No, caro papa argentino
Dott. Andrea Scala – post WhatsApp – Gruppo Adelphi – 1 12 2020
Buongiorno a tutti.
No, caro Papa argentino, io non sono pronto che la mia proprietà privata diventi “sociale”. Desidero al contrario che tutti abbiano la propria proprietà privata. Anzi che tutti abbiano il benessere. La minestra Venezuelana mi resta indigesta e la rifiuto.
Caro Papa hai avuto come compagno di scuola a Buenos Aires “el Che Guevara” ma noi abbiamo avuto Papa Giovanni da Bergamo e Papa Paolo da Milano con ben altra cultura e preparazione.
Mi sta bene il matrimonio gay. Ma da un secolo attendo il matrimonio dei miei sacerdoti Cattolici. Che vivano con le proprie famiglie in mezzo al proprio gregge. Che mandino i loro figli a scuola insieme con i miei. Che facciano la ristrutturazione del tetto della chiesa con la riunione di condominio in cui sono coinvolto anche io.
Che voglio riesaminare il Concordato capitolo per capitolo. Anche perché la Chiesa è eterna, ma io dopo un po’ finisco e non ho molto tempo.
Intanto da qualche anno mi reco più volentieri a piazza Cavour che a piazza S Pietro.
Autore:
ANDREA SCALA – CHIRURGO ORTOPEDICO PRESSO ARS MEDICA – ROMA
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