RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI
3 GENNAIO 2022
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
“Fidatevi della scienza” è la dichiarazione più antiscientifica di sempre. Fare scienza vuol dire mettere in dubbio la scienza!
Fonte: https://comedonchisciotte.org/le-vere-regole-del-gioco/
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SOMMARIO
Il concerto di fine anno trasmesso da Rai, il tecno-terrorismo, il reset mondiale
LE VERE REGOLE DEL GIOCO
La “Green economy” ci toglie casa
In Francia punito chi fa luce: inquina
CALENDARIO DEL GRANDE RESET 2022
Usa: i crimini della Guerra Fredda mettono a rischio il futuro
Che cosa è la Woke Revolution e perché non va sottovalutata
Russia: pronta ad eliminare “minacce inaccettabili”
TURCHIA LEADER NEL MERCATO DEI DRONI DA GUERRA
GREEN PASS E GREEN ECONOMY: QUANDO I SIGNIFICANTI SERVONO PER NASCONDERE I VERI SIGNIFICATI
Gli strani protagonisti dell’assalto a Capitol Hill
La deriva degli Stati Uniti: se la patria delle libertà è una fabbrica di detenuti
Libertà e giustizia: la grande lezione di un economista prestato alla politica
Multe e sanzioni: cambia il codice di circolazione
Ucraina-Turchia: continua a crescere la cooperazione militare
IL PRIMO PROGETTO EURASIATICO COME MANIFESTO DEL PLATONISMO RUSSO
Obbligo vaccinale? Perchè non allora un “Obbligo penale” se risultasse inefficace?
“Cattaneo non basta più” Il federalismo (e l’Italia) secondo il “prof” Miglio
OPERAZIONE STERMINIO – IL PIANO PER DISTRUGGERE IL SISTEMA IMMUNITARIO CON UN AGENTE PATOGENO
Anche una mano britannica nell’omicidio di Rasputin
EDITORIALE
Il concerto di fine anno trasmesso da Rai, il tecno-terrorismo, il reset mondiale
Manlio Lo Presti – 2 gennaio 2022
Come previsto dalle linee maestre della tecno-propaganda buonista contemporanea attualmente predominante, lo spettacolo musicale merita una lettura più approfondita. Gli orchestrali e i coristi sono obbligati ad indossare la mascherina. L’effetto è la creazione di un clima estraniante. Le persone non sono distinguibili, sono presenze identiche. Una spersonalizzazione enfatizzata anche all’abito scuro di protocollo. Tenore e soprano non hanno mascherina mentre cantano: sarebbe emerso un effetto di ridicolo e i tecnologi del terrore sono furbissimi e non sono andati oltre.
Riassumendo, l’evento si è svolto notarilmente seguendo i canoni delineati dalla propaganda in corso, costruita efficacemente dai creatori del bis-pensiero mondiale:
- la mascherina è sulla faccia di tutti (significa: nessuno di essi conta qualcosa, costoro non sono persone ma figure sottomesse);
- la presenza di una soprano esotica (significa: messaggio inclusivo migratorio, globalista, buonista);
- I danzatori sono di otto nazionalità diverse (significa inclusione. Infatti, il commentatore fuori scena si affretta a precisarlo).
Il proscenio è storico, è prestigioso, è noto. È un luogo scelto in quanto emana una finta certezza e piatta prevedibilità. Essere originali non serve più, anzi, deve sparire dai canali informativi ufficiali. L’attenzione del pubblico deve essere assorbita sulle facce bendate grazie ad un magistrale gioco di primi piani ripetuti ed ossessivi sia degli orchestrali e dei coristi che del pubblico pulitino, disciplinato e mascheratissimo.
L’ipnosi è servita in forma patinata e soporifera!
La scelta dei brani è scontata, l’esecuzione diligente ma non cattura l’anima, non trasmette nulla. Una melassa in carta patinata… Il messaggio sottostante? Una normalità collosa, una tirata ipnotica che vuole comunicare che la follia imperante non ha niente di strano, anzi! Vuole confermare ipnopedicamente che sarà un sistema di vita che durerà ab æterno all’insegna dell’obbedienza incondizionata. Una obbedienza prona fatta passare come nuova forma di libertà e nuova normalità dalla quale, afferma il presidente uscente, non si torna più indietro. Lode al presidente che diffonde con acribia chirurgica quanto diffuso dal capo dell’organizzazione mondiale della sanità, dalla pretoriana germanica dell’unione europea, dal pampero immigrazionista ostaggio di una potentissima comunità di accoglienza a livelli industriali e che sta assumendo le dimensioni di un giro di affari degno della Spectre.
TUTTO CIÒ PREMESSO
Il nuovo anno non sarà migliore del disastroso 2021. Non facciamoci soverchie illusioni!!!
Nel nuovo anno, la crescente durezza dei divieti, l’isolamento e la persecuzione dei mercanti di morte e di migranti, dei non vaccinati incolpati di essere untori mentre tali sono i vaccinati da quando è mondo, vedrà nuove forme di resistenza umana. Il delirio tecno-sanitario-psichiatrico continuerà ad imperare trovando nuove forme di controllo sociale e di terrore, con il dispiegamento di agenti che sarebbe stato opportuno e necessario indirizzare per il controllo e l’arresto in massa di trafficanti neo-schiavisti e gestori di reti di trasporto marittime, ferroviarie e aeree, di gestori di ben precise efficientissime filiere dell’accoglienza, di politici e giornalisti fiancheggiatori e promotori di questa demolizione programmata dell’assetto socioeconomico dell’Europa in generale e della ex-italia in particolare.
Sono caduti imperi titanici dell’antichità, imperi germanici, francesi, zaristi, cinesi. Crollerà anche questa macchinazione terroristica diretta e controllata da un gruppetto di mega-colossi finanziari e industriali planetari che da tempo perseguono ossessivamente lo smantellamento delle identità nazionali che rappresentano un freno alla loro operatività che va esercitata nel modo più fluido possibile. Insomma, una versione estesa del conflitto fra Comuni mercantili e Impero teocratico. Niente di nuovo quindi per chi ha un sufficiente ricordo di studi storici.
Come per il passato, il crollo degli imperi non avverrà per le rivolte popolari. I disordini sociali che verranno inevitabilmente accelereranno un processo di disgregazione proveniente dall’interno. I componenti dei vertici inizieranno a combattersi fra loro per avere la fetta più grossa del bottino. Un tesoro immenso rastrellato dalle farmaceutiche: oltre 106 miliardi al tre percento di tassazione nella virtuosa Olanda epicentro di riciclaggi internazionali di capitali riallocati con i sistemi bitcoin e la catena blockchain. Da notare che tali processi di lavaggio agiscono al di fuori di qualsiasi controllo delle istituzioni internazionali, di fatto inutili, e delle autorità bancarie e finanziarie di sorveglianza. Non parliamo della volontaria inerzia dei servizi segreti i cui vertici sono cooptati e reclutati dalle istituzioni coinvolte in questo processo di demolizione.
A Vienna nessuno degli orchestrali aveva la mascherina. Il pubblico disciplinatamente, si. Come fa l’Austria a commettere questa imprudenza mentre dilaga lo psychovairuss che miete migliaia di vittime? Probabilmente sarà colpita – non subito – da feroci sanzioni dell’UE, dell’OMS, della CIA, della NATO, dell’FBI, dagli USA???
I politici italiani sono scomparsi dai radar. Non contano più nulla da tempo, ma adesso è plateale la loro inutilità.
La psycho-verità non deve avere incrinature né contestazioni in tutto il continente europeo. Il cerchio si chiude.
È il collasso mondiale pilotato, bellezza!
IN EVIDENZA
LE VERE REGOLE DEL GIOCO
Per la cronaca, ecco come potrebbe essere il memo segreto inviato da Tony Fauci ai leader mondiali per illustrare, senza mezzi termini, i principi basilari della risposta alla pandemia. Svelato in prima assoluta.
Steve Kirsch
stevekirsch.substack.com
Questa è solo una mia plausibile ipotesi su ciò che Fauci potrebbe aver detto ai leader mondiali per istruirli su come affrontare la pandemia COVID. Buona lettura.
A: Leader mondiali
Da: Tony Fauci
Oggetto: Regole di base per la salute e la sicurezza del mondo
1. Non permettete MAI una seria autopsia da parte di persone che siano in grado di collegare il decesso al vaccino. Se non è possibile evitare l’autopsia, assicuratevi che l’ufficio del medico legale sia a corto di personale, non abbia le competenze necessarie o la possibilità di eseguire test adeguati e non abbia il tempo di farla come si deve. Inoltre, offritevi di pagare le spese del funerale se i parenti rinunciano all’autopsia. Questo, di solito, funziona. Qualunque cosa facciate, assicuratevi che nessuno legga questa guida su come eseguire un’autopsia rivelatrice.
2. Non permettete mai a nessuno di fare un’analisi sul contenuto delle fiale di vaccino. Nel raro caso in cui ciò avvenga vi copriremo le spalle. Diremo che le persone che hanno fatto l’analisi sono no-vax, che hanno rubato una proprietà del governo e che hanno deliberatamente contaminato le fiale prima di farle analizzare. Abbiamo pensato a tutto.
3. Assicuratevi che le aziende farmaceutiche abbiano uno scudo penale completo. Altrimenti saremo completamente fregati. In questo caso, il Congresso è nelle nostre mani. Li avevamo costretti a garantire l’immunità già negli anni ’80. Allora c’erano solo quattro produttori e tutti c’eravamo illegalmente messi d’accordo sul fatto che, se il Congresso non avesse accettato la nostra ridicola richiesta, non avremmo più fabbricato vaccini.
4. Etichettate chiunque si opponga come “anti-scientifico.” Questo funziona molto bene. Non piace neppure al senatore Johnson.
5. Assicuratevi che il programma per il rimborso delle lesioni da vaccino (CICP) non paghi mai neanche un centesimo alle vittime dei vaccini COVID. Pagare anche un solo centesimo sarebbe un riconoscimento che i vaccini non sono sicuri. Questo provocherebbe ancor più esitazione vaccinale. Non possiamo permetterlo.
6. Vaccini obbligatori per tutti (tranne per il Congresso e la Corte Suprema). Somministrarli subito dopo la nascita. Non vogliamo avere un gruppo di controllo che non stia morendo. Se la gente fa questo paragone siamo fregati. Questo è il motivo per cui abbiamo eliminato il gruppo placebo in tutti gli studi clinici, così nessuno scoprirà mai quanto poco sicuri sono questi vaccini. Avere un membro del Congresso o della Corte Suprema che muore di colpo ci farebbe fare una gran brutta figura. Se dovesse succedere, potremmo tuttavia dire che “non è correlato.”
7. In caso di disabilità occorse durante i test clinici, nella stesura del rapporto per la FDA cambiate il sintomo. Quindi “paralisi permanente” diventerà “lieve dolore addominale.” Fidatevi, questo funziona. Maddie de Garay, è il nostro esempio vivente. La stampa non coprirà mai il suo infortunio perché abbiamo detto loro di non farlo. Possiamo commettere reati in bella vista e nessuno ci beccherà mai, è tutto sotto controllo. È incredibile come siamo riusciti a farlo così bene.
8. Se qualcuno muore a causa del vaccino durante una sperimentazione clinica, non fatevi prendere dal panico. Scrivete semplicemente nel rapporto che la morte “non è legata al vaccino.” La FDA non vi chiederà come ci siete arrivati. Chiunque faccia domande stupide come questa sarà licenziato dalla FDA.
9. Ci saranno più segnalazioni di decessi per tutte le cause nel gruppo vaccino che nel gruppo placebo, magari anche un 25% in più (come nel trial Pfizer), ma non preoccupatevi. Questo perché i vaccini sono super mortali, ovvio. Tuttavia, a) scegliendo coorti in ottima salute e b) limitando la dimensione delle coorti, potremo sempre affermare che la differenza nel numero di decessi non è “statisticamente significativa.” Questo ingannerà tutti i “veri” scienziati. Diranno: “Oh, questo ha senso” e non andranno più a fondo. Funziona tutte le volte. I pensatori critici come Chris Martenson non contano perché non hanno un seguito abbastanza grande e non sono rappresentativi. E abbiamo estromesso dai media Bret Weinstein, così non inviterà mai più Robert Malone nel suo show.
10. La comunità medica non controllerà mai il vostro lavoro se lavorate al CDC. Alla facoltà di medicina agli studenti fanno già il lavaggio del cervello fin dal primo giorno, in modo che si fidino sempre delle autorità mediche. In pratica li trasformiamo in tanti pecoroni e li priviamo di tutte le capacità di pensiero critico. E poi la medicina è così complicata che devono fidarsi di noi perché non hanno il tempo, le capacità o gli strumenti per stronzate come guardare il database VAERS. Questo spiega come mai i nostri fedeli collaboratori, come John Su, siano in grado di cavarsela, presentando i dati VAERS senza nemmeno menzionare il fattore di sottoriporto (URF). Nessuno farà mai loro una domanda sull’URF.
11. Possiamo sempre far approvare tutto quello che vogliamo, anche se dannoso per la salute. Questo perché abbiamo istruito tutti i membri dei comitati esterni a non mettere mai in discussione le decisioni del nostro staff. Sanno che li cacceremo dal comitato, come abbiamo fatto con quell’idiota di Martin Kulldorff che aveva permesso che i fatti e la scienza intralciassero il suo modo di pensare. Che importa se è un esperto mondiale di Harvard. Esperti?!? Non abbiamo bisogno di esperti. Non abbiamo bisogno di fottuti esperti. Abbiamo bisogno di persone che eseguano gli ordini e non sfidino la narrativa. I membri del comitato esterno hanno visto tutti quello che abbiamo fatto a Kulldorff e questo è un messaggio che capiscono benissimo: rispetta le nostre regole o ti tagliamo la testa. Non sono stupidi. Le regole valgono anche per i dipendenti: se ti metti a seguire la scienza ti costringeremo ad andartene. Leggete come abbiamo ottenuto l’approvazione del vaccino per gli adolescenti. Niente può fermarmi. Non il Congresso. Non i dipendenti traditori. Nemmeno i comitati esterni. Io controllo tutto e loro non hanno il potere di fermarmi.
12. Certo, ci saranno molti arresti cardiaci e i medici del pronto soccorso li vedranno, ma sono troppo occupati per fare delle statistiche e rendersi conto che sono in aumento. E nessuno se ne accorgerà, anche se i numeri sono evidenti.
13. Cercate in tutti i modi di revocare il permesso di esercitare a tutti i medici che metteranno in dubbio la narrativa. Anche un solo tweet che metta in guardia sul vaccino o sull’uso della mascherina, dovrebbe essere motivo di revoca della licenza. Credetemi, tutte le commissioni mediche questo lo capiscono. Se un medico prescrive l’ivermectina per la COVID è fottuto. Non vogliamo che qualcuno scopra che quella roba funziona.
14. MAI fare un sondaggio proattivo per scoprire il denominatore degli eventi. Nel 1985, avevamo accuratamente progettato il sistema VAERS in modo che nessuno conoscesse mai il vero denominatore, così da poter sostenere che tutti i vaccini sono sicuri, indipendentemente da quanto siano pericolosi. Questo ci permette di sostenere che tutte queste segnalazioni sono rare. Dieci anni fa avevamo affossato il progetto ESP-VAERS perché era troppo accurato. Su questo Bobby Kennedy ci ha preso in castagna nel suo libro, ma è così lungo che nessuno lo leggerà. È a pagina 73 (o cercate AHRQ se avete l’edizione Kindle).
