, dice che è bene sacrificare una vita, cominci a sacrificare la sua e non quella di un altro.
Bergoglio, piuttosto che raccomandare i vaccini, dovrebbe parlare dei cristiani massacrati in Nigeria, delle bambine cristiane rapite in Pakistan e date spose a ottantenni, del martirio dei cristiani in Asia e in terra d’Africa. Dovrebbe dire che Dio ha creato l’uomo e la donna per amarsi e levare forte la voce contro l’abominio che è l’aborto”
Qual è il suo pensiero in merito al lockdown?
“La segregazione con arresti domiciliari, vezzosamente chiamata con l’anglicismo Lockdown, non è solo inutile, ma favorisce la malattia in quanto danneggia il sistema immunitario e distrugge la salute. Lo stanno finalmente dicendo in molti. Lo ha detto, per esempio, il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, dottor Francesco Vaia, lo ha detto uno studio aggiornato al 5 febbraio di quattro professori dell’università Stanford in California guidati dal professor John P.A. Ioannidis: hanno paragonato le chiusure durissime di Italia, Francia, Germania, Iran, Stati Uniti, Olanda e Spagna con quelle molto più soft di Svezia e Corea del Sud e i risultati delle seconde sono clamorosamente migliori. Eppure si continua a parlare di giallo, arancione, rosso e di chiusure dei locali e delle attività. I disoccupati aumentano a milioni, i bambini impazziscono a milioni.
Essere contagiati, positivi, non vuol dire nulla: tutte le malattie si estinguono in questa maniera, contagiano una grande parte della popolazione, questa popolazione fabbrica gli anticorpi, la malattia si estingue. Se il contagio non c’è, la malattia non si estingue, diventa endemica, e compaiono le mutazioni, oggi non si sa perché dette varianti”.
Le mascherine servono?
“Nessuno studio randomizzato fatto su grandi numeri dimostra che portare la mascherina riduca la contagiosità del covid-19. Anzi il dottor Donzelli, medico, specialista in Igiene e Medicina preventiva, esperto di sanità pubblica, già membro del Consiglio Superiore di Sanità, ha spiegato che la mascherina può trasformare un asintomatico in un sintomatico o far aggravare un paucisintomatico fino a portarlo a essere un malato vero.
La mascherina è utile se siamo in sala operatoria, al di sopra di un paziente che stiamo operando, o a 50 cm da un’altra persona, per esempio sul tram. Può essere una situazione di buon senso tenerla al chiuso: il virus in questione come tutti i virus influenzali si trasmette al chiuso, non all’aperto. Occorre però anche ricordare che per poter avere una trasmissione del virus occorre un contatto continuativo, non basta essere passati vicino a un altro, perché in questo caso la carica virale non sarebbe sufficiente.
Invece, portate come oggi dalla maggior parte della gente, indossate continuamente e toccate con le mani, le mascherine favoriscono ipossia e nelle lunghe distanze deprimono il sistema immunitario, col vapore acqueo inumidite diventano un’incubatrice e fanno ammalare: stanno aumentando faringiti, tonsilliti, sinusiti e anche le carie perché si modifica il microbiota della bocca e molte delle polmoniti di adesso sono polmoniti micotiche e batteriche da mascherina.
Ricordo che anche sui DPCM c’era scritto di portare la mascherina solo se a meno di un metro di distanza. Ma si torna lì: se 10 su un milione non portiamo le mascherine verremo fucilati, se invece saremo in molti non potranno fare nulla.
Dobbiamo imparare tutti quanti a dire ‘no, non lo faccio, è sbagliato’. Se pagate le multe non c’è più nulla da fare, ma se non le pagate gli avvocati possono toglierle. La normalità dobbiamo riacquistarla noi con coraggio e determinazione. C’è una quota di avvocati, medici e magistrati coraggiosi e obiettivi e tutti quanti insieme ce la faremo. Ma dobbiamo combattere per riconquistare la normalità, dobbiamo diventare tutti quanti persone che fanno obbedienza civile solo alla Costituzione”.
