RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 22 GIUGNO 2021

RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI

22 GIUGNO 2021

A cura di Manlio Lo Presti

Esergo

 Esistiamo ancora. Ma ci riusciamo solo a metà.

ERNST BLOCH, Eredità del nostro tempo, Il SAGGIATORE,, 1992, PAG. 13

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SOMMARIO

Gli inginocchiati
La genuflessione verso un profano è atto sacrilego.
La Svizzera boccia con un referendum il “Green Deal” ed il “Riscaldamento globale”.
STA SPESSO VICINO ALLA STAZIONE E INFASTIDISCE I PASSANTI
Il transgender Callum spezza una gamba ad una donna in una partita di football
LGBTQIA, l’acronimo di cui non tutti conoscono bene il significato
Il ddl Zan già nelle scuole con la propaganda gender
Il grande attacco dell’India all’Impostura Sanitaria
I nuovi Catari
Serge Rader, farmacista no-vax, morto dopo ricovero per Covid
Entro il 2026 tutte le auto saranno elettriche. Se ci sarà elettricità…
Ci vogliono togliere le case. E non ne parla nessuno!
Iran: ha vinto il filo-cinese
La matematica: i morti da vaccino sono di più dei morti Covid
Dati CDC/VAERS: 7 decessi e 271 eventi avversi gravi da vaccino
Remuzzi, una delle star della (pseudo)virologia italiana: “Con il mix sei più protetto”. Seguito da Sileri: “Può valere più di un anno”.

 

IN EVIDENZA

Gli inginocchiati

22 Giugno 2021

C’è chi vede il tramonto dell’occidente nella crisi demografica, chi nel declino morale oppure religioso, chi nell’idiozia delle guerre ‘esportatrici’ di democrazia, eppure, visto che, come dicono tutti, una immagine vale più di mille parole, secondo me non c’è segnale più chiaro della decadenza e del rincoglionimento dell’occidente dell’inginocchiarsi di fronte al negro. Oddio, si potrebbe anche fare come nel  Mercoledì delle ceneri, cioè cospargersi il capo di cenere, chissà forse sarà la procedura prossima ventura da aggiungersi al ‘ginocchio a  terra’, e poi dovrà essere specificato se si dovrà mettere a terra il ginocchio destro o quello sinistro. Da notare  un paio di ‘divergenze’ storiche :

  • Quando i bianchi hanno colonizzato gli africani, questi ultimi hanno, giustamente, risposto con i movimenti di liberazione e la cacciata dei colonizzatori. Ora che sono gli africani a colonizzare gli europei, questi ultimi non solo finanziano la colonizzazione ma si inginocchiano anche davanti a costoro. Mai nella storia millenaria dell’uomo un popolo era arrivato ad un simile vergognoso livello di idiozia. Uno sviluppo sociale che dovrebbe far lavorare psicologi e psichiatri se non fosse per la paura del ‘politicamente scorretto’.
  • Chissà come saranno contenti quelli che per odio razziale sognano da tempo di far sparire l’etnia bianca nel meticciato e che non mettono il ginocchio a terra per nessuno meno che mai per quelli ai quali hanno rubato la terra.
  • Nel cristianesimo ci si inginocchia di fronte alla divinità per  rispetto  e per rimarcare la differenza tra l’umano e il divino, tra chi è soggetto alla morte e chi no. Quando si confonde il divino con l’immigrato vuol dire che l’occidente è (come si dice dalle mie parti)…alla canna del gas.

FONTE: https://comedonchisciotte.org/forum/opinioni/gli-inginocchiati/

La genuflessione verso un profano è atto sacrilego.
Federica Francesconi  – 21 06 2021
Nell’antichità era un atto riservato all’adorazione della divinità nei templi o come omaggio alla persona dell’imperatore. Solo in questi due casi la proskynesis era ammessa.
La genuflessione che agli Europei di calcio stanno compiendo le squadre e singoli calciatori, riflette la piega controiniziatica che questo mondo ha preso. Ci si dovrebbe inginocchiare e chiedere perdono per ben altri scempi che per un tossicomane di colore, con tutto il rispetto per la morte del soggetto.
Vorrei vedere i calciatori inginocchiarsi per le migliaia di persone, bambini inclusi, vittime, e cavie a loro insaputa, degli esperimenti dei colossi farmaceutici, delle armi di nuova generazione testate sui civili e via discorrendo. Ma in un mondo governato dalle leggi della spettacolarizzazione del patetico queste ingiustizie non possono avere voce. Così ci ritroviamo con quattro stronxi miliardari che si inginocchiano davanti a un pubblico di milioni di telespettatori per apparire empatici e a passo coi tempi caratterizzati dall’inganno ideologico.
Sì, quattro stronxi. E non me ne frega un accidenti se sanno calciare il pallone: analfabeti spirituali restano.
Onore, invece, alle squadre e ai 6 calciatori dell’Italia scesi in campo ieri, che non si sono piegati alla messinscena più ridicola degli ultimi 30 anni.
FONTE: https://www.facebook.com/1165264657/posts/10222341377981055/

La Svizzera boccia con un referendum il “Green Deal” ed il “Riscaldamento globale”.

Soprattutto i giovani contrari

Giugno 21, 2021 posted by Giuseppina Perlasca

Il Green Deal alla prova del voto svizzero viene messo in soffitta, anzi mandato a quel paese.  Nell’unico paese in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi direttamente sulle politiche energetiche e le cosiddette politiche climatiche, questi mandano al diavolo i partiti e bocciano una legge già scritta dal parlamento. Concretamente, gli elettori hanno respinto tutte e tre le parti di una  legge con votazioni separate: sulla CO2, sui pesticidi e sull’acqua potabile. Il voto ha respinto la misura con una maggioranza non ampia, ma sufficiente, 48% a 52%, e, per un certo verso, è stato il riproporsi del voto della città, o meglio delle ZTL progressiste, contro il voto della campagna. Non si può però parlare di un voto dei vecchi contro i giovani, anzi è l’esatto opposto: il 60% 70% degli elettori fra i 18 ed i 34 anni ha votato contro tutte e tre le parti della legge ecologica.

Questo voto è molto indicativo. Nelle ultime elezioni politiche i verdi avevano avuto un risultato lusinghiero per un partito quasi nuovo, con oltre il 13%, ma un conto è votare i Verdi perché sono di moda o parlano in generale di ambiente, una cosa diversa è accettare i sacrifici economici che le loro politiche vengono a comportare.  Quando si è trattato di votare una tassa sui combustibili fossili e sui biglietti aerei gli elettori hanno mandato il cambiamento climatico a quel paese. Inoltre il voto è stato ben lucido e mirato e non alla carlona contro il governo: due iniziative, la prima per dare maggiori poteri al governo federale per combattere la crisi economica post Covid, ed il secondo per maggiori poteri alla polizia  contro il terrorismo, hanno avuto l’approvazione di una larga maggioranza dei votanti.

Tra l’altro la Svizzera comporta solo lo 0,1% delle emissioni di CO2 mondiali, mentre è noto che qualsiasi accordo senza  India, Cina ed i paesi del Sud Est asiatico sia solo una perdita di tempo e di denaro.

Il voto è importante perché è l’unica volta in cui un paese europeo ha liberamente votato su questi temi, portati in palmo di mano dai governanti, soprattutto se non devono rispondere direttamente al corpo elettorale. Potrebbe anche essere indicativo di un certo atteggiamento nelle prossime elezioni tedesche. Il verde piace finché è retorica, ma nessuno gradisce che gli mettano le mani nel portafoglio.

FONTE: https://scenarieconomici.it/la-svizzera-boccia-con-un-referendum-il-green-deal-ed-il-riscaldamento-globale-soprattutto-i-giovani-contrari/

 

 

ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME

“STA SPESSO VICINO ALLA STAZIONE E INFASTIDISCE I PASSANTI, SOPRATTUTTO DONNE, SPUTANDOGLI ADDOSSO”

21 GIU 2021

I RESIDENTI E I LAVORATORI DELLA ZONA DELLA STAZIONE TERMINI, A ROMA,  SONO ESASPERATI DAL DEGRADO E SI SCHIERANO CON IL POLIZIOTTO CHE HA SPARATO AL GHANESE ARMATO DI COLTELLO – COLLEGHI ED ESPERTI CRITICANO LA SCELTA DI APRIRE IL FUOCO, PERCHÉ L’UOMO ERA SOLO. QUINDI CHE DOVEVA FARE L’AGENTE? ASPETTARE DI ESSERE ACCOLTELLATO? – VIDEO

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-sta-spesso-vicino-stazione-infastidisce-passanti-274131.htm

Roma, ghanese semina il panico a Termini con un coltello – l’inseguimento e lo sparo

Romina Marceca e Andrea Pisani per “la Repubblica – ed. Roma”

Il receptionist dell’ hotel Stromboli di via Marsala dice di aver sentito lo sparo. «Il poliziotto poi è entrato nella hall e ha chiesto un asciugamano per soccorrere quell’ uomo», racconta così a Repubblica le fasi finali di una serata da Far West davanti alla stazione Termini. Il quartiere è esasperato e c’ è chi quello sparo all’ inguine dell’ immigrato con il coltello in pugno lo giustifica. « Ha fatto bene a sparare, quello è un matto. Incitava i poliziotti a farsi avanti – ricostruisce un altro testimone – mentre sbracciava con in mano il coltello. Queste cose a Termini sono all’ ordine del giorno, spero non puniscano il poliziotto».