15. Usiamo le mascherine per monitorare il nostro livello di controllo. Le mascherine non funzionano affatto. Ci siamo completamente inventati questa stronzata. Non siamo stupidi. Sappiamo che in due studi randomizzati non hanno dimostrato alcuna efficacia. Lo studio che il CDC cita per giustificare le mascherine nelle scuole era assolutamente confusionario, ma mostrava i risultati che volevamo vedere. E anche quando veniamo chiamati in causa in un famoso video su YouTube, non importa. Non abbiamo nemmeno avuto bisogno che YouTube ritirasse il video. Quindi la storia funziona. Ecco perché facciamo SEMPRE riferimento a quello studio (piuttosto che a studi randomizzati e più definitivi di cui non parliamo affatto). Ma credetemi, il pubblico non sa che gli mostriamo solo studi di merda che sostengono la nostra agenda. Si fidano totalmente di noi perché siamo l’autorità. Non hanno il tempo di mettersi a cercare. Siamo onesti. Poche persone compreranno il libro di Judy Mikovits “The Truth About Masks” su Amazon. Guardate, solo 82 mi piace per un argomento che riguarda 300 milioni di persone! Quindi le mascherine sono il nostro canarino nella miniera di carbone. Se la gente non si adegua ai nostri ridicoli consigli sulle mascherine, allora è un segno che stiamo perdendo il controllo e quindi dobbiamo stringere la morsa, facendo cose come rendere un crimine non fare quello che diciamo. Questo controllo sulla mente della gente è fondamentale per il nostro successo. Potremmo persino ordinare di indossare due mascherine, sono talmente stupidi. Non possono capire che 2 x 0 = 0. Queste persone faranno tutto ciò che diciamo.
16. Abbiamo messo in piedi un’enorme campagna educativa per ingannare la gente e indurla a pensare che questa è una “pandemia dei non vaccinati,” piuttosto che una “pandemia delle persone che non hanno mai ricevuto un trattamento precoce.” Sta funzionando alla perfezione. Non abbiamo nemmeno dovuto mostrare una sola statistica da nessun ospedale. La stampa si nutre di questo.
17. Diciamo alla gente “fidatevi della scienza.” Questo funziona sempre, dato che ci considerano le autorità della scienza. NESSUNO ha visto questa vignetta dei Peanuts.
18. Stiamo pagando agli ospedali enormi bonus perchè classifichino le morti come morti per COVID proprio per mantenere viva la paura. Se qualcuno muore in un incidente d’auto, ma risulta positivo alla COVID (di solito usando un test PCR con soglia di ciclo molto alta), allora la morte è una morte COVID. L’ospedale fa soldi e noi usiamo le statistiche per far sembrare la COVID un’emergenza.
19. I ricercatori imparano rapidamente a riscrivere i loro studi per sostenere la narrativa. Considerate lo studio danese sulle mascherine. Aveva dimostrato che le mascherine non funzionano. Nessuno lo avrebbe pubblicato. Così hanno rapidamente “imparato” come manipolare la scienza per sostenere la narrativa. In realtà, il redattore capo del BMJ ha provato a dire come stanno le cose, ma, fortunatamente, nessuno l’ha letto. Se farà di nuovo qualcosa di così stupido provvederemo a farlo rimuovere. Gli scienziati che si rifiutano di conformarsi, come Jessica Rose e Peter McCullough, si sono visti ritirare il loro articolo dalla rivista direttamente dall’editore perché noi avevamo detto all’editore di rimuoverlo. Gli editori si sono conformati. Noi controlliamo la scienza, non gli scienziati.
20. Assicuratevi che i vostri medici NON conoscano la procedura per le segnalazioni al VAERS; non peggioriamo un problema già brutto di per sé. Il nostro desiderio è che nessuno faccia rapporto. È già abbastanza brutto così. Faremo in modo che il software VAERS vada sempre più in crash (tipo proprio prima di premere il tasto invio) in modo da rendere l’esperienza dell’utente molto più frustrante, per sicurezza.
21. Gli unici trattamenti precoci consentiti sono quelli creati dai nostri sponsor di Big Pharma. Per tutto il resto dobbiamo perseguire i medici e togliere loro la licenza se si mettono a prescrivere schifezze che funzionano, come l’ivermectina. Ci assicureremo che nessuno scopra che l’ivermectina è ciò che il Giappone ha usato per arrivare a zero morti di COVID. Abbiamo fatto licenziare Pierre Kory. Altri ne prenderanno atto. Cliff Lane è a capo del comitato per le linee guida COVID. Risponde a me ed è leale. Farà in modo che nessun trattamento precoce valido venga raccomandato, a meno che non provenga da Big Pharma. Avete visto il lavoro che ha fatto sulla fluvoxamina? Questo è un farmaco che riduce di 12 volte le morti da COVID, ma Cliff e la sua squadra hanno messo insieme una brillante relazione fatta di paura incertezza e disinformazione per far sembrare che il farmaco non funziona. Questi ragazzi sono geniali. La stesura ingannerà tutti. Poi, se qualcuno obietterà, gli taglieremo i fondi NIH. Questo è il motivo per cui nessun ricercatore negli Stati Uniti verrà mai a vedere il nostro bluff sulla valutazione della fluvoxamina. Non parleranno mai contro di noi o si troveranno senza fondi e senza lavoro.
22. Commercializzando antivirali che funzionano solo parzialmente, possiamo aumentare il prezzo medio di vendita dei prodotti. Ora possiamo commercializzare a tutti entrambi i farmaci: un vaccino che non funziona e una pillola che non funziona. E quando la gente si lamenterà di essere ancora infetta, diremo semplicemente di aumentare il dosaggio delle pillole e di fare i richiami più di frequente. Queste persone sono così stupide che non lo capiranno mai.
23. Dobbiamo far sembrare Omicron una minaccia seria, anche se ci sono solo pochi morti. Questo è necessario per mantenere l’EUA sui vaccini. Se la pandemia sparisce, siamo fregati. Quindi dobbiamo mantenere gli Stati Uniti in condizione di emergenza con nuove e più pericolose varianti. Dato che la gente muore continuamente con Omicron (in realtà, solo una morte negli Stati Uniti finora, ma non lo diremo mai), faremo sembrare che siano morti “da” Omicron per mantenere il flusso di entrate. Non lo capiranno mai. Diremo semplicemente alla gente che prenderemo misure estreme per evitare questa nuova e sconosciuta minaccia.
24. I media tradizionali sono stati addestrati a non menzionare mai che il vaccino potrebbe essere una causa di morte, anche se il vaccinato muore entro poche ore dal vaccino e prima era perfettamente sano e non aveva nessuna storia di malattie cardiache. Se muore nel sonno meno di 24 ore dopo la vaccinazione, la stampa la riporterà semplicemente come una “morte inaspettata e tragica” e non si parlerà del vaccino. Persino il NY Times non dice nulla quando a causa del vaccino muore uno dei suoi giornalisti più famosi. Quando il redattore del NY Times Carlos Tejada è morto a 49 anni, appena un giorno dopo la vaccinazione, nel suo necrologio non c’era una parola al riguardo. Hanno fattto esattamente come gli era stato ordinato: mai implicare il vaccino, non importa quanto incriminanti siano le prove.
25. Censurate/screditate/ridicolizzate chiunque tenti di mettere in discussione la narrativa, come fare un collegamento tra il vaccino e i decessi, dire che le mascherine non funzionano o sostenere che ci sono persone lesionate dal vaccino. Questo perché non avete i fatti dalla vostra parte, quindi dovete ricorrere ad altre tecniche. Non cercate mai di vincere sui fatti; sarebbe un caso perso. Mettete invece in dubbio la loro sanità mentale, le loro motivazioni, trovate gli errori che hanno fatto in passato, chiamateli “teorici della cospirazione,” fate notare che le loro famiglie pensano che siano pazzi. Fate tutto il possibile per mettere in dubbio la loro credibilità. La gente dimenticherà rapidamente i fatti.
26. Non accettate MAI un dibattito con l’opposizione. Sarebbe devastante perché perderemmo. Quindi dovete ignorare completamente qualsiasi proposta. Anche se vi offrissero 2 milioni di dollari per acconsentire ad un dibattito, come ha fatto quel piantagrane di Kirsch. Sostenete che farlo darebbe credibilità ai no-vax. Quindi, anche nei confronti di qualcuno come RFK Jr., che ha appena pubblicato un libro che è fra i bestseller del NY Times, continuate a fingere che non abbia credibilità, come ha fatto Jake Tapper. Non bisogna mai dare spazio in televisione agli “eccentrici.” Jake è ben addestrato. Leggete questo editoriale del Wall St. Journal che documenta come Francis Collins ed io controlliamo la narrativa. Questo è il modo in cui lo fanno i professionisti. Anche quando veniamo denunciati dal Wall St. Journal per le nostre tattiche intimidatorie, la cosa ci scivola addosso. Siamo come il Teflon. Non possiamo sbagliare.
27. Continuate a ripetere “sicuro ed efficace.” Ditelo abbastanza volte da crederci e vi permetterà di ignorare tutti quelli che cadono morti come mosche intorno a voi, compresi i bambini di 3 anni che muoiono per arresto cardiaco meno di un giorno dopo essere stati vaccinati. Quando questo accade, pensate che “è solo un caso fortuito.”
28. Abbiamo esentato i dipendenti del CDC, di altre agenzie e del Congresso da qualsiasi obbligo vaccinale. Altrimenti in quelle sedi non saremmo in grado di mantenere neanche un impiegato. Sapevate che quasi nessuno degli impiegati del CDC vaccina i propri figli? È sorprendente che la stampa tradizionale non lo abbia mai scoperto. Al CDC, il motto è “fai quello che diciamo, non quello che facciamo.” Gli Americani sono così ingenui; pensano che noi facciamo quello che diciamo. Non è così. Non siamo mica stupidi.
29. Big tech ci aiuterà a fare in modo che nessuno conosca la verità. Come tutti sappiamo, per mantenere il controllo psicologico delle masse è necessaria la censura. Il mio buon amico Marc Zuckerberg farà tutto quello che gli dico. Anche tutti gli altri amministratori delegati delle aziende high tech si sono bevuti la narrativa. Sono troppo occupati a gestire le loro aziende per approfondire la scienza. Così sono totalmente all’oscuro del fatto che i vaccini sono cattivi e che farmaci come l’ivermectina [non] sono cattivi. Ho detto loro di non ascoltare le persone che diffondono disinformazione. Così nessuno dei super amministratori delegati della Silicon Valley, come il CEO di YouTube, Susan Wojcicki, saprà mai la verità. Tutte queste persone pensano di essere dalla parte giusta di questa battaglia e pensano di fare ciò che è meglio per la società. Sono degli stupidi. Non hanno idea di come vengono usati e, soprattutto, non lo capiranno mai. Abbiamo dalla nostra tutti i social network per censurare chiunque metta in discussione la narrativa: Facebook, YouTube, Twitter, LinkedIn, Medium, ecc. Gli unici due grandi che non abbiamo ancora catturato sono Substack e Quora. Quando questi diventeranno abbastanza grandi da preoccuparci, ci basterà comprarli e censureremo tutti i contenuti che vanno controcorrente. Zuck è il migliore. Rimuovere [da Facebook] gruppi di discussione sui danni vaccino con 250.000 iscritti è la cosa giusta da fare. Nessuno sarà in grado di recuperare quelle prove, dato che non esiste un Freedom of Information Act per le aziende private. Così, quando la gente chiederà di persone lesionate dal vaccino, potremo rispondere: “Quali persone lesionate dal vaccino?”
30. Io stesso avevo finanziato il virus, ma nessuno farà 2+2. Se non fosse stato per uno stronzo di senatore (Rand Paul), nessuno avrebbe saputo che avevo finanziato gli studi sul guadagno di funzione a Wuhan. Guardate, io sono la causa di tutto questo casino e loro cosa fanno? Mi incaricano della pulizia! Questa gente è più scema di una capra. Io creo il più grande disastro della storia e loro mi coprono di soldi per farmi rimettere tutto a posto. Ehi, lo sapevate che ogni presidente di commissione democratico potrebbe richiedere le mie email non censurate con una semplice lettera al NIH? Ma non lo faranno, perché rivelerebbe che non stavano facendo il loro lavoro di supervisione. Possiamo letteralmente farla franca con l’omicidio e NESSUNO ci sfiderà. Questo tizio, Kirsch, ha stimato che, finora, abbiamo ucciso più di 150.000 Americani con il vaccino, ma il numero reale è più del doppio. In pratica, possiamo farla franca con l’omicidio e nessuno se ne accorge. Sta accadendo tutto in bella vista.
31. Anche se ci scoprono, nessuno ci crederà. John Stewart ha esposto l’intero schema in un’intervista al The Late Show with Stephen Colbert. Ha raccontato tutta la storia, fino ai biglietti da visita. Ma tutti hanno pensato che stesse scherzando. Poco prima di morire, il comico spagnolo El Risitas aveva illustrato l’intero schema al mondo intero. Tutti all’epoca avevano pensato che stesse scherzando. Guardate il video.
32. Non preoccupatevi che questo promemoria possa cadere in mani sbagliate. Se la stampa ricevesse questo memo, non lo pubblicherebbe. E anche se l’intero fottuto memorandum venisse pubblicato, la gente ora è stata sottoposta ad un tale lavaggio del cervello che non ci crederebbe mai, anche se potesse controllare i fatti. Quindi non c’è nulla da temere.
Se avete domande su uno qualsiasi di questi punti, mandatemi una mail a tony@mail.nih.gov.
Errata corrige:
Il mandato presidenziale si applica a tutte le agenzie HHS. Non si applica al Congresso o alla Corte Suprema.
Steve Kirsch
Fonte: stevekirsch.substack.com
Link: https://stevekirsch.substack.com/p/how-the-game-is-played
29.12.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
FONTE: https://comedonchisciotte.org/le-vere-regole-del-gioco/
La “Green economy” ci toglie casa
CALENDARIO DEL GRANDE RESET 2022
Accattone Il Censore – 31 Dicembre 2021
Comedonchisciotte.org
GENNAIO
Dichiarato il Giubileo dei Vaccinati. Indulgenza plenaria alla quinta dose.
Seconda settimana: luna calante, ma curva crescente. Situazione ottimale per l’inoculazione: diluire il preparato galenico con orina di vacca per allungare di un altro mese la protezione.
Il Papa dichiara l’infallibilità del Siero e inaugura la nuova benedizione: “Vax Vobiscum”.
FEBBRAIO
Pellerossa capeggia una rivolta di commercianti: Ristoro Seduto.
È lanciato un nuovo quiz: “indovina la variante”. Furibonda lite tra virologi per averne la conduzione. La sigla è già pronta.
MARZO
Aumento delle bollette. Pensionato finisce in terapia intensiva, dopo aver passato un mese a tentare di riscaldarsi col proprio alito.
I tamponi oro-faringei sostituiti con quello anale. Il CTS: “sarà permanente”.
APRILE
Esce il sito Suddito.it, il tuo schiavo su misura.
Il bicameralismo perfetto è relegato agli annunci immobiliari.
MAGGIO
Presentato il film “L’uomo dal braccio di silicone”. Non ottiene il visto della censura.
Il denaro contante va sparendo. Proverbio del mese: “Meglio pochi che contanti”.
GIUGNO
Il vaccino fa miracoli: la moltiplicazione delle dosi. Indulgenza plenaria almeno alla sesta.
A Napoli, grande vincita al Superenalotto coi numeri del termoscanner.
L’essere umano è ibridato con le macchine. A voi tocca una vecchia Fiat 126.
LUGLIO
Primi segnali di sconforto nel CTS: “Ci abbiamo provato, ma i sani sono incurabili”.
Il riconoscimento facciale fallisce: le facce da culo sono tutte uguali e pare che siano almeno l’80 per cento.
AGOSTO
Finalmente, grazie al vaccino, avete capito come eliminare la suocera. Purtroppo, vostra moglie vi ha già vaccinato a tradimento nel sonno.
La digitalizzazione è inarrestabile. Gesù Cristo resuscita e predica: “Chi è senza PEC scagli la prima pietra”.
Per i non abbienti, Microsoft lancia Pover Point.
SETTEMBRE
Dopo la polmonite bilaterale, la massoneria impone la Trilaterale.
Nuove regole antinquinamento: le ceneri dei non vaccinati devono essere smaltite separatamente.