I tamponi sono utili?
“I tamponi a tappeto sull’intera popolazione sono un’idiozia e uno spreco inutile, sono una maniera di inventare malati e di inchiodare una popolazione. Il 90 % dei tamponi sono falsi positivi, sono un medico e mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo: i tamponi sono una ridicola buffonata con cui la gente è stata torturata e persone sane trattate come fossero appestati, con cui sono state fatte fallire le imprese e i vostri bambini torturati.
Piantatela di fare tamponi, ci rinchiudono a causa dei vostri tamponi. Il tampone lo faranno solo le persone che si ammalano per capire se è coronavirus o meno, come si fa in Giappone. Pensiamo piuttosto a rafforzare il sistema immunitario e poi a curare la malattia covid quando si presentano i sintomi.”
Dunque come si cura la malattia da sars-cov-2?
“In Italia abbiamo due esperienze eccezionali: ippocrateorg.org, movimento fondato da Mauro Rango e terapiadomiciliarecovid19.org, gruppo creato dall’Avvocato Erich Grimaldi. Ci sono medici che da un anno si sono attivati sul territorio a domicilio salvando vite umane. Perché, come da mesi sta rendendo noto anche la stampa indipendente, la malattia covid si cura a casa facilmente evitando di intasare gli ospedali, ma occorre intervenire subito all’emersione dei primi sintomi e con i farmaci giusti. Altro che tachipirina e vigile attesa! Sono state scritte linee guida criminali che hanno fatto aggravare e ricoverare molte persone e, di queste, alcune non si sono potute salvare, sono morti che potevano essere evitati e gridano giustizia.
La mia totale stima invece a quei medici che non hanno rispettato i protocolli onorando il giuramento di Ippocrate e si sono messi in gioco. I colleghi che vogliono davvero fare quello per cui hanno studiato, cioè prendersi cura dei malati, aderiscano immediatamente a una di queste due realtà contattando i siti di riferimento. E’ urgente arrivare ad avere più medici perché al momento ancora sono pochi rispetto alle richieste di aiuto.
Colleghi, soprattutto i medici di base, vi prego, attivatevi e ce la faremo, siamo noi che dobbiamo sconfiggere i due mostri: il nuovo coronavirus che, se mal curato, è devastante e la dittatura sanitaria. Uniti possiamo superare questa situazione”
Che fare in caso di sintomi sospetti?
“Per stabilire se è covid o meno, in caso di febbre, in farmacia cercate il sierologico, vi pungete un dito, un buchetto, con la pipetta prendete la goccia e la mettete sulla piastrina, dentro c’è il test con il reagente e le istruzioni: se viene una stanghettina non avete mai incontrato il sars-cov-2; se viene la stanga grossa IGG vuol dire che l’avete avuto e potete anche donare il plasma iperimmune; se viene IGM allora avete il covid. E’ bene anche avere in casa un saturimetro, se la saturazione di ossigeno inizia a scendere sotto 94 è possibile che sia covid.
Così abbiamo subito distinto perché, se non avete covid, è inutile stare in isolamento. Invece se avete la malattia covid avete bisogno di tre cose: antinfiammatorio ad esempio aspirina, antibiotico della classe dei macrolidi (come l’azitromicina) che hanno anche azione antivirale e idrossiclorochina che ha avuto alterne vicende in Italia, ma è stata utilizzata con successo anche nella prima sars. Ad ogni modo ci sono varie fasi della malattia e i farmaci cambiano, è necessario quindi farsi seguire dai medici esperti delle cure domiciliari sia per i dosaggi che per il cambio eventuale di medicinali. Contattateli immediatamente ai siti di riferimento. E non abbiate paura perché si guarisce se la malattia è trattata in modo tempestivo e adeguato”.
Può dare qualche consiglio per un’efficace prevenzione?