L’ accerchiamento con dieci tra poliziotti della Polfer e militari, lo sparo, l’ ambulanza che soccorre quell’ immigrato irregolare in Italia che aveva prima minacciato i viaggiatori e poi cercato di rapinare una signora che stava salendo su un taxi. Un tardo pomeriggio da dimenticare nella zona che sembra sempre più piombare nel degrado.

ghanese con coltello aggredisce i poliziotti a termini 1

GHANESE CON COLTELLO AGGREDISCE I POLIZIOTTI A TERMINI

Un’ operatrice del terminal racconta: «Quel tipo sta spesso vicino alla stazione e infastidisce i passanti, soprattutto donne, sputandogli addosso. Altre volte le forze dell’ ordine lo hanno portato via » . Il ghanese, irregolare, ha 44 anni e adesso è in stato di arresto piantonato in ospedale, in passato ha anche distrutto le statue di alcune chiese romane e espresso il suo odio per la religione cattolica.

ghanese con coltello aggredisce i poliziotti a termini 3

GHANESE CON COLTELLO AGGREDISCE I POLIZIOTTI A TERMINI 3

Un mese fa ha lanciato bottiglie contro il centro islamico di Via San Vito ferendo l’ imam.

Un gruppo di senzatetto accampato di fronte all’ uscita della stazione di via Marsala afferma: « Dopo che ha tentato di derubare signora e tassista, i poliziotti gli hanno intimato di fermarsi. Lui è scappato. Il resto è nel video » .

Quelle immagini sono state viste anche dai colleghi di tutta Italia di quell’ agente che ha una ventina di anni di esperienza e ha preso la sua decisione. « Altre tecniche che permettono di contenere anche chi è armato di coltello – dice un esperto dell’ antiterrorismo – Una è la triangolazione: il fulcro è l’ obiettivo.

SENZATETTO ALLA STAZIONE TERMINI

SENZATETTO ALLA STAZIONE TERMINI

Noi, in quel caso erano una decina, gli giriamo intorno. Nel frattempo si chiede aiuto, si tiene lontano con lo sfollagente l’ uomo da bloccare. Si ancora a una parete a poco a poco. Dobbiamo portare la pelle a casa, non siamo certo pazzi » .

La questura ha diramato un comunicato in cui viene descritto l’ accerchiamento in strada e poi l’ epilogo: « Percepita l’ imminenza di una nuova aggressione, un operatore è stato costretto ad utilizzare l’ arma in dotazione e a esplodere un colpo in sicurezza, indirizzandolo agli arti inferiori».

ghanese con coltello aggredisce i poliziotti a termini

GHANESE CON COLTELLO AGGREDISCE I POLIZIOTTI A TERMINI

Nessun procedimento disciplinare nei confronti dell’ agente, la procura ha aperto un fascicolo in cui il ghanese è indagato per tentato omicidio, porto abusivo di armi e resistenza ma sarà valutata anche la posizione del poliziotto. L’ agente specializzato continua: « L’ imminente pericolo si percepisce nel momento in cui quell’ uomo salta giù dalle selle degli scooter, nelle immagini non si percepisce nel momento dello sparo. Sulla linea di fuoco a Roma c’ era un altro poliziotto, Sulla linea di fuoco, poi, c’ era anche un altro collega. È andata bene.

ghanese armato di coltello a termini 2

GHANESE ARMATO DI COLTELLO A TERMINI 2

È anche vero che non sappiamo cosa è successo prima. C’ è da dire che si tratta di un uomo che aveva già ferito un’ altra persona. Fa molto anche l’ equipaggiamento in dotazione ai colleghi. Alla polizia ferroviaria hanno solo la pistola e lo sfollagente, noi abbiamo anche lo scudo e lo spray urticante ».

ghanese con coltello aggredisce i poliziotti a termini

GHANESE CON COLTELLO AGGREDISCE I POLIZIOTTI A TERMINI

FONTE: https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-sta-spesso-vicino-stazione-infastidisce-passanti-274131.htm

 

Il transgender Callum spezza una gamba ad una donna in una partita di football

Pro vita  Famiglia Onlus – 19 06 2021

Ecco quello che succede quando si accettano i principi del transgenderismo e dell’auto-identificazione di genere…
Non possiamo accettare di vivere in un mondo in cui i diritti delle donne vengono calpestati nel nome di un’ideologia priva di alcun fondamento scientifico.
Condividi se anche tu la pensi così!

FONTE: https://www.facebook.com/provitaonlus/posts/4168320459873811

LGBTQIA, l’acronimo di cui non tutti conoscono bene il significato

di Barbara Gubellini

Si parla molto della Legge Zan ma c’è un acronimo, legato a questa legge, di cui non tutti conoscono bene il significato: LGBTQIA.

L= Lesbiche: donne sessualmente attratte da donne.

G= Gay: uomini sessualmente attratti da uomini.

B= Bisessuali: attratti da entrambi i sessi.

T= Transgender, cioè chi nasce con un sesso ma si sente del sesso opposto, perché rifiuta l’identità del genere al quale biologicamente appartiene.

Q ha due significati: Queer e Questioning (domandarsi).

Se le donne che si sentono donne e gli uomini che si sentono uomini sono chiamati Cisgender, i Queer sono tutti coloro che non si sentono cisgender. Ma la Q sta anche per Questioning perché queste persone, i Queer, ancora si stanno domandando se si sentono uomini o donne.

I= Intersessuali: nascono con caratteristiche sessuali sia maschili che femminili e può essere un problema oppure no, perché un intersessuale può sentirsi totalmente uomo o totalmente donna o non sentirsi certo della propria identità.

L’ultima, la A= Asessuali: coloro che non provano pulsioni sessuali, non sono interessati al sesso.

FONTE: https://www.leggo.it/italia/sesso_pregiudizio/lgbtqia_barbara_gubellini_ddl_zan_fedez-5952797.html

BELPAESE DA SALVARE

Il ddl Zan già nelle scuole con la propaganda gender

“Quanto ti senti impegnat* per i diritti delle persone LGBTQIA?”. E’ solo una delle domande con cui si fa propaganda ai nostri figli nella scuola, e pensare che il ddl Zan non è ancora stato approvato. Che senso ha? Ora basta, ci siamo stufati. Dopo aver raccolto migliaia di adesioni alla nostra petizione contro la richiesta che la piattaforma WeSchool ha rivolto, tramite e-mail, ai docenti che la utilizzano per collegarsi on line chiedendo di rispondere ad un questionario ideologico, letti i risultati siamo qui a chiedere con forza un intervento del Miur, affinchè vigili e gli studenti siano protetti da teorie ascientifiche come la prospettiva  gender.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/il-ddl-zan-gia-nelle-scuole-con-la-propaganda-gender/

 

CONFLITTI GEOPOLITICI

Il grande attacco dell’India all’Impostura Sanitaria

Non so se vi stato chiaro come mai i nostri media terroristi terrorizzano su una fantomatica “variante Delta”. Prima, la chiamavano variante indiana. Ma il governo dell’India, attraverso il ministero dell’Informazione Elettronica (sì, esiste) ha elevato una intimazione ad usare questo termine, a scanso si ritorsioni penali internazionali. Qui il testo dell’altolà:

Sta circolando online l’affermazione che suggerisce che una “variante indiana” del coronavirus si starebbe diffondendo in tutti i Paesi. Questo è completamente falso. Non esiste una variante Covid-19 scientificamente citata come tale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’OMS non ha associato il termine “variante indianda” con la variante B.1.617 del coronavirus in nessuno dei suoi report.

A scanso di richieste di danni, i nostri media non hanno rinunciato a terrorizzare, ma ora terrorizzano con la (sostanzialmente innocua) “variante D”.

Ma non basta. Si apprende che l’India ha fatto di più: ha notificato al capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il notorio dottor Tedros, una accusa di “oltraggio alla corte” e “crimini contro l’umanità”.

Ad elevare l’accusa è la rispettatissima Indian Bar Association, l’associazione degli Avvocati indiani con sede a Mumbai.

Il motivo? “l’OMS continua a diffondere disinformazione sul farmaco “Ivermectin”, nonostante avesse piena conoscenza di una sentenza emessa dall’Onorevole Alta Corte di Bombay a Goa il 29 maggio 2021.

“La sentenza – si legge – è stata emessa dopo che una precedente nota legale era stata notificata il 25 maggio 2021 al capo scienziato dell’OMS, il dottor Soumya Swaminathan (pediatra indiana divenuta capo scientifico dell’OMS nel 2019) a causa di dichiarazioni pubbliche fatte, anche su Twitter, che affermavano che l’OMS non raccomandava l’uso di Ivermectin per il trattamento la presunta malattia da Covid-19, “se non all’interno di studi clinici”. Ha anche detto che non c’era “nessuna prova” che il farmaco aiutasse a fermare la presunta progressione della malattia.