OTTOBRE
I droni ci spiano. Per fortuna, nella vostra camera da letto non c’è niente da vedere.
Quest’anno le stelle sono propizie per avere un figlio. Peccato che vi abbiano sterilizzato.
NOVEMBRE
Salvini annuncia: “Ci staccheremo dall’Italia in modo matematico”. La secessione di Fibonacci.
Non è vero che non si voterà più: il presidente Draghi eleggerà direttamente il popolo.
DICEMBRE
Trovato l’ultimo non vaccinato: è Bruno Vespa.
Cambia anche il segno della croce: “In nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo”.
FONTE: https://comedonchisciotte.org/calendario-del-grande-reset-2022/
Usa: i crimini della Guerra Fredda mettono a rischio il futuro
“Putin ha descritto la fine dell’Unione Sovietica come una tragedia. Tuttavia, si può anche dire che la vera tragedia causata dalla fine della Guerra Fredda fu quella toccata in sorte all’apparente vincitore, gli Stati Uniti”. Inizia così una sorprendente analisi di Anatol Lieven su Responsible Statecraft riguardo quanto avvenuto nel mondo dopo l’89 e sulle sue preoccupanti prospettive future derivanti dal conflitto intrapreso con la Cina.
Il punto, secondo Lieven, è che la vittoria sullo storico antagonista sovietico ha prodotto nel trionfatore una sindrome da Hubys, cioè una “prepotente arroganza, un crimine che è inevitabilmente punito da Nemesis”, qualcosa che nella Bibbia è riassunto in questo modo: “L’orgoglio precede la distruzione; e uno spirito superbo precede la caduta”. (Proverbi, 16:18).
Così Lieven descrive quanto si è consumato nel corso della lunga lotta tra le due grandi potenze nel corso della Guerra Fredda: “Mentre il capitalismo ha commesso molti crimini e generato molti demoni, il comunismo ne ha commessi molti altri e, dagli anni ’70, si è dimostrato che non aveva alcuna speranza”, dal momento che gli era impossibile “elevare il tenore di vita dei popoli” che governava.
Qualcosa di diverso è invece avvenuto nell’attuale antagonista degli Stati Uniti, infatti, “il partito comunista cinese successivamente ha registrato un grande successo” dal punto di vista economico, sia per ricchezza nazionale che diffusa tra la popolazione. E questo perché “la sua strategia economica è un capitalismo guidato dallo Stato, che nulla ha in comune con la visione di Marx, Lenin o persino di Stalin”.
Ma tornando al passato, Lieven annota, che, nella Guerra Fredda, i crimini commessi dai due antagonisti non sono equiparabili e che, in effetti, il capitalismo democratico guidato dagli americani ha mietuto meno vittime di quelle “sacrificate al comunismo”.
L’adozione della Dottrina neocon negli Usa
Ma la vittoria sul rivale, prosegue l’analista di RS, “in America ha generato l’atmosfera che ha prodotto la frase – che con mio orrore ho sentito ripetere pedissequamente sia da analisti democratici che e repubblicani , che recita così: ‘Oggi l’America è così potente che può ottenere tutto ciò che vuole nel mondo, se solo lo vuole’.
“Tale stato d’animo ha prodotto la cosiddetta ‘Dottrina Wolfowitz’ [uno dei tanti alfieri neoconservatori ndr.] riassunta nella nota di orientamento per la pianificazione della Difesa del 1992, che sosteneva di fatto l’estensione all’intero pianeta del corollario di Theodore Roosevelt alla Dottrina Monroe, la quale affermava che gli Stati Uniti avevano il diritto non solo di escludere le potenze straniere dall’America centrale, ma di intervenire con la forza per creare governi migliori” (dottrina che, appunto, Wolfowitz ha esteso all’intero pianeta).
“Derisa a suo tempo per la sua pericolosa megalomania, questa dottrina divenne a tutti gli effetti la procedura operativa standard sia dell’amministrazione Clinton che di quella Bush, e anche in misura minore di quella di Barack Obama. Contribuì a produrre una serie di azioni che sarebbero state inconcepibili quando l’America era ancora sfidata dalla superpotenza sovietica”.
Da qui una serie di iniziativa destabilizzanti che Lieven sintetizza così: “L’espansione della NATO in Paesi che non hanno mai avuto il minimo interesse per l’America e che il potere americano non potrà mai difendere; il tentativo di ridurre la Russia al rango di uno stato cliente dell’America [già, anche l’Italia è un mero cliente… ndr]; l’invasione dell’Iraq e la distruzione dello Stato iracheno; il tentativo di fare dell’Afghanistan una moderna democrazia liberale; l’allegra fiducia che la crescente ricchezza cinese avrebbe trasformato la Cina in una democrazia filoamericana, seguita dalla delusione isterica, dalla paura e dall’odio quando tale speranza si è rivelata illusoria”.
La legittimazione del passato, pone rischi sul futuro
Lieven, e altri con lui, sperava che la vittoria sull’Urss “avrebbe prodotto una riflessione e una correzione sia in America che in tutto Occidente riguardo i crimini commessi [negli anni della Guerra Fredda ndr] e le bugie che sono state raccontate; come anche dell’eccessivo militarismo, dell’odio e della paranoia che avevano minato la democrazia in patria, così come in tanti paesi del mondo, i cui popoli avevano sofferto in nome della protezione dall’influenza o dal dominio comunista” (un esempio banale è il Sud America, con le sue dittature sanguinarie).
Non solo ciò non è avvenuto, ma l’euforia della vittoria ha fatto derubricare tutta quella sofferenza a incidente di percorso, un danno collaterale inevitabile quanto legittimo. Anzi ha fatto dimenticare tutto ciò e si è creato il convincimento sintetizzato in una frase di un diplomatico riferita dall’articolo: “Tutte le guerre combattute dall’America sono state fatte per diffondere la democrazia e la libertà”.
Così conclude Lieven “Il fallimento da parte delle istituzioni statunitensi, e occidentali in genere, nell’analizzare e disapprovare gli effetti profondamente deformanti e corruttori della Guerra Fredda sullo Stato, sulla politica e sulla cultura dell’America ha come conseguenza che nella ‘nuova guerra fredda’ ingaggiata con la Cina essa rischia di commettere di nuovo gli stessi errori e gli stessi crimini; ma ciò si produrrà in un periodo molto più lungo e si rivelerà ancora più dannoso. Perché l’URSS, sia come ultimo impero multinazionale dell’Europa che come stato fondato su un’ideologia economica folle, era destinato a morire”.
“La Cina, con la sua storia millenaria, il successo economico e il potente nazionalismo, è una questione del tutto diversa; e cosa resterà della democrazia americana dopo anni segnati da questa lotta è una domanda che dovrebbe preoccupare chiunque abbia un po’ di senso della storia”.
FONTE: https://piccolenote.ilgiornale.it/54007/usa-i-crimini-della-guerra-fredda-mettono-a-rischio-il-futuro
ATTUALITÀ SOCIETÀ COSTUME
Che cosa è la Woke Revolution e perché non va sottovalutata
La “cancel culture”, la “woke revolution” e poi sempre il “politically correct” sono termini inglesi che stanno entrando anche nel lessico comune italiano, in quello giornalistico soprattutto. Si tratta di fenomeni ancora poco radicati nella coscienza comune, evanescenti, inafferrabili. Non esiste nulla di tutto ciò, secondo la maggior parte degli opinionisti di sinistra: sono solo paranoie dei conservatori, buone per far propaganda e demonizzare l’avversario. Sono invece tre aspetti di una rivoluzione culturale in corso, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, non solo secondo gli opinionisti di destra, ma anche per tutte quelle personalità di sinistra (giornalisti e docenti, soprattutto) che ne sono rimasti vittima. L’associazione Fire (“Foundation for Individual Rights in Education”, fondazione per la difesa dei diritti individuali nell’educazione) permette di comprendere correttamente la portata del fenomeno: è minoritario, ma importante e rischia di dilagare in futuro.
La “woke revolution” prende il nome dallo slang afro-americano e non a caso si è diffusa ultimamente a seguito del movimento Black Lives Matter, soprattutto dal 2015 in poi. Woke vuol dire letteralmente “in allerta”, anche se ultimamente è diventata la definizione del più generico “consapevole” (del problema, dell’ingiustizia, ecc…). Stare “in allerta” era d’obbligo per quei neri che uscivano dal loro quartiere e che rischiavano di fare una brutta fine per mano dei bianchi, ai tempi della segregazione. Dopo mezzo secolo dalla fine definitiva della segregazione, per molti neri il ghetto dà ancora un senso di protezione nei confronti del mondo esterno ed ogni episodio di brutalità della polizia contro un nero disarmato è indicato come prova di un razzismo persistente. Nelle università più costose d’America sono invece gli studenti (molto spesso bianchi) e gli intellettuali che sentono il dovere di restare “in allerta” per scovare ogni traccia di razzismo nel discorso pubblico. Un gesto, una parola, un tono di voce, possono sembrare innocui, ma, secondo gli woke, sono minacce velate o segni di un razzismo residuo.
Il politically correct è il codice che definisce ciò che per un woke è corretto o scorretto. E il razzismo contro cui lottano non è solo quello contro i neri, ma anche contro tutti coloro che sono visti come gli oppressi di ieri e di oggi: omosessuali, donne, immigrati, membri di minoranze etniche e religiose, transgender, animali (difesi da umani, in questo caso). Ma le categorie si estendono di continuo e in modi e tempi difficilmente prevedibili. La cancel culture è il modo in cui gli woke esercitano la giustizia. Ed è un eufemismo per definire la nuova forma di linciaggio online: il colpevole viene bandito, dopo una campagna di odio in rete, nelle università e in pubblica piazza, dopo il boicottaggio, il ritiro di ogni invito e infine anche il licenziamento. Se l’ingiustizia è un simbolo, come una statua, si chiede la sua rimozione. Se è un film, si chiede la sua cancellazione. Se è un testo, non deve essere più venduto. E così di seguito, fino al reset del passato.
Secondo i dati della Fire, dal 2015 al 2021, 426 docenti sono stati segnalati per aver espresso opinioni controcorrente, tre quarti di essi (314) hanno subito sanzioni. Il trend è in forte crescita: si contavano 24 casi di segnalazione nel 2016, sono arrivati a 113 nel 2020. La maggior parte dei docenti è stata contestata per discorsi che riguardano la questione razziale. Nei due terzi dei casi, solo perché hanno espresso un loro parere personale. Quasi sempre, le segnalazioni arrivano da gruppi organizzati di studenti di estrema sinistra o anche da colleghi dei docenti. Secondo Greg Lukianoff, il direttore di Fire, gli studenti sono già “tendenzialmente liberal” e all’università incontrano docenti “molto liberal” e un personale non docente “estremamente liberal”.
La sua fondazione fornisce una mappa aggiornata di scuole e università in cui la libertà di espressione è minacciata da regolamenti interni. E stila la classifica delle istituzioni in cui la libertà di parola è maggiormente repressa, ogni anno. La gran maggioranza delle istituzioni è in zona gialla, dunque a rischio. Solo una minoranza è nella zona verde (maggior tutela della libertà di espressione) e sono già di più le istituzioni in zona rossa, dove la repressione è esplicita. I docenti che si definiscono conservatori sono una minoranza sparuta (2,5%), dunque la politicizzazione nelle università e i fenomeni di cancel culture sono quasi esclusivamente appannaggio della sinistra. Il fenomeno è minoritario, ma importante appunto: episodi di censura sono avvenuti nel 65% delle università più influenti degli Stati Uniti e in ciascuna delle dieci scuole più prestigiose si sono registrati almeno 10 casi. Si tratta dunque di un fenomeno che colpisce l’élite del futuro.
Il quadro che fornisce Fire è parziale, perché riguarda solo l’educazione, a tutti i livelli. Mentre la “woke revolution” riguarda anche altri settori importanti della società. I media, prima di tutto, il cinema e l’arte e sempre più anche il mondo delle grandi aziende. Le multinazionali dell’informatica, le Big Tech sono a trazione woke, già da anni. Basti l’esempio di Netflix, attentissima a non dire nulla di scorretto, eppure una battuta di troppo sui transgender è scappata al comico afroamericano Dave Chapelle. Il risultato immediato è stato uno sciopero del personale e una campagna mediatica che ha indotto Chapelle ad incontrare i rappresentanti della comunità transgender.
Bari Weiss è la scrittrice e giornalista ebrea (membro di una minoranza, dunque, ma “privilegiata” secondo i canoni del nuovo antirazzismo) che ha rassegnato le dimissioni dal New York Times perché subiva mobbing dai suoi colleghi woke e non era difesa dai superiori. La sua è diventata la battaglia di tutte le vittime della cancel culture, vittime di sinistra soprattutto, epurate da chi è più puro. Sulla rivista conservatrice Commentary, la Weiss ha scritto un articolo-manifesto che descrive non solo le caratteristiche della woke revolution, ma porta anche numerosi esempi che permettono di comprendere quanto il fenomeno sia infido e pervasivo. Per Bari Weiss, infatti, “si viene condannati per quello che si è” e non per quel che si fa. Il maschio, bianco, eterosessuale, ma anche la donna ebrea bianca, sono “privilegiati”.
In una terza elementare si insegna ai bambini bianchi di liberarsi e pentirsi del loro privilegio, innato. In un’altra scuola, prestigiosa, per altro, si ritiene che un insegnante bianco non possa tenere lezioni a bambini neri. Non si distingue neppure l’intenzionalità, anche un fraintendimento può portare a una condanna: un operaio che scrocchia le dita in modo “sospetto” (che ricorda un gesto identificativo dei suprematisti bianchi) viene licenziato in tronco. Un professore di linguistica che insegna l’uso del “like” (come) e ha studenti cinesi, viene tacciato di razzismo perché “like” in cinese ha un suono simile a quello dell’ormai impronunciabile parola latina con cui si identificavano i neri. Sono storie surreali, angosciose che ricordano i regimi totalitari di Stalin e di Mao più che la terra della libertà. Secondo Bari Weiss, il mostro woke è cresciuto per mancanza di coraggio di chi avrebbe dovuto opporsi: è un atteggiamento infantile a cui gli adulti, i responsabili, gli insegnanti, non hanno mai risposto con un “no”. Ma nessuno, neppure Bari Weiss o Greg Lukianoff, riesce a individuare la radice di questa rivoluzione culturale.
Se tutto ciò vi ricorda il marxismo leninismo applicato in Urss e in Cina, ma anche nei movimento più violenti del nostro Sessantotto, forse avete ragione. La nuova sinistra non è molto distante dalla vecchia logica della lotta di classe. E se il fenomeno è cresciuto è perché negli Usa, che non sono mai stati comunisti, il marxismo è sempre più di moda nelle università, spesso filtrato attraverso lo studio di Gramsci, il filosofo italiano più influente nella cultura americana da vent’anni a questa parte.
FONTE: https://it.insideover.com/nazionalismi/che-cosa-e-la-woke-revolution-e-perche-non-va-sottovalutata.html
CONFLITTI GEOPOLITICI
Russia: pronta ad eliminare “minacce inaccettabili”
PUBBLICATO IL 1 GENNAIO 2022
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha affermato che la Russia si mobiliterà per “eliminare le minacce inaccettabili” alla sicurezza del Paese, nel caso in cui gli Stati Uniti e la NATO non rispondano alle richieste del Cremlino.
Le affermazioni del capo della diplomazia russo sono giunte il 31 dicembre, il giorno successivo alla conversazione telefonica del 30 dicembre che ha visto protagonisti il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il suo omologo russo, Vladimir Putin. Questa, a sua volta, si è svolta in uno scenario di tensioni tra Mosca e le potenze occidentali con riferimento all’Ucraina, sfociate dopo che la Russia ha schierato circa 100.000 soldati al confine, in vista di un possibile avvicinamento di Kiev alla NATO. In tale quadro, secondo quanto riferito dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, il presidente statunitense “ha esortato la Russia a ridurre le tensioni con l’Ucraina” e “ha chiarito che gli Stati Uniti e i suoi alleati e partner risponderanno in modo risoluto se Mosca dovesse invadere l’Ucraina”. Nello specifico, Washington potrebbe imporre nuove sanzioni contro la Russia se quest’ultima dovesse intraprendere ulteriori azioni militari contro l’Ucraina.
