RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 5 SETTEMBRE 2018
A cura di Manlio Lo Presti
Esergo
Siamo tutti prigionieri,
ma alcuni di noi stanno in celle con finestre,
altri senza
KHALIL GIBRAN, Aforismi, Barbera Editore, 2008, pag. 39
https://www.facebook.com/Detti-e-Scritti-958631984255522/
Le opinioni degli autori citati possono non coincidere con la posizione del curatore della presente Rassegna.
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EDITORIALE
La Cooptazione dall’alto come scienza del Potere
Manlio Lo Presti – 5 settembre 2018
Finché le nomine dei vertici seguono il criterio della COOPTAZIONE DALL’ALTO, non c’è via d’uscita.
Il reclutamento (selezione del personale) è un’attività molto complessa e rischiosa.
Richiede doti psicologiche, di percezione empatica, di leggere ciò che non è visibile ed infine, la capacità di valutare se le competenze della persona selezionata sono quelle richieste dall’organizzazione committente.
Quanto appena elencato in sintesi, può essere valido per la ricerca di personale con istruzione e professionalità, da destinare nei ranghi degli esperti, dei tecnici di medio-alto livello, ma MAI ai vertici della piramide organizzativa.
Per posizionarsi nella parte più stretta del vertice della piramide, nel luogo dove di DECIDE, la modalità selettiva cambia repentinamente!
Poiché la nomina di un alto esponente è una faccenda importante, i rischi di sbagliare bersaglio sono elevatissimi, primo fra tutti quello di avere all’interno della “sala comandi” una persona che può tradire e defezionare verso lidi avversi con documenti delicati al seguito.
La eliminazione – quasi totale – di questi rischi è l’adozione della COOPTAZIONE dall’alto.
I cooptati che hanno buone possibilità di entrare nel SANCTA SANTORUM presentano requisiti totalmente diversi rispetto alle competenze richieste nel “mondo di sotto”: devono essere RICATTABILI direttamente, esclusivamente, frontalmente e fisicamente, infine, devono avere un comportamento ed uno stile di vita somiglianti a quelli dei cooptatori.
Il ricatto (sessuale, di danaro, di rivalsa per una ingiustizia ricevuta, di odio etnico, per reati non ancora scoperti) costituisce un deterrente al tradimento, alla defezione in genere. Non viene nemmeno presa in considerazione la fedeltà perché è considerata un requisito troppo volatile ed instabile.
È richiesta SEMPRE obbedienza assoluta, cioè la affidabilità.
Indimenticabile la vicenda Duisenberg che osò eccepire blandamente una decisione del Consiglio e per questo fu brutalmente assassinato.
COROLLARIO
Il nominato non tradisce finché percepisce che il danno riveniente dalla defezione è superiore ai vantaggi del nuovo incarico.
Che speranza di mutamento può esserci con vertici bloccati dal ricatto?
Il problema di tutti i rapporti umani sta qui
IN EVIDENZA
“È stato il funerale dell’odio satanico”
Maurizio Blondet 5 settembre 2018 8 commenti
“E’ l’odio che ha presieduto alle esequie del senatore John McCain, e forse più dell’odio”: sto citando Philippe Grasset, perché torna su quella cerimonia spaventosa che ha riunito l’intero Establishment americano (ed anche europeo), cogliendone il diapason che, sia per autocensura sia per assuefazione, non abbiamo colto: il “tono” satanico.
McCain, 81 anni, canceroso al cervello, ha avuto cura di dare lui stesso le disposizioni per fare del proprio funerale una manifestazione di odio; di farne un insulto al presidente in carica, ordinando che fosse tenuto lontano dalla cerimonia; dalla bara, ormai cadavere, ha incitato ed eccitato tutti i presenti a proseguire la sua lotta dell’odio contro Donald Trump: incitamento cui tutti gli oratori, dalla figlia Megan a Barack Obama con la sua celebre oratoria “umanitaria”, hanno obbedito. Un odio non placato nemmeno dai sudori dell’agonia e dalla discesa nella morte, un grido di rabbia dall’inferno, non può essere che definito con una parola adatta. Luciferino.
