AMA IL TUO SOGNO SE PUR TI TORMENTA
Elisabetta Vinci – 11 novembre 2021
Siamo nel 2021. Da due anni ciascuno di noi e il mondo intero siamo in piena emergenza sanitaria. Una pandemia che mai avremmo potuto pensare di vivere e che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare: il Covid-19. Più facile, forse, ipotizzare un conflitto con bombe e carri armati, mitra e soldati dappertutto.
Questa situazione appare come una guerra assai più drammatica, perché non solo colpisce la nostra salute, ma incide negativamente su una società che ormai sembra malata sul piano esistenziale e psicologico. Un tratto drammatico è quello di non riconoscere nemmeno i nostri volti perché coperti da una mascherina.
Gli amici? Li abbiamo visti a stento, quasi esclusivamente tramite quei social network che, anziché avvicinare, hanno allontanato e distanziato anche con la dilagante aggressività dei famosi “Leoni da tastiera”.
Nonostante la società negli ultimi cinquanta anni sia cambiata, e ancora è in una profonda fase di trasformazione, credo fortemente nei valori come Famiglia, Amore, Amicizia. Sono valori in gran parte perduti che pochi conoscono, ma tutti ne parlano.
Credo nei Diritti, nel diritto di pensare, nel diritto di scrivere. Tutti nel corso della storia hanno avuto la possibilità e il diritto di scrivere.
Eppure, qualcuno oggi, nonostante la fine dei regimi fascisti e comunisti, con la caduta del muro di Berlino ricordata ogni 9 novembre, preferirebbe tagliarci le mani pur di non far pubblicare il nostro pensiero. La libertà di espressione è un diritto sia per chi scrive per hobby, sia per coloro che ne fanno una professione. In quest’ultimo caso, si tratta di limitare il lavoro intellettuale.
Se ci pensate, anche manifestare o scioperare è un Diritto, tranne che per i Triestini contrari al green pass e, attenzione, non contro i NO VAX ma contro il green pass. Ci sono persone vaccinate che stanno manifestando. Questi sono solo alcuni di quei diritti quasi perduti.
Credo nella meritocrazia. Attenzione alla parola MERITOCRAZIA. È un termine composto da una parte latina e da una greca. Quella latina è MERITUS e una di radice greca è KRATOS. Significa quindi potere al merito e indica una distribuzione del potere stesso con criteri acquisitivi come il talento o lo sforzo e non con criteri Ascrittivi e cioè di ereditarietà.
Ma, a prescindere dalla terminologia stessa, anche se profondamente interessante, come tutti i linguaggi “tecnici” utili per la la migliore comprensione della nostra lingua italiana, si tratta di una parola antica che molti utilizzano, con il paradosso che nessun la può mettere in pratica, in quanto inapplicabile, almeno in Italia.
Chi di noi non crede nella GIUSTIZIA? Prendiamo, il caso di quel povero anziano di 86 anni, che esce, si reca dal suo medico di fiducia, e quando torna trova la sua casa occupata abusivamente da una “gentile” Zingara. Una casa che ha comprato con i sacrifici, dove ha ricordi di una vita. Tutti noi quando leggiamo una notizia simile ci indigniamo di tale abuso. Quando leggiamo che Ennio, questo il nome del povero anziano derubato della propria privacy, riesce finalmente a rientrare nel suo appartamento crediamo che giustizia sia stata fatta, e invece no! Perché il neo eletto sindaco di Roma Gualtieri, a quella stessa zingara, sta cercando un appartamento. Ma per chi occupa abusivamente un appartamento più che una casa, non andrebbe assegnata una cella?
In questo caso la giustizia è un’utopia.
Il CAMBIAMENTO è possibile se esiste la volontà di farlo. Tutto resta immutabile se non si vuole veramente mutare gli equilibrio ingessati e quando nessuno vuole realmente un cambio di passo.
Probabilmente, sono nata in un’epoca sbagliata, in un paese sbagliato, ma ho la presunzione, di ritenere che la mia visione sia giusta. Ho avuto, ed ho ancora la convinzione e il desiderio di cambiare in meglio il bel Paese in cui sono nata.
Quella fanciulla, che è ancora in me, mi fa credere nelle favole, e mi fa sperare che sia possibile citando il grande pensatore Gabriele D’Annunzio: “Ama il tuo sogno seppur ti tormenta!”
Elisabetta Vinci, Opinionista.
Nata a Roma nell’agosto 1984, libera professionista con l’obiettivo di diventare imprenditrice. Amante degli animali, del mare, delle passeggiate al centro di Roma, ama la buona cucina, il buon vino, soprattutto se il tutto è accompagnato dalle amicizie, quelle vere, e ama scrivere.
TEMI TRATTATI
Emergenza sanitaria, Pandemia, Covid-19, Conflitto con bombe e carri armati, Mascherina, Diritti, Libertà di espressione, NO VAX, MERITOCRAZIA, GIUSTIZIA, Zingara, Occupazione abusiva di appartamenti, Gabriele D’Annunzio