Ciò, “in contrasto con le linee guida per il trattamento del virus dell’Indian Council for Medical Research (ICMR) che raccomandano l’uso del farmaco in pazienti lievi e moderati”. L’ICMR è sicuro che ’Ivermectina ha contribuito a riprendere il controllo del prima grande focolaio indiano; è farmaco generico, dunque economico ed ampiamente conosciuto in India come efficace vermifugo. In alcuni stati, come Goa, è stato distribuito a scopo preventivo. L’adozione della Ivermectina ha fatto cadere in verticale i casi:

Fonte: https://www.nakedcapitalism.com/2021/06/indias-health-ministry-just-removed-ivermectin-from-its-covid-19-protocol-no-questions-asked-no-explanations-given.html

L’OMS per contro ha costantemente affermato che non ci sono prove sufficienti per dimostrare che l’ivermectina aiuta ad alleviare la presunta malattia da Covid-19.

L’avviso di 51 pagine degli avvocati, inviato il 25 maggio, se la prende in particolare con la Swaminathan, l’indiana direttrice scientifica dell’OMS, che ha fatto dichiarazioni “altamente fuorvianti e rilasciate con seconde intenzioni e deliberata intenzione di sottovalutare l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento dei pazienti Covid-19, nonché il suo uso come profilassi e per dissuadere le persone dall’usare questo farmaco creando dubbi nella mente delle persone sulla sicurezza dell’ivermectina”.

Il punto è che una direzione indiana del Ministero della Sanità, la Direzione generale dei servizi sanitari (DGHS) facendosi forza della pronuncia dell’OMS, e della Swaminathan, ha espunto l’ivermectina dalle linee guida, facendo risalire i casi gravi.

Le “seconde intenzioni” di cui gli avvocati indiani accusano Tedros e la sua complice indiana sono queste: se approvato come trattamento per il covid-19, l’ivermectina potrebbe rende impossibile l’autorizzazione all’uso “di emergenza” concessa ai vaccini per il covid-19 E all’idea che “solo vaccinandoci tutti possiamo salvarci”.

L’esposto dei legali afferma: “ (Swaminathan) ha abusato della sua posizione di capo scienziato presso l’OMS per influenzare negativamente le persone, inclusi medici e scienziati, cercando di imporre loro il fatto che l’OMS non supporta l’uso dell’ivermectina né come profilassi o nel trattamento di COVID-19, sembra che abbia deliberatamente optato per la morte delle persone per raggiungere i tuoi ulteriori obiettivi”.

Caduta verticale dei casi in India dopo ivermectina

Accusa Swaminathan di aver deliberatamente sconsigliato il farmaco, “nella disperata speranza di dissuadere le persone indiane di appurare l’efficacia dell’ivermectina e dal fatto che se continuano ad ammalarsi sono disponibili come un enorme mercato”, per i nuovi farmaci che potrebbero essere autorizzati all’uso di emergenza (UEA).

Il secondo esposto legale afferma che Tedros e il suo collega Swaminathan stanno facendo una associazione a delinquere per impedire alle persone di tornare alla normalità.

“Sembra che, al fine di salvare te stesso e gli altri accusati coinvolti nella più ampia cospirazione e causare un guadagno ingiusto alla Pharma Mafia e ad altri, tu abbia eseguito questa cospirazione criminale per privare il popolo indiano di mezzi di cura come Ivermectin e forse anche altri farmaci. L’ulteriore piano del tuo gruppo è mantenere il pubblico sotto costante paura e spingerlo ulteriormente nella povertà. La cospirazione viene eseguita con la piena consapevolezza che ci sono enormi perdite di vite di persone comuni, che non sono altro che un chiaro caso di omicidi di massa a sangue freddo, cioè genocidio.’

‘È chiarissimo che non hanno prove scientifiche tranne giochi di parole e che sono persone intellettualmente disoneste che stanno giocando con la vita e il sostentamento della gente comune in tutto il mondo.
Tuttavia, al fine di esporre la vostra disonestà intellettuale al mondo intero, questo avviso viene notificato, chiedendo una spiegazione entro 7 giorni dal ricevimento di questo avviso.’

Il direttore generale e capo scienziato dell’OMS aveva tempo fino al 20 giugno 2021 per rispondere. Il tempo è scaduto.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/il-grande-attacco-dellindia-allimpostura-sanitaria/

 

CULTURA

I nuovi Catari

di Roberto PECCHIOLI

I banditori della “cultura della cancellazione “chiamano se stessi woke, i risvegliati. Nulla di nuovo sotto il sole. Percepire se stessa come un faro di luce è una costante di ogni visione persuasa di ricostruire il mondo dalle fondamenta: illuminati di tutti i tempi unitevi, anche se state soltanto disfacendo il vecchio mondo. La decostruzione, “mal francese” esportato in America e da lì rilanciato nel resto del mondo, avanza come uno schiacciasassi, lasciando rovine, uguale a un tornado o un terremoto. I risvegliati hanno chiarissimo ciò che non vogliono: tutto qui. Non sono gli illuminati del Terzo Millennio, ma i nuovi Catari.

Il catarismo fu un movimento ereticale del Medioevo, forte soprattutto nella Francia meridionale. Fu duramente represso dai re di Francia e dal papa Innocenzo III. Catari autonominati, ovvero “puri”, dal greco catharòs, così come i paladini dell’odio contro la cultura europea ed occidentale bianca, chiamano se stessi risvegliati, ossia coloro che hanno raggiunto la verità dopo un sonno millenario.

La dottrina catara era dualista, si fondava cioè su un’opposizione radicale tra materia (il male) e spirito (il bene). I Catari rifiutavano del tutto i beni materiali e ogni espressione della carne. Il Re d’Amore (Dio) e il re del Male (Rex mundi) si combattevano per il dominio delle anime umane; svilupparono opposizioni irriducibili tra Spirito e Materia, Luce e Tenebra, Bene e Male. L’intero creato era un immenso tranello di Satana, impegnato a deviare l’uomo dallo Spirito e dal Tutto. Lo stesso Dio-creatore del Vecchio Testamento corrispondeva al dio malvagio. Basandosi su questi principi, rifiutavano di mangiare carne e uova e rinunciavano al sesso, tanto malefico che il matrimonio era considerato peccaminoso poiché serviva ad aumentare gli schiavi di Satana.

Il mondo materiale era opera del Male. L’atto sessuale andava evitato in quanto responsabile della nascita di nuovi prigionieri della carne. Era proibito ogni alimento originato da un atto sessuale (carni animali, latte, uova). La massima vittoria del Bene contro il Male era la morte, che liberava lo spirito dalla materia; la perfezione era lasciarsi morire d’inedia. Per il bene dell’Europa, i Catari furono sconfitti e dispersi. Sin troppo facile vedere sinistre analogie con la cultura di morte dei “risvegliati “(aborto, eutanasia, odio senza quartiere per la cultura di provenienza) con aspetti della tradizione gnostica, fondata sull’imperfezione della creazione e l’accesso di pochi illuminati alla vera sapienza, nonché con la diffusione di certe mode contemporanee.

Se la diagnosi è corretta, una conseguenza è il rovesciamento completo dell’Illuminismo, che regge le società occidentali dal XVIII secolo. Il punto di svolta è il Sessantotto. Una delle caratteristiche di quella devastante rivoluzione intra borghese fu il disprezzo per la vecchiaia e il culto per la gioventù. Appartenere all’ultima generazione, per i sessantottini, era trasformare l’età in soggetto politico. Da allora, essere giovani – al di là dell’anagrafe- è diventato un imperativo categorico. Il desiderio – o l’obbligo – di gioventù attraversa mezzo secolo, e ha diffuso, oltre a determinate abitudini e condotte, alcuni “valori” associati con la giovinezza e l’infantilizzazione delle generazioni, in contrasto con l’Illuminismo da cui pure il movimento prese le mosse.

I Lumi si caratterizzarono come movimento destinato a guidare l’umanità fuori dall’infanzia. Con la ragione eretta a feticcio e principio supremo, l’umanità non si affrancava soltanto dal vecchio mondo, dalle “superstizioni “spirituali e dall’autorità del passato, ma diventava finalmente adulta. In un celebre articolo, Immanuel Kant così si esprimeva nel 1794: “l’illuminismo è la liberazione dell’uomo dalla sua colpevole incapacità. Incapacità significa impossibilità di servirsi dell’intelligenza senza la guida dell’altro. Questa incapacità è colpevole in quanto la sua causa non risiede nella mancanza di intelligenza ma di decisione e coraggio per servirsi di se stessi senza la tutela dell’Altro. Sapere aude! Osa sapere. Abbi il coraggio di servirti della tua ragione: ecco il motto dell’Illuminismo”.

Il capovolgimento si è concluso, non soltanto in termini di civiltà, ma anche nei confronti del tentativo di trasformarla, innalzando sul trono la ragione umana. La post modernità sedicente risvegliata, al contrario, non fa che destituire ogni cosa di fondamento, definire nuove “vittime” e cercare tutor per un progetto al cui centro c’è il lamento e una perentoria richiesta di irresponsabilità. Kant si faceva banditore della secolarizzazione della società, del tramonto del sacro, dell’autorità e del “mos maiorum”, l’eredità del passato, ma con l’obiettivo di pensare autonomamente, essere protagonisti, responsabili, fabbri di stessi, una volta abbandonata la tutela – o la prigione – della religione, di un’idea, di un libro o di un maestro.  Operazione estremamente difficile, giacché è assai più confortevole vivere sotto tutela, determinati, eterodiretti. Emanciparsi è un processo difficile, simile al passaggio all’età adulta.