Stupefatto Edward Luce, britannico, opinionista per il Financial Times a Washington: “L’intera commemorazione di McCain – le parole di (senatore) Lieberman, Kissinger, Bus, Obama e gli altri, e gli applausi che hanno ricevuto, sono un gigantesco tweet contro Trump. Non s’era mai visto un simile spettacolo contro un presidente in carica”.
Candace Owens, una commentatrice conservatrice (è nera, bella e ha 29 anni) ha espresso come un brivido di ribrezzo:
“Questa novità di utilizzare funerali ed elogi funebri per far passare messaggi politici è del tutto ripugnante. Lo sfruttamento dell’empatia che suscita la morte come mezzo di influenzare l’opinione pubblica, è il nuovo livello che ha raggiunto la corruzione. Tutte le persone che vi hanno partecipato dovrebbero aver vergogna di se stesse”.
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/e-stato-il-funerale-dellodio-satanico/
ELOGIO FUNEBRE DI McCAIN. DA PARTE DELLA NOSTRA NOMENKLATURA
Maurizio Blondet 28 agosto 2018 359 commenti
Solo un po’ di copia-incolla per recuperare qualche notizia che può essere sfuggita ad alcuni lettori.
Essi sanno chi è stato McCain, ne hanno visto le foto in Siria a fianco di quello che sarebbe diventato Abu Bakr al Bagdhadi, ne hanno visto le foto con i neonazisti ucraini, sanno che ha canterellato per anni “Bomb, bomb,bomb Iran”.
Uno che ha predicato aggressioni USA in queste nazioni:
Continua qui: https://www.maurizioblondet.it/elogio-funebre-di-mccain-da-parte-della-nostra-nomenklatura/
BELPAESE DA SALVARE
Monti: “Molti mi chiedono di tornare in politica”
Il professore è convinto di essere amato dagli italiani, che col suo governo ha tartassato all’inverosimile. Monti, però, pensa di averlo fatto a fin di bene…
Raffaello Binelli – Mar, 04/09/2018
Nei suoi pensieri c’è la convinzione: che gli italiani abbiano nostalgia di lui e vorrebbero che tornasse a occuparsi della cosa pubblica.
Non si sa su cosa basi le proprie convinzioni il senatore a vita Mario Monti, che quando ha provato a cimentarsi con le urne (Scelta civica) ha rimediato un clamoroso flop, decidendo poi di ritirarsi sul suo scranno di senatore a vita. Lui però oggi gonfia i muscoli e ai microfoni di 24Mattino, intervistato da Maria Latella e Oscar Giannino (su Radio24), fa sapere che spesso, fermandolo per strada, le persone gli chiedono di tornare in politica.
Continua qui: http://www.ilgiornale.it/news/politica/monti-molti-mi-chiedono-tornare-politica-1571463.html?mobile_detect=false
Le milizie dell’Eni
Lisa Stanton 4 settembre 2018
Le milizie dell’ENI sono intervenute a sostegno del governo provvisorio di Al-Sarraj dopo la dichiarazione italiana di disimpegno militare nelle zone attorno Tripoli controllate dalla Francia di Macron, il quale ha contemporaneamente ingaggiato “la battaglia delle capesante” nel Canale della Manica ed ha preannunciato l’intervento della Marina francese contro i pescherecci di Sua Maestà. Sarà dura, Elisabetta non è Gentiloni e non gli regalerà porzioni di mare senza combattere.