A seguito di tali dichiarazioni, Lavrov si è detto contrario a “discussioni infinite” sulla questione, che rischierebbero di far naufragare le richieste russe, e ha affermato che Mosca adotterà “tutte le misure necessarie per garantire un equilibrio strategico” e “rimuovere le minacce inaccettabili alla sicurezza” della Russia, nel caso in cui le sue preoccupazioni venissero ignorate e non arrivi alcuna “risposta costruttiva” da parte occidentale in “tempi ragionevoli”. Inoltre, lo stesso Lavrov ha riferito di aver notato un aumento delle forniture di armi destinate all’Ucraina e un maggior numero di esercitazioni militari congiunte condotte da Kiev e le potenze occidentali. Alla luce di ciò, ha ribadito il ministro, Mosca proteggerà i suoi cittadini che vivono nell’Ucraina orientale.
Come chiarito in precedenza, la Russia, la quale considera l’Ucraina una minaccia alla propria sicurezza, chiede che Kiev venga esclusa dall’Alleanza atlantica, che la NATO ponga fine a qualsiasi attività militare euro-atlantica nell’Est Europa e ritiri i propri battaglioni multinazionali dalla Polonia e dagli Stati baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, un tempo inclusi nell’Unione Sovietica. A tal proposito, il 31 dicembre, un collaboratore di Putin ha ribadito che la Russia desidera che le sue “garanzie di sicurezza” vengano scritte e codificate. Washington e l’Alleanza, dal canto loro, hanno finora respinto le proposte russe.
Al momento, come riporta l’agenzia di stampa Associated Press, l’attenzione è rivolta ai colloqui di Ginevra, tra funzionari russi e statunitensi, calendarizzati per il 9 e 10 gennaio prossimo. La speranza è che questi possano contribuire ad allentare le tensioni, ma, al contempo, si prevede che non mancheranno “complicazioni”. I colloqui di Ginevra, che saranno guidati, per la parte statunitense, da alti funzionari del Dipartimento di Stato, dovrebbero essere seguiti dai colloqui del Consiglio Russia-NATO e da una riunione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Inoltre, per il 2 gennaio, sono previsti colloqui telefonici tra Biden e il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy. Secondo la Casa Bianca, i due leader intendono rivedere i preparativi per i prossimi impegni diplomatici.
“Le due settimane a venire saranno dure”, ha dichiarato Daniel Fried, un ex ambasciatore degli Stati Uniti in Polonia, nonché tra i principali consiglieri per l’Europa orientale dei presidenti Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton. “L’amministrazione Biden ha svolto un lavoro abbastanza credibile nel delineare e inquadrare i negoziati. Tuttavia, la prova più dura deve ancora arrivare, perché Putin continuerà a impegnarsi in minacce e rischi per vedere quanto siamo determinati”.
Parallelamente, a seguito della conversazione telefonica tra Biden e Putin, un gruppo composto da ventiquattro ex funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti ed esperti russi ha rilasciato una dichiarazione esortando il capo della Casa Bianca a definire immediatamente e pubblicamente le possibili sanzioni in cui Mosca potrebbe incorrere nel caso in cui questa decida di intraprendere un’azione militare. L’obiettivo è influenzare i calcoli del Cremlino in termini di costi e benefici e far sì che questo possa comprendere l’entità del colpo economico che rischia di dover affrontare.
FONTE: https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2022/01/01/russia-pronta-ad-eliminare-minacce-inaccettabili/
TURCHIA LEADER NEL MERCATO DEI DRONI DA GUERRA
Come è noto il ruolo militare della Turchia è stato decisivo almeno su quattro fronti di crisi: quello siriano, quello libico, quello del Mediterraneo orientale e quello del Nagorno Karabakh. Le armi che hanno permesso ad Ankara di determinare la superiorità delle truppe azere su quelle armene in Nagorno Karabakh, come l’esercito di Tripoli su quello di Bengasi, in Libia, sono stati i mercenari ma soprattutto i droni. Infatti la strategia militare turca, negli ultimi anni, si è orientata sullo sviluppo di veicoli senza pilota, aprendo un mercato dei suoi prodotti anche nell’Europa centro-orientale.
Uno dei suoi prodotti militari di punta è il drone da combattimento Anka, costruito dalla compagnia aerospaziale turca, di proprietà statale, che ha dato il suo meglio nelle imprese in Siria, Libia e Nagorno Karabakh. Dopo questi successi i droni turchi vanno a ruba, riscuotendo un clamoroso consenso soprattutto tra i Paesi ex sovietici. I clienti più affezionati sono Ucraina e Azerbaigian. Il presidente polacco Andrzej Duda, a fine maggio, ha stipulato un contratto con Ankara per l’acquisto di dodici droni Bayraktar Tb2, destinati all’esercito polacco desideroso di acquisire “velivoli lenti” tecnologicamente aggiornati. In quella occasione il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che la Turchia è nei primi quattro posti dei produttori mondiali di droni. Ismail Demir, capo della Ssb, l’agenzia governativa che sovrintende all’industria della difesa nazionale, ha aggiunto che “in termini di rapporto qualità-prezzo siamo i migliori”.
Il vice primo ministro lettone e ministro della Difesa, Artis Pabriks, durante un incontro ufficiale ad Ankara, a giugno, visitando i laboratori (visitabili) della società privata Baykar, il cui direttore tecnico è Selçuk Bayraktar, genero del presidente turco Erdogan, ha elogiato l’alto livello di ricerca e sviluppo dell’industria della difesa turca. La Lettonia ha già programmato l’acquisto di droni da combattimento Bayraktar Tb2, manifestando pubblicamente la necessità di una cooperazione militare “costruttiva” con la Turchia, che ricordo è membro della Nato, considerando che la Lettonia è componente dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica.
In meno di un decennio la Turchia è diventata uno dei più importanti produttori di droni del mondo, insieme a colossi tecnologici come Stati Uniti, Israele e Cina. Nel 2020 i suoi Uav (veicoli aerei senza pilota), efficienti ed economici, sono stati determinanti nel rovesciare le sorti di tre conflitti, mettendo fuori uso sistemi di difesa aerea, veicoli blindati, carri armati, depositi di armamenti e munizioni delle forze avversarie in diversi teatri operativi. Inoltre, questi successi hanno rafforzato l’immagine della Turchia sullo scenario geopolitico e strategico.
Nel giugno 2020, in Libia, l’utilizzo dei droni Tb2 e dei droni kamikaze Kargu, prodotti dalla Ostim Technopark, hanno contribuito alla disfatta dell’esercito nazionale libico del maresciallo della Cirenaica, Khalifa Haftar, distruggendo le sue speranze di conquistare Tripoli, a beneficio del Governo di unità nazionale della Tripolitania, Faïez Sarraj, supportato da Ankara.
A marzo dello stesso anno a Idlib, il Tb2 distrusse diversi sistemi di difesa aerea Pantsir di matrice russa, nonché armamenti e installazioni dell’esercito siriano fedele a Bashar Al-Assad, che, nonostante il supporto aereo russo, ha dovuto rimandare la riconquista dell’ultima roccaforte della ribellione, nel Nord-Est della Siria. Infine, nell’autunno del 2020, questi stessi Tb2 hanno permesso alle forze azere, supervisionate ed equipaggiate dall’alleato turco, di neutralizzare buona parte della difesa aerea, dell’artiglieria e degli armamenti armeni.
Un altro obiettivo delle strategie turche è quello di importare nel Mediterraneo crisi ad esso esterne, soprattutto dal Golfo Persico e dall’Asia, con nuovi attori finora ufficialmente marginali. Inoltre, le dinamiche politiche e religiose che orbitano attorno al movimento dei Fratelli Musulmani, oggi sostenuti chiaramente dalla Turchia alleata del Qatar, in contrapposizione frontale con l’Egitto alleato degli Emirati Arabi, pongono la Turchia nel ruolo di attore protagonista nel complesso panorama delle contrapposizioni sub confessionali tra wahhabiti e salafiti.
Per concludere, le “guerre turche” non si esprimono solo sotto forma diciamo “convenzionale”, come descritto nelle aree di crisi citate, ma soprattutto dal punto di vista strategico, mirate a influire con il mercato, prodotto dalla tecnologia, dei droni in questo caso, sui negoziati internazionali nel quadro delle mai celate aspirazioni “neo-ottomane”.
FONTE: https://www.opinione.it/esteri/2021/07/19/fabio-marco-fabbri_turchia-mercato-droni-guerra-tb2-erdogan-ssb/
CYBERWAR SPIONAGGIO INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE
GREEN PASS E GREEN ECONOMY: QUANDO I SIGNIFICANTI SERVONO PER NASCONDERE I VERI SIGNIFICATI
di Luca Lobina
lucalobinaconcept.com
Luca LobinaPubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.orgFONTE: https://comedonchisciotte.org/green-pass-e-green-economy-quando-i-significanti-servono-per-nascondere-i-veri-significati/
Gli strani protagonisti dell’assalto a Capitol Hill
23 dicembre 2021
Nuove rivelazioni sull’assalto a Capitol Hill da parte del sito di destra Revolver. Già in altra nota avevamo ripreso quanto riferiva questo sito – con filmati incontrovertibili – su Ray Epps, il misterioso individuo in divisa mimetica che in quel giorno e nei giorni precedenti arringava la folla per incitarla a prendere d’assalto l’edificio istituzionale e sembrava dirigere la prima violazione del suo perimetro.
Il Comandante
L’anomalia annotata da Revolver stava nel fatto che, a differenza di tanti altri manifestanti molto meno attivi, Epps, nonostante il ruolo da protagonista, non solo non è stato inquisito, ma non risulta neanche tra i ricercati, suscitando interrogativi sulla reale funzione svolta in quel giorno.
In questa seconda puntata, Revolver pubblica altri filmati di quanto avvenuto il 6 gennaio scorso, che mostrano altri personaggi chiave dell’assalto non inquisiti né ricercati.
Il primo è individuato col nome in codice ScaffoldCommander ed è un signore dall’apparenza paciosa, che però ha avuto un ruolo più che strategico quel giorno.Appollaiato sull’impalcatura eretta davanti Capitol Hill nell’occasione, posta proprio davanti alle transenne dov’è avvenuta la prima violazione del luogo pubblico (operazione supervisionata da Epps), megafono in mano, ScaffoldCommander ha costantemente incitato la folla ad “andare avanti”, di fatto dirigendo il flusso dei manifestanti verso l’interno di Capitol Hill.
Sul punto, Revolver accenna anche alla strategia adottata nell’occasione. Quel giorno Trump doveva tenere, e ha tenuto, un comizio in una zona adiacente. Finito il comizio, la folla avrebbe dovuto dirigersi verso Capitol Hill per manifestare il suo sostegno al presidente che stava contestando l’esito delle elezioni (viziate, a suo dire, da brogli). E attestarsi fuori dall’edificio.
Ma per dirigersi verso Capitol Hill la folla doveva fare una strada ben precisa, che l’avrebbe portata proprio nella zona in cui è avvenuta la prima violazione, quella dominata dalla torre in cui si era attestato ScaffoldCommander (attorniato da gente ben addestrata, come si può vedere dai filmati, che inquadrano individui aitanti aggrappati alla struttura).
La rete divelta e il bus esplosivo
Revolver spiega che quell’area normalmente è aperta al pubblico e le transenne erano state messe nell’occasione, proprio per evitare che i manifestanti si appressassero troppo all’edificio istituzionale, come accade in queste occasioni.
Per questo non solo occorreva rimuovere quelle transenne, ma anche la rete stesa a recintare l’area, così che la gente non si accorgesse di violare una zona interdetta.
Così, mentre le prime transenne venivano abbattute sotto la direzione di Epps, altri individui, con fare professionale, si adoperavano a togliere la rete di recinzione stesa all’intorno, che non solo veniva rimossa, ma anche arrotolata con metodo, per nasconderla agli occhi dei manifestanti.
Tra questi individui intenti in questa opera di metodica rimozione, Revolver ne individua uno in particolare, che identifica con il nome in codice BlackSkiMask, la cui storia è davvero strana.
L’individuo era stato fermato il giorno precedente dalla polizia: un filmato inquadra il suo autobus multicolore e con scritte inneggianti a Trump e di protesta contro i brogli elettorali, in mezzo a uno sciame di auto delle forze dell’ordine con i lampeggianti accesi.
L’autobus di BlackSkiMask era stato fermato perché sospetto e, sul veicolo, parcheggiato davanti al Dipartimento di Giustizia, erano stati trovate armi ed esplosivo, come spiegano i poliziotti a un cronista locale accorso a documentare il fermo.
Eppure, non solo nessuno ha mai saputo niente di questo fermo, nonostante ben corroborasse la narrazione anti-Trump, ma BlackSkiMask, il giorno dopo, era ancora a piede libero e scorrazzava tranquillamente sul prato adiacente a Capitol Hill, intento a tagliare e arrotolare la rete di recinzione posta a presidio dell’edificio.
Operazione psicologica?
Nei filmati, inoltre, si può vedere come sia Epps che ScaffoldCommander e altri individui che potrebbero essere loro complici, si trovassero a ridosso delle recinzioni di Capitol Hill ben prima dei manifestanti, mentre ancora era in corso il comizio di Trump. Filmati e foto li inquadrano mentre osservano il prato, come a studiare un’ultima volta la situazione.
Non solo loro, altri filmati inquadrano un altro individuo, identificato col nome in codice BeCivilGuy, che, durante l’assalto, dirige, ammonisce e dà consigli alla folla che stava investendo Capitol Hill.
Altre immagini inquadrano BeCivilGuy ben al di là delle transenne, prima ancora che esse fossero violate, intento a un qualche misterioso dialogo con la polizia che presidia la zona.
Un altro piccolo particolare accomuna Epps, BeCivilGuy e ScaffoldCommander: hanno tutti l’identico megafono bianco e azzurro, come se fosse una sorta di dotazione.
Nei filmati pubblicati da Revolver di tutti questi individui si vedono perfettamente i volti, eppure nessuno di essi risulta nel novero dei ricercati, da qui l’anomalia.
Abbiamo riportato un’estrema sintesi dell’articolo di Revolver, lunghissimo e ben documentato, che vale la pena leggere per intero, dal momento che spiega non solo il ruolo di questi individui e di altri, ma dettaglia come si è svolta l’azione, che il cronista denuncia come una classica “operazione di intrappolamento”, usate per indirizzare una folla ignara verso un obiettivo preciso.
Conclusioni e annunci
Secondo Revolver, dietro questa operazione si celerebbero agenti federali e sarebbe una sorta di operazione psicologica di cui gli americani sono maestri (le forze PsiOps Usa hanno il loro quartier generale a Fort Bragg). Un’operazione volta a creare il casus belli che avrebbe travolto Trump, come poi accaduto.
Non partecipiamo delle conclusioni del media americano, ovviamente, ci limitiamo a riferire un articolo che appare invero interessante, opera evidente di professionisti del settore e che dimostra la vivacità dello scontro che si sta consumando in America tra destra ed establishment.
Non sappiamo se e come tale denuncia, insieme alla pregressa su Epps, evolverà. Ad oggi è ignorata dai media mainstream, che non ne riferiscono neanche per bollarla come Fake news (farebbero pubblicità a un documento davvero difficile da contestare).
E certo è difficile che essa possa esser ripresa in futuro, data la sua enormità. Ma sta circolando egualmente negli Stati Uniti e non è detto che prima o poi quel che oggi è ignorato o sarebbe bollato come fake news un domani abbia accoglienza diversa.
Trump ha annunciato che il 6 gennaio terrà una conferenza stampa a Mar-e-lago. Possibile che voglia dare visibilità a questa documentazione, dal momento che, avendola letta, ha detto di aver imparato cose. Ma una denuncia pubblica è passo pericoloso e molto a rischio. Vedremo.