Due secoli dopo, Michel Foucault pubblicò un testo con lo stesso titolo di quello del prussiano, affermando che l’illuminismo di Kant è un processo che ci libera dallo stato di “minore età”, intesa come il fatto di accettare l’autorità di qualcuno. Cammino, quindi, ma anche opera progressiva. La scoperta di Foucault fu che la modernità è un atteggiamento più che un periodo storico, caratterizzato dall’attitudine critica, giudicante, nei confronti della realtà.

Il progetto non si è adempiuto. Il progresso, inteso come marcia lineare, ha fallito. La prova è l’indebolimento costante del pensiero critico, la scarsissima popolarità di cui gode la libertà di pensiero. Il “libero pensatore “di ieri è oggi screditato sino a diventare nemico e bersaglio del risveglio woke. Il progetto illuminista chiude per fallimento: se la libertà di pensiero, l’autonomia critica, l’uso della ragione erano principi fondanti, stanno perdendo la partita dinanzi a verità preconfezionate, alla proibizione sistematica del dissenso, sino al divieto di parole e concetti. Siamo tornati minorenni, bambini piagnucolosi desiderosi di sicurezza, bambagia, percorsi prestabiliti.

Le generazioni più giovani sono vulnerabili, fragilissime, deboli, “fiocchi di neve” impauriti, offesi da ogni differenza tanto da esigerne a gran voce la cancellazione. Ogni giorno, l’officina neo catara forgia nuovi profili di “vittime”, che non cercano emancipazione, ma la protezione della psico polizia e vendetta postuma. Invocano tutor, non maestri, privilegi, libretti di istruzioni scritti in linguaggio elementare, con l’uso di pochi vocaboli, poiché la complessità è vista come un pericolo, una montagna da scalare, un nemico da denunciare e di cui chiedere l’esclusione. Osa pensare, prescriveva Kant. Un’ orribile, faticosa operazione alla quale è preferito il tutorial, la “nuova” verità precotta che ha sostituito la vecchia mantenendo lo stesso carattere di obbligatorietà, la forza autoritativa mascherata dalla confezione “liberatoria” di chi non afferma, ma nega, come Mefistofele, “lo spirito che sempre nega”.

Osa avere emozioni, è l’unico imperativo rimasto, ma piccole, immediate, leggere come piume. Quella è la tua nuova identità, il tuo Io minimo, narciso, rancoroso. Osa rivendicare, qualcosa accadrà. Quelle emozioni istantanee, quei sentimenti eterei privi di spessore diventano macigni. I dispareri, i dissensi, non sono più parte della ricerca, escono dal radar illuminista di chi osa sapere e pensare. Diventano un assalto colpevole, una violenza che fa chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, non prima di aver invocato l’intervento dei guardiani “risvegliati” e punito esemplarmente chi ha osato pensare, dissentire, chi si è arrischiato a diventare adulto, responsabile, in definitiva uomo. L’ offesa ai “fiocchi di neve” si deve pagare, il liquido amniotico in cui si sono rinchiusi va continuamente ricostituito. Dalla volontà di autonomia, emancipazione, liberazione, si è passati all’ invocazione di protezione. Dalla giovinezza obbligata sessantottina siamo scivolati nell’infanzia: regressione contro natura.

L’altro è mio debitore per il fatto che io lo considero tale. La relazione è determinata unilateralmente e arbitrariamente. La ricerca delle libertà e dell’autonomia è sostituita dalla necessità della protezione. Fine dell’illuminismo per asfissia. Nessuna responsabilità: cerchiamo ansiosi il Lord protettore, lo Stato, il gruppo, il tribunale. La colpa è sempre di qualcun altro, il carnefice presunto, autentico capro espiatorio, la cui colpa non è circostanziale, ma essenziale; per il mero fatto di esistere, eterna, imprescrittibile, trasmissibile agli eredi. L’appello alla tramontata ragione è mal visto. La pretesa di oggettività è fascismo, come esigere le responsabilità. Nella neolingua woke, è fascismo qualsiasi cosa non piaccia o non si accordi con lo schema precostituito. Se queste generazioni non si “realizzano “(altro verbo oscuro, equivoco) la colpa la deve avere qualcuno, o, in mancanza di un capro espiatorio, il “sistema” – quello vecchio, brutto, “bianco”, contro cui si sono risvegliati. Chi trova un nemico a cui addebitare la frustrazione, trova un tesoro.

Lo capì Robert Hughes nella Cultura del piagnisteo. “Il numero di americani che hanno sofferto maltrattamenti nell’infanzia e che grazie a ciò devono essere assolti da ogni colpa è simile a quello di chi afferma di essere stato Cleopatra in una vita anteriore. Sembrare forti nasconde solo una traballante impalcatura di negazione dell’evidenza, mentre essere vulnerabile è essere invincibile. Il lamento dà potere, benché non oltre la corruzione emotiva o la creazione di inediti livelli di colpevolezza sociale. Dichiàrati innocente e vincerai”. In un contesto siffatto, osare non funziona più. Nessuno vuole più saper nulla né essere adulto, poiché ciò lo collocherebbe nel campo dei responsabili, ossia dei colpevoli. Nel bizzarro mondo di Peter Pan, si fa credere che è rivoluzionario rimanere fanciulli, trovare nuovi padroni ai quali poter reclamare e a cui denunciare senza appello i cattivi, quelli che sfregiano la nuvola rosa in cui credono di vivere. In realtà, il loro è un sopore artificiale, ma guai a farlo presente: l’inflessibile guardia arcobaleno è pronta a colpire.

Essenziale, tra i neo catari, è rintracciare un colpevole a cui addebitare tutto. La nuova lettera scarlatta, il marchio infamante dell’adultera nel puritanesimo americano, è l’appartenenza a una triade infernale: maschio, bianco, eterosessuale. Ma neanche le donne sono al riparo, se dissentono dal Corano “risvegliato”. L’evidenza che la cultura della cancellazione non ha altra capacità se non quella di negare e distruggere è in un brano di una femminista, Catherine Coquesry-Vidrovitch, secondo la quale “ciò che oggi mi sembra vitale è la decostruzione, per dirla con Jacques Derrida, del carno-fallo-logocentrismo, vale a dire l’esigenza di rimettere in discussione la terribile egemonia dell’uomo bianco in erezione e mangiatore di carne. “Non chiedete spiegazioni.

La nuova purezza catara, fieramente antirazzista, sfida il razzismo usando lo stesso armamentario, riducendo ciascuno al colore della pelle o al sesso biologico che peraltro nega in nome del verbo del ruolo sociale imposto dall’egemonia eteropatriarcale. Anche in questo ambito, è sconfitto l’illuminismo: non esiste più la specie umana, ma solo etnie, razze, generi, un labirinto di micro identità. Sgomenta il pessimismo antropologico dei risvegliati, il loro manicheismo ossessivo. Il nuovo sonno della ragione – che definisce se stesso al contrario- (una grottesca deriva orwelliana) rovescia il progressismo proclamato in torvo oscurantismo. Scrive Pascal Bruckner: “scopriamo ogni giorno un nuovo misfatto per il quale indignarci. L’intero universo è infestato da onde negative. Siamo tornati alla posizione di Sisifo, costretto a issare in eterno la sua pietra. La marcia verso la liberazione non giunge mai al traguardo. “Il nuovo “razzialismo“woke somiglia sinistramente al suo nemico.

Un giorno non lontano, gli studiosi del dopo civiltà europea e occidentale si interrogheranno sul mistero autolesionista di bianchi benestanti progressisti occupati a maledire se stessi, denunciare la loro stessa razza. Il disprezzo di sé è una plateale autoflagellazione che chiamano risveglio. Come i catari che, se avessero vinto, avrebbero provocato l’autoestinzione astenendosi dal sesso, dalla procreazione, persino dall’alimentazione, in nome dell’odio insano per il corpo.

Impressionante è il sonno della ragione che genera mostri di certo femminismo ultimo, per il quale non solo il maschio della specie umana è costitutivamente violento, predatore, stupratore, ma ogni aspetto della vita quotidiana è uno stupro continuato nei confronti dell’esemplare femmina: sguardi, cenni, pensieri. Nascere uomo significa, per questa folle doxa diffusa da ideologhe titolari di cattedre universitarie, ricche e omosessuali, nascere assassini. La soluzione ovvia, catara, è la morte. Poiché non possono teorizzarla apertamente, costruiscono un mondo di gabbie, un apartheid in cui ogni gruppo, ogni identità, ogni “genere” è condannato alla solitudine, a non avere contatti, a vivere in assenza dell’Altro. Un mondo folle, una distopia malata.