Ma la verità è che il fantoccio dell’ONU è inviso a tutti i libici ed ignorato dalla stessa Comunità Internazionale. Al-Sarraj non sarà mai il leader della nuova Libia, che oggi si contendono Haftar (amico dei francesi ma legato anche all’Egitto ed alla Russia) e Saif, il figlio di Gheddafi molto popolare tra le tribù.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2063488320336100&id=100000248554468
CONFLITTI GEOPOLITICI
La nuova guerra in Libia? È solo il vecchio, sporco, colonialismo francese
Quello che succede in Libia è semplice: la Francia vuole far cadere il Governo di Sarraj (che ha l’appoggio internazionale), per andare a nuove elezioni e far valere i propri interessi. La vicenda rivela che il vero sovranista è Macron. E non si capisce perché la sinistra continui a idolatrarlo
di Fulvio Scaglione – 4 settembre 2018
La nuova, ennesima crisi della Libia, con il Governo di Fayez al-Sarraj sull’orlo del baratro per l’attacco delle milizie ribelli, ha un contorno assai complicato, che comprende le rivalità storiche tra le tribù, il ruolo degli ex gerarchi di Gheddafi, la spartizione degli introiti del petrolio, le intromissioni di una lunga serie di Paesi che vanno dagli Usa alla Gran Bretagna, dalla Francia all’Italia, dalla Russia all’Egitto, dalla Turchia al Qatar.
Ma la sostanza, almeno nella realtà di questi ultimi anni, è molto molto più semplice: c’è un Governo debolissimo e quasi impotente, quello appunto guidato da Al-Sarraj, che agisce sotto l’egida delle Nazioni Unite ed è riconosciuto dalla comunità internazionale; e c’è un Paese, la Francia, che lavora perché quel Governo cada, anche a costo di ripiombare la Libia nel caos più totale.
Emmanuel Macron ha fatto la propria parte quando, nel luglio scorso, ha convocato un vertice unilaterale per far incontrare Al-Sarraj e il suo nemico giurato, il generale ex gheddafiano ed ex Cia Khalifa Haftar, con l’evidente risultato di delegittimare il primo e legittimare il secondo. E la sta facendo tuttora, visto che le milizie moralizzatrici (dicono che il Governo è corrotto, pensa un po’ da che pulpito) sono passate all’offensiva tra il viaggio del nostro premier Conte a Washington, dove Donald Trump si era spinto a proporre una “cabina di regia” italo-americana per la Libia, e la conferenza sulla Libia organizzata a Roma per il 10 novembre. Il suo piano è chiaro: far fuori Al-Sarraj e andare in dicembre a quelle elezioni
Continua qui: https://www.linkiesta.it/it/article/2018/09/04/la-nuova-guerra-in-libia-e-solo-il-vecchio-sporco-colonialismo-frances/39307/
CULTURA
La “Scienza” non è quella che ci dipingono i vari Piero Angela.
Paolo Cioni – 4 settembre 2018
EEG: la lettura delle onde cerebrali.
Hans Berger era il figlio del medico tedesco Paul Friedrich Berger e di Anna Ruckert, la figlia più giovane del poeta Friedrich Rückert. Dopo aver conseguito il diploma di maturità nel 1892, Berger decise di iscriversi alla facoltà di matematica presso l’università Friedrich Schiller di Jena. Successivamente, abbandonò gli studi per arruolarsi nella cavalleria.
Durante un addestramento il giovane Berger fu vittima di un incidente, ma riuscì a cavarsela solo con qualche lieve ferita; tuttavia la sorella, a chilometri di distanza, nello stesso momento, ebbe la sensazione che il fratello potesse trovarsi in pericolo, tanto da insistere per fare mandare dal padre un telegramma a Berger.
Continua qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2114845272103419&id=100007338996442
CYBERWAR SPIONAGGIO DISINFORMAZIONE
I MEDIA E IL DEEP STATE
– Kim Dotcom (Sub ITA)
#Trump #Russia #DNC #Clinton #Snowden #Assange #Wikileaks #mediamainstream #deepstate
Un video da guardare con estrema attenzione e pazienza: https://www.youtube.com/watch?v=vlJkstD3Kxw
Continua qui:
Inizio modulo
Five Eyes intelligence partners threaten to name and shame foreign interference perpetrators
By Fergus Hunter – 30 August 2018
Five Eyes intelligence partners will deepen cooperation on combatting foreign interference, threatening to jointly name and shame hostile nations for “coercive, deceptive and clandestine activities”.