“Abbiamo moltissime armi che possiamo usare. A cominciare dagli integratori: vitamine D, A e C, Omega 3, zinco, selenio, esperidina, quercitina, resveratrolo, lattoferrina, per fare alcuni esempi.
La prima difesa per questo virus e altri, come per il cancro, è comunque il sistema immunitario. Covid-19 colpisce prevalentemente chi ha patologie pregresse: ipertensione, diabete e obesità, malattie che peggiorano rinchiudendo la gente in casa. Quindi state all’aria aperta ogni volta che potete, camminate, prendete il sole. E attenzione perché la cosa che più distrugge il sistema immunitario, oltre alla sedentarietà e al confinamento in casa, è la nostra psiche, soprattutto la paura e l’insicurezza. Lo stress permette di adattaci alle situazioni ma, nel momento in cui è prolungato, diventa negativo e innesca malattie.
Dovremmo arrabbiarci tutti, sostituire la parola resilienza con resistenza. Quindi imparate ad arrabbiarvi perché lo stress si annulla nella collera. Nel momento in cui siete frustrati e avete paura state distruggendo il vostro sistema immunitario, ma se riuscite ad arrabbiarvi, a capire che siete in guerra, che dovete combattere, il vostro stress paradossalmente diminuisce perché voi siete dei combattenti di una guerra difficile e non delle foglie sbattute dal vento.
E come si fa a combattere? Amate. Chi ama combatte e non si arrende mai anche quando tutto sembra perso. Fate un dispetto al sistema, spegnete la tv perché ha capacità ipnotiche di cui voi non siete coscienti anche se siete molto intelligenti e critici.
Portate la mascherina il meno possibile e siate vivi e felici. Mangiate bene, leggete bei libri, ascoltate musica, guardate film comici, fate movimento, fate l’amore con chi amate e cercate la bellezza. Ora più che mai dobbiamo mantenere l’attenzione su ciò che è bello – come l’alba e la natura in primavera – e su ciò che funziona in questo momento nella nostra vita. Le nostre disgrazie non sono la nostra unica narrazione. Non esiste nessuna situazione dove non esiste nemmeno un atomo di bellezza. Padre Massimiliano Kolbe aveva trovato in Auschwitz la bellezza di aiutare gli altri. La bellezza ci salverà. L’ha detto un tizio che si chiamava Dostoevskij.
Infine pregate, anche la preghiera produce endorfine. Imparate a dire il rosario in latino, studi fatti a Ginevra da un neuroscienziato di Pavia hanno evidenziato come questa pratica favorisca la coerenza cardiaca. E poi aiuta a guadagnarsi il Paradiso che potrebbe essere una cosa interessante”.
Lei è molto impegnata in questo periodo anche per l’uscita della sua ultima fatica letteraria “Cronache di vascello del capitano Aquindici” che contiene tre racconti per un pubblico più giovane, perciò La ringrazio per aver accetto di fare questa intervista e del tempo che mi ha dedicato, nel concluderla vuole aggiungere qualcosa?
“Sì, vorrei dire che tante lacrime e tanto sangue sono stati versati per creare questa nazione. Siamo stati uno Stato magnifico e potremo tornare ad esserlo.
Operatori sanitari, insegnanti, avvocati, giudici, forze dell’ordine, cittadini tutti, decidetevi da che parte stare e, se state dalla parte della verità e della libertà, alzatevi e combattete perché tutto quello che sta avvenendo è anticostituzionale e stanno assassinando una nazione.
A Lepanto e Vienna abbiamo combattuto con le spade e abbiamo vinto, oggi non occorrono armi ma è necessario avere il coraggio e la determinazione di dire NO.
Unendo voci, energie e competenze possiamo uscire da questa follia. Arrendersi ora significa inginocchiarsi per sempre.”
FONTE: https://valentinabennati.it/silvana-de-mari-arrendersi-oggi-significa-inginocchiarsi-per-sempre/
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