La parola chiave, inventata trent’anni fa dalla femminista radicale Kimberle Crenshaw, è “intersezionalità”, ossia il punto d’incontro, simile allo svincolo di un’autostrada, di diverse forme di discriminazione, razzismo, omofobia, transfobia, sessismo. In questo senso, la vittima perfetta, l’eroe dei nostri giorni è chi accumula il maggior numero di discriminazioni subite, pegno di nuovi privilegi. Ognuno diventa una minoranza sofferente su misura. La personalizzazione consumista e quella “vittimale” corrono a braccetto. Più sei vittima, più si rafforza la tua immunità simbolica. Il colpevole, ovvero il capro espiatorio perfetto è colui al quale si può marchiare a fuoco la lettera scarlatta post moderna, il maschio, bianco, eterosessuale. Non li sfiora neppure il sospetto di applicare, come il rovescio di un cappotto, le categorie del nemico di ieri.

Il mondo manicheo senza sfumature che stanno costruendo non è solo invivibile e psicotico: è anche tristissimo, buio, alimentato dal sospetto. Trasalgono nella tomba gli illuministi di ieri. Un esempio su tutti sono le regole in vigore tra i dipendenti di Netflix, la rete televisiva più woke di tutte. E’ vietato scambiarsi il numero di telefono tra colleghi, non ci si può guardare per più di cinque secondi. Ci sarà un controllore armato di cronometro, coadiuvato da un esperto in sguardi? Proibitissimo abbracciarsi, ed eventuali comportamenti “inappropriati “(altra parola multiuso…) implicano il licenziamento. Sono messe al bando le parole ambigue, i commenti “fuori luogo”, poiché l’apprezzamento, dicono, è “fratello del giudizio spregiativo”. Chi fa un complimento manifesta un’autorità: l’altro diventa oggetto del suo giudizio. E, si sa, il giudizio, nel girone infernale della dittatura politicamente corretta, è bandito.

Neo catari, o giacobini di risulta, o post puritani, ma sempre illuminati –allucinati. Erigono ghigliottine (per adesso non materiali, poi si vedrà) per i reprobi e i non abbastanza puri, dimenticando che anche Robespierre finì per salire sul patibolo e la testa dell’Incorruttibile rotolò nella cesta nello sferruzzare indifferente delle tricoteuses, le donne sedute davanti alla ghigliottina per assistere in prima fila all’orrendo spettacolo della decapitazione, rimanendo intente al lavoro a maglia. C’è sempre qualcuno più puro di ogni altro, il cataro perfetto.

Ci sono molti modi, per una civiltà, di organizzare il proprio funerale. Il nostro è grottesco: il brodo parodistico di identità minime inventate a ciclo continuo, rivendicative, rancorose, agonali, aspiranti al rango di vittime. Tutto ciò che proviene dalla natura, dallo stato civile, dai genitori, dal nostro corpo fisico è rifiutato e reiventato. Non c’ è nulla da ereditare e niente da costruire. La decostruzione si avvita su stessa e non può determinare che sterilità, prodromo della morte. Costruire a partire dal nulla è impossibile. I risvegliati non lo sanno: il sonno di ieri ha fatto perdere il senno. Neanche questa è un’esclusiva degli ultrà di un mondo con il volto terreo della morte: Giove toglie la ragione a chi vuol mandare in rovina.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/i-nuovi-catari/

DIRITTI UMANI

Serge Rader, farmacista no-vax, morto dopo ricovero per Covid

Attivista di lunga data, Serge Rader è stato ricoverato in terapia intensiva in Guadalupa. “Era guarito, ma poi è morto di arresto cardiaco pochi giorni dopo”, ci ha detto la sua famiglia

PREMESSA REDAZIONALE

Forte oppositore dell’obbligo vaccinale, a fine maggio è morto Serge Rader, criticato da buona parte della Francia per essersi giustamente interrogato sull’alto consumo di farmaci, sul loro costo, sull’assenza di grandi innovazioni da parte delle aziende farmaceutiche nazionali, sui prodotti inutili, sui conflitti di interesse.

In un VIDEO diffuso sui social network aveva affermato, a margine di una manifestazione dello scorso aprile, che “il vaccino contro il Covid è inefficace, pericoloso e che ha ucciso già molte persone” ricordando l’esistenza di cure efficaci come l’idrossiclorochina e l’ivermectina e denunciando la censura verso tutti i professionisti che cercano di dare informazioni diverse rispetto alla narrazione unica portata avanti dai media mainstream.

La dottoressa Loretta Bolgan, noto chimico farmaceutico e consulente scientifico in ambito farmaceutico, amica personale di Rader, ha voluto così commentare sul suo canale telegram la sua scomparsa:

“Non bastano le parole per esprimere il mio profondo dolore per la sua morte improvvisa.

Rimane un vuoto incolmabile per la profonda amicizia personale che ci ha uniti da subito, e il legame d’intenti che ci ha portato a lavorare in simbiosi a partire dalla Legge sull’obbligatorietà vaccinale sui bambini fino ad oggi.

E’ stato un immenso onore conoscerti, averti come amico unico e irripetibile, e poter collaborare con te. La tua energia, il tuo coraggio, la tua perseveranza mi sono sempre stati di grande aiuto.

Che tu possa essere sempre di esempio per tutti della grandezza a cui può arrivare un uomo che ha il coraggio di vivere e agire secondo coscienza”.

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Serge Rader, farmacista no-vax, morto dopo ricovero per Covid

Di Elsa Mari – Le Parisien – 31 maggio 2021

Feroce oppositore della vaccinazione obbligatoria, il farmacista in pensione Serge Rader è morto per arresto cardiaco il 22 maggio dopo aver contratto la Covid-19. Secondo la sua famiglia, che siamo riusciti a contattare, era volato a Saint-Martin, nei Caraibi, l’11 aprile per effettuare una breve sostituzione in una farmacia. Mentre era lì, ha sviluppato i sintomi della Covid e ha dovuto essere trasportato d’urgenza in un ospedale in Guadalupa dove è stato ricoverato in terapia intensiva e intubato.

È stato in coma per una settimana, poi è rimasto un po’ di più perché aveva preso un’infezione in ospedale. Ne è uscito guarito. Ma tre giorni dopo è andato in arresto cardiaco, indebolito dall’infezione“, dicono i suoi parenti. Non è considerato morto a causa della Covid. Su Internet il web si scatena, spiegando che il farmacista 68enne è morto a causa del virus. “Sono un mucchio di stronzate, non è assolutamente vero, non ci fermeremo qui“, avverte la famiglia.

Apparso nel documentario sulla cospirazione “Hold-Up”.

In collaborazione con Michèle Rivasi e Marie-Odile Bertella Geffroy, nel 2015 Serge Rader aveva scritto un libro intitolato “Il racket dei laboratori farmaceutici”. “All’epoca, non era contro i vaccini, era una persona ultraspecializzata in farmacia, spiega quest’ultima, ex giudice istruttore. Non aveva paura di dire certe cose.” “Era una persona che mi piaceva molto, anche se aveva un background politico particolare“, nota Michèle Rivasi, riferendosi ai suoi legami con la destra. L’attivista era infatti l’esperto di “medicine” di Nicolas Dupont-Aignan, il leader del partito Debout la France.

Serge Rader, sostenitore di cure controverse come l’Idrossiclorochina e l’Ivermectina, aveva chiesto il boicottaggio dei vaccini anti-Covid, che secondo lui erano la causa di un’ondata di decessi. “Si vaccina tutta la popolazione per pochi casi di Covid, è allucinante“, aveva detto ancora in aprile. Il farmacista era apparso nel celebre documentario sulla cospirazione “Hold-up“, che pretende di rivelare il volto nascosto dell’epidemia.

Link: https://www.leparisien.fr/societe/le-pharmacien-antivax-serge-rader-est-mort-apres-une-hospitalisation-liee-au-covid-31-05-2021-GYE2PGL7N5FINGHYZ7ESGBST5M.php

FONTE: https://comedonchisciotte.org/serge-rader-farmacista-no-vax-morto-dopo-ricovero-per-covid/

ECONOMIA

Entro il 2026 tutte le auto saranno elettriche. Se ci sarà elettricità…

Giugno 20, 2021 posted by Guido da Landriano

Continua la marcia verso la fine  per i veicoli con motore a combustione interna, o almeno così sembra.

Audi è stata l’ultima casa automobilistica a esprimere l’intenzione di porre fine completamente alla costruzione di veicoli con motore a combustione, affermando questa settimana che smetteranno di costruire veicoli a benzina e diesel entro il 2026. Inoltre, da quella data non ci saranno più veicoli ibridi, ha affermato la casa automobilistica.

Il presidente del consiglio di amministrazione di Audi Markus Duesmann ha offerto la scadenza ai dirigenti dell’azienda e ai rappresentanti dei lavoratori questa settimana, secondo The Drive. La società aveva già dichiarato a marzo di quest’anno che avrebbe smesso di sviluppare nuovi motori a combustione.

Poi, per i cultori del genere, questo tipo di auto elettriche sono perfette per rappresentare l’Audi

Il capogruppo della società, Volkswagen Auto Group negli ultimi mesi si è imposto di riuscire a superare tesla in ogni settore dell’automozione elettrica

Secondo Automotive News, però dietro a tutto questo non c’è che la volontà di acquisire una fetta notevole del finanziamento da 174 miliardi di dollari che l’amministrazione Biden ha messo  disposizione per il passaggio all’elettrico nel nord America. Con questa spinta chiunque sarebbe identificabile.