FONTE: https://piccolenote.ilgiornale.it/53948/gli-strani-protagonisti-dellassalto-a-capitol-hill
DIRITTI UMANI
ECONOMIA
Libertà e giustizia: la grande lezione di un economista prestato alla politica
2 Gennaio 2022 – 06:00
Non esistono servizi pubblici che diano felicità collettive. Esistono soltanto le felicità individuali che messe tutte insieme formano una curva che dà un’idea di come la società si muova. Questo è un pensiero liberale. Questo è un pensiero di Francesco forte, amico carissimo e collaboratore esimio de Il Giornale, uno dei più grandi intellettuali italiani che ieri ci ha lasciato.
I nostri lettori lo conoscono come editorialista schietto, spiritoso, logico, empatico con i sentimenti più sinceri, economista attrezzatissimo culturalmente, accademico, simpatico, colto spiritoso intelligente mai banale. Fustigatore di ogni genere di idiozia – e quindi uomo largamente in viso e, gradualmente, messo ai margini dalla sinistra italiana che non ha mai saputo compiere il passo definitivo verso l’idea liberale del riformismo – appunto lui era talmente contrario a qualsiasi forma di autoritarismo socialista, comunista e fascista che rifiutò, da ragazzo, di partecipare ai corsi di mistica fascista definendola una pura idiozia. Cosa che non gli portò davvero vantaggi, e poi rifiutò il partito socialista Di Pietro Nenni, preferendo quello socialdemocratico di Giuseppe Saragat.
Ma la sua era un’idea liberale di un mondo in cui i bisogni sono delle singole persone individuali, in cui non esistono masse, ma soltanto piccole preziose unità singole che si chiamano persone. Tutte insieme le persone chiedono ciascuna il soddisfacimento del proprio personale unico bisogno. Compito del potere e politico è quello di tracciare delle curve, fare delle statistiche, assolvere e risolvere i problemi in modo tale da poter soddisfare la quantità più alta delle singole, personali, importanti esigenze di ciascuno.
Era lo stesso principio del napoletano Filangieri, il quale mise per iscritto la teoria del diritto della ricerca della propria, personale, unica felicità e l’avvio a Benjamin Franklin primo ambasciatore americano a Parigi, il quale la inviò a Filadelfia affinché fosse inserita nei principi costituzionali del nuovo grande Paese rivoluzionario, gli Stati Uniti d’America.
Nella visione di una società formata da persone anziché da classi, masse, partiti orizzontali, nazionalismi o socialismi comunque ammucchiati, richiedenti con violenti clamori soluzioni di parte, Francesco forte rispondeva in maniera politica, tecnica e aggiornata, scendendo nei particolari dei fatti e delle persone, arrivando a pubblicare il suo ultimo commento su queste colonne dal titolo Draghi e il pericolo dello spread, attualissimo perché e ancora attuale il tema e il problema.
Francesco forte era poi stato un ministro craxiano, aveva fatto parte dell’epoca del grande riformismo intellettuale socialista liberale, e il suo naturale approdo fu quello del Giornale della famiglia Berlusconi, ultima isola e fortilizio di quel poco che resta di un’ideale puramente liberale. Che difende le persone e non interessi astratti, dietro ai quali si nascondono interessi alla ricerca del potere sopraffattorio.
Aveva 92 anni portati da genio, sorrideva quasi sempre e nutriva un disprezzo ben contenuto per la gente settaria e ignorante. La sua scienza era di un genere oggi scomparso: sia giuridica che economica, sociologica e politica, teorica e pratica, morale e giornalistica, accademica e divulgativa avendo scritto per le maggiori testate da Panorama all’Espresso, dal Foglio al Giornale, che era ormai la sua patria anche ideologica. Ha scritto parole di fuoco sull’ultima Legge di Bilancio del governo Draghi dichiarandola superata dagli eventi e, dunque, vecchia e poco utilizzabile. Forte ci ha lasciato con questo biglietto d’addio: «State attenti, perché gli avvenimenti che riguardano la pandemia e l’economia sono tumultuosamente nuovi e si stanno già mangiando le risorse che con tanto spirito virtuoso il governo cerca di mettere in salvo». La ricchezza prossima ventura si starebbe sciogliendo come neve al sole e questa, nello stile di Forte, era la vera verità che deve essere dichiarata ser non si vogliono ingannare le persone. Il messaggio riguarda tutti i settori dell’economia a rischio, prima di tutto turismo e ricchezze volatili, rendendo d vano un sacrificio enorme che viene richiesto al Paese intero.
Nel suo stile, accumulava e studiava dati, raccoglieva informazioni alle fonti e le misurava, le verificava, non mentiva.
È un fatto banale e noto: ogni politico, anche se non osa dichiararlo, pensa che un minimo margine di diplomatica menzogna è pur sempre tollerabile in un agone in cui si combatte con scaltrezza e tattica, oltre che ideali e progetti. Forte, che è stato un importantissimo uomo politico e più volte ministro delle finanze, dava filo da torcere ai suoi Primi Ministri, si chiamassero Amintore Fanfani o Bettino Craxi, per la sua necessità non discutibile di dire allo stato attuale, qui ed ora, le cose come stanno e non come vorremmo che stessero. Questo può dare una pallida idea di quanto un uomo come Francesco Forte ci mancherà, perché non vediamo molti rimpiazzi all’orizzonte.
FONTE: https://www.ilgiornale.it/news/politica/libert-e-giustizia-grande-lezione-economista-prestato-1999388.html
GIUSTIZIA E NORME
Multe e sanzioni: cambia il codice di circolazione
31 Dicembre 2021 – Federico Garau
Le norme entreranno completamente in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio
Con l’arrivo del prossimo anno si completeranno le modifiche al Codice della circolazione approvate dal parlamento e pubblicate in Gazzetta ufficiale lo scorso 9 novembre.
Parcheggi e disabilità
Gli automobilisti che posteggeranno il proprio mezzo senza alcun diritto in un posto riservato ai disabili potranno incorrere in sanzioni più pesanti rispetto al recente passato, che vanno da 168 fino a 672 euro, cui si aggiunge la decurtazione di 4 punti dalla patente. Saranno triplicati, invece, i punti sottratti a quanti siano colti ad utilizzare un contrassegno non valido. Inasprimento anche nei riguardi di chi usa in maniera errata il proprio contrassegno regolarmente detenuto: le multe, comprese tra 87 e 344 euro saranno comminate a quanti utilizzino strutture spettanti di diritto ma “non osservando le condizioni e i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta“. Altra novità importante riguarda i posteggi con le strisce blu, fruibili di diritto gratuitamente dai disabili o dai loro accompagnatori “qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati“. Inasprimento delle sanzioni anche per gli automobilisti che siano colti ad occupare abusivamente le strisce gialle: saranno raddoppiati i punti tolti dalla patente, che passano da 2 a 4.
Tramite l’emanazione di una specifica ordinanza, i sindaci avranno facoltà di disporre posteggi riservati a donne in gravidanza o genitori con figli sotto i due anni di età, i quali saranno dotati di speciali contrassegni. Sempre il primo cittadino potrà scegliere eventualmente di riservare parcheggi a veicoli elettrici e mezzi adibiti al carico/scarico di merci o al trasporto scolastico, stabilendo delle fasce orarie di riferimento.
Telefoni e tablet
Si allarga il campo delle sanzioni previste per gli automobilisti che saranno sorpresi ad utilizzare dispositivi elettronici di qualsiasi tipo durante la guida: il riferimento è non più solo a telefoni cellulari bensì anche a tablet o computer portatili. Alle multe, comprese tra 165 e 600 euro, si aggiungerà la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi nel caso in cui il medesimo cittadino commetta un’ulteriore violazione nei successivi due anni.
Mozziconi e rifiuti
Per chi sarà colto a gettare rifiuti dal finestrino sono previste sanzioni più salate rispetto al recente passato: si va da un minimo di 54 fino ad un massimo di 204 euro (più alto rispetto al range 26-52 euro previsto in precedenza). Chi “insozza la strada“, compromettendo così la sicurezza stradale, sarà colpito da multe comprese tra 216 e 866 euro.
Pedoni
La precedenza sarà dovuta non più esclusivamente ai pedoni che hanno già iniziato ad attraversare la strada ma anche a quanti si accingano a farlo. “I conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovino nelle loro immediate prossimità, quando a essi non sia vietato il passaggio“, si legge in Gazzetta ufficiale.
Obbligo vaccinale? Perchè non allora un “Obbligo penale” se risultasse inefficace?
Gennaio 2, 2022 posted by Leoniero Dertona
Governo dovrebbe voler dire responsabilità, soprattutto quando si prendono delle decisioni controverse, che in parte contrastano con i fatti, e che comunque sono avversate da una grossa parte della popolazione.
Nel pomeriggio odierno mi hanno colpito due articoli: il primo, letto su Libero che riprendeva Il Corriere, parla di oltre il 30% di italiani contrari al Green Pass, come riportato da un sondaggio di Pagnoncelli. Il secondo da Affaritaliani, riporta come il governo si avvii a proclamare l’obbligo vaccinale covid-19.
Premettiamo che l’articolo sull’obbligo è un po’ confuso. Si parla di obbligo, ma anche di lockdown per i non vaccinati, cioè due misure sovrabbondanti e contrastanti: se tutti sono vaccinati, che senso ha applicare un lockdown? A meno che, come sembra trasparire, il realtà l’obbligo non sia tale, ma una specie di tassa, da 600 a 3600 euro per i non vaccinati. Una misura pericolosa e vi spiegheremo perchè.
Iniziamo con alcune osservazioni importanti:
- prima, in senso generale, imporre un contributo aggiuntivo per un servizio universale come il Servizio Sanitario Nazionale, garantito a tutti i cittadini italiani indipendentemente dal reddito e dai comportamenti, apre la strada a una china pericolosissima. A quando un contributo speciale per gli obesi, o per i fumatori, o per chi stringe la mano o per chi trasmette malattie veneree?
- il vaccino è veramente efficace? Proprio oggi Scenarieconomici ha riportato il caso della stazione antartica belga duramente colpita dal contagio nonostante lockdown, doppia vaccinazione test e richiami. Non solo: il paese che ha puntato maggiormente sui vaccini, completi di richiamo, cioè Israele, sta avendo una nuova ondata.Anche l’Austria, che ha preparato la strada all’obbligo, vede ora un’inversione dei casi. I dati preliminari sulla variante Omicron danesi indicavano come questa colpisse in modo indiscriminato vaccinati e non vaccinati…
- perfino la stampa mainstream, come in New York Times, afferma che la copertura anche del Booster contro Omicron dura solo 10 settimane, pari a due mesi e mezzo scarsi. Che senso ha l’obbligo vaccinale, a meno che il governo non pensi di far vaccinare tutti i cittadini ogni due mesi e mezzo? I cittadini, a fronte di rischi limitati lo accetterebbero?
- Quale vaccino? Se c’è un obbligo, allora il vaccino dovrebbe essere definitivo e a bassissimo rischio. Non si firma più il consenso informato, già di per se superfluo. Se il governo impone un vaccino che poi si rivela non ottimale, allora qualcuno deve pagare. Magari può essere eccessivo ricordare il caso Poggiolini, ma la scelta di un vaccino che si rivelasse non ottimale sarebbe spiegabile solo con qualche pratica torbida.
- Infatti la scelta degli obblighi vaccinali, in passato, è avvenuta solo dopo lunghe e inequivocabili sperimentazioni. Il vaccino antipolio fu sperimentato per quattro anni prima di diventare obbligatorio (versione Sabin, quella che diventò ufficiale, mentre il Salk fu ancora più contrastato). Qui si è accelerato tutto, e ora si accelera anche l’obbligo.
Politici e virologi in quest’anno hanno detto tutto, e l’esatto opposto di tutto: che con la vaccinazione al 70% ci sarebbe stata l’immunità di gregge; poi l’80%, poi il 90% , poi, ora , l’obbligo. E poi? Quando si vedrà che, anche questo, non frena i casi, che cosa succederà? Promettere un rimborso a chi subisce effetti avversi è un po’ poco, anche perché avrebbe già dovuto essere fatto. Non si può avere la pretesa eterna di continuare a sbagliare e poi di rimanere, intoccabili, al proprio posto. Capisco il disprezzo assoluto di burocrati e “Tecnici” per la democrazia, ma ci deve essere un limite a tutto questo, per ragioni di decenza e, alla lunga, di ordine pubblico. A meno di non utilizzare metodi brutali cinesi, bisognerebbe evitare la cinesizzazione della politica. Quindi, nell’impossibilità politica di andare a elezioni e consultare veramente gli italiani, l’alternativa è prevedere una forma di responsabilità penale nel caso che le misure imposte si rivelassero, come prevedibile, inutili a fermare i contagi. Nulla di grave, ma sufficiente a togliere i responsabili, a livello politico, tecnico e di alta burocrazia dello stato, dalla possibilità di permanere nelle proprie posizioni. Per molto meno si è fatta la Severino, che poi era mirata a una singola persona, per cui sarebbe più che opportuno una norma che azzerasse una classe dirigenziale fallimentare. Soprattutto quando la presa in giro è stata prolungata e si è estesa a tutti gli italiani.
FONTE: https://scenarieconomici.it/obbligo-vaccinale-perche-non-allora-un-obbligo-penale-se-risultasse-inefficace/
PANORAMA INTERNAZIONALE
Ucraina-Turchia: continua a crescere la cooperazione militare
PUBBLICATO IL 12 NOVEMBRE 2021
L’ucraina Ivchenko-Progress e la turca Baykar Technologies hanno annunciato, venerdì 12 novembre, la firma di un contratto per la fornitura di motori di fabbricazione turca per i nuovi droni militari d’attacco.
A riportare la notizia, il medesimo venerdì, è stata l’agenzia di stampa russa RIA Novosti. Secondo quanto reso noto, è stata l’impresa statale ucraina Ivchenko-Progress ad aver preso parte alle trattative con la società turca produttrice dei droni Baykar. I negoziati si sono svolti durante la Fiera dell’Industria della Difesa SAHA EXPO, attualmente in corso a Istanbul. “Abbiamo firmato un contratto con la principale azienda ucraina Ivchenko-Progress per la fornitura di motori turbogetto AI-322F e AI-25TLT per il nostro progetto di produzione di droni”, ha affermato la società di Kiev.
La cooperazione militare tra Ankara e Kiev è anche culminata con l’acquisto di droni Baykar, i quali sono stati utilizzati dalle Forze Armate ucraine, per la prima volta, il 27 ottobre scorso, nel Donbass. Tale area rappresenta una regione dell’Ucraina Orientale dove, dal 2014, è in corso un conflitto tra separatisti – supportati militarmente ed economicamente dalla Russia – e le autorità ucraine. Mosca non aveva accolto positivamente l’utilizzo dei droni di fabbricazione turca, condannandone il dispiegamento e la cooperazione militare.
In tale quadro, è importante ricordare che, il 16 luglio, Ankara aveva consegnato all’Esercito di Kiev il primo lotto di Bayraktar TB2. Si tratta di un drone hunter-killer sviluppato dalla società Baykar Technologies e rappresenta il primo sistema aereo di fabbricazione turca. Secondo quanto riferito, tale complesso militare consente di sorvegliare e di monitorare ampie distese d’acqua, come il Mar Nero e il Mar d’Azov, nel caso dell’Ucraina. L’aspetto chiave del velivolo risiede, inoltre, nella sua precisione, che gli consente di colpire obiettivi di terra e di superficie. Anche nel mese di giugno le trattative militari tra Kiev e Ankara avevano portato all’acquisto di decine di droni d’assalto turchi. Secondo quanto reso noto dal ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, tali sistemi avrebbero garantito il contenimento dell’avanzata russa.