In a meeting on the Gold Coast this week, ministers representing the five security allies – Australia, Canada, New Zealand, Britain and the United States – also called on tech companies to do more to contain harmful material on their platforms and allow law enforcement “targeted” access to encrypted data.
Amid heightened global attention on foreign interference and influence in domestic politics, ministers from each nation jointly condemned actions to “sow discord, manipulate public discourse, bias the development of policy, or disrupt markets”.
“Foreign interference threatens a nation’s sovereignty, values and national interests — it can limit or shape the polity’s ability to make independent judgements, erode public confidence in our political and government institutions, and interfere with private-sector decision making,” a joint communiqué read.
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Top 10 CIA Myths
Hollywood has produced some incredibly entertaining portrayals of the lives of CIA officers. The veil of secrecy surrounding the work of real-life intelligence officers lends itself to speculation, and the gaps created are quickly filled in with fiction. These fictional depictions often lead to the solidification of the inaccurate perspectives that most people have of the CIA.
In our effort to remain as transparent as possible, we’re debunking 10 of the most common misconceptions people have about the CIA. It may surprise some to discover that we are not the gun-toting, globetrotting, martini-drinking spies frequently portrayed on the silver screen.
Myth 1: The CIA spies on US citizens
The CIA’s mission is to collect information related to foreign intelligence and foreign counterintelligence. By direction of the president in Executive Order 12333 of 1981, and in accordance with procedures approved by the Attorney General, the CIA is restricted in the collection of intelligence information directed against US citizens. Collection is allowed only for an authorized intelligence purpose; for example, if there is a reason to believe that an individual is involved in espionage or international terrorist activities. The CIA’s procedures require senior approval for any such collection that is allowed, and, depending on the collection technique employed, the sanction of the Director of National Intelligence and Attorney General may be required. These restrictions have been in effect since the 1970s.
The FBI has the lead on intelligence matters in the United States, especially those directed against US citizens. The CIA does not collect information concerning the domestic activities of US citizens, but its foreign intelligence collection mission can be conducted anywhere.
Myth 2: The men and women who work for the CIA are spies and agents
Continua qui: https://www.cia.gov/news-information/featured-story-archive/2018-featured-story-archive/top-10-cia-myths.html
ECONOMIA
Inchiesta Standard & Poor’s, una mail interna: “State scrivendo falsità”
RILETTURA
Il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, ha scritto agli autori del report sull’Italia il giorno stesso del declassamento del paese spiegando le sue perplessità. “Non è giusto scrivere che c’è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Anzi è proprio il contrario. Per favore rimuovi il riferimento alle banche!”
di RQuotidiano | 29 giugno 2012
Prende forza l’inchiesta della procura di Trani che accusa l’agenzia di rating Standard & Poor’s di aver messo in atto “una serie di artifici concretamente idonei a provocare” tra l’altro “una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizio dell’Italia sui mercati finanziari”. Infatti il giorno stesso in cui l’agenzia americana ha declassato il sistema finanziario italiano puntando l’indice anche sugli istituti di credito nostrani (il 13 gennaio 2012) il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, ha inviato una mail agli autori del report. Nel messaggio elettronico Panichi ha contestato agli economisti di aver espresso giudizi contrari alla realtà sul sistema bancario. Ora questa mail è nelle mani del pm Michele Ruggiero, assieme a nuovi atti d’indagine. Nello specifico Panichi ha scritto a Eileen Zhang e Moritz Kraemer (due analisti senior che firmano i report sull’Italia, ndr) per dire che “non è giusto” scrivere nel rapporto dell’Italia “che c’è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente – sottolinea – è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all’ingrosso”. La missiva si conclude con un invito esplicito: “Per favore rimuovi il riferimento alle banche!”