Ora una domanda: tutta questa mobilità elettrica avrà a propria disposizione elettricità verde a sufficienza? Perché i blackout a Milano, banalmente dovuti a qualche condizionatore in più, sono solo un assaggio di quello che potrebbe accadere con una mobilità completamente elettrica che vuole caricarsi in tempi brevi. Si crea un sistema senza una Infrastruttura efficiente e, soprattutto, senza avere idea da dove verrà l’elettricità in oggetto. Poco male, ci saranno meno fredde Audi in vendita, oppure la società fallirà il proprio obiettivo. Non sarebbe la prima volta.

FONTE: https://scenarieconomici.it/entro-il-2026-tutte-le-auto-saranno-elettriche-se-ci-sara-elettricita/

 

 

Ci vogliono togliere le case. E non ne parla nessuno!

FONTE: https://fb.watch/6ho2Cg1OhU/

PANORAMA INTERNAZIONALE

Iran: ha vinto il filo-cinese

Ebrahim Raeissi ha vinto le elezioni presidenziali in Iran. Raeissi è un convinto sostenitore di un’alleanza iraniano-cinese e della Nuova Via della Seta. Vede le sanzioni statunitensi contro l’Iran “come un’opportunità di rafforzamento economico”. Un’analisi geopolitica

Raeissi ha vinto le elezioni presidenziali in Iran. Il primo candidato della linea dura ha ricevuto almeno 17,8 milioni di voti, ha annunciato sabato mattina un portavoce del ministero dell’Interno. Sono stati espressi un totale di 28,6 milioni di voti. Raeissi succederà ad Hassan Rouhani, a cui non   era più permesso di candidarsi  dopo due mandati. Il giuramento del nuovo presidente è previsto per agosto.

Raeissi è a capo della più grande organizzazione di  beneficenza sciita del mondo, secondo il quotidiano The Diplomat . Il quotidiano aveva riportato in vista delle elezioni iraniane: “Se Raeissi vince venerdì, l’Iran indirizzerà la sua politica estera verso la resistenza e il confronto, dove gli spoiler interni riacquisterebbero slancio, al fine di invertire l’”atteggiamento di impegno” dell’Iran nei confronti del mondo. Tuttavia, una vittoria di Rouhani manterrebbe una politica di impegno e moderazione in patria e all’estero (…) Molti di coloro che hanno servito nel gabinetto conservatore dell’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad sono stati reclutati da Raeissi. Questo apparato, se eletto, ha lo scopo di annullare gran parte degli sforzi di impegno degli ultimi quattro anni sotto il governo Rouhani”.

In relazione all’Arabia Saudita, “The Diplomat” riporta: “Non c’è dubbio che la politica iraniana nei confronti dell’Arabia Saudita sotto la presidenza Raeissi sarà più conflittuale e caratterizzata da una retorica settaria ostile che dominerà l’agenda del Leader Supremo in Yemen e intensificarsi ulteriormente in Siria. Tutto ciò rischia di aggravare i conflitti in corso con i sauditi in Siria, Yemen, Iraq e Libano».

Raeissi vede le sanzioni Usa contro l’Iran “come un’opportunità di rafforzamento economico”. Insiste sulla “indipendenza economica” e sull’instaurazione di una “economia di resistenza” (autarchia), riporta ” Aftab News “. “Vedo l’attivazione di un’economia di resistenza come l’unico modo per porre fine alla povertà e alle privazioni nel Paese”, ha citato ” Radio Free Europe/Radio Liberty ” (RFE/RL) Raeissi.

Negli ultimi anni ci sono stati ripetuti risentimenti tra il presidente Hassan Rouhani e la Guida spirituale suprema dell’Iran, Ali Khamenei. Queste differenze sono principalmente legate alla politica estera. Khamenei appartiene al campo iraniano che sostiene stretti legami con la Cina e la Nuova Via della Seta, mentre Rouhani tende all’Occidente. Il 28 marzo 2021, ” Iran International“:“ Un ex legislatore iraniano ha affermato che il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, è l’iniziatore del controverso “accordo strategico” di 25 anni con la Cina, firmato sabato a Teheran. Mansoor Haghighatpour, ex vicepresidente del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento, ha dichiarato su un sito web locale che Khamenei aveva assunto l’ex presidente del parlamento Ali Larijani per perseguire un accordo a lungo termine con la Cina. I legislatori hanno anche affermato che il motivo per non rendere pubblico il documento firmato è perché la parte cinese insiste per non attirare l’attenzione degli Stati Uniti poiché l’accordo ha un “aspetto difensivo”. I cinesi hanno esortato la parte iraniana a “Non divulgare l’accordo”, ha detto, aggiungendo che “la Cina e altri paesi hanno sfide nelle loro relazioni con l’America” ​​e l’Iran non può essere trasparente. Dopo la firma dell’accordo, ci sono state proteste pubbliche sulla riservatezza del suo contenuto e l’accusa che la Repubblica islamica avesse “svenduto” gli interessi nazionali dell’Iran.Secondo il New York Times, “la Cina prevede di investire 400 miliardi di dollari in Iran in 25 anni.

Raeissi appartiene a questo campo filo-cinese che sostiene la Nuova Via della Seta. Nel 2018, il presidente iraniano Hasan Rouhani ha ordinato alla Guardia rivoluzionaria iraniana (IRGC) e all’esercito iraniano di vendere i loro beni che detengono nel settore petrolifero e del gas. Questo passo è necessario per salvare l’economia iraniana, cita Bloomberg Rouhani.

“Non solo l’Agenzia per la sicurezza sociale, ma tutti i settori governativi, comprese le banche, sono costretti a vendere le proprie attività. Questo è l’unico modo per salvare l’economia del paese. Funzionari del governo, ONG, forze armate e altri: tutti devono sbarazzarsi delle proprie attività commerciali “, ha affermato Rouhani. Oilierter riferisce: “Il presidente iraniano teme una reazione dei conservatori. Il suo rapporto con Khamenei – probabilmente il vero sovrano dell’Iran – si è raffreddato. Le discussioni in corso su un possibile successore dell’anziano e malato Khamenei sono diventate un conflitto diretto tra il governo Rouhani e i leader del Velayat-e Faqih, i duri ayatollah”.

La privatizzazione dei beni del governo nel settore del petrolio e del gas potrebbe comportare un afflusso di capitali. L’Iran ha le più grandi riserve accertate di gas naturale al mondo. Total SA, con sede a Parigi, ha firmato un contratto nel luglio 2017 per sviluppare parte dell’enorme giacimento di gas di South Pars. È stato promesso un investimento da un miliardo di dollari.

FONTE: https://www.maurizioblondet.it/iran-ha-vinto-il-filo-cinese/

 

 

SCIENZE TECNOLOGIE

La matematica: i morti da vaccino sono di più dei morti Covid

L’Ancora

I dati ufficiali dimostrano che in 6 mesi sono morte più persone a causa dei cd. vaccini Covid rispetto al numero di morti in 15 mesi per Covid-19

12 giugno 2021

Possiamo confermare ufficialmente che il numero di persone morte a causa dei cd. vaccini Covid ha superato il numero morti di Covid-19.

Tuttavia i numeri sono probabilmente peggiori di quanto appaiano, poichè i dati sui decessi dovuti ai cd. vaccini Covid sono stati prelevatii dai dati ufficiali diffusi dal Public Health Scotland, ed il numero di decessi supera effettivamente il numero di persone che sono morte presumibilmente di Covid-19 in Inghilterra.

L’enorme differenza? Il numero di persone morte in Scozia a causa dei cd. vaccini è rilevato in un periodo di oltre 6 mesi, mentre il numero di persone che sarebbero morte di Covid-19 in Inghilterra si è accumulato in oltre 15 mesi.

Secondo i dati ufficiali del NHS, visualizzabili qui, negli ospedali inglesi sono stati registrati 87.213 decessi per Covid entro 28 giorni da un test positivo (dati al 2 giugno 2021).

Di questi, 83.624 sono deceduti per altre gravi condizioni preesistenti ma sono stati comunque aggiunti alle statistiche Covid, a causa di un test con esito positivo effettuato entro 28 giorni prima del decesso.

Se si considera il fatto che il test è essenzialmente obbligatorio negli ospedali, nonostante non sia richiesto per legge, e viene utilizzato il test PCR che non può rilevare l’infezione e può trovare tutto ciò che vuole, se condotto (come sappiamo) ad un numero di cicli elevato e producendo quindi falsi positivi, non è difficile capire perché decine di migliaia di persone decedute per altre cause siano state aggiunte alle statistiche dei decessi per Covid.

Per fortuna i dati del SSN ci informano che negli ospedali inglesi, tra marzo 2020 ed il 2 giugno 2021, solo 3.589 persone sono morte di Covid-19 entro i 28 giorni dall’esito positivo del test. Un numero che non giustifica 15 mesi di tirannia dittatoriale e fascismo medico.

Quindi qualcuno potrebbe spiegare come mai le autorità mediche non abbiano immediatamente posto fine alla “missione vaccinale” per ogni uomo, donna e bambino, tramite un vaccino sperimentale che presumibilmente riduce solo la possibilità di soffrire di gravi complicazioni di Covid-19 ?