La vicinanza tra i due Paesi era altresì stata esplicitata l’8 ottobre, dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Quest’ultimo aveva affermato che la sicurezza del suo Paese dipende dalla collaborazione con “veri amici”, come la Turchia. Kuleba aveva poi spiegato: “Dato che l’Ucraina non è un membro della NATO, non esiste alcuna garanzia di sicurezza da parte di altri Paesi. La nostra sicurezza dipende da noi e dalla partnership con i veri amici, come la Turchia”. Tali dichiarazioni erano state rilasciate da Kuleba, durante il suo intervento all’Università Nazionale Ivan Franko di Lviv, insieme al ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. Il ministro ucraino aveva poi continuato, affermando che Ankara aveva aiutato Kiev nei momenti più difficili, mostrando sostegno di fronte all’ “aggressione russa”, a causa della quale l’Ucraina si è trovata costretta a stringere alleanza regionali, attraverso la diplomazia, ha proseguito Kuleba. Un esempio è rappresentato dal lancio della Piattaforma di Crimea. Si tratta di un formato di consultazione e coordinamento internazionale, concepito per “raggiungere l’obiettivo principale: la disoccupazione della Crimea e il suo ritorno pacifico in Ucraina”. Finora, 46 delegazioni straniere hanno aderito alla piattaforma, tra cui la Turchia.
In precedenza, il 13 gennaio scorso, il vicepremier ucraino, Oleg Urusky, durante un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa turca Anadolu Agency, aveva dichiarato che la “crescente cooperazione con la Turchia è particolarmente importante per lo sviluppo dell’industria della difesa dell’Ucraina”. Il funzionario di Kiev aveva poi affermato che la cooperazione in materia di difesa, oltre ad essere “basata su vantaggi e interessi reciproci”, offriva all’Ucraina la possibilità di acquisire “una buona esperienza”. Urusky, che è anche ministro per le Industrie Strategiche del Paese dell’Europa Orientale, aveva reso noto che l’Ucraina “è intenzionata ad aumentare il commercio bilaterale con la Turchia, per raggiungere l’obiettivo di 10 miliardi di dollari”. In tale quadro, è importante ricordare che il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, aveva visitato la capitale turca Ankara nel novembre del 2020, dove aveva incontrato alti funzionari tra cui il presidente, Recep Tayyip Erdogan.
Infine, la “silenziosa” cooperazione militare tra Kiev e Ankara ha avuto inizio nel 2018, a seguito della visita dell’allora presidente ucraino, Petro Poroshenko, nella capitale turca. Il leader di Kiev, dopo le trattative con l’omologo turco, Recepp Tayyip Erdogan, aveva dichiarato che il nuovo accordo rappresentava “una svolta” poiché avrebbe permesso a Kiev di “incrementare significativamente” la propria capacità difensiva. A seguito di tale epilogo, le testate internazionali hanno reso noto che la nuova intesa militare riguardava la fornitura di droni da guerra Bayraktar TB2.
Secondo un’analisi dell’analista politico russo, Maxim Semyonov, il crescente interesse di Kiev verso la cooperazione con Ankara risiede principalmente nella “potenza tecnologica” del Paese Mediorientale. L’analista ha ricordato che l’accordo bilaterale che ha sancito la fornitura dei TB2 è stato sottoscritto dalle parti nel 2019. Inizialmente, la Russia non ha prestato particolare attenziona alla nuova alleanza. Tuttavia, mesi dopo la notizia, il Ministero degli Esteri di Mosca ha dichiarato che la fornitura di armi turche verso l’Ucraina potrebbe rappresentare un fattore che contribuisce ad aggravare ulteriormente la crisi in Ucraina. Per l’analista russo, la Turchia ha sempre sostenuto le aspirazioni ucraine di riprendere il controllo non solo nel Donbass, ma anche della Crimea. tartari di Crimea, aiutando l’Ucraina a stabilire contatti con loro.
FONTE: https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2021/11/12/ucraina-turchia-continua-crescere-la-cooperazione-militare/
IL PRIMO PROGETTO EURASIATICO COME MANIFESTO DEL PLATONISMO RUSSO
Di Alexander Buvdanov, Geopolitica.ru
L’anno scorso, il 2020 ha segnato esattamente cento anni dalla pubblicazione a Sofia dell’opera fondamentale di Nikolai Trubetskoy: “Europa e umanità”. Da quel momento in poi, possiamo parlare dell’emergere di una filosofia politica russa fondamentalmente nuova: l’Eurasiatismo.
L’Eurasiatismo è interessante perché può essere definito la corona del pensiero politico conservatore russo, quella versione che si opponeva al massimo alla Modernità, che a quel tempo aveva colpito la civiltà europea. L’Eurasiatismo in questo grado è ereditato dagli slavofili Danilevsky e Leontiev.
Tuttavia, un’importante distinzione dell’Eurasiatismo è l’elaborazione completa della dottrina dello Stato e della politica, i principi ideali dell’organizzazione del potere politico e dello Stato in Russia.
Il punto è in un contesto fondamentalmente diverso in cui hanno vissuto e pensato – un’esperienza traumatica – una rivoluzione, una guerra civile, il crollo della Russia storica e l’emergere al suo posto di una formazione politica speciale dell’URSS. Da un lato, ciò richiedeva una rivalutazione del passato, dall’altro, trovare in questo passato pilastri eterni e senza tempo che avrebbero contribuito a contribuire alla causa del risveglio della Russia.
Come classificare le opinioni filosofiche degli eurasiatici? Se prendiamo in considerazione la teoria del “soggetto principesco” condotta da Alexander Dugin in “Noomakhia” (e tenete a mente la biografia dei fondatori dell’Eurasiatismo, in particolare Peter Savitsky, un bel personaggio della “Guardia bianca” di Bulgakov), allora gli euroasiatici possono ammettere che difficilmente potrebbero aderire ad altra filosofia politica tranne che quella platonica, con un tale sfondo e un tale compito.
Quindi la proposta è quella di guardare all’Eurasianesimo come una forma di platonismo politico russo, forse il suo più eclatante, ma d’altra parte piuttosto schematico, sfrondato in una moltitudine di formulazioni e concetti chiari e coerenti.
Se li esaminiamo più da vicino, in primo luogo, le radici platoniche sono chiaramente visibili e, in secondo luogo, [visibile è] la sorprendente somiglianza dello Stato degli eurasiatici con lo schema dello Stato, struttura politica e sociale, descritto dal nostro grande platonico p. Pavel Florensky nella sua opera “Proposta struttura statale nel futuro”, scritta anche in una situazione di esperienza molto traumatica – in previsione della morte imminente.
Strutturalismo ontologico
Per prima cosa, passiamo alle interessanti tesi del ricercatore svizzero
Patrick Serriot credeva che la base ideologica dell’Eurasiatismo fosse lo strutturalismo ontologico speciale o, se possiamo dirlo, lo strutturalismo platonico (“Il lavoro di struttura e integrità: sulle origini intellettuali dello strutturalismo”). La tesi è che lo strutturalismo di Levi Strauss sia nato dalla linguistica di Trubetskoy, attraverso Roman Yakobson, che fungeva da anello di congiunzione. Trubetskoy è stato influenzato dalla geografia strutturale di Savitsky.
Come osserva in particolare il ricercatore russo di eurasiatismo Rustem Vakhitov, esplorando i pensieri di Savitsky alla fine degli anni ’20 e ’30, “l’idea principale del concetto di Savitsky era che tutti i livelli dell’essere sono permeati di idee organizzative (eidos), che ci consentono di parlare di azione nell’universo di diritto periodico comune”. Secondo Savitsky, “un’organizzazione è uno spirito che dimora nella materia” e la presenza di questo spirito è associata al fatto che il mondo è governato dalla mente divina.
Sviluppo locale: la discesa di un’idea
Anche la teoria eurasiatica dello sviluppo locale è direttamente correlata al concetto di idea organizzativa.
L’essenza dello sviluppo locale come sintesi di spazio e cultura è un’idea organizzativa che organizza il contenuto dello sviluppo locale. In alcuni casi l’idea organizzativa si manifesta nella mente umana, in altri si manifesta nelle cose. Ma è l’idea che viene prima. Nell’articolo “Il potere dell’idea organizzativa” Savitsky afferma “l’esistenza indipendente dell’idea organizzativa che permea la realtà sociale”, l’eidos controlla il fenomeno “e” la cognizione
Da qui nasce il concetto di ideocrazia – non solo al servizio di un concetto astratto, ma al servizio di un’idea nel senso platonico.
L’ideocrazia nel senso pieno della parola è la capacità di ascendere a un’idea organizzativa, di comprenderla. Solo un’idea del genere può essere un’idea di un sovrano, verificando l’autenticità dell’ordine politico e sociale. E se continuiamo questo pensiero, i governanti possono essere solo coloro che sono stati in grado di realizzare l’ascesa all’idea.
Esempi di tali idee organizzative possono essere l’idea di autarchia o l’idea di un’economia pubblico-privata, alla quale la Russia sarà sempre disposta, secondo Savitsky e alla quale prima o poi la Russia si rivolgerà sotto qualsiasi governo.
Tuttavia, la vera élite eurasiatica deve comprendere queste idee, affrontarle consapevolmente, in contrasto con le élite dei Romanov o della Russia sovietica.
Come nota Savitsky in un altro lavoro, “È nel sistema eurasiatico che l’autarchia russa è interamente giustificata internamente, è in esso che è essenziale e necessaria. Discende dalla dottrina della Russia-Eurasia come un tipo speciale di “personalità sinfonica”, corrisponde pienamente alla tesi eurasiatica della Russia come un mondo geografico, storico, etnografico, linguistico, ecc.”
Ideocrazia: il potere delle “guardie”
I concetti di “selezione eurasiatica” e di “ideocrazia” occupano un posto centrale nella filosofia politica dell’eurasiatismo. Come tutti i rappresentanti della filosofia platonica, gli eurasiatici credono che il meglio dovrebbe governare, per questo dovrebbe essere creato un sistema di educazione dell’élite, il valore del sacrificio dovrebbe essere inerente all’élite.
“Il segno di selezione della selezione ideocratica dovrebbe essere non solo una visione generale, ma anche la volontà di sacrificarsi per un’idea-governatore. Questo elemento di sacrificio, mobilitazione costante, il pesante fardello associato all’appartenenza alla selezione dominante è necessario per bilanciare quei privilegi che sono inevitabilmente associati anche a questa appartenenza”, osserva Nikolai Trubetskoy nel suo articolo “Sull’idea del sovrano di uno Stato ideografico”.
Allo stesso tempo, il filosofo osserva che “l’idea del sovrano di uno Stato veramente ideocratico non può che essere il beneficio della totalità dei popoli che abitano questo particolare mondo autarchico.”
È altrettanto facile trovare idee platoniche tra il principale giurista eurasiatico, Nikolai Alekseev.
Alekseev non sta parlando di ideocrazia, ma di ideocrazia, cercando di evitare un eccessivo psicologismo del concetto di idea.
Secondo Alekseev, eidos non è uno dei tanti concetti dell’esistente, ma “un volto semantico del mondo necessario, integrale, contemplativamente e mentalmente tangibile”. Questa è la verità, non una qualche rappresentazione soggettiva (che spesso è denotata dal concetto di idea).
A colui che guida la selezione, secondo Alekseev, “deve essere rivelata la più alta verità religiosa e filosofica, che deve servire e che non può che unire in un unico insieme”.
L’idea di un sovrano in questa prospettiva non è solo qualcosa di esterno, imposto al popolo, ma qualcosa che è al suo interno. Allo stesso tempo, nello stato di garanzia di Alekseev, il sistema guida è il “custode” dell’idea.
“Nello Stato di garanzia, l’idea approvata nella costituzione è guida e azione. Ispira lo strato principale, che è la totalità dei suoi difensori, delle sue “guardie”, (un’evidente immagine platonica dei redattori) dei suoi servi”, osserva Alekseev. In realtà, queste esperienze garantiscono che lo Stato serva l’idea.
Conclusioni
L’eurasiatismo può essere compreso e significativo come un sistema integrale solo all’interno della struttura della filosofia politica platonica. Quindi tutti i concetti e la metodologia sono chiari e significativi. Altrimenti, appare come un amalgama di concetti e teorie oscure. Il platonismo come asse semantico dell’Eurasiatismo può essere utilizzato per separare dai concetti di base dell’Eurasiatismo le idee o i concetti dell’archeomodernismo. L’Eurasiatismo può e deve essere inteso dagli stessi eurasiatici come platonismo. Tutte le opere dovrebbero essere rilette esclusivamente dalla posizione di una visione platonica del mondo. Tutte le altre interpretazioni sono la ragione dell’opera dell’inquisizione intellettuale. Tutti i concetti dell’Eurasianesimo, in particolare: l’ideocrazia, la selezione eurasiatica, lo Stato di garanzia, l’idea organizzativa (come principio di metodologia) possono essere considerati la base per costruire una filosofia politica platonica a tutti gli effetti in Russia e il progetto dello Stato platonico russo.
Di Alexander Buvdanov, Geopolitica.ru
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27.12.2021
Traduzione di Costantino Ceoldo
link fonte originale: https://www.geopolitica.ru/en/article/early-eurasian-project-manifesto-russian-platonism
Pubblicazione di Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org
FONTE: https://comedonchisciotte.org/il-primo-progetto-eurasiatico-come-manifesto-del-platonismo-russo/
POLITICA
“Cattaneo non basta più” Il federalismo (e l’Italia) secondo il “prof” Miglio
31 Dicembre 2021 – 06:00
Da tecnico, diede un significativo contributo alla “costruzione” della Lombardia attuale
SCIENZE TECNOLOGIE
OPERAZIONE STERMINIO – IL PIANO PER DISTRUGGERE IL SISTEMA IMMUNITARIO CON UN AGENTE PATOGENO SINTETIZZATO IN LABORATORIO
Mike Whitney
unz.com
“Se, negli anni futuri, qualcuno volesse uccidere una parte significativa della popolazione mondiale, i sistemi messi in atto in questo momento potrebbero renderlo possibile.” Dr. Mike Yeadon, ex vicepresidente di Pfizer
“Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.” Giovanni 4:2-3
Domanda – Il vaccino Covid-19 danneggia il sistema immunitario?
Risposta – Si. Danneggia la capacità dell’organismo di combattere infezioni, virus e malattie.
Domanda – Se questo è vero, allora perché non vediamo morire così tante persone dopo la vaccinazione?
Risposta – Non sono sicuro di cosa intenda. Questo vaccino finora ha ucciso molte più persone di qualsiasi altro vaccino nella storia della medicina. “A tutt’oggi, negli Stati Uniti, il numero di morti è tre volte superiore al totale di tutti i vaccini [somministrati] negli ultimi 35 anni.” Questo è semplicemente sorprendente. Stiamo anche vedendo un aumento costante della mortalità per tutte le cause e delle morti in eccesso nei Paesi che hanno lanciato campagne di vaccinazione di massa all’inizio dell’anno. A volte l’aumento è del 20% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Questo è un enorme picco di mortalità, ed è in gran parte attribuibile al vaccino. Quindi, cosa intende quando dice: “perché non vediamo morire così tante persone dopo la vaccinazione?” Si aspettava di vedere persone che stringono le mani al petto e cadono a terra dopo essere state vaccinate? Questa è una interpretazione molto semplicistica di come funziona l’iniezione. (Vedi: “COVID Deaths Before and After Vaccination Programs“, You Tube; 2 minuti)
VIDEO QUI: https://youtu.be/WR-pqrMWu3E
Domanda – Tutto quello che sto dicendo è che la percentuale di persone che sono morte è abbastanza piccola rispetto alle decine di milioni di persone che sono state vaccinate.