In questa indagine sono indagati per concorso in manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata, l’ex presidente di Standard & Poor’s Financial Services, Deven Sharma, il managing director head on insurance rating di Londra, Yann Le Pallec, e gli analisti senior del debito sovrano che firmarono i report sull’Italia, Zhang, Franklin Crawford Gill e Kraemer. Nei confronti dei cinque indagati e delle sedi legali di Londra e New York di Standard & Poor’s nei prossimi giorni il pm Ruggiero, dovrebbe firmare la richiesta di rinvio a giudizio. Alla società invece il magistrato contesta violazioni della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Entro luglio la procura dovrebbe chiudere le indagini, tuttora in corso, sulle altre due agenzie di rating: Fitch e Moody’s.
Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/29/inchiesta-standard-poors-una-mail-interna-state-scrivendo-falsita/279179/
Fitch, tre indagati dalla Procura di Trani
Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2012 PER RICORDARE COSA E’ FITCH
TRANI
Chiusa da oltre una settimana, anche l’indagine su Fitch ha fatto ieri un altro passo in avanti con il deposito degli atti nella segreteria della procura tranese e la notifica, ai legali degli indagati, dell’avviso di conclusione dell’inchiesta. Il Pm, Michele Ruggiero, accusa due analisti finanziari apicali della società franco statunitense, David Riley e Alessandro Settepanni, di manipolazione del mercato azionario e delle merci con giudizi falsati (la stessa accusa è stata mossa a S&P e Moody’s), manipolazione aggravata dal ruolo di Fitch incaricata dal Governo italiano di fornire il rating all’emissione.
Dunque un’aggravante specifica mossa all’agenzia che ha sede a Parigi perché incaricata di un pubblico servizio affidato dal ministero dell’Economia che, in precedenza, lo aveva revocato a Standard&Poor’s. Insieme alle responsabilità contestate ai due analisti, vi è quella, ricollegabile alla legge 231/2001, sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e per questo l’avviso di conclusione è stato notificato al responsabile legale di Fitch Italia presso gli uffici della sede milanese. Come si ricorderà il Pm aveva incaricato due superconsulenti, Donato Masciandaro e Giovanni Ferri, di analizzare i dati di contesto in cui maturarono le comunicazioni dell’agenzia di rating ed in particolare il loro profilo di ambiguità e falsità. L’ipotesi accusatoria iniziale del Pm sarebbe stata «arricchita» anche dalle conclusioni, strettamente tecniche, contenute nella perizia e definita molto «corposa», perché piena di dati, a suo tempo reperiti, inseriti in un database informativo e poi analizzati in dettaglio per rispondere ai quesiti di indagine.
Chiusa l’inchiesta preliminare ed avvisati gli indagati, i legali sono ora nella condizione di consultare tutta la documentazione di indagine depositata nella segreteria del Pm, compresa la perizia consegnata a Trani nei primissimi giorni di aprile scorso, e potranno utilizzare il periodo previsto dal codice di procedura penale per presentare memorie e chiedere che gli accusati vengano anche ascoltati in procura. C’è tempo quindi – considerata la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale – fino al 5 ottobre per articolare le posizioni difensive nell’inchiesta che la procura di Trani ha apero dopo le denunce presentate da Adusbef e Federconsumatori, che hanno più volte annunciato che si costituiranno parte civile nell’eventuale processo e che stanno studiando le modalità per una class action, legata al danno subito dall’Italia per la diffusione dei giudizi negativi sulla situazione del Paese e del sistema bancario italiano, danno stimato in 120 miliardi di euro.
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LA LINGUA SALVATA
ol-tràg-gio
SignOffesa grave, violazione di una norma
dal francese antico oltrage, derivato di oltre, dall’avverbio latino ultra.