Secondo un rapporto pubblicato dal Public Health Scotland, il numero di persone morte in Scozia entro 28 giorni dal cd. vaccino, ha ora superato il numero di persone morte di Covid-19 in Inghilterra.

Il rapporto che può essere visualizzato qui (vedi pagina 8) afferma che “Tra l’8 dicembre 2020 ed il 28 maggio 2021, un totale di 3.752 persone in Scozia sono morte entro 28 giorni dalla somministrazione di un vaccino contro il Covid-19”

Ciò significa che, in soli 6 mesi, il numero di persone morte in Scozia a causa del vaccino Covid ha superato di 163 il numero di persone morte in 15 mesi negli ospedali in Inghilterra per Covid-19.

Ma se dimentichiamo il numero di morti per Covid visti in Inghilterra ed osserviamo la Scozia, il numero di persone morte in 6 mesi a causa del cd. vaccino è quasi sette volte il numero di persone che sono morte di Covid-19 in Scozia in 11 mesi.

Il dato numerico è 596, secondo una richiesta FOI fatta al governo scozzese –

Se simuliamo un tasso di mortalità in Inghilterra dovuto al cd. vaccino Covid, il numero di morti potrebbe arrivare fino a 25.123.

Secondo un documento Excel elencato nel rapporto del Public Health Scotland (pubblicato qui), 1.289 sono morti entro 28 giorni dal vaccino mRNA Pfizer, 2 persone sono morte entro 28 giorni dal vaccino mRNA Moderna e 2.461 persone sono morte entro 28 giorni dal vaccino AstraZeneca.

Tenendo conto di quanto sopra, e considerando il fatto che l’ 86% dei bambini ha subito una reazione avversa al vaccino Pfizer, che varia da lieve a grave, permetterai davvero ai tuoi figli di inocularsi un vaccino sperimentale del quale non hanno bisogno?

https://dailyexpose.co.uk/2021/06/12/official-data-shows-more-people-have-died-because-of-the-covid-vaccines-in-6-months-than-people-who-have-died-of-covid-19-in-15-months/

FONTE: https://telegra.ph/La-matematica-i-morti-da-vaccino-sono-pi%C3%B9-dei-morti-Covid-06-13

 

Dati CDC/VAERS: 7 decessi e 271 eventi avversi gravi da vaccino

I dati VAERS rilasciati oggi dal CDC hanno mostrato un totale di 358.379 segnalazioni di eventi avversi da tutte le fasce di età in seguito ai vaccini COVID, compresi 5.993 decessi e 29.871 lesioni gravi tra il 14 dicembre 2020 e l’11 giugno 2021.

Megan Redshaw – The Defender – 18 giugno 2021

Questa settimana il numero di eventi avversi segnalati tra tutte le fasce d’età in seguito ai vaccini Covid ha superato i 350.000, secondo i dati rilasciati oggi dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). I dati provengono direttamente dai rapporti presentati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).

VAERS è il principale sistema finanziato dal governo degli Stati Uniti per la segnalazione di reazioni avverse ai vaccini. I rapporti presentati al VAERS richiedono ulteriori indagini prima che una relazione causale possa essere confermata. Ogni venerdì, VAERS rende pubblici tutti i rapporti sulle lesioni da vaccino ricevuti a partire da una data specifica, di solito circa una settimana prima della data di rilascio.

I dati rilasciati oggi mostrano che tra il 14 dicembre 2020 e l’11 giugno 2021, è stato segnalato al VAERS un totale di 358.379 eventi avversi, compresi 5.993 decessi – un aumento di 105 morti rispetto alla settimana precedente. Ci sono state inoltre 29.871 segnalazioni di lesioni gravi, 1.430 in più rispetto alla settimana scorsa.

Dei 5.993 decessi segnalati a partire dall’11 giugno, il 23% si è verificato entro 48 ore dalla vaccinazione, il 16% entro 24 ore e il 38% in persone che si sono ammalate entro 48 ore dalla vaccinazione.

(Poiché alcuni casi hanno più vaccinazioni e sintomi, un singolo caso può rappresentare più voci in questa tabella. Questo è il motivo per cui il conteggio totale è maggiore di 358379 (il numero di casi trovati), e la percentuale totale è maggiore di 100.)

Negli Stati Uniti, all’11 giugno sono state somministrate 306,5 milioni di dosi di vaccino Covid. Questo include 128 milioni di dosi del vaccino di Moderna, 167 milioni di dosi di Pfizer e 11 milioni di dosi del vaccino Covid di Johnson & Johnson (J&J).

I dati di questa settimana, dal 14 dicembre 2020 all’11 giugno 2021, per i ragazzi dai 12 ai 17 anni mostrano:

  • 6.332 eventi avversi totali, tra cui 271 classificati come gravi e sette decessi segnalati tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni.
  • I decessi più recenti segnalati includono un maschio di 15 anni (VAERS I.D. 1383620) che presumibilmente è morto un giorno dopo aver ricevuto la sua seconda dose Pfizer, un maschio di 15 anni (VAERS I.D. 1382906) che ha ricevuto Pfizer e un maschio di 16 anni (VAERS I.D. 1386841) che presumibilmente ha subito un’emorragia ed è morto quattro giorni dopo aver ricevuto un vaccino Pfizer, in attesa di autopsia.
  • Altri decessi includono due 15enni (VAERS I.D. 1187918 e 1242573), un 16enne (VAERS I.D. 1225942) e un 17enne (VAERS I.D. 1199455).
  • 974 segnalazioni di reazioni anafilattiche tra i 12-17enni, con il 98% dei casi attribuiti al vaccino Pfizer, l’1,4% al Moderna e lo 0,2% (o due casi) alla J&J.
  • 109 segnalazioni di miocardite e pericardite (infiammazione del cuore) con 108 attribuite al vaccino Covid della Pfizer.
  • 24 segnalazioni di disturbi della coagulazione del sangue, tutti attribuiti a Pfizer.

I dati VAERS totali di questa settimana, dal 14 dicembre 2020 all’11 giugno 2021, per tutti i gruppi di età mostrano:

 

Il CDC riprogramma la riunione d’emergenza per discutere i rapporti di giovani che sviluppano gravi problemi cardiaci dopo i vaccini mRNA

Il Comitato consultivo del CDC sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha pianificato di tenere una riunione di emergenza oggi per discutere il rapporto rischi/benefici dei vaccini Covid mRNA negli adolescenti e negli adulti giovani. L’agenzia ha riprogrammato la riunione nel tardo giovedì, dopo che il Congresso ha ufficialmente classificato il Juneteenth National Independence Day (festeggiata oggi) come festività federale.

La riunione si terrà durante una riunione ACIP regolarmente programmata il 23-25 giugno.

La riunione di emergenza era stata annunciata la scorsa settimana dopo che il CDC aveva confermato un numero superiore al previsto di segnalazioni di infiammazioni cardiache nei giovani dopo aver ricevuto un vaccino Pfizer o Moderna.

Il 10 giugno il CDC ha detto di essere a conoscenza di un totale di 475 casi di miocardite o pericardite in pazienti di età inferiore ai 30 anni. La rivelazione è stata fatta durante un’audizione della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti per esaminare i dati di cui l’agenzia avrebbe bisogno per estendere l’Autorizzazione all’Uso di Emergenza dei vaccini Covid ai bambini sotto i 12 anni.

dati del CDC mostrano, fino al 31 maggio, 196 casi di miocardite e pericardite tra i giovani dai 18 ai 24 anni, rispetto a un tasso previsto tra gli 8 e gli 83 casi. Tra i 16-17enni, al 31 maggio sono stati segnalati 79 casi di miocardite e pericardite. Il tasso previsto tra le persone in questo gruppo di età è tra 2 e 19 casi.

Una ricerca degli ultimi dati VAERS disponibili ha rivelato 1.117 casi segnalati negli Stati Uniti di miocardite e pericardite, tra tutti i gruppi di età, in seguito alla vaccinazione Covid tra il 14 dicembre 2020 e l’11 giugno 2021. Dei 900 casi riportati, 686 casi sono stati attribuiti a Pfizer, 391 casi a Moderna e 36 casi al vaccino Covid di J&J.

 

I genitori condividono storie orribili di morte e malattia dopo il vaccino Moderna

Questa settimana, The Defender ha riportato due casi di giovani che hanno sviluppato complicazioni cardiache dopo essere stati vaccinati con il vaccino Covid Moderna, tra cui una matricola universitaria di 19 anni che è morta, e uno studente di 21 anni che sta recuperando.

Il 15 giugno, The Defender ha riferito che Simone Scott, una matricola di 19 anni della Northwestern University, è morta per le complicazioni di un trapianto di cuore a cui si è sottoposta dopo aver sviluppato quella che i suoi medici ritengono essere una miocardite in seguito alla sua seconda dose di vaccino Covid Moderna.

Scott aveva ricevuto la seconda dose il 1° maggio, e l’11 maggio era stata visitata da un medico del campus perché non si sentiva bene. Il 16 maggio aveva inviato un messaggio a suo padre lamentando vertigini e stanchezza. Lui ha chiamato la polizia del campus che, quando l’hanno controllata, hanno dovuto praticare la RCP.