Risposta – Ciò che sto dicendo è che se il vaccino è un agente patogeno realizzato in laboratorio – e penso che lo sia – allora certamente non è stato progettato per uccidere le persone al momento della vaccinazione. È stato progettato per indurre una reazione ritardata che, gradualmente ma inesorabilmente, erode la salute dei vaccinati. In altre parole, l’effetto reale dei coaguli ematici, delle emorragie, dei problemi autoimmuni e delle altre lesioni generate dal vaccino diventerà evidente solo in un secondo momento, con l’aumento dei casi di infarto, ictus, malattie vascolari e persino di cancro. (Vedere anche “latest trend of cardiac attendances by Scottish Ambulance Service – this is *excess* above the 2018/19 norm. Huge spike in summer, 500 ambulance calls per week above normal, mainly age 15-64. Was settling, then spike up again since late October” [ultimi dati sulle chiamate per problemi cardiaci da parte del servizio di ambulanza scozzese – c’è un *sopra media* rispetto al periodo 2018/19. Un enorme picco estivo, 500 richieste di ambulanza a settimana sopra la norma, principalmente nella fascia di età 15-64. Si stava assestando, poi di nuovo, un picco dalla fine di ottobre] Unità scozzese – Gruppo di Edimburgo).
Risposta – Il grafico sopra mostra perché i problemi cardiaci ultimamente hanno attirato molta attenzione, ma il danno al sistema immunitario è ancora più preoccupante.
Domanda – Può spiegare cosa intende senza diventare troppo tecnico?
Risposta – Posso fare anche di meglio. Posso darle un breve estratto da un articolo che illustra le ultime ricerche. Guardi qui:
Uno studio di un laboratorio svedese (intitolato SARS–CoV–2 Spike Impairs DNA Damage Repair and Inhibits V(D)J Recombination In Vitro, NIH), pubblicato a metà ottobre, ha scoperto che la proteina spike… entra nel nucleo delle cellule e interferisce in modo significativo con i meccanismi di riparazione dei danni al DNA, compromettendo l’immunità adattativa e, forse, incoraggiando la formazione di cellule tumorali….
“Meccanicamente, abbiamo scoperto che la proteina spike si localizza nel nucleo e inibisce la riparazione dei danni al DNA,” hanno scritto. “I nostri risultati rivelano un possibile meccanismo molecolare attraverso il quale la proteina spike potrebbe ostacolare l’immunità adattativa e aumentare i potenziali effetti collaterali dei vaccini basati sulla proteina spike a lunghezza intera.” (“Spike protein in COVID virus and shots weakens immune system, may be linked with cancer: Swedish study“, Lifesite News).
Quello che i ricercatori hanno scoperto è che la proteina spike blocca la produzione degli enzimi necessari alla riparazione del DNA danneggiato, cosa che, a sua volta, impedisce la “proliferazione” delle cellule B e T necessarie per combattere le infezioni.
Domanda – Può spiegarlo in parole povere?
Risposta – Certo. Significa che il vaccino manda in cortocircuito il sistema immunitario e questo apre la strada alle infezioni, alle malattie e ad una morte precoce. Forse lei pensa di poter avere una vita lunga e felice con un sistema immunitario disfunzionale, ma si sbaglia. Il sistema immunitario è lo scudo che ci protegge da tutti i tipi di virus, batteri e infezioni potenzialmente letali. Non è solo la prima linea di difesa, è l’unica linea di difesa. Senza la protezione completa delle cellule B e T per combattere gli intrusi, le prospettive di sopravvivenza sono minime.
Per sottolineare questo punto, guardi questo video del direttore di un servizio di pompe funebri britannico, John O’ Looney, che fornisce aggiornamenti regolari su ciò che sta vedendo sul campo 10 mesi dopo il lancio della vaccinazione. È un resoconto inquietante della catastrofe che si sta svolgendo sotto i nostri occhi:
(da 30 secondi in poi) “Quindi, quello che stiamo vedendo è un numero innaturalmente elevato di morti per infarto, ictus, aneurisma; e questi sono tutti il risultato di trombosi … embolie nei polmoni, nelle gambe, in altri distretti, che stanno causando queste morti, che sono ben documentate dai coroner locali e ben documentate in tutto il Paese. E nessuno sembra preoccuparsi per l’allarmante aumento di (trombi), ne ho visti più quest’anno che negli ultimi 14 anni….
Questo è una delle cause di morte che stiamo vedendo, l’altra sono persone che si ammalano, mentre il loro sistema immunitario, alla fine, si arrende. Quindi, hanno fatto il vaccino forse 6 o 8 mesi fa, e il loro sistema immunitario è stato intaccato ed ora stanno lottando per combattere cose come il comune raffreddore. Siamo in inverno e in giro ci sono raffreddori e influenze e queste persone non riescono a combatterle. Il governo è molto veloce ad etichettarle come “Omicron”… ma sono malati di un comune raffreddore. È il loro sistema immunitario ad essere stato distrutto. È un po’ come un malato di cancro che passa attraverso la chemioterapia e distrugge il proprio sistema immunitario. E devono stare molto attenti perché un comune raffreddore o un’influenza possono ucciderli. E questo è quello che stiamo vedendo ora…
Siamo a quasi 12 mesi dalla somministrazione dei primi vaccini, quindi il loro sistema immunitario sta cadendo a pezzi; questa è la realtà ed è quello che sto vedendo… e non possono più sopportare un raffreddore. … Quando, a settembre, ero andato ad una riunione a Westminste un esperto aveva previsto che sarebbe successa una cosa del genere ed, ecco, questo è ciò che sta accadendo. La gente si sta ammalando e sta morendo….. È spaventoso.” (“Omicron is ‘vaccine injury’; it’s nothing more than that.” John Looney, Rumble).
Ha ragione? L’aumento dei decessi NON è un’altra ondata di Covid ma l’effetto domino di un’iniezione citotossica che prende di mira il sistema immunitario e lascia milioni di persone senza difese contro le infezioni e le malattie di routine?
Sembrerebbe fattibile e, certamente, si adatta ad un’agenda di depopolamento, che richiede un ibrido biologico che non uccida direttamente il suo bersaglio ma, fondamentalmente, smantelli i sistemi di difesa critici che rendono possibile la sopravvivenza umana. Camuffando come innocuo antigene una “proteina killer,” i registi della pandemia sono stati in grado di accedere al sistema ematico di milioni di persone inserendovi una bomba ad orologeria che interferisce con la produzione delle cellule T e B e lascia le proprie vittime esposte a qualsiasi germe circoli tra la popolazione.
Come nota Looney, all’inizio della vaccinazione di massa, gli esperti avevano messo in guardia su questo possibile risultato. Naturalmente, le opinioni contrarie erano state ignorate e censurate. Qui c’è di più da un documento di ricerca in pre-stampa sul server medRxiv. Aiuta a spiegare l’impatto del vaccino sul sistema immunitario:
“Ricercatori nei Paesi Bassi e in Germania hanno avvertito che il vaccino … (COVID-19) di Pfizer-BioNTech induce una complessa riprogrammazione delle risposte immunitarie innate, di cui si dovrebbe tener conto nello sviluppo e nell’uso di vaccini basati sull’mRNA…. Dopo la vaccinazione, le cellule immunitarie innate hanno avuto una risposta ridotta al recettore toll-like 4 (TLR4), TLR7 e TLR8 – tutti ligandi che svolgono un ruolo importante nella risposta immunitaria alle infezioni virali….
“Numerosi studi hanno dimostrato che le risposte immunitarie innate a lungo termine possono essere aumentate (immunità addestrata) o ridotte (tolleranza immunitaria innata) dopo alcuni vaccini o infezioni”….
Tutti questi risultati dimostrano che gli effetti del vaccino BNT162b2 vanno ben oltre il sistema immunitario adattativo. Il vaccino BNT162b2 induce anche la riprogrammazione delle risposte immunitarie innate, e questo deve essere preso in considerazione.” (“Research suggests Pfizer-BioNTech COVID-19 vaccine reprograms innate immune responses”, New-Medical net).
Quante persone si sarebbero fatte inoculate il vaccino se avessero saputo che avrebbe riprogrammato il loro sistema immunitario?
Probabilmente neanche una, ed è per questo che i nostri funzionari della sanità pubblica non affrontano mai l’argomento. Qualsiasi cosa che si discosti anche solo leggermente dalla narrativa che “i vaccini fanno bene” viene rimossa dalla programmazione dei media mainstream e cancellata sui social media. Ma le persone non hanno forse il diritto di sapere cosa sta succedendo, cosa viene iniettato nei loro corpi e quale impatto avrà sulla loro vita e sulla loro salute? Non è questo che si intende per “consenso informato” o è anch’esso una vittima della fretta di inoculare tutti 7 miliardi di abitanti del pianeta Terra? Ecco un estratto da una breve intervista con un patologo, il dottor Ryan Cole:
“Quando somministriamo questi prodotti, possiamo vedere i diversi tipi di globuli bianchi dell’organismo… e c’è una vasta gamma di cellule immunitarie che lavorano insieme per combattere i virus e tenere sotto controllo i tumori. In laboratorio stiamo già vedendo i segnali di una diminuzione delle cellule T, veramente importanti, indispensabili… per il sistema immunitario innato. Questi sono i Marines nel vostro corpo, che combattono i virus, che combattono il cancro…. Ma quello che stiamo vedendo in laboratorio dopo che le persone hanno ricevuto queste iniezioni, è un locked-in, un basso profilo, molto preoccupante, di queste importanti cellule T killer indispensabili all’organismo (le cellule CD8). E il loro compito è tenere sotto controllo tutti gli altri virus.
Cosa sto vedendo in laboratorio? Vedo un aumento degli herpes-virus, vedo l’herpes zoster, vedo la mononucleosi, vedo un enorme aumento del papilloma virus umano… Stiamo letteralmente indebolendo il sistema immunitario di questi individui.
La cosa più preoccupante di tutte è che c’è una linea di queste cellule immunitarie destinate a tenere sotto controllo il cancro. Dal primo gennaio (in laboratorio) ho constatato un aumento di 20 volte del cancro endometriale rispetto a quanto vedevo su base annuale.” (“Pathologist Ryan N Cole of the Mayo Clinic on What We Are Seeing In Lab Results”, Rumble; 2° minuto)
“Herpes, herpes zoster, mononucleosi e persino cancro!” Che diavolo sta succedendo? Non può essere vero, no?
Sì, è vero; l’immunosoppressione porta a tutta una serie di risultati orribiliper la salute. Alcuni lettori potrebbero ricordare che un vaccinologo canadese, il Dr Byram Bridle, aveva fatto affermazioni simili in un’intervista di poche settimane fa. Ecco cosa aveva detto:
“Quello che sto vedendo troppo spesso è gente che aveva tumori in remissione o comunque ben controllati; i loro tumori sono andati completamente fuori controllo dopo aver assunto questo vaccino. E sappiamo che il vaccino causa un calo del numero di cellule T e queste cellule T fanno parte del nostro sistema immunitario e sono una delle armi più importanti che il nostro sistema immunitario ha per combattere le cellule tumorali; quindi c’è una possibile correlazione. Tutto quello che posso dire è che ho avuto troppe persone che mi hanno contattato con queste segnalazioni per sentirmi a mio agio. Direi che questa è la mia più recente preoccupazione per la sicurezza, ed è anche quella che sarà la più sotto-riportata nei data base degli eventi avversi, perché ,se qualcuno ha avuto il cancro prima del vaccino, non c’è modo che i funzionari della sanità pubblica colleghino alla vaccinazione [la sua recrudescenza].” (“Dr Byram Bridle speaks”, Bitchute, :55 secondi)
Lo ripeto, quante persone avrebbero deciso di farsi vaccinare se avessero saputo che, così facendo, avrebbe potuto scatenare una recrudescenza di virus dormienti o di tumori in remissione? Chi avrebbe corso un rischio del genere?
Ma non sanno di correre un rischio perché non è stata detta loro la verità. E la ragione per cui non è stata detta loro la verità è che sono un bersaglio in una guerra di sterminio che viene condotta contro di loro. A volte è molto difficile per le persone ammettere ciò che sanno essere la verità, ma la verità è evidente. I nostri manager pandemici e la loro fanteria nei media, nella sanità pubblica e nel governo vogliono farci del male, vogliono iniettarci una sostanza misteriosa che porterà il caos nei nostri sistemi immunitari e accorcerà le nostre vite. Questa non è solo una lotta per la libertà personale o l’autonomia corporea, è una battaglia per la sopravvivenza. Stiamo difendendo il nostro diritto a vivere. Ecco di più da un’immunologa virale, la Dr.ssa Jessica Rose:
“Ci sono studi che stanno uscendo ora, e ci sono numerosi indizi nei dati sugli eventi avversi, che questi prodotti (i vaccini Covid) non solo stanno immuno-modulando il sistema immunitario e causano iperinfiammazione; ci sono anche segnali su come stiano influenzando in modo molto negativo le popolazioni di cellule T CD8. Per chi non lo sapesse, questa è una notizia estremamente brutta. Finora riguarda solo poche persone, ma i dati non sembrano buoni. Queste cellule T sono le cosiddette “cellule killer.” Il loro compito… è quello di uccidere le cellule infettate dai virus e che mostrano marcatori estranei sulla loro superficie. Quindi, se queste popolazioni [di cellule T] vengono decimate, allora questa è una pessima notizia, perché nel sistema immunitario acquisito non abbiamo una popolazione di cellule per rimuovere le cellule infettate dai virus….
Ora iniziano ad apparire chiari segnali di una “sindrome da immunodeficienza” che si sta verificando in seguito alla somministrazione di questi prodotti (vaccini) Come risultato dell’iperstimolazione… e delle ripetute iniezioni di una proteina citotosica le cellule T sono (diminuite) … Non consiglierei mai, mai a qualcuno che è immuno-compromesso di avvicinarsi a questi prodotti, perché, e lo garantisco, la sua condizione è destinata a peggiorare. Un’altra cosa che stiamo vedendo nel VAERS sono i tumori che vanno fuori remissione e molti medici sul campo lo stanno segnalando. E, tra l’altro, questo non era mai successo prima, non su questa scala, neanche lontanamente… Quindi, sta succedendo qualcosa che giustifica ulteriori indagini e non sembra essere una cosa buona.” (“Viral Immunologist Dr. Jessica Rose explains the concerning information emerging about the compromised immunity of the vaccinated“, Odysee)
Riuscite a vedere lo schema? Capite che stanno tutti dicendo la stessa cosa? Perché è così?
È perché è la verità, la pura e semplice verità.
Quello che stiamo cercando di dire non potrà mai essere enfatizzato abbastanza: questo vaccino è un’arma biologica creata dall’uomo, sintetizzata in laboratorio, che disattiva il sistema più importante di difesa dell’organismo e aumenta di molti ordini di grandezza la suscettibilità alle malattie. Ad ogni dose in più si è sempre meno in grado di generare una risposta efficace contro le infezioni di routine, l’influenza o i virus. Questo porterà ad uno tsunami di malattie che, probabilmente, travolgerà il nostro sistema sanitario pubblico e farà sprofondare il Paese ancora di più nella crisi. È questo il piano? È questo ciò che i nostri signori globalisti hanno in serbo per noi?
Vedremo. Ora guardate quest’ultima clip dal video del vaccinologo Geert Vanden Bossche:
“La prima cosa che vorrei sottolineare è che la Covid-19 non è una malattia da persone sane. Le persone in buona salute hanno un sistema immunitario innato efficiente, che può affrontare un certo numero di virus respiratori senza alcun problema. Queste persone non solo sono protette contro la malattia, ma possono addirittura – in molti casi – prevenire l’infezione. Sono persone che possono contribuire all’immunità sterilizzante e all’immunità di gregge che è molto, molto importante. Quindi, ascoltate: non permettete mai e poi mai che qualcuno o qualcosa interferisca o sopprima il vostro sistema immunitario innato. Potreste anche fare tutto da soli, conducendo una vita malsana, che danneggerà la vostra immunità innata, ma, ancora peggio, sono gli anticorpi indotti dal vaccino a sopprimere la vostra immunità innata. E questi anticorpi vaccinali non possono sostituirla perché perdono la loro efficacia contro il virus e diventano sempre meno efficaci. Al contrario degli anticorpi innati, non possono prevenire l’infezione, non possono sterilizzare il virus. Pertanto, non contribuiscono all’immunità di gregge….