L’oltraggio sa essere più versatile di quanto possa sembrare.
Il suo significato etimologico, nei secoli, è stato potato in maniera sistematica: sarebbe pianamente qualcosa ‘che va al di là’, oltre, ma la selezione ha privilegiato un oltraggio negativo. Diciamocelo, oggi se guardiamo l’oltraggio ci ritroviamo davanti un mazzo di violazioni di norme, offese, incontinenze – tutti casi in cui il ‘passare il segno’ non è particolarmente plaudito. Anzi descrive volentieri atti molto seri, atti violenti, aggressivi, atti gravi, atti smodati. Oltraggiose le dichiarazioni pronunciate dal politico che sputa su un’intera categoria, oltraggioso il crimine che schiaccia la dignità altrui, e certe scelte di vita sono un oltraggio alla sostenibilità ecologica, e il tempo oltraggia l’opera d’arte fragile.
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PANORAMA INTERNAZIONALE
#BillClinton ha volato sul pedo Lolita Express di Jeffrey Epstein, l’ex agente dei servizi segreti pedofilo che minaccia di esporre nuovi dettagli (2016)
https://search.wikileaks.org/?q=Lolita+Express
L’ex presidente Bill Clinton era un aviatore molto più frequente di quanto si pensava , registri di volo mostravano che l’ex presidente ha effettuato almeno 26 viaggi a bordo del ” #LolitaExpress ” – anche apparentemente abbandonando i dettagli del servizio segreto per almeno cinque dei voli, secondo i record ottenuti da FoxNews.
La presenza di Clinton a bordo del Boeing 727 di #JeffreyEpstein è stata segnalata in 11 occasioni, ma i registri di volo mostrano che il numero sono più del doppio , e i viaggi tra il 2001 e il 2003 includevano coperture estese in tutto il mondo con Epstein e altri passeggeri identificati sui manifesti dalle loro iniziali o nomi di battesimo, tra cui “Tatiana”.
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Caschi che abusano sessualmente di ragazze rifugiate
4 settembre 2018
#ONULeaks Wikileaks ha rilasciato 70 rapporti investigativi delle Nazioni Unite classificati “strettamente riservati”.
I rapporti denunciano le accuse contro centinaia di caschi blu europei che abusano sessualmente di ragazze rifugiate fino ai generali in Perù che utilizzano conti bancari svizzeri per ingannare l’ONU con truffe da diversi milioni di dollari.
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SCIENZE TECNOLOGIE
L’EVIDENZA SCIENTIFICA, UNA DELLE TANTE ARROGANTI FALSITA’
Effettivamente di questi tempi si moltiplicano le occasioni di irritazione. In genere dovute alla presunzione e arroganza di determinati settori, che sono continuamente sulla stampa, sugli schermi televisivi, ecc. In questa sede, mi riferisco alle continue sparate di pseudo-scienziati che tranciano di netto ogni discussione con l’ossessiva ripetizione di una sentenza: “l’evidenza scientifica ci dice che questo o quell’altro s’ha da fare”. Chiunque manifesti dubbi su tale “dichiarazione senz’appello” è tacciato da incolto, incivile, addirittura pericoloso per la convivenza sociale; più o meno quanto un criminale o uno psicopatico gravemente ammalato. Data la lunghezza che dovrebbe assumere questo scritto, preferisco qui soltanto citare un paio di “cosette” e poi semmai ne ridiscuterò in un mio video. E’ bene che le “cosette” restino scritte, poiché si tratta di due bei passi di Max Weber tratti da “La scienza come professione”. Ci si rinfranca nel leggere questo breve testo, chiara prova che l’essere umano sa anche essere intelligente (o almeno lo sapeva essere un secolo fa). E allora leggiamo insieme (sostituisco il maiuscolo al corsivo, che non mi salta fuori in FB):
Continua qui: http://www.conflittiestrategie.it/levidenza-scientifica-una-delle-tante-arroganti-falsita-di-glg
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