Dopo molteplici interventi, compreso collegare Scott a una macchina ECMO che replica la funzione del cuore in modo che il suo potesse riposare, i medici hanno determinato che aveva bisogno di trapianto cardiaco. È morta l’11 giugno.

La madre di Simone ha detto ai media locali: “Sento ancora che lei è qui, anche se so che non lo è e mi sembra un tale spreco“.

I medici della Scott non hanno confermato completamente la causa della morte, ma hanno detto che sembrava soffrire di miocardite.

Il 15 giugno, The Defender ha riferito che uno studente di 21 anni del New Jersey ha subito una grave infiammazione cardiaca dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino Covid Moderna. Justin Harrington, la cui scuola aveva richiesto la vaccinazione per poter frequentare le lezioni in autunno, ha sperimentato sintomi simili all’influenza seguiti da dolori al cuore entro otto o dodici ore dalla somministrazione del vaccino.

In un’intervista esclusiva con The Defender, il padre di Justin, Timothy Harrington, ha detto che suo figlio si sentiva diverso dopo la seconda iniezione. “Ogni volta che il suo cuore batteva faceva male e sentiva una pressione“, ha detto Harrington. “Poi ha sviluppato dolori cardiaci che si estendevano lungo entrambe le braccia“.

Harrington ha detto che suo figlio, che non aveva condizioni mediche sottostanti, non aveva provato dolore al cuore dopo la prima dose di vaccino. “Anche se adesso Justin è stato dimesso dall’ospedale, deve indossare un monitor cardiaco e prendere quattro diversi farmaci per sei mesi, deve dormire appoggiato, non può fare sforzi e si sta perdendo uno dei momenti più importanti della sua vita,” ha detto suo padre.

Per quanto riguarda il recupero di Justin, Harrington ha detto: “Ha una piccola cicatrice sul cuore e i medici sperano di averlo preso abbastanza presto da evitare altri problemi – ma è pura congettura a questo punto“.

 

8 vaccinati muoiono di Covid nel Maine, mentre aumentano negli Stati Uniti i casi post-vaccinazione (*)

Come riportato da The Defender il 14 giugno, otto persone nel Maine sono morte di Covid dopo essere state completamente vaccinate, secondo gli ultimi numeri del Maine’s Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che ha confermato un totale di 457 casi post-vaccinazione nello stato.

dati iniziali suggeriscono che i casi post-vaccinazione nel Maine sono più comuni negli individui più anziani e nelle persone con condizioni di salute sottostanti – le fasce di individui che, tra i non vaccinati, sono più a rischio di ospedalizzazione o morte per il virus. Secondo il CDC del Maine circa la metà delle persone vaccinate nello stato, risultate positive alla Covid, non avevano avuto sintomi quando sono stati contattati dagli investigatori del caso.

Il 3 giugno la contea di Napa in California ha comunicato che una donna completamente vaccinata è morta oltre un mese dopo la sua seconda vaccinazione con Moderna, dopo essere stata ricoverata in ospedale con Covid. La donna di 65 anni aveva condizioni sottostanti ed è risultata positiva alla variante Alpha.

Al 9 giugno, il California Department of Public Health aveva identificato più di 5.723 casi di Covid post-vaccinazione. Di questi 5.723 casi, almeno 417 persone sono state ricoverate e almeno 47 sono morte. Per il 48% circa dei casi mancavano i dati di ricovero. Non si sa se la causa primaria del ricovero o della morte fosse Covid o se ci fossero altre cause.

Altri stati continuano a segnalare casi post-vaccinazione, tra cui il Texas, che ha registrato più di 768 casi di Covid post-vaccinazione fino al 1° giugno, con l’8% (61 casi) che hanno portato alla morte.

A Washington, il Dipartimento della Salute dello stato ha segnalato 1.837 casi di infezione post-vaccinazione fino al 9 giugno. Di questi, il 10% ha portato all’ospedalizzazione e 31 persone sono morte per malattie legate alla Covid. La maggior parte dei casi si è verificata nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni.

I funzionari della sanità spingono i vaccini, ignorando l’immunità naturale

Il CDC stima prudentemente che più di un terzo degli americani (almeno 114,6 milioni) sia stato infettato dal SARS-CoV-2.

Come riportato da The Defender il 16 giugno, ci sono abbondanti ragioni per credere che nella maggior parte di queste persone, l’infezione da SARS-CoV-2 “induce un’immunità a lungo termine“.

Per esempio, uno studio del dicembre 2020 dei ricercatori di Singapore ha trovato che gli anticorpi neutralizzanti (un pilastro della risposta immunitaria) sono rimasti presenti in alte concentrazioni per 17 anni o più negli individui che hanno recuperato dal SARS-CoV originale.

Più recentemente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i National Institutes of Health (NIH) hanno pubblicato prove di risposte immunitarie durevoli all’infezione naturale da SARS-CoV-2.

Eppure le autorità sanitarie stanno largamente ignorando questo fatto mentre continuano a spingere affinché tutti si vaccinino. Come ha riferito l’American Institute of Economic Research, sembra che per promuovere l’agenda del vaccino Covid, le organizzazioni chiave non solo stiano “sminuendo” l’immunità naturale, ma potrebbero cercare di “cancellarla” del tutto.

102 giorni e passa, il CDC ignora le richieste di The Defender

Secondo il sito web del CDC, “il CDC segue ogni rapporto di morte per richiedere ulteriori informazioni e saperne di più su ciò che è accaduto e per determinare se il decesso è stato una conseguenza del vaccino o non è correlato“.

L’8 marzo, The Defender ha contattato il CDC con un elenco scritto di domande sui decessi e le lesioni segnalati relativamente ai vaccini Covid. Dopo ripetuti tentativi, per telefono e per e-mail, di ottenere una risposta alle nostre domande, uno specialista di comunicazioni sanitarie della Task Force Vaccini del CDC ci ha contattato il 29 marzo – tre settimane dopo la nostra richiesta iniziale.

La persona aveva ricevuto la nostra richiesta di informazioni dal VAERS, ma ha detto di non aver mai ricevuto il nostro elenco di domande, anche se i dipendenti con cui abbiamo parlato più volte avevano detto che gli addetti stampa del CDC stavano lavorando sulle domande ed avevano confermato che il rappresentante le aveva ricevute. Abbiamo fornito di nuovo l’elenco con una nuova scadenza, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta.

Il 19 maggio, un impiegato del CDC ha detto che le nostre domande erano state esaminate e che la nostra inchiesta era in sospeso nel loro sistema, ma non ci ha fornito una copia della risposta. Ci è stato detto che saremmo stati contattati per telefono o via e-mail con la risposta.

Abbiamo contattato il CDC numerose volte da allora e non c’è nessun cambiamento nello stato delle nostre domande, per ripresentare le nostre domande o per richiamare più tardi. Sono passati 102 giorni da quando abbiamo inviato il nostro primo e-mail chiedendo informazioni sui dati e i rapporti VAERS e non abbiamo ancora ricevuto una risposta.

(*) Nota del Traduttore: nel testo “breakthrough case”, non traducibile correttamente in una lingua articolata come la nostra. Ho optato per “casi post-vaccinazione” in quanto, cito: “Secondo l’Autorità Sanitaria dell’Oregon, un caso “breakthrough” è definito come una persona che presenta livelli rilevabili di SARS-CoV-2, il nuovo coronavirus, almeno 14 giorni dopo essere stata completamente vaccinata contro la Covid-19. Questo significa che ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna, poiché il vaccino monodose Johnson & Johnson è stato autorizzato dalla FDA soltanto il 27 febbraio.

 

Megan Redshaw è una giornalista freelance per The Defender. Ha una formazione in scienze politiche, una laurea in legge e una vasta formazione in salute naturale.

 

Fonte: https://childrenshealthdefense.org/defender/cdc-vaers-data-deaths-adverse-events-covid-vaccines-including-children/

Traduzione di Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte

FONTE: https://comedonchisciotte.org/dati-cdc-vaers-7-decessi-e-271-eventi-avversi-gravi-da-vaccino/

Remuzzi, una delle star della (pseudo)virologia italiana: “Con il mix sei più protetto”. Seguito da Sileri: “Può valere più di un anno”.

Federica Francesconi –  21 06 2021

È fantastico! Chi l’avrebbe mai detto che uno schifo di intruglio da sperimentazione illegale fosse dotato di garanzia, con annessa scadenza, come un qualsiasi elettrodomestico. Tra poco ci venderanno il prodotto spacciandolo come farmaco che cura la disfunzione erettile, la depressione, la sterilità e la flautulenza.

Tutto in un unico pacchetto.
La vita dell’essere umano è degradata a marketing con il beneplacito della politica e della cultura di regime, che applaudono soddisfatti alla creazione dell’Homo pandemens, una nuova specie di ominide che è la regressione dell’Homo Sapiens.

P.s. Comunque io nel pacchetto “mix intruglio case farmaceutiche” ci voglio inclusi cone optional anche l’effetto lifting anti-età e l’anti-cellulite.

FONTE: https://www.facebook.com/federica.francesconi.3/posts/10222342940220110