Se sopprimiamo questi anticorpi innati nei bambini, ciò potrebbe portare a malattie autoimmuni. Questo è un NO assoluto. Non possiamo vaccinare i nostri bambini con questi vaccini. La soppressione dell’immunità innata è già un problema tra i vaccinati che, in effetti, avranno difficoltà a controllare tutta una serie di malattie, non solo la Covid-19, ma anche altre patologie… e sarà necessario un cambiamento radicale nelle strategie per aiutare i vaccinati – e sono con loro con tutto il mio cuore– perché, in molti casi, avranno bisogno di trattamenti prolungati…
… Somministrare loro un richiamo – il che significa dare loro una terza dose – è assolutamente folle, perché ciò che farà, sarà aumentare la pressione immunitaria degli anticorpi vaccinali sulla loro immunità innata. Quindi, il richiamo è un’assurdità totale, è pericoloso e non dovrebbe essere fatto ….
Quindi, cosa ci dice la scienza? Ci dice che è l’immunità innata che ci proteggerà, non il vaccino.” (“Geert Vanden Bossche on Vaccines and the suppression of innate immunity”, Rumble)
Così, ora sappiamo che – insieme ai coaguli ematici, le emorragie, gli attacchi di cuore, gli ictus, le malattie vascolari e neurologiche – il vaccino è anche progettato per distruggere l’arma che ci protegge dalle malattie e dalla morte, il sistema immunitario. Fino a che punto bisogna negare l’evidenza per non vedere il male che è ora tra noi?
Vedere anche: Dr. Nathan Thompson- Il vaccino Covid induce l’autoimmunità, Odysee
https://odysee.com/@EndYourSlavery:8/My-Jaw-DROPPED-when-I-Tested-Someone’s-Immune-System-After-the-2nd-Jab:d
E questo: Vaccine Acquired Immune Deficiency Syndrome (VAIDS): ‘We should anticipate seeing this immune erosion more widely’” America’s Frontline Doctors https://americasfrontlinedoctors.org/news/post/vaccine-acquired-immune-deficiency-syndrome-vaids-we-should-anticipate-seeing-this-immune-erosion-more-widely/
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/operation-extermination-the-plan-to-decimate-the-human-immune-system-with-a-lab-generated-pathogen/
08.12.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
FONTE: https://comedonchisciotte.org/operazione-sterminio-il-piano-per-distruggere-il-sistema-immunitario-con-un-agente-patogeno-sintetizzato-in-laboratorio/
STORIA
Anche una mano britannica nell’omicidio di Rasputin
31 dicembre 2021
Nella storia russa è difficile trovare una figura più controversa e misteriosa di Grigory Rasputin . I suoi ammiratori lo reputavano un santo, per i suoi avversari era l’ennesimo truffatore intrufolatosi nella corte reale. Sulla misteriosa morte dell’arcinoto “vecchio”, un articolo di Ria Novosti che ripubblichiamo in una traduzione non letterale (il russo è semplice e complesso allo stesso tempo), che disegna una spy story d’altri tempi, di certo interesse anche per capire dinamiche attuali.
Delitto senza castigo
La notte del 30 dicembre (il 17 secondo il vecchio giuliano allora in uso in Russia) del 1916, gli spari riecheggiarono sull’argine della Moika. Il poliziotto Stepan Vlasyuk, che era in servizio in quella zona, si precipitò nel palazzo dei principi Yusupov perché, a quanto pareva, gli spari provenivano da là.
Sulla porta d’ingresso incontrò il maggiordomo, il quale gli disse con calma che i signori, per sbaglio, avevano sparato al cane – questo la banale causa delle detonazioni. Dopo aver esaminato attentamente il cortile, il poliziotto si dispose ad andar via. Ma il cameriere lo invitò a entrare.
Il poliziotto fu così ricevuto dal proprietario del palazzo, Felix Yusupov, e da uno sconosciuto in uniforme militare che si presentò come Purishkevich, membro della Duma di Stato, il quale chiese all’ospite se fosse russo, se credeva in Dio e se onorava lo zar, aggiungendo: “Grigory Rasputin è appena stato ucciso in questo luogo e se Vlasyuk ama la sua patria, dovrebbe tenere il segreto”.
Il poliziotto, sorpreso, si guardò intorno e pensò: “I signori devono aver bevuto troppo”. Non trovando nulla di sospetto, tornò a ispezionare la casa. Prese nota di quello che era successo sul verbale e rimase sul posto fino al mattino. Le parole di Purishkevich, tuttavia, non erano delirio da ubriaco.
Santo o demone
Tre giorni dopo, nella Neva ghiacciata , non lontano dal Palazzo Yusupov, fu ripescato il cadavere di un uomo. Legato mani e piedi, con la faccia sfigurata, il defunto si rivelò davvero Grigory Rasputin. Da qui iniziò un’indagine e la polizia identificò quasi immediatamente i colpevoli.
Tra questi, oltre al già citato principe Yusupov e a Purishkevich, c’erano il medico militare Stanislav Lazovert, il tenente dell’esercito Sergei Sukhotin e il Granduca Dmitry Pavlovich Romanov. I cospiratori non avevano nemmeno pensato di nascondersi, dichiarandosi con orgoglio “salvatori della Russia”.
Essi ricevettero il plauso di tutta la società laica della capitale. Nei salotti di San Pietroburgo a quei tempi si parlava solo della “impresa del granduca” […].
Di conseguenza, il processo agli assassini non ebbe luogo. Furono semplicemente espulsi in fretta e furia dalla capitale. E, poco dopo, Nicola II ordinò personalmente di interrompere il procedimento penale. Dopotutto, nell’omicidio erano coinvolti membri della famiglia reale: Yusupov era il marito della nipote dell’imperatore e il principe Dmitry Pavlovich [del quale scriveremo di seguito ndr.] era il cugino del monarca.
Perché la congiura aristocratica rimase impunita? Per la scandalosa reputazione di Rasputin, Il contadino della provincia di Tobolsk che, dopo aver a lungo vissuto come un pellegrino presso vari luoghi santi, era giunto a San Pietroburgo nel1905. Qui iniziarono a invitarlo a eventi sociali finché, a uno di questi ricevimenti, fu presentato alla famiglia reale.
In questa occasione si manifestarono le abilità insolite del ‘”vecchio” siberiano. Si scoprì, infatti, che egli poteva alleviare le sofferenze del giovane erede al trono, affetto da emofilia sin dalla nascita.
“Prima della prima guerra mondiale, si può parlare di un’influenza di Rasputin più in senso psicologico che altro. Lo zar credeva che fosse l’unica garanzia che l’erede sarebbe rimasto in vita”, spiega Alexander Puchenkov, dottore in scienze storiche e professore dell’Università Statale di San Pietroburgo.
Tutto cambiò con lo scoppio della guerra. Nell’agosto 1915, l’esercito russo subì catastrofiche sconfitte. L’imperatore assunse personalmente l’alto comando dell’esercito e partì per Mogilev . In sua assenza, fu l’imperatrice ad assumere la funzione di primo ministro, ma naturalmente non aveva alcuna esperienza di governo. Fu in quel momento che la malattia dell’erede si aggravò e l’influenza di Rasputin iniziò a crescere.
“La società credeva che il paese stesse precipitando verso il disastro. E che i responsabili di tutto ciò fossero l’imperatrice e Rasputin, che consigliava un re dalla volontà debole”, osserva lo storico.
Fu nella più alta aristocrazia che sorse un piano per eliminare il “vecchio”. La nobiltà, infatti, vedeva nel “padre Gregorio” venuto dal nulla la causa di tutti i guai della patria.
L’invito all’esecuzione
La versione ufficiale degli eventi della notte di dicembre è stata delineata nelle sue memorie da Felix Yusupov. Egli dichiarò di aver invitato personalmente Rasputin nel suo palazzo, promettendogli di presentarlo alla bella moglie.
Mentre gli altri cospiratori, al piano di sopra, simulavano una chiassosa festa, Yusupov accompagnava Grigory nel seminterrato, dove invitava l’ospite ad assaggiare l’eccellente Madeira e i pasticcini, che Il dottor Lazavert aveva avvelenato con cianuro di potassio.
Rasputin in un primo momento rifiutò, dicendo: “Non ne mangerò, sono dolci”, ma in seguito mangiò alcuni pasticcini. Il veleno però non ebbe effetto. In preda al panico, Yusupov corse di sopra, afferrò un revolver e tornò di sotto. Un colpo alla schiena e il “vecchio” senza vita giacque sul pavimento.
Ma pochi minuti dopo accadde qualcosa che i cospiratori non si aspettavano affatto.
Rasputin, continua il racconto di Yusupov, “si alzò in piedi di scatto. Dalla bocca gli usciva della schiuma. Urlando con una voce cattiva e agitando le mani si precipitò verso di me. Le sue dita affondarono nelle mie spalle nel tentativo di raggiungere la gola. I suoi occhi erano schizzati fuori delle orbite, Poi dalla sua bocca iniziò a uscire sangue”…
In questo stato, Rasputin sarebbe uscito dal palazzo per darsi alla fuga. Ma, una volta in strada, Purishkevich lo finì con due colpi alla schiena. Successivamente, apparve l’agente di polizia Vlasyuk.
La versione di Yusupov, tuttavia, pone interrogativi. Molte testimonianze concordano sul fatto il “vecchio” seguisse una dieta rigorosa. In particolare, non mangiava dolci, perché mangiarne, secondo la quanto la voce popolare, avrebbe recato nocumento alle sue capacità miracolose.
Inoltre, secondo la testimonianza degli assassini, la vittima avrebbe ricevuto tre proiettili: uno di Yusupov e due di Purishkevich. Ed entrambi avrebbero sparato alle spalle. Ma nelle fotografie del cadavere, dove le ferite da arma da fuoco sono chiaramente visibili, una è proprio al centro della fronte.
L’esperto forense Dmitry Kosorotov, che ha eseguito l’autopsia, nelle sue memorie ha ricordato dettagli interessanti. “Il primo proiettile ha colpito il lato sinistro del torace e ha attraversato lo stomaco e il fegato. Il secondo è penetrato da dietro, nel lato destro della schiena, e ha colpito il rene.
Il terzo ha perforato la fronte ed è penetrato nel cervello. I tre colpi sono partiti da armi di calibro diverso”. Quindi, c’era anche un terzo tiratore.
L’impronta britannica
Per molto tempo, gli storici hanno creduto che il terzo assassino fosse il principe Dmitry Pavlovich. Ma un ufficiale del reggimento di cavalleria [si fa riferimento al sunnominato Sukhotin], che aveva dato prova di eroismo nel corso delle operazioni militari condotte nella Prussia orientale del 1914, era molto più preciso nel tiro di Purishkevich, che non aveva mai prestato servizio nell’esercito. Di conseguenza [a colpire Rasputin altrove fu Sukhotin, mentre] il cugino del sovrano sparò il colpo mortale alla testa.
Ma 90 anni dopo la morte di Rasputin, gli specialisti britannici – il detective di Scotland Yard, ormai in pensione, Richard Cullen e lo storico Andrew Cook – hanno svolto una loro indagine giungendo alla conclusione che nell’omicidio del “vecchio” fosse coinvolto “l’inglese Oswald Reiner”, un agente del Secret Intelligence Service, il precursore dell’MI6…
“Il primo argomento a favore di questa tesi è la lunga amicizia che legava Reiner a Yusupov. I due, infatti, si conoscevano fin dai tempi in cui il principe frequentava l’Università di Oxford . In secondo luogo, l’analisi dell’unico proiettile recuperato ha dimostrato che è stato sparato da un revolver dell’esercito inglese”, scrivono Cullen e Cook…
Il motivo di tale operazione, secondo gli investigatori britannici, era essenzialmente questo: “La Gran Bretagna temeva che Rasputin, usando la sua influenza su Nicola II e la moglie, persuadesse il sovrano a concludere una pace separata con la Germania”.
Reiner, però, non ha mai fatto cenno a tale cospirazione. Lasciò la Russia nel 1920 e prima di morire bruciò tutti i documenti in suo possesso, portandosi nella tomba il segreto della morte di Rasputin. Uno degli omicidi più noti del XX° secolo resta ancora un mistero.
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In Francia punito chi fa luce: inquina
Presto anche da noi? Riporto un articolo:
Inquinamento luminoso – Oscurantismo dell’ecologismo.
A lungo sottovalutato, questo fenomeno è ormai un problema non aggirabile per le comunità, afferma La Tribune. L’inquinamento luminoso è dannoso per gli esseri viventi, allerta France Bleu. Cambia l’espressione genica nei girini dei rospi comuni, avverte ine.cnrs.
Liberation, attraverso il suo CheckNews (la cui fama di imprecisione e leggerezza è ben consolidata) deplora che tutte le seccature siano difficili da denunciare perché non sufficientemente misurate. Più di 200 luci non regolamentate sono state fotografate in una notte da FNE 192, ha detto La Dépêche indignata.
Le normative si sono già impadronite di questo importante problema che ci sta minando a nostra insaputa. Sono quindi numerosi gli articoli contenuti nella legge “sull’impegno nazionale per l’ambiente” detta legge Grenelle II.
L’articolo 41 della legge, codificato nell’articolo L.583-1 del Codice dell’ambiente specifica i 3 motivi per prevenire, eliminare o limitare le emissioni di luce artificiale quando quest’ultima:
Seguono prescrizioni tecniche, zonizzazione, fasce orarie, raccomandazioni, eccezioni, ecc. Insomma, una buona giungla normativa come sanno creare i nostri zelanti funzionari.
Danno così ulteriore lavoro agli eletti locali che avranno avuto l’assurda idea di illuminare il campanile o il patrimonio architettonico del loro borgo: “il decreto introduce una componente di controllo: ogni gestore di un parco di illuminazione deve avere il possesso di un certo numero di elementi che consentano di verificare la conformità degli impianti di illuminazione (dati sull’intensità luminosa, data di messa in servizio, potenza elettrica dell’apparecchio, ecc.)”.
Gradualmente, senza che ce ne accorgiamo, ci troviamo ostacolati da miriadi di piccoli regolamenti minuziosi e pignoli, come Gulliver immobilizzato dai lillipuziani come ha detto il noto Elon Musk in una recente intervista.
I viaggi di Gulliver scritti da Swift sono meno conosciuti in Francia dei Micromégas di Voltaire, ma questi racconti fantastici dovevano essere satire della società del loro tempo. I lillipuziani sono in perenne guerra con gli isolani di Blefuscu che si rifiutano di farsi imporre il lato delle uova sode (i big endian e i little endian appoggiati alle rispettive posizioni).
Anche gli ambientalisti sembrano essere entrati in guerre assurde: alberi morti, inquinamento luminoso, nucleare, CO2, motori termici, ecc.
L’ecologismo, lungi dal combattere l’inquinamento vero e proprio, o più semplicemente lo spreco di risorse – compreso e soprattutto quello imposto dai poteri pubblici e dalle guerre -, è diventato un’ideologia. Questa ideologia si oppone ora a tutto ciò che ha portato l’abbondanza e la possibilità di scelta a cancellare la scarsità e la carestia: libertà imprenditoriale, proprietà privata, capitalismo, tecnologia.
[in perfetta adesione al programma Gran Reset: “Non possiederai nientee sarai felice”]
Gli ecologisti contemporanei del Novecento avrebbero probabilmente detto no all’elettricità nucleare che ci permette ancora (ma non per molto, probabilmente) di avere energia che non dipende dal consumo di foreste sprofondate miliardi di anni fa la cui macerazione ha prodotto gli idrocarburi.
Nel XVIII secolo gli ecologisti avrebbero detto no alla coltivazione della patata – semente aliena – in Europa, che tuttavia ha debellato le carestie.
Diecimila anni fa avrebbero ancora detto no allo sviluppo dell’agricoltura.
400.000 anni fa si sarebbero opposti all’addomesticamento del fuoco.
Il greenismo oggi non è altro che il nuovo volto dell’oscurantismo.
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/in-francia-punito-chi-fa-luce-inquina/